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Jean Eugène Robert-Houdin è stato il più famoso illusionista francese del XIX secolo. E’ considerato uno dei più grandi illusionisti di tutti i tempi e ampiamente accettato come padre della magia moderna. A lui si è ispirato Harry Houdini nello scegliere il suo nome d'arte.
Jean Eugène Robert nacque il 6 dicembre 1805,il padre, Prosper Robert , uno dei migliori orologiai di Blois, voleva farlo diventare un avvocato, ma Jean Eugène voleva seguire le orme paterne e lavorare come orologiaio. La sua ottima grafia gli valse il posto di assistente nell'ufficio di un avvocato, ma invece di studiare legge, si impegnava ad aggiustare oggetti meccanici. Fu proprio per questo che il suo datore di lavoro lo rimandò dal padre. Prosper Robert aveva, però, già abbandonato l'attività, dunque divenne apprendista di un cugino che possedeva un negozio di orologeria.
Intorno alla metà degli anni venti Jean acquistò un set di due volumi sull'orologeria ma tornato a casa fu sorpreso nello scoprire che non erano i due volumi di Berthoud, ma un set di volumi sulla prestigiazione chiamato “Scientific Amusements”. La curiosità lo tentò e, invece di riportare indietro i libri, li tenne per sé. Era turbato dal fatto che i libri spiegassero il funzionamento del gioco ma non come questo andava eseguito. Capì che apprendere la magia dai libri era molto difficile a causa della mancanza di spiegazioni dettagliate, ma, allo stesso tempo, quegli stessi libri continuavano a stimolare il suo interesse per quest'arte.
Iniziò a prendere lezioni da un prestigiatore dilettante della zona, Maous, era un podologo, ma faceva anche l'intrattenitore a fiere e feste, esibendosi come mago. Competente nella tecnica, insegnò a Jean come fare il giocoliere per coordinare occhi e mani e le basi del gioco dei bussolotti. Jean si allenava costantemente mentre continuava i suoi studi da orologiaio e quando sentì di essere pronto, si trasferì a Tours e aprì un'attività di orologeria, continuando a praticare la magia. Iniziò ad esibirsi non appena si unì ad una compagnia teatrale amatoriale, successivamente continuò come mago per alcune feste e fu proprio in una di queste che incontrò la figlia di un orologiaio parigino, Josèphe Cecile Houdin, si innamorò di lei fin dal primo incontro e l’8 luglio 1830 si sposarono. Egli modificò il suo cognome aggiungendo con un trattino quello della moglie, da allora è conosciuto come Robert-Houdin. Si trasferì a Parigi e lavorò nel negozio del suocero. Quest’ultimo, Jacques François, era uno degli ultimi orologiai ad utilizzare antiche tecniche di artigianato per ogni singolo pezzo e sfruttò la passione per la meccanica di suo genero. Nonostante il suo lavoro in negozio, Robert-Houdin non smise di praticare la magia. Quasi per caso, camminando in un negozio su Rue Richelieu, scoprì che questo vendeva materiale per prestigiatori. Fu proprio in quel posto che incontrò diversi prestigiatori, sia dilettanti che professionisti, che lo coinvolsero in discussioni sull'arte della magia. Incontrò anche un aristocratico di nome Jules de Rovère, colui che coniò il termine "prestidigitation". Robert-Houdin imparò i dettagli di molti giochi meccanici ed il modo in cui migliorarli. Da quel momento costruì i suoi apparati meccanici come, ad esempio, un automa capace di eseguire il gioco dei bussolotti. Il suo automa più popolare poteva scrivere e disegnare. Il 19 ottobre 1843 la sua amata moglie, dopo essere stata malata per mesi, morì all'età di trentadue anni. Alla sua morte lasciò a Jean tre bambini di cui prendersi cura.
Robert-Houdin amava vedere i grandi spettacoli di magia che venivano messi in scena a Parigi e sognava di poter aprire un proprio teatro; aveva una precisa idea di come sarebbe stato: immaginava un palcoscenico elegante come i salotti in cui era chiamato ad esibirsi; ottenne un aiuto finanziario da Count de l'Escalopier che gli diede i 15.000 franchi per realizzare il suo sogno. Noleggiò alcune stanze, assunse degli operai per ridisegnarle e arrivò ad ospitare duecento posti. Le finiture erano di un color oro brillante, fu appeso un elegante sipario e inseriti dei raffinati candelabri intorno alle pareti. La prima rappresentazione fu messa in scena il 3 luglio 1845 e rappresentava una delle sue "Soirées Fantastiques". Nelle sue memorie, afferma che fu un disastro a causa della paura da palcoscenico che lo fece parlare troppo veloce e in modo monotono, non sapeva cosa stava dicendo o facendo e fu tutto una confusione.
Dopo il primo spettacolo stava per avere un esaurimento nervoso, pensò di chiudere il teatro, ma riprese con coraggio e continuò ad esibirsi. Dopo un po’ di tempo Robert-Houdin, ormai quarantenne, acquisì la confidenza necessaria per esibirsi sul palco con sicurezza e naturalezza.
Ogni esibizione era migliore delle precedenti e cominciò a ricevere approvazione da parte della critica. Giornali come “Charivari” e “illustration” scrissero articoli riguardanti le sue meraviglie meccaniche e la sua magia creativa che compararono a quelle di Philippe e di Bosco. Nonostante ciò, il suo piccolo teatro era frequentato da poche persone durante i mesi estivi, per cui ebbe molte difficoltà a tenerlo aperto e per ottenere i soldi necessari, vendette tre case ereditate dalla madre.
Nella sua autobiografia “The memoirs of Robert- Houdin” descrive i suoi resoconti con gli arabi d’Algeria che si diceva volessero ribellarsi contro i colonialisti francesi con falsi miracoli compiuti dai loro capi religiosi; nel 1856, il secondo Impero Francese di Napoleone III portò l'ormai pensionato Robert-Houdin in Algeria, sperando che potesse eseguire giochi molto più impressionanti al fine di dissuadere i ribelli. I giochi di Robert-Houdin soppressero l'influenza dei mullahs e gli Arabi furono terrorizzati da lui. Uno dei suoi effetti fu l’afferra proiettile che lo fece credere capace di qualunque cosa. Robert-Houdin non era il primo illusionista a eseguire il bullet catch e molti dopo lui crearono una propria versione dell'effetto.
Un altro dei suoi risultati importanti è il rinnovamento dell'arte magica, proprio per questo Robert-Houdin è spesso considerato il "padre della magia moderna". Prima di lui i maghi si esibivano in mercati e fiere, lui invece si esibiva in teatri e feste private, scelse anche di indossare abiti eleganti, come quelli del suo pubblico, pensava che ogni spettacolo dovesse essere programmato in modo che ogni gioco si sviluppasse a partire da quello precedente e ogni sorpresa doveva condurre a una sorpresa ancora più grande. Molti degli effetti di Robert-Houdin sono diventati classici come ad esempio “Second Sight” in cui sceglieva degli oggetti del pubblico e poi il suo assistente bendato li descriveva dettagliatamente, “The Ethereal Suspension” in cui l’assistente rimaneva sospeso a mezz'aria e ,al momento finale, sembrava esplodere. Robert-Houdin non era il primo ed esibirsi nella levitazione, il primo in Europa fu Ching Lau Lauro tra il 1832 e il 1833.
Un altro dei sui effetti più famosi fu “The Marvelous Orange Tree” in cui, Robert-Houdin andava in mezzo al pubblico, prendeva in prestito un fazzoletto da una signora e lo faceva sparire; un piccolo arancio piantato in un vaso di legno veniva portato sul palco dal suo assistente, il pubblico poteva notare che l'albero era spoglio di fiori e di frutti, lentamente l’albero iniziava ad aprire le foglie e germogliare i fiori dell'arancio. Robert-Houdin prendeva la sua bacchetta e la agitava contro l'albero, i fiori sparivano e spuntavano delle arance.
Coglieva le arance dall'albero e le lanciava al pubblico per controllare che si trattasse di vere arance finché non ne rimaneva solo una, la apriva in tre spicchi e al suo interno si intravedeva qualcosa di bianco. Due farfalle meccaniche apparivano da dietro l'albero e prendevano un angolo dell'oggetto bianco e lo aprivano, rivelando il fazzoletto della spettatrice. Le invenzioni di Robert-Houdin furono copiate dal suo meccanico di fiducia, Le Grand, che fu arrestato per aver costruito e venduto le sue illusioni, molte finirono nelle mani di alcuni suoi rivali come John Henry Anderson, Robin, Robert Heller e Compars Hermann.
La sua casa di Blois è stata aperta al pubblico da suo nipote Paul Robert-Houdin nell'aprile del 1966. Ospita un museo ed un teatro ed è chiamata La Maison de la Magie Robert-Houdin. Nel dicembre del 1852, il Teatro di Robert-Houdin si spostò dalla sua posizione originale, al Boulevard des Italiens. La proprietà del teatro passò da Hamilton a Cleverman e poi al figlio di Robert-Houdin,Emile. Dopo la sua morte, la vedova di Emile, vendette il teatro a Georges Méliès nel 1888, prestigiatore, meglio conosciuto come uno dei primi e dei migliori innovatori del cinema, presentò alcuni dei suoi film proprio nel teatro di Robert-Houdin. Egli scoprì accidentalmente i primi effetti speciali e presentò la sua creazione nel teatro. Uno dei suoi classici è Viaggio nella Luna.
Il teatro fu demolito nel 1924.