Nato a Croydon, situata nella zona sudorientale di Londra, il 27 Febbraio 1971, Derren Brown è un Mentalista e Ipnotista britannico. Attualmente è il più celebre Mentalista vivente.
Da ragazzino era timido, schivo e molto studioso. È stato istruito presso la prestigiosa scuola privata Whitgift, in South Croydon, dove suo padre era insegnante di nuoto. La madre è invece una ex modella divenuta poi receptionist. Ha anche un fratello, Dominic, 9 anni più giovane. Ha studiato Legge e Tedesco al College di Bristol.
Ha deciso di intraprendere la carriera di illusionista e ipnotista dopo aver visto uno show di Martin S. Taylor, ipnotista da palco e illusionista inglese, membro anche del Magic Castle di Hollywood. Specializzatosi in cartomagia, ha iniziato ad esibirsi, ancora al college, in bar e ristoranti per pagarsi le bollette. Nel 1992 ha messo in scena il suo primo spettacolo, proprio all’Università di Bristol. La svolta avviene nel 1998, quando il prestigiatore e comico inglese Jerry Sadowitz lo mette in contatto con gli autori della Objective Productions, una importante casa di produzione televisiva, con cui lavorerà a “Mind Control”.
Le sue esibizioni, come lui stesso dice, sono un misto di magia, suggestione, psicologia, depistaggio e spettacolo. Considera l’espediente della lettura del pensiero una spiegazione da pigri, preferendo l’esplorazione dei suoi “metodi” attraverso principi psicologici tangibili.
Il suo show attraversa l’intero spettro delle possibilità offerte dal Mentalismo. Effetti ipnotici si alternano a premonizioni, fenomeni telepatici a letture del pensiero e manifestazioni spiritiche a prove di chiaroveggenza. Esperto di messaggi subliminali, ipnosi e linguaggio del corpo, i suoi show si presentano come delle autentiche manipolazioni psicologiche. Derren Brown è anche un ottimo reader ed abilissimo nella tecnica del fishing. Ha inoltre dichiarato di non aver mai fatto uso di compari nei suoi show televisivi.
Tra i suoi stunt nelle apparizioni televisive, celebri saranno la controversa Roulette Russa nel 2003, “The System” del 2008, in cui prevedeva l’esito delle corse dei cavalli e, più di ogni altra, la previsione dei numeri della lotteria del 2009 nella TV nazionale britannica.
Nel 2020 ha scritto il suo decimo spettacolo, “Showman”. La cronologia dei suoi show teatrali vede “Live” nel 2003, “Something Wicked This Way Comes” nel 2005, “Mind Reader - An Evening of Wonders” nel 2007, “Enigma” nel 2009, “SvengalI” nel 2011, “Infamous” nel 2013, “Miracle” nel 2015, “Underground” nel 2017 e “Secret” nello stesso anno. Ha scritto due libri per addetti ai lavori, “Pure Effect” nel 2000 e “Absolute Magic” nel 2001, e due per il grande pubblico, “Tricks of the Mind” nel 2007 e “Confessions of a Conjuror” nel 2010. Ha firmato sei show televisivi: “Mind Control” nel 2000, “Trick of the Mind” nel 2004, “Trick or Treat” nel 2007, “The Events” nel 2009, “Derren Brown Investigates” nel 2010 e “The Experiments” nel 2011.
Ha frequentato un corso di PNL con Richard Bandler perché, dopo sei anni di pratica come ipnotista, pensava di diventare un ipnoterapeuta e voleva ottenere delle qualifiche di un certo livello per farlo a tempo pieno. Ha poi dichiarato che la frequentazione di quel corso lo ha allontanato da questa ambizione e che ammira Bandler solo in qualità di showman.
Era un cristiano evangelico. A 20 anni, dopo aver provato a rafforzare la propria fede leggendo la Bibbia e i testi Cristiani, diventò ateo e fortemente scettico. Grande critico del fondamentalismo religioso e del paranormale, smaschera i ciarlatani replicando i loro trucchi sul palco.
Le sue altre passioni sono la pittura, l’impagliatura e la fotografia. Ha due cani ed un pappagallo, di nome Figaro. Non sa guidare e gli piacerebbe saper suonare il pianoforte. Nel 2007 ha dichiarato la sua omosessualità all’Independent. Nel 2011 ha affermato, in un’intervista con Radio Times, di essere molto felice ed in una relazione. Ha vinto, nel 2017 e grazie al suo spettacolo “Secret”, il New York Drama Desk Award.
A cura di Giuseppe Quattrocchi
Opere
“Tricks of the Mind” è il terzo libro di Derren Brown, il primo dedicato al grande pubblico. Uscito nel 2007, è stato successivamente tradotto in italiano dalla MyLife.
Il libro si propone di mostrare i meccanismi inconsci che controllano la mente: si tratta piuttosto di una grande panoramica di quelli che sono i fattori in gioco durante un’esibizione illusionistica.
Dopo una prima parte più biografica, Brown passa alla spiegazione di alcuni effetti molto semplici ma ben studiati, cercando di mettere l’accento più sulla psicologia che sul trucco usato. Dopo la sezione magica dedica un intero capitolo alla memoria.
I capitoli successivi sono fortemente psicologici: nella quarta parte dedica circa 90 pagine all’ipnosi e alla suggestionabilità, facendo una grande panoramica della tecnica, parlando anche di PNL e della sua esperienza e fornendo vari consigli. Il libro continua con una breve parte sulla comunicazione inconscia e si conclude con la vera e propria analisi delle trappole mentali e di come difendersi da ciarlatani e sensitivi. All’interno sono contenute anche un paragrafo dedicato alla medicina alternativa e l’effetto placebo ed un’interessante sezione sul Cold Reading.
In chiusura si trovano alcune riflessioni finali e qualche pagina sulla corrispondenza da lui ricevuta da parte di persone entusiaste dai suoi spettacoli o particolarmente offese da essi. In coda troverete anche una preziosa bibliografia commentata.
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Pure Effect è il primo libro di Derren Brown. Scritto nel 2000 per la H&R Magic Books, è diviso in tre parti che spiegano il pensiero e gli effetti del più famoso Mentalista contemporaneo.
La prima sezione, “Practical”, è incentrata sulla teoria della performance. Brown spiega come avere a che fare con l’audience, divertirsi durante le esibizioni (anche usando metodi più rischiosi) e mostra quali sono i capisaldi della sua arte.
La seconda, “Magical Artistry”, è dedicata all’arte magica. In questa seconda parte sono spiegati dettagliatamente tre effetti con le carte. A seguire si troverà un assortimento scelto di tecniche, principi e “nonsense”, come dice egli stesso.
La terza ed ultima parte, “Direct Mindreading”, è dedicata al Mentalismo. Inizia con tre capitoli teorici sulle insensatezze di certi tipi di procedure e sul costruire l’illusione della lettura del pensiero. Seguono vari effetti professionali con carte o monete e si conclude con due interessanti forzature verbali.
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