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Nasce in Scozia, ad Ayr il 13 marzo del 1877. Fu un prestigiatore amatore che vinse, nel 1955 il FISM nella sezione micromagia e venne eletto presidente dell’ IBM british ring. Veniva definito da Alex Proctor, ex presidente della Scottish Conjurers' Association come “ il mago che amava ingannare i prestigiatori “. Figlio di un falegname, si avvicinò alla magia all’età di 7 anni, quando sua madre gli mostrò qualche piccolo effetto, incoraggiandolo molto in questo percorso, consigliandogli di spendere i suoi risparmi di ragazzino in giochi di magia e puzzle. Il suo principale impiego era dietro al banco di un suo negozio di alimentari, molto del suo repertorio nasce proprio da lì, con oggetti che a prima vista possono sembrare di non facile reperibilità per molti, ma onnipresenti nel suo negozio, come la moneta che passa impossibilmente all’interno di una giara di vetro. È principalmente conosciuto per avere ideato effetti diventati, oramai di culto, come “ Cylinder and Coin “ o “ Coin in the hat “, altri effetti che lo resero celebre furono una sua versione di “ cups and balla “, “ card to pocket “, “ four little beans “ o “ triple restoration “; una menzione non può, inoltre, mancare verso il suo “ ramsay subtlety “, il “ ramsay palm “ o all’enorme contributo dato alla manipolazione di ditali. Importantissimo il suo studio sulla misdirection, e sulla perfetta gestione dello sguardo. Una delle sue affermazioni più note era infatti: ” If you want them to look at you, look at them. If you want them to look at 'it', look at 'it'.".Nel corso della sua vita esegue tre viaggi in America ( il primo nel 1934, gli altri nel 1936 e nel 1939 ), in questi viaggi ha la possibilità di incontrare e ricevere la stima di alcuni dei più famosi e importanti artisti dell’epoca, nomi come Theodor Anneman ( “ ... who hasn’t heard of john ramsay and the way he outdistances everyone with his close-up thimble and Coin work? “ - the jinx - ) e T.Nelson Downes ( “ john, I would willingly walk three hundered molesta to see you performe “ cit. ). Conobbe anche Dai Vernon nel 1939, ma lo vide performare solo nel 1950; entrambi si rispettavano molto e John descrisse Vernon come il più elegante artista di close-up che avesse mai visto, lodando la sua creatività. Come artista si esibisce principalmente in congressi magici, in cui si diletta a stupire e lasciare i professionisti a bocca aperta usando routine composte da strutture astute ( talvolta paragonate a puzzle ) e una misdirection studiata al dettaglio. Altro suo palco è stato il suo negozio nella città di Ayr, dove tutt’oggi, alcuni cittadini più anziani, si ricordano di come, dopo avere inserito delle uova in un cartoccio, le uova sparivano magicamente. Di suo di è rimasto molto poco, molti suoi effetti sono andati perduti, in quanto lui non era solito ne’ scriverli ne’ spiegarli anche sotto compenso, preferiva, piuttosto, spiegarli a pochi “ eletti “ che prendeva come allievi. Poco prima della sua morte ( avvenuta il 19 gennaio 1962 ad 84 anni ) inizio a scrivere un’autobiografia, ma il tempo non gli permise di terminarla, fu il suo allievo Andrew Galloway a prendere in mano questo progetto per provare completarlo. I testi scritti in collaborazione al suo amico Victor Farelli e una trilogia e un set di dvd scritta e registrati dal suo allievo Andrew Galloway sono, oltre a piccoli interventi su riviste magiche come “ the gen “ o “ the sphinx “, i principali punti di riferimento per i suoi lavori. Importanti contributi al suo lavoro sono stati dati anche da artisti del calibro di John Carney. A pari passo con la magia, portava avanti attività sportive come l’atletica, il wrestling ( ha evitato la box per la sua bassa statura ) o il bowling. Fu anche un grande appassionato di arte in generale, si innamorò della fotografia, e divenne un eccellente ballerino da sala, tanto da essere spesso richiesto come giudice per alcune gare di ballo. Tra le altre cose era anche un eccellente giocatore di dama, ottenendo, addirittura, un pareggio sfidando Richard Jordan, campione mondiale del tempo. La sua più grande passione, magia a pare, fu il giardinaggio, tanto che la cittadina di Ayr, nel 1955, dedicò un terreno vicino al suo negozio a lui, nominandolo “ ramsay garden “.