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Con i termini push through e pull-out shuffle si fa riferimento a dei falsi riffle shuffle che mantengono l’ordine invariato di tutte le carte all’interno del mazzo. Nel primo i due mazzetti vengono intersecati e fatti passare interamente l’uno attraverso l’altro, nel secondo, dopo aver intersecato le carte, nell’azione di squadrare, le due porzioni di mazzo non vengono squadrate completamente e vengono sfilate l’una dall’altra, dando l’illusione di eseguire un taglio del mazzo.
Per quanto riguarda il “Push Through” i primi riferimenti si hanno nel 1879 su "L'arts de gagner tous le jeux: tricheries des grecs dévoilées", un libro che tratta i metodi usati per barare al gioco d’azzardo, qui Robert Houdin spiega, con il nome di “La queue d'aronde" (Dovetail shuffle), un miscuglio in cui le carte vengono intersecate, fatte passare le une attraverso le altre e poi estratte di nuovo. Questo miscuglio verrà ripreso nel 1894 da John Nevil Maskelyne in “Sharps and Flats” e successivamente nel 1927 in "The Nikola Card System" in cui vi è una sezione che riguarda il "riffling". La tecnica non viene chiamata neanche qui con il nome attuale ma vi è già un riferimento al fatto che un mazzetto debba passare attraverso (in inglese: push through). Soltanto nel 1953 Ed Marlo descrive la tecnica dandole il nome "Push Through" con il quale viene chiamato tuttora. Successivamente sono state pubblicate diverse finezze e versioni differenti, tra cui quella di Martin Nash, che è una combinazione con lo Zarrow, quelle descritte da Vernon e, recentemente, le versioni di Steve Forte descritte nel libro “Gambling Sleight Of Hand”. Per il “Pull out" invece i primi riferimenti si hanno nel 1927 su "Merlins master manipulation" di Jack Marlin e successivamente verrà descritto nel 1960 nel libro “more inner secrets of card magic” di Dai Vernon. Più tardi verrà trattato anche nel primo volume di Steve Forte “Gambling sleight of hand” in cui vi è riportata una versione, attribuita dall’autore ad Edward Marlo, che permette di eseguire la tecnica senza l’appoggio del mazzo sul tavolo (Marlo’s off-the-table Pull-out). In questo stesso libro è, inoltre, inserita una versione dello stesso Steve Forte.