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Tony Slydini ("sly" sta per “astuto, brillante” e il "Dini" per avere qualcosa di simile ad Houdini), nome
d’arte di Quintino Marucci, nato a Foggia l’1 settembre del 1901 è stato un dei più importante prestigiatori del '900.
Avendo visto suo padre esibirsi con qualche semplice gioco di prestigio, fu influenzato sin dalla tenera età
dalla magia.
In giovane età lasciò l'Italia per stabilirsi a Buenos Aires, dove iniziò a studiare magia da autodidatta; non c'erano né libri né negozi di magia né maghi di cui fosse a conoscenza. La risposta entusiasta da parte di amici e parenti ai suoi primi effetti lo incoraggiò a perseguire nello studio della magia ancora di più, lavorando sulla misdirection e lapsicologia.
Nel 1930 pensò di girare il Sud America e guadagnarsi da vivere con la magia. La prima tappa fu il Perù ma la Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti nel 1929 si diffuse in Sud America e chiuse ogni luogo di intrattenimento, rendendo impossibile a Slydini, che non parlava neanche bene l’inglese, di trovare lavoro.
Decise così di andare negli Stati Uniti a vivere con sua sorella e suo fratello ma si rese conto che la situazione lavorativa non era delle migliori nemmeno li. Quando suo cognato andò in California per lavoro, la sorella di Slydini gli suggerì di andare con lui, lo fece e mentre si trovava sulla costa occidentale incontrò alcune persone a cui piacevano lui e la sua arte, che gli suggerirono di rimanere, frequentare la scuola serale e trovare lavoro in California.
Rimase in California tre mesi e la formazione che ricevette fu l'unica educazione formale che abbia mai ricevuto. Da lì Slydini lavorò al Paterson Museum, al Newark Museum e altri.
Nel 1940 circa, Slydini andò a Boston dove accettò per 5$ di fare un piccolo spettacolo per persone anziane in una chiesa locale. Qui conobbe un comico che, meravigliato, lo presentò ad un agente che senza fare domande firmò a Slydini un ingaggio di tre giorni al Queens Theatre di Quincey alla paga di $15 al giorno. Le prenotazioni iniziarono a crescere e Slydini trascorse sette anni a lavorare nel New England, in teatri, locali notturni e organizzazioni private. Sorprendente è come un comico, che a Slydini non era piaciuto a causa dei suoi modi maleducati durante il loro primo incontro, fu la più grande influenza positiva nella sua carriera.
Quando iniziò a lavorare a Boston, Slydini non conosceva alcun mago pertanto non sapeva nulla di club di magia o raduni finchè un prestigiatore, che lo vide esibirsi, gli chiese di andare in un club dove i maghi dilettanti si incontravano.
Mentre era lì, Hanson chiese a Slydini se gli sarebbe piaciuto salire sul palco ed esibirsi, Slydini non aveva portato nulla con sé, quindi dovette improvvisare con oggetti presi in prestito, un mago seduto accanto a lui gli consegnò gli oggetti necessari
per il fazzoletto che cambia colore. Questo non era l' effetto che Slydini avrebbe preferito mostrare ad altri maghi, ma era tutto ciò che aveva. Quando salì sul palco, chiese al pianista di suonare un valzer, fece la sua versione stand-up del numero e, quando finì, i maghi del pubblico ne furono così sconcertati che gli fecero un’ovazione e più tardi si radunarono attorno a lui ipotizzando un metodo radicalmente nuovo.
Successivamente frequentò il club a intervalli regolari, conobbe Herman Hanson e altri maghi, scoprì dove si trovavano i negozi e i luoghi di ritrovo dei maghi locali. Verso la fine del suo soggiorno a Boston gli fu chiesto di partecipare a una convention, accettò e accadde che uno dei numeri che doveva esserci non poteva essere presentato. Il presidente però aveva bisogno di un numero sostitutivo. Herman Hanson, ormai molto amico di Slydini, suggerì proprio lui come sostituto. Eseguì la sua performance che ebbe talmente tanto successo che da lì in poi i maghi iniziarono a conoscere Slydini.
Durante la guerra, Slydini intrattenne migliaia di soldati nei campi, negli ospedali e nei centri ricreativi. Tra il 1949 e il 1950, visitò gli Stati Uniti per tenere le sue famose conferenze. La sua fama si diffuse e ben presto altri famosi maghi di tutto il mondo cercarono la sua compagnia e la sua esperienza tra cui i leggendari Cardini, Okito, The Great Virgil, Bert Allerton, Al Flosso, Jack Gwynne e Dai Vernon che
disse di lui:"Slydini è l'unico mago che potrebbe mai ingannarmi.”.
Ad Atlantic City davanti a un congresso nazionale di maghi è stata cementata la sua reputazione di "Mago dei Maghi". Alla fine, perfino l'Europa e l'Asia richiesero la sua presenza, si esibiva pubblicamente, appariva in televisione( “The tonight show”, ”the dick cavett show”) e teneva numerose lezioni private a maghi che desideravano apprendere la sua nuova forma di close-up e l’arte della misdirection.
Nel 1958, ha presieduto la convention magica dell'International Brotherhood of Magicians British Ring. Frank Joglar, scrisse: "Non c'è dubbio su chi fosse la star della Convention. Era Slydini, il cui lavoro era in ogni dettaglio impeccabile".
Successivamente, si concentrò quasi esclusivamente sull'insegnamento e alle lezioni, illustrando agli altri le sue
tecniche di esecuzione originali e metodi unici per applicare la misdirection.