“Teaching Magic, A Book for Students and Teachers of the Art” - Eugene Burger, Lawrence Hass.
Il volume si apre con un interrogativo, ovvero, come sia possibile che in una letteratura così vasta, sconfinata, come quella magica, non vi sia un testo di riferimento che tratti il delicato tema dell’insegnamento e apprendimento di quest’arte?
L’opera, quindi, si propone come una solida soluzione per sopperire a questo vuoto.
Il volume è diviso in 4 parti:
- Una generosa introduzione e riflessione sui macro-temi
- Una raccolta di saggi rivolti agli studenti
- Una sezione pratica:
- 6 effetti provenienti dal repertorio di Eugene, non pubblicati altrove
- My Way Out of This World, di Lawrence Hass
- Una serie di domande e risposte sui temi trattati
Fin dai primi paragrafi si può apprezzare la natura provocatoria delle riflessioni degli autori che evidenziano inconfutabilmente le lacune di studenti, docenti, e del processo educativo in generale.
Nella sezione dedicata ai saggi invece vengono delineate la varie sfide che ogni studente deve affrontare, come l'ansia da palcoscenico, l'importanza della scelta delle parole nella presentazione di un effetto, e il "dono" del fallimento, dell'errore.
La penna degli autori è affilata come un bisturi ma pesante come un martello, senza scrupolo alcuno spoglia il lettore delle false sicurezze, dei castelli di carte che si è costruito, mettendolo a nudo di fronte alla realtà.
È una lettura spietata, crudele, ma che realmente rivela un amore profondo, sincero, un interesse genuino volto ad elevare la nostra Magia allo stadio di Arte, pura estasi, ricordandoci che l’unico docente, guru, luminare che può aiutarci a farlo, siamo proprio noi stessi.
Alcune citazioni segnanti:
“A magician, I believe, is created one effect at a time.”
“We get the audiences that we create and therefore deserve.”
“Magic happens during the pauses, the silences.”
“My performing repertoire consists of 33 items. If I could get it down to 20 effects I might be a real star!”