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La mnemotecnica è l'insieme di regole e metodi adoperati per memorizzare rapidamente e più facilmente informazioni difficili da ricordare. Le mnemotecniche sfruttano la naturale capacità dell'essere umano di ricordare le informazioni se sono trasformate in immagini o storie, o associate ad eventi paradossali o ad emozioni consentendo quindi di aumentare la capacità naturale della memoria umana.
Sono state usate fin dall'antichità dai grandi oratori perché consentono, senza l'ausilio della lettura, di svolgere un discorso articolato precedentemente preparato. Nei metodi di apprendimento moderni l'utilizzo delle tecniche mnemoniche è tenuto poco in considerazione.
Una delle più famose tecniche di memorizzazione, se non la più famosa e trasversale in ogni settore, è senza ombra di dubbio la "Tecnica dei Loci". La tecnica dei Loci cara agli antichi greci (e a Sherlock Holmes!) permette a cervelli normali di raggiungere, con un po' di allenamento, prestazioni degne di un super memorizzatore. Una tecnica mnemonica descritta nei trattati di retorica greci e latini ha dimostrato di non aver perso il suo antico smalto. Il trucco del "Palazzo della memoria", che consente di ricordare una serie di nomi immaginando di collocarli in luoghi fisici conosciuti permette, con un po' di allenamento, di raddoppiare il numero di parole rievocate, sia nel breve periodo sia a diversi mesi di distanza.
Lo dimostra uno studio pubblicato su Neuron, secondo il quale le nostre capacità mnemoniche sarebbero in qualche modo sottosfruttate. La tecnica del palazzo della memoria o tecnica dei Loci (da locus, luogo) viene fatta risalire a Simonide di Ceo, un poeta lirico greco del 550 a.C.. Secondo la tradizione un palazzo in cui si trovava nel corso di un banchetto crollò poco dopo che Simonide era uscito. Riconoscere i commensali sfigurati sotto le macerie era impossibile, e il poeta diede un contributo fondamentale ricordando dove fossero seduti prima della tragedia. Nei racconti di Sir Arthur Conan Doyle, lo stesso Sherlock Holmes si affida a questa tecnica per rievocare particolari utili alle indagini.
La cosiddetta “tecnica dei Loci” consiste nel fissare nella memoria la successione dei luoghi di un percorso concreto (la propria casa, nell'esempio) e collegarli alle informazioni da ricordare. In pratica, si tratta di un metodo di miglioramento della memoria che utilizza la visualizzazione di elementi per ricordare e organizzare le informazioni. Il successo di questa tecnica ha poco a che fare con la struttura del cervello o l'intelligenza, piuttosto il merito è da attribuire all'uso di parti del cervello che controllano l'apprendimento spaziale. Le regioni del cervello utilizzate includono il Lobo parietale, la corteccia retrospleniale e l'ippocampo posteriore destro.
Complementari, se non necessarie per un ottimale utilizzo della "Tecnica dei Loci", sono la conversione fonetica e il sistema P.A.O.
La conversione fonetica è una tecnica di memorizzazione dei numeri. Funziona convertendo i numeri in consonanti e, aggiungendo opportunamente delle vocali, trasformarle in parole che si possono ricordare con più facilità di una serie di numeri, in modo particolare usando altre regole mnemoniche.
Il sistema P.A.O. (Personaggio-Azione-Oggetto) è una tecnica estremamente avanzata, messa a punto a partire da una brillante intuizione di Dominic O'Brien, otto volte campione mondiale di memoria. Questo metodo è basato sul principio PA (Personaggio-Azione), che consente di codificare 4 cifre in un'unica immagine che vede coinvolti un Personaggio e un'Azione compiuta da quest'ultimo.
Ora una domanda sorge spontanea: come può tutto questo essere correlato con la prestigiazione?
La risposta è presto data: Mazzo Memorizzato. Ma procediamo per gradi. Partiamo dall'inizio.
In origine c'era la carta chiave: una carta conosciuta, collocata vicino alla carta scelta. Successivamente venne l'idea di fare di ciascuna carta nel mazzo una carta chiave, tutte in un ordine conosciuto. Se una carta viene prelevata si può determinarne I'identità guardando quella che si trovava immediatamente sopra di essa. In questo modo arriviamo al concetto del mazzo mnemonico.
L'ordine piu logico è quello dall'Asso al Re. Stratagemma tutt'altro che sottile e che può essere scoperto con facilità. È stato portato comunque al successo grazie a prestigiatori come lo spagnolo Minguet nel XVIII secolo; Meig (meglio conosciuto come“EI Tio Cigueno"),e Roterberg, nel XIX secolo; e ancora, Marlo e Ottokar Fisher (con la variante consistente nel mescolare i semi tra di loro) nel XX secolo.Successivamente fu introdotta una preordinazione matematica piu complessa. Già nel 1612 Minguet in Spagna e Cardoso in Portogallo hanno descrito la preordinazione ottenuta aggiungendo cinque unita al valore di una carta per determinare il valore di quella successiva, variando contemporaneamente l'ordine dei semi in base a una sequenza conosciuta.
Si menzionano anche varianti consistenti nell'aggiungere quattro e tre unita. Nella letteratura specializzata questa preordinazione matematica viene normalmente indicata con il nome di “sistema Si Stebbins". Stebbins, che rese popolare il sistema in America, ha ammesso di averlo imparato da un siriano (prime tracce, in realtà, di tale ordinamento si trovano già in "Giochi de Carte", Horacio Galasso - 1593, tradotto in francese e forse fonte del libro portoghese "Thesouro de Prudents", Gaspar Cardozo de Sequeira - 1612). L'idea di una preordinazione matematica non è male. Ha il vantaggio di permettere, tramite un calcolo aritmetico, di determinare la posizione di una carta in relazione ad un'altra. Questi calcoli, tuttavia, non sono semplici da fare mentalmente.
D'altro canto, si tratta di una preordinazione molto pratica, date le sue intrinseche proprietà, ed è molto facile da ricordare.
Un passo avanti è rappresentato dalla memorizzazione di una preordinazione che consiste in quattro serie di tredici carte, ognuna delle quali contiene ciascun valore, dall'Asso al Re, ma in un ordine non evidente e con la rotazione dei semi. Stiamo parlando del mazzo a "Corona" ("chapelet" in francese, "rosario" in spagnolo). Questa preordinazione ha il vantaggio supplementare che il suo ordine appare casuale agli spettatori, laddove col mazzo Galasso-Cardoso c'è un certo rischio che, nel distribuire le carte, Ia progressione dei valori (cinque, quattro o tre) possa essere scoperta.
Nel mazzo a corona, tuttavia, è abbastanza difficile determinare la posizione di una carta in relazione ad un'altra e ciò ne limita l'utilità. Questo mazzo era già conosciuto ed utilizzato nel XVIII secolo. Fu descritto in Francia da Guyot nel 1769, a Ginevra da Carlo Antonio nel 1759 e probabilmente anche prima in Italia.In seguito si è giunti ad un'idea straordinaria. Dopo un tentativo di memorizzare l'esatta posizione di ogni carta in un mazzo a corona (ciò che fece Hofzinser nel XIX secolo), nel primo terzo del XX secolo, si ebbe l'idea di creare una preordinzaione senza rotazione di semi né sequenze di valori e di impararla meccanicamente o con l'aiuto delle suddette tecniche di memorizzazione.
Lo sforzo mnemonico è richiesto solo inizialmente, quando si apprende la sequenza; poi il problema sparisce completamente.Gli enormi vantaggi di un mazzo mnemonico sono:
1. non c'è alcun ordine che possa essere scoperto,
2. la posizione di ogni carta, in relazione a qualunque altra, può essere determinata istantaneamente.
Sempre durante la prima parte del XX secolo furono introdotti alcuni miglioramenti: sono stati creati dei mazzi quasi privi di ordine ( cioè mazzi privi di apparente ordine logico) nei quali alcune carte, collocate in certi punti, sono utilizzate per dimostrazioni di gioco d'azzardo o per effetti di compitazione.
Nel 1927 I'autore inglese Louis Nikola pubblicò la sua preordinazione che conteneva tre effetti: un gioco di compitazione, una dimostrazione di poker o di nap e la possibilità per il prestigiatore di distribuirsi tutte le carte di cuori e quindi la mano vincente a bridge o a whist. Nikola, inoltre, divulgò due idee: un metodo di memorizzazione della preordinazione basato su un sistema antico ma poco utilizzato, fondato sulla relazione tra lettere e numeri e un modo fantastico di effettuare la preordinazione proprio davanti al pubblico, senza suscitare alcun sospetto, eseguendo al tempo stesso un gioco magnifico ed emozionante.
Poco dopo, nel 1931, Laurie Ireland, nel suo "Ireland Writes a Book" pubblicò Ia sua sequenza che conteneva due dimostrazioni di poker. Il mazzo Ireland fu usato da molti grandi prestigiatori americani del periodo.
Nel 1942 Oscar Hugo, un atro amricano, scrisse un libro, molto interessante a proposito del suo "Magi Card System" con molte idee, un fantastico metodo di memorizzazione, diversi effetti incorporati ed altri uilizzabili con qualsiasi preordinazione. In varie altre occasioni sono state pubblicate preordinazioni mnemoniche personali, incluse quelle di Steve Aldrich, Rufus Steele e Willian McCaffrey in lingua inglese, quelle di Ciurò e Bernat in Spagna e quella di Claude Rix in Francia.
Un fantastico passo avanti fu fatto dall'avvocato americano ed eccellente prestigiatore Simon Aronson, che pubblico il suo brillante "Stack to Remember" nel 1979. Questa fantastica preordinazione contiene sette effetti: una dimostrazione di poker, una di teresina, il "Poker delle dieci carte" (Ten-card Poker Deal), una mano di bridge, un effetto di compitazione relativo a sei carte e l'effetto chiamato "Una qualunque mano di poker" (Any Hand Called For) di Rusduck e Zen.
Nel 1979 anche Juan Tamariz ha pubblicato due preordinazioni. Una contiene dimostrazioni di poker e ramino, il già citato "Any Hand Called For" e diversi effetti di compitazione in spagnolo, l'altra la "Dimostrazione di poker" di Vernon. Ci sono state altre idee (probabilmente mai pubblicate) di Piet Forton e di Luis Garcia, per preordinare il mazzo durante I'esibizione di diversi efetti inframmezzati da alcuni miscugli, e un altro sistema creato da Christian Chelman.
Anche Ed Marlo ideò una preordinazione che si può raggiungere da un mazzo nuovo per mezzo di miscugli nel cavo della mano e miscugli faro. In aggiunta a ciò furono pubblicati svariati effetti che sfruttavano una straordinaria idea di Rusduck: il mazzo a specchio (Stay stack).
Combinando le idee di Marlo e di Rusduck con diverse altre, Tamariz è arrivato ad ottenere quella che probabilmente è l'ordinazione più popolare in Spagna e non solo: Mnemonica.
Parallelamente alle tecniche mnemoniche esplicate in precedenza, lo stesso Tamariz nel suo libro "Sinfonia in Mnemonica Maggiore" suggerisce un metodo di memorizzazione più rapido rispetto ai precedenti ma che può essere utilizzato nella sola memorizzazione di una mazzo di carte, al contrario la "Tecnica dei Loci" ha valenza più generale. Il Metodo spiegato da Tamariz è la combinazione di vari sottometodi che portano all'uso combinato dei cinque sensi.
L'uso del mazzo memorizzato apre le porte ad eccellenti effetti magici difficilmente realizzabili in altro modo. Ogni qual volta sistemerete le carte in ordine mnemonico è come se steste caricando il mazzo di energia potenziale. Il limite di quest'energia è dato solo dalla vostra immaginazione.