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Arturo Brachetti
Renzo Arturo Giovanni Brachetti (Torino, 13 ottobre 1957) è un attore, trasformista e regista teatrale italiano.
Dalla fine degli anni '60 circa ha riportato in auge, in Italia e in parte di Europa, l'arte teatrale del trasformismo, pressoché scomparsa dalla morte di Leopoldo Fregoli nel 1936.
Da bambino studia dapprima al Collegio Salesiano San Filippo Neri di Lanzo quindi, nel 1967, all'Istituto Maria Ausiliatrice di Torino, dove rimase fino al 1976.
In questo periodo, all'età di 19 anni, usando costumi presi in prestito dal teatro del seminario, si esibisce nel suo primo spettacolo di cambio rapido di ruoli. Nello stesso periodo, inizia a frequentare il Circolo della Magia di Via Santa Chiara, a Torino, da poco aperto in occasione del cinquantenario della morte di Houdini.
Il Circolo era frequentato anche dall'attore Macario, che conobbe, e che influì sulle sue scelte riguardo al teatro e allo spettacolo in generale.
Entrato poi al seminario di San Filippo di Chieri, conosce un prete salesiano con l'hobby della prestidigitazione, don Silvio Mantelli, più noto col nome d'arte di Mago Sales, da cui apprende i rudimenti dell'illusionismo. Capisce di non avere la vocazione da prete, ma quella per lo spettacolo e, nel 1978, a 20 anni, emigra da Torino con una valigia, sei costumi e uno spettacolo di un solo numero.
Si reca a Parigi, al Cabaret Paradis Latin, sotto la direzione di Jean Marie Rivière.
Nella capitale Francese riscuote un buon successo, tanto che viene scritturato dall'attore e poeta viennese André Heller, come presentatore di una tournée del varietà music-hall Flic Flac del 1981 in Germania.
All'inizio degli anni '90 perfeziona l'arte teatrale del trasformismo.
Da un centinaio di costumi, arriva ad avere un magazzino di oltre duecento costumi.
Nella sua commedia "I Massibili", interpreta ben 33 ruoli diversi; in "Brachetti in Technicolor" arriva a 40 ruoli; e nel suo "L'uomo dai 1000 volti", interpreta 80 personaggi, con 100 cambi d'abito.
Nel 2010 riceve la laurea honoris causa in scenografia all'Accademia Albertina di Torino.
Nel dicembre 2011 è nominato "Chevalier des Arts et des Lettres" dal Ministro della Cultura francese Frédéric Mitterrand.
Le sue tournée continuano in Europa e America.
Nella stagione teatrale 2012/2013 è il regista dello spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo "Ammutta muddica" e protagonista di "Allegro, un po' troppo" con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all'Auditorium della Rai di Torino.
L'8 ottobre 2013 debutta a Parigi con il nuovo spettacolo "Comedy Majik Cho" in cui, con un gruppo di illusionisti provenienti da tutto il mondo, ritorna alla magia.
Torna sui palcoscenici Italiani nel 2014, con "Brachetti che sorpresa!" in cui guida un gruppo di illusionisti all'interno di una sorta di grande videogame; collabora ai testi di questo spettacolo anche l'autore di fumetti Leo Ortolani. In questo spettacolo porta per la prima volta il "Videomapping" in uno spettacolo di varietà, e introduce un numero di manipolazione di raggi laser (assoluta novità).
Nel 2016 è ancora regista del nuovo spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo "The Best of Aldo Giovanni e Giacomo Live", dove il trio comico ripercorre le più celebri scenette riproponendole al pubblico.
Nel 2018 è con un nuovo tour italiano, il one man show "Solo", con prima tappa nella sua città, Torino. -
Leopoldo Fregoli
A Roma, la città eterna, il 2 LUGLIO 1867 diede la luce a un Maestro: Leopoldo Frégoli. La madre era figlia di un famoso compositore dell'epoca e il padre era maggiordomo in un palazzo Romano. La madre morì quando Leopoldo aveva tre anni, lasciando il padre davanti al difficile compito di crescere due bambini Leopoldo e suo fratello Alfredo. Intelligente, non ha mai brillato nello studio e venne espulso da due scuole, fino a quando trovò il suo ambiente in una di carattere religioso, tra candele, incensi e particole sembra che sentisse la vocazione religiosa, ma gli duro poco e presto divertiva compagni e insegnanti con Giochi di prestigio.
All'età di 14 anni abbandona la scuola per fare il cameriere, nel ristorante che aveva comprato suo padre, poi ha lavorato brevemente come apprendista orologiaio e meccanico ferroviario. Attratto dagli scenari lavora in un circo e insieme ad alcuni amici copia il numero dei fratelli Davenport, il risultato è un enorme fallimento, nemmeno come mago ha ottenuto buoni risultati e in più di un'occasione lo fischiavano, il successo gli sorrise presentando "Il campanello" di Gaetano Donizetti, in cui fa le voci maschili e le femminili, scoprendo quale sarebbe stato il nucleo del suo lavoro... (Il campanello è una farsa in un atto di Gaetano Donizetti, nota anche con i titoli Il campanello di notte e Il campanello dello speziale. Il libretto, scritto dallo stesso Donizetti, è tratto dal vaudeville di Léon Lévy Brunswick, Mathieu-Barthélemy Troin e Victor Lhérie La sonnette de la nuit.N.d.R.)
Nel 1890, mentre presta servizio militare in Abissinia, sotto il comando del Generale Baldissera, un gruppo teatrale assunto per intrattenere la truppa non si presenta e Leopoldo si offre per sostituirlo, interpretando i cinque personaggi in un'opera chiamata "The pretender" (più tardi interpreterà "El Dorado", facendo 60 personaggi diversi), ottiene un grande successo e il Generale smette di trattarlo come soldato e diventa artista intrattenendo la truppa.
Di ritorno in Italia, ha perfezionato il suo numero aggiungendo una serie di imitazioni ispirate dal francese castor sfax, incorpora anche il numero in cui interpreta una bambina vista dal fronte, ma che girando è un militare baffuto, così ha agito a Roma, Genova e Firenze. In quest'ultima, un funzionario di nome Ugo Biondi, rimane impressionato e gli chiede di essere il suo insegnante, al fine di seguire i suoi passi, Leopoldo ha accettato generosamente e Biondi è diventato un altro trasformista, all'inizio come allievo, più tardi come il Frégoli "originale" (queste ingratitudini sono spesso frequenti negli scenari, ma il tempo si occupa di mettere ognuno al suo posto).
Il suo nome è fatto conoscere da Jules Claretie, che nel quotidiano "Le temps" gli attribuisce gesta completamente immaginarie, facendolo passare per prigioniero in Eritrea e liberato dal negus di persona, a causa del suo talento come ventriloquo. Questa storia completamente falsa è inclusa nella maggior parte delle sue biografie (affermazione che appare sulla pagina "ufficiale" francese dedicata al nostro artista).
Fonda la propriacompagnia e ottiene un grande successo nei suoi tour per Spagna, Argentina, Uruguay, Brasile, Cuba, Stati Uniti, Portogallo, Inghilterra.
A Lione, mentre agisce al Théâtre des Celestins, partecipa a vederlo e applaudirlo Auguste Lumière, che lo invita a visitare la fabbrica della famiglia, dopo una sessione di proiezioni, Frégoli eccitato, si impegna a vendere uno dei dispositivi, con Il permesso di usarlo. Si fa i suoi primi film diventando uno dei pionieri del cinema che ora usa nelle sue rappresentazioni, con una fotocamera modificata che chiama "il Frégoligraphe".
Continua il suo tour mondiale, passando per Russia, Germania, Austria, sempre accompagnato dal successo e arriva a Parigi, quello che considera la consacrazione. Agisce in una stanza piuttosto rovinosa di Montmartre, il Trianon Palace. L' inizio è stato difficile e ha richiesto un grande investimento pubblicitario.
Con il sostegno della stampa, rapidamente riempie in ogni azione, senza ridurre i prezzi .
Una notte, dopo lo spettacolo, un incendio distrugge il teatro, tutte le squadre e l'immenso guardaroba. Frégoli, che dormiva solo tre ore a notte, in una gara frenetica mobilita 500 persone e riesce a rifare il suo programma per presentarsi al teatro Olympia, poi diretto dai fratelli isola. Per sette mesi consecutivi, con il cartello di non ci sono biglietti, alcuni biglietti con i prezzi al triplo del solito e la polizia all'ingresso del teatro incanalando gli spettatori.
Erano in tanti a dire che Frégoli aveva un doppio e questo gli permetteva di fare i cambiamenti con tanta rapidità, per tacere queste voci credo il "Teatro al contrario", lui verso la rappresentazione come se il pubblico fosse sul fondo, mentre Il pubblico reale seduto sulle sue poltrone frequentava quello che stava succedendo "dietro", così potevano vedere come un esercito di 20 assistenti tra parrucchieri, Sarti, truccatori e calzolai realizzavano le trasformazioni.
Tra le molteplici sfaccettature del suo talento, c'era quella di essere uno dei migliori ventriloqui del momento, mettendo le voci a cinque pupazzi diversi in scena. Cantava a tesiture dal basso fino a soprano. Balla imitando loie fuller e nel caso non vi sembra abbastanza, tocca lo xilofono e grelotière (le campanelle che si usano per gli animali). Tutti, nobili, politici e chiunque rilevante, aspettavano alla porta per salutarlo, i giornalisti si sono ingrassati con i politici, dicendo nelle loro cronache, vieni a Frégoli per imparare a cambiare giacca.
Frégoli vince fortune, ma si comporta con generosità, distribuendo denaro tra i mendicanti e invitando il ristorante venti persone ogni giorno. Durante la prima guerra mondiale ha agito molte notti a gala della croce rossa, si muove anche per intrattenere le truppe italiane in piccoli teatri militari vicino alle linee del fronte.
A Parigi tutto porta il suo nome marchi di abbigliamento, acconciature, articoli, ricette, ecc., sono tutti Frégoli.
Quando pretende di andare in pensione, si trova in rovina, grazie alla gestione incompetente del datore di lavoro. Lontano dal scoraggiarsi, inizia un nuovo tour internazionale e rifa la sua fortuna, grazie alla fedeltà del pubblico e a che i giovani volevano conoscerlo.
Finalmente potete ritirarvi nella tranquillità della vostra villa di Viareggio. È lì, seduto su una sedia del suo soggiorno, mentre legge un giornale, abbandona questa vita il 26 novembre 1936, quando aveva 69 anni.
Nella sua tomba si legge: "Qui Leopoldo Frégoli compi la sua ultima trasformazione". Per volontà della famiglia, vengono trasferite nel 1938 da Viareggio a Roma, nel cimitero del Verano, dove si trovano tuttora.
Qualcuno ha scritto: "L' Italia ha quattro glorie di cui sentirsi orgogliosa, il cantante Caruso, il poeta d'Annunzio, l'inventore Marconi e il trasformista Frégoli".
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Dai Vernon
Dai Vernon, nato David Verner l'11 giugno 1894, fu un prestigiatore Canadese.
Esperto in abilità di mano e dotato di un'immensa conoscenza, gli fu sempre garantito il rispetto di tutto il mondo magico e il soprannome di "The Professor".
Vernon si innamorò della magia quando aveva solo 8 anni, dopo che suo padre lo portò ad uno spettacolo.
Il primo libro di cui entrò in possesso, fu una delle prime edizioni del più famoso libro di cartomagia mai scritto: "L'Esperto al Tavolo da Gioco" di S. W. Erdnase. Memorizzò l'intero contenuto del libro a soli 13 anni.
Si narra che un altro giovane mago, durante un incontro, una volta gli chiese che tipo ti magia egli facesse. Vernon rispose chiedendo di nominare una carta: prese un mazzo dalla sua tasca, girò la prima carta la quale si rivelò essere esattamente la carta nominata.
Dopo questo miracolo, la sua unica affermazione fu: "Questo è il tipo di magia che faccio io. Che tipo di magia fai tu invece?"
Harry Houdini (che nei suoi primi anni si pubblicizzava come "The King of Kards") diceva spesso che avrebbe potuto scoprire qualsiasi trucco guardando l'effetto solamente 3 volte. Vernon mostrò ad Houdini un gioco dove presa la prima carta del mazzo e persa in centro ad esso, dopo pochi istanti la selezione tornava magicamente in cima.
Houdini guardò Vernon performare il gioco sette volte, insistendo ogni volta perchè venisse ripetuto.
Alla fine la moglie di Houdini, e gli amici di Vernon freddamente constatarono: "Affronta la realtà Houdini, sei stato fregato".
Per i 4 anni successivi a questo episodio, Vernon usò nella sua pubblicità il titolo di "The Man Who Fooled Houdini".
Vernon fu maestro di molti nomi importanti dell'ambiente magico quali Ricky Jay, Persi Diaconis, Doug Henning, Bruce Cervon, Larry Jennings , Max Maven, Michael Ammar e John Carney.
Visse gli ultimi 30 anni della sua vita performando come prestigiatore ufficiale del Magic Castle di Los Angeles.
Morì il 21 agosto 1992. -
Ed Marlo 🎧
Ed Marlo, nato Edward Stephen Malkowski il 10 Ottobre 1913 a Chicago, fu un prestigiatore specializzato in cartomagia.
Si riferiva a se stesso con il termine "Cardician", un termine coniato da lui, diventato uno dei termini magici più famosi. Viene usato specificatamente per definire un mago che fa unicamente magia con le carte.
La sua carta preferita era il sette di quadri, tant'è che sua moglie si premurava che ci fosse sempre una cospicua quantità di 7 di quadri nella sua giacca!
La sua professione era quella di meccanico. Fece modifiche alle macchine dell'officina per fare in modo che quello che doveva essere prodotto in 8 ore venisse prodotto in una soltanto cosicché, essendo l'unico a conoscenza di questa informazione, potesse esercitarsi le restanti 7 ore ogni giorno.
Sostanzialmente veniva pagato per allenarsi con le carte.
Marlo fu un autore molto prolifico: stese oltre 60 opere tra libri e manoscritti, e contribuì ad oltre 2000 effetti in ambito cartomagico.
Nonostante ciò non si limitava esclusivamente alle carte, anzi pubblicò anche lavori sulla monetomagia e la magia con i dadi.
La sua prima pubblicazione fu nel 1938, "Pasteboard Presto". I suoi lavori più famosi sono "The Cardician" e "Revolutionary Card Technique", che venne pubblicato inizialmente in una serie di opuscoletti poi riuniti sotto un'unica pubblicazione.
Scrisse oltretutto una serie di manoscritti privati che avevano solo i migliori cartomaghi dell'epoca. Tra questi sono inclusi "Riffle Shuffle Systems", "Patented False Shuffle", "Faro Controlled Miracles" e tanti altri. Sono estremamente rari e ricercati.
Marlo fu anche autore della sua personale rivista chiamata "Marlo Magazines", da ricordare che ogni pubblicazione conta più di 200 pagine. Anche questi molto rari e costosi.
Marlo raramente dava lezioni di magia, piuttosto si riuniva ai cosiddetti "Marlo Tables" assieme ad altri prestigiatori (Tra cui ricordiamo Simon Aronson) e si esibì raramente Chicago.
Sappiamo che ci sono molte polemiche intorno alla figura di Marlo: spesso è stato accusato di aver pubblicato come sue tecniche non sue come per esempio la conta ATFUS, oppure il cosiddetto "Marlo Tilt".
Morì il 7 Novembre 1991
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Juan Tamariz
Juan Tamariz-Martel Negron, nato a Madrid il 18 Ottobre 1942, è considerato da molti professionisti il più grande prestigiatore in vita.
Oltre ad essere un grande mago, è anche laureato in cinematografia, titolo che lo ha portato a condurre vari programmi sulla prestigiazione in Spagna, dove viene considerato, così come in Sud-America, una vera e propria celebrità.
Juan Tamariz è conosciuto a livello mondiale per essere un vero amante, nonchè maestro, dell'arte magica.
Estremamente generoso, egli condivide molto spesso il suo tempo e la sua conoscenza attraverso libri, DVD e quando possibile, di persona.
Cinque Punti nella Magia, The Magic Way, Sonata e Sinfonia in Mnemonica Maggiore sono i quattro best seller magici di cui è autore.
Sue sono le mani riprese in svariati DVD quali i Lessons in Magic, i Mnemonica Miracles, il set di LAP e il più recente Magic From My Heart.
Insieme ad Arturo De Ascanio, Tamariz è massimo esponente di una scuola di pensiero seguita dalla maggioranza dei vincitori del premio FISM in close-up, e che soprattutto ha influenzato molti prestigiatori in tutto il globo.
Questa corrente prende il nome di Scuola Spagnola.
“Il mio obiettivo è di affascinare il pubblico facendoli credere che stiano sognando, anche se è solo per qualche secondo”
-Juan Tamariz -
Arturo De Ascanio 🎧
Don Arturo de Ascanio y Navaz (1929-1997), è stato un importante prestigiatore che si dedicò allo studio teorico della magia.
La professione di Ascanio era quella di avvocato, ma ha dedicato la sua vita alla magia, producendo opere e sviluppando concetti che hanno influenzato le generazioni a venire.
È stato uno dei fondatori della prestigiosa Escuela Màgica de Madrid (EMM).
Insieme a Juan Tamariz, Ascanio era promotore della scuola di pensiero sul close-up che influenzò pesantemente il mondo magico e che diede vita a molti prestigiatori vincitori del premio FISM.
Due contributi che diede furono il suo studio approfondito sui coltellini e le sue routine con essi, così come l'invenzione dell'Ascanio Spread: un display che permette di nascondere alcune carte che si hanno in mano, mentre se ne mostrano delle altre.
Nonostante ciò, Ascanio è noto soprattutto per i suoi studi sulla teoria magica raccolti nell’opera "Structural Conception of Magic” (Jesus Etcheverry, “The Magic of Ascanio - Vol 1”, 2005). Il suo più grande merito fu, infatti, quello di formalizzare e "dare un nome" a molti concetti teorici che prima ne erano orfani. Si ricordano quei concetti già alla sua epoca conosciuti, ma i quali non potevano effettivamente essere chiamati, quali la Parentesi "di dimenticanza" e "di anticontrasto".
Grazie ad Ascanio al giorno d’oggi esiste un gergo magico.
È inoltre noto per aver fondato nel 1974, insieme a Juan Tamariz ed altri prestigiatori, Escorial o “Jornadas Cartomágicas": un congresso nel quale si riuniscono i migliori cartomaghi al mondo per discutere e condividere idee o studi riguardanti il tema deciso l’anno precedente.
Il suo pensiero magico influenza ancora oggi prestigiatori Spagnoli e internazionali, come il maestro Juan Tamariz, che Ascanio chiamava fratello, oppure Aurelio Paviato e Roberto Giobbi, che Ascanio chiamava "I suoi figli in magia".
Tra gli altri maghi a lui affini, si ricordano personaggi come Dani DaOrtiz, Gabi Pareras e molti altri che definiscono Ascanio il loro maestro nel pensiero magico.
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Bill Malone
Nato il 22 luglio 1958 a Chicago, Malone si appassionò alla magia all'età di 17 anni.
Ha iniziato performando in un locale chiamato Little Bit of Magic, nella zona sud di Chicago.
Dopo 5 anni a fare pratica in quel locale, Bill decise di frequentare il New York Lounge, un famoso Club magico nel nord di
Nel 1987, Malone si trasferì a Fort Lauderdale, dove aprì il suo locale magico-comico chiamato Houdini’s pub.
La sua carriera andò alle stelle dopo aver partecipato al TV show "The World’s Greatest Magic".
Tra le sue più grandi influenze si ricorda il grande cardician Marlo, al quale Malone ha tributato un set di 6 DVD chiamato "Malone meets Marlo", incentrato interamente sulla magia del maestro.
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Michael Ammar
Michael Ammar, ultimo di 4 figli, è nato il 25 luglio del 1956 a Logan, in Virginia, ed è uno dei massimi esperti di close-up, riconosciuto a livello mondiale come uno tra i più grandi performer viventi.
Nel 1982 gareggiò con maghi provenienti da più di 30 paesi per vincere la “Gold Medal in Close-Up Magic" a Losanna, in Svizzera.
Fu proprio negli anni 80 che Ammar sviluppò una forte amicizia con il suo mentore, Dai Vernon , la cui influenza si nota in ogni suo atto o show.
Ammar ha partecipato a molti show televisivi che ne hanno aumentato la popolarità in tutta la nazione, tra cui il Late Night Show di Letterman e molte puntate del The Tonight Show.
Si trasferì a Los Angeles, dove divenne un performer regolare alla Playboy Mansion, dimora e set fotografico delle conigliette più ambite del web.
Nel 1990, l’Academy of Magical Arts gli ha conferito 6 “Oscar” in altrettante separate categorie, il massimo numero per cui un mago è eleggibile.
Ha tenuto performance private agli Universal Studios e nello stato del Vaticano, nonchè al banchetto privato dell'elezione a Presidente di George W. Bush. -
Charlie Miller
Charles Earle Miller nacque ad Indianapolis il 25 maggio del 1909, fu autore e prestigiatore specializzato nell'abilità di mano.
Suo padre era un costruttore di pianoforti, così Miller sviluppò un'ossessione nei confronti dell’abilità di mano, e già all'età di 20 anni venne riconosciuto come uno dei più forti performer dello Stato.
Negli anni 30 collaborò con prestigiatori del calibro di Faucett Ross, Dai Vernon , Max Malini e molti altri.
Nel 1932 Miller e Dai Vernon, con il quale aveva stretto una buona amicizia, andarono in cerca di Allan Kennedy, collega che si diceva fosse in grado di distribuire carte dal centro del mazzo.
Miller fu votato una delle 10 Card Stars nel 1955 in un sondaggio fatto dal redattore di New Phoenix.
Alcune delle sue conoscenze magiche furono documentate nel libro "An Evening With Charlie Miller", scritto da Robert Parrish e pubblicato nel 1961.
Fu anche scrittore della serie "Magicana" sul Genii Magazine.
Si narra fosse un performer dotato di una grandissima memoria, e che potesse eseguire effetti mostrategli 50 anni prima senza sforzo alcuno.
Molti pensano che la sua tecnica fosse alla pari di quella di Dai Vernon .
A testimonianza di ciò le parole di Kaufman, il quale sostiene che in una lecture privata a casa di Herb Zarrow, vide Miller eseguire tutte le tecniche descritte in "The Expert at the Card Table" con una fluidità ineguagliabile. -
Alex Elmsley 🎧
Alex Elmsley, nato a St. Andrews (Scozia) il 2 marzo 1929, viene ricordato per la sua abilità con le carte e soprattutto la Ghost Count, comunemente conosciuta con il nome di Elmsley Count.
Elmsley iniziò a praticare magia nel 1946, all'età di 17 anni.
Studiò fisica e matematica alla prestigiosa università di Cambridge.
Durante gli anni del College, divenne anche segretario del Pentacle Club: fu assunto come esperto di computer, ma il suo vero amore furono sempre la cartomagia e close-up.
È ricordato per aver creato molte tecniche e effetti performati tutti i giorni in ogni angolo del pianeta, come la Elmsley Count (famosa conta che permette, in un mazzetto di 4 carte, di nascondere la carta in terza posizione), Between Your Palms, Point of Departure e Diamond cut Diamond. È conosciuto anche per i suoi studi sulla matematica legata al miscuglio faro che pubblicò sulla rivista Pentagram
Il suo lavoro è racchiuso nelle 2 opere The Collected Work of Alex Elmsley.
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Bartolomeo Bosco
Bartolomeo Bosco, nato a Torino il 3 gennaio 1793, è stato un illusionista italiano, considerato uno dei più grandi prestigiatori di tutti i tempi.
Figlio di Matteo Bosco e Cecilia Cerore, già dall'infanzia si esercitava con giochi di illusionismo e prestigiazione.
Dopo i primi studi compiuti a Torino, si arruolò nell'esercito Napoleonico partecipando alla campagna di Russia come soldato nel 111º Reggimento Fanteria di Linea.
Nel 1812, Bartolomeo Bosco fu fatto prigioniero durante la battaglia di Borodino e confinato in Siberia.
Proprio durante la prigionia egli affinò il suo straordinario talento, esibendosi per i propri commilitoni e per i russi, dai quali era addirittura pagato.
Bosco utilizzò questi guadagni per alleviare le sofferenze della prigionia per sé e per i propri compagni.
Tornato in libertà nel 1814, dopo un breve periodo di studi di medicina a Torino, intraprese la carriera artistica di illusionista, raggiungendo successo e fama internazionali nonché l'ammirazione dei regnanti di tutta l'Europa.
"Les Aventures de Bartolomeo Bosco de Turin, professeur de prestidigitation" pubblicato nel 1851, testimonia l'enorme fama di cui godeva il grande illusionista Torinese, che diede un grande contributo all'antica arte dell'inganno dilettevole.
Tra i giochi da lui praticati si ricordano quello dei bussolotti e l'illusione della propria fucilazione, dove Bosco ponendosi innanzi al plotone di esecuzione dava l'ordine di far fuoco, emergendo successivamente vivo e vegeto da una nuvola di fumo con ai suoi piedi le pallottole sparate.
Morì a Dresda nel 1863 dopo una serie lunghissima di successi leggendari.
Fu sepolto nella stessa città, nel cimitero cattolico di Friedrichstraße.
La tomba, acquistata e restaurata nel 1903 da Harry Houdini, esiste ancora oggi ed è curata dal circolo dei prestigiatori di Dresda, intitolato proprio a Bartolomeo Bosco.
Nell'ottobre del 2017 viene pubblicato il primo saggio storico dedicato all'artista Torinese, frutto di una ricerca durata oltre quindici anni.
L'autore è il Bresciano Alex Rusconi e il libro, edito da Florence Art, si intitola "Bartolomeo Bosco. Vita e meraviglie del mago che conquistò l'Europa".
La prefazione dell'opera è stata curata da Raul Cremona. -
Simon Aronson 🎧
Simon Hirsh Aronson nacque il 13 settembre 1943 a Boston, figlio di Arnold e Annette Aronson.
Suo padre era un lobbista per i diritti civili, e promotore di tutti i tipi di programmi anti-discriminazione, sua madre era pittrice e artista, fu, infatti, grazie a lei che Aronson sviluppò un apprezzamento per l'arte moderna.
Visse a Chicago fino all'età di due anni e mezzo, poi, con la famiglia, si trasferì a Forest Hills dove visse fino ai nove anni per poi stabilizzarsi a Rye, New York.
La sua passione per la magia nacque sia guardando Dunninger in televisione, da cui infatti si appassionò al mentalismo, sia perché era un atleta terribile.
L'introduzione iniziale di Simon alla magia, all'età di circa 8 anni, avvenne attraverso una scatola magica, prima un set Mandrake Magic seguito da un set Gilbert Mysto Magic più grande. Iniziò, poi, a esibirsi per le persone e fare piccoli spettacoli nel cortile.
Nel 1952 la famiglia Aronson si trasferì a Rye, a soli tre isolati da Playland, che, oltre ad essere il secondo parco divertimenti più grande dello Stato di New York, aveva due negozi di magia e Simon ne divenne immediatamente un cliente fisso.
Da quel momento in poi, al di fuori dei suoi studi, la magia occupò praticamente ogni momento della sua vita. I suoi genitori incoraggiarono il suo hobby, facendogli scoprire il negozio di Louis Tannen. Lo stesso Louis prese Simon sotto la sua ala, insegnandogli come presentare i giochi che comprava.
Fu proprio Louis ad incoraggiare Simon a esibirsi alle feste di compleanno per soldi: e così, all'età di 11 anni, eseguì il suo primo spettacolo a pagamento e da allora iniziò a esibirsi alle feste di compleanno dei bambini.
Pochi mesi dopo il suo primo spettacolo a pagamento, il giornale locale sponsorizzò una promozione che permetteva ai bambini di pubblicare annunci gratuiti, così Simon inserì un annuncio sulla sua disponibilità a fare magie alle feste di compleanno. I redattori lo scelsero per fare una foto perché pensavano che sarebbe stato insolito.
Quella sua foto apparve sulla prima pagina di The Daily Item il 18 giugno 1955.
Nel gennaio del 1956 apparve in televisione nel ruolo del “mago junior” della settimana nel programma Magic Clown di New York. Per l' occasione Aronson finì' esibizione producendo una puzzola da una colombaia.
Oltre alla magia delle carte, Simon ha sempre avuto un avido interesse per il mentalismo.
A 12 anni i suoi genitori lo portarono a vedere una commedia di Broadway, chiamato The Great Sebastians, con protagonista il duo, Alfred Lunt e Lynn Fontaine, che eseguivano esperimenti di lettura del pensiero. Fu proprio in quel momento che decise che era il tipo di atto che avrebbe voluto recitare.
Più tardi, nel 1965, a Chicago, qualcuno gli disse che c'era un ragazzo che leggeva le menti a Woolworth, quindi ci andò immediatamente. C'erano due ragazzi uno aveva gli occhi bendati, e stava chiamando e descrivendo oggetti che venivano trattenuti dalle persone nei corridoi del negozio, l’altro ragazzo, faceva entrare le persone per formare un pubblico. Era Eddie Fields, che codificava segretamente quelle informazioni all’altro ragazzo, George Martz.
Aronson studiò la loro routine per diversi anni, diventò un buon amico di Eddie Fields e iniziò poi la sua intensa ricerca sulla storia e la pratica di altri atti di lettura mentale di due persone, a partire dai primi anni di Vaudeville.
Successivamente, però, Simon cancellò tutto, perché riteneva che la maggior parte dei suoi studi fossero adatti ad un periodo in cui gli attori utilizzavano un dialogo formale e fiorito, e ciò era l'esatto contrario del modo in cui i ragazzi del suo tempo parlavano nelle loro normali conversazioni. Così decise di ricominciare da capo, adattando il suo sistema al modo in cui parlava, alle parole che in realtà erano naturali per lui. Simon ideò poi il suo atto ("È il pensiero che conta”).
La magia di Simon fece un grande passo avanti quando iniziò a incontrare altri maghi a New York City.
Dal 1958 al 1961 fu membro attivo e performer dei Future American Magical Entertainers (FAME), un club di magia per ragazzi, sponsorizzato dal Dipartimento dei Parchi di New York City. (fondato da Abraham Hurwitz, il padre di Shari Lewis)
Nel 1959 inoltre Aronson pubblicò il suo primo effetto con le carte(“Maximus”).
Nel 1960 fu membro della Westchester Talent Unit, una compagnia itinerante che si esibiva in talent show ogni fine settimana per una diversa istituzione di beneficenza, ad es. ospedali, orfanotrofi, case di cura.
Durante le estati del 1960 e del 1961 Simon fece un lavoro da sogno: fu assunto per gestire il negozio di magia del lungomare nel parco divertimenti Playland. Così ebbe modo di provare tutti i più recenti prodotti magici e di scherzare e performare per centinaia di estranei ogni giorno.
Nel 1961 Aronson si trasferì a Chicago per frequentare e conseguire la prima di tre lauree all'Università di Chicago ("U of C"). Nel 1964 infatti Simon conseguì la laurea in Economia, laureandosi con Phi Beta Kappa. Continuò gli studi universitari nel dipartimento di filosofia per i sei anni successivi, conseguendo così il Master in filosofia nel 1965, e poi rimase a lavorare il per il suo dottorato. In quel periodo, per due anni, insegnò materie umanistiche al college. Ma alla fine si stancò della filosofia, e trasformò parte della sua tesi in un articolo pubblicato poi in The Journal of the History of Philosophy (nel 1972). Dato che Simon non voleva ancora affrontare il mondo reale, pensò che la scuola di legge sarebbe stata un modo meraviglioso di posticipare qualsiasi decisione di carriera per altri tre anni. Quello, come diceva lui, fu il motivo principale per il quale andò a scuola di legge. (Probabilmente aveva un desiderio segreto di vedere se poteva rimanere a scuola fino a quando non era pronto per la pensione).
La prima cosa che Aronson fece quando arrivò a Chicago fu cercare il negozio di magia “Irish Magic” per rimanervici ogni volta che poteva.
Un giorno del 1965, nel negozio di magia Simon incontrò David Solomon, un compagno della sua stessa età, e formarono subito una squadra inseparabile, si incontravano ogni settimana per aiutarsi a vicenda a creare magie migliori e per condividere i loro giochi e idee. Entrò a far parte del Mazda Mystic Ring club di Chicago, e si esibì nello spettacolo pubblico annuale del club per diversi anni.
Alla fine degli anni '60, (1969) Aronson e Solomon furono invitati ad unirsi a Edward Marlo (1910 - 1991), l'allora re regnante della magia delle carte a Chicago. Aronson e Solomon divennero regolarmente partecipanti al "The Marlo Table", unendosi ad altri maghi; un gruppo molto affiatato che si riuniva ogni sabato nel ristorante preferito di Marlo, per sedersi, esercitarsi e imparare insieme. Durante questo periodo Aronson e Marlo divennero amici intimi, a tal punto che Aronson contribuì alla rivista autopubblicata da Marlo sulla cattomagia e Marlo scrisse la prefazione al primo libro di Aronson (The Card Ideas of Simon Aronson, 1978).
Nel 1970 Simon cambiò gli obiettivi di carriera, trasferendosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Chicago.
Nel 1973, Aronson entrò a far parte dello studio legale Lord, Bissell & Brook a Chicago, dove esercitò la professione di avvocato per 26 anni, inizialmente come associato, successivamente diventando socio a pieno titolo nel 1981.
C’è da dire che nel 1988 riuscì finalmente a ingannare Marlo con l’effetto Bait e Switch.
Nel 1990 un mago più giovane, John Bannon, si trasferì a Chicago e divenne amico di Aronson e Solomon. Quando Marlo morì nel 1991, i tre decisero di continuare le loro sessioni settimanali, spostando però gli incontri nella cucina dell’appartamento di Simon.
Pensate che durante la sua carriera nel diritto immobiliare raramente veniva visto senza un mazzo di carte o una moneta tra le dita che appariva e scompariva alternativamente, addirittura metteva le chiamate di lavoro in vivavoce per liberare le mani per mischiare o esercitarsi nelle tecniche di gioco di prestigio.
Nel 1999, a 55 anni si ritirò dalla pratica di legge, per concentrarsi maggiormente sullo scrivere libri di magia, parlare alle convention e aiutare maghi grandi e piccini che cercavano il suo aiuto.
Incontrò la sua futura moglie, Ginny, mentre erano entrambi all' Università di Chicago, le chiese di diventare la sua compagna nel suo atto "È il pensiero che conta", che aveva passato anni a perfezionare. La coppia eseguì le versioni dell’atto a convegni magici in tutto il mondo (tra cui MAGIC Live, il World Magic, Summit, Escorial , the Invocation, Collector's Workshop e altri),per oltre 40 anni.
L’atto degli Aronson era una sequenza di prove, che il pubblico percepiva come prove sempre più difficili.
Non aprivano subito con oggetti, iniziavano con un test con le carte, per riscaldare Ginny. Poi facevano la dimostrazione dei dadi, dove due spettatori da un grosso acquario riempito con un centinaio di dadi di colore diverso, pescano due dadi. Ginny, con gli occhi bendati, chiamava immediatamente i due colori. Quando arrivavano agli oggetti, il pubblico aveva già percepito una certa crescita.
Una delle sfumature più spettacolari era la capacità di Ginny di recitare, ancora con gli occhi bendati, il numero di serie su qualsiasi banconota da un dollaro casuale.
Si esibirono anche per il cinquantesimo compleanno del padre di Dave Solomon. Dave gli disse di fare di proposito più errori, per sembrare più in difficoltà, e rendere l'atto più realistico. Quindi, quando una signora, la zia di Dave, sollevò una collana di perle, Ginny disse che non riusciva a capire l’oggetto perché non gli arrivavano le vibrazioni. La zia insistette che si sforzassero di più, ma Ginny finse di nuovo difficoltà e passarono alla persona successiva. L'atto si concluse molto bene, ma la mattina dopo Dave chiamò Aronson per dirgli che sua zia, aveva sciacquato le sue perle, vere, nel gabinetto, perché convinta che fossero maledette, solo perché non erano riusciti a percepirle.
Nel 1974 la coppia si sposò.
Simon iniziò a pubblicare alcune delle idee sul mazzo memorizzato negli anni '70 e, poco dopo, nel 1978, Aronson pubblicò il suo trattato sul mazzo memorizzato in "Card Ideas of Simon Aronson" al che molti maghi gli chiesero di rilasciare il suo stack specifico, in modo da poterlo imparare.
Quindi l’anno successivo nel 1979 pubblicò per la prima volta nel suo opuscolo "A Stack to Remember" il suo Aronson Stack.
Il 18 giugno 2011 ingannò con successo Penn & Teller nello show televisivo britannico "Fool Us".
Oltre ai libri di seguito, Aronson pubblicò singoli effetti e articoli in altri libri di magia e in varie riviste di magia, tra cui Genii, MAGIC, Hierophant, Kabbala, Sticks and Stones, MUM e The inking Ring.
Le sue opere sono state tradotte in francese, tedesco, e giapponese.
Il 10 dicembre del 2019 Aronson morì, all’età di 76 anni, all'ospedale St. Joseph di Chicago, la causa della morte non è nota, anche perché pochi giorni prima, lui e sua moglie erano tornati da una vacanza a Miami.
Simon diceva che vivere la magia è molto diverso dal non sapere come si fa qualcosa. Quest'ultima è semplicemente una confessione di ignoranza. Uno spettatore potrebbe non capire un trucco perché è troppo complicato o confuso o perché sente di non aver visto qualcosa. Lui non voleva che lo spettatore avesse una convinzione, per giungere a una conclusione, voleva che fosse sicuro che non si potesse fare e che apprezzasse tutto ciò che aveva visto. Per lui, la reazione appropriata era quando lo spettatore esclama: "Assolutamente no!"
Simon diceva che ogni performance ha tre componenti temporali:
• Pre-show,
• la performance stessa
• il tempo successivo
Se riesci a realizzare almeno una parte del segreto durante un periodo di tempo a cui il pubblico non è al corrente, il pubblico ha più difficoltà a considerare quella caratteristica nel suo tentativo di analisi.
Bibliografia:
• The Card Ideas of Simon Aronson (1978)
• A Stack to Remember (1979)
• Shuffle-Bored (1980)
• Sessioni (con David Solomon ) (1982)
• The Aronson Approach (1990)
• Bound to Please (The Card Ideas + A Stack to Remember + Shuffle-Bored + Selections of KABBALA) (1994)
• Simply Simon (1995)
• I ricordi sono fatti di questo (1999)
• Try the Impossible (2001)
• Lecture Notes # 4 (sottotitolato Try the Impossible) (2003)
• Art Decko (2014)
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Eddie Fields
Eddie Fields (1915-2001), nato Irving Feldman, fu sia un illusionista cresciuto nel mondo dei giostrai, sia un temprato psicologo autodidatta, ma fu anche baro, astrologo, e lettore della mente.
Dopo che in gioventù lo zio gli mostrò un effetto con una paletta, Eddie iniziò a studiare i primi giochi come potè. All'età di 18 anni, rispose ad un annuncio di Billboard per un prestigiatore da fiera a Coney Island.
Fu li che Fields incontrò un personaggio di nome Walter DeLenz, il più grande venditore di magia che sia mai vissuto (secondo Fields). Iniziò così l’educazione universitaria, underground, sulla psiche umana per Eddie Fields.
Lavorando con DeLenz, Fields scelse la strada difficile, improvvisando e chiacchierando per la folla, colpendo e mancando l’obiettivo, ma comunque sempre crescendo.
Proseguì diventando un’attrazione da tenda in uno spettacolo da fiera, imparò a mangiare il fuoco da un “Prince Diavalo”, e lavorò per tre stagioni con gli spettacoli di Harry Copping, girando per la Pennsylvania e lo stato di New York.
Fields passò anni lavorando nei parchi giochi e facendo magia nei bar, imparando ad eseguire colpi da maestro a biliardo e raccogliendo ogni piccolo principio magico e trucco che potesse scoprire lungo la strada.
Fu infine in Florida che Fields incontrò il suo socio più longevo, David Martz.
Avendo in precedenza lavorato con un numero di mentalismo e con la vendita di oroscopi con un altro compagno, fu Fields ad insegnare a Martz.
Questo fu uno studente brillante.
Iniziarono a performare il loro numero e fu un successo immediato! Anni d’esperienza nell’esibirsi hanno reso il loro un numero particolare e senza concorrenti. Furono i migliori nel loro campo.
Il mentalismo, quindi, è il forte di Fields. Ciò nonostante, negli ultimi vent’anni girando la nazione, Fields ha avuto la grande fortuna e privilegio di essere amico e confidente di molti esperti di cartomagia e artisti di close-up (tra loro: Don Alan, Ed Marlo, Del Ray, Charlie Miller, Tony Kardyro, Joe Scott, Mike Rogers, Lloyd Jones e molti altri).
Naturalmente, certi contatti ed esperienze creano una specie di atmosfera di conoscenza pratica e, infine, un genere di creatività e visione unico.
Eddie Fields rese famosa la presentazione del “Mazzo Invisibile”, poi commercializzata su consiglio di Don Alan, un effetto usato da milioni di prestigiatori ogni giorno.
Alcuni sostengono addirittura sia il migliore effetto di carte degli ultimi 50 anni. -
Nick Conticello
Nicholas Conticello, nato nel 1955, è un brillante e prolifico autore nel campo della cartomagia moderna.
Nick incominciò a praticare l’arte della prestigiazione all’età di 7 anni, fin da subito con risultati promettenti.
Nel 1972, all’età di 16 anni, grazie ad un concorso organizzato da Harry Lorayne, vide pubblicati due suoi effetti, sul settimo volume di “Tarbell Course in Magic”. Si tratta di “The Non-Telephone Telephone card trick” e di “Seeing Trough the Deck”.
All’età di 17 anni Conticello abbandonò completamente la prestigiazione per dedicarsi al mondo degli scacchi, nel quale ottenne risultati di altissimo livello tra cui, nel 2003, due premi “Chess Journalists of America” grazie ad un articolo storico sul Manhattan Chess Club sulla rivista Chess Life.
Nel 2004, riscopre la passione per la cartomagia e si iscrive all’IBM Ring.
Da quel momento in poi Conticello pubblica constantemente materiale di altissimo livello come “ospite” su libri di altri autori ma, la maggior parte dei suoi lavori, viene tuttavia pubblicata in proprio su piccoli fascicoli, ognuno dei quali contiene vere e proprie perle, quasi tutte di natura matematica o comunque preferendo sempre principi e sottigliezze alla manipolazione tecnica. -
Charlie Frye
Charlie Frye è un brillante prestigiatore, giocoliere e artista circense contemporaneo.
Figlio d’arte, inizia la sua carriera da molto giovane seguendo le orme del padre e del nonno, due ottimi clown. Prosegue con questa attività per alcuni anni, esibendosi di circo in circo ottenendo risultati di altissimo livello, fino a quando incontra Sherry, una ballerina, di cui si innamora, e con la quale si sposa.
Sherry, che all’età di quattordici anni era stata accettata alla “North Carolina School of Arts”, decide di abbandonare il ballo per dedicarsi alla carriera di “assistente” negli spettacoli di Charlie.
Per un breve periodo Charlie e Sherry si esibirono per le strade di New York in quanto Luis Jacob (uno dei più grandi clown al mondo) aveva suggerito a Charlie di mettersi in proprio.
Durante questo periodo i due gettarono le basi per un atto che li avrebbe portati a esibirsi sui palcoscenici dei migliori casinò del Nevada.
Poco dopo essere arrivati a Las Vegas, i due strinsero una forte amicizia con George Carl, il quale iniziò a seguirli assiduamente senza perdersi mai una loro esibizione.
I due si esibiscono oggi in un numero classico, ma indubbiamente fresco e divertente, Charlie esegue autentiche meraviglie, tra giocoleria e effetti magici, mentre, visibilmente annoiata, Sherry sbadiglia. -
Darwin Ortiz 🎧
Darwin Joseph Ortiz, nato a New York City l’11 dicembre 1948, è un famoso mago e autore, nonchè un appassionato ed esperto di gioco d’azzardo e gambling. Ciò si riflette anche nel suo modo di fare magia.
Si appassionò alla prestigiazione quando era molto giovane e nel 1974 decise di lasciare l’università di New York, dove studiava legge, per dedicarsi alla magia a tempo pieno.
Durante questo periodo si sostentò economicamente giocando a blackjack, grazie alla sua abilità nel contare le carte e lavorando come insegnante nella scuola di memoria di Harry Lorayne. Successivamente divenne consulente presso svariati casinò in tutto il mondo, nonchè ospite fisso e presentatore presso il World Gambling Congress, nel Nevada.
Durante questo periodo strinse un forte amicizia con David Roth e conobbe Derek Dingle.
È stato autore di diversi libri a partire dal 1988 quando scrisse “Darwin Ortiz at The Card Table”.
Nel 1994 venne pubblicato “Strong Magic”, un libro nel quale Ortiz concesse poco spazio agli effetti e parlò ampiamente di quelli che sono diventati gli argomenti principali, ovvero teoria e psicologia. Nonostante appena pubblicato ricevette critiche molto negative dalle riviste di punta quali “Genii Magazine” e “MAGIC”, ad oggi Strong Magic è considerato uno dei migliori trattati nel suo genere.
Nel 1995 pubblica “Cardshark”, uno dei suoi libri più famosi, dove vengono spiegate tecniche ed effetti con le carte di varia difficoltà. In questo libro si riflette la sua natura di giocatore d'azzardo, in quanto buona parte degli effetti sono a tema gambling.
Va inoltre ricordato per aver pubblicato un esauriente commento sul “The Expert at the Card Table” intitolato “The Annotated Erdnase”, nel quale Ortiz lascia trasparire tutta la sua esperienza al tavolo verde, sottolineando i punti di forza dell’Erdnase, ma anche le sue lacune, come aveva fatto Dai Vernon anni prima in Revelation.
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John Scarne
John Scarne è stato uno dei più prolifici ed abili cartomaghi contemporanei, la sua bravura gli valse la nomea da parte di molti professionisti e redattori di “ migliore cartomago di tutti i tempi “. Scrisse numerosi libri a tema magico, Gambling e altri giochi.
Orlando Carmelo Scarnecchia (in arte John Scarne) nacque a Steubenville, Ohio il 4 marzo 1903, figlio di Fiorangelo Scarnecchia e Maria Giuseppa Tamburro. Trasferitisi nel New Jersey, il giovane Scarnecchia venne iscritto alla Guttenberg Grammar School di Fairview, dimostrando tantissimo talento ma poca dedizione allo studio. All’ottavo anno, però, abbandona la scuola e si appassiona al mondo delle truffe da strada tramite un baro locale che gli insegna, oltre al famoso gioco delle tre carte, anche come barare a poker e come creare empatia con le persone. Tutto questo gli apri le porte ai primi guadagni. La sua passione per la magia nacque proprio con l’intento di migliorare la sua abilità manuale. Fu però sua madre, una cattolica di origine italiana (precisamente di Barrea, provincia dell’Aquila), a farlo desistere dal mondo delle truffe in favore della carriera da prestigiatore. Nonostante la scelta di questa strada, John non mollò mai la passione per il Gambling e continuò a migliorarsi, ampliando il suo bagaglio con truffe con dadi e molto altro, tanto da scrivere non solo numerosi libri tematici, ma anche ad essere ingaggiato dall’esercito americano in qualità di consulente con il fine di informare le truppe, sia in sede che all’estero, sul come difendersi dai malintenzionati al tavolo verde.
Una nota non può non essere fatta alla sua grande abilità di calcolo, la sua facilità con le cifre, la sua capacità di calcolare le probabilità, le percentuali favorevoli e sfavorevoli in situazioni di gioco complicate che gli valsero il nome di “professore“ nel circuito dei casinò.
Oltre alla magia, Scarne, fu famoso per la sua passione e creatività per ciò che concerneva il mondo dei giochi in generale. Inventò e produsse numerosi giochi tramite la sua casa produttrice, la “John Scarne Games“, tra i quali il suo orgoglio:”Teeko“. Questo gioco venne ideato nel 1937 e prodotto, per venire subito ritirato e revisionato, nel 1952, fino a trovare una versione conclusiva nel 1960. Scarne era tanto orgoglioso di questa sua creazione da chiamare suo figlio, avuto dalla relazione con Steffi Norma Kearney, John Teeko Scarne. Il ragazzo mori all’età di 25 anni. Sfortunatamente, a causa di infausti eventi, il gioco non ebbe la fama che meritava, seppure, in un momento iniziale, venne giocato anche da personaggi del calibro di Marilyn Monroe. Ad oggi risulta sconosciuto ai più.
Nella sua carriera artistica, John prese parte anche ad un film divenuto celebre e di culto: “ la stangata “, film del 1973 vincitore di 7 Oscar, sotto la regia di George Roy Hill e che vede nel suo cast attori come Robert Redford e Paul Newman. In questo film Scarne venne chiamato come consulente tecnico, ma fu proprio l’attore Paul Newman, capendo la complessità dei maneggi, a chiedere al prestigiatore di prestargli le mani nelle scene in cui un mazzo di carte veniva manipolato.
Degno di nota è anche il suo studio sul conteggio delle carte nel Black Jack, che lo portò a trovare falle nei più famosi sistemi di conta dei tempi. Uno dei suoi effetti magici più noti, lasciato in eredità ai posteri, è certamente “Scarne’s Ace“ che vede un mazzo di carte venire più volte mescolato e dove l’artista, dopo un taglio, trova in sequenza tutti e 4 gli assi. Questo effetto è stato riproposto da alcuni dei migliori prestigiatori, tra i quali spicca l’esibizione di Bill Malone
Tra i suoi estimatori e amici appaiono artisti del calibro di Orson Welles: ''Orson will make a first-rate magician, as he has a smart mind.'' -Jonn Scarne.
Alla sua morte, avvenuta a 82 anni, sabato 7 luglio 1985 nell’ospedale di Englewood, venne ricordato dal New York Times con una frase dello scrittore John Lardner: “ Scarne is to games what Einstein is to physics.'' -
Mariano Tomatis
Scrittore e illusionista, Mariano usa i libri come palcoscenico e la penna come bacchetta magica. Come wonder injector si occupa professionalmente di Meraviglia: la sua magia sorprende, apre prospettive insolite e sfida lo status quo. Con il suo lavoro Mariano valorizza i risvolti storici, politici e filosofici dell’illusionismo.
Sull’argomento ha presentato conferenze e lectio magistralis in tutto il mondo, nell’ambito di festival letterari, convegni scientifici, manifestazioni di protesta ed eventi corporate. -
Larry Jennings
Larry Jennings, nato a Detroit il 17 Febbraio 1933, è stato uno dei cartomaghi più prolifici e produttivi di tutti i tempi. Si devono a lui molti dei temi che vengono considerati oggi classici della cartomagia come, ad esempio, Open Traveler.
Dopo il divorzio dei suoi genitori, all’età di 16 anni entro a far parte della Marina Militare Americana, dalla quale fu concedato con onore nel 1953. Dopo il concedo ritornò a Detroit dove incontrò Nina Chauvin, che divenne sua moglie poco dopo. Nel 1954 Jennings si recò a Windsor, dove conobbe Ron Wilson. Jennings ignorava il fatto che Ron fosse un prestigiatore e gli mostrò il “trucco” che aveva imparato durante il servizio in marina. Wilson a quel punto gli mostrò Out of This World, che inganno completamente Jennings. Larry passo il suo soggiorno a Windsor a imparare costantemente magia da Ron Wilson, che accettò di fargli da mentore dopo che Jennings intuì da solo il meccanismo alla base del gioco che lo aveva ingannato.
I due nel 1960, durante un convegno a Cleveland conobbero personalmente Dai Vernon. Da quel momento la cartomagia divenne una vera e propria ossessione per Jennings, tanto che quando, nel 1964, Karrel Fox gli parlò del Magic Castle e del fatto che Vernon vivesse a Hollywood, decise di abbandonare il lavoro e trasferirsi li, insieme alla moglie, per dedicarsi alla magia.
I due si trasferirono al n. 2005 di Ivar Street e Larry trovò dopo poco lavoro come idraulico, lavorando per il padre di Leo Behnke. Strinse subito una forte amicizia con Vernon e iniziò a studiare sotto la sua guida. Durante questo periodo, inoltre, videro la luce le sue prime pubblicazione: “A Snappy Lift” e “Lift No 2”, ossia dei trattati sulla sua celebre Snap Double Lift, la cui pubblicazione venne richiesta da Vernon stesso all’amico redattore della rivista Genii Magazine.
Nel 1967, vennero pubblicate le sue prime note di conferenza, che saranno ripubblicate più avanti da Jeff Busby con il titolo “Larry Jennings on Card and Coin Handling”. Vernon inoltre insistette per pubblicare il materiale del suo allievo su “Ultimate Secrets of Card Magic”.
Nel ’69 seguì Vernon nel suo tour di Lecture in Giappone. Qui conobbe Hideo Kato, che fece loro da interprete durante tutto il loro soggiorno nella terra del sol levante. L’anno successivo vennero pubblicate diverse opere di Jennings e durante lo stesso anno, Hideo si trasferì in America per studiare con Jennings e scrisse un libro intitolato “Larry Jennings-No Card Magic Nyuumon”, interamente in giapponese che ancora oggi non è stato tradotto in lingua inglese. Sempre nel 1970 Larry divorziò dalla moglie Nina ma subito conobbe Geri, la sua seconda moglie. I due si trasferirono sul lago Tahoe dove Jennings aprì la sua personale compagnia di idraulica; nello stesso anno Karl Fulves scrisse dei numeri speciali della rivista Epilogue, dedicati interamente alla magia di Jennings.
Tanto era la stima per Vernon, quanto era il disprezzo nei confronti di Ed Marlo, infatti per lui pubblicava quello che gli passava per la testa solo per fare soldi, celebre fu la frase: “Se The Cardician lo avessi scritto io selezionando le cose degne di essere pubblicate sarebbe uscito un fascicoletto di 10 pagine”
Nel 1979 fu invitato come ospite d’onore al Fechter’s Finger Flicking Frolic, e grazie alla sua appirazione qui venne invitato in Giappone. Per l’occasione scrisse le famose Japan Lecture Note. Nel 1980, dopo aver venduto la sua attività, si trasferì a Newport Beach per lavorare alla celebre Magic Island come prestigiatore, ma, dopo il rifiuto del Manager del luogo alla sua proposta di un aumento di paga per i giovani maghi, Jennings se ne andò.
Conobbe successivamente James Patton il quale lo convinse a tenere un’altra conferenza la Magic Castle, ideando così un’altro celebre lavoro: “A Visit with Larry Jennings”. Nel 1986, insieme a Louis Falanga fondò la L&L Publishing, grazie a questo venne invitato insieme a Vernon a esibirsi al Circulo De Magios Maxicanos IV Convencion De Magia in Mexico.
Nello stesso anno venne pubblicato “The Classic Magic of Larry Jennings”, ad oggi una delle opere più vaste che trattano di questo autore. Il testo venne rapidamente seguito da altre due pubblicazioni: “Neoclassic” (1987) e “The Cardwright”(1988).
Duranti tutti gli anni 90, Jennings continuò a pubblicare e a condividere la sua magia tramite varie Lecture Note e alcuni set di DVD. Nel 1995 venne premiato dalla Creative Fellowship by the Academy of Magical Arts. Dopodichè Jennings passò il resto della vita frequentando assiduamente il Magic Castle, tenendo lezioni, conferenze private ed esibendosi formalmente ed informalmente fino alla sua morte il 17 Ottobre del 1997, all’età di 64 anni.
Anche dopo la sua morte questo leggendario prestigiatore continua ad influenzare le generazioni di maghi di tutto il mondo. E’ inoltre ricordato per essere, insieme a Don Alan, il prestigiatore che riscoprì e modernizzò la routine classica dei Chop Cup. Pare che la sua versione fosse talmente stupefacente che Wheatley, che vide Larry performare la routine nel 63’, ne fù talmente stupito gli chiese di non pubblicarne il metodo fino alla sua morte.
Jennings mantenne la promessa e pubblicò la sua celebre ruotine di Chop Cups, sul Genii Magazine Vol. 29 No. 7 del marzo 1965, esattemente un anno dopo la morte di Wheatley.
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Max Malini
"POSSO MOSTRARTI QUALCOSA?"
Morde un bottone del cappotto del senatore; ha il bottone in bocca e ci sono alcuni fili che pendono...
"GUARDA!"
Tiene il bottone in bocca, lo sputa di nuovo sulla giacca e, “poof”, lo ricuce magicamente, il senatore impazzisce.
Alla Casa Bianca, hanno preparato un'anatra e, mentre la stanno per tagliare e servire...
"ASPETTATE!"
Si avvicina all'anatra, schiocca le dita e l'anatra salta in vita e scappa dal tavolo!
... E’ NATA LA LEGGENDA DI MAX MALINI.
Max Malini, nome d’arte di Max Katz Breit, è stato un illusionista americano nato nel 1873 nella piccola città di Ostrow al confine tra Russia e Austria.
In giovane età, emigrò negli Stati Uniti con la sua famiglia, stabilendosi a New York City. All'età di dodici anni, Max divenne un acrobata e tre anni dopo “subì l'incantesimo” del professor Seiden, un mago, mangiatore di fuoco e ventriloquo che aveva un bar sulla Bowery (celebre via della “circoscrizione” di Manhattan).
Max divenne suo allievo e apprese i primi giochi di prestigio tra cui "I bussolotti", che in seguito approfondì nel suo lavoro. All'età di vent'anni era un musicista di strada e intrattenitore a pieno titolo e non c'è dubbio che l'esperienza maturata in queste difficili condizioni gli abbiano permesso di affrontare qualsiasi situazione.
Crescendo, iniziò ad esibirsi nei bar, imparando giochi di prestigio con gli oggetti di uso quotidiano che aveva a disposizione, bicchieri, coltellini, fiammiferi, ecc; si dedicò allo studio del “timing” e alla pianificazione dei numeri, studiandone i momenti migliori.
La sua padronanza della misdirection fu tale da permettergli di superare il problema delle mani piccolissime, riuscendo a nascondere di tutto e rendendo impercettibili le mosse segrete anche ad una distanza ravvicinata. I suoi primi collaboratori furono il professor Walters e il famoso Emil Jarrow, che in seguito divenne uno dei più grandi maghi della commedia di Vaudeville.
Durante i suoi vent'anni, man mano che il suo nome iniziava a conoscersi, divenne un intrattenitore privato e la reputazione che acquisì con la magia lo fece entrare nei circoli più esclusivi sia in America che in Europa.
Fu un maestro nel pubblicizzare se stesso e, come riportato in “The Stars of Magic”, visse col motto: “Per far soldi bisogna frequentare persone che hanno soldi”, infatti, l’elenco dei personaggi importanti intrattenuti da Malini sembra quasi fantascienza: ha presentato spettacoli davanti a diversi presidenti americani, alla Casa Bianca e per la British Royalty, a Buckingham Palace diventando loro amico; ha ricevuto onorificenze e regali da quasi tutti i monarchi d’ Europa e Asia e trascorse un periodo considerevole come ospite del duca di Windsor, principe di Galles.
In occasioni speciali Malini indossava sul davanti della camicia uno splendido ornamento ingioiellato che gli era stato presentato dal re del Siam. Del suo pubblico fece anche parte il famigerato gangster Al Capone e per questo motivo venne additato come “il mago della mafia”. Sfruttando queste conoscenze, tra le sue tecniche di vendita vi era quella di girare nei più grandi hotel di lusso dove sapeva di trovare gente ricca e, a volte senza un soldo in tasca, noleggiava costose suite mostrando lettere di raccomandazione da parte dell’alta società e prendeva appuntamento col direttore dell’hotel per proporre una serata di illusionismo.
Lo stile di esibizione di Malini fu caratterizzato da una grande audacia ed originalità, gli aneddoti sulle sue esibizioni “improvvisate” sembrano leggende: si dice che prendesse in prestito un cappello da qualche gentiluomo, prendeva una moneta per un “testa o croce”, la copriva e, sollevando il cappello, faceva apparire un grosso blocco di ghiaccio; gli stessi Dai Vernon e Charlie Miller non sapevano esattamente come facesse.
Si avvicinava spesso alle celebrità e, senza preavviso, staccava un bottone dai polsini e lo ricuciva magicamente. Una delle routine distintive di Malini era la carta pugnalata da bendato, metteva su un tavolo un mazzo di carte mescolato, il pubblico lo bendava con dei fazzoletti e Malini chiedeva il nome di una carta da gioco. Dopo averla fatta nominare, infilava un coltello tra le carte, le sollevava in aria, e mostrava la carta corretta pugnalata.
La sua ultima esibizione lo ritrae su una sedia per soldati e marinai alle Hawaii, un posto che amava e in cui aveva realizzato alcuni dei suoi primi grandi successi.
Morì ad Honolulu, il 3 ottobre 1942.
Tra le curiosità troviamo una citazione nella stagione 7 di “X-Files”, intitolato "The Amazing Maleeni" e nello show televisivo “The Cape “ in cui vi è un personaggio con questo nome, interpretato da Keith David. -
Francis Carlyle 🎧
Francis Xavier Finneran, nato il 17 settembre 1912, a Boston, Massachusetts, fu un importante prestigiatore esperto nel close-up, soprattutto con carte e monete.
Trascorse gran parte della sua carriera professionale a New York City, trasferendosi poi a Los Angeles, si esibì regolarmente al Magic Castle di Hollywood.
Francis era molto apprezzato dai suoi colleghi e ha contribuito con alcuni effetti a diversi libri di magia. Come artista, si diceva che il suo stile e il suo materiale fossero tra i più sconcertanti e divertenti di ogni mago.
Francis è noto per lo sviluppo del "one-hand turnover", chiamato anche Paddle Move, un tecnica da eseguire con biglietti da visita e carte da gioco che consiste nel mostrare due volte lo stesso lato dell'oggetto.
Dai Vernon ha spesso menzionato Carlyle con ammirazione per la sua capacità di rendere cristallini i suoi effetti per gli spettatori.
Francis soffriva, però, di alcolismo e le sue apparizioni come mago divennero poco frequenti a causa della sua inaffidabilità. Le cose andarono così male che sua moglie lo lasciò. Molte notti mentre lavorava al Kiwi, un bar a Greenwich Village, finiva per addormentarsi lì. Iniziò anche a perdere la vista. Fu portato sulla Costa Occidentale da alcuni amici, le cose andarono meglio per un pò e il suo talento magico ricominciò a splendere.
Presto, Francis divenne abituale intrattenitore nella sala da Close-up del Magic Castle.
Purtroppo, non riusciva a stare lontano dalla bottiglia, peggiorò finché non fu più responsabile delle sue azioni e anche i suoi migliori amici iniziarono ad evitarlo. Alla fine venne escluso anche dal Castello che amava.
Nel 1975 fu ricoverato in un ospedale di Hollywood, in California, come "John Doe" dopo essere stato trovato privo di conoscenza, molto probabilmente a causa del bere con cui combatteva da anni. Dopo alcune settimane fu trasferito in un centro di convalescenza, dove morì il 27 dicembre 1975, all'età di 63 anni.
Carlyle contribuì con quattro effetti a "Stars of Magic": "Decapitation" un effetto con i fiammiferi, "Homing Card", "Wrist Watch Steal" e "Travelling Coin"; tutti e quattro pubblicati sulla serie 4, 1948, Inc.
Roger Pierre nel 1975 ha dedicato un intera opera alla magia di Carlyle, intitolata: "The Magic of Francis Carlyle".
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Gabi Pareras 🎧
Gabi Pareras, nato a Barcellona nel 1965, è indubbiamente uno dei più grandi esponenti della magia spagnola. Dal 1984 al 1992 si è esibito professionalmente nel mitico bar del teatro Llantiol.
Ha fatto irruzione nel paesaggio magico nel 1989 vincendo il primo premio nazionale di cartomagia (Malaga) e un anno dopo a Toledo avrebbe vinto altri due premi, uno nella categoria "cartomagia" e un altro nella categoria "magia close-up".
Sebbene sia specializzato nella cartomagia, la sua conoscenza copre tutti i rami dell'illusionismo ed è considerato uno dei più grandi teorici e pensatori del 21° secolo. Ammirato dalle più grandi figure del panorama magico, ha trascorso quasi quarant'anni dedicandosi anima e corpo a questa arte.
Gli è stato richiesto di recitare, tenere conferenze, workshop e seminari in tutto il mondo (Argentina, Cile, Stati Uniti, Regno Unito, Messico , ecc). Scrittore di numerosi saggi, libri e articoli, si dedica per tredici anni esclusivamente all'insegnamento e alla formazione sia di principianti che professionisti nel suo 'Cartomagia Club', una tappa obbligatoria per ogni appassionato che dovesse passare per Barcellona.
Le sue conoscenze tecniche, il suo immenso repertorio magico, il suo grande bagaglio culturale e le sue capacità di comunicazione fanno di lui la guida ideale per tutti colore che desiderino entrare nel mondo della magia.
Nel mondo della magia spagnola è talmente stimato che, in un sua lezione al GKaps, è stato presentato al pubblico con la seguente frase:
"Ogni volta che i maghi litigano su qualcosa qui in Spagna, potrebbe esserci una discussione animata o nessun consenso, basta proporre il proprio punto di vista e terminare con: << lo ha detto Gabi >> per far si che la discussione finisca li."
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Tony Slydini 🎧
Tony Slydini ("sly" sta per “astuto, brillante” e il "Dini" per avere qualcosa di simile ad Houdini), nome
d’arte di Quintino Marucci, nato a Foggia l’1 settembre del 1901 è stato un dei più importante prestigiatori del '900.
Avendo visto suo padre esibirsi con qualche semplice gioco di prestigio, fu influenzato sin dalla tenera età
dalla magia.
In giovane età lasciò l'Italia per stabilirsi a Buenos Aires, dove iniziò a studiare magia da autodidatta; non c'erano né libri né negozi di magia né maghi di cui fosse a conoscenza. La risposta entusiasta da parte di amici e parenti ai suoi primi effetti lo incoraggiò a perseguire nello studio della magia ancora di più, lavorando sulla misdirection e lapsicologia.
Nel 1930 pensò di girare il Sud America e guadagnarsi da vivere con la magia. La prima tappa fu il Perù ma la Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti nel 1929 si diffuse in Sud America e chiuse ogni luogo di intrattenimento, rendendo impossibile a Slydini, che non parlava neanche bene l’inglese, di trovare lavoro.
Decise così di andare negli Stati Uniti a vivere con sua sorella e suo fratello ma si rese conto che la situazione lavorativa non era delle migliori nemmeno li. Quando suo cognato andò in California per lavoro, la sorella di Slydini gli suggerì di andare con lui, lo fece e mentre si trovava sulla costa occidentale incontrò alcune persone a cui piacevano lui e la sua arte, che gli suggerirono di rimanere, frequentare la scuola serale e trovare lavoro in California.
Rimase in California tre mesi e la formazione che ricevette fu l'unica educazione formale che abbia mai ricevuto. Da lì Slydini lavorò al Paterson Museum, al Newark Museum e altri.
Nel 1940 circa, Slydini andò a Boston dove accettò per 5$ di fare un piccolo spettacolo per persone anziane in una chiesa locale. Qui conobbe un comico che, meravigliato, lo presentò ad un agente che senza fare domande firmò a Slydini un ingaggio di tre giorni al Queens Theatre di Quincey alla paga di $15 al giorno. Le prenotazioni iniziarono a crescere e Slydini trascorse sette anni a lavorare nel New England, in teatri, locali notturni e organizzazioni private. Sorprendente è come un comico, che a Slydini non era piaciuto a causa dei suoi modi maleducati durante il loro primo incontro, fu la più grande influenza positiva nella sua carriera.
Quando iniziò a lavorare a Boston, Slydini non conosceva alcun mago pertanto non sapeva nulla di club di magia o raduni finchè un prestigiatore, che lo vide esibirsi, gli chiese di andare in un club dove i maghi dilettanti si incontravano.
Mentre era lì, Hanson chiese a Slydini se gli sarebbe piaciuto salire sul palco ed esibirsi, Slydini non aveva portato nulla con sé, quindi dovette improvvisare con oggetti presi in prestito, un mago seduto accanto a lui gli consegnò gli oggetti necessari
per il fazzoletto che cambia colore. Questo non era l' effetto che Slydini avrebbe preferito mostrare ad altri maghi, ma era tutto ciò che aveva. Quando salì sul palco, chiese al pianista di suonare un valzer, fece la sua versione stand-up del numero e, quando finì, i maghi del pubblico ne furono così sconcertati che gli fecero un’ovazione e più tardi si radunarono attorno a lui ipotizzando un metodo radicalmente nuovo.
Successivamente frequentò il club a intervalli regolari, conobbe Herman Hanson e altri maghi, scoprì dove si trovavano i negozi e i luoghi di ritrovo dei maghi locali. Verso la fine del suo soggiorno a Boston gli fu chiesto di partecipare a una convention, accettò e accadde che uno dei numeri che doveva esserci non poteva essere presentato. Il presidente però aveva bisogno di un numero sostitutivo. Herman Hanson, ormai molto amico di Slydini, suggerì proprio lui come sostituto. Eseguì la sua performance che ebbe talmente tanto successo che da lì in poi i maghi iniziarono a conoscere Slydini.
Durante la guerra, Slydini intrattenne migliaia di soldati nei campi, negli ospedali e nei centri ricreativi. Tra il 1949 e il 1950, visitò gli Stati Uniti per tenere le sue famose conferenze. La sua fama si diffuse e ben presto altri famosi maghi di tutto il mondo cercarono la sua compagnia e la sua esperienza tra cui i leggendari Cardini, Okito, The Great Virgil, Bert Allerton, Al Flosso, Jack Gwynne e Dai Vernon che
disse di lui:"Slydini è l'unico mago che potrebbe mai ingannarmi.”.
Ad Atlantic City davanti a un congresso nazionale di maghi è stata cementata la sua reputazione di "Mago dei Maghi". Alla fine, perfino l'Europa e l'Asia richiesero la sua presenza, si esibiva pubblicamente, appariva in televisione( “The tonight show”, ”the dick cavett show”) e teneva numerose lezioni private a maghi che desideravano apprendere la sua nuova forma di close-up e l’arte della misdirection.
Nel 1958, ha presieduto la convention magica dell'International Brotherhood of Magicians British Ring. Frank Joglar, scrisse: "Non c'è dubbio su chi fosse la star della Convention. Era Slydini, il cui lavoro era in ogni dettaglio impeccabile".
Successivamente, si concentrò quasi esclusivamente sull'insegnamento e alle lezioni, illustrando agli altri le sue
tecniche di esecuzione originali e metodi unici per applicare la misdirection.
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Jacob Daley
Jacob Daley è stato un chirurgo plastico e mago amatoriale. È nato il 26 Marzo 1897, ma il luogo della sua nascita non è certo. La rivista Linking Ring, nel Marzo 1954 (Vol.34, No.1, pg.26), attesta che il Dr. Daley nacque in Russia “51 anni prima” (quindi nel 1903), per poi correggersi il mese successivo attestando che il Dr. Daley nacque il 26 Marzo 1897, nella città di New York, da Barnet e Anna Daley. Ancora oggi non sono certe le sue origini e si pensa sia effettivamente nato in Russia e che la sua famiglia si sia trasferita a New York quando Jacob aveva tre anni.
Stando sempre al numero di Aprile di Linking Ring, Jacob Daley si è laureato in Medicina alla “Fordham University School of Medicine”. Nei suoi anni universitari ha preso parte alla SATC (Student Army Training Corps), un corpo fondato dal Dipartimento della guerra degli Stati Uniti d’America nel 1918 e che si prefiggeva di incoraggiare nei giovani studenti un’educazione sia accademica che militare, per far fronte alle possibili necessità richieste dalla Prima Guerra Mondiale. Venne congedato con onore.
Daley è stato fondatore della "American Otolaryngologic Society for Plastic Surgery" e fu membro della SAM (Society of American Magician) e dell’IBM (International Brotherhood of Magicians).
Il suo interesse per la magia nacque nel 1934 dopo l’incontro con un altro mago amatoriale: il Dr. Henry C. Falk, che gli mostrò l’Hermann Pass e gli intimò di allenarlo fino a renderlo perfetto. Successivamente divenne amico di Nate Leipzig, Sam Horowitz e Dai Vernon. Il suo libro preferito era “L’esperto al tavolo da gioco” di S.W. Erdnase, la sua magia era ispirata a quella di Leipzig e il suo idolo era Hofzinser.
Daley era specializzato in carte, palline e bussolotti, anelli cinesi e abilità di mano. Alcune delle sue migliori routine sono pubblicate su Stars of Magic. Ricordiamo soprattutto “Cards up the sleeve”: tema classico perfettamente studiato dal Dr. Daley. Ha inoltre condotto uno studio sul “Side Steal”, pubblicato nella terza edizione di “Expert Card Technique”. Altri suoi effetti e idee particolarmente interessanti si trovano su Genii e su Jinx. Ad esempio, nel numero 47 della rivista di Annemann troviamo descritta la sua routine di Cups&Balls.
Vinse lo Sphinx Award nel 1939. Il 17 Febbraio 1954 Daley era ospite all’”Art Directors’ Club Luncheon” a New York e lì intrattenne i presenti con la sua magia, guadagnandosi un fragoroso applauso da parte del pubblico. Poco dopo cadde dalla sedia. Il tempestivo intervento medico fu inutile: il Dr. Daley morì sul colpo. Caro amico di Dai Vernon, il Professore lo descrisse come una persona estremamente appassionata ed uno dei più fini gentiluomini e abili maghi che avesse mai conosciuto, oltre che amico di tutti i maghi. Il M-U-M, mensile della SAM, disse che era un distinto specialista in due campi: la chirurgia e l’abilità di mano e lo descriveva come un perfezionista. Daley in effetti credeva che ogni effetto avesse almeno un punto debole e si sforzava in tutti i modi di eliminarlo.
Per Daley il mago e il chirurgo erano due figure molto vicine perché entrambe capaci di produrre, cambiare e far sparire la materia. Era un appassionato di fotografia (specialmente con le miniature) e si è occupato delle foto delle due lezioni contenute alla fine di Stars of Magic: “Royal Monte” di Dai Vernon e “The Art of Using the Lap as a Servante” di Slydini.
Nei suoi ultimi mesi di vita il Dr. Daley, su consiglio di Bill Simon, inventò e mostrò a Dai Vernon quello che oggi è diventato un classico della cartomagia: una apparentemente semplice trasposizione di assi. Lewis Ganson poi pubblicò l’effetto, nel 1957, nel “Dai Vernon Book of Magic”, chiamandolo “The Last Trick of Dr. Jacob Daley” in suo tributo. Quest’ultimo gioco di Daley divenne un classico per la sua semplicità e la sua potenza. Oggi possiamo trovare moltissime varianti di questo effetto, tra cui quella di Milbourne Christopher nel quinto volume del “Tarbell”, nel secondo dei “Collected Works” di Alex Elmsley, nel “Cardician” di Marlo ed in “Card Control” di Arthur Buckley.
Frank Csuri, mago ungherese membro del Magic Castle, a metà degli anni ’50 si trasferì a Kansas City e divenne amico di Faucett Ross. In quel periodo spese più di due anni per decodificare tutti gli appunti che Daley prendeva nei suoi taccuini. Per anni il lavoro di Csuri circolò sottobanco tra i maghi. Ma nel 1974 l’intera opera venne pubblicata dalla Gutenberg Press di Karl Fulves col titolo di “Jacob Daley’s Notebooks”. All’interno sono contenuti effetti di Dai Vernon, Horowitz, Leipzig, Al Baker, John Scarne, Malini, Annemann e molti altri.
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Ross Bertram
"Potresti farlo di nuovo?" Il maestro disse allo studente. Il maestro in questo caso era un musicista di nome Roy Hollingshead e lo studente era Ross Bertram. Ross aveva ricevuto un sassofono all'età di dieci anni da suo padre e stava prendendo lezioni da questo musicista che suonava con l'orchestra locale. La domanda, tuttavia, era diretta alla magia di Ross. Ross sapeva che il suo insegnante era a conoscenza del suo interesse per la magia e ogni sabato cercava di avere uno o due nuovi effetti da mostrare al suo mentore.
John Ross Bertram nacque nel centro di Toronto il 28 luglio 1912. Figlio di John Andrew Bertram e Morna Alberta, aveva tre sorelle maggiori: Isobel, Hilda e Hazel. Il padre di Ross, cioccolatiere di professione, non rimase a lungo con la famiglia. Li abbandonò e lasciò a sua moglie la responsabilità di prendersi cura emotivamente ed economicamente dei bambini. Mentre la vocazione di Ross all'età di quattordici anni poteva essere la musica, la sua vera passione era la magia. Ross ha visto molti maghi durante la sua giovinezza. Fu Howard Thurston e la sua presentazione de "Il mistero giapponese dell'acqua" che per prima cosa lo fece appassionare a quest'arte. Era il 1920 e Ross aveva circa otto anni.
Partì per apprendere i fondamenti della magia. Per fortuna, si imbatté in tre libri che rappresentano la pietra angolare della nostra arte: "Secrets of Conjuring" di Robert-Houdin, "Modern Magic" di Hoffmann e "Art and Subterfuge at the Card Table" di Erdnase. Questi tre testi gli fornirono le basi della prestigiazione. Incantato dal loro contenuto e non impaurito dalla pratica, Ross divenne esperto in questo difficile ramo della magia.
La svolta si verificò, sempre all'età di quattordici anni, quando Ross fu assunto per lavorare al Nipigon River Chalet, un resort nella parte settentrionale della Provincia dell'Ontario gestito dalla Canadian Pacific Railway. Fu assunto per svolgere diversi compiti. Suonava il sassofono nell'orchestra, guidava una piccola imbarcazione nei laghi ed eseguiva la sua magia durante gli intervalli di danza. Occasionalmente veniva d'aiuto in cucina. Una volta un ospite gli porse un mazzo di carte mentre era in piedi su un molo indossando solo in costume da bagno. Chiese a Ross di eseguire qualche effetto magico mentre era senza giacca e senza maniche. Ross fece scegliere una carta, la sperse nel mazzo e poi gettò il mazzo nel lago. Dimostrò di non avere nulla nella manica, per così dire, si tuffò nel lago ed emerse dall'acqua con la carta serrata tra i denti.
Lavorare in un negozio di magia è sempre stato un eccellente campo di allenamento per maghi in erba. Negli anni '20, quando era difficile trovare articoli magici e ogni negozio di magia aveva un retrobottega off-limits per tutti tranne i più stimati, ovvero maghi professionisti, era un onore, per lui, lavorarci dentro. Ross aveva accesso a veri e propri segreti, veniva in contatto con diversi prestigiatori e aveva più tempo per esercitarsi eseguendo dimostrazioni magiche. Non passò molto tempo prima che Ross desse il suo primo contributo a un'importante rivista di magia, "The Linking Ring" dove pubblicò la sua routine "Exhibition Poker Deal". Aveva 17 anni quando pubblicò questa routine. Il suo stile di esibizione era una miscela di un gioco di prestigio improvvisato, rapida intuizione e una straordinaria abilità di imitatore. Aveva un tocco leggero e tutto ciò che eseguiva era incastonato con ritmo e grazia. La magia è semplicemente "accaduta". Ross ha coltivato questo stile applicando un conteggio musicale durante l'apprendimento o la pratica di giochi di prestigio. Il conteggio misurava la scorrevolezza del gioco di prestigio.
A metà degli anni '40, il dirigente del Hat & Rabbit Club mandò Ross a Buffalo per cercare di persuadere Dai Vernon, che teneva una rara lezione sotto l'egida di Bob Weill, a presentare una delle sue lezioni a Toronto. Ross parlò a lungo con Vernon e suggerì che, dal momento che la madre e il fratello di Vernon vivevano entrambi a Toronto, sarebbe dovuto tornare con lui. Dopo la lezione, Ross è stato invitato a cena con Vernon, Bob Weill e molti altri. Rimasero svegli quasi tutta la notte a esibirsi. La magia con le monete di Ross riuscì ad abbagliare il Professore. Alla fine, nelle prime ore del mattino, Ross e Vernon salirono a bordo di un treno diretto a Toronto. Vernon andò a trovare sua madre, tenne una straordinaria conferenza a Toronto e durante la lezione prese del tempo per far parlare a Ross Bertram della sua magia. Una routine che Ross ha mostrato a Vernon era "The Money Changer": la sua versione della moneta che cambia colore, comunemente chiamata oggi "Spellbound", e resa popolare proprio da Vernon in Stars of Magic. La gestione di Ross è stata creata indipendentemente da Vernon e pubblicata su The Linking Ring. Per coincidenza, entrambe le routine erano composte di quattro fasi. Quando Vernon tornò a New York, sparse la voce su Ross Bertram e sul suo lavoro con le monete.
Ross ricevette presto una lettera da George Starke che lo informava dei suoi piani per "Stars of magic". Starke lo ha invitato a contribuire, con alcuni dei suoi effetti con monete, alla serie. Nel 1938, Ross ricevette una copia di Greater Magic. L'opera di Hilliard ha ispirato Ross a creare una routine che è diventata il suo biglietto da visita: "Coin Assembly", ovvero il primo "Matrix" moderno. Ross ha eliminato l'uso del fazzoletto, utilizzato nella routine "Monete simpatiche" di Yank Hoe ed allora ritenuta una routine perfetta e non migliorabile, creandone una che incorporava tre diverse sparizioni, ognuna delle quali più misteriosa della precedente. La routine divenne il suo biglietto d'ingresso nell'Inner Circle. Quando Ross mostrò per la prima volta questa routine a Vernon nel 1948 alla convention combinata SAM-IBM di Chicago, Vernon offrì a Ross la somma sostanziale di $ 25 se gliel'avesse insegnata. Ross rifiutò l'offerta di denaro, accompagnò Vernon nella sua stanza d'albergo e gli insegnò la routine. Vernon, a sua volta, continuò a promuovere Ross e il suo lavoro. Fu qui che Bertram fu presentato a Faucett Ross e iniziò una lunga amicizia e corrispondenza. L'eccezionale abilità di Ross, il pensiero originale e l'approvazione di Vernon lo fecero entrare nell'Inner Circle. Ross diventò amico di gente del calibro di Jacob Daley, Francis Carlyle e Charlie Miller.
Su richiesta di Jean Hugard, Bertram ha contribuito con una serie sullo sleeving al Magic Monthly di Hugard, il quale stravedeva per il giovane Ross al punto che lo presentò ai maghi più importanti di New York. Uno dei punti salienti di Ross fu una sessione privata che Hugard organizzò per lui con Emil Jarrow - un noto maestro di magia e, in particolare, di sleeving.
Bertram ha contribuito con routine di animali domestici a una varietà di periodici magici tra cui The Phoenix, The Sphinx, Genii, The Gen e The Linking Ring, solo per citarne alcuni. Si è anche esibito in diverse convention, tra cui l'IBM a New York City, la prima convention a trasmettere close-up magic attraverso la televisione a circuito chiuso ai delegati della convention. Nello show c'erano anche Slydini, Cliff Green e Frank Garcia.
Sebbene Ross abbia cercato di mantenere una vita professionale impegnata, la magia ha certamente avuto i suoi alti e bassi come professione. Ha superato tempi buoni e cattivi, e ha mantenuto la carriera di mago a tempo pieno. Si è sposato alla fine degli anni '40 per un breve periodo di tempo con un insegnante di scuola, ma differenze inconciliabili - lei era una fondamentalista battista che disapprovava gli intrattenitori - hanno rapidamente messo fine il matrimonio. Ross ha mantenuto una forte devozione per sua madre e lei gli ha fornito supporto emotivo. Nel 1954, a Ross fu chiesto di unirsi alle truppe della Guerra di Corea come parte di un'unità che intratteneva i soldati del Commonwealth lì presenti. Ross era molto contrario a causa dello stato di salute della madre: le avevano amputato una gamba a causa del diabete. Sua madre, tuttavia, insistette affinché lui partisse. Fabbricò persino dei sacchetti di uova da portare nel suo viaggio. Ross ha viaggiato con una troupe di altri quattro artisti, ha recitato come il Maestro delle Cerimonie e come un mago si è esibito in oltre sessanta spettacoli e innumerevoli apparizioni improvvisate. Verso la fine del tour coreano, Ross ricevette un messaggio: sua madre stava morendo. Ritornò subito a casa. Arrivato circa otto giorni dopo, troppo tardi per essere presente quando la madre morì. Fu una tremenda perdita personale.
Ross ha dato tutto se stesso per esibirsi e creare nuova magia. Il duro lavoro è stato ripagato da una telefonata di Don Hudson, un pioniere nella direzione e produzione di speciali per varietà televisive in diretta. Don Hudson si avvicinò a Ross parlando alla creazione e alla presentazione di un effetto da close-up visivamente sorprendente che sarebbe stata mescolata con sequenze di danza interattiva dal vivo. Ross ha creato un'altra sequenza magica per Don Hudson, stavolta coinvolgendo la manipolazione delle carte da gioco - di nuovo mescolata a sequenze di danza. Entrambe le sequenze di cortometraggi sono state proiettate alla Conferenza di LA sulla storia magica del 1999 nel 1999, con sorpresa dei partecipanti. Dopo la morte di sua madre, Ross si è trasferito nella casa di famiglia a Toronto. Accanto c'era una signora di nome Helen Jaworksy, che Bertram conosceva da anni. I due iniziarono a vedersi regolarmente e si sposarono con rito civile nel 1971. Ross aveva anche sperato di tornare a esibirsi nei suoi anni di pensionamento, ma una serie di problemi di salute hanno smorzato il suo entusiasmo. Ha subito una serie di attacchi di cuore e poi un problema alla prostata. A parte una stretta compagnia di amici, si ritirò dalla comunità magica. Preferiva essere ricordato per l'abilità mostrata al suo apice piuttosto che come un uomo più anziano che faceva il giro delle conventions. Questa stretta confraternita di amici si incontrava spesso al Honeydew Restaurant di fronte all'Arcade Magic and Novelty Shop. Il gruppo era composto da sostenitori di Toronto come P. Howard Lyons, Jean Menard, Jack Heeren e David Drake. Anche Derek Dingle ha partecipato con regolarità. Fu il lavoro di Ross Bertram a suscitare l'interesse di Derek per la prestigiazione.
Verso la fine della sua vita, il suo comportamento e il suo atteggiamento sono diventati più irregolari. La salute di Ross iniziò a peggiorare. Nel maggio del 1992, ebbe una grave occlusione coronarica. Fu ricoverato in ospedale per due settimane e poi rilasciato in condizioni molto indebolite. Pochi giorni dopo, Ross ed Helen erano fuori a fare shopping. Smise di respirare e fu portato di corsa all'Humber Memorial Hospital dove fu rianimato e tenuto in vita artificialmente. Gene Matsuura arrivò in aereo dalla California. Ross morì pochi giorni dopo, il 12 giugno 1992, a sei settimane dal suo ottantesimo compleanno. Mons. Foy celebrò il suo funerale e fu sepolto al Riverside Cemetery a Weston, nell'Ontario, non lontano da dove lui e Helen avevano vissuto. -
Michael Vincent
Non molti maghi possiedono una combinazione magica tra straordinaria tecnica e grande presentazione teatrale, e non ci sono dubbi nell'affermare che Michael Vincent sia uno dei uno di questi.
Negli ultimi trent'anni, Michael ha guadagnato una reputazione invidiabile come uno dei maghi più prestigiosi e come "sleight of hand artist" nel mondo. Michael Vincent è stato nominato "Best Close-Up Magician" tre volte dal Magic Circle del Regno Unito, in tre decenni consecutivi, nel 1983, 1991 e 2003. Nel 1993 è stato incoronato mago internazionale dell'anno.
Si è esibito presso il famoso Magic Castle di Hollywood, in California, in feste esclusive di celebrità, casinò internazionali, eventi aziendali di alto livello e numerosi spettacoli televisivi.
Michael ebbe una grave battuta d'arresto quando perse l'udito. Questo è un evento drammatico per un mago il cui successo ruotava attorno alla sua capacità unica di comunicare con il suo pubblico. Tuttavia, a testimonianza della sua invincibile dedizione e passione per la sua arte, Michael ha ulteriormente affinato la sua capacità di leggere il suo pubblico, sintonizzando i suoi sensi per leggere le sfumature della comunicazione, il linguaggio del corpo e le espressioni micro-facciali, trasformando un ostacolo in un'opportunità per migliorare.
In una carriera che continua con impegno, passione e dedizione, le sue esibizioni eleganti e sofisticate portano il gioco di prestigio dalla pura abilità manuale ad un nuovo livello di auto-espressione artistica e autentica. È questa semplice filosofia che ha definito il posto di Michael nella storia della magia. Michael è stato seguito da alcuni dei più grandi maghi del nostro tempo, che hanno influenzato la sua tecnica e il suo stile combinandolo con la sua personalità per creare un'esibizione originale.
La sua magia è un tributo ai meravigliosi artisti che lo hanno ispirato da giovane. Suoi mentori sono stati :Tony Slydini , Alan Alan, Harry Lorayne, Cy Endfield (regista del film ZULU),Derek Dingle , Darwin Ortiz , Larry Jennings e Michael Skinner. Michael è stato estremamente fortunato ad incontrare gli eroi della sua professione e ad imparare da loro il suo mestiere.
Mai ridicolo o umiliante, Michael tratta il suo pubblico con la massima cortesia e rispetto. L'esperienza di Michael Vincent è una collaborazione in cui il pubblico partecipa attivamente al procedimento; un'esperienza che lascia il suo pubblico toccato, commosso e ispirato. Michael porta un fantastico SPIRITO alla sua esibizione: una gioia, una passione e un senso di meraviglia. -
Nate Leipzig
Nate nacque a Stoccolma, in Svezia, il 31 maggio 1873. Venne in America nel 1883, non trovandosi per il censimento del 1880. Quello del 1890 non esiste, fu distrutto anni fa in un incendio. Ma si presenta sul censimento degli Stati Uniti del 1900. Serve dire questo per aggiungono alcune informazioni interessanti che sono diverse da quelle che Nate ha scritto nella sua autobiografia. Nate afferma che suo padre era russo e sua madre nata ad Utica, NY. Tuttavia, i registri del censimento affermano che i suoi genitori erano entrambi polacchi.
Nel 1900, a 27 anni, viveva ancora a casa e lavorava come "ottico". Pare che cominció ad interessarsi alla magia grazie ad uno spettacolo di magia visto nell’ occasione di una festa per bambini, e da allora inizió a studiare da autodidatta. Quando leggeva un effetto in un libro, per sentirselo suo aveva l' abitudine di ricreare l'effetto usando i suoi metodi. Fu con questa insolita filosofia che riuscì, non solo ad impressionare gli altri maghi, ma tutti quelli che lo guardavano esibirsi. Gli occhi degli altri prestigiatori erano puntati su di lui tant'è che T. Nelson Downs, "The King of Koins", si vantava di una produzione di monete ideata da Nate. Ten Ichi, dal Giappone, rimase così colpito da Nate che gli chiese un incontro e si offrì di scambiare la sua Thumb Tie Routine con la Ring on Stick Routine di Nate.
Nel 1901 a Nate fu chiesto di diventare partner in un atto di "William e Felix Berol" chiamato 'Rag Painting Act'. Partecipare a questo atto significò per Nate uscire dalle mura domestiche per la prima volta. Dopo due anni la partnership si sciolse e Nate rimase solo. Ed è in questo momento che fu baciato dalla fortuna. J. Warren Keane, mago vaudeville, aveva bisogno di trovare un rapido sostituto per il suo atto. Chiamò Nate, che accettò e iniziò a esibirsi al Proctors di New York. Fu un grande successo. Prestigiatori e pubblico profano erano entusiasti delle sue performance e questo perchè presentava effetti che nessuno aveva mai visto prima (oppure effetti già visti ma con metodi totalmente innovativi). In altre parole, era "originale".
Dopo soli due giorni di spettacolo, fu contattato da William Morris, un noto agente teatrale americano. Nate si esibì nel suo ufficio e Morris gli offrì un contratto per un tour al Keith Circuit, una catena di teatri vaudeville. All'epoca non esisteva un agente più grande di William Morris. Nate, per niente intimidito dalla fama e dal potere di Morris non accettò il cachet offertogli, ma chiese molto di più. Morris fu costretto, per così dire, ad accettare la sua richiesta riuscendo ad intuire il grande valore di Nate.
Il suo atto consisteva in manipolazioni con ditali, palle da biliardo, carte ed effetti con le carte come la Rising Card. Altri effetti degni di nota furono "Vest Turning", "Ring of Stick" e "the Magnetized Knife". Nel 1904, Nate decise di cambiare il suo nome da Nate Leipziger alla versione abbreviata che tutti conosciamo, Lepizig. Nel 1906 prese parte ad un tour in Europa. Ritornò negli Stati Uniti per alcuni mesi ma nel 1908 sbarcò in Inghilterra, dove c'era una richiesta di lavoro maggiore. Fu in questo tour che incontrò Leila, sua futura moglie.
Negli anni a seguire continuò a viaggiare per il mondo e a tornare negli Stati Uniti. Ma quando scoppiò la prima guerra mondiale, Nate fu costretto, a volte, a cambiare nome a causa dell' assonanza del suo nome con il tedesco. Una delle modifiche era "Nat Lincoln". Nel tempo, Nate ha iniziato a rallentare il suo programma di esibizioni. Intuì che le esibizioni in stile vaudeville non sarebbero più state alla moda virando su esibizioni private. E', tutt'ora, uno dei maghi più influenti e originali di tutti i tempi.
Ebbe anche tre studenti degni di nota: Roy Benson, Fred Keating e John Scarne. E naturalmente la sua magia ha influenzato notevolmente Dai Vernon, che ha scritto insieme a Lewis Ganson il libro: "Dai Vernon's Tribute to Nate Leipzig". Una delle lezioni che impartiva ai suoi studenti era "non mettere mai in imbarazzo, o umiliare, uno spettatore". Nate portava avanti un approccio naturale alla magia, era contro i fantasiosi svolazzi e il lanciarsi delle dita. Voleva che le cose fossero il più semplice possibile. Unica eccezione è il "coin roll", fioritura inventata da Nate stesso. Nate Leipzig morì il 13 ottobre 1939 per cancro. Ha avuto una lunga e influente carriera nella magia e le sue idee vivono oggi nelle esibizioni di molti artisti. -
Helder Guimaraes
Nel 2006, all'età di 23 anni, Helder Guimaraes diventa il più giovane vincitore del "World Champion of Card Magic" (FISM).
Gli è stato conferito il titolo dopo la sua esibizione in una competizione triennale, che ha lasciato sia la giuria che oltre un migliaio di altri artisti completamente sconcertati.
Da allora, usando il suo background nella recitazione e nel teatro, ha creato e interpretato i suoi one-man show in tutto il mondo.
Helder ha anche lavorato come consulente magico per diversi progetti televisivi, tra cui “The Tonight Show” e per produzioni teatrali come Harold Pinter’s “The Dumb Waiter” e William Shakespeare’s “A Midsummer Night’s Dream”. Magic Magazine considera Helder "uno dei più brillanti pensatori e interpreti della sua generazione". Le sue apparizioni al Magic Castle lo hanno portato ad ottenere il titolo di Parlour Magician of the Year nel 2011 e nel 2012 dall' Academy of Magical Arts di Hollywood.
Nel 2012 ha co-creato uno spettacolo intitolato "Nothing to Hide", che ha aperto presso la Geffen Playhouse ed è stato diretto da Neil Patrick Harris. Dopo il successo della critica, nel 2013, lo spettacolo è stato portato fuori da Broadway, dove è rimasto per una serie di 110 repliche di grande successo. Helder è stato uno degli ospiti invitati per la prestigiosa TED Conference nel 2014. Secondo TED, Helder è riconosciuto grazie "alle sue performance elegantemente pensate, che uniscono abilità teatrali ad un'ottima "sleight of hand, riuscendo ad ingannare la tua mente con l'ausilio di tecnica invisibile, psicologia poco ortodossa e nuovo umorismo".
A febbraio 2016, ha lanciato "Borrowed Time" a Los Angeles, la prima esperienza magica immersiva mai disegnata. 4 mesi sold-out ed è stato acclamato dalla critica. LA Weekly lo ha chiamato "La migliore performance magica che potresti mai vedere a Los Angeles", e The Los Angeles Times lo ha scelto come Critic's Choice e lo ha definito "Hip and Sophisticated!", "Exceptionally Clever!" e "Astonishing!".
A settembre 2016, ha aperto a New York il suo secondo Off-Broadway Show "Verso", che ha funzionato per tre mesi ed è stato acclamato dalla critica: "A Master of Illusions!" dal New York Times, "Ace in the Hole!" dal Huffington Post e "Sii sconcertato da prodezze apparentemente miracolose!" dal Broadway World.
Helder viaggia anche in tutto il mondo come un istruttore / consulente che offre formazione basata sulla sua esperienza nella manipolazione delle percezioni per aiutare le aziende in settori come la comunicazione e il marketing. Usando la sua conoscenza dell'inganno, si è proposto come consultato per le principali entità di intrattenimento come NBC, Disney e Warner. Ad esempio, Guimarães ha personalmente istruito le attrici vincitrici dell'Oscar Sandra Bullock e Cate Blanchett per i loro ruoli nel film Ocean's 8. -
Derek Dingle 🎧
Derek Dingle (1937-2004) era un rinomato mago da close-up inglese, nato a Londra. La rivista TIME lo ha titolato come: "... il più grande manipolatore di carte esistente ...".
Dingle si interessò alla magia dopo aver ricevuto una scatola magica quando aveva circa otto anni. Successivamente, durante il suo servizio nella Royal Air Force, incontrò un altro mago, James Gregory, di Kenilworth, in Inghilterra, e trascorse 18 mesi lavorando con lui. Sono stati a Hong Kong per 12 mesi, dove hanno inventato mazzi di carte truccati per il rivenditore magico W. Y. Chu. Durante questo periodo Dingle prese in prestito la collezione di riviste di magia di Gregory, come The IBM Budget e The Linking Ring e il suo interesse per la magia crebbe. Nel tempo trascorso ad Hong Kong allenò molto la sua tecnica con le monete e con le palle da biliardo.
Successivamente incontrarono Anthony Curle, un sergente della RAF e mago membro del Magic Circle. Curle li presentò a molti maghi cinesi, tra cui Peter Kwok, che divenne un loro amico molto intimo. Dopo il servizio militare si trasferì in Canada per diversi anni, fino a fine anni '60, dove fu influenzato dalle leggende della "sleight-of-hand" come Ross Bertram ed Eddie Fechter, il famoso barista magico del Forks Hotel a Buffalo.
Emigrò poi a New York City nel 1969, dove la sua reputazione sarebbe stata riconosciuta prima nel mondo della magia locale, poi nazionale ed infine internazionale. Dingle era infatti conosciuto nel mondo magico per la sua notevole abilità tecnica. Era molto abile con le difficili tecniche cartomagiche e con le monete. Tra gli altri maghi, era ben noto per la sua abilità nell'eseguire il "salto" (the Pass).
Le idee magiche di Dingle sono state pubblicate sia su carta stampata che su video. La sua pubblicazione più popolare, "The Complete Works of Derek Dingle" (Richard J. Kaufman, 1982), è ormai fuori stampa da molti anni, ma è stata ripubblicata da Richard Kaufman. La sua prima opera scritta fu un piccolo libro scritto da Harry Lorayne. Dingle ha anche rilasciato diversi video che ora sono stati trasferiti su DVD. Questi DVD includono "Dingle's Deceptions" e "Dingle's Delights". Ha anche contribuito alla serie "Stars of Magic".
Derek Dingle è morto il 10 gennaio 2004, a causa di un ictus. L'edizione di maggio 2004 della rivista Genii conteneva numerosi articoli su Dingle, in memoria della sua morte.
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Ken Krenzel
Nato nel 1926 e cresciuto nel Lower East Side di New York, Kenneth Krenzel è stato un importante prestigiatore e “cardman” americano.
All'età di sette anni vide uno spettacolo di marionette nella sua scuola e, grazie a quella esibizione, nacque il suo "life-long and passionate love of magic and all things magical". Da giovane Ken divenne membro fondatore di F.A.M.E. (Future American Magical Entertainers), gestito dal Dr. Abraham Hurwitz, noto come "Peter Pan, The Magic Man". Questo gruppo di giovani maghi divenne subito molto importante e conosciuto nel panorama magico.
Iniziò poi gli studi in psicologia al college ed ottenne anche un dottorato di ricerca dopo il suo diploma all'American Board of Professional Psychology. Ken lavorò per molti anni come psicologo per il Board of Education nella città di New York, dove divenne supervisore degli psicologi scolastici. Fu anche membro del consiglio di amministrazione e vicepresidente del Comitato esecutivo del Centro di psicoterapia e consulenza di New York, prima di fondare uno studio privato.
Dal punto di vista magico, divenne famoso come esponente di spicco della cartomagia. Pubblicò materiale in varie riviste di magia fra cui The Gen, Genii, MUM, Hugard's Magic Monthly, Phoenix, Hierophant, Kabbala, Epilogue, New Jinx, Apocalypse e Minotaur. La sua arte è stata descritta in libri come "The Card Classics of Ken Krenzel", redatto nel 1978 da Harry Lorayne o “Relaxed Impossibilities”, pubblicato nel 2009 da Sthephen Minch. Il suo libro "Ingenuities" è uno dei più apprezzati dai cartomaghi, come del resto tutto il materiale di Ken, che fu sempre soprannominato il "mago dei maghi".
Nel 1993 Ken venne nominato Mago dell’Anno dall’American Society of Magician e divenne membro onorario nell'ottobre del 2011.
Ken fu sempre un sostenitore della segretezza della magica e lottò sempre contro la divulgazione al pubblico dei segreti della nostra arte.
Spesso ripeteva: “I never have to worry about falling into a second childhood. Magic has kept me in my first childhood", parole che Rabbi Noach Valley, amico di vecchia data di Ken, ha pronunciato al suo funerale il 9 Febbraio 2012. Alla cerimonia ha partecipato gran parte dell’Amercan Society of Magician ed ha anche avuto luogo la cerimonia della “Broken Wand”, celebrata dal suo amico e successore George Schindler. -
Bruce Cervon
Nato Andrew Bruce Cernava ad Akron, nell'Ohio, il 20 giugno 1941, si interessò alla magia all'età di sette anni, quando suo padre portò a casa un carico di libri usati, tra cui un volume sulla magia che affascinò il ragazzo. Crescendo, iniziò a esibirsi professionalmente in fiere, spettacoli di strada e per piccoli club di paese in tutto il Midwest. Apparì anche su WOSU-TV, una rete affiliata alla PBS di Columbus, per la quale realizzò una serie di spettacoli sulla storia della magia.
Nel 1963 la vita di Cervon svoltò completamente all’ apertura del Magic Castle di Hollywood. Bruce si trovava in prima fila insieme a migliaia di giovani talentuosi artisti, tutti con il sogno di studiare con il leggendario mago conosciuto a quei tempi come “The Professor” ed impara grazie a lui i segreti del close-up.
Durante la sua permanenza al Magic Castle, Cervon annotò moltissimo materiale di Vernon, materiale che solamente grazie a lui è riuscito a sopravvivere ed ha essere tramandato fino a noi.
La celebre collana pubblicata da Sthephen Minch intitolata “The Vernon Chronicles”, non è altro che la raccolta dei preziosissimi appunti di Cervon sotto forma di libri ( non a caso il sottotitolo è proprio “Lost Secrets of Card Magic”).
Dopo essersi trasferito in California, Bruce divenne un artista molto richiesto sia dalle grandi aziende, sia dalle celebrità di quel periodo, non solo grazie ai segreti appresi dal professore ma anche grazie alla sua personalità estroversa e alla sua particolare attenzione al realizzare magia pensata per intrattenere il pubblico profano. Tra le star che ebbe l’occasione di intrattenere vi sono Cary Grant, Orson Welles, Jack Benny, Bette Davis, Rosalind Russell, Gregory Peck, Jimmy Stewart ed Elvis Presley, oltre ad essere l’ospite d’onore di Tommy Carson per l’annuale “Tonight Show” ed essere apparso nei principali talk show degli anni ’60 e ‘70. Intrattenne così tante celebrità da guadagnarsi il soprannome di “Mago di Beverly Hills.
Nel 1999 l’ Accademy of Magical Arts gli destinò la Perfoming Fellowship, dopo avergli gia conferito il titolo di Lecturer of the Year nel 1970 e di Close-up Magician of the Year nel 1972 e rinnovato nel 1975 insieme ad altre 21 nomination. Lo stesso Dai Vernon lo elogiò con la frase “I would place him right at the top with the other ‘greats’ in magic”. Bruce Cervon morì di cancro a Ventura in California il 24 maggio 2007. -
Jean Eugène Robert-Houdin
Jean Eugène Robert-Houdin è stato il più famoso illusionista francese del XIX secolo. E’ considerato uno dei più grandi illusionisti di tutti i tempi e ampiamente accettato come padre della magia moderna. A lui si è ispirato Harry Houdini nello scegliere il suo nome d'arte.
Jean Eugène Robert nacque il 6 dicembre 1805,il padre, Prosper Robert , uno dei migliori orologiai di Blois, voleva farlo diventare un avvocato, ma Jean Eugène voleva seguire le orme paterne e lavorare come orologiaio. La sua ottima grafia gli valse il posto di assistente nell'ufficio di un avvocato, ma invece di studiare legge, si impegnava ad aggiustare oggetti meccanici. Fu proprio per questo che il suo datore di lavoro lo rimandò dal padre. Prosper Robert aveva, però, già abbandonato l'attività, dunque divenne apprendista di un cugino che possedeva un negozio di orologeria.
Intorno alla metà degli anni venti Jean acquistò un set di due volumi sull'orologeria ma tornato a casa fu sorpreso nello scoprire che non erano i due volumi di Berthoud, ma un set di volumi sulla prestigiazione chiamato “Scientific Amusements”. La curiosità lo tentò e, invece di riportare indietro i libri, li tenne per sé. Era turbato dal fatto che i libri spiegassero il funzionamento del gioco ma non come questo andava eseguito. Capì che apprendere la magia dai libri era molto difficile a causa della mancanza di spiegazioni dettagliate, ma, allo stesso tempo, quegli stessi libri continuavano a stimolare il suo interesse per quest'arte.
Iniziò a prendere lezioni da un prestigiatore dilettante della zona, Maous, era un podologo, ma faceva anche l'intrattenitore a fiere e feste, esibendosi come mago. Competente nella tecnica, insegnò a Jean come fare il giocoliere per coordinare occhi e mani e le basi del gioco dei bussolotti. Jean si allenava costantemente mentre continuava i suoi studi da orologiaio e quando sentì di essere pronto, si trasferì a Tours e aprì un'attività di orologeria, continuando a praticare la magia. Iniziò ad esibirsi non appena si unì ad una compagnia teatrale amatoriale, successivamente continuò come mago per alcune feste e fu proprio in una di queste che incontrò la figlia di un orologiaio parigino, Josèphe Cecile Houdin, si innamorò di lei fin dal primo incontro e l’8 luglio 1830 si sposarono. Egli modificò il suo cognome aggiungendo con un trattino quello della moglie, da allora è conosciuto come Robert-Houdin. Si trasferì a Parigi e lavorò nel negozio del suocero. Quest’ultimo, Jacques François, era uno degli ultimi orologiai ad utilizzare antiche tecniche di artigianato per ogni singolo pezzo e sfruttò la passione per la meccanica di suo genero. Nonostante il suo lavoro in negozio, Robert-Houdin non smise di praticare la magia. Quasi per caso, camminando in un negozio su Rue Richelieu, scoprì che questo vendeva materiale per prestigiatori. Fu proprio in quel posto che incontrò diversi prestigiatori, sia dilettanti che professionisti, che lo coinvolsero in discussioni sull'arte della magia. Incontrò anche un aristocratico di nome Jules de Rovère, colui che coniò il termine "prestidigitation". Robert-Houdin imparò i dettagli di molti giochi meccanici ed il modo in cui migliorarli. Da quel momento costruì i suoi apparati meccanici come, ad esempio, un automa capace di eseguire il gioco dei bussolotti. Il suo automa più popolare poteva scrivere e disegnare. Il 19 ottobre 1843 la sua amata moglie, dopo essere stata malata per mesi, morì all'età di trentadue anni. Alla sua morte lasciò a Jean tre bambini di cui prendersi cura.
Robert-Houdin amava vedere i grandi spettacoli di magia che venivano messi in scena a Parigi e sognava di poter aprire un proprio teatro; aveva una precisa idea di come sarebbe stato: immaginava un palcoscenico elegante come i salotti in cui era chiamato ad esibirsi; ottenne un aiuto finanziario da Count de l'Escalopier che gli diede i 15.000 franchi per realizzare il suo sogno. Noleggiò alcune stanze, assunse degli operai per ridisegnarle e arrivò ad ospitare duecento posti. Le finiture erano di un color oro brillante, fu appeso un elegante sipario e inseriti dei raffinati candelabri intorno alle pareti. La prima rappresentazione fu messa in scena il 3 luglio 1845 e rappresentava una delle sue "Soirées Fantastiques". Nelle sue memorie, afferma che fu un disastro a causa della paura da palcoscenico che lo fece parlare troppo veloce e in modo monotono, non sapeva cosa stava dicendo o facendo e fu tutto una confusione.
Dopo il primo spettacolo stava per avere un esaurimento nervoso, pensò di chiudere il teatro, ma riprese con coraggio e continuò ad esibirsi. Dopo un po’ di tempo Robert-Houdin, ormai quarantenne, acquisì la confidenza necessaria per esibirsi sul palco con sicurezza e naturalezza.
Ogni esibizione era migliore delle precedenti e cominciò a ricevere approvazione da parte della critica. Giornali come “Charivari” e “illustration” scrissero articoli riguardanti le sue meraviglie meccaniche e la sua magia creativa che compararono a quelle di Philippe e di Bosco. Nonostante ciò, il suo piccolo teatro era frequentato da poche persone durante i mesi estivi, per cui ebbe molte difficoltà a tenerlo aperto e per ottenere i soldi necessari, vendette tre case ereditate dalla madre.
Nella sua autobiografia “The memoirs of Robert- Houdin” descrive i suoi resoconti con gli arabi d’Algeria che si diceva volessero ribellarsi contro i colonialisti francesi con falsi miracoli compiuti dai loro capi religiosi; nel 1856, il secondo Impero Francese di Napoleone III portò l'ormai pensionato Robert-Houdin in Algeria, sperando che potesse eseguire giochi molto più impressionanti al fine di dissuadere i ribelli. I giochi di Robert-Houdin soppressero l'influenza dei mullahs e gli Arabi furono terrorizzati da lui. Uno dei suoi effetti fu l’afferra proiettile che lo fece credere capace di qualunque cosa. Robert-Houdin non era il primo illusionista a eseguire il bullet catch e molti dopo lui crearono una propria versione dell'effetto.
Un altro dei suoi risultati importanti è il rinnovamento dell'arte magica, proprio per questo Robert-Houdin è spesso considerato il "padre della magia moderna". Prima di lui i maghi si esibivano in mercati e fiere, lui invece si esibiva in teatri e feste private, scelse anche di indossare abiti eleganti, come quelli del suo pubblico, pensava che ogni spettacolo dovesse essere programmato in modo che ogni gioco si sviluppasse a partire da quello precedente e ogni sorpresa doveva condurre a una sorpresa ancora più grande. Molti degli effetti di Robert-Houdin sono diventati classici come ad esempio “Second Sight” in cui sceglieva degli oggetti del pubblico e poi il suo assistente bendato li descriveva dettagliatamente, “The Ethereal Suspension” in cui l’assistente rimaneva sospeso a mezz'aria e ,al momento finale, sembrava esplodere. Robert-Houdin non era il primo ed esibirsi nella levitazione, il primo in Europa fu Ching Lau Lauro tra il 1832 e il 1833.
Un altro dei sui effetti più famosi fu “The Marvelous Orange Tree” in cui, Robert-Houdin andava in mezzo al pubblico, prendeva in prestito un fazzoletto da una signora e lo faceva sparire; un piccolo arancio piantato in un vaso di legno veniva portato sul palco dal suo assistente, il pubblico poteva notare che l'albero era spoglio di fiori e di frutti, lentamente l’albero iniziava ad aprire le foglie e germogliare i fiori dell'arancio. Robert-Houdin prendeva la sua bacchetta e la agitava contro l'albero, i fiori sparivano e spuntavano delle arance.
Coglieva le arance dall'albero e le lanciava al pubblico per controllare che si trattasse di vere arance finché non ne rimaneva solo una, la apriva in tre spicchi e al suo interno si intravedeva qualcosa di bianco. Due farfalle meccaniche apparivano da dietro l'albero e prendevano un angolo dell'oggetto bianco e lo aprivano, rivelando il fazzoletto della spettatrice. Le invenzioni di Robert-Houdin furono copiate dal suo meccanico di fiducia, Le Grand, che fu arrestato per aver costruito e venduto le sue illusioni, molte finirono nelle mani di alcuni suoi rivali come John Henry Anderson, Robin, Robert Heller e Compars Hermann.
La sua casa di Blois è stata aperta al pubblico da suo nipote Paul Robert-Houdin nell'aprile del 1966. Ospita un museo ed un teatro ed è chiamata La Maison de la Magie Robert-Houdin. Nel dicembre del 1852, il Teatro di Robert-Houdin si spostò dalla sua posizione originale, al Boulevard des Italiens. La proprietà del teatro passò da Hamilton a Cleverman e poi al figlio di Robert-Houdin,Emile. Dopo la sua morte, la vedova di Emile, vendette il teatro a Georges Méliès nel 1888, prestigiatore, meglio conosciuto come uno dei primi e dei migliori innovatori del cinema, presentò alcuni dei suoi film proprio nel teatro di Robert-Houdin. Egli scoprì accidentalmente i primi effetti speciali e presentò la sua creazione nel teatro. Uno dei suoi classici è Viaggio nella Luna.
Il teatro fu demolito nel 1924.
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Al Baker
Al Baker nacque il 4 settembre 1874 a Poughkeepsie, New York. All' età 21 anni lavorò a Vaudeville come mago e ventriloquo, tuttavia presto si accorse che era sempre più meccanico sul palco quindi decise di andarsene. Successivamente divenne performer a Coney Island dove aveva anche uno studio fotografico.
Al Baker è stato uno dei più grandi intrattenitori della magia, combinando effetti originali con un naturale senso dell'umorismo, il suo tono delicato e lo straordinario tempo comico lo rendeva un perfetto intrattenitore per bambini ma anche un fantastico performer per gli adulti. Il suo atto teatrale consisteva in: torta nel cappello, carta dal cappello, seta colorante, nodo nella seta, Il pacchetto che si taglia, trenta carte e tovagliolo di carta strappato e ricostruito.
Per lui il ragionare su un effetto è la parte principale del lavoro dell'illusionista e consigliava di farlo continuamente per superare il blocco di esibire certi effetti a causa di parti innaturali o illogiche nella costruzione degli stessi.
Baker è stato, inoltre, un inventore di molti effetti che ha commercializzato tra cui il suo test del dizionario, Al Baker Slates, la sua versione delle ciotole di riso e il portamonete invisibile. Molti dei suoi effetti di magia di seta sono stati inclusi nel Rice's Encyclopedia of Silk Magic.
Fu decano della Society of American Magicians dal 1941 al 1951. Nel 1951 scrisse un libro intitolato Pet Secrets, in cui lo scrittore misterioso americano Clayton Rawson disegnò tutte le sue illustrazioni.
Morì il 24 ottobre 1951. -
Pepe Carroll
Pepe Carroll José Arsenio Franco Larraz, in arte Pepe Carroll - nome ispirato a Lewis Carroll scrittore di “ Alice nel paese delle meraviglia “ - nacque in Spagna a Calatayud ( provincia di Saragozza ) il 17 settembre 1957 e fu uno dei più noti, abili e amati prestigiatori di questa nazione. A livello scolastico si specializzo in ingegneria industriale, ma non intraprese mai questo percorso lavorativo, prediligendo la magia come fonte di sostentamento. Membro della scuola magica di Saragozza, la sua carriera si riempie presto di successi, sia lavorativi che personali; andò a podio al FISM per ben due volte, entrambe nella sezione cartomagia, la prima con un secondo posto nel 1982 ( il primo posto fu invece assegnato a Daryl ), la seconda, sei anni dopo, quando, nel 1988 a l’Aia, conquistò il primo premio. Altre soddisfazioni gli arrivarono dalla sua carriera da concorsista, vinse, infatti, moltissimi premi di grande valenza nazionale in Spagna, come il titolo di campione nazionale, assegnatogli a Canarias nel 1980. A livello lavorativo la sua carriera non fu da meno, raggiunse fama e notorietà come interventista e conduttore di varie trasmissioni televisive. Collaborò con comici e artisti di grande importanza, ricordiamo i lavori insieme a Juan Tamariz, che lo ospito nei suoi programmi “ Magia Potagia “ e “ Luna de Verano “. Tra i programmi che presentò si possono citare “ a quien se le ocurre “ ( 1995 ) , “ Vaya nochecita “ ( 1995 ) e “ genio y figura “ ( 1994 ), quest’ultimo gli valse, nel 1994, il premio TP de oro come migliore presentatore. Scrisse inoltre due libri molto apprezzati in campo magico: 52 lovers vol.1 ( 1988 ) e 52 lovers vol.2 ( 1991 ). Si spense il 5 gennaio 2004 a Saragozza, all’ età di solo 46 anni, a causa di un attacco cardiaco.
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Sam Leo Horowitz
Sam Leo Horowitz (1894-1971), in arte Leo Hartz, Dr. Chung e Mohammed Bey, ebbe una lunga carriera professionale con grande successo sulle navi da crociera. Il nome Mohammed Bey è stato suggerito da Judson Cole a causa del suo aspetto turco.
Professionista fin dall'adolescenza. Uno dei 5 membri originali del "Inner Circle" di New York del 1932. Membro dei "Secret Six". Eletto come una delle 10 stelle viventi nel 1938. Mentore di Roy Fromer. Ha inventato il Tilt (Prima versione, 1941) e la Spirit Cartography.
Molti dei suoi effetti sono apparsi su riviste del settore come Jinx, Phoenix e New Phoenix.
Fu accettato nel S.A.M., il 2 maggio 1936. John Kane e Al Baker erano i suoi sponsor.
Si dice che Horowitz avrebbe collaborato con Houdini a una serie di dimostrazioni sul gioco d'azzardo proprio prima della morte di Harry.
Presente su "Stars of Magic" con: Stars of Magic Series 3, No. 3 : Malini-Bey Chink-A-Chink (1947), Stars of Magic Series 3, No. 4 : The Egyptian Ball Mystery (1947).
Ha scritto 3 opuscoli: Mohammed Bey's routines for the Jardine Ellis Ring on Stick (1952, 8pp), Mohammed Bey's Routine with the Okito Coin Box, and More Mohammed Bey Routines with the Okito Coin Box (1956, 11pp), gli ultimi due ristampati insieme come: Mohammed Bey's Routines with the Okito Coin Box and More (1963). Ha portato effetti ed articoli su Greater Magic, Jinx, Sphinx, Phoenix, New Phoenix, Hugard's Magic Monthly e Pallbearers Review. -
Fred Kaps 🎧
Abraham Pieter Adrianus Bongers nacque a Rotterdam l' 8 giugno 1926. Si interessò alla magia grazie al suo barbiere, Piet Verschragen, che era solito mostrare giochi di magia ai suoi clienti e talvolta spiegarne qualcuno ad Abraham.
Abraham andava a casa e si esercitava finché non sapeva come eseguire il gioco. Poi ritornava dal barbiere per impararne un altro. Mentre era lì si interessò alla figlia di Verschragen, Nel o Nelly. Piet se ne accorse e dopo un po' gli chiese: "Bram per quale motivo vieni qui per mia figlia o per i miei giochi?". Lui rispose imbarazzato: "entrambi".
Abraham cominciò a mostrare a scuola cio che sapeva fare. Il padre di Abraham non era contento di questo. Il padre gli ripeteva continuamente: "Con questi giochetti non ti guadagnerai neanche una fetta di pane."
All'età di nove anni Abraham raccolse dei coupon e li inviò per ricevere una scatola di giochi di prestigio. Dopo aver finito la scuola superiore considerò l'idea di diventare un cuoco come suo fratello. Alcuni test rivelarono che aveva un talento naturale nel disegno. Il padre voleva iscriverlo a una scuola di disegno ad Amsterdam così che potesse lavorare come artista pubblicitario. Suo padre avrebbe fatto di testa propria se la Seconda Guerra Mondiale non fosse cominciata.
Non c'erano treni che andavano ad Amsterdam a suo tempo e quindi Abraham dovette rimanere a Rotterdam. Fu in quel periodo che il suo interesse per la magia crebbe.
Con il nome di Valdini si esibì a feste e matrimoni. Poi cambiò il suo nome in Mystica e si esibì per i soldati olandesi. Successivamente anche lui dovette fare il militare. Fu inserito nel "cabaret group" e si esibì come prestigiatore. Andò in Indonesia dove mantenne la sua passione per la magia esibendosi.
Ammirava molto il prestigiatore americano Channing Pollock, l'italiano Chefalo e il tedesco Kalanag. Kalanag girava il mondo come illusionista. Abraham lavorò con lui per circa un mese. Ma le grandi illusioni di Kalanag non lo convinsero molto. Lui preferiva i piccoli oggetti.
La Seconda Guerra Mondiale finì e la vita normale ricominciò. Ma il giovane Mystica trovò difficile ottenere un lavoro. Nel 1946 Abraham partecipò alla competizione del primo convegno nazionale olandese per l'International Congress of Magicians (Congresso Internazionale dei Maghi). Circa trecento artisti dai Paesi Bassi, dalla Francia, dal Regno Unito, dal Belgio e dalla Spagna parteciparono al convegno. L'evento fu allestito dalla rivista di magia, Triks.
Ad Agosto si svolsero delle competizioni magiche al Krasnapolski Hotel ad Amsterdam. Alla competizione furono presenti esperti nel campo della magia come Jean Valton dalla Francia, John Ramsay dalla Scoziae Balsamo, Boeda e i Flezki's dai Paesi Bassi.
Abraham, sotto il nome d'arte di Mystica, eseguì una routine sul gioco d'azzardo. Quel giorno non vinse un premio ma fece una buona impressione sull'editorialista Alex Wins che scrisse di lui: "Secondo l'opinione del vostro reporter, questo giovane ha presentato la migliore performance di questa competizione. Il suo Poker Deal (il nome della sua performance) è stato pulito, tecnicamente eccezionale e ad alti standard artistici. Egli ha anche dimostrato che il mimo e la recitazione hanno una grande validità. E voglio osare predicendo che ha davanti a sé un futuro abbagliante." Questo commento di Wins ha anche cambiato l'opinione dei suoi parenti, che ora apprezzavano di più la professione scelta da Abraham. Ma persino Wins non realizzava quanto abbagliante potesse essere la carriera che attendeva il giovane prestigiatore olandese.
Abraham era il protetto di Henk Vermeijden, proprietario di un atelier magico ad Amsterdam. Henk aveva allenato diversi campioni del mondo e divenne il manager e il maestro di Mystica. Nel 1950 Abraham aveva un nuovo numero, una continua produzione di bastoni da passeggio che aveva provato con Henk per circa un anno. Lo eseguì al convegno nazionale olandese e fu un gran successo. A impressionare tutti fu non solo la personalità che presto gli avrebbe fatto guadagnare fama internazionale, ma l'aspetto curato della routine e la brillante tecnica.
Dopo quell'anno perfezionò la sua routine e andò a Barcellona dove la eseguì per il terzo FISM, nel 1950. Con la sua continua produzione di bastoni stupì i duemila partecipanti all'evento. Gli applausi che seguirono furono fragorosi. In dieci minuti aveva trasformato se stesso, un giovane sconosciuto di Utrecht, nel miglior artista dell'intero congresso. Vinse il suo primo Grand Prix, ancora sotto il nome di Mystica.
Durante la cerimonia di chiusura dell'evento ad Abraham fu consegnato un altro premio dallo Svensk Magisk Cirkel (Circolo Magico Svedese). Gli fu consegnata una bacchetta d'argento per aver presentato la routine più raffinata del congresso. Dopo il FISM fu ingaggiato per due settimane al nightclub El Cortijo di Barcellona. Da quel momento diventò uno dei prestigiatori più ricercati.
C'erano altri maghi che usavano nomi assonanti a Mystica. A Henk non piaceva quel nome. Pensava che Abraham avesse bisogno di un nome che facesse colpo in qualsiasi lingua. Così si misero a pensare a un nome appropriato. Sfogliarono tutto l'elenco telefonico finché non trovarono una pubblicità di alcuni impermeabili fatti da una compagnia chiamata Daks. Da lì svilupparono la parola Kaps. Ma Bram Kaps non andava bene perché c'erano già diverse persone che usavano quel nome. Nel dicembre 1950, Abraham Bongers, cambiò il suo nome d'arte in Fred Kaps.
Nel 1952, sposò il suo primo amore, Nelly.
Kaps non prese parte al congresso successivo. Lui intendeva difendere il suo titolo ma stava sviluppando una nuova routine. Partecipò al congresso del 1955 ad Amsterdam. Il giorno prima della competizione alcuni dei suoi amici, che avevano visto le esibizioni di altri partecipanti, gli dissero di ritirarsi perché gli altri sembravano molto promettenti. Gli suggerirono di fingere qualche malattia. "Devi per forza trovare una scusa per ritirarti", gli dissero i suoi amici. Kaps era sconvolto da tutto questo.
Nelly sentì questa discussione e si arrabbiò. "Siete matti?", disse. Poi si rivolse a Kaps e gli disse: "Se lo fai rivelerò tutto! Siamo qui per divertirci." La mattina successiva comprò dei calmanti e lo convinse a farsi un bagno caldo per rilassarsi.
I suoi amici non si rendevano conto di quante sorprese aveva in serbo la routine di Kaps. Il giorno della sua esibizione non aveva alcuna intenzione di lasciar percepire al pubblico la sua ansietà. Entrò sul palco con un bastone da passeggio. Tutti si aspettavano che avrebbe cominciato la sua continua produzione di bastoni da passeggio. Ma, sorprendendo tutti, Kaps produsse un coniglio dall'estremità del suo bastone. Successivamente fece una serie di manipolazioni con i foulard. Fece dei particolari cambi di colore ad una mano sola seguiti da un canarino che parlava al microfono. Inserì delle manipolazioni di carte da gioco in mezzo alle diverse parti della sua routine. Una delle manipolazioni consisteva nello stendere a nastro le carte sul suo braccio, rovesciarle con la stessa mano e poi raccoglierle senza che cadessero. Il finale della routine fu una versione del gioco di Roy Benson, Long Pour Salt. Infine si inchinò davanti al pubblico che applaudiva fragorosamente. Vinse il suo secondo Grand Prix.
Anni dopo Nelly, vedova di Kaps, disse al biografo di suo marito, Freddie Jelsma: "Trovavo costantemente il sale sparso per il soggiorno, se me ne serviva un po' per la cucina e non riuscivo a trovarlo, sapevo che Fred aveva di nuovo lavorato al suo gioco."
Ancora una volta Fred aspettò sei anni prima di riprendersi il suo titolo. Era il 1961 e ormai tutti se lo aspettavano da lui. La notte prima del FISM il quotidiano olandese Het Parool scrisse: "Ieri a Rotterdam il campione del mondo Fred Kaps ci ha dato un esempio della routine che utilizzerà per difendere il suo titolo." Il quotidiano continuava dicendo che, quando Kaps, ha mostrato ai suoi colleghi il suo numero, ha "...quasi buttato giù la casa."
Kaps migliorò la sua versione del Salt Pour Trick e aggiunse altri elementi al suo numero. Ancora una volta inserì un paio di altre sorprese. Il FISM ebbe luogo in Belgio, a Liegi, il 6 settembre 1961. Si iscrissero circa 560 maghi da trentatré paesi diversi, dei quali 120 parteciparono al Campionato del mondo d'Illusionismo.
La competizione andò avanti per diversi giorni. Tra i vari spettacoli ripetitivi ce ne furono alcuni degni di nota. Tra cui il vincitore del terzo posto della scorsa edizione, Pierre Brahma e Fred Kaps.
Nella sua routine Brahma mostrava dei foulard vuoti e da essi faceva comparire dei gioielli, come finale produsse una cassa traboccante di gioielli.
La performance di Brahma fece salire ancora di più la tensione di Kaps. La sua routine iniziava con alcuni elementi delle sue vecchie routine: iniziò facendo scomparire un bastone da passeggio in un giornale, poi si mise a leggere il giornale, lo piegò e da esso produsse una candela accesa. Poi inserì degli elementi nuovi, non presenti nelle sue vecchie routine. Aveva predisposto una bottiglia di champagne in un secchio vicino a lui. Dalla bottiglia delle bollicine uscirono fuori scoppiettando. Kaps si allungò e riuscì a prenderne una. Procedette eseguendo delle manipolazioni con la bolla. Proseguì con il resto del suo spettacolo. Al posto delle carte da gioco Kaps manipolò delle banconote, producendone un'infinita quantità. Prese le banconote e le lanciò nel suo cappello a cilindro. La candela accesa lo tormentava continuamente sparendo e riapparendo. Per il finale Kaps produsse un grosso candelabro.
Quando finì il sipario si chiuse e ci fu un momento di silenzio. Poi il pubblico si svegliò dallo stupore e applaudì. Dodici giudici da dodici paesi diversi assegnarono a Kaps il Grand Prix de' Honour. Divenne la prima persona, e fino ad ora la sola, ad aver vinto per tre volte un campionato del mondo di magia.
Fred Morì il 22 luglio 1980 a Utrecht.
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Paul Wilson
Ronald Paul Wilson, nato ad Akrotiri , Cipro, e cresciuto a Singapore e in Scozia è un regista , mago, scrittore di libri e autore di DVD di magia. Vive e lavora tra Londra , Los Angeles e Scozia. Inizia a studiare giochi di prestigio e tecniche da baro all'età di otto anni, diventando un prestigiatore pluripremiato e un inventore di fama mondiale.
Dopo dodici anni come consulente di sistemi informatici, si dedica alla carriera di attore e docente per poi passare all'industria cinematografica e televisiva. Dal maggio 2000 Paul lavora come attore, presentatore, scrittore, produttore e regista. Ha creato, sviluppato e prodotto spettacoli televisivi per NBC, CBS, A&E, BBC, CANALE 5, RAI 2, Court TV e Tru TV. Ha aiutato i casinò a difendersi dalle truffe e, grazie al suo talento e alle sue competenze uniche, è stato il portavoce principale per le più influenti società e istituzioni in tutto il mondo, tra cui Mastercard e Cambridge University. Paul ha lavorato a progetti con Sylvester Stallone, Stuart Townsend, Jamie Foxx e tantissimi altri; è stato aiuto regista, consulente e attore del film Shade del 2004, in cui ha diretto e recitato nei titoli di apertura che presentavano giochi di prestigio con le carte. Appare anche come il baro "Mr. Andrews". Ha un ruolo in Smokin Aces di Joe Carnahan ed è stato inoltre consulente magico nel film, insegnando all'attore principale (Jeremy Piven) come manipolare le carte. Ha prodotto il film di successo di A&E Mondo Magic, ha dato consigli a Criss Angel per il suo programma televisivo di successo, è apparso in episodi di "Modern Marvels" ed è stato l'esperto di tecniche da baro nello show Arcana su rai2.
Paul ha co-creato, prodotto e recitato in "The Takedown" di Court TV, una serie di dodici episodi in cui è stato sfidato a battere i sistemi di sicurezza del Casinò. Ha continuato a scrivere e presentare "The Real Hustle" per la BBC. Paul è stato l'ospite di "Ultimate Tourist Scams" di VOOM e ha scritto e presentato uno speciale di un'ora per BBC ONE in cui ha eseguito effetti magici per i membri del pubblico. Come produttore e consulente, ha sviluppato e lavorato in due stagioni dello spettacolo di successo della BBC One "The Magicians" producendo incredibili illusioni, dando consigli sulle riprese, il montaggio e la scrittura di ogni spettacolo. Nel backstage era responsabile di ogni effetto, assicurandosi che fosse provato e pronto prima che lo spettacolo andasse in diretta a sette milioni di spettatori. Paul è stato anche produttore di consulenti per lo spettacolo di Canale 5 "La Grande Magia", aiutando concorrenti, giudici e staff di produzione a superare le difficoltà di realizzare uno spettacolo di magia su larga scala per la televisione. Nel 2011, Paul ha co-creato, scritto, diretto, prodotto e recitato in "SCAMMED" per History Channel. Questo speciale di due ore presentava le truffe più famose, per dimostrare che chiunque può essere un obiettivo dei truffatori. Ha così fatto in modo che "Scammed" fosse un modo nuovo e divertente per esporre questi crimini e proteggere il pubblico.
Il suo primo lungometraggio completo, "Our Magic", è stato un documentario prodotto parzialmente tramite raccolta fondi, che rivela il mondo segreto della magia e dei maghi, raccontato dai migliori pensatori, creatori e interpreti di quest’arte. Come mago, Paul è uno scrittore, creatore e conferenziere molto apprezzato, ha pubblicato numerosi articoli su Magic Magazine e Genii Magazine con innumerevoli invenzioni originali utilizzate da maghi professionisti di tutto il mondo. È anche un artista con un vasto repertorio di effetti originali e giochi classici rivisitati con metodi all'avanguardia.
Il suo ultimo lungometraggio, come sceneggiatore / regista è "Isolani" (2017), presentato in anteprima al Raindance Festival di Londra e successivamente al Camerimage, all'Orlando Film Festival e al Sydney Independent Film Festival. È stato nominato come miglior lungometraggio del Regno Unito, migliore attrice protagonista, migliore cinematografia e miglior regista dal prestigioso BIFA Discovery Award al British Independent Film Festival. -
Si Stebbins
William Henry Coffrin (Si Stebbins) nacque il 4 Maggio 1867 a Claremont, New Hampshire. Si esibì come acrobata e clown nei circhi, con il nome d'arte: "Vino". Ha anche pubblicato alcuni libri con lo stesso nome. È diventato noto come Si Stebbins nel 1892. È il creatore dell'ordinamento di carte chiamato Si Stebbins Stack. La versione che pubblicò era in realtà un po 'diversa da come la eseguiva in scena. Le carte che usava erano separate da quattro numeri, non da tre come siamo abituati, e c'era una diversa rotazione dei semi. Stebbins è stato uno dei primi ad esibirsi in fiera ed è andato in tournée con le agenzie automobilistiche della Willys Overland Company. Ha anche stipulato una sorta di patto con alcuni fornai e si è recato di città in città sponsorizzato dal panificio locale. Stebbins morì di infarto a Milwaukee, Wisconsin il 12 Ottobre 1950. Prime tracce, in realtà, di tale ordinamento si trovano già in Giochi de Carte, Horacio Galasso (1593), tradotto in francese e forse fonte del libro portoghese "Thesouro de Prudents", Gaspar Cardozo de Sequeira (1612). Nell'inverno del 1895-1896, Si Stebbins stava viaggiando attraverso il New England esibendosi in "spettacoli nei negozi". Un altro membro dello spettacolo era un mago siriano di nome Selim Cid, un manipolatore di carte che eseguiva una routine con un mazzo in ordine. Quello stesso ordinamento è ora noto come "Si Stebbins Stack". Si Stebbins pubblica la sua versione in "Trucchi con le carte", William Vino (1898). Questo opuscolo fu ristampato nel "Post-Dispatch di Saint Louis" il 18 dicembre 1898 (una ristampa dell'articolo apparve nel numero di luglio 1945 di The Linking Ring, vol. 25, n. 5.). Anche Howard Thurston pubblica la sua versione come "The Thurston System" in "Card Tricks", Howard Thurston (1901).
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Roberto Giobbi
Roberto Giobbi, nato in Basilea il 1° maggio 1959, é un prestigiatore svizzero noto in tutta Europa e oltre per la sua scrittura e pubblicazione di libri e saggi sulla cartomagia.
Dopo aver studiato letteratura e lingue straniere, Giobbi è stato interprete e traduttore. Nel 1987 venne nominato Scrittore dell'anno dal Circolo Magico tedesco. Nel 1988, grazie ad un secondo posto ai campionati mondiali d'illusionismo (FISM) nella categoria cartomagia, ha trasformato il suo hobby, la prestigiazione, in una professione. Nel 1990 vinse il Grand Prix dell'Associazione Magia svizzera e nel 1991 vinse un altro secondo premio al FISM, sempre categoria cartomagia.
Oltretutto Giobbi é stato ospite di molte trasmissioni televisive e radiofoniche in Svizzera, Italia, Spagna, USA, Giappone e Sud America. Presenta i suoi spettacoli e le sue conferenze in 5 lingue, che parla fluentemente ed é, inoltre, uno dei prestigiosi 40 membri della Escuela Mágica de Madrid.
Noto maggiormente per la pubblicazione del suo corso completo di cartomagia "cardcollege", corso suddiviso in 5 volumi nel quale affronta per filo e per segno la cartomagia, immergendo il lettore, per l'appunto, un vero e proprio corso completo. Attualmente è l'opera specialistica più tradotta nella storia della prestigiazione e dell'illusionismo. Giobbi é noto anche per la produzione di moltissimi altri DVD e libri, tra i quali possiamo trovare i 3 light (light, super-light, extra-light) e agenda segreta (tutti tradotti in italiano dalla Florence art). Inoltre venne girato e trasmesso dalla televisione Svizzera anche un film-documentario su Roberto Giobbi nel 2004: "il giardino dei giochi segreti". -
Johann Nepomuk Hofzinser
Johann Nepomuk Hofzinser era dipendente nel dipartimento finanziario della monarchia austro-ungarica. Usò il nome Dr. Hofzinser come nome d'arte dopo il ritiro nel 1865, ma non fu mai un dottore in filosofia. Come mago era noto soprattutto per le sue ingegnose invenzioni e per la sua abilità di mano.
In quegli anni, i talenti di Hofzinser erano famosi in tutta Europa. Dal 1857 in poi, sotto il nome di sua moglie Wilhemine, Hofzinser presentò illusioni nel loro appartamento per un pubblico d'élite composto da ospiti invitati tre o quattro volte a settimana. Chiamavano questi incontri "Eine Stunde der Täuschung" o "An Hour of Deception" e addebitavano un prezzo relativamente alto per accedervi. Nel 1865 Hofzinser andò in tournée con il suo spettacolo e fu visto a Berlino, Monaco e nella maggior parte delle più grandi città della monarchia austriaca.
Hofzinser è inoltre famoso per il suo approccio minimalista all'esecuzione delle sue illusioni. Invece di presentare effetti su larga scala per impressionare il suo pubblico, Hofzinser si è concentrato su un ambiente semplice, usando piccoli oggetti di scena, per dimostrare le sue abilità. Ha inventato numerose tecniche per manipolare un mazzo di carte, alcune delle quali continuano ad essere utilizzate dai maghi oggi.
Ottokar Fischer diffuse la storia che dopo la sua morte nel 1875, la moglie di Hofzinser distrusse molti dei suoi manoscritti per onorare le creazioni di suo marito, nonostante ci sia qualche controversia al riguardo. Anche per questo molti dei suoi metodi rimarranno per sempre un segreto. Diversi allievi di Hofzinser hanno conservato parte degli appunti e delle istruzioni del loro insegnante. In varie raccolte, sono contenuti circa 270 manoscritti e lettere, sue e dei suoi allievi.
Quello che si sa di Hofzinser è principalmente basato sul lavoro di Ottokar Fischer (1873-1940) che pubblicò le sue scoperte nei suoi libri, Kartenkünste (1910) e Zauberkünste (1942) sebbene molte di esse risultarono successivamente errate. Negli ultimi anni, il mago austriaco Magic Christian ha scoperto molti nuovi fatti sulla vita e la magia di Hofzinser, pubblicandoli nei suoi libri che compongono la raccolta "Non Plus Ultra". -
James Brown
James Brown nasce ad Huddersfield, Inghilterra. E' maestro di inganni psicologici e discorsi motivazionali. Si esibisce da oltre 20 anni ed è considerato come uno dei migliori performer del sud dell'Inghilterra - ottenendo il prestigioso titolo di Close Up Magician of the Year dal famoso Magic Circle nel 2006.
E' arrivato, anche, secondo all' "International Magic Convention Close-Up", sempre nel 2006. Negli ultimi 2 decenni James è stato ingaggiato come consulente per diversi programmi TV di alto profilo. Più recentemente James è stato uno dei soli 2 consulenti magici per l'acclamato Beyond Magic con DMC (Drummond Money-Coutts) per National Geographic. Programma di risonanza internazionale, è stato un lavoro d'amore che ha visto DMC esibirsi in illusioni mozzafiato in tutto il mondo, molte delle quali sono state create e prodotte da James.
E' stato anche consulente per la serie di successo di Channel 4: "TROY", offrendo le sue abilità come creatore magico. Eccellente oratore, da vita a seminari aziendali o lanci di prodotti.
Si esibisce in celebrazioni matrimoniali, feste private e convention aziendali. Oggi vive a Poole, Dorset, nel Sud dell'Inghilterra. Tra le sue pubblicazioni spicca, senza dubbio, la serie in 2 DVD "Professional Opportunist" nella quale la "Misdirection" gioca un ruolo fondamentale. -
Jason England
Jason England è un esperto di gioco d’azzardo e rappresenta un’autorità nel campo degli imbrogli al tavolo verde. Ha studiato l’azzardo in ogni sua forma, specializzandosi nei giochi con le carte: le sue sono tra le mani più pericolose al mondo.
Il suo libro di riferimento è “L’Esperto al Tavolo da Gioco” di S.W. Erdnase e i libri che più ha amato sono quelli di Braue e/o Hugard (Royal Road to Card Magic, Encyclopedia of Card Tricks, Expert Card Technique), di Dai Vernon, Marlo e l'immancabile Stars of Magic. Le sue influenze principali vengono da Steve Forte, Richard Turner, Martin Nash, Dai Vernon e Darwin Ortiz. Il suo effetto preferito è il Trionfo.
Attualmente vive a Las Vegas, in cui ha tenuto la conferenza “World Game Protection” tra il 2012 e il 2013, e scrive per il “MAGIC Magazine”. England gira il mondo facendo conferenze sulla cartomagia e sul gambling, insegnando anche come non farsi imbrogliare appena entrati in un casinò. Collabora con la theory11, per la quale ha prodotto un enorme numero di download a tema gambling. Importantissime le sue lezioni sulle tecniche dei bari (Stacking, Deals, Controlli, Impalmaggi).
È stato consulente e performer per film e progetti televisivi. Ricordiamo specialmente il film "Shade - Carta Vincente", diretto da Damian Nieman. È stato anche membro della Navy Seals, le forze speciali della marina statunitense.
Curiosità: mangia solo hamburger e beve solo Coca-Cola -
Woody Aragon
Woody Aragón, nato il 3 ottobre 1974 a Toledo, in Spagna, è un prestigiatore specializzato nell'ambito cartomagico.
Egli si differenzia per i suoi effetti coinvolgenti, molto ben presentati, commerciali e con una natura spesso matematica, ma ben nascosta.
I suoi effetti vengono presentati in tutto il mondo, ad esempio Penn & Teller eseguono il loro gioco "Love Ritual" nel loro spettacolo di Las Vegas dal 2016 e per la televisione. Allo stesso modo, Penn & Teller ha scelto il gioco di Woody per presentarlo all'evento di beneficenza in omaggio alle vittime del massacro di Las Vegas del 1 ° ottobre 2017, coinvolgendo un pubblico di 11.000 persone.
All'età di 19 anni conobbe Juan Tamariz, che iniziò a frequentare qualche anno dopo, diventandoci amico. Per molti anni si sono incontrati settimanalmente per cena e hanno condiviso sessioni magiche che potevano durare 12 ore. Un'altra grande influenza sulla sua magia è il maestro catalano Gabi Pareras, con il quale condivide anche una stretta amicizia.
É uno dei cartomaghi più premiati degli ultimi anni: venne nominato campione di Spagna di cartomagia nel 2005 ,vinse il premio Ascanio nel 2006, fu il primo mago spagnolo a vincere il prestigioso premio "Ron McMillan" all'international Magic Convention, a Londra nel 2011. Vinse un premio FISM nordamericano nel 2011, uno europeo nel 2014, ma, nel 2015, venne squalificato per aver superato il tempo limite per 6 secondi. Venne due volte nominato per mago dell'anno dall'Accademia delle arti magiche di Hollywood nel 2015 e nel 2017.
Egli é molto conosciuto anche per aver scritto libri come "memorandum" (nel quale descrive il suo stack, le tecniche di memorizzazione, effetti associati e teoria interessante) e "a book in english" (best seller tra il 2011 e il 2014 e ha vinto anche il Magic Academy Award per miglior libro magico nel 2012; noi lo conosciamo per la sua versione Florence art "cartomagia fantastica").
Oltre alla scrittura di libri, giro anche svariati DVD come: Instant Memorized Deck, The Show,The Bumblebees, separagon, Dani & Woody e woodyland. -
Tony Binarelli
Tony Binarelli (Roma, 16 settembre 1940) si interessa d’illusionismo e prestigiazione fin dal 1952, nel 1958 s’iscrive al "Club Magico Italiano" di Bologna. Dal 1960 al 1971 s’interessa di close up e cartomagia, prima come dilettante e poi, a partire dal 1972, come professionista, debuttando in televisione. Alla fine degli anni Settanta raggiunge una grande notorietà partecipando come ospite fisso alle prime edizioni della popolarissima trasmissione "Domenica In", condotta da Corrado. Il suo repertorio è basato anche sui fenomeni paranormali.
In televisione ha anche recitato nelle due puntate dello sceneggiato Rai del 1972 “Serata al Gatto Nero…”. Nel 1974 partecipa al programma “Foto di gruppo”, condotto da Raffaele Pisu. A partire dal 1982 ha condotto numerose trasmissioni televisive di magia e prestato la sua consulenza per realizzazioni teatrali, per il Teatro Sistina di Garinei e Giovannini, e cinematografiche tra le quali citiamo il famosissimo "...Continuavano a chiamarlo Trinità" di E.B. Clucher e "Tre passi nel delirio" in cui le sue mani contribuiscono a trasformare i protagonisti, Terence Hill, Bud Spencer, Alain Delon, Brigitte Bardot, in abilissimi giocatori d'azzardo.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato numerosi libri molti dei quali tradotti in varie lingue, e molti, come la serie Playmagic, Class Act, My Way to Mentalism, che si affiancano ai numerosi nuovi effetti di sua creazione. Nel 1988 ha fondato, diretto e pubblicato la rivista specializzata Qui magia. Binarelli ha inoltre assunto la carica di vicepresidente territoriale per l'Italia dell'IBM - International Brotherhood of Magicians. Nel 1995 ha ideato e diretto il corso professionale e Trofeo "Qui magia", tenuto per 10 edizioni, 8 a San Martino di Castrozza e 2 a Varazze.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto molti premi e riconoscimenti nazionali e internazionali: Al 5º Congresso Magico Nazionale del CMI (1960) gli viene assegnato il 3º premio per la cartomagia, due premi ai Campionati Mondiali d'illusionismo (1967, 1970), nel 1992, inoltre, la prestigiosa fondazione americana "Tannen Magic Jubilee", gli ha conferito il "Louis Tannen Special Award" che ogni anno lo assegna ad un solo esponente del settore, ed è la prima volta che questo prestigioso riconoscimento viene assegnato ad un artista italiano. Nel 1993 la Società Giapponese di Illusionismo gli ha conferito il prestigioso “Tenkai Prize”, che giunto alla sua 25° edizione, con un solo riconoscimento annuo, è, per la prima volta stato assegnato ad un mago europeo e segnatamente ad un italiano.
Negli anni dal 1991 al 1995 Binarelli ha fatto parte del cast fisso di Buona Domenica, conquistando indici di ascolto e di gradimento tali da rilanciare lo spettacolo di prestigiazione in Italia. A fronte di questo successo è stato il primo illusionista italiano ad aggiudicarsi il Telegatto, l'Oscar italiano per la televisione.
Dal 1995 è ideatore e direttore del “corso professionale di prestigiazione” e “Trofeo per la magia”. Dal luglio 1997 ha assunto la Presidenza internazionale per l'Italia, dell'"International Brotherhood of Magicians" l'associazione mondiale degli illusionisti che conta in Italia ben quattro sedi: Roma, Milano, Bologna, Napoli, Padova e Trieste ed è fondatore ed editore della Rivista Italiana di Illusionismo e Prestigiazione "Qui magia". Nel 1998, Tony Binarelli, primo illusionista italiano, è stato insignito dal Principe Alberto di Monaco del “Monte-Carlo Magic Stars”, un prestigioso riconoscimento che gli è stato consegnato nel corso di una serie di spettacoli al Theatre Princesse Grace, a fianco ad alcuni dei nomi più rappresentativi della prestigiazione europea ed americana.
Nel 2000 in occasione del World Magic Seminar, svoltosi a Las Vegas gli è stato consegnato uno speciale premio alla carriera, ad ulteriore conferma della sua presenza sui maggiori palcoscenici internazionali. Nell’ottobre del 2004, Tony Binarelli ha organizzato la prima settimana magica della “magia italiana ad Hollywood” nel prestigioso Magic Castle (Academy of Magical Arts), con un cast d’illusionisti italiani che dato lo straordinario successo è stata inserita nelle iniziative culturali del Consolato Italiano di Los Angeles. Nel luglio del 2005, in occasione del Centenary of The Magic Circle – la più antica organizzazione d’illusionismo – Tony Binarelli è stato nominato socio dell’Inner Magic Circle ed insignito del prestigioso riconoscimento “Golden Medal”, onore riservato solo a ben pochi artisti del settore.
Il suo spettacolo “Quinta dimensione show” ha girato in tournée l'Italia fino al 2005. La rappresentazione dal titolo Class act show mescola la magia delle mani e quella della mente con il cabaret e l'umorismo. Nel 2008 ha guidato, per la prima volta, una delegazione di illusionisti italiani al World Magic Seminar di Las Vegas ed al Magic Castle di Hollywood, per presentare la magia “Made in Italy”, per proporre al mondo americano la lettura italiana dello spettacolo magico.
Nel febbraio 2009 il Presidente della Repubblica ha conferito a Tony Binarelli l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Nel 2010, 2011 e 2012 oltre alle numerose presenze televisive sulle reti nazionali ha presentato il suo nuovo spettacolo in molteplici occasioni. Per il 2013, Tony Binarelli, con la partecipazione di Carla Solaro, presenta il suo nuovo show: "Quinta Dimensione Show - viaggio alla scoperta dei poteri della nostra mente".
Per oltre un decennio si è dedicato alla formazione di giovani prestigiatori organizzando, ogni anno, i corsi di aggiornamento di San Martino di Castrozza e Varazze e laureando nuovi artisti. Da questa scuola sono nati alcuni dei prestigiatori professionisti che calcano i palcoscenici di tutto il mondo e si esibiscono in Tv, come ad esempio Gaetano Triggiano, Andrew Basso, Gabriele Mago Gentile, Daniele Lepantini, Paolo Giua, alcuni dei nomi che si sono distinti per la loro carriera brillante.
Dal 2008 al 2012 Tony Binarelli ha proseguito le sue attività artistiche con spettacoli in teatri, circoli e in feste di piazza dei principali comuni italiani. Ha tenuto inoltre due tournée in Francia e Regno Unito presso i maggiori circoli magici di queste nazioni. Per la stagione 2013 ha prodotto un nuovo spettacolo “...La magia ed io!!!”. Nel 2015 in occasione dei Campionati Mondiali FISM di Rimini ha presentato, davanti a centinaia di colleghi provenienti da ogni paese, una speciale conferenza che racchiudeva il meglio delle sue creazioni di settore, confermandosi come una delle menti più creative della magia internazionale. -
Lennart Green
Lennart Green nasce il 25 dicembre 1941 a Västervik, in Svezia come secondo di sei figli. Inizia a fare magia a 18 anni, tuttavia non gli piaceva leggere libri di magia per via dei troppi gimmick che venivano spiegati. Questo lo portò a trovare uno stile del tutto nuovo e completamente suo.
In quel periodo Lennart lavorava come guardia carceraria e infermiere di notte. Questi luoghi di lavoro gli dettero l'opportunità di esercitarsi nella gestione delle carte. Il suo primo pubblico furono gli altri infermieri dell'ospedale. Uno degli effetti che eseguiva era una storia improvvisata con un mazzo mescolato. Questo gli permetteva di dividere le carte e metterle in uno specifico ordine che gli sarebbe servito per i giochi successivi.
Un altro effetto che esguiva consisteva nel farsi lanciare il mazzo da uno spettatore e riuscire a prendere la carta scelta al volo.
Un esempio di come Lennart pensasse in modo burlesco e divertente ci fu quando a vent'anni insegnò a suo fratello di due anni, Peter, a dire "otto meno un quarto" quando gli veniva chiesto "che ore sono?", a dire "Kennedy" e "Kruss" quando vedeva la foto di questi due presidenti e a tradurre la parola "pistola" dallo svedese all' inglese.
Questo gli permise di fare uno scherzo ai suoi amici, dicendo loro che suo fratello era un genio. Infatti un giorno, dopo scuola, portò gli amici dal fratello e appena scoccate le 7:45 chiese al fratello che ore fossero che gli rispose "otto meno un quarto", poi gli mostrò le foto dei due presidenti chiedendo chi fossere e il fratello rispose con Kennedy e Kruss e infine gli mostrò una pistola chiedendo di tradurla in inglese e lui rispose gun.
A vent'anni Lennart si trasferì a Göteborg dove lavorò come custode sulle navi da crociera, e sostituì un professore di educazione fisica, chimica, biologia e disegno.
A ventotto anni, dieci anni dopo aver iniziato a studiare magia, conobbe un altro mago a Gothenburg, Arne "Max Milton" Strombom.
Max divenne il primo insegnante e amico di Lennart.
Dopo un anno di lavoro come medico, Lennart cercò di lasciare il suo lavoro per concentrare la sua carriera sulla magia, ma l' offerta che l' ospedale gli fece, inclusa l'opzione di creare il proprio programma di lavoro, lo portò a lavorare in medicina generale per quasi quindici anni.
Nel 1985 cominciò a concentrarsi sempre di più sulla sua passione che, dopo aver vinto il FISM nel 1991, riuscì a trasformare in una professione.
Nel 1978 Lennart ebbe il privilegio di accompagnare Dai Vernon nel suo tour in svezia. Questo ebbe una grande influenza su di lui e sul suo modo di fare magia. Grazie alla notorietà che Lennart riuscì ad avere in quegli anni, riuscì a far incontrare Dai Vernon con il re Carlo XVI Gustav.
Altra grande influenza di Lennart fu Juan Tamariz. Grazie a lui, infatti, superò un periodo di "rottura" dalla magia.
Nel 1988 Lennart Green venne squalificato dal FISM a causa di giudici che pensarono, erroneamente, che avesse usato dei complici nel suo numero. Questo gli impedì di diventare professionista per 3 anni fino a quando, nel 1991 tornò al FISM e, dimostrando di non avere complici, vinse il primo premio.
Dal 1991 gira il mondo con spettacoli e conferenze.
Tra le tecniche più famose inventate da Lennart Green possiamo trovare la green angle separation, tecnica che permette, passando le carte, di separare le rosse dalle nere. Altra tecnica molto famosa è lo snap deal che permette di far sparire le carte mentre si distribuiscono sul tavolo. Infine il top shot che permette di sparare la prima carta del mazzo. A volte il lancio è così veloce che sembra una vera apparizione di una carta dal nulla.
Una delle sue routine più famose è il ritrovamento di 13 carte di un seme scelto dallo spettatore da un mazzo completamente mescolato e come se non bastasse, completamente bendato.
Lennart In futuro continuerà a viaggiare e godersi la vita. C' è la possibilità di un libro su tutte le sue idee, ha ricevuto varie proposte per tale progetto, ma nulla è ancora in cantiere.
Lennart ha un motto che predica nelle sue lezioni e descrive il suo modus operandi alla perfezione: "Se non riesci a nasconderlo, ENFATIZZALO". Ovvero se non si riesce a nascondere una mossa giustificala con la presentazione concentrando l' attenzione del pubblico su di essa. -
Ramon Rioboo 🎧
Ramon Rioboo si appassionò alla magia alla giovane età di 50 anni grazie ad un seminario mnemonico di Juan Tamariz. I due sono stati, nella giovinezza, vicini di casa e hanno frequentato la stessa scuola senza, però, conoscersi più di tanto. Solo anni dopo, mentre parlavano tra di loro, si accorsero della coincidenza.
Direttore di TVE per tutta la sua vita, Ramon è stato anche responsabile dei DVD "Mnemonica Miracles" di Juan Tamariz. Vinse il premio Ascanio nel 1991 e il primo premio nel 1993 al XIX Congresso Nazionale di Barcellona. È autore di due libri con all'interno dei principi geniali: "Magia Pensada"(2002) e "Mas Magia Pensada"(2010), il primo dei quali è stato tradotto in inglese da Rafael Benatar come "Thinking the Impossible" nel 2012. È, inoltre, professore nella scuola di magia di Ana Tamariz.
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Frank Garcia
Figlio di immigrati spagnoli, Frank Garcia decise di diventare prestigiatore dopo aver visto una performance di Fu Manchu. Era noto anche come "l'uomo con le mani da un milione di dollari", per un'assicurazione sulle mani ai fini pubblicitari.
Esperto nelle tecniche utilizzate dai bari per imbrogliare, i suoi numeri si basavano anche sulla dimostrazione della potenzialità di queste tecniche. E specialista nello smascherare truffe al tavolo da gioco.
Come "The Gambling Investigator" ha dimostrato e esposto metodi di truffa in fiere e organizzazioni di contrasto negli Stati Uniti e in spettacoli televisivi.
E 'stato co-fondatore (con George Schindler) della Scuola di New York per i maghi. -
Roy Walton
Roy walton, nato a Londra nell'aprile del 1932, fu un famoso e importante prestigiatore inglese specializzato nel settore cartomagico.
Si appassionò alla prestigiazione alla tenera età di 8 anni e, col tempo, divenne conosciuto in tutto il mondo come creatore di centinaia di effetti cartomagici come "The Smiling Mule" e "Collectors". Fu anche colui che rese famoso "card warp", celebre effetto creato dal prestigiatore Jeff Busby. Fece da mentore a numerosi maghi scozzesi, tra cui Jerry Sadowitz, R Paul Wilson e Peter Duffie.
Scrisse molti fascicoli, articoli di riviste e libri. Molti di questi lavori vennero raccolti e pubblicati da lui stesso in 3 volumi: the complete Walton volume 1/2/3, pubblicati, rispettivamente, nel 1981, nel 1988 e nel 2016.
Visse e lavorò a Glasgow, in Scozia, per molti anni, ma, purtroppo, ci lasciò all'età di 87 anni il 3 febbraio del 2020. -
Ted Lesley
Ted Lesley nacque il 1 agosto 1937 in Düren, Germania. Cominciò ad interessarsi alla magia quando un insegnante di scuola eseguì alcuni giochi di magia per lui. Sotto consiglio dei genitori Lesley finì la scuola e divenne dapprima ragioniere e successivamente consulente fiscale a Berlino, fu solo alla fine degli anni 60 che divenne sempre più interessato alla magia. Il regista, Ottokar Runze, gli offrì un ruolo nel suo film "Il signore di Barmbeck". Immediatamente dopo il lavoro cinematografico, Ted rinunciò alla sua professione fiscale. Nel 1974, Ted Lesley ottenne il suo primo impegno professionale al "Messeshow" di Hannover. Dal 23 marzo al 4 aprile 1994 presentò uno spettacolo serale completo con il titolo "Ted Lesley's Magic Club" al pubblico di Berlino. Nel novembre 1995 la ZDF (una rete televisiva tedesca) filmò uno speciale di Ted Lesley che fu trasmesso il 20 febbraio 1996 come parte della serie "37 Grad". Lesley morì il 24 ottobre 2008 (complicazioni derivanti dalla malattia di parkinson).
Durante la sua carriera ottenne più di un riconoscimento:
"Mentalist of the Year" con il "Dunninger Award" (1992)
"Scrittore dell'anno" da "Magischer Zirkel von Deutschland e. V." (Magic Circle of Germany) per il suo libro "Mental Mind-Ups". (1993)
"Leslie P. Guest Award" della Society of American Magicians (1997)
Ospite d'onore al "Weerd Weekend" di Docc Hilford. (1998)
"Medaglia d' argento all' onore" della Zauberfreunde Berlin e.V. (1998)
Membro della stella d'oro dell'Inner Magic Circle del Magic Circle di Londra. (1999)
Premio Creative Fellowship dell'Accademia delle arti magiche (20 aprile 2001)
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Joseph Ovette
Joseph Ovette, nato Giuseppe Olivo il 20 Gennaio 1885 a Napoli, è stato un mago italoamericano ed autore prolifico. È conosciuto come “Il Grande Ovette” e si è esibito anche con il nome “Lung Chan Yuen”.
Lui e i suoi tre fratelli sono cresciuti a Brooklyn. Ha tenuto il suo primo spettacolo con il “Kickapoo Medicine Show”, dal 1916 al 1919.
Era conosciuto per le sue illusioni di impiccagione, al punto che il suo atto veniva pubblicizzato presentandolo come “L’uomo che non potevano impiccare”. Tra i suoi stunt pubblicitari il più celebre è stato la guida bendata, esibito nelle strade di Ottawa. Si esibì anche nel noto “Bullet Catch”, routine tristemente nota nell’ambiente illusionistico.
Ha vissuto anche in Canada, in cui è stato molto attivo nelle società magiche. Ha scritto vari libri di magia e contribuito a numerose riviste, tra cui “The Linking Ring” tra il 1930 ed il 1940. Ha anche pubblicato molto materiale sugli stunt pubblicitari, come quelli precedentemente nominati e la sepoltura da vivo. È stato l’inventore della “Ovette Master Move” nel 1927, pubblicata su Genii come “Kelly’s Bottom Placement”. Il nome usato per la pubblicazione su Genii ha causato delle iniziali confusioni riguardo la paternità della mossa.
È morto il 5 Agosto 1946 a Buffalo, nello stato di New York, per un cancro alla gola per cui era stato operato il 24 Luglio dello stesso anno. È stato seppellito in Canada il 7 Agosto, nell’Ontario. -
Robert "Bob" Hummer
Robert "Bob" Hummer (1906-1981) era un eccentrico mago e inventore di giochi di prestigio come, ad esempio, la Whirling Card,commercializzato nel 1943, effetto in cui una carta da gioco gira e vola attorno al corpo del mago in un modo apparentemente impossibile. Esordì sulla scena magica come assistente segreto di Paul Le Paul , che lo chiamava come "volontario" durante alcuni sui giochi. Avviata la sua carriera si guadagnava da vivere come mago a Chicago, e spesso come musicista nei bar.
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Paul Curry
Paul Jerome Curry è stato un prestigiatore statunitense. Nato il 19 Agosto 1917, era vice-presidente della compagnia assicurativa “Blue Cross Insurance Company”, con sede a New York. Il suo effetto più celebre è il classico “Out of this World”, pubblicato nel 1942 in Magician’s Magic e poi ripreso nel 2007 nel libro “Paul Curry’s Worlds Beyond”, postumo. La genesi dell’effetto vede Paul Curry, sempre nel 1942, stupirsi per mano di Audley Walsh, il quale gli mostrò il celebre “Pay Off” di Walter B. Gibson. È stato un originale inventore di effetti cartomagici, al punto da aver ricevuto il premio “Creative Fellowship” dall’Accademia di Arti Magiche del Magic Castle, il 12 Marzo 1977. È morto al Brookhaven Memorial Hospital di New York, il 19 Febbraio 1986.
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Karl Fulves
Karl Fulves è nato nel New Jersey, dove vive tutt’ora con la moglie e tre figli, nel 1939.
Sulla sua vita non si sa molto, poiché ha sempre rifiutato le richieste di intervista; ha un’enorme conoscenza della letteratura magica che gli è servita durante la scrittura di moltissimi libri e riviste con i quali ha insegnato la magia a migliaia di principiati.
Fulves rilevò la rivista The new Phoenix da Don Tanner, ma ne pubblico solo 3 numeri arrivando al 400esimo numero quando, nel 1965, disse "The bird will be fondly laid to rest” (l’uccello verrà messo a riposo con affetto). Lo stesso anno ha avviato una nuova rivista: The Pallbearers Review che portò avanti fino al 1975 facendo uscire 10 numeri. Nello stesso periodo iniziò anche un secondo periodico chiamato Epilogue. concluse queste due, ne iniziò una terza che lo occupò per dieci anni, dal 1978 al 1988: The Chronicles Limited, di cui uscirono 36 numeri.
oltre a questi periodici, ne vennero pubblicati altri come Charlatan, Underworld, Fine Print, Interlocutor e Midnight Magic Montly. Di quest'ultima i primi 7 volumi portano il titolo Midnight Magic Magazine, il titolo originale che poi è stato cambiato dall’ottavo numero.
The Lowdown è l’ultimo periodico pubblicato da Fulves che ha iniziato a essere distribuito dal 2016.
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Frederick Braue
Frederick Braue è nato il 9 marzo del 1906 ad Alameda in California. Era un giornalista americano che però diede un gran contributo al mondo della magia, infatti era un mago semi-professionista specializzato nella cartomagia.
Braue ha creato alcune tecniche e giochi come la Braue Reversal, un metodo per ribaltare una carta segretamente; la Braue Addition, che serve per scambiare segretamente delle carte; il Rear Palm, un impalmaggio che permette di portare l’ultima carta del mazzo in cima; l’Homing Card, un classico della cartomagia. Inoltre c’è una sua tecnica che non ha mai pubblicato, ma ha annotato sui suoi quaderni; si tratta di un riposizionamento della doppia presa. Nel settimo volume dei Pabular, Tamariz illustra questa tecnica chiamandola The Tamariz tourover.
Braue ha scritto alcuni libri in collaborazione con il suo amico Jean Hugard, tra i quali i più importanti sono Expert Card Tecnique (1940) e Royal Road to Card Magic (1949).
Inoltre ha scritto per molte riviste tra cui una del Magic Monthly di Hugar, che ha curato dal 1959 al 1962. Ha pubblicato anche effetti su Genii e Sphinx.
Oltre a Expert Card Tecnique e Royal Road to Card Magic Braue ha scritto, insieme a Hugar:
Miracol Methods n1: Stripper deck (1941)
Miracol Methods n2: Gambling (1942)
Miracol Methods n3: Prepared cards (1942)
Miracol Methods n4: Tricks and sleights (1943)
The invisible pass (1946)
Showtopper with cards (1948)
Fred Braue on false deal (1978)
Frederick Braue è morto il 3 luglio del 1962 ad Alameda.
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Jean Hugard
Jean Hugard era un famoso mago professionista.
Hugard nacque il 4 dicembre del 1871 a Toowoomba, Queensland in Australia; il suo vero nome è John Gerard Rodney Boyce.
Hugard si avvicinò tardi alla magia, nonostante questo diventò uno dei più grandi maghi al mondo, spesso chiamato “the dean of magician” (il decano dei maghi), l’ultimo di un trio che fece la storia della prestidigitazione, insieme a Robert Houdin ed al Professor Hoffman.
Si interessò alla magia dopo aver visto un’esibizione di Louis Haselmayer e il suo primo libro di magia fu “Secrets of conjuring and magic”, una traduzione di Hoffmann del libro di Robert Houdin.
Nel corso della sua vita si è esibito con diversi nomi come, Oscar Kellmann, Chin Sun Loo e Ching Ling Foo. Infine, nel 1896, iniziò la sua carriera professionale con il nome di Jean Hugard, con cui è conosciuto oggi.
Non lavorò esclusivamente come mago ma continuò lavorare nella banca nazionale del queensland, dove aveva lavorato fino ad allora, fino al 1898 quando, con diversi soci, lasciò la banca per fondare la Endeavour Meatworks di Burketown, un'azienda che si occupava di produrre carne in scatola. La ditta ebbe molto successo per diversi anni ma, a causa di diversi fattori come la siccità e la poca esperienza nel settore, Hugard fu costretto a chiudere e a guadagnarsi da vivere con dei lavori occasionali.
Nel 1912 abbandonò la moglie e la famiglia e nel 1915 si trasferì negli Stati Uniti, dove lavorò a Vaudeville dal 1916 al 1918.
Nel 1919 comprò un teatro vicino al Luna Park di Coney Island e ci lavorò fino al 1929. Fece anche uno spettacolo al Forrest Theatre di Brodway.
Girò il mondo in tournée, dove uno degli spettacoli serali che presentava era un numero di magia orientale in muto. Quest’atto era famoso per la nuova routine di Bullet catch (cattura di proiettili) chiamata “The great rifle faet”, Hugard fu il primo a presentarla con l’utilizzo di armi moderne per il tempo.
Dopo il ritiro dal mondo dello spettacolo si ritirò a Brooklyn e si dedicò alla scrittura di testi per addetti ai lavori, né scrisse più di trenta e, nel 1943, divenne anche editore di una risivista intitolata "Hugard's Magic Monthly".
Nel 1938 venne assunto da Carl Waring Jones, un famoso editore, perché John Northern Hilliard morì dopo aver scritto solo il primo capitolo della sua opera “Greater magic”. Hugard aveva il compito di ingrandire l’opera di almeno 1000 pagine. il libro oggi è un manuale standard della magia, definito da molti come uno dei migliori.
Nella sua carriera editoriale non mancarono però degli scandali, venne infatti infatti accusato da Dai Vernon di aver rubato buona parte del materiale contenuto in "Expert Card Technique", pubblicato nel 1940.
Otto anni dopo George W. Kaplan venne accusato di plagio da Sam Leo Horowitz per via del materiale contenuto nel suo libro "The Fine Art of Magic". Horowitz infatti sosteneva che molto del materiale fosse suo e alcune cose fossero addirittura di Vernon nonostante nel libro non fosse presente alcuna citazione ai due. Kaplan mortificato si scusò per l'accaduto e affermò di aver affidato la revisione dell'opera e la stilatura degli eventuali crediti mancanti proprio a Jean Hugard. Le accuse caddero nuovamente su di lui portandolo ad una notevole perdita di credibilità nell'ambiente magico.
Negli ultimi anni divenne totalmente cieco a causa delle operazioni per la rimozione della cataratta.
Hugard morì il 14 agosto del 1959 all’età di 87 anni a Brooklyn, New York. Il suo necrologio, scritto dal New York Herald Tribune, presentava la stessa forma che di solito viene utilizzata per i politici importanti o le star televisive.
Nel corso della sua vita ricevette diversi premi e riconoscimenti; venne selezionato per far parte della Hall of Fame della SAM (Society of American Magician), la più antica organizzazione di magia al mondo;
la bacchetta d’argento, il più alto riconoscimento del Magic Circle;
il Milbourne Christopher Award, una targa che Walt Rollins donava ogni anno al mago che faceva più progresso nell’ambito magico.
Divenne anche membro onorario dell’International Brotherhood of Magician e venne nominato quarto decano dei maghi dalla SAM. -
Pit Hartling
Pit Hartling è un prestigiatore tedesco nato il 25 settembre 1976 a Francoforte sul Meno.
Si è approcciato alla magia da giovanissimo, iniziando grazie a una scatola magica trovata nella cantina di sua zia; da lì prese contatti con un negozio di magia, dal quale si limitava a comprare giochi di magia "impacchettati" e pronti all'uso. Lui racconta che la svolta nel suo percorso è avvenuta quando gli venne mostrato un effetto con un semplice mazzo di carte da cui venne letteralmente incantato. Allora si fece consigliare dei libri (in particolare lui cita "Secrets of Brother John Hamman" di Richard Kaufman, che studiò all'età di 14 anni) e iniziò un percorso che lo portò ad essere uno dei prestigiatori più stimati della scena professionistica attuale.
Pit intraprese un percorso universitario alla Goethe-Universität Germanistik, dove studiò letteratura tedesca, psicologia e filosofia, senza mai conseguire la laurea poichè intanto la sua carriera professionistica era già brillantemente avviata.
Sin dall'inizio promettente, Pit partecipò a diversi eventi legati alla prestigiazione ottenendo ottimi risultati; ricordiamo ad esempio il premio di campione tedesco di magia nella categoria junior a Neuss nel 1993.
Alla giovanissima età di diciassette anni, nel 1994, ottenne il secondo posto al campionato mondiale FISM svoltosi a Yokohama nella sezione "Close up card magic".
Nel medesimo anno fu cofondatore, assieme ad altri nove prestigiatori tedeschi, del gruppo "The Flicker Fingers" ("Die Fertigen Finger" in tedesco). Il gruppo si esibisce da allora, con delle performances originali che continuano a intrattenerci, grazie a un intelligente miscuglio di magia e commedia. Si pensi che ancora oggi si esibiscono con cadenza mensile a Francoforte, con uno spettacolo che propongono da ben 19 anni! Il gruppo ha raggiunto notevoli traguardi: la pubblicazione, nel 1997, di un libro e nel 2002 di una DVD-lecture intitolati rispettivamente "The Book, or Don't Forget to Point" e "The Movie - Tricks and Fiction from the Road", in cui i dieci hanno raccolto vari effetti dal loro repertorio.
Oltre ai successi editoriali il gruppo ha ricevuto diverse premiazioni importantissime, come il Premio Siegfried & Roy Sarmoti a Las Vegas nel 1998, il premio Mago dell'anno (o meglio, maghi!) al circolo magico della Germania (1996/1997) e infine il riconoscimento come conferenzieri dell'anno all'Accademia delle arti magiche di Hollywood nel 2006.
Pit Hartling, però, accanto ai successi del gruppo di cui fa parte, può vantare un'innumerevole serie di premi guadagnati col solo sudore della sua fronte! Oltre al prima citato secondo posto al mondiale FISM, ricordiamo per esempio il Magic and Comedy Award conseguito a St. Moritz (2003), il titolo di "German Master of Magic" e il primo posto all'International Close-Up Magic Competition di Londra (2000). A partire dal 2001, inoltre, è uno dei pochi membri dell'esclusiva Escuela Magica de Madrid.
Ulteriori fiori all'occhiello di questo grande prestigiatore sono le sue pubblicazioni: non numerose, ma di altissimo livello: Nel 1998 pubblica "The little green Lecture", una piccola raccolta di cinque magie con le carte. Successivamente nel 2003 presenta al mondo il suo lavoro "Card Fictions" (Sapientemente tradotto in italiano dalla Florence Art, sotto il titolo di "Finzioni Cartomagiche"), che consiste in una raccolta di sette magie impromptu con le carte, ovvero eseguibili con un normale mazzo mescolato. Infine nel 2016 pubblica il suo ultimo gioiello: "In order to amaze", ancora una volta tradotto in italiano da Florence Art con il titolo "Preparati a stupire". Questo libro è una raccolta di ben ventuno effetti fatti con il mazzo memorizzato, uno dei cavalli di battaglia dell'autore su cui egli stesso ha affermato di lavorare da oltre 15 anni.
La magia di Pit Hartling, sopratutto nell'ultimo periodo, ha subito una svolta radicale: L'artista ha deciso di allontanarsi dal Table Hopping (magie ai tavoli) in quanto - riportiamo le sue stesse parole - "dovendo presentarmi ogni volta, mi sentivo alla stregua di un venditore di rose"! Continua comunque a lavorare in situazioni di close-up, ma prevalentemente sta dedicando le sue energie a uno spettacolo da scena della durata di circa due ore in cui è presente solo un effetto con le carte (un ACAAN), dovendosi adattare a sempre nuove condizioni lavorative. -
Paco Rodas
Forgiato nell'età d'oro della magia spagnola, infatti é stato studente e anche amico di Arturo de Ascanio. Ebbe la fortuna e l'onore di incontrare e condividere esperienze con alcuni dei più grandi esponenti della magia al mondo, tra cui: Dai Vernon, Fred Kaps, Patric Page, Ron McMillan e tanti altri... É stato campione nazionale di magia con le carte inseme a Pepe Carroll. Un testimone di come la magia spagnola abbia influenzato la magia mondiale negli anni '70 e '80 nel 20 ° secolo (tra Arturo de Ascanio, Juan Tamariz, El Escorial, l'Escuela magica di Madrid e tanto altro). È una parte diretta della storia della magia mondiale.
Il suo amore per la magia viene fin dall'infanzia. Nella sua città Sanlucar La Mayor in provincia di Siviglia, un salesiano organizzò piccoli spettacoli di magia per i bambini con l'obiettivo di avvicinarli alla chiesa. Paco, dopo aver assistito a uno di questi spettacoli, ne rimase molto affascinato e si incuriosì così tanto da volerne scoprire di più. Cosicché chiese ai religiosi che avevano organizzato quell'iniziativa di insegnargli come fare queste cose. Gentilmente essi acconsentirono.
E fu così che Paco andò a far loro visita ogni pomeriggio per imparare sempre qualcosa di nuovo. Tutto ciò continuò fino a quando non arrivò al punto che essi non ebbero più niente da insegnargli, poiché aveva già imparato tutti i giochi che il monaco conosceva. Data questa situazione e vedendo che il giovane intendeva continuare, lo mise in contatto con alcuni maghi della capitale sivigliana, i quali potevano insegnargli un sacco di cose nuove.
E fu così che incontrò Juan Manuel Rego, che lo introdusse in una nuova dimensione di illusionismo e arte. Nel corso degli anni, il suo hobby e la sua abilità crebbero, ed entrò anche nei vari circoli magici di Siviglia.
In quel periodo, alcune voci fecero arrivare alla conoscenza di Paco le meraviglie del Maestro Arturo de Ascanio. Logicamente l'interesse di vedere dal vivo e di conoscere questo grande tra i grandi lo investirono. Ed é così che la sua opportunità è arrivata.
Intorno al 1969, infatti, la società per cui lavorava lo trasferì per un periodo a Madrid e lui, non appena ne ebbe l'opportunità, andò a casa di Arturo. Fu accolto da sua moglie Queta, la quale gli disse che, purtroppo, in quel momento non era a casa, poiché stava lavorando. Paco allora rispose che lo avrebbe aspettato ed educatamente salutò. Scese al parco del Retiro, vicino a casa, e aspettò. Erano le quattro del pomeriggio. Passarono ore e ore e Arturo non comparve. Ma Paco rimase in attesa con determinazione, voleva vederlo a tutti i costi.
Arrivarò così mezzanotte e finalmente arrivò il maestro. Ascanio, commosso dalla perseveranza e dall'ammirazione che Paco aveva nei suoi confronti, invitò senza esitare Paco a salire a casa sua. Trascorsero tutta la notte senza dormire discutendo e facendo magia. All'alba i due si salutarono e tornarono ai rispettivi lavori. Nacque così una grande amicizia.
Durante la sua permanenza a Madrid, Paco frequentò Ascanio ogni giorno per mesi e mesi. Grazie a questa amicizia, iniziò anche a entrare nella cerchia dei migliori maghi di Madrid e Barcellona. Conobbe anche Juan Tamariz, con il quale divenne anche amico.
Fu lo stesso Arturo de Ascanio a incoraggiare Paco a partecipare a un concorso del Congresso Nazionale di Magia. Gli raccomandò di portare come performance "Chameleon Aces". Grazie a una prestazione eccellente ed un apprezzamento molto ampio da parte del pubblico, vinse il secondo premio. Il primo premio venne assegnato ad un giovane José Arsenio Franco Larraz, meglio conosciuto con il suo nome d'arte, Pepe Carroll.
Paco, inseme a un suo compagno di magia e all'eccellente manipolatore Juan José Hidalgo, incontrò un fan sivigliano di nome Juan Manuel. Egli aveva in suo possesso un piccolo libretto in francese che spiega una versione del gioco "Card Flight", forse una delle prime versioni. Tutti assieme provarono e riprovarono il gioco, cercando di trovare la variante migliore. Oltretutto Paco prese una copia del libricino. Qualche tempo dopo, in uno dei classici incontri con Ascanio, Paco gli mostrò "Card Flight" nella sua versione. Il maestro lo ammirò con stupore e lo apprezzò molto. Lo apprezzò a tal punto di chiedere a Paco una copia del piccolo libro per poter studiarlo dalla fonte originale. Paco gli diede gentilmente la sua. Negli anni che venirono Arturo studiò e ristudiò questo effetto, fino a rilasciare la sua versione chiamandola "La dama inquieta". Questo gioco divenne uno dei cavalli di battaglia di Ascanio nonché uno dei suoi più grandi classici.
Per circa un anno, Paco Rodas risiede a San Roque de Cádiz. Si esibisce quotidianamente in un locale di Gibilterra chiamato "La Naranja", dove raggiunge sempre più notorietà. Il locale si riempie ogni giorno sempre di più, gli applausi possono essere ascoltati dalla strada persino fuori dal pub. Appare su giornali, su stampa... Diventa sempre più conosciuto.
A un certo punto della sua vita si trova con la necessità di ordinare tutto il materiale bibliografico sulla magia. Non riesce a trovare un modo adatto per ordinare tutti i libri e, poiché coincide con il momento del boom dell'informatica, decide di provare queste nuove tecnologie e acquista così il suo primo computer. Molto inaspettatamente nasce così un nuovo hobby. Impara a programmare in diversi linguaggi informatici e a progettare vari programmi. Intelligentemente sfrutta queste sue nuove conoscenze per portare profitti all'azienda per cui lavora, che nel tempo lo porta a ricoprire incarichi semrpe più alti e a viaggiare molto per il mondo. Grazie a questi viaggi per il modo scopre la cultura araba, di cui è un grande amante, così come la sua lingua, un altro suo grande hobby.
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Mahdi Gilbert
Mahdi Gilbert è un prestigiatore canadese nato nel 1989 a Toronto. A causa di una malformazione è privo di mani e piedi e questo lo rende soggetto di bullismo durante la sua infanzia. L’ultimo prestigiatore conosciuto con la sua stessa disabilità risale al XVII secolo: Matthias Buchinger.
Mahdi ha iniziato ad approciarsi al mondo della magia guardando diversi video di David Blaine e pensava che lui non avrebbe mai potuto raggiungere il suo livello. Un giorno si è imbattuto in un video di Derren Brown (un famoso mentalista britannico), ha iniziato a praticare mentalismo e, all’età di 14 anni, era già in grado di esibirsi e stupire il pubblico.
A 16 anni Mahdi Gilbert ha deciso allontanarsi dal mentalismo per imparare la cartomagia e così ha comprato un mazzo di carte e il suo primo libro: The expert at the card table.
Mahdi ha però capito che avrebbe dovuto rivoluzionare e ricreare tutte le tecniche allora conosciute a causa dalla sua malformazione. In un’intervista ha infatti dichiarato: “Ho capito fin da subito di dover diventare autosufficiente, non esistevano libri fatti apposta per me”.
Nel marzo del 2010, a soli vent'anni, ha partecipato a una conferenza di magia a San Diego chiamata Magic-Con, in quell’occasione ha potuto incontrare e conoscere tanti grandi della magia come Juan Tamariz, David Blaine, Michael Weber, Asi Wind, Paul Wilson, Jason England, Jamy Ian Swiss , Eric Mead e Mike Caveney.
Nel 2015 sono state trasmesse alcune delle sue esibizioni a tutta la Finlandia attraverso MTV e YLE per pubblicizzare il suo spettacolo dal vivo Modern Magic: An Evening of Bespoke Conjuring.
E’ stato ospite di diversi programmi televisivi come "The Amazing Magicians", "Star King", "IMPOSSÍVEL", "The One Show", "Ocean of Dreams" e "Die Ehrlich Brothers präsentieren: Showdown der weltbesten Magier ”.
L'Academy of Magical Arts ha invitato Mahdi a esibirsi al Magic Castle di Hollywood.
Nel 2015 gli è stato conferito il Jay Marshall Award a Magicana: un premio molto rinomato vinto da numerosi prestigiatori di grande importanza come Tommy Wonder (2003), Michael Close (2004), Billy McComb (2005), William Goodwin (2006), David Ben (2007), Jim Steinmeyer ( 2008), Michael Weber (2009), Steve Forte (2010), Allan Slaight (2013) e Johnny Thompson (2014).
Dopo aver stupito Penn and Teller al loro show televisivo, è stato invitato a esibirsi al Penn & Teller Theater nel Rio Hotel & Casino.
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David Williamson
David Alan Williamson nasce il 17 febbraio 1961 a Xenia, Ohio. Suo padre era un contadino e operaio. David ha cominciato ad interessarsi alla magia da bambino, studiando e imparando i giochi spiegati nel libro di Hay Henry , "The Amateur Magician's Handbook" e diventando, poi, l'assistente di un mago locale chiamato Quacky the Clown. Al liceo ha incontrato la sua futura moglie Marsha con cui si è poi sposato durante il collage e con cui oggi ha due bambini. Mentre era ancora al college lavorava come lavapiatti durante il giorno e si esibiva come prestigiatore di sera. Nel 1981 ha vinto il premio internazionale Gold Cups nella categoria Close-up. Nel 1984 si è trasferito con sua moglie in Europa, dove si è esibito spesso in convention in Inghilterra e altrove. Nel 1989 ha scritto un libro sul suo atto magico, Williamson's Wonders, con Richard Kaufman. Il suo stile comico gli ha permesso di guadagnarsi un' ottima reputazione negli eventi aziendali e uno speciale televisivo chiamato Champions of Magic. Negli anni 2000, ha iniziato a esibirsi regolarmente per Disney Cruise Lines. Ha registrato quattro video didattici in magia e gioco di prestigio. È stato inoltre il direttore del circo nello spettacolo itinerante di Broadway Circus 1903, e si è esibito con la produzione itinerante The Illusionists.
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Carlo Rossetti
Carlo Rossetti nasce a Torino nel 1876, e a 13 anni si arruola all’accademia navale di Livorno uscendone quattro anni dopo come guardia marina. La sua carriera continua fino ai 32 anni, momento in cui si congeda come capitano di vascello. Successivamente fu importante il suo ruolo diplomatico nelle colonie italiane come ministro plenipotenziario, munito quindi di pieni poteri dal re, autorizzato a negoziare e firmare trattati internazionali. Durante la seconda guerra mondiale fu richiamato in marina con grado di ammiraglio. L’Italia conosceva Rossetti come un uomo in divisa, ma pochi sapevano quali fossero le sue passioni, in che modo Carlo si distraeva, e che nonostante le sue grandi responsabilità riusciva a trovare il tempo e la voglia di esprimersi con diversi hobby, talvolta insoliti. Le figlie parlano del padre come una persona precisa e metodica, e nonostante i volti austeri delle fotografie rese pubbliche, raccontano di lui come un uomo gioviale, amante della compagnia e del gioco. Amava molto la cultura, si racconta di Rossetti come un uomo dotto e curioso, al punto che la sua collezione di libri ammontava a diecimila esemplari. Il suo studio era letteralmente invaso da pile di quotidiani che sembrava archiviasse con dedizione, e una delle sue passioni più bizzarre fu un’immensa collezione di piantine grasse di cui possedeva innumerevoli generi. Grande amante di grafologia, poliglotta e esperto linguista, autore di decine di pubblicazioni tra cui libri di linguistica tutt’ora validi nello studio del francese e dell’inglese. Viaggiatore incallito, amante dell’Africa e dell’Asia, uomo di grande personalità e carisma, personaggio ironico che amava tener banco ad ogni riunione di famiglia con scherzi e giuochi dilettevoli, grande collezionista di mazzi di carte da gioco e centinaia di giochi di prestigio acquistati nelle case magiche internazionali, uomo dalle mille risorse, ed ovviamente, con grande merito, prestigiatore e autore di tre magnifici testi sull’arte magica, libri rari e relativamente costosi, opere gelosamente custodite dai collezionisti di magia.
La prima di queste magnifiche opere, “Magia delle carte”, è un testo prettamente cartomagico, lo scritto più importante di Rossetti, pubblicato nel 1935 (faranno seguito numerosissime edizioni, talvolta arricchite di materiale aggiuntivo). Il secondo volume “il trucco c’è ma non si vede”, esce nel 1944, e tratta di svariati argomenti tra cui i giuochi classici della prestidigitazione, quali i bussolotti, ed effetti di manipolazione, mentalismo, magia generale e matematica. Importantissimi i cenni storici sull’arte magica riportati su questo volume. “Mago in due minuti” invece sembra più essere un libercolo alla portata di tutti, con pochi effetti facili e divertenti per un pubblico forse più curioso che altro. Quest’ultima opera oggi è davvero introvabile. Ciò che in realtà distingue questi libri dalle poche opere dei suoi contemporanei, lo si evince nel metodo esplicativo sia per ciò che riguarda la tecnica, che per l’importanza data a presenza e rappresentazione. Il mago deve avere un certo stile, deve essere una persona di cultura e saper presentare i propri numeri. La tecnica quasi passa in secondo piano, il modus diventa la chiave di lettura. Un prestigiatore deve vestire in maniera adatta, non deve sottovalutare l’importanza e la potenzialità del dialogo, si dovrà esprimere in maniera più che comprensibile con l’aiuto di un lessico corretto e forbito. La personalità e la cultura dell’esecutore esalteranno e daranno importanza alla performance, la buona tecnica renderà il giuoco fluido e pulito.
Carlo Rossetti non fu mai un professionista, ma certamente un grande esempio di dilettante al servizio di tutti gli appassionati, professionisti compresi, uno studioso dell’arte ed un provetto esecutore di giuochi magici.
www.magoleo.com -
Michael Skinner 🎧
Michael Skinner nacque nel 1941 a Rochester, una città nello Stato di New York. Crebbe con la sorella Mary Ellen, in una famiglia agiata, benestante, con discendenze inglesi, irlandesi, tedesche e olandesi.
Il padre era un capo dipartimento alla Kodak, l’azienda di pellicole cinematografiche e fotografiche, e aveva progetti nel settore per il futuro del figlio Michael, nonostante non gli abbia mai messo pressione al riguardo. Michael infatti ricorderà la sua infanzia come un periodo amabile, meraviglioso, trascorsa tra una partita di backgammon, bowling e golf.
Durante la sua crescita si rivelò essere timido ed introverso, imbarazzato a causa del suo aspetto, aveva infatti le orecchie a sventola, e un viso butterato. Ma quando incontrò la magia, tutto cambiò. Gli diede una confidenza, una fiducia in sé stesso, una personalità, una certa potenzialità capace di attrarre gli sguardi meravigliati di molti. Tale possibilità, gli diede una carica e un’ispirazione travolgenti, che lo portarono ad allenarsi per una media di 8 – 10 ore al giorno. Quell’incontro risale al 1959, Michael aveva 17 anni, quando un suo compagno di classe gli prestò un libro della biblioteca locale intitolato “The Amazing World of John Scarne”, l’autobiografia del
famoso gambler, di cui si dicesse fosse capace di qualsiasi gesta con un mazzo di carte. L’idea affascinò Michael e si concretizzò definitivamente quando, non sapendo bene a cosa andasse incontro, ordinò tramite catalogo postale la sua copia de “The Expert at the Card Table”. Da quel momento iniziò a risparmiare, accumulare e spendere, il denaro guadagnato come “pinsetter” (posizionatore di birilli del bowling), per acquistare tutto ciò che le sue finanze potessero permettergli. In questo periodo studiò come autodidatta esibendosi nelle festività di fronte ai suoi familiari.
Passarono, infatti, parecchi anni prima che Michael incontrasse qualcuno che gli insegnasse qualcosa sull’arte della magica, finché ad una convention a Batavia, New York, la sua strada incrociò quella di Eddie Fechter. Michael lo descrisse come un omone, con le braccia grandi almeno quanto le sue gambe ma contraddistinto da un’eleganza performativa notevole. Eddie quindi prese Michael sotto la sua ala, il quale si recò a casa del maestro quasi ogni weekend per circa 4 anni, a Buffalo, a ben 70 miglia (circa 112km) dalla sua abitazione. Dopo lo studio seguì la pratica, Eddie infatti lo portò a bar e night clubs dove Michael iniziò ad esibirsi per un sostanzioso pubblico. Durante queste uscite capì inoltre che prediligeva performare per piccoli gruppi di persone, non si sentiva a proprio agio sotto ai riflettori, ne era in grado, ma preferiva ’atmosfera e le vibrazioni che riusciva a creare con il suo pubblico in quello spazio circoscritto. Dopo 2 anni di college, nei quali non si votò allo studio delle discipline curricolari, iniziò a lavorare per la Xerox Corporation dedicandosi alla costruzione di stampanti.
La sua diligenza nei confronti della magia non cessò, infatti ogni giorno si recava a lavoro con un mazzo di carte in mano e riusciva a ritagliarsi una ventina di minuti ogni paio d’ore da devolvere allo studio di testi magici. Dopo 5 anni di servizio, si licenziò, acquistò un auto e si trasferì a Los Angeles, correva l’anno 1967.
Michael era bramoso di vedere il Magic Castle e di conoscere il leggendario Dai Vernon, di cui aveva tanto appreso dai suoi insegnamenti su carta. E così fece, si recò direttamente al Castle e si presentò al Professore, ormai 75enne con il sigaro costantemente arpionato fra le labbra. Michael ne fu elettrizzato, aveva d’innanzi a sé ciò che sarebbe voluto diventare, egli stesso lo definì “un moderno Merlino, che aveva elevato il close-up a forma d’arte, ed era così meravigliosamente umile, compassionevole, clemente e comprensivo.”. Quella stessa sera un altro mago si trovava al Castle, Ron Wilson, il quale offrì alloggio a Michael finché non si fosse stabilito; vissero insieme per ben 2 anni.
Michael negli anni a venire condivise l’alloggio con molte personalità affermate, tra cui David Roth, e l’idolo di sempre Tony Slydini. Michael descrisse questi primi mesi di permanenza a LA come un periodo incantato, principalmente perché stava facendo ciò che aveva sempre desiderato. Divenne quindi un “mago vagabondo”, lavorava nei negozi di magia di giorno e trascorreva le serate in compagnia di Dai Vernon. Succesivamente trovò impiego a dei party privati a Beverly Hills, e in seguito all’assunzione di un agente, apparve in televisione come ospite al Tonight Show; iniziò inoltre a lavorare anche nelle crociere. Durante la sua permanenza al Magic Castle, Michael si esibiva in 4 spettacoli al giorno, per 7 giorni a settimana; ogni spettacolo durava circa 20 minuti e comprendeva 7 – 8 effetti. Una notte, un collega mago gli lanciò una sfida, ossia quella di continuare ad esibirsi finché non avesse ripetuto un singolo effetto. Ciò che non sapeva, è che Michael era un’enciclopedia vivente e conosceva migliaia di effetti. All’inizio della seconda settimana di spettacoli, un assistente manager del Castle gli chiese di desistere perché si era sparsa la voce a tal punto che moltissimi colleghi maghi si accalcavano quotidianamente per vederlo, non lasciandone la possibilità ai clienti paganti.
Michael, all’epoca, stimò di aver padroneggiato circa 2000 effetti, e di aggiungerne 50 – 75 al suo repertorio ogni anno.
La svolta per la sua carriera avvenne nel 1975, quando il suo agente lo introdusse a Steve Wynn il proprietario del casinò Golden Nugget, Las Vegas, Nevada. Steve, dopo essere stato intrattenuto da Michael per un’ora, gli offrì ciò che sarebbe diventato il suo lavoro per la vita; divenne infatti il “resident magician” del casinò per più di 20 anni. Riguardo questa esperienza lavorativa a stretto contatto col pubblico egli disse: “Non voglio essere una minaccia per le persone, se la magia riesce bene, rideranno, e da ciò, dall’esserne ingannati, ne deriverà del vero godimento. Li riporto ai tempi dell’infanzia. Inoltre posso far sì che mi parlino di loro stessi. Se mostri un genuino interesse ti racconteranno ogni cosa della loro vita. La magia è come un veicolo, un mezzo che mi permette di giungere al loro tavolo, di farmi conoscere e far sì che vogliano ritornare a trovarmi.” Negli ultimi anni della sua vita, Michael soffrì di tremiti, probabilmente a causa di un effetto collaterale di un farmaco che assumeva; infine nel 1998, alla giovane età di 57 anni, Michael
Skinner morì.
Nell’introduzione del suo libro “Classic Sampler”, un suo caro amico, Allen Okawa scrive di lui: “Michael Skinner è un tipo tranquillo, un gentleman senza pretese, piuttosto riservato. Durante le mie visite a Las Vegas, fui spesso ospitato a casa sua, ed ho potuto constatare che è un’artista che vive e respira magia 24 ore al giorno. È la sua vita, e l’influenza della magia si nota in continuazione nella sua quotidianità, persino in cucina! Tutti gli armadietti e i cassetti, dove normalmente ci sono posate e stoviglie, sono colmi di magia. Una volta infatti mi disse che la sua cucina era piuttosto superflua visto che mangiava sempre fuori casa.” Una frase celebre con cui spesso accompagnava i suoi effetti era: “Watch closely now, because the closer you watch, the less you see, and the less you see,
the better for me.”
Pubblicazioni:
• Michael Skinner’s Intimate Magic (1982)
• Classic Sampler (1996)
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Mark Wilson
James Mark Wilson è nato in America l’11 Aprile 1929. Si è appassionato alla magia all’età di otto anni quando ha assistito all’esibizione di un prestigiatore a Indianapolis. Cinque anni dopo inizia a lavorare in un negozio di magia chiamato “Douglas Magic Land”.
Ha fatto il suo primo show all’età di 13 anni in un Rotary Club con un compenso di 5 dollari.
Nel 1953 ha vinto il suo primo riconoscimento come Migliore Mago conferitogli dall’Associazione dei maghi del Texas. Mark si è iscritto alla “School of Business Administration” e si è specializzato in pubblicità usando la magia per vendere i suoi prodotti. Ha unito la vecchia arte della magia con la televisione, infatti nel 1954 è stata trasmessa la prima serie televisiva di Mark Wilson: “Time for Magic”. Cinque anni più tardi è diventato il primo prestigiatore a presentare un programma settimanale in una TV nazionale: “Magic Land of Allakazam”.
Nel 1964 ha creato il padiglione “Hall of Magic” alla World’s Fair in New York per la “General Cigar Company”. Nel 1968 ha anche realizzato “The Magic of the Telephone” per l’American Telephone and Telegraph Company. Mark Wilson fa parte del consiglio di amministrazione del “Magic Castle” di Hollywood. Nel 1972 e nel 1974 ha vinto il premio come Mago dell’anno conferitogli dall’Accademia delle arti magiche di Hollywood. E’ l’unico prestigiatore della storia ad aver vinto questo premio due volte.
Sempre nel 1974 Mark Wilson ha pubblicato il Corso completo di Magia, un libro che raccoglie e spiega moltissime tecniche e routine per iniziare a praticare quest’arte. Sono state vendute oltre 1 milione di copie.
Anche il figlio di Mark, Greg, si è appassionato alla magia e nel 1975 padre e figlio si sono esibiti insieme nello show televisivo “It’s Magic”. Greg Wilson è stato il coprotagonista insieme al papà e alla mamma in una serie di 130 spettacoli: “The Magic of Mark Wilson”.
Nel 1980 Mark si è esibito in Cina. Nessun artista occidentale si era mai esibito in questo paese nei 32 anni di storia della Repubblica Popolare Cinese e per questo è stato definito il “Marco Polo della Magia”. Lo show è stato registrato ed è stato poi trasmesso a tutta la nazione. Il risultato? Oltre 200 milioni di cinesi hanno visto il suo spettacolo!
Infine, nel 2015, Mark e Nani, il suo assistente, sono stati invitati alla seconda serie dello show televisivo Penn&Teller Fool Us. -
Ron Wilson 🎧
Ron Wilson nacque il primo Ottobre 1926 a Dundee, una città di mare situata a Est della Scozia. Egli si faceva chiamare "The Uncanny Scot" (tradotto: lo scozzese misterioso) e con il suo marchio comico si esibì in tutto il mondo, in nazioni come Russia, Cina, Africa, Giappone, India, Svezia, Hong Kong e nella mitica città di Las Vegas. Lo scozzese infatti è stato un "all round artist": si esibiva in situazioni di close-up formale, magia da scena parlata e manipolazione. Ron aveva la capacità di essere un ottimo performer anche in situazioni particolari; si dice che detenga il record per aver fatto uno spettacolo con il minor numero di persone (solamente 1), e non solo, Max Maven racconta che riuscì ad ottenere la massima attenzione da un pubblico di strip-club.
Ron Wilson si appassionò alla prestigiazione dopo aver visto il mago Dante esibirsi nella sua città. Successivamente, all'età di nove anni, Ron tenne il suo primo spettacolo in un hotel in Irlanda durante un viaggio di vacanza con la famiglia.
A diciannove anni, dopo il servizio militare, si unì al Dundee Magic Circle, dove divenne amico intimo di Harry Carnegie (fondatore) e Johnny Geddes . Inizialmente Wilson provò a lavorare nell'attività di suo padre, ma alla fine decise di cercare fortuna in Canada nel 1952. Durante il viaggio, prima di attraversare il fiume che separa gli Stati Uniti dal Canada, in particolare, Detroit da Windsor, Ron conobbe Karrell Fox e Milt Kort. Una volta raggiunta la destinazione conobbe il suo futuro vicino di casa: Larry Jennings . Negli anni seguenti Wilson ha girato nella Cfac-TV e nella più importante rete televisiva canadese (CBC-TV) a Toronto e si è esibito nei club nei dintorni di Detroit e Toledo.
Successivamente nel 1966 lasciò il Canada per trasferirsi in California dove, al Magic Castle, divenne un performer pluripremiato, nonché membro del consiglio di amministrazione fino ad ottenere la carica di presidente. Quì Ron Wilson ha vissuto la sua lunga vita di successo profondamente assorbita dall'arte, dalla cultura e dagli affari della magia. Inoltre nel libro "Tales from the Uncanny Scot" Ron racconta dei suoi anni al Castel e di tutte le persone che ha incontrato lungo la strada: i suoi amici intimi hanno incluso personaggi leggendari come Dai Vernon, Cary Grant, Miller, Crandall, Platt, Jennings, Ose e Billy McComb e personaggi meno conosciuti come Jim Carazini, Luke McKissack e Jamal Rofeh.
Iniziò, inoltre, ad esibirsi in feste di celebrità nelle case di Beverly Hills e a lavorare su navi da crociera. Interpretò ruoli anche in alcune serie televisive come:"Fantasy Island", "Rhoda" e "Ironside" facendo da consulente tecnico o "imprestando" le mani per gli attori che recitano il ruolo di un giocatore d'azzardo.
Ron Wilson inoltre creò/migliorò alcuni effetti tra cui: micromacro, il giornale rotto e ricostruito, un effetto con le cornamuse, the highland hop, ecc. Scrisse anche alcune note di conferenza e due libri: "The Uncanny Scot", e "Tales from the Uncanny Scot".
La sua carriera durò oltre settant'anni fin quando, purtroppo, il 17 dicembre 2010 morì d'infarto a Los Angeles.
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Guy Hollingworth 🎧
Guy Hollingworth é un prestigiatore, autore e conferenziere inglese noto in tutto il mondo. Specializzato principalmente nella cartomagia, egli é conosciuto per le sue strabilianti performances, per i suoi libri (specialmente "Drawing Room Deceptions") e per le sue conferenze all'interno delle quali presentava sempre routines originali mai viste prima.
Hollingworth nacque il 1974 e si interessò per la prima volta alla magia all'età di 13 anni, quando era uno studente alla "St. Paul's School", una scuola privata situata a Londra. All'interno della scuola vi era un club magico chiamato "The Prestige Society" e Guy poteva scegliere se iscriversi a una classica attività, come a esempio uno sport, oppure a questo club. Senza esitare scelse questo club magico. All'inizio il suo interesse non era grandissimo per quest'arte, ma continuò a seguire i corsi lo stesso.
Tutto ciò cambiò nel momento in cui vide performare in TV Channing Pollock in una serie di Thames Television "The Best Of Magic", programma trasmesso negli anni 1989-1990. Guardando Pollock si rese conto di quanto amasse le sue performances e quindi volle anche lui iniziare a imparare la magia, l'unico problema era che nelle sue esibizioni Pollock si esibiva dinanzi a un grande pubblico su un palco e ciò fu un grande ostacolo per Hollingworth, dato che lui era molto giovane e non poteva avere la disponibilità di performare su un palco. Per fortuna, sempre nello stesso periodo, Guy vide Ricky Jay performare sempre in una serie televisiva (questa volta era una serie di Open Media trasmessa su Channel 4 nel 1990-1992 di nome "The Secret Cabaret"), con la differenza che Ricky performava davanti a un pubblico molto più ristretto e ravvicinato (la famosissima close up magic). Ciò diede una grandissima ispirazione a Hollingworth a praticare la magia, poiché in questo modo poteva sia impararla che performarla.
Guy iniziò la sua carriera di performer con uno spettacolo all'Open Day della sua scuola, da quel momento in poi iniziò a performare in moltissime situazioni lavorative (close up itinerante, palco, salone, feste aziendali...). Fece anche molte apparizioni televisive, soprattutto nel Regno Unito (apparve a: "Heroes of Magic", "Britain's Worst Cheats", "50 Greatest Magic Tricks" e a "History of Magic - Close Up Magic"), ma anche negli USA (in "The World's Greatest Magic III"), in Portogallo (in "Illusoes with Luis de Matos") e persino in Giappone (in "The five Greatest Magicians in the World"). Nell'agosto del 2008 presentò al Comedy Festival un programma intitolato "Expert at the card table", basato sulla misteriosa identità di Erdnase, pseudonimo dello scrittore del famosissimo libro del 1902 "The Expert At The Card Table".
Come detto in precedenza, Guy Hollingworth é conosciutissimo per i suoi libri, per le sue lectures e per i suoi effetti originali. Il suo libro che lo rese più famoso é "Drawing Room Deceptions" pubblicato da Mike Caveney's Magic Words nel 1999. Ma questa non é l'unica pubblicazione scritta che Guy ha fatto, infatti pubblicò anche 2 note di conferenza, una dedicata alla sua partecipazione al FISM del 2015 ("FISM lectures note") e l'altra dedicata al processo creativo ("Waiting For Inspiration") e un fascicolo dedicato alla cartomagia chiamato "Quartet".
Guy é stato protagonista anche di molti DVD: "The London Collection" (1996), "The Hollingworth Collection" (all'interno del quale vi é contenuta la spiegazione della sua routine più famosa: "The Reformation", forse la migliore versione di torn-and-restored card, routine venduta anche a parte in un download chiamato "The Reformation") e "Routines".
Nonostante le sue grandissime capacità performative e le sue ancor più grandi potenzialità nel diventare un cosiddetto worker (nel gergo magico il "worker" é colui che ha fatto della magia la sua principale fonte di sostentamento economico), la magia non é mai stata il suo lavoro principale. Infatti egli, dopo aver conseguito lo studio di due lauree (una in industrial design e la seconda in legge) iniziò a lavorare come "barrister" (cioè un avvocato di alto livello), che tuttora é la sua occupazione.
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Albert Goshman
Albert Goshwinsky, meglio come Albert Goshman o Al Goshmannasce il 6 dicembre del 1920 negli Stati Uniti nella metropoli di New York. Il primo lavoro di Albert non fu quello del prestigiatore, bensì quello del fornaio e secondo alcune voci la sua specialità erano i Bagel.
Attorno all’età di venticinque anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, avendo trovato un libro di micromagia, cominciò a studiare i primi giochi e dopo la fine della guerra continuò la sua passione.
Inizialmente il suo nome d’arte fu Fakir il panettiere, oppure si faceva chiamare Il falso panettiere (the baker that’s a facker).
All’inizio degli anni sessanta Albert Goshman dovette chiudere la sua panetteria andata in fallimento a causa di una catena di negozi di panetteria che aveva aperto a Brooklyn. Si trasferì dunque nella West coast, a Los Angeles e dopo pochi anni, a partire dal 1963, cominciò ad esibirsi regolarmente al Magic Castle, presso il quale riscosse fin dai primi momenti una buona fama.
Il suo nome iniziò ad essere conosciuto anche al di fuori del mondo magico tanto che il 17 agosto del 1966 si esibì per l’ 84° compleanno di Samuel Goldwyn (uno dei più grandi produttori cinematografici dei primi del ‘900).
La sua bravura cominciò a dargli parecchia fama tanto che il 7 Dicembre 1985 per Albert Goshman, fu invitato da RocMac Millan, gestore del The international magic studio di Londra al Kennedy Hotel per un incontro segreto insieme ad altri duecento maghi. L’evento si strutturava tra dimostrazioni e conferenze di magia e nel 2005 la conferenza e l’esibizione di Goshman è stata commercializzata in formato DVD.
Albert fu ammirato da tutti per la sua magia, ma non per il modo di vestirsi. Era una persona molto trascurata e si racconta che solo una volta sua moglie riuscì a convincerlo a vestirsi in modo elegante con smoking e guanti in cotone, per un’esibizione importante al Magic Castle.
Albert ricevette, durante la sua vita vari premi tra cui:
• Nel 1968 ricevette il titolo di miglior mago da close-up (1968)
• Nel 1975 AMA Award per il mago dell’anno e miglior mago da close-up (1968)
Nella sua vita ha pubblicato vari libri: Four card through a newspaper (1968), Conins through the table (1668), The card in the purse (1968), Magic by Gosh, scritto in collaborazione con Patrick Page (1985).
Sempre di Goshman esistono anche dei DVD e VHS: Magic by Gosh (VHS, 1986), The life and the times of Albert Goshman (DVD, 1986), The Albert Goshman lecture: the live at the Kennedy (DVD, 2005).
Goshman è sempre stato molto stimato dalla stampa magica e non. Lou Derman, un commediografo, scrisse per la rivista Genii questo: “Siamo davvero fortunati ad aver vissuto in un’era che ha generato tre geni: Einstein, Albert Shweitzer e Aalbert Goshman”. Da Frances Ireland Marshall fu definito “Una grande palla soffice di burro di uomo”.
La rivista The world’s fair scrisse: "Al Goshman è fenomenale; non c'è da stupirsi che la sua reputazione sia schizzata alle stelle negli ultimi anni. Sapevamo che sarebbe stato bravo, ma non avrei mai immaginato che nessun essere umano potesse essere così bravo."
Un reporter del New York times partecipò ad una convention magica ad Abbott a Colon (Michigan) e, facendo riferimento ad Albert scrisse: “il punto culminante della settimana è stato un fornaio che ha fatto magia, trasformando una moneta di rame in argento.”
Goshman è inoltre note per essere stata la prima persona a fabbricare e commercializzare su grande scala palline di spugna di ogni colore e grandezza, reversibili e non, oltre ad un grande numero di oggetti sempre in spugna. La qualità della spugna sintetica dalla ditta di Albert Goshman era e ad oggi, per moltissimi, rimane la migliore per fare magia. Franck Garcia nel suo libro “Enciclopedia della magia con le palline di spugna” consiglia moltissime volte l’utilizzo dei prodotti di Goshman. La produzione su grande scala di palline prefabbricate rivoluzionò, seppur in minima parte, il mondo magico, dal momento che non era più necessario fabbricare a casa propria le palline intagliando la spugna con le forbici.
A livello tecnico Goshman non mirò a costruire un repertorio sconfinato, bensì decise di curare nei minimi dettagli un numero ridotto di effetti classici. Decise di fare questa scelta dopo che Dai Vernon gli disse: “Albert, se impari a fare qualsiasi dei giochi conosciuti meglio di chiunque altro, tutti i maghi noteranno se vedono il trucco eseguito da qualcun altro, Dovresti vedere Goshman farlo.”
Questo approccio allo studio di magia gli permise di correggere ogni minimo errore tecnico manipolativo e il timing.
L’elemento principale per Goshman è il performer stesso. È celebre la sua frase “You are magic”. Tu sei la magia. Gli oggetti di scena arrivano solo per la corsa. Se sei un artista abbastanza forte, non importa cosa fai. Stai vendendo "tu". È stata la più grande scoperta che abbia mai fatto.
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Tom Mullica 🎧
Thomas Blaine Mullica nacque a Waupun, in Wisconsin, il 19 agosto 1948. All’età di 5 anni, il suo più grande desiderio era quello di fare il Clown. Due anni dopo, però, per il suo settimo compleanno, la madre gli cambiò la vita regalandogli lo “Sneaky Pete Magic Kit”, regalo dal quale scaturì la sua grande passione per la magia.
Dopo essersi diplomato, nel 1966, si arruolò nell’esercito, servendo per ben tre anni in Corea e Germania. Una volta tornato in patria, si traferì in Michigan, nel villaggio di Colon, in Michigan, dove iniziò a lavorare per la “Abbott’s Magic Company”. Si trasferì poi nuovamente, questa volta ad Atlanta,
in Georgia, dove frequentò un corso da bartender, per poi, nel 1976, aprire il suo bar: il “Tom-Foolery Magic Bar Theatre”, una sorta di night-club dove lui si esibiva ogni sera, in cui fece più di 3000 sold out! Questa attività durò fino al 1987 e, proprio durante questi undici anni, a partire dal 1980, strinse una forte amicizia con il comico (e, sporadicamente, anche mago) Red Skelton. Questi gli consigliò di creare un numero di 10-15 minuti con i suoi effetti migliori, in cui non avrebbe dovuto parlare, ma solo con musica in sottofondo e pantomima, arte di cui Mullica era maestro, grazie ai suoi studi di ventriloquismo.
Tom accettò il consiglio: una volta chiuso il club, si ritirò sei mesi dalla scena per mettere a punto il suo nuovo numero, che, una volta pronto, portò inizialmente in Francia, a Parigi, al “Crazy Horse Saloon” e successivamente nel resto del mondo. La caratteristica di non essere uno show parlato, gli consentì di abbattere qualunque barriera linguistica e avere successo in tutto il mondo.
Si tratta proprio del suo celeberrimo numero con le sigarette!
Nel 1991, dopo anni di successi, ritornò in America, ad Atlanta, dove proseguì con la sua carriera di prestigiatore comico fino al ’96.
Ebbe numerosissimi successi professionali: nel 1984 vinse il “Siegfried & Roy Golden Lion Award” a Las Vegas; fece inoltre numerosissime apparizioni televisive, al “World’s Greatest Magic”, al “Late Night with David Letterman” e al “Penn and Teller’s Sin City”.
Anche le sue pubblicazioni sono innumerevoli, impossibili da elencare, ma ricordiamo le principali: “An evening at the Tom-Foolery”, “CIgarette magic made easy” “expert impromptu magic made easy”.
Nel 1997 la sua carriera Magica subì una battuta d’arresto: dopo la morte di Red Skelton lui iniziò a scrivere “RED: a performance tribute”, cioè uno spettacolo teatrale di cui Mullica fu autore, regista e attore, dedicato all’amico. Nel 2013, inoltre, il suo aiuto fu fondamentale per la realizzazione del Red Skelton Museum & Education Center.
Nel 2010 arrivò una tragica notizia: Mullica era gravemente malato. Si trattava di una leucemia molto acuta, che però, fortunatamente, riuscì a sconfiggere.
Poco prima della sua morte, Mullica ritornò nella scena magica, presenziando, come conferenziere o congressista a svariati eventi, spesso specificando però, scherzosamente, riferendosi ai suoi problemi di salute, che non avrebbe più fatto il numero con le sigarette!
Purtroppo, il 17 febbraio del 2016 fu indotto in coma farmacologico in seguito a complicazioni derivanti da una normale operazione di ernia. A causa di una insufficienza epatica, il giorno successivo all’età di 67 anni, si decise di togliergli la vita e, con essa, ogni possibile sofferenza.
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Herb Zarrow 🎧
Herb Zarrow (Herbert G. Zarrow) nacque il 4 Novembre del 1925 a Paterson, nel New Jersey (USA). Deve la sua notorietà alle sue creazioni sia in ambito di effetti che di tecniche, in particolare allo “Zarrow shuffle”. Vide i primi effetti magici all’età di 5 anni mentre si trovava in ospedale e ad 8 mentre era in vacanza. Tuttavia il suo mondo si aprì quando a 12 anni gli venne regalato il suo primo kit magico e il suo primo libro di magia "Encyclopedia of card tricks" che diedero inizio alla passione della sua vita: la prestigiazione. Nel 1946 cominciò a frequentare regolarmente i negozi di magia di New York ma la sua vita cambiò quando incontrò per la prima volta Dai Vernon. Grazie a lui Zarrow cambiò il suo modo di pensare. Vernon gli spiegò che bisogna applicare se stessi alla propria arte, e che la magia che si esibisce deve essere adatta a noi e non può semplicemente qualcosa di letto e ripetuto. Da questi preziosi consigli nacque la loro grande amicizia che durò una vita intera. Nel 1957 venne pubblicata sulla rivista Phoenix la tecnica già citata sopra, lo “Zarrow shuffle” chiamato semplicemente “full deck false shuffle”dal suo creatore. Venne considerata una delle tecniche migliori del 20⁰ secolo sia nel close-up che nel mondo dei giocatori d'azzardo e fu una delle poche creata da un prestigiatore a essere adottata da quest'ultimi. Zarrow passò parecchi anni a perfezionare questa tecnica, ma si trattava solo della punta dell'iceberg. Negli anni firmò altre interessanti creazioni quali lo "Zarrow's switch change", il "Zarrow's trapeze", lo "Zarrow retention pass", la "Zarrow block addition", l'effetto "Zarrow's revolving aces" e molte altre. Non pubblicò mai un suo libro, tuttavia alcune delle sue tecniche e routine si trovano in varie pubblicazioni di altri artisti tra cui il “Tarbell course in magic”di Harlann Tarbell,”Modern coin magic” di J.B Bobo e nella rivista chiamata “The linking Rings” del 2001. Nonostante non scrisse mai riuscii a pubblicare un set di DVD auto prodotto nel quale affronta nei minimi dettagli il suo celebre falso miscuglio. Morì l'11 Maggio del 2008 e nello stesso anno venne pubblicato un libro su di lui intitolato “Zarrow: a lifetime of magic” scritto da David Ben in cui oltre a spiegare alcuni dei suoi segreti sono presenti dei commenti su di lui scritti da sua figlia Marla Zarrow e da altri suoi amici prestigiatori come Persi Diaconis, Johnny Thompson, Ron Wohl e John Mintz.
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James Randi
- INFORMAZIONI GENERALI:
James Randi, nome d'arte prima e nome legale poi di James Hamilton Randall Zwinge, è stato un illusionista, divulgatore scientifico ed oppositore delle pseudoscienze canadese, naturalizzato statunitense nel 1987 per ripicca verso la polizia a cavallo canadese che, durante un tour con Alice Cooper ed alla ricerca di droghe negli armadietti degli artisti, minacciò Randi per essersi opposto a quel trattamento.
Nato settimino a Toronto il 7 Agosto 1928, la sua carriera e la sua vita sono state piene, intense e d'ispirazione per generazioni di illusionisti, divulgatori scientifici e indagatori del mistero. Maggiore di tre fratelli, a nove anni inventa un tostapane automatico in grado di emettere automaticamente le fette di pane quando cotte. Da adolescente passa gran parte del tempo libero nella biblioteca della sua città e impara da solo il calcolo infinitesimale, la trigonometria e l’interpretazione dei geroglifici egiziani. In quel periodo fu costretto ed ingessato a letto a causa di un incidente avuto andando in bicicletta. In quella condizione, durata per più di un anno, leggerà il suo primo libro di illusionismo e si appassionerà al mondo del paranormale. A 17 anni abbandonerà la scuola per unirsi ad un circo itinerante, facendosi chiamare "Principe Ibis" e presentando un numero di lettura del pensiero. Fu poi, nei primi anni '60, testimone di molti trucchi presentati come fossero poteri sovrannaturali, mentre lavorava in alcuni night club nelle Filippine. Il suo interesse principale divenne l'utilizzare le sue conoscenze per rimuovere il velo di Maya che offusca la vista di chi crede davvero, e si fa imbrogliare, da imbonitori e ciarlatani che sfruttano dei trucchi per avere dei vantaggi economici o fideistici, a scapito di chi non ha le armi per distinguere un trucco dalla realtà.
- LA CARRIERA ILLUSIONISTICA:
Rimane affascinato dalla magia all'età di dodici anni, quando vede uno spettacolo dell'illusionista Harry Blackstone al teatro Royal Alexandra. Incuriosito, il giovane James compra un biglietto ed entra, sicuro che avrebbe facilmente scoperto i trucchi del mago, fallendo miseramente e rimanendo a bocca aperta per la bellezza della performance. Uscendo dal teatro, decide che un giorno anche lui sarebbe riuscito a fare le stesse cose.
La sua carriera inizia nel 1946 quando, facendosi ancora chiamare Randall Zwinge, si presentava in veste di illusionista ed escapologo. All'età di 19 anni entra nel circolo magico di Toronto. Si dedica al mentalismo e, due anni più tardi, finisce sui giornali per aver predetto la vittoria degli Yankees alla "World Series". Randi era capace di evadere da ogni tipo di costrizione fisica. Il 7 Febbraio 1956, al "The Today Show", rimase in una bara di metallo sigillata e sul fondo di una piscina di un hotel per 104 minuti, battendo il precedente record mondiale di 93 minuti, stabilito da Harry Houdini. Ma, a differenza del celebre escapologo ungherese, Randi era molto più giovane. Dedicò la prima parte della sua vita ad imparare e migliorare gli effetti esibiti da Houdini, ed anche il suo lavoro di indagatore di misteri può essere considerato come una ripresa ed un miglioramento del lavoro portato avanti da Houdini cinquant'anni prima. La sua fama crebbe sempre di più ed iniziò ad esibirsi in radio tra il 1966 ed il 1967 con un suo programma notturno, il "Randi Show". Tra gli anni '60 e gli anni '70 iniziò a farsi chiamare con il nome che lo rese celebre in tutto il mondo: "The Amazing Randi".
Nell'inverno del 1975, durante il programma "World of Wizards" sulla TV canadese, Randi si liberò da una camicia di forza mentre era sospeso a testa in giù sopra le cascate del Niagara.
- INDAGATORE DEL MISTERO:
Randi è stato il più celebre oppositore delle pseudoscienze ed ha avuto un ruolo molto importante nello smascherare frodi e ciarlatani che sfruttavano l'inganno per guadagno personale, attività a cui ha dedicato tutta la seconda parte della sua vita. La sua carriera da indagatore di misteri è stata ispirata da un episodio avuto all'età di 17 anni. Randi si trovò a passare da una chiesa spiritista in cui il pastore millantava di saper leggere il pensiero e di poter rispondere "spiriticamente" alle domande che i vivi facevano ai loro cari scomparsi. Il giovane illusionista, con un gruppetto di amici, riuscì a ricostruire i trucchi utilizzati dal sacerdote. Non riuscendo più a rimanere zitto, svelò a tutti i presenti il metodo che stava usando per leggere delle buste chiuse ma, inaspettatamente, venne richiamato al silenzio e allontanato. La moglie del ciarlatano chiamò addirittura la polizia che lo portò in centrale, lo arrestò e lo multò per aver disturbato una cerimonia religiosa. All'età di vent'anni si propose come astrologo e scrisse un oroscopo per il tabloid canadese "Midnight" sotto lo pseudonimo di "Zo-ran", semplicemente rimischiando pezzi di vecchi oroscopi precedenti.
Nel 1972 sfidò apertamente Uri Geller, il sensitivo israeliano diventato estremamente famoso tra gli anni '60 e gli anni '70, accusandolo di essere un ciarlatano ed un truffatore che utilizzava dei trucchi per realizzare i suoi miracoli, spacciati come dimostrazione di genuini poteri paranormali. Geller era celebre per la piegatura dei metalli (cucchiai e chiavi principalmente), la duplicazione dei disegni e la lettura del pensiero. Diventò famosissimo dopo essersi esibito in TV ed aver superato numerosissimi test di scienziati e parapsicologi, che venivano convinti che quelli di Uri Geller erano dei veri poteri extrasensoriali. Randi ripropose perfettamente tutti gli effetti dimostrati da Geller sotto le stesse condizioni, dimostrando che non si trattava di prodigi ma di abilità illusionistiche.
La furia di Randi non si fermò qui e si abbatté anche verso i guaritori, tra cui ricordiamo João de Deus, medium brasiliano che si auto-proclamò come psico-chirurgo. Nemmeno l'omeopatia si salvò dagli attacchi e dalle dimostrazioni di Randi, che nel 1988 presiedette, insieme a John Maddox, direttore di "Nature", gli esperimenti condotti dal team dell'immunologo francese Jacques Benveniste, che in quell'anno fece nascere un'enorme controversia riguardo la memoria dell'acqua a causa di un articolo pubblicato proprio su "Nature". Randi inoltre non è estraneo a scherni mentre calca il palcoscenico: celebre la provocazione in cui, prima di iniziare la sua performance, ingoia una dose "fatale" di sonniferi omeopatici, rimanendo giustamente indenne e continuando senza intoppi lo spettacolo o la conferenza.
Randi è noto per aver co-fondato insieme al filosofo Paul Kurtz, nel 1976, il CSICOP (Committee for Scientific Investigation of Claims of the Paranormal), nel 2006 rinominato in CSI (Committee for Skeptical Inquiry), l'associazione americana indagatrice di misteri che farà da innesco per l'apertura di altri comitati omologhi in tutta Europa e a cui Piero Angela e Massimo Polidoro si ispireranno per fondare il CICAP in Italia. Il CSI nasce dalle ceneri del "Resources for the Scientific Evaluation of the Paranormal", quando Kurtz invitò ad una conferenza contro l'astrologia personaggi del calibro di Martin Gadner, Ray Hyman, Marcello Truzzi e, appunto, James Randi. Sciolto il RSEP, i suoi ex-membri insieme a personalità come Carl Sagan e Isaac Asimov confluirono nel CSICOP, che nacque come un'organizzazione no-profit il cui scopo era quello di incoraggiare l'indagine critica delle domande sul paranormale e sulla scienza di confine. La posizione del CSI è lo scetticismo scientifico e la sua posizione sulle pseudoscienze è stata citata favorevolmente dalla National Science Foundation. Dopo che Uri Geller intentò varie cause per diffamazione verso Randi, l'illusionista si dimise dallo CSICOP perché la dirigenza era preoccupata di diventare uno dei bersagli delle cause del sensitivo israeliano.
Oltre Uri Geller, James Randi ebbe dispute legali con altri suoi oppositori, riuscendo sempre a spuntarla contro coloro che gli facevano causa. Altri suoi avversari da tribunale furono Eldon Byrd, Allison DuBois ed Earl Gordon Curley.
James Randi ha inoltre indetto la "One Million Dollar Paranormal Challenge", il premio da un milione di dollari messo in palio dalla "James Randi Educational Foundation", organizzazione no-profit fondata nel Delaware il 29 Febbraio 1996 ed oggi con sede a Falls Church, nel Virginia, allo scopo di promuovere il pensiero critico. Il premio sarebbe stato elargito a chiunque avesse dimostrato, in condizioni scientificamente controllate e preventivamente concordate, un qualsiasi fenomeno paranormale, miracoloso o inspiegabile. Randi inoltre rifiutava qualsiasi sfidante che avrebbe potuto soffrire gravi lesioni o la morte come risultato del test a cui intende sottoporsi. Nonostante siano stati più di mille i sedicenti sensitivi sottoposti ai controlli della JREF, nessuno ha mai superato il test preliminare, che viene stabilito e concordato tra Randi e il candidato.
La prima idea di offrire un premio a chi fosse stato capace di dimostrare doti paranormali venne a Randi nel 1964 durante una trasmissione radiofonica. Egli mise in palio prima 1000 e poi 10.000 dollari. La sfida è stata cancellata nel 2015, dopo che il suo fondatore si ritirò dal suo incarico. Il milione di dollari fu donato a gruppi no-profit che promuovono il pensiero critico. La JREF ha sponsorizzato anche, dal 2003 al 2015, "The Amaz!ng Meeting", ossia una conferenza annuale focalizzata sulla scienza, lo scetticismo ed il pensiero critico. Nei vari anni, tra i conferenzieri sono apparsi personaggi del calibro di Richard Wiseman, Richard Dawkins, Neil deGrasse Tyson e Bill Nye.
Randi ha inoltre accusato Sylvia Browne, sensitiva statunitense e autrice di numerosi libri sulla spiritualità, di evitare la sua sfida nonostante avesse dichiarato in ben due occasioni, durante la trasmissione di Larry King "Live" nel Marzo e nel Settembre 2001, che si sarebbe sottoposta ai severissimi controlli dell'illusionista. Randi, per provocarla, mise un orologio sul suo sito web che avrebbe registrato il numero di settimane passate da quando Sylvia accettò la sfida, finché non si sarebbe presentata davvero alla prova della JREF. Ella è però deceduta il 20 novembre 2013.
Randi è anche stato il cervello dietro due celebri burle: il medium Carlos ed il "Project Alpha". La prima avvenne ai danni della credulità dei mass-media e la seconda contro i centri di ricerca sulla parapsicologia. Nel Febbraio 1988 il medium Carlos, in realtà un artista di nome José Alvarez, amico prima e partner poi di Randi, ingannò i media australiani grazie alla squadra del programma "60 Minutes". Carlos diceva di essere un'entità vecchia di 2000 anni impossessatasi del corpo di un dodicenne venezuelano. Nella stessa trasmissione venne poi rivelato l'inganno, dopo che i media australiani resero celebre il finto medium. Con il progetto Alpha invece dimostrò, grazie ai suoi allievi Banachek (che si faceva ancora chiamare Steve Shaw) e Micheal Edwards, l'inaffidabilità di molte ricerche accademiche sul paranormale, perché condotte da persone che, non avendo un solido background culturale sull'arte dell'inganno, non potevano discernere degli ipotetici fenomeni reali da dei trucchi ben presentati, finendo per essere ingannati a loro volta e credere davvero di aver trovato le prove dell'esistenza di poteri extrasensoriali. Il progetto Alpha si tenne al "McDonnell Laboratory for Psychical Research", dedito allo studio di fenomeni parapsicologici e paranormali a St. Louis, nel 1979 sotto la guida del Prof. Peter Philips. I due allievi, rispettivamente di 17 e 18 anni, sconvolsero i ricercatori superando ogni prova: piegatura dei metalli, telecinesi, levitazione di oggetti e identificazione di nomi di oggetti nascosti. Il laboratorio ricevette poco tempo dopo delle telefonate da parte di James Randi, che si propose come assistente per scoprire truffe e/o inganni da parte dei volontari; diede inoltre alcuni consigli al team del laboratorio, poiché ipotizzava che i due volontari stessero ingannando i test tramite dei trucchi. Il team esaminò i consigli, ma non li ritenne di particolare rilievo e i due ragazzi furono giudicati dotati di facoltà paranormali. Ma, durante una conferenza stampa nel 1983, risultò che i due ragazzi erano dei mistificatori, due prestigiatori alle prime armi che Randi aveva scelto e formato proprio per ingannare i parapsicologi. Inoltre ai due ragazzi era stato indicato che, qualora gli scienziati avessero chiesto loro se fossero dei prestigiatori, avrebbero dovuto rispondere: "Sì, e ci ha mandati James Randi" dimostrando che questa semplice domanda non fu mai presa in considerazione da chi stava portando avanti i test. Poco tempo dopo la conferenza stampa, il laboratorio chiuse e la consulenza degli illusionisti divenne molto più comune negli esperimenti di parapsicologia. "Atomi e molecole non barano, gli uomini sì", dichiarò Randi quando gli fu chiesto cosa rende un prestigiatore più qualificato di uno scienziato per indagare nell'occulto durante un'intervista del CICAP.
Nel 1981, durante lo show "That's My Line", Randi dimostrò la frode di James Hydrick, sensitivo statunitense che affermava di poter muovere gli oggetti con la sola forza del pensiero, dimostrando di essere in grado di sfogliare le pagine di un elenco telefonico senza toccarle. Randi riuscì a convincere la giuria che quello di Hydrick fosse solo un trucco (nello specifico, il sensitivo soffiava furtivamente per permettere alle pagine di muoversi) e lo stesso Hydrick, molti anni dopo, ammise la frode e diede ragione a Randi.
Nonostante la sua battaglia contro pseudoscienze e superstizioni, Randi venne anche accusato di usare poteri paranormali per compiere i suoi miracoli, venendo tacciato come un truffatore che, per screditare e mettere in cattiva luce altri sensitivi, mascherava i suoi veri poteri come dei finti trucchi illusionistici o addirittura dicevano avesse dei veri poteri psichici senza essersene mai reso conto.
Nel 1982 ha istituito il "Pigasus Award", un riconoscimento originariamente intitolato "Uri trophy" e con cui premiava, ogni 1 Aprile, gli autori delle più notevoli frodi o affermazioni palesemente fasulle o pericolose sul paranormale. Il premio è diviso in cinque categorie: scienziati, investitori, media, performer e, dal 2005, "quelli che rifiutano di affrontare la realtà". L'ultimo premio è stato conferito nel 2013.
- OPERE:
Randi è autore di Conjuring (1992), una biografia storica dei più noti illusionisti, oltre che di numerosi testi educativi e divulgativi sul paranormale e sulle pseudoscienze. Ricordiamo "Flim-flam!" (1982), il suo primo e più celebre libro e "The Faith Healers" (1987), in cui Randi spiega la sua rabbia verso i ciarlatani come motivata dalla compassione che prova per le vittime delle frodi. Nel 1982 scrive "The Truth About Uri Geller", libro originariamente pubblicato nel 1975 con il nome "The Magic of Uri Geller" e che ispirerà Banachek ad intraprendere la strada dell'illusionismo, e nel 1990 la biografia "The Mask of Nostradamus", dedicata al celebre astrologo francese. Inoltre Randi scriveva regolarmente in una rubrica chiamata "Twas Brillig" sulla rivista "Skeptic" della "The Skeptics Society". Tra le sue ultime fatiche "An Encyclopedia of Claims, Frauds, and Hoaxes of the Occult and Supernatural", del 1995, è la raccolta definitiva di (quasi) tutto ciò che ha a che fare con il mondo del paranormale.
- INFLUENZE E RICONOSCIMENTI:
Nel 2014 venne girato un film-documentario, "An Honest Liar", interamente dedicato alla vita ed alla carriera di James Randi.
James Randi nella sua vita vinse numerosissimi premi e riconoscimenti. Nel 1977 fu nominato "Visiting Magician of the Year" dall'"Academy of Magical Arts & Sciences" al Magic Castle di Hollywood. Nel 1986 fu insignito del premio MacArthur Genius Grant: i soldi vinti ($273.000) furono usati in una campagna volta a smascherare i guaritori religiosi: la sua furia si abbattè su Peter Popoff, predicatore di origine tedesca che l'anno successivo dovette dichiarare bancarotta, W. V. Grant ed Ernest Angley. Nel 2003 è stato insignito del "Richard Dawkins Award" e nel 2009 dell'"In Praise of Reason Award" dal CSI. Inoltre vanta due Guinnes World Records: uno proprio per i 104 minuti passati dentro una bara di metallo in fondo ad una piscina e l'altro per essere stato rinchiuso in un blocco di ghiaccio per 55 minuti.
Randi ha collaborato ed insegnato a moltissimi illusionisti ed indagatori del mistero. Era anche un ospite regolare del programma televisivo "Bullshit!", di Penn&Teller e al "The Tonight Show" di Johnny Carson. Proprio Penn&Teller hanno dichiarato che, senza di Randi, loro non ci sarebbero stati e che devono a lui e alla lettura del suo "Flim-flam!" la loro carriera da scettici.
- INTERESSI E VITA PRIVATA:
Randi fu anche un astronomo dilettante, influenzato dal suo amico Carl Sagan, astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza statunitense. Nel 1981 gli è stato intitolato l'asteroide 3163 Randi, un asteroide aerosecante scoperto da Charles Thomas Kowal.
Nel 1973 Alice Cooper assunse Randi per coordinare gli aspetti scenografici del suo tour "Billion Dollar Babies". Randi apparirà anche nello show nelle vesti del boia che decapiterà il cantante statunitense.
Agli inizi della sua carriera a Randi fu mandato un contratto per un tour in Florida. Un suo amico di New York gli fece presente che sicuramente avrebbe lavorato in luoghi dove le persone di colore sarebbero state discriminate, così l'illusionista fece apporre una clausola dove si imponeva ai promotori del tour di non negare i biglietti ai neri o attuare forme di discriminazione razziale. Arrivato sul palcoscenico si accorse però che la clausola era stata disattesa e gli afroamericani presenti erano stati costretti a seguire lo show dalla balconata; decise quindi di lasciare immediatamente il tour e, appellandosi al sindacato degli artisti americani riuscì ugualmente ad ottenere l'intero compenso pattuito.
Nel Marzo del 2010, all'età di 81 anni, fece ufficialmente coming-out, dichiarando di essere gay e di avere un compagno (José Alvarez, nato Deyvi Orangel Peña Arteaga, colui che lo aiutò nella burla contro i mass-media australiani nelle vesti del medium Carlos) da 25 anni. I due si sono sposati nel 2013. Randi ha dichiarato di non aver mai avuto problemi o omesso la sua omosessualità a chiunque glielo chiedesse e che è felice che il suo coming-out possa essere d'aiuto ad altri omosessuali per non vergognarsi di dichiarare apertamente la propria natura. Randi ha inoltre commentato la reazione del pubblico nei suoi confronti che, a parte per una piccola minoranza, dice essere stata meravigliosa, aggiungendo che ha ricevuto moltissime mail piene di affetto.
James Randi era iscritto al Partito Democratico americano ed era pro-legalizzazione. Spiritualmente era un ateo agnostico, molto critico delle religioni, che considerava causa di molte delle tragedie dell'umanità. I suoi genitori erano anglicani. Randi ha dichiarato che, paragonato alla Bibbia, "Il mago di Oz" è una storia più credibile, e molto più divertente.
Randi aveva un gatto rosso, alcuni pappagalli e, una volta, un grosso e spaventoso ragno, anche se del tutto innocuo, che scorazzava libero per tutta la casa.
Randi non fumava, non beveva e non si drogava, perché non voleva che il suo raziocinio potesse essere influenzato da quel genere di abusi. Nel Febbraio del 2006 fu sottoposto a un intervento per un bypass aorto-coronarico. Nel Giugno del 2009 gli fu diagnosticato un tumore al colon-retto e, fino al Dicembre dello stesso anno, si sottopose a chemioterapia, superandola egregiamente.
James Randi si è spento il 20 Ottobre 2020, a Plantation, all'età di 92 anni. -
Don Alan 🎧
Donald Alan McWethy, nato il 22 Febbraio 1926 a Norwood in Ohio, è stato un brillante e apprezzato prestigiatore, considerato ad oggi uno dei mostri sacri della magia.
Suo padre era un meticoloso architetto orgoglioso del suo lavoro, Don lo descriveva come una persona presuontosa che riusciva sempre ad avere l'ultima parola sottolineando qualche dettaglio; qualità che Don ereditò sicuramente vista la sua ossessione per ogni dettaglio nella costruzione delle sue performance.
Quando si appassionò alla magia inizio i suoi studi sotto l'ala di John Snyder Jr. che gli insegnò che "niente è troppo faticoso se rende migliore la magia", pensiero che, insieme alla maniacalità del padre, rese Don Alan uno dei migliori performer del suo tempo.
All'età di 18 anni prese servizio militare presso l'aereonautica e lavorò come intrattenitore per le USO. Dopo due anni di servizio si iscrisse ad un programma speciale per diventare pilota ma, con il finire della seconda guerra mondiale, il programma venne sospeso ed il governo offrì l'iscrizione gratuita al college per tutti gli iscritti.
Don sfruttò questa occasione per iscriversi alla Chavez School of Magic a Hollywood.
Suo padre, come molti altri padri in quel periodo, non vedeva nessun futuro per lui nel mondo dell'intrattenimento e ancora meno nel mondo della magia tanto che quando partì per la Chavez School suo padre gli disse "se te ne vai ora e sali su quel treno, non azzardarti a scrivere per chiedere dei soldi".
Don salì sul treno con una valigia piena di speranza e 65$ in tasca che spese non appena arrivato ad Hollywood per affittare una stanza.
Giunto alla Chavez School però scopri di non voler essere un "cabaret magician", voleva poter interagire con il pubblico, la "quarta parete" bloccava tutti i suoi impulsi. Dopo solo tre settimane si rese conto che non avrebbe mai usato buona parte delle cose che gli venivano insegnate e sicuramente non la parte manipolativa. Non era certo di cosa volesse fare ma era certo di non voler diventare un performer "tipo Chavez". Restò comunque nella scuola e imparò molto dal punto di vista della showmanship e della professionalità tanto che Neil Foster scrisse: "Chavez raccontava che i suoi tre migliori allievi furono Channing Pollock, Don Alan e Norm Nielson, in questo ordine". A questo complimento Don Alan rispose scherzosamente dicendo di essere lusingato soprattutto perchè non usava nulla del repertorio appreso alla Chavez School, fatta eccezione per il ventaglio a pressione.
Mentre frequentava la Chavez si guadagnò da vivere lavorando part-time come perito assicurativo e dopo trentaquattro settimane di corsi si diplomò a pieni voti.
Dopo il diploma, il padre che nel frattempo si era trasferito in Florida, gli scrisse e lo invitò a riunirsi alla famiglia dato che nella città in cui si trovavano "c'è un nightclub ad ogni angolo di strada!!". Don accettò e preparò un numero di coppia insieme a Billy Philips dato che il patrigno di quest'ultimo lavorava come talent scout per una catena di locali a Cicero.
Arrivati in Florida i due ricevettero subito un ingaggio in un night-club gestito da Ralph Capone (fratello di Al) chiamato Tee Pee Club. Il numero iniziava con un doppio "guanto nel bouquet" ma il bouquet di Don era attaccato ad un paracadute e veniva lasciato planare sul pubblico, poi Billy eseguiva una manipolazione di palle da biliardo mentre Don tirava fuori un panino e lo mangiava, proseguivano poi con un effetto noto come "Cereal Bowl" e chiudevano lo spettacolo con una versione di coppia degli Anelli Cinesi.
I due eseguirono questo spettacolo in vari locali e persino ad una convention a Chicago nel 1949 al termine della quale ricevettero una standing ovation.
Nonostante il successo del numero, Don Alan raccontava: "Molto raramente ricevevamo applausi, ma molto spesso suscitavamo delle risate e questo era soddisfacente".
Dopo due anni di spettacoli insieme il duo si sciolse a causa del fatto che i risultati non arrivavano mai al livello desiderato dai due. Per Don Alan inizio la seconda carriera come bar-magician a Chicago.
Inizialmente lavorò part-time per Johnny Paul nel suo bar a Cicero e qui scopri che i suoi tre giochi preferiti erano proprio delle creazione dell'uomo per cui lavorava. Grazie alla spinta di Johnny Paul, Don Alan divenne un personaggio conosciuto nella scena magica di Chicago.
Dopo il suo periodo insieme a Johnny Paul iniziò a lavorare per Ed Schulien al 1800 N. Halsted Street. Qui imparò moltissimo ma, bene o male, si trovo sempre a performare nell'ombra del leggendario Matt Schulien, tanto che i clienti spesso gli chiedevano di eseguire giochi che erano i cavalli di battaglia di quest'ultimo come "Card on Ceiling" o i coltelli che cambiano colore.
Don Alan desiderava disperatamente una sua identità magica e una sera per gioco decise di presentare un effetto con una scimmietta di peluche sulla spalla chiamata Stanley, fu un punto di svolta per la sua carriera e lo capi quando un cliente torno dopo alcuni giorni chiedendo divertito "dov'è Stan?".
Grazie alla scimmietta di peluche riuscii a farsi un nome e nel 1952 inizio un suo show televisivo finanziato da Bowman Dairy, durante questo periodo Frances Ireland iniziò a scrivere articoli su di lui e questo gli garantì ancora più visibilità e nello stesso anno la Ireland Magic Company pubblicò il suo primo libro: "Close-Up Time with Don Alan".
Nel 1954 lasciò gli Schulien per lavorare alla Miller Steak House, un affollato ristorante specializzato in carne alla griglia, nel quale era presente una sala sul retro per le feste private nelle quali Don Alan performava.
Nel 1956 sposò la pattinatrice professionista Jean Proffer; la cerimonia ebbe luogo a Evanstone nell' Illinoise con Jack e Mary Kodell come testimoni di nozze. Il matrimonio all'inizio venne tenuto nascosto alla famiglia di Jean ma poco dopo ebbe luogo un'altra cerimonia a St. Luise. Dopo le nozze Jean partì in tournee con il suo nuovo spettacolo su ghiaccio e Don tornò a lavorare a Chicago.
A Novembre del 1956, un mese dopo le nozze, Don e Lee Le Roi comprarono il vecchio locale degli Schulien e lo riaprirono come "Don-Lee Close-Up Saloon".
Nel 1957 venne pubblicato il secondo libro di Don Alan, "Pretty Sneaky" e grazie alla visibilità ottenuta al Don-Lee Saloon lavorò di nuovo in televisione nel programma per bambini "Princess Mary Hartline's Magic Castle". Lavorava per il programma cinque giorni a settimana interpretando Sir Dono, uno stregone. Nello stesso programma dava anche la voce all'albero magico ed al pozzo dei desideri e si occupava anche di manovrare i fili che muovevano il pupazzo "Happy Hank".
Rimase per un anno intero in questo show e non ripeté mai due volte lo stesso gioco!
Nel 1959 ritornò in Florida per performare a Miami Beach e nello stesso anno venne pubblicato anche il suo libro sulla magia con gli animali realizzati con i palloncini: "Rubber Circus".
L'anno successivo dopo aver lavorato per due emittenti televisive locali venne invitato a partecipare al "Ed Sullivan Show" il 20 maggio 1960. Quella sera erano presenti vari personaggi tra cui Nelson Eddy, Gail Sherwood, Sam Levenson, Wayne & Schuster e fu la sera in cui Don Alan presentò per la prima volta al mondo la sua leggendaria routine di Chop Cup.
L'anno successivo ritornò al "Ed Sullivan Show" e partecipò anche al "Sunday Night on the London Palladium" e al "Sunday Spectacular".
Dato il suo enorme successo nei successivi 10 anni apparì anche al "Playboy After Dark", al "Mike Douglass Show" (18 volte), al "Tonight Show" (8 volte), al "Steve Allen Show" (3 volte), al "David Frost Show", al "Dick Cravett Show", a "That's Incredible" e al "John Fisher's London Show". Lavorò anche per tre anni per il Playboy Club Circuit e ebbe il ruolo di numero di apertura per lo spettacolo di Vic Damone e Margaret Whiting .
Nel 1980 registrò 28 volumi per la collana "Stevens Greater Magic Library, si ritirò ufficialmente a Las Vegas nel 1990 e due anni dopo ricevette il premio "Performimg Fellowship dall' "Academy of Magical Arts of Sciences.
Il 15 Aprile del 1999 Don Alan morì a Escondido, in California, lasciando al mondo tre figli: Kevin Alan McWethy (nato il 18 Novembre 1957), Mark Alan McWethy (nato nel 1960) e Scott Alan McWethy (nato nel 1965).
Purtroppo Don Alan al suo tempo non fu considerato come meritava perchè trascorse gran parte del suo tempo a lavorare per le persone e questo lo fece gradualmente allontanare dall'ambiente magico. Nonostante ciò Mike Rogers lo ricorda come "il prestigiatore professionista più copiato nella storia del close-up"; infatti moltissimi dei sui cavalli di battaglia vengono performati tutti i giorni in tutto il mondo ancora oggi, basti pensare al "Chop Cup", alla "Bowl Routine" oppure al "Mazzo Invisibile", senza sapere che senza il tocco di Don Alan non sarebbero quei miracoli che oggi possiamo eseguire.
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Bernard Bilis 🎧
Bernard Bilis nacque il 29 gennaio del 1955.
Scoprì la magia all’età di 8 anni perché suo padre, che faceva l’attore, dovette preparare dei trucchi per uno spettacolo. Si è specializzato nella cartomagia ma durante i suoi spettacoli utilizza molti oggetti diversi,
Intorno ai 20 anni ha lavorato come croupier e dopo ha iniziato a specializzarsi come prestigiatore, fu allievo di George Proust, il proprietario del museo della magia di Parigi; nel corso degli anni ha incontrato molti dei grandi della magia come Juan Tamariz, Fred Kaps, Dai Vernon, Ascanio e ha potuto imparare da loro.
Nel 1972 è iniziata la sua carriera televisiva e ad oggi è uno degli artisti più ricorrenti al “Le plus grand cabaret du monde”: un programma televisivo francese nel quale si alternano numeri scenici di qualunque tipo. Nel 1995 ha creato il suo primissimo spettacolo che ha esibito al Ten Hours Theatre. Uno spettacolo dalla durata di 90 minuti in cui Bernard rappresenta 6 membri della sua famiglia tramite degli sketch divertenti e soprattutto magici. Dal 2012 è in atto un suo progetto chiamato "Bilis magic world". Consiste in un suo sito internet in cui si possono acquistare a costo ridotto dei video in cui mostra e spiega degli effetti. Questo sito ha anche una parte forum dove tutti gli utenti possono comunicare e confrontarsi sulla propria arte.
Bilis è anche molto conosciuto per aver creato il celebre "Mirage": un effetto in cui i 4 assi si trasformano uno alla volta nella carta scelta dallo spettatore fino a diventare 4 carte uguali per poi di nuovo ritornare ad essere le 4 carte iniziali.
Bernard Bilis nel corso della sua vita ha prodotto un sacco di materiale(e sta continuando a farlo tramite la sua piattaforma) tra cui ben 4 libri("Close up french style" nel 1978, "French pasteboards" nel 1980, "Les dessous du strip" nel 1993 e "La magie pour les nuls" nel 2007) e molti VHS/DVD (6 edizioni di "La magie par les cartes", 2 edizioni di "100% Bilis","Les tours automagiques", "Génération Bilis, 2 edizioni di "La magie par le pieces").
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Roger Klause
Roger Klause nacque in Texsas il 19 Marzo 1938. Iniziò il suo serio studio della magia a 19 anni e in pochissimi anni divenne noto per la sua intuizione e il suo approccio, tanto che all’età di 20 anni, era già conosciuto dai migliori del settore.
Fu a lungo conosciuto come "The Leader of the Underground", un titolo conferitogli da Michael Skinner durante una conferenza a Wichita, nel Kansas, a causa della segretezza dei suoi metodi.
Roger incontrò la sua futura moglie Wanda nel 1952 al liceo; la coppia si sposò nel 1955 a Clayton, New Mexico. La sua reputazione crebbe fino a diventare un ospite fisso nelle conferenze, ricercate da maghi di tutti i livelli e di tutti i continenti. All'età di 30 anni si era già guadagnato la reputazione di uno dei migliori maghi del suo tempo e le sue routine sconcertavano regolarmente altri maestri.
A 40 anni, Roger aveva tenuto conferenze e insegnato a molti dei migliori maghi del mondo, alcuni dei quali viaggiavano anche per grandi distanze per incontrarlo.
Spesso intratteneva con la sua magia il pubblico per varie organizzazioni a Borger (la città dove era nato) e faceva quello che poteva per portare un po' di gioia a tutti quelli che incontrava. Roger era anche una fonte infinita di storie e un uomo ricco di umorismo molto apprezzato non solo dai maghi ma anche dal pubblico.
Roger Klause morì nel 2008 dopo una lungo malattia dovuta ad un cancro; aveva 70 anni.
Lance Pierce, Roger Klause - In Concert (1991)
Il libro Roger Klause -In Concert, scritto da Lance Pierce, contiene le idee e il pensiero di Klause intorno a varie routine; riporta poi anche molte testimonianze dei suoi amici. Vi troviamo i metodi, la costruzione di un effetto e molti principi di magia, ed infine anche alcune routine; tra le più famose possiamo ricordare The Miser's Cornucopia, Smokeless e The Sponge & Sleeve. -
Ernest Earick 🎧
Ernest Earick nacque il 19 Marzo 1960 a Roswell, in New Mexico da Joyce e Rex Earick.
All’età di 26 anni trovò lavoro all’University of New Mexico Press come business services manager. Era sposato con una donna di nome Teresa, con la quale ebbe due figli, Sam e Grace. Chi l’ha conosciuto racconta di una persona appassionata all’aspetto etico della vita infatti si dedicò molto alla sua famiglia e ai suoi ragazzi.
Definì la magia come un amore più che una passione e sollevò un notevole interesse soprattutto per la cartomagia più tecnica, la quale lo portò ad acquisire un’elevata abilità di mano e un’ottima padronanza delle fioriture. Gli altri prestigiatori definiscono unico il suo lavoro nell’ambito magico. Durante il suo percorso Ernest ebbe la fortuna di incontrare i grandissimi della magia al Magic Castle nell’anno 1986 come Dai Vernon, Ray Kosby, Bill Goodwin, Larry Jennings e Micheal Skinner. Venne definito dalla scena magica un artista in grado di restare molto umile e una persona piuttosto riservata.
Chi lo conobbe racconta che si esercitava per tanto tempo diligentemente all’interno del suo laboratorio magico personale quasi ogni giorno.
Molto del lavoro magico di Ernest fu incentrato nel portare il concetto di “purezza” all’interno dei suoi giochi e sul principio del “timing perfetto”: ogni cosa in un gioco, secondo lui, doveva succedere nel giusto momento all’interno dell’effetto, rispettare i tempi perfetti dava al gioco un valore aggiunto non trascurabile.
Nel 1993 pubblicò il suo primo libro “By Forces Unseen – the innovate Card Trick of Ernest Earick” a cura di Stephen Mich,consigliato a tutti i prestigiatori amanti dell’abilità di mano, si tratta infatti un libro molto tecnico e molto ricco di innovazione cartomagica.
“By forces Unseen” è diviso in due macro sezioni “Tight Tricks and Loose Sleight” e “See Them Shuffling along”. Contiene inoltre una sezione iniziale intitolata “Apologia” nella quale Ernest racconta la sua esperienza e la sua visione relativa alla magia, citando l’esperienza che fece al Magic Castle con Dai Vernon. Gli effetti più noti e apprezzati descritti all’interno del libro sono “Clap Trap” (triplice ritrovamento nel quale la terza carta appare tra le mani del prestigiatore nel momento in cui le batte tra loro, da qui il nome “Clap Trap”) e “A Flippant Thriumph” (Triuph molto visuale).
Oltre ad essere appassionato di magia Ernest amava molto la musica, la cucina e leggere libri di filosofia.
Purtroppo, morì a soli 53 anni il 27 aprile 2013 ad Albuquerque (New Mexico) a causa di una malattia cardiaca.
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Michael Close 🎧
Michael Close è un prestigiatore e musicista nato nel 1952 a Cleveland, in Ohio.
Si avvicinò alla magia all'età di sei anni, quando gli venne regalata una scatola magica contenente diversi effetti. Da allora continuò a studiare per tutta la durata della sua carriera scolastica, sempre deciso, però, a mantenere la magia soltanto come un hobby. Ciò per due semplici ragioni: innanzitutto aveva già un lavoro, quello di musicista; Inoltre non voleva dover fare magia per denaro, perchè ciò avrebbe inevitabilmente cambiato il suo approccio alla nostra arte.
Nel 1972 conobbe Harry Riser, prestigiatore di Indianapolis (dove Michael si era trasferito per gli studi), che gli insegnò moltissime cose sulla magia, in particolare sulla "Filosofia" che sta dietro a ogni performance: tutte cose che Riser aveva appreso direttamente da grandi maestri del calibro di Dai Vernon e Charlie Miller.
La filosofia che Close ha sviluppato nel tempo è che la magia è qualcosa che non deve avere NESSUNA spiegazione e che il pubblico deve scartare ogni singola soluzione che gli salta in mente.
Nel 1978, Michael accettò un lavoro come prestigiatore al "Max & Erma's restaurant", a Indianapolis, nel quale lavorò un giorno a settimana per oltre 7 anni. Già all'epoca il suo nome iniziava ad essere conosciuto nell'ambiente magico, tanto da essere chiamato per diverse conferenze ed eventi legati alla magia.
A partire dal 1985, però, i suoi impegni legati al suo lavoro come musicista iniziarono a tenerlo occupato per tantissimo tempo, tanto che si sentiva sempre meno stimolato a fare magia. Decise allora di lasciare a un suo amico e collega il lavoro al "Max & Erma's restaurant" e di ritirarsi dalla scena magica, mantenendo i contatti con i suoi amici, ma senza più esibirsi per un lungo periodo di tempo.
Solo tre anni dopo, infatti, nel giugno del 1988, riprese la sua attività come prestigiatore: in un quartiere della sua città aveva aperto "Illusions", un bar ristorante a tema magico che gli offrì lavoro come manager dello staff e come prestigiatore, lavoro che fece per 5 intensissimi anni, durante i quali si esibiva nelle più disparate situazioni per ben 5 o 6 giorni a settimana!
Proprio durante questi anni, pubblicò "Workers 1", il primo di cinque volumi della sua opera "Workers" (che completò nel 2005) in cui Close spiega moltissimi tra i suoi effetti migliori, testati per anni direttamente sul campo. Oltre alla serie "Workers", Close ha pubblicato, nei suoi oltre 50 anni di carriera, moltissimi prodotti tra libri, e-books e DVD tra i quali ricordiamo "The Paradigm Shift" e "CLOSEly guarded secrets".
Dal 1995 al 2005 lavorò presso la redazione del "MAGIC magazine" come product reviewer, pubblicando anche alcuni suoi articoli, per poi diventare, per nove anni, editore del M-U-M (Magic-Unity-Might), della "Society of American Magicians".
Nel '98 si trasferì dall'Indiana a Las Vegas e lì, un suo amico, il grande Johnny Thompson lo invitò a lavorare assieme a lui, come consulente per gli spettacoli di Penn&Teller, lavoro che fece per ben 12 anni, fino al 2010, anno in cui si trasferì nuovamente. Solamente 5 anni dopo, però, nel 2015 ritornò a Las Vegas, dove venne assunto come consulente magico per "Penn&Teller: FoolUs", lavoro che ha fatto dalla seconda (2015-2016) alla sesta e ultima stagione del programma (2019-2020).
Oggi Michael Close si occupa della produzione della settima stagione del programma, oltre che alla continua pubblicazione di nuovo materiale magico.
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René Lavand
Héctor René Lavandera, meglio conosciuto come René Lavand, nasce il 24 settembre 1928 in Argetina nella città di Buenos Aires. Suo padre, Antonio Lavandera, era un calzolaio e sua madre, Sara Fernandez, era un’insegnante.
Fin dalla tenera età René cominciò ad appassionarsi sempre più all’arte della prestigiazione. All’età di sette anni, accompagnato da sua zia Giovanna ad uno spettacolo del prestigiatore “Chang “che si esibiva nella città di Buenos Aires. Sempre negli stessi anni René imparò il suo primo gioco di prestigio da un amico di famiglia che gliene insegnò uno con un mazzo di carte.
Vari anni dopo, in seguito al fallimento dell’attività del padre, tutta la famiglia Lavand dovette trasferirsi da Buenos Aires a Coronel Suarez, città nella quale avvenne l’incidente che cambiò per sempre la vita di Lavand.
Durante i festeggiamenti per il carnevale del 1937 un diciassettenne alla guida dell’auto travolse il piccolo René mentre, con altri suoi quattro amici, stava attraversando la strada. Trasportato immediatamente al primo ospedale vicino, il pronto intervento dei dottori riuscì a salvare la sua vita. Al suo risveglio, come racconta nella sua autobiografia, le parole dei dottori lo lasciarono attonito, apprendendo la notizia che, a causa dell’incidente, gli venne amputata la mano e parte del braccio.
In un primo periodo, a causa dell’incidente, cadde in un profondo stato di depressione e paranoia, sviluppando un forte compresso di inferiorità che, come lui stesso affermò, lo accompagnò per moltissimi anni.
Dopo alcuni anni, rivedendo lo stesso mazzo di carte con il quale aveva imparato ad eseguire il suo primo gioco con le carte, decise voler riprendere la vecchia passione. Il primo libro di magia di magia in cui venne in possesso, che gli fu regalato da un amico (un certo Leonardi), fu Cartomagia di Joan Berna.
Leggendo il libro René ebbe la riconferma di ciò che già sapeva e si aspettava: tutte le tecniche necessitavano l’ausilio di entrambe le mani. Si mise, in vano, alla ricerca di libri e maestri che potessero insegnare a lui la prestigiazione, ma tuttavia come lui stesso disse: “Non esistevano libri o maestri che potessero insegnarmi la prestigiazione con una sola mano, ho dovuto creare un adattamento. Tutta la mia vita è stata un adattamento”. Fare magia con una sola mano pareva a tutti impossibile e per questo motivo René dovette reinventare e riadattare tecniche e giochi di ogni genere con l’ausilio di una sola mano.
Nel 1955 morì il padre Antonio a causa di un cancro e a causa dei debiti da estinguere René trovò lavoro presso una banca. Durante questo periodo conobbe Sara, la quale sarebbe diventata la sua futura moglie.
Continuò a lavorare in banca fino all’età di 32 anni e, parallelamente, continuò a coltivare nonostante le difficoltà la passione per l’arte magica.
Dopo anni di studio, 1961 vinse un concorso di magia che fu per lui la svolta della vita. Dopo aver vinto quel concorso, gli venne offerto di esibirsi nel “Teatro Nacional” e al teatro “Tabarsi” di Buenos Aires, iniziando ad apparire in spettacoli di varietà.
La sua famma crebbe sempre di più fino e nel 1965 cominciò ad esibirsi al di fuori dell’Argentina muovendosi, tuttavia, solo in America latina.
Attorno agli anni ’80 cominciò ad esibirsi anche nel resto del mondo, salendo sui palchi di Stati Uniti, Giappone, Portogallo, Spagna etc etc… Durante i suoi viaggi René si esibì in teatri, tenne conferenze per maghi e partecipò a moltissimi programmi televisivi che gli diedero una grande fama. I principali programmi televisivi nei quali René si esibì furono: The Ed and Sullivan Show e The tonight show negli Stati Uniti; Ilusiones in Portogallo e, in Spagna, Nada x aquì.
Nel 1988 pubblicò la sua autobiografia dal titolo “Barajando recuerdos: memorias de un ilusionista”, nel 1993 pubblicò “Magic from the soul” e molti altri tra cui “Lentidigitation Vl1 e Vl.2” o “Mysteries of my life”, nonché vari DVD com “René Lavand in London”, “The great pretender” e “Maestro”.
Nella sua vita ha preso parte anche ad alcuni film come “Un oso rojo” nel 2002, interpretando un boss criminale e, nel 2013 “El gran simulator”, un docufilm sulla sua vita.
La città di Tandil il 15 dicembre del 2012 decise di onorarlo con una statua collocata nei giardini del palazzo municipale.
All’età di 86 anni, il 7 febbraio del 2015, una polmonite correlata da numerose complicanze portò alla morte René Lavand nella clinica di Tandil.
PENSIERO
René Lavand ha sempre dato una grandissima importanza alle presentazioni. Come lui stesso diceva voleva aggiungere “bellezza allo stupore” e la stessa bellezza si ritrova nella parola. Secondo René le parole avevano un grandissimo potenziale in ogni situazione e questo potenziale doveva essere utilizzato nella magia. La parola può dare, ad un qualsiasi esibizioni, caratteristiche comiche, drammatiche o romantiche (è il prestigiatore stesso che, in base alla sua personalità, deve scegliere cosa vuole comunicare).
Un altro elemento di grandissima importanza, correlato alla presentazione, è il timing. Il timing era visto da René Lavand come l’ingrediente fondamentale che, unito alla parola, trasmetteva un’emozione. Per quando riguarda le tipologie di ritmo Lavand ne individuava quattro: uniforme, uniformemente accelerato, uniformemente decelerato e condizionato.
René Lavand è, senza dubbio, conosciuto per aver inventato il temine lentidigitation (lentidigitazione). Il termine faceva riferimento al pensiero che, l’esecuzione lenta di un gioco rendesse l’effetto stesso molto più potente di un’esecuzione con un ritmo veloce.
È iconica la sua frase che utilizzava nella presentazione dell’acqua e olio Non se puede hacer mas lento, ovvero, non si può fare più lentamente.
Come spiega approfonditamente nel libro “Lentidigitation”, alcuni tra principali vantaggi della scelta di un’esecuzione lenta sono la maggior chiarezza dell’esecuzione, al quale aumenta lo stupore, la maggior drammaticità dell’esecuzione e, soprattutto, questa scelta scongiura ogni possibile pensiero, da parte dello spettatore, che il segreto del gioco risieda nella “velocità di mano” del performer.
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Eddie Fechter
Eddie Fechter ( all’anagrafe John Edwin Fechter ) fu uno fra i più grandi bar magician della storia e fondatore della celebre convention “FFFF”. Nacque il 16 Febbraio 1916 a Buffalo ( New York ). Aveva però origini tedesche poiché i suoi genitori Ferdinand e Margarette prima di trasferirsi a Buffalo e di metterlo al mondo abitavano Straussberg in Germania. Durante gli anni del proibizionismo, nello specifico da quando Eddie aveva 3 anni, suo papà gestiva uno speakeasy( al suo tempo erano dei bar in cui venivano venduti alcolici illegalmente ) che mandò avanti fino al 1922. Poi, nel 1929, aprì un secondo stabilimento chiamato “Fechter’s bar”. Lo stesso anno, purtroppo, la famiglia Fechter fu colpita da una grande tragedia, Ferdinand venne ucciso a colpi di arma da fuoco durante una rapina e tutto ciò davanti agli occhi del povero Eddie. La morte prematura di suo padre lo catapultò fin da giovane nel mondo del lavoro, come barista ovviamente, e insieme a suo fratello Fred riuscirono a portare avanti l’attività di famiglia fino al 1931. Eddie raccontò che suo padre con i suoi clienti faceva molti giochi, intendendo però delle specie di scommesse e non delle routine magiche come intendiamo noi, e tutte queste cose vennero insegnate a lui e a Fred. Per Eddie questo fu un vero e proprio inizio e da quel momento, quando iniziò a lavorare, cominciò a fare dei giochi con carte e monete. Dato che in genere il bancone era sempre umido quando doveva eseguire degli effetti ci metteva sopra un asciugamano e questo racconta essere il suo primo tappetino da close-up. Nel 1935, nel bel mezzo della Grande Depressione, Eddie conobbe la giovane Evelyn Rogers che entrò da subito nella sua vita e che dopo 4 anni diventò sua moglie. Nello stesso anno in cui la conobbe cominciò ad appassionarsi all’arte dei tatuaggi, frequentando e aiutando così alcuni tatuatori. Dato il periodo di crisi, oltre a fare qualche lavoretto extra con un ago da tatuatore, per guadagnarsi da vivere faceva il wrestler ( si faceva chiamare Kid Ed ) e solo fra il 1933 e il 1935 combatté circa 100 match e in uno di questi un suo avversario fu Gorgeus George. Anche questo sport, però, non fu una grande forma di guadagno al tempo dato che Eddie disse che il massimo che guadagnò con un incontro fu 10$.
Nel 1943, con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, Eddie si arruolò nell’esercito statunitense e una volta finito l’addestramento base diventò il "mago dell’esercito". Durante i suoi 3 anni di servizio lavorò per i Servizi Speciali continuando sempre ad esibirsi con la sua magia. Una volta terminata l’obbligazione tornò a New York all’interno del business dei bar. Riuscì ad aprire il suo “Fechter’s Magic Bar” a Orchid Park ma per problemi di licenze rimase aperto solo 3 o 4 mesi. Poi per diversi anni lavorò come barista e alle poste ( continuando sempre con la sua passione ) e fu in questi anni che si sviluppò il suo stile nel fare magia. Cominciò poi ad essere visto sempre da più persone e ad essere invitato a feste private per fare spettacolo ricevendo paghe molto generose.
Nel 1952, insieme a sua moglie Evelyn, dopo aver tenuto da parte molti soldi, riuscì ad aprire “Fechter’s”. Eddie era a tempo pieno un bar magician e questo stabilimento fu un vero successo. Cominciò a spargersi la voce a Buffalo e iniziarono ad arrivare molti appassionati di magia per discutere e scambiarsi giochi. In pochi anni, però, il degrado urbano cominciò a colpire le comunità del centro città e quindi i due proprietari cominciarono a cercare un nuovo posto per il loro bar magico. Dalla sua ricerca Eddie riuscì a trovare un hotel del 1900 a Cheektowaga ( New York ) e decise di acquistarlo. In questo modo nel 1958 lui e sua moglie diventarono i nuovi proprietari del "Forks Hotel" e si trasferirono lì. Durante i primi anni di lavoro nella nuova location veniva effettuata magia solo nella parte bar, principalmente da Eddie. Verso la fine degli anni ’60, però, l’hotel cominciò ad affollarsi maggiormente e non bastava più un solo mago, così Eddie decise di farsi aiutare da tre suoi amici cioè Karl Norman, Joe LaMonica e Bill Okal. Nel 1970 Eddie, Obie O’Brien e il Bill appena citato cominciarono a parlare sul fatto di organizzare una mini convention di maghi esperti in close-up. Così Obie invitò alcuni amici maghi che sapeva facessero close-up ed è in questo modo che 26 maghi diedero il via alla prima edizione del “Fechter’s Finger Flicking Frolic”( FFFF ). La seconda edizione venne svolta l’anno successivo e i numeri cominciarono a duplicare e col tempo divennero sempre di più tanto che ad un certo punto ci fu il bisogno di limitare i posti a causa dei troppi partecipanti. La fama di Eddie cominciò a salire sempre di più e nel 1974 Jerry Mentzer pubblicò due libri dedicati a lui intitolati “Magician Nightly” e “Dice Holdout Methods For Magicians”, sempre in suo onore pubblicò anche “The Magic of Eddie Fechter” nel 1993. Eddie Fechter ci lasciò il 31 marzo 1979 causa leucemia. Al giorno d’oggi il FFFF continua ad andare avanti e il presidente è Obie O’Brien.
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Edward Victor
Edward Victor, all'anagrafe Edward Victor Neuschwander, nato il 20 agosto 1887 nel "Charing Cross" Hotel di Londra da genitori svizzeri, fu uno dei più grandi prestigiatori di sempre.
La magia lo affascinò sin da piccolo: quando vide lo spettacolo "King of Koins" di Nelson Downs all'acquario di Londra, decise che sarebbe diventato un artista. Studiò molti libri e venne aiutato da molti maestri, tra cui ricordiamo David Devant. Egli non solo gli impartì lezioni sulla prestigiazione, ma gli trasmise anche la passione per le ombre cinesi. Victor divenne un maestro anche nell'arte delle ombre, tanto che lavorava molto di più con spettacoli di ombre che di prestigiazione! Nel suo spettacolo iniziava proponendo un paio di suoi effetti magici, per poi proseguire con uno spettacolo di ombre che si concludeva con una serie di volti noti che Victor sapeva riprodurre e caratterizzare alla perfezione!
I genitori, non sapendo dove il percorso artistico lo avrebbe portato, desideravano che seguisse il business degli alberghi di famiglia. Per questo motivo venne mandato in Svizzera, dove lavorò come cameriere in un hotel. Lì che conobbe un prestigiatore francese che, in cambio di lezioni di inglese, gli insegava tecniche ed effetti.
Edward si sposò due volte: la prima, il 22 giugno del 1922 con Eileen O'Connor, una donna irlandese che mollò i suoi studi infermieristici per andare in tourneè con lui come sua assistente. Con lei ebbe il suo unico figlio, Patrick, che però morì nel 1957. Il loro fu un matrimonio felice fino al 27 marzo del 1940 quando la donna morì a causa di una malattia. La morte della moglie amata lo colpì duramente. Continuò a fare spettacoli con il figlio Patrick, ma cominciò a trascurarsi e a bere troppo alcol, finchè non conobbe Sybil Clarke, la giovane donna che sarebbe diventata sua moglie il 4 novembre del 1944. Il secondo matrimonio lo fece come ringiovanire e la donna gli stette accanto con amore fino alla fine dei suoi giorni.
Nel 1907 entrò a far parte del Magic Circle, dove riuscì prima a ottenere un posto nell "inner magic circle" e poi, nel 1926, fu investito della carica di GMMC (Gold Medalist Magic Circle), un onore che solo sei persone hanno mai avuto.
Il 28 luglio del 1915 si arruolò nell'esercito e venne congedato quattro anni più tardi, nel febbraio 1919. Riprende così la sua attività da artista, che lo porta in giro per il mondo: fa dei tour in Sud Africa, in Belgio e in Svizzera. Avrebbe dovuto fare un tour in America, ma a causa dei suoi impegni in Inghilterra e del fatto che volessero pagarlo meno del suo usuale cachet, non accettò mai il lavoro.
Edward Victor fu più un artista per il pubblico che per i maghi, infatti furono molto poche le conferenze che tenne e i libri che pubblicò.
Il suo primo libro, "The magic of the Hands", pubblicato nel '37 fu stampato in sole 2000 copie.
Il secondo e il terzo, "More magic of the Hands" e "Further Magic of the Hands" (rispettivamente del '42 e del '45) furono stampati in 1500 copie.
Leggenda narra che ci fosse un quarto libro pronto per la pubblicazione, "With Magic Hands", di cui vendette il manoscritto a George Davenport nel 1948, ma che non venne mai pubblicato e che è ormai andato perduto.
Il mondo magico è stato poco clemente con Edward Victor: Il suo nome è per molti sconosciuto e molte sue invenzioni sono state ripubblicate da altri autori.
Per esempio lo Spellbound, attribuito a Dai Vernon, è basato su una sua idea, così come la "Depth Illusion", nota ai più come "Marlo Tilt".
Fu inoltre l'inventore della "E-Y-E count", una falsa conta che può essere considerata l'antenata della "Elmsley Count", e della tecnica ripubblicata in seguito da Ed Marlo sotto il nome di "Convincing Control".
Oltre a ciò, fu inventore di alcuni capolavori come "The eleven card trick" e "Sympathetic Silks".
Edward Victor morì il 17 aprile del 1964, all'età di 76 anni, dopo una convalescenza durata qualche mese, passata in perenne compagnia della sua Sybil e di un mazzo di carte. -
Al Leech
Alfred B. Leech Nacque il 19 Ottobre 1917 a Washington DC. In giovane età si trasferì a Chicago dove frequentò la Northwest University (prestigiosa università degli usa).
Prestò servizio nella marina come Ufficiale delle comunicazioni nel Pacifico. Successivamente lavorò presso l'agenzia di stampa di Chicago United Press association . Nel 1958 entra a far parte della
Newsweek Magazine , la cui redazione si trovava a New York City. Si trattava di una rivista generalizzata che, fondata nel 1933, diffuse 3 milioni di copie negli usa e 4 milioni in tutto il mondo. Entrare a far parte di questa rivista gli diede l'enorme opportunità di entrare in contatto con i prestigiatori più influenti dell’epoca come Dai Vernon, Frank Garcia e Harry Lorayne. Nel 1962 tornò a Midwest dove accettò la carica di direttore delle relazioni pubbliche della Allis Chalmers Manufacturing Company( azienda che produceva macchine a vapore e attrezzature per mulini).
E stato presidente della campagna pubblicitaria per la prima convention combinata organizzata dalla IBM(International Brotherhood of Magic) e dalla SAM ( The Society of American magician). Si trattava di una convention organizzata da due delle più importanti organizzazioni di magia di tutto il mondo, che miravano a diffondere valori come: l’elevazione dell’Arte in magia, la promozione dell’armonia tra maghi e l’opposizione all’inutile esposizione pubblica di effetti magici. Morì nel 1974 all'età di 57 anni a causa dell'enfisema (malattia polmonare contro la quale stava lottando da tempo).
Tra i tanti giochi che ha pubblicato i più noti ai giorni d'oggi sono :
Two had four aces: un gioco che consiste nel produrre i quattro assi, facendo apparire prima i neri (picche e fiori) per poi trasformarli nei rossi(quadri e cuori) per poi far apparire nuovamente gli assi neri.
A surprise Monte: un'originale variante del gioco delle tre carte dove, nella prima fase, le due carte perdenti si trasformano nelle due carte vincenti e nella seconda fase tutte e tre le carte coinvolte si trasformano in carte casuali.
Chicago opener:
una routine di carte in cui il retro di una carta selezionata liberamente cambia colore (ad esempio da blu a rosso) e viene messa da parte. Viene selezionata una seconda carta e si vede che la carta col dorso rosso si è trasformata nella seconda selezione. È forse il gioco più famoso di Al Leech inizialmente intitolato da lui come "hot card trick NO. 1" e commercializzato dalla Ireland magic company nel 1950 .Fu reso popolare da Frank Everhart con il nome con cui è conosciuto ai giorni d'oggi "Chicago opener".Pubblicato successivamente da Frank Garcia in "A million Dollar card Secrets" e da Anthony Brams in "Last look at Leech". Si può dire che questo gioco ha ampiamente superato la prova del tempo, sarà che (come sostiene anche Michael Ammar) soddisfa il criterio di Dai Vernon circa la chiarezza dell'effetto.
Opere
Nel corso della sua vita ha scritto 8 opuscoli dove tratta magia con: carte, manipolazione con le palle di spugna e ditali. In più viene trattato anche il tema della misdirection nel primo opuscolo pubblicato "Don't look now: a smart Slant on misdirection". Elencati in ordine di pubblicazione i titoli degli opuscoli sono i seguenti:
Don't look now: a smart slant on misdirection (1948)
For card man only(1949)
Manipulating with Leech(1952)
Card man stuff (1953)
Handbook of card sleights (1954)
Cardman Ship(1959)
Super card man stuff(1965)
Al Leech legacy ( pubblicato sei anni dopo la morte nel 1980).
Tutti questi opuscoli sono raccolti in un libro intitolato "the complete Al Leech" pubblicato per la prima volta nel 2014 da Danny Rudnik e Roberto Giobbi. Un altro libro pubblicato dopo la sua morte riguardante la sua magia è "A last look at Al Leech" pubblicato da Anthony Brahms, ( grande ammiratore di Leech) il quale racchiude in questo libro i suoi effetti preferiti di Alfred, includendo altri numeri sparsi in altre pubblicazioni magiche. -
Charles Jordan
Charles Thorton Jordan fu un prestigiatore non professionista, allevatore di polli e fabbricatore di radio, famoso per la conta Jordan.
Nasce da Charles Renalt Jordan e Mary Louise Thorton il 1° ottobre 1888 a Berkeley (California), una cittadina 16km San Francisco. Nel 1891 nasce la sorella minore, Margaret Louise.
All’età di dieci anni Charles assiste ad un’esibizione di Harry Kellar: da questo momento si appassiona alla magia e comincia a sviluppare dei propri effetti con le carte. Nel 1908, a diciannove anni, incontra Bob Madison (sindaco di Santa Rosa, California) e quest’ultimo gli insegna diverse tecniche. Da questo momento Jordan inizia a produrre dei pamphlet dove descrive effetti impromptu o con una preordinazione. La famiglia dichiarò che produceva in media una decina di effetti diversi a settimana.
Si trasferisce a Penngrove (California) dove lavora come allevatore di polli (come il padre); inoltre progetta e fabbrica radio.
Nel 1919 pubblica una delle sue opere più famose: Thirty Card Mysteries, prodotto interamente da lui. In quest’opera viene pubblicata per la prima volta la conta Jordan: una falsa conta che permette di mostrare quattro carte come quattro, nascondendo l’ultima. Tra il 1920 e il 1923, con la collaborazione di T. Nelson Downs abbiamo un’intensa produzione di opuscoli dedicati ad effetti con le carte, impromptu e con preordinazione. I più rilevanti: Ten New Impromptu Card Tricks (1920), Ten New Prepared Card Tricks (1920), Ten New Sleight of Hand Card Tricks (1920), Ten New Miscellaneous Tricks (1920), Ten New Pocket Tricks (1920). Nel 1923 si affievolisce la sua passione per la magia e torna a focalizzare gli studi sulle radio e a dedicarsi alla manifattura.
Tra il 1920 e il 1930 partecipando a diverse competizioni, diventa un campione di rompicapo: i premi in denaro di queste competizioni porteranno lui e i suoi colleghi a guadagnare decine di migliaia di dollari annui.
Dal 1930 convive con sua madre ormai vedova a Vallejo, California.
Il 1935 è la data in cui viene contattato da Theodore Annemann, che gli propone di produrre una raccolta dei suoi lavori. Il progetto viene avviato, ma viene abbandonato poco dopo. Successivamente, anche Lloyd Jones si interessa a raccogliere i lavori di quest’uomo ma Jordan ci lascia prima che Jones possa raggiungerlo per lavorare a questo progetto.
Muore il 24 aprile 1944 a Petaluma (California) dopo una lunga malattia. È sepolto al Cypress Hill Memorial Park a Petaluma.
Charles Jordan difficilmente aveva contatti con altri prestigiatori, conduceva i suoi studi e le sue produzioni spesso e volentieri da solo, vendeva i suoi effetti esclusivamente tramite posta e non si è mai esibito in pubblico. Questo modo di fare ha suscitato dubbi e dato vita a diverse controversie, le quali hanno portato a credere che la magia che portava il nome di Charles Thorton Jordan non fosse sua. L’aneddoto più celebre è quello di Rufus Steele. Nel Vol. 2 di Pentagram, Steele racconta di averlo visitato e di aver constatato che non fosse altro che un allevatore di polli. Sulle richieste di Steele, infatti, Jordan negò di saper fare magia, anzi affermò di avere un accordo con Arthur Finley che consisteva nel pubblicare gli effetti di quest’ultimo sotto il suo nome. Si pensa che Arthur Finley facesse questo con lo scopo di non far associare il suo nome al mondo magico. Di testimonianze analoghe a quelle di Steele ne abbiamo diverse, tra cui quella di Joseph Ovette, Karl Fulves e Lloyd Jones.
Quasi tutti i giochi di Jordan sono in seguito stati raccolti da Karl Fulves in due libri: Charles T. Jordan Collected Tricks (1975) e Charles Jordan’s Best Card Tricks (1992) edito da Dover. Qualche effetto di Charles Jordan si trova anche all’interno di Hugard, J. (1974). Encyclopedia of card tricks. New York: Dover.
Fonti:
-Conjuring Credits
-Findagrave
-Wikipedia
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Ben Earl
Benjamin Earl (spesso abbreviato Ben Earl) è un prestigiatore inglese nato il 24 ottobre 1981 a Londra, che vive a Bournemouth, cittadina sulla Manica.
Appassionato fin da ragazzino di magia, con un fascino speciale per il mondo del gioco d'azzardo, diviene performer professionale poco più che ventenne. Divulgatore e formatore, è protagonista di diversi DVD e autore di libri. Da qualche hanno ha fondato, insieme a una cerchia di sodali, Studio 52, progetto in cui confluisce il suo approccio didattico, la sua filosofia magica e la sua linea commerciale (www.studio52magic.com).
Apparso nell'episodio pilota di Penn & Teller: Fool Us nel 2011, è uno degli undici prestigiatori protagonisti della prima stagione della trasmissione, ed è riuscito a ingannare la celebre coppia magica esibendosi in una routine molto naturale e sfidante sul tema di Dai Vernon Cutting the Aces (classico che compare in Stars of Magic), con una rielaborazione a partire dalla Fabulous Ace Routine di Henry Christ.
Di bella presenza, forse a tratti eccessivamente ammiccante e consapevole, aggiunge a una tecnica molto fluida, una cura attenta dei dettagli psicologici. Lavora a una grande pulizia e naturlezza delle mosse che gli consente di esprimersi in una forma di improvvisazione magica jazzistica, a partire dalla solida maestria acquisita.
È stato ideatore e protagonista di una mini serie di quattro episodi per Channel 4, ora su Prime Video Usa (Ben Earl: Trick Artist), nella quale mette in scena alcuni classici come Bullet Catch, dimostrazioni di pickpocket, rielaborazioni di grandi illusioni del passato (di Houdini fra gli altri), ed esibizioni di destrezza manuale, intorno a cornici narrative e nuclei tematici quali il crimine, la scienza, il denaro, l'arte.
Nel suo libro più importante, Less is More (Vanishing Inc, 2017), nel quale confluiscono tre precedenti fascicoli autoprodotti (Less is More, 2012; Less is More 2, 2013; Less in More Bonus, 2015), riassume pensiero e pratica di anni, a partire dalla routine (Real Ace Cutting) che portò in TV: un esempio, fin dal titolo, della tensione verso
l'essenziale e l'autenticità che contraddistingue tutto il suo approccio, sfociando in una nonchalance performativa notevole e convincente.
Nei suoi primi DVD, il trittico Past Midnight (2007), racconta, in una cornice un po’ dark, tecniche e giochi di carte piuttosto ricercati: alcuni propendono alla pura esibizione di stile, ma altri, in particolare seguendo il filone delle late night locations o intorno al tema della carta pensata, mostrano elementi di forza e originalità.
I suoi DVD più recenti (Real Ace Cutting, Real Deck Switches, Real Coin Magic), che giocano sull'anagramma di Earl ("real") sottolineando la ricerca di scioltezza e semplicità che simulino un'esperienza di realtà (dal punto di vista dello spettatore) sono un buon complemento agli scritti dell'autore, che di recente sono stati arricchiti dai volumi Roleplayer (2018) The Shift (2018), The Shift Vol.2 (2019), The Shift Vol.3 (2020), molto curati della confezione e con l’ambizione di andare in profondità di tecnica e teoria. Ci si può fare un'idea dell’approccio e dello stile di pensiero di questo artista ascoltando gli episodi del recente podcast The M-world, disponibile su Spotify: chiacchiere in libertà ai tempi del lockdown, ora divaganti ora illuminanti, ricche di spunti (https://open.spotify.com/show/4yPwSODA3GCcO1UBMclO9n?si=XQRVavDlR4C_zzfsUKkZlQ).
Nel periodo pandemico, Earl ha anche prodotto e distribuito, in streaming live e poi come download, diversi Deep Magic Seminars (2020 e 2021), in cui, ripartendo analiticamente dallo studio delle tecniche di base, e focalizzandosi su alcuni aspetti (falsi miscugli, impalmaggi, scambi di mazzo…) espone le sue idee, tecniche e finezze. -
Harry Lorayne
Harry Lorayne, nato il 4 maggio 1926, è un mago americano noto per le sue incredibili dimostrazioni sulla memoria.
Crebbe a New York e all'età di 18 anni, iniziò a esibirsi come mago da tavolo al Billy Reed's Little Club di New York.
Lorayne vide il suo primo trucco con le carte alla tenera età di 11 anni e si promise subito di capirlo da solo perchè troppo timido per chiedere al mago la spiegazione. Essendo povero di famiglia rubò bottiglie di latte vuote davanti agli appartamenti del caseggiato in cui viveva, in modo da poter raccogliere il deposito di $ 0,02 su di esse, e potersi comprare così un mazzo di carte.
Ebbe bisogno di 18 centesimi per comprare il suo primo mazzo di carte e provare a elaborare quel trucco che vide.
Una volta comprato il mazzo, dopo aver lavorato sul gioco, scoprì diversi modi per eseguirlo, inclusi metodi migliori rispetto a quelli adottati dal mago che vide eseguirlo la prima volta.
"Usavo lo stesso mazzo per mesi, fino a quando, fra sudore e sporcizia le carte non raggiungevano il doppio dello spessore originale!
Non ho mai prestato attenzione alle carte stesse, la mia attenzione era sempre sugli effetti o sulle routine che volevo fare e sulla loro presentazione", racconta in un'intervista.
La cartomagia gli è stata di grande aiuto per uscire fuori dalla gabbia della timidezza.
Sempre ad 11 anni, a causa dei voti negativi che prese nelle verifiche a scuola, Harry, venne punito corporalmente dal padre.
Perciò cominciò a pensare ad un metodo per migliorare a scuola senza dedicare troppo tempo allo studio: "se riuscissi a ricordare le risposte alle domande, se potessi semplicemente conoscere/imparare quelle risposte più velocemente, non dovrei dedicare tutto quel tempo allo studio".
A quel punto, cominciò a frequentare la biblioteca e a leggere alcuni libri su "come ricordare" (alcuni risalenti al XVIII secolo).
Lorayne iniziò ad apparire sulla televisione nazionale nel 1958, prima in "I've Got a Secret", dove dimostrò la sua capacità di ricordare il nome di tutti gli spettatori tra il pubblico e poi su "The Ed Sullivan Show" e numerosi altri programmi televisivi.
Per dimostrare la sua memoria, Lorayne restò accanto al presidente del club che stava visitando e venne presentato a ogni socio (il numero di membri di un club poteva arrivare fino a 1.500). Dopo circa un'ora e mezza, Harry annunciò che avrebbe pagato mille dollari a qualsiasi interlocutore di cui non ricordasse il nome. Ricordò sempre i nomi di ciascun membro del pubblico. Lorayne fece anche bella figura memorizzando e richiamando le informazioni degli elenchi telefonici senza errori. Istituì anche una scuola di memoria a New York che ebbe fra i suoi istruttori Bob Elliott e Darwin Ortiz .
Durante le sue esibizioni utilizzò sempre e solo mazzi presi in prestito perchè, a suo parere, utilizzare il proprio mazzo di carte in una performance fa perdere il 20% dell'efficacia dell'effetto.
Inoltre, disse che il metodo migliore per eliminare qualsiasi idea nella mente dei membri del pubblico di un mazzo "non normale", è fare magia con carte loro.
"Perché perdere efficacia quando non è necessario?"
Harry ebbe una grande passione per la magia improvvisata con un mazzo preso in prestito, quindi dovette spesso accontentarsi di una qualità delle carte non ottimale.
Il suo primo lavoro sulla magia con le carte, "Close-Up Card Magic" (1962), il libro sulla magia per principianti, "The Magic Book" (1977), la rivista "Apocalypse" (1978-1999), il libro "Before I Forget" (2013) e il libro "The Memory Book" (che è stato un bestseller di New York Times) sono considerati i suoi lavori più influenti. -
Steve Draun
Steve Draun (all’anagrafe Stephen Draun), nato nel 1941, è un prestigiatore professionista conosciuto, principalmente, per la sua famosa versione dell’Herman Pass: il “Midnight Shift”, pubblicato per la prima volta nel 1984 nella rivista “Richard’s Almanac” di Richard Kaufman.
Grande amico e fonte di ispirazione per Steve è stato Ed Marlo. Infatti, insieme anche ad altri prestigiatori, tra cui Simon Aronson, Bill Malone, John Bannon, David Solomon e Joel Brash, avevano un gruppo informale che si incontrava ogni settimana per discutere di magia (questi incontri sono durati fino alla morte di Marlo).
Nel 1987 pubblica “The Magic of Steve Draun” (prefazione di Ed Marlo), un piccolo libro di sole 43 pagine contenente però le spiegazioni di diverse tecniche, tra cui il “Midnight Shift”, insieme a giochi con le carte e non.
Nel 1993, invece, viene pubblicato un libro dedicato a lui, scritto da Richard Kaufman e intitolato “Secrets Draun from Underground”. Esso presenta una maggiore raccolta di tecniche ed effetti rispetto al precedente e nei suoi dieci capitoli affronta vari argomenti fra cui doppia presa, salto, impalmaggio, miscugli e tagli al tavolo, sbirciate e altri ancora.
Nel 2007 pubblica il suo set di 3 DVD “Standing Room Only”, nei quali vengono mostrati e spiegati una moltitudine di giochi, presi direttamente da un suo spettacolo, sia con le carte che con altri oggetti. Attraverso questo materiale video si può avere accesso alle sue versioni di grandi classici come la “Carta Ambiziosa”, “Knotted Silks”, “Out of This World”, “Travelers”, “3 Card Monte” e molti altri. Nel volume 2, inoltre, è presente un contenuto bonus dedicato interamente al “Pass”.
Un’altra sua grande creazione è il “Real Man’s Wallet”, un attrezzo che permette di eseguire l’effetto classico “Card to Wallet”. Esso si presenta come un normale portafoglio di pelle e permette di caricare carte e altri oggetti (monete, banconote, carte di credito…) al suo interno, nello scompartimento dedicato ai documenti. Grazie a questa funzione è possibile eseguire anche altri giochi oltre a quello citato precedentemente. Inoltre, date le sue dimensioni ridotte rispetto ad altri attrezzi simili, può essere utilizzato come portafoglio da tutti i giorni.
Attualmente Steve Draun è ancora tra noi e vive a Hoffman Estates (Illinois).
Fonti:
-Conjuring Archivi
-Secrets Draun From Underground by Richard Kaufman
-Standing Room Only vol. 1,2,3
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Martin Nash
Martin Nash, autoproclamatosi "Charming Cheat" (Incantevole Baro/Affascinante Truffatore), fu un cartomago noto per le sue performance al tavolo, spesso eseguendo dimostrazioni sul gioco d'azzardo.
Martin Allan Nash nacque a Parksville (Canada) il 18 marzo 1933. Cominciò a praticare magia con le monete e con le colombe finché, nel 1962, in New Jersey partecipò a una convention con il suo amico Ed Balducci, illusionista americano che rese famosa quella che fu poi chiamata levitazione Balducci. Dopo aver visto un giovane eseguire il Jack Miller's holdout, si chiese cosa avrebbe visto dopo.
Nash ricevette il consiglio da parte di Ed di andare a veder performare Harry Lorayne, a quel punto, Martin lo guardò e gli chiese: "Cos'è un Harry Lorayne?" (probabilmente scambiò Lorayne per un gimmik).
Dopo aver guardato Harry per un po', scoprì che era effettivamente possibile intrattenere solo con un mazzo di carte.
Dopo il congresso, tornò a casa da sua moglie e le disse: "Mi guadagnerò da vivere entro quattro anni con solo un mazzo di carte".
Da quel momento in poi si allenò molto con le carte fino a sviluppare una particolare passione per le tecniche dei bari e per le truffe, la sua magia divenne un punto di riferimento fondamentale nella storia della cartomagia.
Martin stesso si autoproclamò come "Charming Cheat" (Incantevole Baro/Affascinante Truffatore).
Fu talmente bravo che gli venne chiesto di dare una mano, con la sua conoscenza sulle truffe, alla polizia e alle agenzie governative degli Stati Uniti e del Canada per catturare dei truffatori.
I primi tre libri di magia che scrisse sono: "Ever So Sleightly" (1975), "Any Second Now" (1977) e "Sleight Unseen" (1979).
Le due tecniche di cui fu più orgoglioso furono l'Infinity Control e il Tabled Faro Shuffle. Diede spesso lezioni private per insegnare queste tecniche e fece giurare ai suoi studenti di mantenere il segreto. Dopo aver tenuto segreto per molti anni il funzionamento delle tecniche e delle routine, accettò di pubblicarle in due videocassette (1999). Ora si trovano nel DVD "Infinity & Beyond"(2004).
Si esibì in tutto il mondo, sulle televisioni di diversi paesi e frequentò regolarmente il Magic Castle, dove ricevette spesso standing ovation per il suo spettacolo.
Harry Lorayne e Martin Mash diventarono buoni amici, infatti Lorayne, nell'ultima pagina del suo primo numero di "Apocalypse" (gennaio 1978), parlò della sua visita a Martin a Vancouver (in Canada) e riportò i ringraziamenti ricevuti per essere stato fonte di ispirazione per la carriera di Nash.
Successivamente, Harry chiese a Martin il suo contributo per il primo volume di "Best of Friends".
Morì il 20 luglio del 2009.
Bibliografia:
https://www.lybrary.com/martin-a-nash-m-136.html
http://geniimagazine.com/wiki/index.php/Martin_Nash
https://www.themagiccafe.com/forums/viewtopic.php?topic=576420&forum=2
https://www.vanishingincmagic.com/magic-dvds/martin-a-nashs-infinity-beyond/
https://www.themagiciansforum.com/post/any-fans-of-martin-a-nash-on-here-10666986 -
Stewart James
Stewart James è stato un dei più prolifici creatori magici nel corso del ventesimo secolo. Si dice avesse creato oltre 800 plots e che prendesse ispirazione parlando con degli amici immaginari.
Nacque a Cortright, Ontario, il 4 maggio del 1908. Ebbe un'infanzia difficile, e all'età di 15 anni abbandonò la scuola. Nonostante questo sviluppò una mente molto matematica e le sue creazioni ne sono la prova.
Gran parte dei suoi effetti, infatti, hanno resistito allo scorrere del tempo e sono oggi considerati dei veri e propri classici.
Lavorò come postino e prestò servizio militare durante la seconda guerra mondiale, esibendosi per i commilitoni. Morì all'età di 88 anni il 5 novembre 1996.
Troviamo le sue pubblicazioni all'interno di The James File e tra gli effetti che ha ideato o a cui ha aggiunto il suo tocco ricordiamo: Miraskill, Headline Prediction e soprattutto la sua leggendaria versione dell'Open Prediction, pubblicata postuma sul numero uno della rivista Penumbra.
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Charlie Frye
Charlie Frye è un brillante prestigiatore, giocoliere e artista circense contemporaneo.
Figlio d’arte, inizia la sua carriera da molto giovane seguendo le orme del padre e del nonno, due ottimi clown. Prosegue con questa attività per alcuni anni, esibendosi di circo in circo ottenendo risultati di altissimo livello, fino a quando incontra Sherry, una ballerina, di cui si innamora, e con la quale si sposa.
Sherry, che all’età di quattordici anni era stata accettata alla “North Carolina School of Arts”, decide di abbandonare il ballo per dedicarsi alla carriera di “assistente” negli spettacoli di Charlie.
Per un breve periodo Charlie e Sherry si esibirono per le strade di New York in quanto Luis Jacob (uno dei più grandi clown al mondo) aveva suggerito a Charlie di mettersi in proprio.
Durante questo periodo i due gettarono le basi per un atto che li avrebbe portati a esibirsi sui palcoscenici dei migliori casinò del Nevada.
Poco dopo essere arrivati a Las Vegas, i due strinsero una forte amicizia con George Carl, il quale iniziò a seguirli assiduamente senza perdersi mai una loro esibizione.
I due si esibiscono oggi in un numero classico, ma indubbiamente fresco e divertente, Charlie esegue autentiche meraviglie, tra giocoleria e effetti magici, mentre, visibilmente annoiata, Sherry sbadiglia. -
Tony Slydini 🎧
Tony Slydini ("sly" sta per “astuto, brillante” e il "Dini" per avere qualcosa di simile ad Houdini), nome
d’arte di Quintino Marucci, nato a Foggia l’1 settembre del 1901 è stato un dei più importante prestigiatori del '900.
Avendo visto suo padre esibirsi con qualche semplice gioco di prestigio, fu influenzato sin dalla tenera età
dalla magia.
In giovane età lasciò l'Italia per stabilirsi a Buenos Aires, dove iniziò a studiare magia da autodidatta; non c'erano né libri né negozi di magia né maghi di cui fosse a conoscenza. La risposta entusiasta da parte di amici e parenti ai suoi primi effetti lo incoraggiò a perseguire nello studio della magia ancora di più, lavorando sulla misdirection e lapsicologia.
Nel 1930 pensò di girare il Sud America e guadagnarsi da vivere con la magia. La prima tappa fu il Perù ma la Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti nel 1929 si diffuse in Sud America e chiuse ogni luogo di intrattenimento, rendendo impossibile a Slydini, che non parlava neanche bene l’inglese, di trovare lavoro.
Decise così di andare negli Stati Uniti a vivere con sua sorella e suo fratello ma si rese conto che la situazione lavorativa non era delle migliori nemmeno li. Quando suo cognato andò in California per lavoro, la sorella di Slydini gli suggerì di andare con lui, lo fece e mentre si trovava sulla costa occidentale incontrò alcune persone a cui piacevano lui e la sua arte, che gli suggerirono di rimanere, frequentare la scuola serale e trovare lavoro in California.
Rimase in California tre mesi e la formazione che ricevette fu l'unica educazione formale che abbia mai ricevuto. Da lì Slydini lavorò al Paterson Museum, al Newark Museum e altri.
Nel 1940 circa, Slydini andò a Boston dove accettò per 5$ di fare un piccolo spettacolo per persone anziane in una chiesa locale. Qui conobbe un comico che, meravigliato, lo presentò ad un agente che senza fare domande firmò a Slydini un ingaggio di tre giorni al Queens Theatre di Quincey alla paga di $15 al giorno. Le prenotazioni iniziarono a crescere e Slydini trascorse sette anni a lavorare nel New England, in teatri, locali notturni e organizzazioni private. Sorprendente è come un comico, che a Slydini non era piaciuto a causa dei suoi modi maleducati durante il loro primo incontro, fu la più grande influenza positiva nella sua carriera.
Quando iniziò a lavorare a Boston, Slydini non conosceva alcun mago pertanto non sapeva nulla di club di magia o raduni finchè un prestigiatore, che lo vide esibirsi, gli chiese di andare in un club dove i maghi dilettanti si incontravano.
Mentre era lì, Hanson chiese a Slydini se gli sarebbe piaciuto salire sul palco ed esibirsi, Slydini non aveva portato nulla con sé, quindi dovette improvvisare con oggetti presi in prestito, un mago seduto accanto a lui gli consegnò gli oggetti necessari
per il fazzoletto che cambia colore. Questo non era l' effetto che Slydini avrebbe preferito mostrare ad altri maghi, ma era tutto ciò che aveva. Quando salì sul palco, chiese al pianista di suonare un valzer, fece la sua versione stand-up del numero e, quando finì, i maghi del pubblico ne furono così sconcertati che gli fecero un’ovazione e più tardi si radunarono attorno a lui ipotizzando un metodo radicalmente nuovo.
Successivamente frequentò il club a intervalli regolari, conobbe Herman Hanson e altri maghi, scoprì dove si trovavano i negozi e i luoghi di ritrovo dei maghi locali. Verso la fine del suo soggiorno a Boston gli fu chiesto di partecipare a una convention, accettò e accadde che uno dei numeri che doveva esserci non poteva essere presentato. Il presidente però aveva bisogno di un numero sostitutivo. Herman Hanson, ormai molto amico di Slydini, suggerì proprio lui come sostituto. Eseguì la sua performance che ebbe talmente tanto successo che da lì in poi i maghi iniziarono a conoscere Slydini.
Durante la guerra, Slydini intrattenne migliaia di soldati nei campi, negli ospedali e nei centri ricreativi. Tra il 1949 e il 1950, visitò gli Stati Uniti per tenere le sue famose conferenze. La sua fama si diffuse e ben presto altri famosi maghi di tutto il mondo cercarono la sua compagnia e la sua esperienza tra cui i leggendari Cardini, Okito, The Great Virgil, Bert Allerton, Al Flosso, Jack Gwynne e Dai Vernon che
disse di lui:"Slydini è l'unico mago che potrebbe mai ingannarmi.”.
Ad Atlantic City davanti a un congresso nazionale di maghi è stata cementata la sua reputazione di "Mago dei Maghi". Alla fine, perfino l'Europa e l'Asia richiesero la sua presenza, si esibiva pubblicamente, appariva in televisione( “The tonight show”, ”the dick cavett show”) e teneva numerose lezioni private a maghi che desideravano apprendere la sua nuova forma di close-up e l’arte della misdirection.
Nel 1958, ha presieduto la convention magica dell'International Brotherhood of Magicians British Ring. Frank Joglar, scrisse: "Non c'è dubbio su chi fosse la star della Convention. Era Slydini, il cui lavoro era in ogni dettaglio impeccabile".
Successivamente, si concentrò quasi esclusivamente sull'insegnamento e alle lezioni, illustrando agli altri le sue
tecniche di esecuzione originali e metodi unici per applicare la misdirection.
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John Ramsay 🎧
Nasce in Scozia, ad Ayr il 13 marzo del 1877. Fu un prestigiatore amatore che vinse, nel 1955 il FISM nella sezione micromagia e venne eletto presidente dell’ IBM british ring. Veniva definito da Alex Proctor, ex presidente della Scottish Conjurers' Association come “ il mago che amava ingannare i prestigiatori “. Figlio di un falegname, si avvicinò alla magia all’età di 7 anni, quando sua madre gli mostrò qualche piccolo effetto, incoraggiandolo molto in questo percorso, consigliandogli di spendere i suoi risparmi di ragazzino in giochi di magia e puzzle. Il suo principale impiego era dietro al banco di un suo negozio di alimentari, molto del suo repertorio nasce proprio da lì, con oggetti che a prima vista possono sembrare di non facile reperibilità per molti, ma onnipresenti nel suo negozio, come la moneta che passa impossibilmente all’interno di una giara di vetro. È principalmente conosciuto per avere ideato effetti diventati, oramai di culto, come “ Cylinder and Coin “ o “ Coin in the hat “, altri effetti che lo resero celebre furono una sua versione di “ cups and balla “, “ card to pocket “, “ four little beans “ o “ triple restoration “; una menzione non può, inoltre, mancare verso il suo “ ramsay subtlety “, il “ ramsay palm “ o all’enorme contributo dato alla manipolazione di ditali. Importantissimo il suo studio sulla misdirection, e sulla perfetta gestione dello sguardo. Una delle sue affermazioni più note era infatti: ” If you want them to look at you, look at them. If you want them to look at 'it', look at 'it'.".Nel corso della sua vita esegue tre viaggi in America ( il primo nel 1934, gli altri nel 1936 e nel 1939 ), in questi viaggi ha la possibilità di incontrare e ricevere la stima di alcuni dei più famosi e importanti artisti dell’epoca, nomi come Theodor Anneman ( “ ... who hasn’t heard of john ramsay and the way he outdistances everyone with his close-up thimble and Coin work? “ - the jinx - ) e T.Nelson Downes ( “ john, I would willingly walk three hundered molesta to see you performe “ cit. ). Conobbe anche Dai Vernon nel 1939, ma lo vide performare solo nel 1950; entrambi si rispettavano molto e John descrisse Vernon come il più elegante artista di close-up che avesse mai visto, lodando la sua creatività. Come artista si esibisce principalmente in congressi magici, in cui si diletta a stupire e lasciare i professionisti a bocca aperta usando routine composte da strutture astute ( talvolta paragonate a puzzle ) e una misdirection studiata al dettaglio. Altro suo palco è stato il suo negozio nella città di Ayr, dove tutt’oggi, alcuni cittadini più anziani, si ricordano di come, dopo avere inserito delle uova in un cartoccio, le uova sparivano magicamente. Di suo di è rimasto molto poco, molti suoi effetti sono andati perduti, in quanto lui non era solito ne’ scriverli ne’ spiegarli anche sotto compenso, preferiva, piuttosto, spiegarli a pochi “ eletti “ che prendeva come allievi. Poco prima della sua morte ( avvenuta il 19 gennaio 1962 ad 84 anni ) inizio a scrivere un’autobiografia, ma il tempo non gli permise di terminarla, fu il suo allievo Andrew Galloway a prendere in mano questo progetto per provare completarlo. I testi scritti in collaborazione al suo amico Victor Farelli e una trilogia e un set di dvd scritta e registrati dal suo allievo Andrew Galloway sono, oltre a piccoli interventi su riviste magiche come “ the gen “ o “ the sphinx “, i principali punti di riferimento per i suoi lavori. Importanti contributi al suo lavoro sono stati dati anche da artisti del calibro di John Carney. A pari passo con la magia, portava avanti attività sportive come l’atletica, il wrestling ( ha evitato la box per la sua bassa statura ) o il bowling. Fu anche un grande appassionato di arte in generale, si innamorò della fotografia, e divenne un eccellente ballerino da sala, tanto da essere spesso richiesto come giudice per alcune gare di ballo. Tra le altre cose era anche un eccellente giocatore di dama, ottenendo, addirittura, un pareggio sfidando Richard Jordan, campione mondiale del tempo. La sua più grande passione, magia a pare, fu il giardinaggio, tanto che la cittadina di Ayr, nel 1955, dedicò un terreno vicino al suo negozio a lui, nominandolo “ ramsay garden “.
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James Brown
James Brown nasce ad Huddersfield, Inghilterra. E' maestro di inganni psicologici e discorsi motivazionali. Si esibisce da oltre 20 anni ed è considerato come uno dei migliori performer del sud dell'Inghilterra - ottenendo il prestigioso titolo di Close Up Magician of the Year dal famoso Magic Circle nel 2006.
E' arrivato, anche, secondo all' "International Magic Convention Close-Up", sempre nel 2006. Negli ultimi 2 decenni James è stato ingaggiato come consulente per diversi programmi TV di alto profilo. Più recentemente James è stato uno dei soli 2 consulenti magici per l'acclamato Beyond Magic con DMC (Drummond Money-Coutts) per National Geographic. Programma di risonanza internazionale, è stato un lavoro d'amore che ha visto DMC esibirsi in illusioni mozzafiato in tutto il mondo, molte delle quali sono state create e prodotte da James.
E' stato anche consulente per la serie di successo di Channel 4: "TROY", offrendo le sue abilità come creatore magico. Eccellente oratore, da vita a seminari aziendali o lanci di prodotti.
Si esibisce in celebrazioni matrimoniali, feste private e convention aziendali. Oggi vive a Poole, Dorset, nel Sud dell'Inghilterra. Tra le sue pubblicazioni spicca, senza dubbio, la serie in 2 DVD "Professional Opportunist" nella quale la "Misdirection" gioca un ruolo fondamentale. -
J.B. Bobo
J. B. Bobo è nato l'11 febbraio 1910 a Texarkana (Contea di Miller), dove la sua famiglia era proprietaria del Bobo Grocery Store. Fu battezzato solo con le iniziali del bisnonno, immigrato francese, di nome Jean Beaubeaux. Il padre Horace H. Bobo, appassionato di magia, morì quando Bobo era giovane; dopo la sua morte la madre si risposò e tutta la famiglia si trasferì a Chesley, in Ontario.
In ciascuna delle quattro città canadesi in cui aveva vissuto Bobo (Chesley, Hannover, Hamilton e Windsor), la famiglia aveva dei ristoranti di proprietà e fu qui che Bobo iniziò ad imparare i primi giochi di magia grazie ad alcuni ospiti frequenti. Il suo interesse per la magia cresceva man mano che imparava nuove cose e ogni spettacolo lo faceva appassionare sempre di più. Un amico di famiglia era un mago dilettante che si esibiva in alcuni teatri locali, grazie a lui, Bobo iniziò ad appassionarsi così tanto da iniziare a vedere tutti gli spettacoli in cui era presente un mago, dal circo ai vari spettacoli itineranti.
Quando la famiglia viveva a Windsor, Bobo e sua sorella prendevano spesso il traghetto per Detroit per assistere alle esibizioni di Vaudeville. Qui ebbe la possibilità di vedere molti maghi famosi che divennero fonte d'ispirazione per sviluppare il proprio stile. Tra i più grandi rimpianti, racconta di essersi perso un'esibizione dal vivo di Harry Houdini.
A tredici anni, Bobo scoprì il famoso catalogo di Johnson-Smith, che presentava molti giochi di magia, ne ordinò tantissimi, iniziando ad imparare giochi di prestigio con carte, palline, ditali e monete, con cui creò le sue prime routine. Di notevole importanza fu il famoso “Tarbell Course in magic” grazie al quale affinò lentamente le sue abilità magiche. La sua prima apparizione pubblica fu ad una gara per dilettanti al Windsor Theatre. Quando Bobo tornò a Texarkana, all'età di diciannove anni, si unì a una troupe chiamata “stage-struck friends", che si esibiva localmente e nelle città vicine.
Mentre lavorava per diversi rivenditori a Texarkana, incontrò Lillian Carlow, sua futura moglie, che divenne la sua assistente e ben presto, grazie ad alcuni produttori, iniziarono la loro carriera in tutti gli stati occidentali. Dopo diversi anni di lavoro, stanchi di viaggiare, costruirono uno spettacolo per le scuole pubbliche di Arkansas e degli stati circostanti. Al culmine della loro carriera si esibirono tra le 400/450 volte all'anno, stimando più di 14.000 spettacoli scolastici in oltre cinquant'anni.
Nel 1947, Bobo inserì molte delle sue idee magiche in un libro, “Watch This One!” ma fu “Modern Coin Magic” qualche anno dopo (1952), ad accrescere la sua reputazione nel mondo magico. Il libro è stato ristampato più volte e nel 1966 fu ampliato di oltre 150 pagine in “New Modern Coin Magic”. Il suo successo lo portò a scrivere un terzo libro nel 1984, “The Bobo Magic Show”.
Bobo era noto come abile mago e comico, ma eccelleva anche come artista, vignettista, fotografo, direttore della fotografia e artigiano. Disegnò i suoi volantini e i suoi manifesti e costruì molti dei suoi trucchi. Ormai noto in tutto il paese, non solo per i suoi scritti, presentò conferenze in club e convention di magia, il suo ultimo libro era praticamente un manuale su come guadagnarsi da vivere come mago per le scuole. Nel 2006, è stato realizzato in suo onore un DVD chiamato “Bobo” in cui è presente una sua intervista, uno spettacolo per bambini realizzato da lui e la moglie, dimostrazioni e spiegazioni dei suoi trucchi preferiti.
J. B. Bobo morì il 12 settembre 1996 a Texarkana, dove venne sepolto.
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Karl Fulves
Karl Fulves è nato nel New Jersey, dove vive tutt’ora con la moglie e tre figli, nel 1939.
Sulla sua vita non si sa molto, poiché ha sempre rifiutato le richieste di intervista; ha un’enorme conoscenza della letteratura magica che gli è servita durante la scrittura di moltissimi libri e riviste con i quali ha insegnato la magia a migliaia di principiati.
Fulves rilevò la rivista The new Phoenix da Don Tanner, ma ne pubblico solo 3 numeri arrivando al 400esimo numero quando, nel 1965, disse "The bird will be fondly laid to rest” (l’uccello verrà messo a riposo con affetto). Lo stesso anno ha avviato una nuova rivista: The Pallbearers Review che portò avanti fino al 1975 facendo uscire 10 numeri. Nello stesso periodo iniziò anche un secondo periodico chiamato Epilogue. concluse queste due, ne iniziò una terza che lo occupò per dieci anni, dal 1978 al 1988: The Chronicles Limited, di cui uscirono 36 numeri.
oltre a questi periodici, ne vennero pubblicati altri come Charlatan, Underworld, Fine Print, Interlocutor e Midnight Magic Montly. Di quest'ultima i primi 7 volumi portano il titolo Midnight Magic Magazine, il titolo originale che poi è stato cambiato dall’ottavo numero.
The Lowdown è l’ultimo periodico pubblicato da Fulves che ha iniziato a essere distribuito dal 2016.
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Jean Hugard
Jean Hugard era un famoso mago professionista.
Hugard nacque il 4 dicembre del 1871 a Toowoomba, Queensland in Australia; il suo vero nome è John Gerard Rodney Boyce.
Hugard si avvicinò tardi alla magia, nonostante questo diventò uno dei più grandi maghi al mondo, spesso chiamato “the dean of magician” (il decano dei maghi), l’ultimo di un trio che fece la storia della prestidigitazione, insieme a Robert Houdin ed al Professor Hoffman.
Si interessò alla magia dopo aver visto un’esibizione di Louis Haselmayer e il suo primo libro di magia fu “Secrets of conjuring and magic”, una traduzione di Hoffmann del libro di Robert Houdin.
Nel corso della sua vita si è esibito con diversi nomi come, Oscar Kellmann, Chin Sun Loo e Ching Ling Foo. Infine, nel 1896, iniziò la sua carriera professionale con il nome di Jean Hugard, con cui è conosciuto oggi.
Non lavorò esclusivamente come mago ma continuò lavorare nella banca nazionale del queensland, dove aveva lavorato fino ad allora, fino al 1898 quando, con diversi soci, lasciò la banca per fondare la Endeavour Meatworks di Burketown, un'azienda che si occupava di produrre carne in scatola. La ditta ebbe molto successo per diversi anni ma, a causa di diversi fattori come la siccità e la poca esperienza nel settore, Hugard fu costretto a chiudere e a guadagnarsi da vivere con dei lavori occasionali.
Nel 1912 abbandonò la moglie e la famiglia e nel 1915 si trasferì negli Stati Uniti, dove lavorò a Vaudeville dal 1916 al 1918.
Nel 1919 comprò un teatro vicino al Luna Park di Coney Island e ci lavorò fino al 1929. Fece anche uno spettacolo al Forrest Theatre di Brodway.
Girò il mondo in tournée, dove uno degli spettacoli serali che presentava era un numero di magia orientale in muto. Quest’atto era famoso per la nuova routine di Bullet catch (cattura di proiettili) chiamata “The great rifle faet”, Hugard fu il primo a presentarla con l’utilizzo di armi moderne per il tempo.
Dopo il ritiro dal mondo dello spettacolo si ritirò a Brooklyn e si dedicò alla scrittura di testi per addetti ai lavori, né scrisse più di trenta e, nel 1943, divenne anche editore di una risivista intitolata "Hugard's Magic Monthly".
Nel 1938 venne assunto da Carl Waring Jones, un famoso editore, perché John Northern Hilliard morì dopo aver scritto solo il primo capitolo della sua opera “Greater magic”. Hugard aveva il compito di ingrandire l’opera di almeno 1000 pagine. il libro oggi è un manuale standard della magia, definito da molti come uno dei migliori.
Nella sua carriera editoriale non mancarono però degli scandali, venne infatti infatti accusato da Dai Vernon di aver rubato buona parte del materiale contenuto in "Expert Card Technique", pubblicato nel 1940.
Otto anni dopo George W. Kaplan venne accusato di plagio da Sam Leo Horowitz per via del materiale contenuto nel suo libro "The Fine Art of Magic". Horowitz infatti sosteneva che molto del materiale fosse suo e alcune cose fossero addirittura di Vernon nonostante nel libro non fosse presente alcuna citazione ai due. Kaplan mortificato si scusò per l'accaduto e affermò di aver affidato la revisione dell'opera e la stilatura degli eventuali crediti mancanti proprio a Jean Hugard. Le accuse caddero nuovamente su di lui portandolo ad una notevole perdita di credibilità nell'ambiente magico.
Negli ultimi anni divenne totalmente cieco a causa delle operazioni per la rimozione della cataratta.
Hugard morì il 14 agosto del 1959 all’età di 87 anni a Brooklyn, New York. Il suo necrologio, scritto dal New York Herald Tribune, presentava la stessa forma che di solito viene utilizzata per i politici importanti o le star televisive.
Nel corso della sua vita ricevette diversi premi e riconoscimenti; venne selezionato per far parte della Hall of Fame della SAM (Society of American Magician), la più antica organizzazione di magia al mondo;
la bacchetta d’argento, il più alto riconoscimento del Magic Circle;
il Milbourne Christopher Award, una targa che Walt Rollins donava ogni anno al mago che faceva più progresso nell’ambito magico.
Divenne anche membro onorario dell’International Brotherhood of Magician e venne nominato quarto decano dei maghi dalla SAM. -
Paco Rodas
Forgiato nell'età d'oro della magia spagnola, infatti é stato studente e anche amico di Arturo de Ascanio. Ebbe la fortuna e l'onore di incontrare e condividere esperienze con alcuni dei più grandi esponenti della magia al mondo, tra cui: Dai Vernon, Fred Kaps, Patric Page, Ron McMillan e tanti altri... É stato campione nazionale di magia con le carte inseme a Pepe Carroll. Un testimone di come la magia spagnola abbia influenzato la magia mondiale negli anni '70 e '80 nel 20 ° secolo (tra Arturo de Ascanio, Juan Tamariz, El Escorial, l'Escuela magica di Madrid e tanto altro). È una parte diretta della storia della magia mondiale.
Il suo amore per la magia viene fin dall'infanzia. Nella sua città Sanlucar La Mayor in provincia di Siviglia, un salesiano organizzò piccoli spettacoli di magia per i bambini con l'obiettivo di avvicinarli alla chiesa. Paco, dopo aver assistito a uno di questi spettacoli, ne rimase molto affascinato e si incuriosì così tanto da volerne scoprire di più. Cosicché chiese ai religiosi che avevano organizzato quell'iniziativa di insegnargli come fare queste cose. Gentilmente essi acconsentirono.
E fu così che Paco andò a far loro visita ogni pomeriggio per imparare sempre qualcosa di nuovo. Tutto ciò continuò fino a quando non arrivò al punto che essi non ebbero più niente da insegnargli, poiché aveva già imparato tutti i giochi che il monaco conosceva. Data questa situazione e vedendo che il giovane intendeva continuare, lo mise in contatto con alcuni maghi della capitale sivigliana, i quali potevano insegnargli un sacco di cose nuove.
E fu così che incontrò Juan Manuel Rego, che lo introdusse in una nuova dimensione di illusionismo e arte. Nel corso degli anni, il suo hobby e la sua abilità crebbero, ed entrò anche nei vari circoli magici di Siviglia.
In quel periodo, alcune voci fecero arrivare alla conoscenza di Paco le meraviglie del Maestro Arturo de Ascanio. Logicamente l'interesse di vedere dal vivo e di conoscere questo grande tra i grandi lo investirono. Ed é così che la sua opportunità è arrivata.
Intorno al 1969, infatti, la società per cui lavorava lo trasferì per un periodo a Madrid e lui, non appena ne ebbe l'opportunità, andò a casa di Arturo. Fu accolto da sua moglie Queta, la quale gli disse che, purtroppo, in quel momento non era a casa, poiché stava lavorando. Paco allora rispose che lo avrebbe aspettato ed educatamente salutò. Scese al parco del Retiro, vicino a casa, e aspettò. Erano le quattro del pomeriggio. Passarono ore e ore e Arturo non comparve. Ma Paco rimase in attesa con determinazione, voleva vederlo a tutti i costi.
Arrivarò così mezzanotte e finalmente arrivò il maestro. Ascanio, commosso dalla perseveranza e dall'ammirazione che Paco aveva nei suoi confronti, invitò senza esitare Paco a salire a casa sua. Trascorsero tutta la notte senza dormire discutendo e facendo magia. All'alba i due si salutarono e tornarono ai rispettivi lavori. Nacque così una grande amicizia.
Durante la sua permanenza a Madrid, Paco frequentò Ascanio ogni giorno per mesi e mesi. Grazie a questa amicizia, iniziò anche a entrare nella cerchia dei migliori maghi di Madrid e Barcellona. Conobbe anche Juan Tamariz, con il quale divenne anche amico.
Fu lo stesso Arturo de Ascanio a incoraggiare Paco a partecipare a un concorso del Congresso Nazionale di Magia. Gli raccomandò di portare come performance "Chameleon Aces". Grazie a una prestazione eccellente ed un apprezzamento molto ampio da parte del pubblico, vinse il secondo premio. Il primo premio venne assegnato ad un giovane José Arsenio Franco Larraz, meglio conosciuto con il suo nome d'arte, Pepe Carroll.
Paco, inseme a un suo compagno di magia e all'eccellente manipolatore Juan José Hidalgo, incontrò un fan sivigliano di nome Juan Manuel. Egli aveva in suo possesso un piccolo libretto in francese che spiega una versione del gioco "Card Flight", forse una delle prime versioni. Tutti assieme provarono e riprovarono il gioco, cercando di trovare la variante migliore. Oltretutto Paco prese una copia del libricino. Qualche tempo dopo, in uno dei classici incontri con Ascanio, Paco gli mostrò "Card Flight" nella sua versione. Il maestro lo ammirò con stupore e lo apprezzò molto. Lo apprezzò a tal punto di chiedere a Paco una copia del piccolo libro per poter studiarlo dalla fonte originale. Paco gli diede gentilmente la sua. Negli anni che venirono Arturo studiò e ristudiò questo effetto, fino a rilasciare la sua versione chiamandola "La dama inquieta". Questo gioco divenne uno dei cavalli di battaglia di Ascanio nonché uno dei suoi più grandi classici.
Per circa un anno, Paco Rodas risiede a San Roque de Cádiz. Si esibisce quotidianamente in un locale di Gibilterra chiamato "La Naranja", dove raggiunge sempre più notorietà. Il locale si riempie ogni giorno sempre di più, gli applausi possono essere ascoltati dalla strada persino fuori dal pub. Appare su giornali, su stampa... Diventa sempre più conosciuto.
A un certo punto della sua vita si trova con la necessità di ordinare tutto il materiale bibliografico sulla magia. Non riesce a trovare un modo adatto per ordinare tutti i libri e, poiché coincide con il momento del boom dell'informatica, decide di provare queste nuove tecnologie e acquista così il suo primo computer. Molto inaspettatamente nasce così un nuovo hobby. Impara a programmare in diversi linguaggi informatici e a progettare vari programmi. Intelligentemente sfrutta queste sue nuove conoscenze per portare profitti all'azienda per cui lavora, che nel tempo lo porta a ricoprire incarichi semrpe più alti e a viaggiare molto per il mondo. Grazie a questi viaggi per il modo scopre la cultura araba, di cui è un grande amante, così come la sua lingua, un altro suo grande hobby.
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David Williamson
David Alan Williamson nasce il 17 febbraio 1961 a Xenia, Ohio. Suo padre era un contadino e operaio. David ha cominciato ad interessarsi alla magia da bambino, studiando e imparando i giochi spiegati nel libro di Hay Henry , "The Amateur Magician's Handbook" e diventando, poi, l'assistente di un mago locale chiamato Quacky the Clown. Al liceo ha incontrato la sua futura moglie Marsha con cui si è poi sposato durante il collage e con cui oggi ha due bambini. Mentre era ancora al college lavorava come lavapiatti durante il giorno e si esibiva come prestigiatore di sera. Nel 1981 ha vinto il premio internazionale Gold Cups nella categoria Close-up. Nel 1984 si è trasferito con sua moglie in Europa, dove si è esibito spesso in convention in Inghilterra e altrove. Nel 1989 ha scritto un libro sul suo atto magico, Williamson's Wonders, con Richard Kaufman. Il suo stile comico gli ha permesso di guadagnarsi un' ottima reputazione negli eventi aziendali e uno speciale televisivo chiamato Champions of Magic. Negli anni 2000, ha iniziato a esibirsi regolarmente per Disney Cruise Lines. Ha registrato quattro video didattici in magia e gioco di prestigio. È stato inoltre il direttore del circo nello spettacolo itinerante di Broadway Circus 1903, e si è esibito con la produzione itinerante The Illusionists.
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Mark Wilson
James Mark Wilson è nato in America l’11 Aprile 1929. Si è appassionato alla magia all’età di otto anni quando ha assistito all’esibizione di un prestigiatore a Indianapolis. Cinque anni dopo inizia a lavorare in un negozio di magia chiamato “Douglas Magic Land”.
Ha fatto il suo primo show all’età di 13 anni in un Rotary Club con un compenso di 5 dollari.
Nel 1953 ha vinto il suo primo riconoscimento come Migliore Mago conferitogli dall’Associazione dei maghi del Texas. Mark si è iscritto alla “School of Business Administration” e si è specializzato in pubblicità usando la magia per vendere i suoi prodotti. Ha unito la vecchia arte della magia con la televisione, infatti nel 1954 è stata trasmessa la prima serie televisiva di Mark Wilson: “Time for Magic”. Cinque anni più tardi è diventato il primo prestigiatore a presentare un programma settimanale in una TV nazionale: “Magic Land of Allakazam”.
Nel 1964 ha creato il padiglione “Hall of Magic” alla World’s Fair in New York per la “General Cigar Company”. Nel 1968 ha anche realizzato “The Magic of the Telephone” per l’American Telephone and Telegraph Company. Mark Wilson fa parte del consiglio di amministrazione del “Magic Castle” di Hollywood. Nel 1972 e nel 1974 ha vinto il premio come Mago dell’anno conferitogli dall’Accademia delle arti magiche di Hollywood. E’ l’unico prestigiatore della storia ad aver vinto questo premio due volte.
Sempre nel 1974 Mark Wilson ha pubblicato il Corso completo di Magia, un libro che raccoglie e spiega moltissime tecniche e routine per iniziare a praticare quest’arte. Sono state vendute oltre 1 milione di copie.
Anche il figlio di Mark, Greg, si è appassionato alla magia e nel 1975 padre e figlio si sono esibiti insieme nello show televisivo “It’s Magic”. Greg Wilson è stato il coprotagonista insieme al papà e alla mamma in una serie di 130 spettacoli: “The Magic of Mark Wilson”.
Nel 1980 Mark si è esibito in Cina. Nessun artista occidentale si era mai esibito in questo paese nei 32 anni di storia della Repubblica Popolare Cinese e per questo è stato definito il “Marco Polo della Magia”. Lo show è stato registrato ed è stato poi trasmesso a tutta la nazione. Il risultato? Oltre 200 milioni di cinesi hanno visto il suo spettacolo!
Infine, nel 2015, Mark e Nani, il suo assistente, sono stati invitati alla seconda serie dello show televisivo Penn&Teller Fool Us. -
Ron Wilson 🎧
Ron Wilson nacque il primo Ottobre 1926 a Dundee, una città di mare situata a Est della Scozia. Egli si faceva chiamare "The Uncanny Scot" (tradotto: lo scozzese misterioso) e con il suo marchio comico si esibì in tutto il mondo, in nazioni come Russia, Cina, Africa, Giappone, India, Svezia, Hong Kong e nella mitica città di Las Vegas. Lo scozzese infatti è stato un "all round artist": si esibiva in situazioni di close-up formale, magia da scena parlata e manipolazione. Ron aveva la capacità di essere un ottimo performer anche in situazioni particolari; si dice che detenga il record per aver fatto uno spettacolo con il minor numero di persone (solamente 1), e non solo, Max Maven racconta che riuscì ad ottenere la massima attenzione da un pubblico di strip-club.
Ron Wilson si appassionò alla prestigiazione dopo aver visto il mago Dante esibirsi nella sua città. Successivamente, all'età di nove anni, Ron tenne il suo primo spettacolo in un hotel in Irlanda durante un viaggio di vacanza con la famiglia.
A diciannove anni, dopo il servizio militare, si unì al Dundee Magic Circle, dove divenne amico intimo di Harry Carnegie (fondatore) e Johnny Geddes . Inizialmente Wilson provò a lavorare nell'attività di suo padre, ma alla fine decise di cercare fortuna in Canada nel 1952. Durante il viaggio, prima di attraversare il fiume che separa gli Stati Uniti dal Canada, in particolare, Detroit da Windsor, Ron conobbe Karrell Fox e Milt Kort. Una volta raggiunta la destinazione conobbe il suo futuro vicino di casa: Larry Jennings . Negli anni seguenti Wilson ha girato nella Cfac-TV e nella più importante rete televisiva canadese (CBC-TV) a Toronto e si è esibito nei club nei dintorni di Detroit e Toledo.
Successivamente nel 1966 lasciò il Canada per trasferirsi in California dove, al Magic Castle, divenne un performer pluripremiato, nonché membro del consiglio di amministrazione fino ad ottenere la carica di presidente. Quì Ron Wilson ha vissuto la sua lunga vita di successo profondamente assorbita dall'arte, dalla cultura e dagli affari della magia. Inoltre nel libro "Tales from the Uncanny Scot" Ron racconta dei suoi anni al Castel e di tutte le persone che ha incontrato lungo la strada: i suoi amici intimi hanno incluso personaggi leggendari come Dai Vernon, Cary Grant, Miller, Crandall, Platt, Jennings, Ose e Billy McComb e personaggi meno conosciuti come Jim Carazini, Luke McKissack e Jamal Rofeh.
Iniziò, inoltre, ad esibirsi in feste di celebrità nelle case di Beverly Hills e a lavorare su navi da crociera. Interpretò ruoli anche in alcune serie televisive come:"Fantasy Island", "Rhoda" e "Ironside" facendo da consulente tecnico o "imprestando" le mani per gli attori che recitano il ruolo di un giocatore d'azzardo.
Ron Wilson inoltre creò/migliorò alcuni effetti tra cui: micromacro, il giornale rotto e ricostruito, un effetto con le cornamuse, the highland hop, ecc. Scrisse anche alcune note di conferenza e due libri: "The Uncanny Scot", e "Tales from the Uncanny Scot".
La sua carriera durò oltre settant'anni fin quando, purtroppo, il 17 dicembre 2010 morì d'infarto a Los Angeles.
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Albert Goshman
Albert Goshwinsky, meglio come Albert Goshman o Al Goshmannasce il 6 dicembre del 1920 negli Stati Uniti nella metropoli di New York. Il primo lavoro di Albert non fu quello del prestigiatore, bensì quello del fornaio e secondo alcune voci la sua specialità erano i Bagel.
Attorno all’età di venticinque anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, avendo trovato un libro di micromagia, cominciò a studiare i primi giochi e dopo la fine della guerra continuò la sua passione.
Inizialmente il suo nome d’arte fu Fakir il panettiere, oppure si faceva chiamare Il falso panettiere (the baker that’s a facker).
All’inizio degli anni sessanta Albert Goshman dovette chiudere la sua panetteria andata in fallimento a causa di una catena di negozi di panetteria che aveva aperto a Brooklyn. Si trasferì dunque nella West coast, a Los Angeles e dopo pochi anni, a partire dal 1963, cominciò ad esibirsi regolarmente al Magic Castle, presso il quale riscosse fin dai primi momenti una buona fama.
Il suo nome iniziò ad essere conosciuto anche al di fuori del mondo magico tanto che il 17 agosto del 1966 si esibì per l’ 84° compleanno di Samuel Goldwyn (uno dei più grandi produttori cinematografici dei primi del ‘900).
La sua bravura cominciò a dargli parecchia fama tanto che il 7 Dicembre 1985 per Albert Goshman, fu invitato da RocMac Millan, gestore del The international magic studio di Londra al Kennedy Hotel per un incontro segreto insieme ad altri duecento maghi. L’evento si strutturava tra dimostrazioni e conferenze di magia e nel 2005 la conferenza e l’esibizione di Goshman è stata commercializzata in formato DVD.
Albert fu ammirato da tutti per la sua magia, ma non per il modo di vestirsi. Era una persona molto trascurata e si racconta che solo una volta sua moglie riuscì a convincerlo a vestirsi in modo elegante con smoking e guanti in cotone, per un’esibizione importante al Magic Castle.
Albert ricevette, durante la sua vita vari premi tra cui:
• Nel 1968 ricevette il titolo di miglior mago da close-up (1968)
• Nel 1975 AMA Award per il mago dell’anno e miglior mago da close-up (1968)
Nella sua vita ha pubblicato vari libri: Four card through a newspaper (1968), Conins through the table (1668), The card in the purse (1968), Magic by Gosh, scritto in collaborazione con Patrick Page (1985).
Sempre di Goshman esistono anche dei DVD e VHS: Magic by Gosh (VHS, 1986), The life and the times of Albert Goshman (DVD, 1986), The Albert Goshman lecture: the live at the Kennedy (DVD, 2005).
Goshman è sempre stato molto stimato dalla stampa magica e non. Lou Derman, un commediografo, scrisse per la rivista Genii questo: “Siamo davvero fortunati ad aver vissuto in un’era che ha generato tre geni: Einstein, Albert Shweitzer e Aalbert Goshman”. Da Frances Ireland Marshall fu definito “Una grande palla soffice di burro di uomo”.
La rivista The world’s fair scrisse: "Al Goshman è fenomenale; non c'è da stupirsi che la sua reputazione sia schizzata alle stelle negli ultimi anni. Sapevamo che sarebbe stato bravo, ma non avrei mai immaginato che nessun essere umano potesse essere così bravo."
Un reporter del New York times partecipò ad una convention magica ad Abbott a Colon (Michigan) e, facendo riferimento ad Albert scrisse: “il punto culminante della settimana è stato un fornaio che ha fatto magia, trasformando una moneta di rame in argento.”
Goshman è inoltre note per essere stata la prima persona a fabbricare e commercializzare su grande scala palline di spugna di ogni colore e grandezza, reversibili e non, oltre ad un grande numero di oggetti sempre in spugna. La qualità della spugna sintetica dalla ditta di Albert Goshman era e ad oggi, per moltissimi, rimane la migliore per fare magia. Franck Garcia nel suo libro “Enciclopedia della magia con le palline di spugna” consiglia moltissime volte l’utilizzo dei prodotti di Goshman. La produzione su grande scala di palline prefabbricate rivoluzionò, seppur in minima parte, il mondo magico, dal momento che non era più necessario fabbricare a casa propria le palline intagliando la spugna con le forbici.
A livello tecnico Goshman non mirò a costruire un repertorio sconfinato, bensì decise di curare nei minimi dettagli un numero ridotto di effetti classici. Decise di fare questa scelta dopo che Dai Vernon gli disse: “Albert, se impari a fare qualsiasi dei giochi conosciuti meglio di chiunque altro, tutti i maghi noteranno se vedono il trucco eseguito da qualcun altro, Dovresti vedere Goshman farlo.”
Questo approccio allo studio di magia gli permise di correggere ogni minimo errore tecnico manipolativo e il timing.
L’elemento principale per Goshman è il performer stesso. È celebre la sua frase “You are magic”. Tu sei la magia. Gli oggetti di scena arrivano solo per la corsa. Se sei un artista abbastanza forte, non importa cosa fai. Stai vendendo "tu". È stata la più grande scoperta che abbia mai fatto.
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Thomas Nelson Downs
Thomas Nelson Downs, detto anche T. Nelson Downs (16 marzo 1867-11 settembre 1938), è stato uno dei maghi più importanti nella storia della prestigiazione, famoso grazie alle sue manipolazioni con le monete tanto da essere conosciuto come "The King of Koins" ("Il re delle monete")
Lo storico della magia David Price scrisse che Downs "è stato il primo dei grandi maghi manipolatori e probabilmente il più grande di tutti".
Nato a Marshalltown, da Thomas e Cordelia Downs, era il più giovane di sei figli. La sua famiglia si trasferì in Iowa dallo stato di New York. Il padre di Downs, sovrintendente della contea di Marshall, morì quando suo figlio non aveva nemmeno un anno. La famiglia di Thomas Nelson Downs non era legata al mondo dello spettacolo e tutto ciò che Nelson portava in scena lo aveva studiato da autodidatta. Già all'età di 12 anni era un esperto manipolatore di carte e monete arrivando a perfezionare ulteriormente le sue abilità all'età di 17 anni, quando accettò un lavoro come telegrafista ferroviario e ebbe un sacco di tempo per esercitarsi con le monete. Nel settembre 1895 Downs decise di lasciare il suo lavoro e avviare una carriera nella magia.
Downs si sposò due volte. Ha avuto un figlio nel suo primo matrimonio con Nellie Stone, che morì durante il parto nel 1895. Successivamente sposò Harriett Rocky il 3 giugno 1905.
Agli inizi della sua carriera girò l'Iowa con il suo partner, Sam Spiegel, un mandolinista. Nel 1897 Downs si concentrò solo sulla monetomagia, scelta rara a quel tempo. Il successo della sua famiglia gli permise di entrare nel teatro di New York di Tony Pastor e subito dopo al Palace Theatre di Londra. Al culmine della sua carriera Downs viaggiò spesso e si esibì presso le corti reali. Durante l'esecuzione dei suoi numeri arrivava a impalmare fino a 60 monete; uno dei suoi effetti più famosi era "The Miser's Dream", in cui sembrava tirare fuori dal nulla innumerevoli monete.
Nel 1912, all'età di 42 anni, Downs decise di ritirarsi in Iowa. Dopo essere tornato a Marshalltown, si spostò raramente e si tenne occupato aprendo una “casa di Vaudeville” in Main Street, a pochi isolati da casa sua al 7 South 3rd Avenue. Molti visitatori, tra cui altri maghi, arrivarono a casa sua per condividere racconti e le ultime trovate magiche, nonché per stare vicino a uno dei più famosi artisti dell’epoca. Tra i più famosi visitatori c’erano Chung Ling Soo (William Robinson) e Dai Vernon.
Downs fu amico di Harry Houdini, anche se ci fu un'intensa rivalità. Houdini dichiarò che Downs aveva gestito un "falso negozio di magia" ed era nei guai con il governo federale per "truffa". Nel 1896, Downs aveva fatto una campagna contro lo spiritualismo prima della crociata di Houdini. Nelle sue lettere Downs affermò di aver eseguito una fuga dalle manette diversi anni prima di Houdini e contestò l'auto-pubblicità di quest' ultimo. Questi episodi portarono a raffreddare i rapporti tra i due.
Downs scrisse diversi libri sulla magia prima e dopo il suo ritiro dalle scene. Il suo primo libro, “Modern Coin Manipulation”, fu pubblicato nel 1900 e ancora oggi viene ristampato. I suoi altri libri includono “Tricks with Coins” (1902) e “The Art of Magic” (1909).
Si ritirò intorno al 1928 e nel 1935 venne organizzata una cena in suo onore. Downs morì l'11 settembre 1938 a Marshalltown a causa di un ictus che gli aveva paralizzato il fianco sinistro. Fu sepolto al Riverside Cemetery di Marshalltown. La sua lapide recita "King of Koins".
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Juan Tamariz
Juan Tamariz-Martel Negron, nato a Madrid il 18 Ottobre 1942, è considerato da molti professionisti il più grande prestigiatore in vita.
Oltre ad essere un grande mago, è anche laureato in cinematografia, titolo che lo ha portato a condurre vari programmi sulla prestigiazione in Spagna, dove viene considerato, così come in Sud-America, una vera e propria celebrità.
Juan Tamariz è conosciuto a livello mondiale per essere un vero amante, nonchè maestro, dell'arte magica.
Estremamente generoso, egli condivide molto spesso il suo tempo e la sua conoscenza attraverso libri, DVD e quando possibile, di persona.
Cinque Punti nella Magia, The Magic Way, Sonata e Sinfonia in Mnemonica Maggiore sono i quattro best seller magici di cui è autore.
Sue sono le mani riprese in svariati DVD quali i Lessons in Magic, i Mnemonica Miracles, il set di LAP e il più recente Magic From My Heart.
Insieme ad Arturo De Ascanio, Tamariz è massimo esponente di una scuola di pensiero seguita dalla maggioranza dei vincitori del premio FISM in close-up, e che soprattutto ha influenzato molti prestigiatori in tutto il globo.
Questa corrente prende il nome di Scuola Spagnola.
“Il mio obiettivo è di affascinare il pubblico facendoli credere che stiano sognando, anche se è solo per qualche secondo”
-Juan Tamariz -
Simon Aronson 🎧
Simon Hirsh Aronson nacque il 13 settembre 1943 a Boston, figlio di Arnold e Annette Aronson.
Suo padre era un lobbista per i diritti civili, e promotore di tutti i tipi di programmi anti-discriminazione, sua madre era pittrice e artista, fu, infatti, grazie a lei che Aronson sviluppò un apprezzamento per l'arte moderna.
Visse a Chicago fino all'età di due anni e mezzo, poi, con la famiglia, si trasferì a Forest Hills dove visse fino ai nove anni per poi stabilizzarsi a Rye, New York.
La sua passione per la magia nacque sia guardando Dunninger in televisione, da cui infatti si appassionò al mentalismo, sia perché era un atleta terribile.
L'introduzione iniziale di Simon alla magia, all'età di circa 8 anni, avvenne attraverso una scatola magica, prima un set Mandrake Magic seguito da un set Gilbert Mysto Magic più grande. Iniziò, poi, a esibirsi per le persone e fare piccoli spettacoli nel cortile.
Nel 1952 la famiglia Aronson si trasferì a Rye, a soli tre isolati da Playland, che, oltre ad essere il secondo parco divertimenti più grande dello Stato di New York, aveva due negozi di magia e Simon ne divenne immediatamente un cliente fisso.
Da quel momento in poi, al di fuori dei suoi studi, la magia occupò praticamente ogni momento della sua vita. I suoi genitori incoraggiarono il suo hobby, facendogli scoprire il negozio di Louis Tannen. Lo stesso Louis prese Simon sotto la sua ala, insegnandogli come presentare i giochi che comprava.
Fu proprio Louis ad incoraggiare Simon a esibirsi alle feste di compleanno per soldi: e così, all'età di 11 anni, eseguì il suo primo spettacolo a pagamento e da allora iniziò a esibirsi alle feste di compleanno dei bambini.
Pochi mesi dopo il suo primo spettacolo a pagamento, il giornale locale sponsorizzò una promozione che permetteva ai bambini di pubblicare annunci gratuiti, così Simon inserì un annuncio sulla sua disponibilità a fare magie alle feste di compleanno. I redattori lo scelsero per fare una foto perché pensavano che sarebbe stato insolito.
Quella sua foto apparve sulla prima pagina di The Daily Item il 18 giugno 1955.
Nel gennaio del 1956 apparve in televisione nel ruolo del “mago junior” della settimana nel programma Magic Clown di New York. Per l' occasione Aronson finì' esibizione producendo una puzzola da una colombaia.
Oltre alla magia delle carte, Simon ha sempre avuto un avido interesse per il mentalismo.
A 12 anni i suoi genitori lo portarono a vedere una commedia di Broadway, chiamato The Great Sebastians, con protagonista il duo, Alfred Lunt e Lynn Fontaine, che eseguivano esperimenti di lettura del pensiero. Fu proprio in quel momento che decise che era il tipo di atto che avrebbe voluto recitare.
Più tardi, nel 1965, a Chicago, qualcuno gli disse che c'era un ragazzo che leggeva le menti a Woolworth, quindi ci andò immediatamente. C'erano due ragazzi uno aveva gli occhi bendati, e stava chiamando e descrivendo oggetti che venivano trattenuti dalle persone nei corridoi del negozio, l’altro ragazzo, faceva entrare le persone per formare un pubblico. Era Eddie Fields, che codificava segretamente quelle informazioni all’altro ragazzo, George Martz.
Aronson studiò la loro routine per diversi anni, diventò un buon amico di Eddie Fields e iniziò poi la sua intensa ricerca sulla storia e la pratica di altri atti di lettura mentale di due persone, a partire dai primi anni di Vaudeville.
Successivamente, però, Simon cancellò tutto, perché riteneva che la maggior parte dei suoi studi fossero adatti ad un periodo in cui gli attori utilizzavano un dialogo formale e fiorito, e ciò era l'esatto contrario del modo in cui i ragazzi del suo tempo parlavano nelle loro normali conversazioni. Così decise di ricominciare da capo, adattando il suo sistema al modo in cui parlava, alle parole che in realtà erano naturali per lui. Simon ideò poi il suo atto ("È il pensiero che conta”).
La magia di Simon fece un grande passo avanti quando iniziò a incontrare altri maghi a New York City.
Dal 1958 al 1961 fu membro attivo e performer dei Future American Magical Entertainers (FAME), un club di magia per ragazzi, sponsorizzato dal Dipartimento dei Parchi di New York City. (fondato da Abraham Hurwitz, il padre di Shari Lewis)
Nel 1959 inoltre Aronson pubblicò il suo primo effetto con le carte(“Maximus”).
Nel 1960 fu membro della Westchester Talent Unit, una compagnia itinerante che si esibiva in talent show ogni fine settimana per una diversa istituzione di beneficenza, ad es. ospedali, orfanotrofi, case di cura.
Durante le estati del 1960 e del 1961 Simon fece un lavoro da sogno: fu assunto per gestire il negozio di magia del lungomare nel parco divertimenti Playland. Così ebbe modo di provare tutti i più recenti prodotti magici e di scherzare e performare per centinaia di estranei ogni giorno.
Nel 1961 Aronson si trasferì a Chicago per frequentare e conseguire la prima di tre lauree all'Università di Chicago ("U of C"). Nel 1964 infatti Simon conseguì la laurea in Economia, laureandosi con Phi Beta Kappa. Continuò gli studi universitari nel dipartimento di filosofia per i sei anni successivi, conseguendo così il Master in filosofia nel 1965, e poi rimase a lavorare il per il suo dottorato. In quel periodo, per due anni, insegnò materie umanistiche al college. Ma alla fine si stancò della filosofia, e trasformò parte della sua tesi in un articolo pubblicato poi in The Journal of the History of Philosophy (nel 1972). Dato che Simon non voleva ancora affrontare il mondo reale, pensò che la scuola di legge sarebbe stata un modo meraviglioso di posticipare qualsiasi decisione di carriera per altri tre anni. Quello, come diceva lui, fu il motivo principale per il quale andò a scuola di legge. (Probabilmente aveva un desiderio segreto di vedere se poteva rimanere a scuola fino a quando non era pronto per la pensione).
La prima cosa che Aronson fece quando arrivò a Chicago fu cercare il negozio di magia “Irish Magic” per rimanervici ogni volta che poteva.
Un giorno del 1965, nel negozio di magia Simon incontrò David Solomon, un compagno della sua stessa età, e formarono subito una squadra inseparabile, si incontravano ogni settimana per aiutarsi a vicenda a creare magie migliori e per condividere i loro giochi e idee. Entrò a far parte del Mazda Mystic Ring club di Chicago, e si esibì nello spettacolo pubblico annuale del club per diversi anni.
Alla fine degli anni '60, (1969) Aronson e Solomon furono invitati ad unirsi a Edward Marlo (1910 - 1991), l'allora re regnante della magia delle carte a Chicago. Aronson e Solomon divennero regolarmente partecipanti al "The Marlo Table", unendosi ad altri maghi; un gruppo molto affiatato che si riuniva ogni sabato nel ristorante preferito di Marlo, per sedersi, esercitarsi e imparare insieme. Durante questo periodo Aronson e Marlo divennero amici intimi, a tal punto che Aronson contribuì alla rivista autopubblicata da Marlo sulla cattomagia e Marlo scrisse la prefazione al primo libro di Aronson (The Card Ideas of Simon Aronson, 1978).
Nel 1970 Simon cambiò gli obiettivi di carriera, trasferendosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Chicago.
Nel 1973, Aronson entrò a far parte dello studio legale Lord, Bissell & Brook a Chicago, dove esercitò la professione di avvocato per 26 anni, inizialmente come associato, successivamente diventando socio a pieno titolo nel 1981.
C’è da dire che nel 1988 riuscì finalmente a ingannare Marlo con l’effetto Bait e Switch.
Nel 1990 un mago più giovane, John Bannon, si trasferì a Chicago e divenne amico di Aronson e Solomon. Quando Marlo morì nel 1991, i tre decisero di continuare le loro sessioni settimanali, spostando però gli incontri nella cucina dell’appartamento di Simon.
Pensate che durante la sua carriera nel diritto immobiliare raramente veniva visto senza un mazzo di carte o una moneta tra le dita che appariva e scompariva alternativamente, addirittura metteva le chiamate di lavoro in vivavoce per liberare le mani per mischiare o esercitarsi nelle tecniche di gioco di prestigio.
Nel 1999, a 55 anni si ritirò dalla pratica di legge, per concentrarsi maggiormente sullo scrivere libri di magia, parlare alle convention e aiutare maghi grandi e piccini che cercavano il suo aiuto.
Incontrò la sua futura moglie, Ginny, mentre erano entrambi all' Università di Chicago, le chiese di diventare la sua compagna nel suo atto "È il pensiero che conta", che aveva passato anni a perfezionare. La coppia eseguì le versioni dell’atto a convegni magici in tutto il mondo (tra cui MAGIC Live, il World Magic, Summit, Escorial , the Invocation, Collector's Workshop e altri),per oltre 40 anni.
L’atto degli Aronson era una sequenza di prove, che il pubblico percepiva come prove sempre più difficili.
Non aprivano subito con oggetti, iniziavano con un test con le carte, per riscaldare Ginny. Poi facevano la dimostrazione dei dadi, dove due spettatori da un grosso acquario riempito con un centinaio di dadi di colore diverso, pescano due dadi. Ginny, con gli occhi bendati, chiamava immediatamente i due colori. Quando arrivavano agli oggetti, il pubblico aveva già percepito una certa crescita.
Una delle sfumature più spettacolari era la capacità di Ginny di recitare, ancora con gli occhi bendati, il numero di serie su qualsiasi banconota da un dollaro casuale.
Si esibirono anche per il cinquantesimo compleanno del padre di Dave Solomon. Dave gli disse di fare di proposito più errori, per sembrare più in difficoltà, e rendere l'atto più realistico. Quindi, quando una signora, la zia di Dave, sollevò una collana di perle, Ginny disse che non riusciva a capire l’oggetto perché non gli arrivavano le vibrazioni. La zia insistette che si sforzassero di più, ma Ginny finse di nuovo difficoltà e passarono alla persona successiva. L'atto si concluse molto bene, ma la mattina dopo Dave chiamò Aronson per dirgli che sua zia, aveva sciacquato le sue perle, vere, nel gabinetto, perché convinta che fossero maledette, solo perché non erano riusciti a percepirle.
Nel 1974 la coppia si sposò.
Simon iniziò a pubblicare alcune delle idee sul mazzo memorizzato negli anni '70 e, poco dopo, nel 1978, Aronson pubblicò il suo trattato sul mazzo memorizzato in "Card Ideas of Simon Aronson" al che molti maghi gli chiesero di rilasciare il suo stack specifico, in modo da poterlo imparare.
Quindi l’anno successivo nel 1979 pubblicò per la prima volta nel suo opuscolo "A Stack to Remember" il suo Aronson Stack.
Il 18 giugno 2011 ingannò con successo Penn & Teller nello show televisivo britannico "Fool Us".
Oltre ai libri di seguito, Aronson pubblicò singoli effetti e articoli in altri libri di magia e in varie riviste di magia, tra cui Genii, MAGIC, Hierophant, Kabbala, Sticks and Stones, MUM e The inking Ring.
Le sue opere sono state tradotte in francese, tedesco, e giapponese.
Il 10 dicembre del 2019 Aronson morì, all’età di 76 anni, all'ospedale St. Joseph di Chicago, la causa della morte non è nota, anche perché pochi giorni prima, lui e sua moglie erano tornati da una vacanza a Miami.
Simon diceva che vivere la magia è molto diverso dal non sapere come si fa qualcosa. Quest'ultima è semplicemente una confessione di ignoranza. Uno spettatore potrebbe non capire un trucco perché è troppo complicato o confuso o perché sente di non aver visto qualcosa. Lui non voleva che lo spettatore avesse una convinzione, per giungere a una conclusione, voleva che fosse sicuro che non si potesse fare e che apprezzasse tutto ciò che aveva visto. Per lui, la reazione appropriata era quando lo spettatore esclama: "Assolutamente no!"
Simon diceva che ogni performance ha tre componenti temporali:
• Pre-show,
• la performance stessa
• il tempo successivo
Se riesci a realizzare almeno una parte del segreto durante un periodo di tempo a cui il pubblico non è al corrente, il pubblico ha più difficoltà a considerare quella caratteristica nel suo tentativo di analisi.
Bibliografia:
• The Card Ideas of Simon Aronson (1978)
• A Stack to Remember (1979)
• Shuffle-Bored (1980)
• Sessioni (con David Solomon ) (1982)
• The Aronson Approach (1990)
• Bound to Please (The Card Ideas + A Stack to Remember + Shuffle-Bored + Selections of KABBALA) (1994)
• Simply Simon (1995)
• I ricordi sono fatti di questo (1999)
• Try the Impossible (2001)
• Lecture Notes # 4 (sottotitolato Try the Impossible) (2003)
• Art Decko (2014)
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Eddie Fields
Eddie Fields (1915-2001), nato Irving Feldman, fu sia un illusionista cresciuto nel mondo dei giostrai, sia un temprato psicologo autodidatta, ma fu anche baro, astrologo, e lettore della mente.
Dopo che in gioventù lo zio gli mostrò un effetto con una paletta, Eddie iniziò a studiare i primi giochi come potè. All'età di 18 anni, rispose ad un annuncio di Billboard per un prestigiatore da fiera a Coney Island.
Fu li che Fields incontrò un personaggio di nome Walter DeLenz, il più grande venditore di magia che sia mai vissuto (secondo Fields). Iniziò così l’educazione universitaria, underground, sulla psiche umana per Eddie Fields.
Lavorando con DeLenz, Fields scelse la strada difficile, improvvisando e chiacchierando per la folla, colpendo e mancando l’obiettivo, ma comunque sempre crescendo.
Proseguì diventando un’attrazione da tenda in uno spettacolo da fiera, imparò a mangiare il fuoco da un “Prince Diavalo”, e lavorò per tre stagioni con gli spettacoli di Harry Copping, girando per la Pennsylvania e lo stato di New York.
Fields passò anni lavorando nei parchi giochi e facendo magia nei bar, imparando ad eseguire colpi da maestro a biliardo e raccogliendo ogni piccolo principio magico e trucco che potesse scoprire lungo la strada.
Fu infine in Florida che Fields incontrò il suo socio più longevo, David Martz.
Avendo in precedenza lavorato con un numero di mentalismo e con la vendita di oroscopi con un altro compagno, fu Fields ad insegnare a Martz.
Questo fu uno studente brillante.
Iniziarono a performare il loro numero e fu un successo immediato! Anni d’esperienza nell’esibirsi hanno reso il loro un numero particolare e senza concorrenti. Furono i migliori nel loro campo.
Il mentalismo, quindi, è il forte di Fields. Ciò nonostante, negli ultimi vent’anni girando la nazione, Fields ha avuto la grande fortuna e privilegio di essere amico e confidente di molti esperti di cartomagia e artisti di close-up (tra loro: Don Alan, Ed Marlo, Del Ray, Charlie Miller, Tony Kardyro, Joe Scott, Mike Rogers, Lloyd Jones e molti altri).
Naturalmente, certi contatti ed esperienze creano una specie di atmosfera di conoscenza pratica e, infine, un genere di creatività e visione unico.
Eddie Fields rese famosa la presentazione del “Mazzo Invisibile”, poi commercializzata su consiglio di Don Alan, un effetto usato da milioni di prestigiatori ogni giorno.
Alcuni sostengono addirittura sia il migliore effetto di carte degli ultimi 50 anni. -
Vanni De Luca
Illusionista matematico, esperto in arti marziali, ed autentico calcolatore umano, Vanni De Luca è un autentico prodigio.
Nel 2015 riceve due importanti riconoscimenti: vince il Campionato Italiano di Mentalismo e il premio come Miglior Performer al Buskers Festival di Ferrara.
Vanni De Luca è l'unico artista italiano a portare in scena le Meraviglie Multiple, il numero più complesso mai ideato nella storia del mentalismo, in una sua personalissima ed elettrizzante versione. In pochi minuti e contemporaneamente Vanni risolve un cubo di Rubik e una matrice 4x4, mentre recita a memoria un canto della Divina Commedia di Dante, scelto liberamente dal pubblico.
L'azzardo che Vanni ricrea ogni volta davanti agli occhi increduli degli spettatori era stato tentato, prima di lui, solo da due performer di fama mondiale: Harry Kahne e Ricky Jay.
Ispirato dalle spettacolari gesta dei supercalcolatori umani degli anni '20, veri fenomeni del Varietà di inizio Novecento, Vanni ha sviluppato un metodo infallibile per ricordare pacchetti di informazioni mastodontici: riesce a memorizzare più di 150 nomi letti sui campanelli di una strada e conosce il giorno della settimana relativo a qualsiasi data della storia.
Vanni De Luca ha studiato a lungo il potere della mente sul corpo, grazie al suo interesse per le discipline orientali, arrivando al punto di modificare il proprio battito cardiaco durante le performance e di utilizzare questo stato di trance per esperimenti sensazionali, dall'apnea prolungata al fachirismo.
Esoterico, matematico, misterioso, Vanni è l'unico artista capace di creare spettacoli incredibili senza nessun artificio.
La sua unica arma è usare alla massima potenza una mente prodigiosa. -
Eugene Burger
Nato l’1 Giugno 1939 a Chicago, Illinois, Eugene David Burger è stato uno dei più celebri nomi della magia contemporanea.
Filosofo e storico delle religioni, ha preso parte al "Luther Seminar of Theology" nel Minnesota e si è laureato a Yale in Teologia. Sempre a Yale, insegnò filosofia e religioni comparate. Negli anni '70 si trasferì ad Evanston, dove per 4 anni fu "Director of General Assistance".
Burger è arrivato relativamente tardi alla magia. Nel 1976, insieme ad Erik Counce, fonda la "Spirit Theatre Company". Passano i successivi venti mesi a scrivere il loro primo spettacolo, "Hauntings". Durante il periodo della stesura dello spettacolo, Burger decise che avrebbe intrapreso la carriera di prestigiatore professionista a tempo pieno. Infatti nel 1977, all’età di 38 anni, decide di lasciare quello che chiamava il suo “lavoro rispettabile” per dedicarsi a tempo pieno alla passione che lo aveva fatto sognare da quando aveva 10 anni.
Prestigiatore sensibile ed autore prolifico, a lui si devono alcuni dei testi più ispirati della magia contemporanea. Nei suoi scritti è evidente quanto l’arte della magia venga trattata con il massimo rispetto ed un’enorme passione. A prima vista sorprende constatare che Eugene Burger, nel corso della sua attività, non abbia creato propri trucchi e numeri degni di nota, preferendo invece rielaborare e raffinare centinaia di effetti e routine già esistenti. La sua presentazione del “Filo della zingara” è tra le più celebri nel panorama magico internazionale. Durante la sua carriera si è esibito in tutto il mondo, guadagnandosi la stima di prestigiatori e spettatori.
È stato inoltre uno dei primi e dei massimi esponenti della “Bizarre Magick” a livello mondiale. Grazie al suo aspetto eccentrico e la sua voce profonda è sempre stato un personaggio facilmente riconoscibile. Il mentalista Derren Brown raccontava, nel suo libro “Pure Effect”, che una volta assistette ad un’esibizione di Burger a Londra. Brown si avvicinò al tavolo e Burger gli fece cenno di sedersi, gli chiese il suo nome “con la sua caratteristica voce melliflua” e lo fece accomodare. Dopo di che, con i suoi caratteristici lenti movimenti, gli chiese di prendere una carta. “Magic was afoot”, scrisse il mentalista britannico. Quello fu il primo evento a metterlo in discussione e fargli rivalutare il suo lavoro di artista. Rimase piacevolmente colpito dallo spettro di emozioni provate durante lo spettacolo di Eugene e decise che da quel momento in poi i suoi spettacoli non sarebbero stati una dimostrazione di abilità ma si sarebbero sulle emozioni provate dal pubblico.
Burger ha spesso insegnato a Las Vegas, alla “McBride Magic & Mystery School”. È al 1983 che risalgono le Lectures delle sue tre celebri conferenze (“Eugene Burger on Matt Schulien’s Fabulous Card Discoveries”, “The Secrets of Restaurant Magic” e “Audience Involvement”).
I suoi libri sono un fiore all’occhiello per l’eccellenza nelle teorie in essi contenute. Il MAGIC Magazine, ad oggi, considera Eugene Burger come uno dei 100 maghi più influenti del XX secolo. Inoltre il FISM, nel 2012, conferì al prestigiatore di Chicago un premio speciale per la teoria magica.
Burger era daltonico, omosessuale e faceva largo uso di marijuana.
Morì di cancro il 9 Agosto 2017: aveva 78 anni. -
John Max Thompson
John Max Thompson (27 luglio 1934-9 marzo 2019) è stato un comico americano e un illusionista di Las Vegas che si esibiva, sotto il nome d'arte The Great Tomsoni, con sua moglie, Pamela Hayes.
All'interno della comunità magica, Tomsoni non è considerato un semplice esecutore ma un virtuoso, ampiamente noto come mentore, insegnante di magia e creatore di trucchi. Ha lavorato dietro le quinte con maghi come Penn e Teller, Lance Burton, Criss Angel e Mat Franco. Nel 1999 gli è stato assegnato uno dei più alti riconoscimenti nella comunità magica, un “Master Fellowship” con l'Accademia delle Arti Magiche.
Uno dei suoi marchi distintivi è stata la produzione di colombe, addestrate a recitare insieme a lui e alla moglie. Ha anche lavorato come consulente tecnico magico per una varietà di produzioni televisive e cinematografiche come "Hart to Hart" e "Fantasy Island"; ha scritto e sviluppato materiale per artisti tra cui Siegfried & Roy, Doug Henning e David Blaine. E’ apparso in molti episodi di Mindfreak di Criss Angel, l'episodio "Hair" di Penn and Teller's Bullshit e nel film The Aristocrats. Sua moglie e assistente, Pamela Hayes Thompson, è stata citata nel film sulle assistenti dei maghi “Women in Boxes”. I due hanno recitato in produzioni di Las Vegas come Folies Bergere al Tropicana Hotel and Casino e al Lido de Paris allo Stardust Hotel and Casino. La coppia ha fatto tournée a livello internazionale, esibendosi al London Palladium, al Theatre Grace Grace di Monte Carlo, a Le Caberet al Casino di Monte Carlo, al Casino Ruhl di Nizza, in Francia, e alla Scala Melia Castilla di Madrid, in Spagna. Thompson ha fatto diverse apparizioni in talk show ospitato da Johnny Carson, Merv Griffin, Mike Douglas, Dinah Shore e Dick Cavett; è stato il produttore del programma televisivo Penn & Teller: Fool Us in cui era responsabile di effettuare l'ultima chiamata qualora gli artisti fossero stati in grado di ingannare Penn & Teller. Johnny Thompson è stata una delle menti più rispettate nella magia.
La sua illustre carriera decennale ha coperto tutti gli aspetti della magia; pioniere delle esibizioni fieristiche, leggendario nella manipolazione delle colombe, un mentalista affascinante, un illusionista sorprendente e uno dei più ricercati consulenti di magia… Johnny Thompson ha davvero fatto tutto. Nel 2016, è stato inserito nella Hall of Fame del Nevada Entertainer.
Il 25 febbraio 2019, Thompson ha avuto un malore durante una prova di Fool Us ed è stato portato allo Spring Valley Hospital di Las Vegas. Morì in ospedale 12 giorni dopo, il 9 marzo, a 84 anni a causa di complicanze all’apparato respiratorio.
Come riportato in lacrime da Penn Jillette nel suo podcast, "Penn's Sunday School" uscito il 10 marzo 2019: "Johnny Thompson, molti di voi conoscono il mio eroe, il mio mentore, il mio amico, il mio collega ... che per oltre 20 anni ha lavorato con Penn e Teller, guidandoci su tutto; Johnny Thompson, che era come un nonno per i miei figli, è morto oggi. Stava lavorando a "Penn and Teller 'Fool Us", subito dopo aver lavorato con un atto, è crollato vicino a Mike Close. Il suo cuore si è fermato. C'era la RCP. Gli EMT hanno riacceso il suo cuore. È entrato ed è stato in ospedale da quel lunedì fino ad oggi, quindi 10 giorni. È stato cosciente per alcuni momenti ... Gli ho parlato, ma non è stato in grado di rispondere perché aveva un ventilatore in bocca, eppure era lì. Ed è morto ... stasera farò lo spettacolo ... perché Johnny non mi avrebbe permesso di non andare avanti... Le ultime parole che gli ho detto sono state "Ti amo", le ultime parole che mi ha detto sono state "Ti amo", ... Ti amo, Johnny. -
Derek DelGaudio
Derek del gaudio è un artista multidisciplinare principalmente conosciuto come scrittore performer e prestigiatore. DelGaudio ha creato uno show teatrale: In & Of Itself, diretto da Frank Oz. È il co-fondatore, assieme all'artista Glenn Kaino, la performance collettiva: A.BANDIT. A.BANDIT è andato in scena in: Art L.A. Contemporary in Santa Monica, The Ball of Artists, Art Basel Miami, LA ART, e in The Kitchen in New York. Insieme, DelGaudio e Kaino, hanno creato: The Mistake Room, una piattaforma per specifici progetti situazionali, come: The [Space] Between, un "negozio magico concettuale". sono anche co-autori di un libro scritto sotto il nome di A.BANDIT: A Secret Has Two Faces, contenente interviste e storie direttamente dalle loro performance artistiche e magiche, così come interventi di Marina Abramović, Ricky Jay, David Blaine, and John Baldessari. Nel 2014, DelGaudio è stato selezionato come artista residente per Walt Disney Imagineering. È stato anche consulente per diversi progetti televisivi e cinematografici tra cui The Academy Awards, The Carbonaro Effect e The Prestige (film). DelGaudio ha anche scritto e co-recitato (con Helder Guimaraes) nello spettacolo Nothing to Hide, diretto da Neil Patrick Harris, che ha aperto a Broadway al Romulus Linney Courtyard Theatre al Pershing Square Signature Center di New York il 23 ottobre, 2013
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Theodore Annemann
Theodore 'Theo' Annemann (nome d'arte Ted Anneman), nato Theodore John Squires il 22 febbraio 1907 ad East Waverly, nello stato di New York, è stato un mago professionista, specializzato nel campo del Mentalismo. Dopo il divorzio dei suoi genitori, venne cresciuto dalla madre, la quale temeva che la sua passione per la magia avrebbe avuto una cattiva influenza sul suo futuro. Un giorno, per scoraggiarlo nella pratica del suo grande hobby, bruciò tutti i suoi libri di magia e i suoi trucchi. Nonostante ella si pentì del suo gesto, Annemann non la perdonò mai e, nel 1938, quando i primi 50 numeri della sua rivista vennero raccolti in un unico volume, ne regalò una copia alla madre con la seguente dedica: "Cara mamma - quando guarderai queste pagine spero ti ricorderai di quando bruciasti i miei libri di magia nella fornace. Ciò mi ha spinto a scriverne uno di mio pugno. Hai un fiammifero anche per questo? Theo."
All'inizio della sua vita, Annemann trovò impiego come ferroviere, successivamente entrò nel mondo dello spettacolo come cantante tenore. La sua passione per la magia nacque dal suo lavoro come assistente di un mago, all'età di quindici anni. Si specializzò inizialmente in cartomagia, ma alla fine si interessò agli effetti mentali e utilizzò le sue invenzioni e competenze per diventare uno dei maghi più dotati e rispettati degli anni '30.
Annemann è famoso per aver inventato e raffinato molte delle routine di Mentalismo standard, che continuano ad essere utilizzate da maghi oggi. Egli sviluppò un approccio pratico alla lettura del pensiero. I suoi metodi e le sue idee riflettevano la credenza che il pubblico volesse ascoltare qualcosa di personale e che volesse essere convinto che il performer fosse una persona reale, non molto differente dall'audience che lo guardava. Gli impulsi che impartì al Mentalismo sono ancora oggi delle pietre miliari per i mentalisti di tutto il mondo.
Annemann perfezionò la propria versione della famosa illusione "Il proiettile fermato con i denti" (fece la prova a casa per la prima volta). I testimoni della sua prestazione descrissero l'impresa come un effetto drammatico: Annemann cadde a terra dopo il colpo di pistola ma subito dopo si alzò e sputò il proiettile. Un dettagliato resoconto del suo rischioso atto, che costò la vita a molti performer a lui precedenti, appare in "Twelve Have Died - Bullet Catching - The Story and Secrets", di Ben Robinson e Larry White.
Era il 15 Ottobre del 1934 quando pubblicò il primo numero della famosa rivista "The Jinx", non dedicata al solo Mentalismo ma indissolubilmente legata ad esso. La periodicità iniziale venne definita come mensile e l'abbonamento per cinque numeri costava un dollaro. La sua pubblicazione cessò dopo la morte di Annemann e le poche copie rimaste sono diventate oggetti da collezione. Effetti tratti dal "The Jinx" sono stati pubblicati in diversi libri e manoscritti, tra i quali il diretto discendente dell'opera Annemann: Practical Mental Effects, datato 1944 e, ad oggi, uno dei classici del Mentalismo, noto specialmente per il grande lavoro sui bigliettini in esso contenuto. Tutti gli effetti di Annemann sono invece contenuti nel libro "The Life and Times of a Legend: Annemann".
Annemann è stato sposato due volte e ha avuto una figlia dalla sua prima moglie.
Coloro che lo conobbero lo descrissero come un uomo nervoso con attacchi d'ansia ed una forte dipendenza dall'alcol. Walter Gibson disse che Annemann fosse un sinistro uomo di cattivo umore e che non avesse molto successo nella vita di tutti i giorni, a dispetto dell'Annemann pensatore capace di rivoluzionare il Mentalismo dandogli una nuova concezione moderna. Come racconta Alexander Adrion, Annemann per tutta la vita si annovera fra le personalità più importanti e significative dell'arte illusionistica del XX secolo ma, come performer, egli era piuttosto mediocre e non riusciva a valorizzare appieno le sue grandiose idee. Nell'esercizio della sua arte egli necessitava dello stretto contatto con il pubblico: al geniale teorico mancava il talento dello showman. Questo handicap aumentò di pari pass con la notorietà del Mentalista alla fine degli anni '30 e all'inizio dei '40. La febbre cronica da palcoscenico e i problemi familiari a seguito di un matrimonio fallito fecero sì che l'artista cercasse sempre più rifugio nell'alcol.
Un giorno stava per uscire di casa e sua moglie lo fermò, chiedendogli dove stesse andando. Il Mentalista uscì un foglietto dal suo taschino e vi scrisse qualcosa, lo piegò e lo porse alla donna, uscendo di casa subito dopo. Quando lei aprì il bigliettino si accorse che era bianco: Annemann lo aveva scambiato con il suo senza che lei se ne accorgesse. Quando uscì di casa, suo marito era già andato via e non lo rivide fino alla sera.
Dal 1941 ebbe dei seri problemi economici e fisici. Soffriva di costanti e gravissime infiammazioni e crescenti depressioni nervose. Nonostante i suoi problemi personali, per far fronte alla sua crisi finanziaria decise di tentare uno spettacolo per due notti, chiamato "Annemann the Enigma", al Chaining Building Roofgarden Theater a Manhattan per le date del 26 e del 27 Gennaio del '42. Tutti i giornali di New York avevano annunciato la rappresentazione con settimane di anticipo ma, nonostante tutti i biglietti fossero esauriti da tempo, lo show non si fece mai, perché il Mentalista si suicidò il 12 Gennaio aprendo il rubinetto del gas, all'età di 34 anni. Venne ritrovato il giorno dopo dalla sua seconda moglie, Jeanette, ormai troppo tardi. Molti dei suoi amici e colleghi ricevettero quel giorno una cartolina priva di mittente, in cui vi era semplicemente scritto "Leggi gli annunci mortuari sul 'New York Times'". Venne fatto cremare e le sue ceneri sono state seppellite al Cimitero di Glenwood, a Waverly. -
Derren Brown
Nato a Croydon, situata nella zona sudorientale di Londra, il 27 Febbraio 1971, Derren Brown è un Mentalista e Ipnotista britannico. Attualmente è il più celebre Mentalista vivente.
Da ragazzino era timido, schivo e molto studioso. È stato istruito presso la prestigiosa scuola privata Whitgift, in South Croydon, dove suo padre era insegnante di nuoto. La madre è invece una ex modella divenuta poi receptionist. Ha anche un fratello, Dominic, 9 anni più giovane. Ha studiato Legge e Tedesco al College di Bristol.
Ha deciso di intraprendere la carriera di illusionista e ipnotista dopo aver visto uno show di Martin S. Taylor, ipnotista da palco e illusionista inglese, membro anche del Magic Castle di Hollywood. Specializzatosi in cartomagia, ha iniziato ad esibirsi, ancora al college, in bar e ristoranti per pagarsi le bollette. Nel 1992 ha messo in scena il suo primo spettacolo, proprio all’Università di Bristol. La svolta avviene nel 1998, quando il prestigiatore e comico inglese Jerry Sadowitz lo mette in contatto con gli autori della Objective Productions, una importante casa di produzione televisiva, con cui lavorerà a “Mind Control”.
Le sue esibizioni, come lui stesso dice, sono un misto di magia, suggestione, psicologia, depistaggio e spettacolo. Considera l’espediente della lettura del pensiero una spiegazione da pigri, preferendo l’esplorazione dei suoi “metodi” attraverso principi psicologici tangibili.
Il suo show attraversa l’intero spettro delle possibilità offerte dal Mentalismo. Effetti ipnotici si alternano a premonizioni, fenomeni telepatici a letture del pensiero e manifestazioni spiritiche a prove di chiaroveggenza. Esperto di messaggi subliminali, ipnosi e linguaggio del corpo, i suoi show si presentano come delle autentiche manipolazioni psicologiche. Derren Brown è anche un ottimo reader ed abilissimo nella tecnica del fishing. Ha inoltre dichiarato di non aver mai fatto uso di compari nei suoi show televisivi.
Tra i suoi stunt nelle apparizioni televisive, celebri saranno la controversa Roulette Russa nel 2003, “The System” del 2008, in cui prevedeva l’esito delle corse dei cavalli e, più di ogni altra, la previsione dei numeri della lotteria del 2009 nella TV nazionale britannica.
Nel 2020 ha scritto il suo decimo spettacolo, “Showman”. La cronologia dei suoi show teatrali vede “Live” nel 2003, “Something Wicked This Way Comes” nel 2005, “Mind Reader - An Evening of Wonders” nel 2007, “Enigma” nel 2009, “SvengalI” nel 2011, “Infamous” nel 2013, “Miracle” nel 2015, “Underground” nel 2017 e “Secret” nello stesso anno. Ha scritto due libri per addetti ai lavori, “Pure Effect” nel 2000 e “Absolute Magic” nel 2001, e due per il grande pubblico, “Tricks of the Mind” nel 2007 e “Confessions of a Conjuror” nel 2010. Ha firmato sei show televisivi: “Mind Control” nel 2000, “Trick of the Mind” nel 2004, “Trick or Treat” nel 2007, “The Events” nel 2009, “Derren Brown Investigates” nel 2010 e “The Experiments” nel 2011.
Ha frequentato un corso di PNL con Richard Bandler perché, dopo sei anni di pratica come ipnotista, pensava di diventare un ipnoterapeuta e voleva ottenere delle qualifiche di un certo livello per farlo a tempo pieno. Ha poi dichiarato che la frequentazione di quel corso lo ha allontanato da questa ambizione e che ammira Bandler solo in qualità di showman.
Era un cristiano evangelico. A 20 anni, dopo aver provato a rafforzare la propria fede leggendo la Bibbia e i testi Cristiani, diventò ateo e fortemente scettico. Grande critico del fondamentalismo religioso e del paranormale, smaschera i ciarlatani replicando i loro trucchi sul palco.
Le sue altre passioni sono la pittura, l’impagliatura e la fotografia. Ha due cani ed un pappagallo, di nome Figaro. Non sa guidare e gli piacerebbe saper suonare il pianoforte. Nel 2007 ha dichiarato la sua omosessualità all’Independent. Nel 2011 ha affermato, in un’intervista con Radio Times, di essere molto felice ed in una relazione. Ha vinto, nel 2017 e grazie al suo spettacolo “Secret”, il New York Drama Desk Award. -
Ted Lesley
Ted Lesley nacque il 1 agosto 1937 in Düren, Germania. Cominciò ad interessarsi alla magia quando un insegnante di scuola eseguì alcuni giochi di magia per lui. Sotto consiglio dei genitori Lesley finì la scuola e divenne dapprima ragioniere e successivamente consulente fiscale a Berlino, fu solo alla fine degli anni 60 che divenne sempre più interessato alla magia. Il regista, Ottokar Runze, gli offrì un ruolo nel suo film "Il signore di Barmbeck". Immediatamente dopo il lavoro cinematografico, Ted rinunciò alla sua professione fiscale. Nel 1974, Ted Lesley ottenne il suo primo impegno professionale al "Messeshow" di Hannover. Dal 23 marzo al 4 aprile 1994 presentò uno spettacolo serale completo con il titolo "Ted Lesley's Magic Club" al pubblico di Berlino. Nel novembre 1995 la ZDF (una rete televisiva tedesca) filmò uno speciale di Ted Lesley che fu trasmesso il 20 febbraio 1996 come parte della serie "37 Grad". Lesley morì il 24 ottobre 2008 (complicazioni derivanti dalla malattia di parkinson).
Durante la sua carriera ottenne più di un riconoscimento:
"Mentalist of the Year" con il "Dunninger Award" (1992)
"Scrittore dell'anno" da "Magischer Zirkel von Deutschland e. V." (Magic Circle of Germany) per il suo libro "Mental Mind-Ups". (1993)
"Leslie P. Guest Award" della Society of American Magicians (1997)
Ospite d'onore al "Weerd Weekend" di Docc Hilford. (1998)
"Medaglia d' argento all' onore" della Zauberfreunde Berlin e.V. (1998)
Membro della stella d'oro dell'Inner Magic Circle del Magic Circle di Londra. (1999)
Premio Creative Fellowship dell'Accademia delle arti magiche (20 aprile 2001)
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Richard Osterlind
Richard Joseph Osterlind, nato il 6 Marzo 1948 a Bridgeport, nel Connecticut, è un celebre Mentalista ed insegnante di Mentalismo da più di 35 anni. Ha scritto un gran numero di libri, pubblicato e riadattato importanti articoli e prodotto vari effetti. Ad oggi è uno dei professionisti più richiesti per show, convention e conferenze.
Ha vissuto a Bridgeport fino all’età di nove anni, finché non si trasferì con la sua famiglia ad Ansonia prima e a Danbury dopo. Ha lavorato nel Western Connecticut State College. Oggi vive insieme alla moglie Lisa nel Kentucky.
È stato batterista nella rock band “Merlin”. La sua carriera magica iniziò quand’era ancora ragazzo, quando ricevette in regalo dei giochi di prestigio. Da lì Osterlind iniziò ad esibirsi nella magia e nel mentalismo, presentandosi come lettore del pensiero. Mentre era ancora un musicista, aprì con la sua band lo spettacolo di un ipnotista. Ne rimase stregato e provò, riuscendoci, ad ipnotizzare un membro della sua band. Da quel momento iniziò a studiare profondamente l’ipnosi.
Osterlind ha spesso insistito sul concetto di esibirsi di fronte un pubblico reale abbandonando le esigenze di video editing o gli effetti dipendenti dalle angolazioni. Nella sua carriera da insegnante ha prodotto 25 serie di DVD, come “Mind Mysteries” e la trasposizione video dei “13 Gradini” di Corinda, e 16 libri, sia per addetti ai lavori che per il grande pubblico. Tony Corinda, prima di morire nel 2010, scrisse ad Osterlind nel 2009 dicendogli di aver fatto un ottimo lavoro con la serie di DVD dedicata alla sua maggiore opera.
Si è esibito in tutto il mondo per uomini d’affari, star dello sport e politici, come il presidente Gerald Ford ed il governatore Lowell Weicker. È apparso in numerosi show televisivi internazionali. È stato saltuariamente ingaggiato come ipnotista da palcoscenico e, ancora oggi, qualche volta si esibisce in qualche numero di ipnosi alla fine dei suoi spettacoli di Mentalismo. È considerato da molti il più eminente mentalista del nostro tempo.
Osterlind è un Colonnello del Kentucky, il più alto titolo onorifico concesso dallo Stato americano con cui si è considerati membri onorari dello staff e aiutanti di campo onorari del governatore.
Durante il London Mentalism Meeting è stato nominato come il Mentalista più influente, classificandosi sopra Ted Annemann e Tony Corinda. Nel 2006 è stato premiato con il “Milbourne Christopher Award” per i suoi contributi nell’Arte della Magia ed è apparso nella copertina di “The Linking Ring” nel Febbraio 2008. -
Joseph Dunninger
Joseph Dunninger, conosciuto come “The amazing Dunninger”, nasce a New York il 28 aprile 1892 e fu uno dei più famosi mentalisti del tempo oltre che un mago e un escapologo. Fu uno dei primi prestigiatori ad esibirsi in radio e in televisione.
Dunninger era molto richiesto per l’intrattenimento privato anche da gente importante; per esempio gli venne chiesto di esibirsi nella casa di Theodore Roosvelt a Otster Bay, nella casa di Thomas Edison e inoltre Franklin D. Roosvelt lo invitò più volte alla Casa Bianca per dimostrare le sue capacità mentali.
Dunninger fu anche un debunker di medium e affermava di poter svelare l’inganno di tutti i fenomeni spiritici. Nel 1935 scrisse un libro intitolato “Inside the Medium’s Cabinet” nel quale espose i trucchi dei medium e anche il modo per fare il gioco della corda indiana con un trucco della telecamera. Sempre nel ‘35 Dunninger partecipò ad una seduta spiritica del medium Emerson Gilbert per poter testimoniare contro di lui quando Gilbert fu accusato di fraudolenza. Inoltre fece un’offerta sostanziosa per chiunque riuscisse a produrre un fenomeno spiritico che lui non potesse duplicare o spiegare con un ragionamento logico. Questa ricompensa non è stata mai vinta da nessuno.
Era un grande amico con molti personaggi famosi nella prestigiazione come Harry Houdini, Francis Martinka e Tony Slydini. Fu anche amico dell’autore di “The Shadow” (una raccolta di romanzi degli anni ‘30) Walter B. Gibson, con il quale scrisse molti libri riguardanti la magia, i fenomeni psichici e lo spiritualismo.
Dunninger apparve in radio nel 1943, mentre tra gli anni ‘50 e ‘60 si vide spesso in televisione e ebbe la conduzione di ben due programmi televisivi: “The Dunninger show” sulla NBC e “The amazing Dunninger” sulla ABC; nel 1971 registro un’altra serie di programmi ma non fu mai trasmessa perché soffriva del morboParkinson e non riusciva a presentare come in precedenza. Il suo nome venne usato come base per due personaggi comici: “The amazing Dillinger” e “Gunninger the Mentalist”.
Morì il 9 marzo del 1975, all’età di 72 anni, a Cliffside Park a causa del morbo di Parkinson. Lo stesso giorno l’Accademia della Arti Magiche gli assegnò il Master Fellowship.
Dunninger scrisse molti libri tra i quali:
Dunninger’s tricks se luxe (1918)
Dunninger’s tricks unique (1918)
Dunninger’s master methods of hypnotism (1923)
Popular magic (1926)
Universal second sight mysteries (1927)
Houdini’s spirit exposes and Dunninger’s psychical investigation (1928)
Popular magic Vol.2 (1929)
Popular magic and card tricks (1929)
Inside the medium’s cabinet (1935)
How to make a ghost Walk (1936)
What’s on your mind (1944)
100 Houdini tricks you can do (1954)
The art of thought reading (1956)
Magic and Mystery: The incredible psychic investigation of Houdini and Dunninger (1967)
Dunninger’s complete encyclopedia of magic (1967)
Dunninger’s secrets as told to Walter Gibson (1974)
Dunninger’s monument to magic (1974)
Dunninger’s book of magic (1979)
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Bob Cassidy
Bob Cassidy, uno dei personaggi più importanti del mentalismo degli ultimi 40 anni. Robert Cassidy nacque a Kearny, nel New Jersey, il 23 giugno del 1949. Appassionato di magia fin dalla tenera età, fece il suo debutto televisivo, appena dodicenne, alla trasmissione televisiva “Original Amateur Hour ” , esibendosi come prestigiatore. Il suo primo libro magico fu “The Amateur Magician’s Handbook” di Henry Hay (pubblicato nel 1950) che Cassidy trova fondamentale in quanto gli fornisce solide ed utili fondamenta per ciò che riguarda la psicologia e le tecniche della prestigiazione; infatti, a differenza di molti libri per principianti che iniziano spiegando degli effetti automatici, Hay dedica la prima parte del libro alle «robe difficili» che hanno iniziato a formare il suo pensiero.
Pochi sanno infatti che Cassidy, nonostante sia diventato celebre per l’importante contributo al mentalismo, è stato anche un grande esperto di «destrezza di mano» e manipolazione, iniziando appunto la propria carriera come prestigiatore. Durante il servizio militare nella marina americana divenne uno specialista in sistemi di comunicazione e proprio in quel periodo iniziò a lavorare ad un suo spettacolo nel quale presentava numeri di memoria fotografica ed intuito.
Alcuni addetti ai lavori ritengono che questo spettacolo, completamente dedicato a stunt mentali, sia stato uno dei primi veri spartiacque che distinse la figura del prestigiatore da quella del mentalista; fino ad allora infatti molti grandi performer di mental magic presentavano anche numeri di magia generale nel corso dei propri spettacoli. Nel 1975 si diplomò in Arte al Montclair State College, nel 1978 si laureò in legge alla Seton Hall University, ottenendo anche il dottorato per poter esercitare la professione di avvocato. Nonostante l’esercizio della professione, continuò a lavorare come mentalista semi-professionista, in particolare modo dal 1972 al 1976, esibendosi su varie navi da crociera. Cassidy ha raccontato che proprio nel 1972 iniziò a proporsi esclusivamente come mentalista. Nel 1978 aprì uno studio legale assieme ad un socio, fondando la Shapiro & Cassidy Co., in attività per dieci anni. Nello stesso anno, Bob, anche grazie ai suoi studi in legge, insieme ai mentalisti Tony Raven, Scott Gordon, Mary Lynn e Dian Buehlmeier, fondarono la Psychic Entertainers Association (PEA), che da allora è diventata la principale società professionale internazionale del mentalismo, un’esclusiva associazione di «intrattenitori psichici», provenienti da ogni parte del mondo , che comprendeva tra le proprie fila mentalisti, bizzarristi, cold reader ed ipnotisti.
Fu anche il creatore ( e per qualche anno caporedattore) della rivista ufficiale della PEA: “Vibrations”, riservata esclusivamente ai membri ed arricchita dai contributi di alcuni tra i più grandi nomi dell’intrattenimento psichico. Dopo dieci anni come avvocato, sempre più frustrato da una vita troppo “per bene”, nel 1988 Cassidy decise di abbandonare la professione e divenire mentalista professionista. Scrisse a tal proposito “The Artful Mentalism Of Bob Cassidy”, nella sua vita tutto stava lentamente diventando rispettoso e convenzionale e per sua natura, si trattava di un percorso spaventoso. Ciò che molti avrebbero visto come crescita e maturità, per lui significavano ristagno e decadimento. Cassidy, animo ribelle, anticonformista, sempre piuttosto “allergico” alle ipocrisie di certi ambienti un po’ troppo per bene, si ritrovò, dopo aver lasciato il New Jersey per lo stato di Washington, ”La Mecca dello spettacolo”, a dover ricominciare da zero, passando da una professione ben remunerata a lavorare addirittura come cameriere e barista! Ma presto si creò il suo giro come uomo di spettacolo e contemporaneamente diede vita ad una prolifica attività di scrittore, sfornando un enorme quantità di materiale per addetti ai lavori; Cassidy infatti ci lascia in eredità centinaia e centinaia di pagine di grande mentalismo, sia dal punto di vista delle routine e tecniche che da quello della sua filosofia alla base di magia e mentalismo. Il suo primo libro, un pamphlet di 22 pagine in realtà, viene dato alle stampe nel 1977, come supplemento della rivista“ Invocation”. Si intitola “Pseudomentally Yours” e contiene alcune straordinarie idee che verranno poi ulteriormente lavorate e sviluppate nei lavori futuri di Cassidy. Da lì in poi Bob darà inizio ad una grande produzione di libri ed eBook, durata fino a pochi anni fa. La sua carriera è stata più volte premiata con prestigiosi riconoscimenti come: “Award for Creatity in Psychic Entertainment” della PEA, il Dunninger Memorial Award nel 2011 e, l’ultimo in ordine cronologico, l’Annemann Award nel gennaio 2017 che purtroppo non è riuscito a ritirare personalmente in quanto già gravemente malato. Bob Cassidy ci ha lasciato una straordinaria eredità tra le pagine dei suoi numerosi libri ed eBook: Pseudo-Mentally Yours (1977), The Art of Mentalism (1983) Principia Mentalia, Vol. 1 & 2 (1996),The Art of Mentalism, Vol. 2 (1996). Morì il 24 febbraio 2017. -
Tony Corinda
Tony Corinda, nome d’arte del britannico Thomas William Simpson, è tra i volti più iconici del Mentalismo. Nato il 17 Maggio 1930, non ha reso noto il suo luogo di nascita. Si crede sia nato a Mill Hill, quartiere di Londra. Adottò il suo nome d’arte, che deriva dal nome Conradi, quando iniziò a lavorare come Mentalista nel Regno Unito.
Tra gli anni ’50 e gli anni ’60 aprì due negozi di magia a Londra, in cui vendeva ogni genere di effetto, con particolare attenzione verso i prodotti per il Mentalismo.
Per Corinda la lettura del pensiero è spesso noiosa ed è raro trovare un performer capace di intrattenere il proprio pubblico con il solo mentalismo.
Tra il 1958 e il 1960 pubblicò una serie di 13 opuscoli, chiamati da lui “gradini”, in cui insegna i segreti del mentalismo, dai trucchi al look, dalla pubblicità alla presenza scenica. Nel 1968 Louis Tannen pubblicò a New York l’intera raccolta dei gradini di Corinda in un unico volume di 420 pagine, oggi considerato tra i capisaldi del Mentalismo moderno.
È membro onorario del Magic Circle di Londra dal 1959, quando venne premiato con il più alto grado di appartenenza (membro dell’Inner Magic Circle). La PEA (Psychic Entertainers Association), durane il convegno annuale che tenne ad Atalanta nel 1994, fissò i suoi 13 Gradini come tema principale dell’anno. Sempre la PEA gli ha poi conferito il “Blackpool Award” per gli “straordinari contributi nell’Arte del Mentalismo”. Nel 2009 Richard Osterlind ha pubblicato 4 DVD in cui ha adattato alla piattaforma video la sua opera.
Morì l’1 Luglio 2010. -
Banachek
Steven Shaw, nato il 30 Novembre 1960 nel Middlesex, è un mentalista ed autore inglese. Cresciuto in Sud Africa, in cui venne abbandonato all’età di 9 anni coi suoi fratelli più piccoli, e in Australia, arrivò negli Stati Uniti nel 1976. È conosciuto con il nome d’arte “Banachek”, oggi diventato legalmente il suo vero nome. Questo deriva dal nome del detective televisivo statunitense Banacek, adottato da Steve perché considerava il suo vero nome non abbastanza memorabile per un performer.
Vide il suo primo mago all’età di 14 anni, durante il liceo, e si interessò a quello strano mondo fatto di trucchi e segreti. Decise di intraprendere la strada della magia dopo aver letto “The Truth About Uri Geller”, libro in cui James Randi apriva lo scrigno di Pandora e dimostrava al mondo che le capacità extrasensoriali del veggente israeliano altro non erano che trucchi. Grazie a quel libro il giovane Steve riuscì a costruire la sua versione del cucchiaino piegato.
Banachek scrisse una lettera a Randi in cui si proponeva come volontario per dimostrare l’ingenuità degli scienziati che studiavano i fenomeni parapsicologici. Divenne quindi famoso per l’opinione pubblica americana negli anni tra il 1979 ed il 1983 quando prese parte al “Progetto Alpha” di James Randi insieme a Michael Edwards. In questo modo i due giovani dimostrarono che il metodo scientifico non era sufficiente per mettersi al riparo dai ciarlatani e condurre degli studi di parapsicologia. L’esperimento avvenne nel 1979 alla Washington University a St. Louis, quando la McDonnell Foundation donò mezzo milione all’università al patto che quel denaro venisse usato per degli studi sulla parapsicologia. Banachek e Edwards riuscirono, tra le altre cose, a convincere gli scienziati di riuscire a piegare cucchiaini col pensiero e di identificare un’immagine contenuta in una busta chiusa. Banachek divenne così “The man who fooled the scientists”. Nel 1983 Randi tenne una conferenza stampa in cui presentava i suoi allievi e dichiarava all’America che non avevano davvero dei poteri paranormali. Aggiunse inoltre che il Progetto Alpha prevedeva che, se ad uno dei suoi allievi fosse stato chiesto se fossero dei prestigiatori, avrebbero dovuto rispondere “Sì, e ci ha mandati James Randi”, dimostrando che questa semplice domanda non fu mai presa in considerazione da alcuno scienziato. In seguito il laboratorio venne chiuso e la consulenza degli illusionisti divenne molto più comune negli esperimenti di parapsicologia.
Banachek è stato anche il direttore della “One Million Dollar Paranormal Challenge”, promossa dalla James Randi Educational Foundation. Questa sfida, poi sospesa nel 2015, permetteva un premio di un milione di dollari a chiunque si fosse dimostrato in possesso di capacità paranormali. Banachek testò l’autenticità di moltissimi tra veggenti e medium, nessuno dei quali riuscì a superare i test richiesti dal mentalista per dimostrare la propria autenticità.
Oggi Banachek è socio della “Committee for Skeptical Inquiry” -l’analogo statunitense del CICAP- e presidente della James Randi Educational Foundation. Lavora anche come consulente per gli show ed i programmi televisivi di numerosi altri prestigiatori, tra cui Penn&Teller, David Blaine, Lance Burton, James Randi e Criss Angel. La routine “The Magic Bullet” esibita per anni a Las Vegas da Penn&Teller è una sua creazione particolarmente apprezzata dal duo.
Banachek gode della stima di moltissimi professionisti. Teller considera il suo atto il migliore spettacolo di mentalismo al mondo e, nella prefazione di Psychological Subtleties, lo descrive come una mente brillante. Le sue creazioni sono diventate una parte importantissima del mentalismo e della cultura magica. La Psychic Entertainers Association lo premiò con tre premi: nel 1997 per la creatività, nel 2006 per il suo contributo nell’arte del mentalismo e nel 2007 per la sua professionalità e le sue performances.
Ha anche un Podcast di cultura illusionistica: Banachek’s Brain. -
Max Maven
Max Maven (nato Philip Goldstein) nasce il 21 dicembre 1950 a Ithaca, New York. Ad oggi è considerato uno dei più importanti mentalisti di tutti i tempi e, secondo la rivista "Magic Magazine", uno dei 100 maghi più influenti del XX secolo.
Poco dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce nelle vicinanze di Boston; molto giovane inizia a seguire con interesse alcuni maghi visti in tv, appassionandosi definitivamente al mondo magico grazie ad alcuni giochi insegnatigli dal cugino ed dallo zio.
Maven nonostante cerca di apprendere tutti i campi della magia, trova più adatto al suo modo di essere il Mentalismo,
Il suo percorso di studi si basa sullo studio dei libri, riuscendo a realizzare anche degli spettacoli sia al liceo che al college. Nel tempo è stato istruito dai grandi nomi della magia divenendo anche molto amico di alcuni di questi, tra cui Jay Marshall e Dai Vernon. Laureato honoris causa alla Brandeis University, all'età di 24 anni decide di trasformare la sua passione per il mentalismo in un lavoro, intraprendendo la strada della “magia interattiva”, proponendo i suoi esperimenti via radio e via televisione, diventando, così, uno dei più noti e influenti personaggi della scena magica americana e permettendogli di ottenere il "World Magic Award" della Fox Family Network (i suoi giochi interattivi sono inclusi nello speciale della NBC ” The World’s Greatest Magic” del 1994).
Maven può fregiarsi anche del titolo di “docente dell’anno” dell’"Accademia delle arti magiche" (Magic Castle) a Hollywood. Nella sua lunghissima carriera artistica si esibisce anche in locali notturni, tra cui il "Playboy Club", realizza oltre 1500 articoli, allestisce centinaia di trasmissioni radio e Tv, pubblica numerosi libri, dvd e lectures e crea un gran numero di effetti e principi magici, divenendo con il tempo anche consulente di maghi come David Copperfield, Siegfried & Roy e Lance Burton, arrivando a collaborare anche con riviste quali Genii, The Linking Ring e M-U-M.
Maven nel corso della sua carriera appare anche sulla copertina di riviste quali Genii e Penguin Magic Monthly e diventando il mago di rappresentanza alle convention della “Society of American Magicians” e “International Brotherhood of Magic”.
Eugene Burger, in un'intervista del 2000 rilasciata su "Linking Rings" (dal titolo The Other Side of Max Maven), approfondisce alcuni aspetti poco conosciuti di Maven, soffermandosi in particolare sulla sua sincerità, la sua meticolosità nel lavoro e il suo esser disponibile nei confronti di chiunque (lo si può notare bene, ad esempio, nelle sue Penguin Live Lectures, dove si sofferma con una certa cura su ogni minimo particolare di ogni singolo esperimento di mentalismo). Curioso è l'aneddoto secondo il quale Maven abbia lavorato ben 5 anni per concepire la sua famosissima apertura (“Buh!”); Burger definisce Maven come un uomo di grande cultura, infatti, oltre a saper parlare il Giapponese, è un grande appassionato di wrestling americano, musica gospel afroamericana, matematica ricreativa, arte pittorica del XX secolo, linguistica, storia dello show business, cinema horror e, ovviamente, cultura giapponese.
Nella sua carriera prende anche parte a numerose serie televisive come “Magic”, “The Art Of Magic”, “Something Strange with Max Maven”, sia negli USA che in Svezia, Norvegia, Finlandia, Taiwan, Portogallo, Cile e altri Paesi; partecipa in svariate sitcom come “Willie, il Principe di Bel Air” e “Top Chef”. In Israele ha portato una versione di "Penn & Teller: Fool Us" chiamata “Who Can Fool The Master?”. Nel 2013 è giudice, insieme a Ed Alonzo, Uri Geller, Franz Harary e Topas, del programma televisivo “La Grande Magia - The Illusionist”, andato in prima serata su Canale 5.
Tra i suoi lavori più importanti troviamo "Kayfabe" (una collana di 4 Dvd che prende il nome da un termine del wrestling), "Nothing" (collana di 2 DVD, per il quale vince il "The Magic Woods Award for Best Teaching Video" nel 2007, "Prism: The Color Series of Mentalism"(Edito in italia da Florence Art Edizioni), "Videomind – Phases 1-3: Mentalism" (collana di 3 DVD).
Nel 2015 e nel 2017 vince rispettivamente il "MINDVention Lifetime Achievement Award" e "The Allan Slaight Award for Lifetime Achievement".
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Jan Forster
Nato il 19 Novembre 1958, Jan Forster è uno dei più importanti mentalisti tedeschi, riconosciuto anche a livello europeo e mondiale. E' stato uno dei conferenzieri durante la “Mindvention” di Las Vegas (2011), i “Mind Summit” di Colonia (2014 e 2017) e il “Minds4 Convention 2017” di Newcastle. Nel 2016 ha realizzato anche la sua prima “Penguin Magic Live Lecture” riscuotendo un ottimo successo, bissando il successo 2 anni dopo nel suo “Live Act”; tale successo è stato confermato anche nelle conferenze durante MAGIC Live! 2019 a Las Vegas.
Jan Forster lavora come professionista a tempo pieno dal 1983, mettendo su un suo show personale nei teatri, circoli, spettacoli aziendali, crociere e effettuando anche diverse apparizioni televisive. Studente di Henk Vermeyden e Joe Nex, Jan iniziò la sua carriera come manipolatore di scena; nel tempo ha vinto diversi Primi Premi con il suo spettacolo “Smoker's Dream”, tra cui il Grand Prix Prague 1981, il German Championship 1984-86, il Tarocco d'Oro di Bologna nel 1983 e il Merlin Vienna nel 1991.
Da sempre interessato al mentalismo e alla magia mentale, nel 2000 trasforma la sua carriera esclusivamente in quella di mentalista. Jan è membro del Magic Circle of Germany (MZVD), della Society of European Mentalists (GEM) e della Psychic Entertainers Association (P.E.A.).
Nella sua lunga carriera ha pubblicato importanti note di conferenza e DVD; oltre a questo in Germania ha pubblicato 7 libri (in questo momento sta scrivendo l'ottavo che verrà pubblicato durante il corso del 2020) e sta realizzando anche un libro in inglese contenente tutto il materiale pubblicato con i dovuti aggiornamenti.
Molta gente lo definisce “il mentalista più divertente della Germania” in quanto lui facilmente riesce a mantenere viva l'attenzione del suo pubblico nei suoi show per oltre due ore; molti dei suoi colleghi ammirano moltissimo la sua meticolosità e il suo cercare di essere attento ad ogni singolo dettaglio. Entrambi questi due concetti possono essere notati nella sua magnifica Penguin Live Lecture, dove per quasi 3 ore riesce a divertire il pubblico, ma nello stesso tempo spiegare al meglio tutti i suoi esperimenti di mentalismo con ogni singola finezza. Molto dedito allo studio (parla fluentemente 6 lingue) e allo scambio di idee con i suoi colleghi, tanto che Bob Cassidy, scrisse di lui “Jan è la quintessenza del personaggio classico del mentalista. Il suo Acaan è uno dei migliori che io abbia mai visto”. Ad oggi vive in Germania con la sua famiglia. -
Marc Paul
Marc Paul è un mentalista inglese nato il 29 maggio del 1968 che si esibisce da oltre 25 anni. All’età di 7 anni gli viene regalato un set per fare magie e un giorno, quando era a casa da scuola, Marc scopre come far sparire una moneta. Stupisce sua mamma, i suoi compagni di classe e, col passare degli anni, anche celebrità inglesi. All’età di 12 anni inizia a prendere lezioni da Fred Castle (un membro dell'Inner Magic Circle) che gli insegna le basi di tutti gli aspetti della magia. Solo un anno dopo Marc ha già letto tutti i Tarbell.
Nel 1988 si trasferisce a Londra per lavorare nel grande magazzino Harrods, rivenditore di diverse marche tra cui la Marvin's Magic. In 7 anni stringe forti amicizie con Marvin e David Berglas. Si unisce anche al Magic Circle e per 2 anni è ospite di Monday Night. Durante questo periodo Marc sviluppa forte interesse per l'arte del mentalismo, ispirandosi al suo eroe David Berglas.
Nel 1995 Marc fonda un quartetto con Paul Andrews, Nick Reade e AnthonyOwen e in questo periodo vende la sua versione della performance con gli anelli cinesi a David Copperfield.
Nel 1999 si esibisce in 16 episodi della serie “Mind Games”. La giuria del World Magic Award di Las Vegas vede la sua performance e lo premia come “Best Mind-reader” di quell’anno.
Nel 2002 Marc è ospite al BBC’s Parkinson Show dove stupisce il presentatore Michael Parkinson e i suoi ospiti Tom Jones, Martine McCutcheon e Alistair McGowan.
Nel 2011 rilascia diverse interviste per il programma “TV’s 50 Greatest Magic Tricks”.
In questo periodo è stato spesso ospite in diversi programmi televisivi tra cui Equinox - Secrets of the Psychics (Channel 4), Paul McKenna’s Paranormal World (ITV1) Mysteries (BBC1) e Paul Daniels’ Secrets (BBC1).
Nei suoi spettacoli Marc riesce incredibilmente a leggere e influenzare la mente degli spettatori e, grazie alle sue abilità, è diventato uno dei mentalisti più richiesto al mondo.
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James Randi
- INFORMAZIONI GENERALI:
James Randi, nome d'arte prima e nome legale poi di James Hamilton Randall Zwinge, è stato un illusionista, divulgatore scientifico ed oppositore delle pseudoscienze canadese, naturalizzato statunitense nel 1987 per ripicca verso la polizia a cavallo canadese che, durante un tour con Alice Cooper ed alla ricerca di droghe negli armadietti degli artisti, minacciò Randi per essersi opposto a quel trattamento.
Nato settimino a Toronto il 7 Agosto 1928, la sua carriera e la sua vita sono state piene, intense e d'ispirazione per generazioni di illusionisti, divulgatori scientifici e indagatori del mistero. Maggiore di tre fratelli, a nove anni inventa un tostapane automatico in grado di emettere automaticamente le fette di pane quando cotte. Da adolescente passa gran parte del tempo libero nella biblioteca della sua città e impara da solo il calcolo infinitesimale, la trigonometria e l’interpretazione dei geroglifici egiziani. In quel periodo fu costretto ed ingessato a letto a causa di un incidente avuto andando in bicicletta. In quella condizione, durata per più di un anno, leggerà il suo primo libro di illusionismo e si appassionerà al mondo del paranormale. A 17 anni abbandonerà la scuola per unirsi ad un circo itinerante, facendosi chiamare "Principe Ibis" e presentando un numero di lettura del pensiero. Fu poi, nei primi anni '60, testimone di molti trucchi presentati come fossero poteri sovrannaturali, mentre lavorava in alcuni night club nelle Filippine. Il suo interesse principale divenne l'utilizzare le sue conoscenze per rimuovere il velo di Maya che offusca la vista di chi crede davvero, e si fa imbrogliare, da imbonitori e ciarlatani che sfruttano dei trucchi per avere dei vantaggi economici o fideistici, a scapito di chi non ha le armi per distinguere un trucco dalla realtà.
- LA CARRIERA ILLUSIONISTICA:
Rimane affascinato dalla magia all'età di dodici anni, quando vede uno spettacolo dell'illusionista Harry Blackstone al teatro Royal Alexandra. Incuriosito, il giovane James compra un biglietto ed entra, sicuro che avrebbe facilmente scoperto i trucchi del mago, fallendo miseramente e rimanendo a bocca aperta per la bellezza della performance. Uscendo dal teatro, decide che un giorno anche lui sarebbe riuscito a fare le stesse cose.
La sua carriera inizia nel 1946 quando, facendosi ancora chiamare Randall Zwinge, si presentava in veste di illusionista ed escapologo. All'età di 19 anni entra nel circolo magico di Toronto. Si dedica al mentalismo e, due anni più tardi, finisce sui giornali per aver predetto la vittoria degli Yankees alla "World Series". Randi era capace di evadere da ogni tipo di costrizione fisica. Il 7 Febbraio 1956, al "The Today Show", rimase in una bara di metallo sigillata e sul fondo di una piscina di un hotel per 104 minuti, battendo il precedente record mondiale di 93 minuti, stabilito da Harry Houdini. Ma, a differenza del celebre escapologo ungherese, Randi era molto più giovane. Dedicò la prima parte della sua vita ad imparare e migliorare gli effetti esibiti da Houdini, ed anche il suo lavoro di indagatore di misteri può essere considerato come una ripresa ed un miglioramento del lavoro portato avanti da Houdini cinquant'anni prima. La sua fama crebbe sempre di più ed iniziò ad esibirsi in radio tra il 1966 ed il 1967 con un suo programma notturno, il "Randi Show". Tra gli anni '60 e gli anni '70 iniziò a farsi chiamare con il nome che lo rese celebre in tutto il mondo: "The Amazing Randi".
Nell'inverno del 1975, durante il programma "World of Wizards" sulla TV canadese, Randi si liberò da una camicia di forza mentre era sospeso a testa in giù sopra le cascate del Niagara.
- INDAGATORE DEL MISTERO:
Randi è stato il più celebre oppositore delle pseudoscienze ed ha avuto un ruolo molto importante nello smascherare frodi e ciarlatani che sfruttavano l'inganno per guadagno personale, attività a cui ha dedicato tutta la seconda parte della sua vita. La sua carriera da indagatore di misteri è stata ispirata da un episodio avuto all'età di 17 anni. Randi si trovò a passare da una chiesa spiritista in cui il pastore millantava di saper leggere il pensiero e di poter rispondere "spiriticamente" alle domande che i vivi facevano ai loro cari scomparsi. Il giovane illusionista, con un gruppetto di amici, riuscì a ricostruire i trucchi utilizzati dal sacerdote. Non riuscendo più a rimanere zitto, svelò a tutti i presenti il metodo che stava usando per leggere delle buste chiuse ma, inaspettatamente, venne richiamato al silenzio e allontanato. La moglie del ciarlatano chiamò addirittura la polizia che lo portò in centrale, lo arrestò e lo multò per aver disturbato una cerimonia religiosa. All'età di vent'anni si propose come astrologo e scrisse un oroscopo per il tabloid canadese "Midnight" sotto lo pseudonimo di "Zo-ran", semplicemente rimischiando pezzi di vecchi oroscopi precedenti.
Nel 1972 sfidò apertamente Uri Geller, il sensitivo israeliano diventato estremamente famoso tra gli anni '60 e gli anni '70, accusandolo di essere un ciarlatano ed un truffatore che utilizzava dei trucchi per realizzare i suoi miracoli, spacciati come dimostrazione di genuini poteri paranormali. Geller era celebre per la piegatura dei metalli (cucchiai e chiavi principalmente), la duplicazione dei disegni e la lettura del pensiero. Diventò famosissimo dopo essersi esibito in TV ed aver superato numerosissimi test di scienziati e parapsicologi, che venivano convinti che quelli di Uri Geller erano dei veri poteri extrasensoriali. Randi ripropose perfettamente tutti gli effetti dimostrati da Geller sotto le stesse condizioni, dimostrando che non si trattava di prodigi ma di abilità illusionistiche.
La furia di Randi non si fermò qui e si abbatté anche verso i guaritori, tra cui ricordiamo João de Deus, medium brasiliano che si auto-proclamò come psico-chirurgo. Nemmeno l'omeopatia si salvò dagli attacchi e dalle dimostrazioni di Randi, che nel 1988 presiedette, insieme a John Maddox, direttore di "Nature", gli esperimenti condotti dal team dell'immunologo francese Jacques Benveniste, che in quell'anno fece nascere un'enorme controversia riguardo la memoria dell'acqua a causa di un articolo pubblicato proprio su "Nature". Randi inoltre non è estraneo a scherni mentre calca il palcoscenico: celebre la provocazione in cui, prima di iniziare la sua performance, ingoia una dose "fatale" di sonniferi omeopatici, rimanendo giustamente indenne e continuando senza intoppi lo spettacolo o la conferenza.
Randi è noto per aver co-fondato insieme al filosofo Paul Kurtz, nel 1976, il CSICOP (Committee for Scientific Investigation of Claims of the Paranormal), nel 2006 rinominato in CSI (Committee for Skeptical Inquiry), l'associazione americana indagatrice di misteri che farà da innesco per l'apertura di altri comitati omologhi in tutta Europa e a cui Piero Angela e Massimo Polidoro si ispireranno per fondare il CICAP in Italia. Il CSI nasce dalle ceneri del "Resources for the Scientific Evaluation of the Paranormal", quando Kurtz invitò ad una conferenza contro l'astrologia personaggi del calibro di Martin Gadner, Ray Hyman, Marcello Truzzi e, appunto, James Randi. Sciolto il RSEP, i suoi ex-membri insieme a personalità come Carl Sagan e Isaac Asimov confluirono nel CSICOP, che nacque come un'organizzazione no-profit il cui scopo era quello di incoraggiare l'indagine critica delle domande sul paranormale e sulla scienza di confine. La posizione del CSI è lo scetticismo scientifico e la sua posizione sulle pseudoscienze è stata citata favorevolmente dalla National Science Foundation. Dopo che Uri Geller intentò varie cause per diffamazione verso Randi, l'illusionista si dimise dallo CSICOP perché la dirigenza era preoccupata di diventare uno dei bersagli delle cause del sensitivo israeliano.
Oltre Uri Geller, James Randi ebbe dispute legali con altri suoi oppositori, riuscendo sempre a spuntarla contro coloro che gli facevano causa. Altri suoi avversari da tribunale furono Eldon Byrd, Allison DuBois ed Earl Gordon Curley.
James Randi ha inoltre indetto la "One Million Dollar Paranormal Challenge", il premio da un milione di dollari messo in palio dalla "James Randi Educational Foundation", organizzazione no-profit fondata nel Delaware il 29 Febbraio 1996 ed oggi con sede a Falls Church, nel Virginia, allo scopo di promuovere il pensiero critico. Il premio sarebbe stato elargito a chiunque avesse dimostrato, in condizioni scientificamente controllate e preventivamente concordate, un qualsiasi fenomeno paranormale, miracoloso o inspiegabile. Randi inoltre rifiutava qualsiasi sfidante che avrebbe potuto soffrire gravi lesioni o la morte come risultato del test a cui intende sottoporsi. Nonostante siano stati più di mille i sedicenti sensitivi sottoposti ai controlli della JREF, nessuno ha mai superato il test preliminare, che viene stabilito e concordato tra Randi e il candidato.
La prima idea di offrire un premio a chi fosse stato capace di dimostrare doti paranormali venne a Randi nel 1964 durante una trasmissione radiofonica. Egli mise in palio prima 1000 e poi 10.000 dollari. La sfida è stata cancellata nel 2015, dopo che il suo fondatore si ritirò dal suo incarico. Il milione di dollari fu donato a gruppi no-profit che promuovono il pensiero critico. La JREF ha sponsorizzato anche, dal 2003 al 2015, "The Amaz!ng Meeting", ossia una conferenza annuale focalizzata sulla scienza, lo scetticismo ed il pensiero critico. Nei vari anni, tra i conferenzieri sono apparsi personaggi del calibro di Richard Wiseman, Richard Dawkins, Neil deGrasse Tyson e Bill Nye.
Randi ha inoltre accusato Sylvia Browne, sensitiva statunitense e autrice di numerosi libri sulla spiritualità, di evitare la sua sfida nonostante avesse dichiarato in ben due occasioni, durante la trasmissione di Larry King "Live" nel Marzo e nel Settembre 2001, che si sarebbe sottoposta ai severissimi controlli dell'illusionista. Randi, per provocarla, mise un orologio sul suo sito web che avrebbe registrato il numero di settimane passate da quando Sylvia accettò la sfida, finché non si sarebbe presentata davvero alla prova della JREF. Ella è però deceduta il 20 novembre 2013.
Randi è anche stato il cervello dietro due celebri burle: il medium Carlos ed il "Project Alpha". La prima avvenne ai danni della credulità dei mass-media e la seconda contro i centri di ricerca sulla parapsicologia. Nel Febbraio 1988 il medium Carlos, in realtà un artista di nome José Alvarez, amico prima e partner poi di Randi, ingannò i media australiani grazie alla squadra del programma "60 Minutes". Carlos diceva di essere un'entità vecchia di 2000 anni impossessatasi del corpo di un dodicenne venezuelano. Nella stessa trasmissione venne poi rivelato l'inganno, dopo che i media australiani resero celebre il finto medium. Con il progetto Alpha invece dimostrò, grazie ai suoi allievi Banachek (che si faceva ancora chiamare Steve Shaw) e Micheal Edwards, l'inaffidabilità di molte ricerche accademiche sul paranormale, perché condotte da persone che, non avendo un solido background culturale sull'arte dell'inganno, non potevano discernere degli ipotetici fenomeni reali da dei trucchi ben presentati, finendo per essere ingannati a loro volta e credere davvero di aver trovato le prove dell'esistenza di poteri extrasensoriali. Il progetto Alpha si tenne al "McDonnell Laboratory for Psychical Research", dedito allo studio di fenomeni parapsicologici e paranormali a St. Louis, nel 1979 sotto la guida del Prof. Peter Philips. I due allievi, rispettivamente di 17 e 18 anni, sconvolsero i ricercatori superando ogni prova: piegatura dei metalli, telecinesi, levitazione di oggetti e identificazione di nomi di oggetti nascosti. Il laboratorio ricevette poco tempo dopo delle telefonate da parte di James Randi, che si propose come assistente per scoprire truffe e/o inganni da parte dei volontari; diede inoltre alcuni consigli al team del laboratorio, poiché ipotizzava che i due volontari stessero ingannando i test tramite dei trucchi. Il team esaminò i consigli, ma non li ritenne di particolare rilievo e i due ragazzi furono giudicati dotati di facoltà paranormali. Ma, durante una conferenza stampa nel 1983, risultò che i due ragazzi erano dei mistificatori, due prestigiatori alle prime armi che Randi aveva scelto e formato proprio per ingannare i parapsicologi. Inoltre ai due ragazzi era stato indicato che, qualora gli scienziati avessero chiesto loro se fossero dei prestigiatori, avrebbero dovuto rispondere: "Sì, e ci ha mandati James Randi" dimostrando che questa semplice domanda non fu mai presa in considerazione da chi stava portando avanti i test. Poco tempo dopo la conferenza stampa, il laboratorio chiuse e la consulenza degli illusionisti divenne molto più comune negli esperimenti di parapsicologia. "Atomi e molecole non barano, gli uomini sì", dichiarò Randi quando gli fu chiesto cosa rende un prestigiatore più qualificato di uno scienziato per indagare nell'occulto durante un'intervista del CICAP.
Nel 1981, durante lo show "That's My Line", Randi dimostrò la frode di James Hydrick, sensitivo statunitense che affermava di poter muovere gli oggetti con la sola forza del pensiero, dimostrando di essere in grado di sfogliare le pagine di un elenco telefonico senza toccarle. Randi riuscì a convincere la giuria che quello di Hydrick fosse solo un trucco (nello specifico, il sensitivo soffiava furtivamente per permettere alle pagine di muoversi) e lo stesso Hydrick, molti anni dopo, ammise la frode e diede ragione a Randi.
Nonostante la sua battaglia contro pseudoscienze e superstizioni, Randi venne anche accusato di usare poteri paranormali per compiere i suoi miracoli, venendo tacciato come un truffatore che, per screditare e mettere in cattiva luce altri sensitivi, mascherava i suoi veri poteri come dei finti trucchi illusionistici o addirittura dicevano avesse dei veri poteri psichici senza essersene mai reso conto.
Nel 1982 ha istituito il "Pigasus Award", un riconoscimento originariamente intitolato "Uri trophy" e con cui premiava, ogni 1 Aprile, gli autori delle più notevoli frodi o affermazioni palesemente fasulle o pericolose sul paranormale. Il premio è diviso in cinque categorie: scienziati, investitori, media, performer e, dal 2005, "quelli che rifiutano di affrontare la realtà". L'ultimo premio è stato conferito nel 2013.
- OPERE:
Randi è autore di Conjuring (1992), una biografia storica dei più noti illusionisti, oltre che di numerosi testi educativi e divulgativi sul paranormale e sulle pseudoscienze. Ricordiamo "Flim-flam!" (1982), il suo primo e più celebre libro e "The Faith Healers" (1987), in cui Randi spiega la sua rabbia verso i ciarlatani come motivata dalla compassione che prova per le vittime delle frodi. Nel 1982 scrive "The Truth About Uri Geller", libro originariamente pubblicato nel 1975 con il nome "The Magic of Uri Geller" e che ispirerà Banachek ad intraprendere la strada dell'illusionismo, e nel 1990 la biografia "The Mask of Nostradamus", dedicata al celebre astrologo francese. Inoltre Randi scriveva regolarmente in una rubrica chiamata "Twas Brillig" sulla rivista "Skeptic" della "The Skeptics Society". Tra le sue ultime fatiche "An Encyclopedia of Claims, Frauds, and Hoaxes of the Occult and Supernatural", del 1995, è la raccolta definitiva di (quasi) tutto ciò che ha a che fare con il mondo del paranormale.
- INFLUENZE E RICONOSCIMENTI:
Nel 2014 venne girato un film-documentario, "An Honest Liar", interamente dedicato alla vita ed alla carriera di James Randi.
James Randi nella sua vita vinse numerosissimi premi e riconoscimenti. Nel 1977 fu nominato "Visiting Magician of the Year" dall'"Academy of Magical Arts & Sciences" al Magic Castle di Hollywood. Nel 1986 fu insignito del premio MacArthur Genius Grant: i soldi vinti ($273.000) furono usati in una campagna volta a smascherare i guaritori religiosi: la sua furia si abbattè su Peter Popoff, predicatore di origine tedesca che l'anno successivo dovette dichiarare bancarotta, W. V. Grant ed Ernest Angley. Nel 2003 è stato insignito del "Richard Dawkins Award" e nel 2009 dell'"In Praise of Reason Award" dal CSI. Inoltre vanta due Guinnes World Records: uno proprio per i 104 minuti passati dentro una bara di metallo in fondo ad una piscina e l'altro per essere stato rinchiuso in un blocco di ghiaccio per 55 minuti.
Randi ha collaborato ed insegnato a moltissimi illusionisti ed indagatori del mistero. Era anche un ospite regolare del programma televisivo "Bullshit!", di Penn&Teller e al "The Tonight Show" di Johnny Carson. Proprio Penn&Teller hanno dichiarato che, senza di Randi, loro non ci sarebbero stati e che devono a lui e alla lettura del suo "Flim-flam!" la loro carriera da scettici.
- INTERESSI E VITA PRIVATA:
Randi fu anche un astronomo dilettante, influenzato dal suo amico Carl Sagan, astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza statunitense. Nel 1981 gli è stato intitolato l'asteroide 3163 Randi, un asteroide aerosecante scoperto da Charles Thomas Kowal.
Nel 1973 Alice Cooper assunse Randi per coordinare gli aspetti scenografici del suo tour "Billion Dollar Babies". Randi apparirà anche nello show nelle vesti del boia che decapiterà il cantante statunitense.
Agli inizi della sua carriera a Randi fu mandato un contratto per un tour in Florida. Un suo amico di New York gli fece presente che sicuramente avrebbe lavorato in luoghi dove le persone di colore sarebbero state discriminate, così l'illusionista fece apporre una clausola dove si imponeva ai promotori del tour di non negare i biglietti ai neri o attuare forme di discriminazione razziale. Arrivato sul palcoscenico si accorse però che la clausola era stata disattesa e gli afroamericani presenti erano stati costretti a seguire lo show dalla balconata; decise quindi di lasciare immediatamente il tour e, appellandosi al sindacato degli artisti americani riuscì ugualmente ad ottenere l'intero compenso pattuito.
Nel Marzo del 2010, all'età di 81 anni, fece ufficialmente coming-out, dichiarando di essere gay e di avere un compagno (José Alvarez, nato Deyvi Orangel Peña Arteaga, colui che lo aiutò nella burla contro i mass-media australiani nelle vesti del medium Carlos) da 25 anni. I due si sono sposati nel 2013. Randi ha dichiarato di non aver mai avuto problemi o omesso la sua omosessualità a chiunque glielo chiedesse e che è felice che il suo coming-out possa essere d'aiuto ad altri omosessuali per non vergognarsi di dichiarare apertamente la propria natura. Randi ha inoltre commentato la reazione del pubblico nei suoi confronti che, a parte per una piccola minoranza, dice essere stata meravigliosa, aggiungendo che ha ricevuto moltissime mail piene di affetto.
James Randi era iscritto al Partito Democratico americano ed era pro-legalizzazione. Spiritualmente era un ateo agnostico, molto critico delle religioni, che considerava causa di molte delle tragedie dell'umanità. I suoi genitori erano anglicani. Randi ha dichiarato che, paragonato alla Bibbia, "Il mago di Oz" è una storia più credibile, e molto più divertente.
Randi aveva un gatto rosso, alcuni pappagalli e, una volta, un grosso e spaventoso ragno, anche se del tutto innocuo, che scorazzava libero per tutta la casa.
Randi non fumava, non beveva e non si drogava, perché non voleva che il suo raziocinio potesse essere influenzato da quel genere di abusi. Nel Febbraio del 2006 fu sottoposto a un intervento per un bypass aorto-coronarico. Nel Giugno del 2009 gli fu diagnosticato un tumore al colon-retto e, fino al Dicembre dello stesso anno, si sottopose a chemioterapia, superandola egregiamente.
James Randi si è spento il 20 Ottobre 2020, a Plantation, all'età di 92 anni. -
Franz Anton Mesmer
Franz Anton Mesmer fu una delle figure più importanti nel campo dell’ipnosi. Nacque il 23/05/1734 a Iznang, nei pressi del lago di Costanza in Germania. A soli 14 anni frequentò il seminario gesuita di Dettingen e uscì da esso con il titolo di dottore in filosofia, matematica e fisica. Successivamente prese il titolo di ” Studiosus Emeritus” in teologia all’università di Inglostadt e una laurea in diritto all’università di Vienna. Proseguì i suoi studi iscrivendosi alla facoltà di medicina(sempre a Vienna) e conseguendo il dottorato il 27 maggio 1766 con una tesi chiamata ”Dissertatio phisico-medica de planetarum influxu” in cui parlava del rapporto fra gli astri e gli esseri viventi e sulle influenze che colpivano gli ultimi(che chiamò “gravità animale”).
Più avanti un suo amico lo invitò presso la sua residenza per fargli esporre la sua tesi davanti ai membri di un circolo("Circolo dei Cavalieri e Fratelli iniziati d'Asia") di cui faceva parte anche Franz. Dopo la grande esposizione si mise al clavicembalo e dimostrò così la sua grande bravura e passione per la musica. Venne poi avvicinato dalla vedova baronessa Maria Anna von Bosch di cui presto si innamorò e che sposò. Durante un’altra festa a casa di un principe ebbe il piacere di conoscere Leopold e Wolfgang Amadeus Mozart con cui strinse una buona amicizia. Mesmer ebbe così l’occasione di dimostrare le sue capacità curando un dolore al collo di Wolfgang poggiando semplicemente le mani sulle sue spalle. Proprio grazie alla loro amicizia nel 1768 venne presentata l’opera “Bastien und Bastienne” di Mozart a casa di Mesmer.
In questa occasione conobbe il gesuita Maximillian Hell, lui era un astrologo, astronomo, matematico, alchimista e appassionato di medicina. Un giorno lui stesso informò Mesmer di aver curato ad una donna dei dolori allo stomaco, utilizzando dei magneti a ferro di cavallo. Franz Anton rimase molto incuriosito e si fece preparare anche lui dei magneti e cominciò a provarli sui suoi pazienti.
Nel 1744 una giovane donna di nome Franziska Oesterling si affidò ai suoi trattamenti di cure magnetiche per guarire da una grave malattia. Durante una seduta però, Mesmer, non aveva a disposizione alcun magnete e fece una grande osservazione, cioè che la guarigione della ragazza non era causata solamente dai magneti, ma anche dall’energia canalizzata da lui stesso. Questa osservazione porto alla scoperta di un “fluido universale” che scorreva all’interno del corpo e che le malattie erano causate da una distribuzione caotica di questo fluido. Questo fenomeno venne chiamato “magnetismo animale” per differenziarlo dal magnetismo delle calamite. Tramite queste scoperte capì che curare una persona significava ri-armonizzare il fluido tramite il magnetismo che generava una crisi violenta e convulsiva.
Un caso molto interessante affrontato da Mesmer fu quello del giovane ragazzo Elias Wiksel. Ebbe l’opportunità di conoscerlo quando si recò al castello del barone Von Horka per guarire prima un suo disturbo e poi quelli dell’intera regione. Tra questi c’era appunto Elias, un fanciullo ebreo affetto da paralisi. Franz lo curò tramite sonnambulismo indotto per ipnosi, questo perché aveva scoperto durante le sedute di ipnosi collettiva che un malato, nel corso del sonnambulismo provocato, riceveva l'impressione di una volontà diversa dalla sua. Allora addormentò profondamente Elias e lo indusse a camminare fino a quando poi non lo svegliò mentre si muoveva e venne così guarito. Ovviamente il barone lo ricompensò con una grande somma di denaro per aver curato lui stesso e gli abitanti della sua regione.
Grazie ai molti casi risolti la fama di Mesmer crebbe sempre di più e nel 1777 venne affidata a lui Maria Theresia von Paradis, figlioccia dell’imperatrice Maria Teresa D’Asburgo. Maria era affetta da cecità dall’età di quattro anni a causa di una lesione dei nervi ottici, considerata da altri medici irreversibile.
Il trattamento con Franz diede qualche piccolo risultato, permettendo così alla fanciulla di recuperare parzialmente la vista, ma egli venne comunque accusato di frode e costretto dall’imperatrice ad abbandonare Vienna.
Si trasferì così nel 1778 a Parigi nella quale installò il suo primo “baquet”. Esso era uno strumento di sua invenzione e consisteva in una tinozza circolare che conteneva al suo interno acqua magnetizzata e alcune sbarre metalliche che trasmettevano il fluido universale ai malati. I pazienti dovevano disporsi a cerchio intorno a questa vasca e formare una catena umana affinché venisse potenziata la forza guaritrice del magnetismo animale e le sedute assumessero la dimensione di terapia collettiva. Ogni particolare era progettato con lo scopo di indurre uno stato di trance.
Queste sedute furono molto proficue per Mesmer che poté permettersi di cambiare la sua posizione medica e politica, diventando così antagonista dei governi assolutisti. Nel 1781 la regina Maria Antonietta gli offrì un vitalizio a patto di insegnare le pratiche del mesmerismo sotto sorveglianza di tre suoi uomini. Franz ovviamente rifiutò poiché contrario ai suoi principi. Le inviò anche una lettera affermando che per lui l’opinione pubblica era al di sopra dei re e annunciò la sua intenzione di abbandonare Parigi.
Molto presto, però, ci ritornò e fondò la Società dell’armonia universale in cui insegnava le pratiche del mesmerismo per un prezzo di 100 luigi(moneta francese di quel periodo) al mese. Questa società ebbe molto successo e si espanse in fretta attirando anche persone di qualsiasi classe sociale.
Dopo la presa della Bastiglia purtroppo le cose per Mesmer cominciarono ad andare male, le sue vasche si svuotarono e l’ingente patrimonio accumulato negli anni sparì in poco tempo. Nel 1792 tornò a Vienna dove venne prima arrestato e poi messo sotto sorveglianza dal corpo dell’imperatore poiché accusato di simpatie rivoluzionarie. Trovò poi rifugio in Svizzera a Frauenfeld dove nel 1799 pubblicò il libro “Mémoire de Franz Anton Mesmer, docteur en mèdecine, sur ses découvertes” nel quale parlava dei benefici a livello terapeutico dell’ipnosi indotta. Passò gli ultimi anni della sua vita a Meersburg come uomo di campagna fino a che non morì il 05/03/1815. -
Al Koran
Al Koran fu il mentalista britannico che diede il nome al "Koran Deck" e lo rese popolare, fu conosciuto anche per essere un abile esecutore dell'effetto noto come "Flying Ring".
Al Koran, pseudonimo di Edward Charles Doe, nacque il 4 marzo 1917 a Upper Clapton East London.
Alla tenera età di 12 anni, dopo aver aiutato Pins Draper (performer di strada) con qualche favore, questo decise di ringraziarlo insegnandogli alcuni giochi di prestigio di base.
Questa esperienza rappresentò il suo avvicinamento alla destrezza manuale per la quale divenne noto a Londra e dintorni prima di sviluppare l'interesse per il mentalismo.
All'età di 15 anni divenne il membro più giovane del Magician's Club di Londra.
Successivamente, dopo aver lavorato per un po' come parrucchiere, decise di dedicarsi al mentalismo diventando così un professionista.
Fu ritenuto dotato di poteri paranormali, che dichiarò essersi manifestati all'età di sette anni.
"Possedevo degli istinti extra-sensoriali e un sesto senso soprannaturale".
Al Koran partecipò alla Seconda Guerra Mondiale e in quel periodo si esibì spesso per l'ENSA (organizzazione fondata nel 1939 per fornire intrattenimento al personale delle forze armate britanniche durante il conflitto).
Nel 1945 divenne il membro più giovane ad aver ricevuto la medaglia d'oro della London Society of Magicians.
Nel 1947 sviluppò uno spettacolo di cabaret che diventò ricercato nei club locali e negli hotel.
Tra le sue pubblicazioni è stato pubblicato in Italia il volume Fate scaturire il potere magico del vostro spirito (traduzione del libro pubblicato in Gran Bretagna nel 1965 ed intitolato How to Bring Out the Magic in Your Mind).
Negli anni 50 venne commercializzata una versione 1-0-1 del Forcing Deck di Bagshawe, conosciuta come "Koran Deck" (anche se l'idea di un Forcing Deck con ordine ciclico è di circa trecento anni più vecchia). Fu dopo questa pubblicazione che Edward Charles Doe assunse lo pseudonimo di "Al Koran".
Nel 1968 cominciò ad eseguire l'effetto noto come "Flying Ring" (effetto in cui un anello preso in prestito svanisce e si trova poi attaccato alla custodia del portachiavi del prestigiatore), inventato nel 1784 dal celebre prestigiatore italiano Giuseppe Pinetti.
Fu spesso ospite dell'Ed Sullivan Show.
Emigrò negli Stati Uniti nel gennaio 1969, prima a Cleveland e successivamente si stabilì a Chicago, dove morì di cancro il 12 giugno 1972.
Bibliografia:
http://www.geniimagazine.com/wiki/index.php/Al_Koran
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Al_Koran
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Al_Koran
https://magictricksforkids.org/history-of-magic-al-koran/
Rivista Club 71, Christmas 1995
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Dai Vernon
Dai Vernon, nato David Verner l'11 giugno 1894, fu un prestigiatore Canadese.
Esperto in abilità di mano e dotato di un'immensa conoscenza, gli fu sempre garantito il rispetto di tutto il mondo magico e il soprannome di "The Professor".
Vernon si innamorò della magia quando aveva solo 8 anni, dopo che suo padre lo portò ad uno spettacolo.
Il primo libro di cui entrò in possesso, fu una delle prime edizioni del più famoso libro di cartomagia mai scritto: "L'Esperto al Tavolo da Gioco" di S. W. Erdnase. Memorizzò l'intero contenuto del libro a soli 13 anni.
Si narra che un altro giovane mago, durante un incontro, una volta gli chiese che tipo ti magia egli facesse. Vernon rispose chiedendo di nominare una carta: prese un mazzo dalla sua tasca, girò la prima carta la quale si rivelò essere esattamente la carta nominata.
Dopo questo miracolo, la sua unica affermazione fu: "Questo è il tipo di magia che faccio io. Che tipo di magia fai tu invece?"
Harry Houdini (che nei suoi primi anni si pubblicizzava come "The King of Kards") diceva spesso che avrebbe potuto scoprire qualsiasi trucco guardando l'effetto solamente 3 volte. Vernon mostrò ad Houdini un gioco dove presa la prima carta del mazzo e persa in centro ad esso, dopo pochi istanti la selezione tornava magicamente in cima.
Houdini guardò Vernon performare il gioco sette volte, insistendo ogni volta perchè venisse ripetuto.
Alla fine la moglie di Houdini, e gli amici di Vernon freddamente constatarono: "Affronta la realtà Houdini, sei stato fregato".
Per i 4 anni successivi a questo episodio, Vernon usò nella sua pubblicità il titolo di "The Man Who Fooled Houdini".
Vernon fu maestro di molti nomi importanti dell'ambiente magico quali Ricky Jay, Persi Diaconis, Doug Henning, Bruce Cervon, Larry Jennings , Max Maven, Michael Ammar e John Carney.
Visse gli ultimi 30 anni della sua vita performando come prestigiatore ufficiale del Magic Castle di Los Angeles.
Morì il 21 agosto 1992. -
Ed Marlo 🎧
Ed Marlo, nato Edward Stephen Malkowski il 10 Ottobre 1913 a Chicago, fu un prestigiatore specializzato in cartomagia.
Si riferiva a se stesso con il termine "Cardician", un termine coniato da lui, diventato uno dei termini magici più famosi. Viene usato specificatamente per definire un mago che fa unicamente magia con le carte.
La sua carta preferita era il sette di quadri, tant'è che sua moglie si premurava che ci fosse sempre una cospicua quantità di 7 di quadri nella sua giacca!
La sua professione era quella di meccanico. Fece modifiche alle macchine dell'officina per fare in modo che quello che doveva essere prodotto in 8 ore venisse prodotto in una soltanto cosicché, essendo l'unico a conoscenza di questa informazione, potesse esercitarsi le restanti 7 ore ogni giorno.
Sostanzialmente veniva pagato per allenarsi con le carte.
Marlo fu un autore molto prolifico: stese oltre 60 opere tra libri e manoscritti, e contribuì ad oltre 2000 effetti in ambito cartomagico.
Nonostante ciò non si limitava esclusivamente alle carte, anzi pubblicò anche lavori sulla monetomagia e la magia con i dadi.
La sua prima pubblicazione fu nel 1938, "Pasteboard Presto". I suoi lavori più famosi sono "The Cardician" e "Revolutionary Card Technique", che venne pubblicato inizialmente in una serie di opuscoletti poi riuniti sotto un'unica pubblicazione.
Scrisse oltretutto una serie di manoscritti privati che avevano solo i migliori cartomaghi dell'epoca. Tra questi sono inclusi "Riffle Shuffle Systems", "Patented False Shuffle", "Faro Controlled Miracles" e tanti altri. Sono estremamente rari e ricercati.
Marlo fu anche autore della sua personale rivista chiamata "Marlo Magazines", da ricordare che ogni pubblicazione conta più di 200 pagine. Anche questi molto rari e costosi.
Marlo raramente dava lezioni di magia, piuttosto si riuniva ai cosiddetti "Marlo Tables" assieme ad altri prestigiatori (Tra cui ricordiamo Simon Aronson) e si esibì raramente Chicago.
Sappiamo che ci sono molte polemiche intorno alla figura di Marlo: spesso è stato accusato di aver pubblicato come sue tecniche non sue come per esempio la conta ATFUS, oppure il cosiddetto "Marlo Tilt".
Morì il 7 Novembre 1991
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Juan Tamariz
Juan Tamariz-Martel Negron, nato a Madrid il 18 Ottobre 1942, è considerato da molti professionisti il più grande prestigiatore in vita.
Oltre ad essere un grande mago, è anche laureato in cinematografia, titolo che lo ha portato a condurre vari programmi sulla prestigiazione in Spagna, dove viene considerato, così come in Sud-America, una vera e propria celebrità.
Juan Tamariz è conosciuto a livello mondiale per essere un vero amante, nonchè maestro, dell'arte magica.
Estremamente generoso, egli condivide molto spesso il suo tempo e la sua conoscenza attraverso libri, DVD e quando possibile, di persona.
Cinque Punti nella Magia, The Magic Way, Sonata e Sinfonia in Mnemonica Maggiore sono i quattro best seller magici di cui è autore.
Sue sono le mani riprese in svariati DVD quali i Lessons in Magic, i Mnemonica Miracles, il set di LAP e il più recente Magic From My Heart.
Insieme ad Arturo De Ascanio, Tamariz è massimo esponente di una scuola di pensiero seguita dalla maggioranza dei vincitori del premio FISM in close-up, e che soprattutto ha influenzato molti prestigiatori in tutto il globo.
Questa corrente prende il nome di Scuola Spagnola.
“Il mio obiettivo è di affascinare il pubblico facendoli credere che stiano sognando, anche se è solo per qualche secondo”
-Juan Tamariz -
Alex Elmsley 🎧
Alex Elmsley, nato a St. Andrews (Scozia) il 2 marzo 1929, viene ricordato per la sua abilità con le carte e soprattutto la Ghost Count, comunemente conosciuta con il nome di Elmsley Count.
Elmsley iniziò a praticare magia nel 1946, all'età di 17 anni.
Studiò fisica e matematica alla prestigiosa università di Cambridge.
Durante gli anni del College, divenne anche segretario del Pentacle Club: fu assunto come esperto di computer, ma il suo vero amore furono sempre la cartomagia e close-up.
È ricordato per aver creato molte tecniche e effetti performati tutti i giorni in ogni angolo del pianeta, come la Elmsley Count (famosa conta che permette, in un mazzetto di 4 carte, di nascondere la carta in terza posizione), Between Your Palms, Point of Departure e Diamond cut Diamond. È conosciuto anche per i suoi studi sulla matematica legata al miscuglio faro che pubblicò sulla rivista Pentagram
Il suo lavoro è racchiuso nelle 2 opere The Collected Work of Alex Elmsley.
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Bartolomeo Bosco
Bartolomeo Bosco, nato a Torino il 3 gennaio 1793, è stato un illusionista italiano, considerato uno dei più grandi prestigiatori di tutti i tempi.
Figlio di Matteo Bosco e Cecilia Cerore, già dall'infanzia si esercitava con giochi di illusionismo e prestigiazione.
Dopo i primi studi compiuti a Torino, si arruolò nell'esercito Napoleonico partecipando alla campagna di Russia come soldato nel 111º Reggimento Fanteria di Linea.
Nel 1812, Bartolomeo Bosco fu fatto prigioniero durante la battaglia di Borodino e confinato in Siberia.
Proprio durante la prigionia egli affinò il suo straordinario talento, esibendosi per i propri commilitoni e per i russi, dai quali era addirittura pagato.
Bosco utilizzò questi guadagni per alleviare le sofferenze della prigionia per sé e per i propri compagni.
Tornato in libertà nel 1814, dopo un breve periodo di studi di medicina a Torino, intraprese la carriera artistica di illusionista, raggiungendo successo e fama internazionali nonché l'ammirazione dei regnanti di tutta l'Europa.
"Les Aventures de Bartolomeo Bosco de Turin, professeur de prestidigitation" pubblicato nel 1851, testimonia l'enorme fama di cui godeva il grande illusionista Torinese, che diede un grande contributo all'antica arte dell'inganno dilettevole.
Tra i giochi da lui praticati si ricordano quello dei bussolotti e l'illusione della propria fucilazione, dove Bosco ponendosi innanzi al plotone di esecuzione dava l'ordine di far fuoco, emergendo successivamente vivo e vegeto da una nuvola di fumo con ai suoi piedi le pallottole sparate.
Morì a Dresda nel 1863 dopo una serie lunghissima di successi leggendari.
Fu sepolto nella stessa città, nel cimitero cattolico di Friedrichstraße.
La tomba, acquistata e restaurata nel 1903 da Harry Houdini, esiste ancora oggi ed è curata dal circolo dei prestigiatori di Dresda, intitolato proprio a Bartolomeo Bosco.
Nell'ottobre del 2017 viene pubblicato il primo saggio storico dedicato all'artista Torinese, frutto di una ricerca durata oltre quindici anni.
L'autore è il Bresciano Alex Rusconi e il libro, edito da Florence Art, si intitola "Bartolomeo Bosco. Vita e meraviglie del mago che conquistò l'Europa".
La prefazione dell'opera è stata curata da Raul Cremona. -
Larry Jennings
Larry Jennings, nato a Detroit il 17 Febbraio 1933, è stato uno dei cartomaghi più prolifici e produttivi di tutti i tempi. Si devono a lui molti dei temi che vengono considerati oggi classici della cartomagia come, ad esempio, Open Traveler.
Dopo il divorzio dei suoi genitori, all’età di 16 anni entro a far parte della Marina Militare Americana, dalla quale fu concedato con onore nel 1953. Dopo il concedo ritornò a Detroit dove incontrò Nina Chauvin, che divenne sua moglie poco dopo. Nel 1954 Jennings si recò a Windsor, dove conobbe Ron Wilson. Jennings ignorava il fatto che Ron fosse un prestigiatore e gli mostrò il “trucco” che aveva imparato durante il servizio in marina. Wilson a quel punto gli mostrò Out of This World, che inganno completamente Jennings. Larry passo il suo soggiorno a Windsor a imparare costantemente magia da Ron Wilson, che accettò di fargli da mentore dopo che Jennings intuì da solo il meccanismo alla base del gioco che lo aveva ingannato.
I due nel 1960, durante un convegno a Cleveland conobbero personalmente Dai Vernon. Da quel momento la cartomagia divenne una vera e propria ossessione per Jennings, tanto che quando, nel 1964, Karrel Fox gli parlò del Magic Castle e del fatto che Vernon vivesse a Hollywood, decise di abbandonare il lavoro e trasferirsi li, insieme alla moglie, per dedicarsi alla magia.
I due si trasferirono al n. 2005 di Ivar Street e Larry trovò dopo poco lavoro come idraulico, lavorando per il padre di Leo Behnke. Strinse subito una forte amicizia con Vernon e iniziò a studiare sotto la sua guida. Durante questo periodo, inoltre, videro la luce le sue prime pubblicazione: “A Snappy Lift” e “Lift No 2”, ossia dei trattati sulla sua celebre Snap Double Lift, la cui pubblicazione venne richiesta da Vernon stesso all’amico redattore della rivista Genii Magazine.
Nel 1967, vennero pubblicate le sue prime note di conferenza, che saranno ripubblicate più avanti da Jeff Busby con il titolo “Larry Jennings on Card and Coin Handling”. Vernon inoltre insistette per pubblicare il materiale del suo allievo su “Ultimate Secrets of Card Magic”.
Nel ’69 seguì Vernon nel suo tour di Lecture in Giappone. Qui conobbe Hideo Kato, che fece loro da interprete durante tutto il loro soggiorno nella terra del sol levante. L’anno successivo vennero pubblicate diverse opere di Jennings e durante lo stesso anno, Hideo si trasferì in America per studiare con Jennings e scrisse un libro intitolato “Larry Jennings-No Card Magic Nyuumon”, interamente in giapponese che ancora oggi non è stato tradotto in lingua inglese. Sempre nel 1970 Larry divorziò dalla moglie Nina ma subito conobbe Geri, la sua seconda moglie. I due si trasferirono sul lago Tahoe dove Jennings aprì la sua personale compagnia di idraulica; nello stesso anno Karl Fulves scrisse dei numeri speciali della rivista Epilogue, dedicati interamente alla magia di Jennings.
Tanto era la stima per Vernon, quanto era il disprezzo nei confronti di Ed Marlo, infatti per lui pubblicava quello che gli passava per la testa solo per fare soldi, celebre fu la frase: “Se The Cardician lo avessi scritto io selezionando le cose degne di essere pubblicate sarebbe uscito un fascicoletto di 10 pagine”
Nel 1979 fu invitato come ospite d’onore al Fechter’s Finger Flicking Frolic, e grazie alla sua appirazione qui venne invitato in Giappone. Per l’occasione scrisse le famose Japan Lecture Note. Nel 1980, dopo aver venduto la sua attività, si trasferì a Newport Beach per lavorare alla celebre Magic Island come prestigiatore, ma, dopo il rifiuto del Manager del luogo alla sua proposta di un aumento di paga per i giovani maghi, Jennings se ne andò.
Conobbe successivamente James Patton il quale lo convinse a tenere un’altra conferenza la Magic Castle, ideando così un’altro celebre lavoro: “A Visit with Larry Jennings”. Nel 1986, insieme a Louis Falanga fondò la L&L Publishing, grazie a questo venne invitato insieme a Vernon a esibirsi al Circulo De Magios Maxicanos IV Convencion De Magia in Mexico.
Nello stesso anno venne pubblicato “The Classic Magic of Larry Jennings”, ad oggi una delle opere più vaste che trattano di questo autore. Il testo venne rapidamente seguito da altre due pubblicazioni: “Neoclassic” (1987) e “The Cardwright”(1988).
Duranti tutti gli anni 90, Jennings continuò a pubblicare e a condividere la sua magia tramite varie Lecture Note e alcuni set di DVD. Nel 1995 venne premiato dalla Creative Fellowship by the Academy of Magical Arts. Dopodichè Jennings passò il resto della vita frequentando assiduamente il Magic Castle, tenendo lezioni, conferenze private ed esibendosi formalmente ed informalmente fino alla sua morte il 17 Ottobre del 1997, all’età di 64 anni.
Anche dopo la sua morte questo leggendario prestigiatore continua ad influenzare le generazioni di maghi di tutto il mondo. E’ inoltre ricordato per essere, insieme a Don Alan, il prestigiatore che riscoprì e modernizzò la routine classica dei Chop Cup. Pare che la sua versione fosse talmente stupefacente che Wheatley, che vide Larry performare la routine nel 63’, ne fù talmente stupito gli chiese di non pubblicarne il metodo fino alla sua morte.
Jennings mantenne la promessa e pubblicò la sua celebre ruotine di Chop Cups, sul Genii Magazine Vol. 29 No. 7 del marzo 1965, esattemente un anno dopo la morte di Wheatley.
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Gabi Pareras 🎧
Gabi Pareras, nato a Barcellona nel 1965, è indubbiamente uno dei più grandi esponenti della magia spagnola. Dal 1984 al 1992 si è esibito professionalmente nel mitico bar del teatro Llantiol.
Ha fatto irruzione nel paesaggio magico nel 1989 vincendo il primo premio nazionale di cartomagia (Malaga) e un anno dopo a Toledo avrebbe vinto altri due premi, uno nella categoria "cartomagia" e un altro nella categoria "magia close-up".
Sebbene sia specializzato nella cartomagia, la sua conoscenza copre tutti i rami dell'illusionismo ed è considerato uno dei più grandi teorici e pensatori del 21° secolo. Ammirato dalle più grandi figure del panorama magico, ha trascorso quasi quarant'anni dedicandosi anima e corpo a questa arte.
Gli è stato richiesto di recitare, tenere conferenze, workshop e seminari in tutto il mondo (Argentina, Cile, Stati Uniti, Regno Unito, Messico , ecc). Scrittore di numerosi saggi, libri e articoli, si dedica per tredici anni esclusivamente all'insegnamento e alla formazione sia di principianti che professionisti nel suo 'Cartomagia Club', una tappa obbligatoria per ogni appassionato che dovesse passare per Barcellona.
Le sue conoscenze tecniche, il suo immenso repertorio magico, il suo grande bagaglio culturale e le sue capacità di comunicazione fanno di lui la guida ideale per tutti colore che desiderino entrare nel mondo della magia.
Nel mondo della magia spagnola è talmente stimato che, in un sua lezione al GKaps, è stato presentato al pubblico con la seguente frase:
"Ogni volta che i maghi litigano su qualcosa qui in Spagna, potrebbe esserci una discussione animata o nessun consenso, basta proporre il proprio punto di vista e terminare con: << lo ha detto Gabi >> per far si che la discussione finisca li."
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Tony Slydini 🎧
Tony Slydini ("sly" sta per “astuto, brillante” e il "Dini" per avere qualcosa di simile ad Houdini), nome
d’arte di Quintino Marucci, nato a Foggia l’1 settembre del 1901 è stato un dei più importante prestigiatori del '900.
Avendo visto suo padre esibirsi con qualche semplice gioco di prestigio, fu influenzato sin dalla tenera età
dalla magia.
In giovane età lasciò l'Italia per stabilirsi a Buenos Aires, dove iniziò a studiare magia da autodidatta; non c'erano né libri né negozi di magia né maghi di cui fosse a conoscenza. La risposta entusiasta da parte di amici e parenti ai suoi primi effetti lo incoraggiò a perseguire nello studio della magia ancora di più, lavorando sulla misdirection e lapsicologia.
Nel 1930 pensò di girare il Sud America e guadagnarsi da vivere con la magia. La prima tappa fu il Perù ma la Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti nel 1929 si diffuse in Sud America e chiuse ogni luogo di intrattenimento, rendendo impossibile a Slydini, che non parlava neanche bene l’inglese, di trovare lavoro.
Decise così di andare negli Stati Uniti a vivere con sua sorella e suo fratello ma si rese conto che la situazione lavorativa non era delle migliori nemmeno li. Quando suo cognato andò in California per lavoro, la sorella di Slydini gli suggerì di andare con lui, lo fece e mentre si trovava sulla costa occidentale incontrò alcune persone a cui piacevano lui e la sua arte, che gli suggerirono di rimanere, frequentare la scuola serale e trovare lavoro in California.
Rimase in California tre mesi e la formazione che ricevette fu l'unica educazione formale che abbia mai ricevuto. Da lì Slydini lavorò al Paterson Museum, al Newark Museum e altri.
Nel 1940 circa, Slydini andò a Boston dove accettò per 5$ di fare un piccolo spettacolo per persone anziane in una chiesa locale. Qui conobbe un comico che, meravigliato, lo presentò ad un agente che senza fare domande firmò a Slydini un ingaggio di tre giorni al Queens Theatre di Quincey alla paga di $15 al giorno. Le prenotazioni iniziarono a crescere e Slydini trascorse sette anni a lavorare nel New England, in teatri, locali notturni e organizzazioni private. Sorprendente è come un comico, che a Slydini non era piaciuto a causa dei suoi modi maleducati durante il loro primo incontro, fu la più grande influenza positiva nella sua carriera.
Quando iniziò a lavorare a Boston, Slydini non conosceva alcun mago pertanto non sapeva nulla di club di magia o raduni finchè un prestigiatore, che lo vide esibirsi, gli chiese di andare in un club dove i maghi dilettanti si incontravano.
Mentre era lì, Hanson chiese a Slydini se gli sarebbe piaciuto salire sul palco ed esibirsi, Slydini non aveva portato nulla con sé, quindi dovette improvvisare con oggetti presi in prestito, un mago seduto accanto a lui gli consegnò gli oggetti necessari
per il fazzoletto che cambia colore. Questo non era l' effetto che Slydini avrebbe preferito mostrare ad altri maghi, ma era tutto ciò che aveva. Quando salì sul palco, chiese al pianista di suonare un valzer, fece la sua versione stand-up del numero e, quando finì, i maghi del pubblico ne furono così sconcertati che gli fecero un’ovazione e più tardi si radunarono attorno a lui ipotizzando un metodo radicalmente nuovo.
Successivamente frequentò il club a intervalli regolari, conobbe Herman Hanson e altri maghi, scoprì dove si trovavano i negozi e i luoghi di ritrovo dei maghi locali. Verso la fine del suo soggiorno a Boston gli fu chiesto di partecipare a una convention, accettò e accadde che uno dei numeri che doveva esserci non poteva essere presentato. Il presidente però aveva bisogno di un numero sostitutivo. Herman Hanson, ormai molto amico di Slydini, suggerì proprio lui come sostituto. Eseguì la sua performance che ebbe talmente tanto successo che da lì in poi i maghi iniziarono a conoscere Slydini.
Durante la guerra, Slydini intrattenne migliaia di soldati nei campi, negli ospedali e nei centri ricreativi. Tra il 1949 e il 1950, visitò gli Stati Uniti per tenere le sue famose conferenze. La sua fama si diffuse e ben presto altri famosi maghi di tutto il mondo cercarono la sua compagnia e la sua esperienza tra cui i leggendari Cardini, Okito, The Great Virgil, Bert Allerton, Al Flosso, Jack Gwynne e Dai Vernon che
disse di lui:"Slydini è l'unico mago che potrebbe mai ingannarmi.”.
Ad Atlantic City davanti a un congresso nazionale di maghi è stata cementata la sua reputazione di "Mago dei Maghi". Alla fine, perfino l'Europa e l'Asia richiesero la sua presenza, si esibiva pubblicamente, appariva in televisione( “The tonight show”, ”the dick cavett show”) e teneva numerose lezioni private a maghi che desideravano apprendere la sua nuova forma di close-up e l’arte della misdirection.
Nel 1958, ha presieduto la convention magica dell'International Brotherhood of Magicians British Ring. Frank Joglar, scrisse: "Non c'è dubbio su chi fosse la star della Convention. Era Slydini, il cui lavoro era in ogni dettaglio impeccabile".
Successivamente, si concentrò quasi esclusivamente sull'insegnamento e alle lezioni, illustrando agli altri le sue
tecniche di esecuzione originali e metodi unici per applicare la misdirection.
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Henri Decremps 🎧
Henri Decremps nasce a Béduer, in Occitania, l'1 aprile 1746. Sarà una figura di spicco nel panorama magico del XVIII secolo, considerato in Francia tra i più grandi innovatori della magia.
Consegue i suoi studi in diritto e matematica, iniziando una carriera diplomatica presso l'ambasciata francese in Inghilterra. Il suo titolo professionale sarà quello di "giurista". Decremps è un raffinato intellettuale che, dopo aver studiato l'esoterismo occidentale e la magia da spettacolo, s'interessa ai maghi e ai ciarlatani truffatori, i quali ingannavano per profitto. Si impegnerà per smascherarne i metodi e metterli in cattiva luce.
La sua opera più famosa è "La Magie Blanche Dévoilée" (La magia bianca svelata) pubblicata nel 1783 e ristampata in seconda edizione nel 1784. Quest'opera, di grande successo per l'epoca, suscitò aspre polemiche poiché, oltre a rivelare diversi trucchi, descriveva in dettaglio tutti i giochi di prestigio del celebre illusionista dell'epoca Giuseppe Pinetti, principale bersaglio delle critiche dell'accademico francese. Pinetti era infatti un grande illusionista di fine '700, ma anche un ciarlatano e Decremps decise di utilizzare le sue conoscenze in materia per descrivere il suo avversario come un imbroglione ed un truffatore. L'illusionista italiano rispose introducendo nel proprio show un attore che impersonava Decremps e che faceva da disturbatore: Pinetti lo avrebbe messo in imbarazzo e avrebbe spinto il pubblico a buttarlo fuori dal teatro, per provocare il suo avversario francese.
Con la pubblicazione del "Supplemento alla Magia Bianca Svelata" nel 1785, Decremps continua ad attaccare Pinetti, svelando ulteriori trucchi e rispondendo alle illazioni con cui l'avversario lo aveva provocato dopo la pubblicazione della "Magie Blanche Dévoilée". Decremps perseguitò Pinetti facendogli lasciare prima la Francia e poi l'Europa continentale, costringendolo a trasferirsi in Russia.
Tra il 1786 ed il 1791 pubblica tre romanzi come ulteriore integrazione ai due libri sulla "Magie Blanche", dedicati alla figura di Jérôme Sharp. Egli è un fittizio professore di fisica dilettevole e Decremps lo utilizza come pretesto per introdurre e presentare numerosi giochi di prestigio, problemi di matematica dilettevole, logica, aritmetica, fisica e geometria. Nel primo di libro di questa serie, che funge da biografia-testamento di Jérôme Sharp, sono contenute anche le tredici regole che Decremps considerava fondamentali per esibirsi correttamente come prestigiatori.
A lui è dedicato il libro "The rules" di Alex Rusconi, in cui l'autore affronta e analizza le tredici famose regole sulla prestigiazione. Inoltre anche Roberto Giobbi nella sua Agenda Segreta cita Decremps nella spiegazione di una forzatura psicologica. Un altro episodio su Decremps presente sempre nell'Agenda Segreta si trova sul 5 Novembre, dove Giobbi riporta ciò che appare nel "Testament de Jérome Sharp", in cui Decremps rispondeva alla richiesta di uno spettatore che desiderava imparare un effetto. Lo studioso francese rispose mostrandogli il salto ad una mano e definendolo una tecnica elementare, suggerendo allo studente di tornare quando avrebbe perfezionato questa tecnica.
Pubblicazioni principali:
- La Magie Blanche Dévoilée, 1783 (2ª ed. 1784)
- Supplément à la Magie Blanche Dévoilée (1785)
- Testament de Jérôme Sharp, Professeur de Physique amusante (1786)
- Les petites aventures de Jérome Sharp, professeur de physique amusante (1789)
- Codicile de Jérome Sharp: professeur de physique amusante (1791)
Altre pubblicazioni:
- Le Parisien à Londres, [contenant le parallèle des deux plus grandes villes de l'Europe, Amsterdam et Paris] (1784, 2 vol) {2ª ed. 1789}.
- La science sans-culotisée. [Premier essai sur les moyens de faciliter l'étude de l'astronomie et d'opérer une révolution dans l'enseignement] (1794).
- Diagrammes chimiques, ou Recueil de 360 figures [qui expliquent succinctement les expériences par l'indication des agents et des produits à côté de l'appareil, et qui rendent sensible la théorie des phénomènes] (1822).
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Lennart Green
Lennart Green nasce il 25 dicembre 1941 a Västervik, in Svezia come secondo di sei figli. Inizia a fare magia a 18 anni, tuttavia non gli piaceva leggere libri di magia per via dei troppi gimmick che venivano spiegati. Questo lo portò a trovare uno stile del tutto nuovo e completamente suo.
In quel periodo Lennart lavorava come guardia carceraria e infermiere di notte. Questi luoghi di lavoro gli dettero l'opportunità di esercitarsi nella gestione delle carte. Il suo primo pubblico furono gli altri infermieri dell'ospedale. Uno degli effetti che eseguiva era una storia improvvisata con un mazzo mescolato. Questo gli permetteva di dividere le carte e metterle in uno specifico ordine che gli sarebbe servito per i giochi successivi.
Un altro effetto che esguiva consisteva nel farsi lanciare il mazzo da uno spettatore e riuscire a prendere la carta scelta al volo.
Un esempio di come Lennart pensasse in modo burlesco e divertente ci fu quando a vent'anni insegnò a suo fratello di due anni, Peter, a dire "otto meno un quarto" quando gli veniva chiesto "che ore sono?", a dire "Kennedy" e "Kruss" quando vedeva la foto di questi due presidenti e a tradurre la parola "pistola" dallo svedese all' inglese.
Questo gli permise di fare uno scherzo ai suoi amici, dicendo loro che suo fratello era un genio. Infatti un giorno, dopo scuola, portò gli amici dal fratello e appena scoccate le 7:45 chiese al fratello che ore fossero che gli rispose "otto meno un quarto", poi gli mostrò le foto dei due presidenti chiedendo chi fossere e il fratello rispose con Kennedy e Kruss e infine gli mostrò una pistola chiedendo di tradurla in inglese e lui rispose gun.
A vent'anni Lennart si trasferì a Göteborg dove lavorò come custode sulle navi da crociera, e sostituì un professore di educazione fisica, chimica, biologia e disegno.
A ventotto anni, dieci anni dopo aver iniziato a studiare magia, conobbe un altro mago a Gothenburg, Arne "Max Milton" Strombom.
Max divenne il primo insegnante e amico di Lennart.
Dopo un anno di lavoro come medico, Lennart cercò di lasciare il suo lavoro per concentrare la sua carriera sulla magia, ma l' offerta che l' ospedale gli fece, inclusa l'opzione di creare il proprio programma di lavoro, lo portò a lavorare in medicina generale per quasi quindici anni.
Nel 1985 cominciò a concentrarsi sempre di più sulla sua passione che, dopo aver vinto il FISM nel 1991, riuscì a trasformare in una professione.
Nel 1978 Lennart ebbe il privilegio di accompagnare Dai Vernon nel suo tour in svezia. Questo ebbe una grande influenza su di lui e sul suo modo di fare magia. Grazie alla notorietà che Lennart riuscì ad avere in quegli anni, riuscì a far incontrare Dai Vernon con il re Carlo XVI Gustav.
Altra grande influenza di Lennart fu Juan Tamariz. Grazie a lui, infatti, superò un periodo di "rottura" dalla magia.
Nel 1988 Lennart Green venne squalificato dal FISM a causa di giudici che pensarono, erroneamente, che avesse usato dei complici nel suo numero. Questo gli impedì di diventare professionista per 3 anni fino a quando, nel 1991 tornò al FISM e, dimostrando di non avere complici, vinse il primo premio.
Dal 1991 gira il mondo con spettacoli e conferenze.
Tra le tecniche più famose inventate da Lennart Green possiamo trovare la green angle separation, tecnica che permette, passando le carte, di separare le rosse dalle nere. Altra tecnica molto famosa è lo snap deal che permette di far sparire le carte mentre si distribuiscono sul tavolo. Infine il top shot che permette di sparare la prima carta del mazzo. A volte il lancio è così veloce che sembra una vera apparizione di una carta dal nulla.
Una delle sue routine più famose è il ritrovamento di 13 carte di un seme scelto dallo spettatore da un mazzo completamente mescolato e come se non bastasse, completamente bendato.
Lennart In futuro continuerà a viaggiare e godersi la vita. C' è la possibilità di un libro su tutte le sue idee, ha ricevuto varie proposte per tale progetto, ma nulla è ancora in cantiere.
Lennart ha un motto che predica nelle sue lezioni e descrive il suo modus operandi alla perfezione: "Se non riesci a nasconderlo, ENFATIZZALO". Ovvero se non si riesce a nascondere una mossa giustificala con la presentazione concentrando l' attenzione del pubblico su di essa. -
Ramon Rioboo 🎧
Ramon Rioboo si appassionò alla magia alla giovane età di 50 anni grazie ad un seminario mnemonico di Juan Tamariz. I due sono stati, nella giovinezza, vicini di casa e hanno frequentato la stessa scuola senza, però, conoscersi più di tanto. Solo anni dopo, mentre parlavano tra di loro, si accorsero della coincidenza.
Direttore di TVE per tutta la sua vita, Ramon è stato anche responsabile dei DVD "Mnemonica Miracles" di Juan Tamariz. Vinse il premio Ascanio nel 1991 e il primo premio nel 1993 al XIX Congresso Nazionale di Barcellona. È autore di due libri con all'interno dei principi geniali: "Magia Pensada"(2002) e "Mas Magia Pensada"(2010), il primo dei quali è stato tradotto in inglese da Rafael Benatar come "Thinking the Impossible" nel 2012. È, inoltre, professore nella scuola di magia di Ana Tamariz.
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Theodore Annemann
Theodore 'Theo' Annemann (nome d'arte Ted Anneman), nato Theodore John Squires il 22 febbraio 1907 ad East Waverly, nello stato di New York, è stato un mago professionista, specializzato nel campo del Mentalismo. Dopo il divorzio dei suoi genitori, venne cresciuto dalla madre, la quale temeva che la sua passione per la magia avrebbe avuto una cattiva influenza sul suo futuro. Un giorno, per scoraggiarlo nella pratica del suo grande hobby, bruciò tutti i suoi libri di magia e i suoi trucchi. Nonostante ella si pentì del suo gesto, Annemann non la perdonò mai e, nel 1938, quando i primi 50 numeri della sua rivista vennero raccolti in un unico volume, ne regalò una copia alla madre con la seguente dedica: "Cara mamma - quando guarderai queste pagine spero ti ricorderai di quando bruciasti i miei libri di magia nella fornace. Ciò mi ha spinto a scriverne uno di mio pugno. Hai un fiammifero anche per questo? Theo."
All'inizio della sua vita, Annemann trovò impiego come ferroviere, successivamente entrò nel mondo dello spettacolo come cantante tenore. La sua passione per la magia nacque dal suo lavoro come assistente di un mago, all'età di quindici anni. Si specializzò inizialmente in cartomagia, ma alla fine si interessò agli effetti mentali e utilizzò le sue invenzioni e competenze per diventare uno dei maghi più dotati e rispettati degli anni '30.
Annemann è famoso per aver inventato e raffinato molte delle routine di Mentalismo standard, che continuano ad essere utilizzate da maghi oggi. Egli sviluppò un approccio pratico alla lettura del pensiero. I suoi metodi e le sue idee riflettevano la credenza che il pubblico volesse ascoltare qualcosa di personale e che volesse essere convinto che il performer fosse una persona reale, non molto differente dall'audience che lo guardava. Gli impulsi che impartì al Mentalismo sono ancora oggi delle pietre miliari per i mentalisti di tutto il mondo.
Annemann perfezionò la propria versione della famosa illusione "Il proiettile fermato con i denti" (fece la prova a casa per la prima volta). I testimoni della sua prestazione descrissero l'impresa come un effetto drammatico: Annemann cadde a terra dopo il colpo di pistola ma subito dopo si alzò e sputò il proiettile. Un dettagliato resoconto del suo rischioso atto, che costò la vita a molti performer a lui precedenti, appare in "Twelve Have Died - Bullet Catching - The Story and Secrets", di Ben Robinson e Larry White.
Era il 15 Ottobre del 1934 quando pubblicò il primo numero della famosa rivista "The Jinx", non dedicata al solo Mentalismo ma indissolubilmente legata ad esso. La periodicità iniziale venne definita come mensile e l'abbonamento per cinque numeri costava un dollaro. La sua pubblicazione cessò dopo la morte di Annemann e le poche copie rimaste sono diventate oggetti da collezione. Effetti tratti dal "The Jinx" sono stati pubblicati in diversi libri e manoscritti, tra i quali il diretto discendente dell'opera Annemann: Practical Mental Effects, datato 1944 e, ad oggi, uno dei classici del Mentalismo, noto specialmente per il grande lavoro sui bigliettini in esso contenuto. Tutti gli effetti di Annemann sono invece contenuti nel libro "The Life and Times of a Legend: Annemann".
Annemann è stato sposato due volte e ha avuto una figlia dalla sua prima moglie.
Coloro che lo conobbero lo descrissero come un uomo nervoso con attacchi d'ansia ed una forte dipendenza dall'alcol. Walter Gibson disse che Annemann fosse un sinistro uomo di cattivo umore e che non avesse molto successo nella vita di tutti i giorni, a dispetto dell'Annemann pensatore capace di rivoluzionare il Mentalismo dandogli una nuova concezione moderna. Come racconta Alexander Adrion, Annemann per tutta la vita si annovera fra le personalità più importanti e significative dell'arte illusionistica del XX secolo ma, come performer, egli era piuttosto mediocre e non riusciva a valorizzare appieno le sue grandiose idee. Nell'esercizio della sua arte egli necessitava dello stretto contatto con il pubblico: al geniale teorico mancava il talento dello showman. Questo handicap aumentò di pari pass con la notorietà del Mentalista alla fine degli anni '30 e all'inizio dei '40. La febbre cronica da palcoscenico e i problemi familiari a seguito di un matrimonio fallito fecero sì che l'artista cercasse sempre più rifugio nell'alcol.
Un giorno stava per uscire di casa e sua moglie lo fermò, chiedendogli dove stesse andando. Il Mentalista uscì un foglietto dal suo taschino e vi scrisse qualcosa, lo piegò e lo porse alla donna, uscendo di casa subito dopo. Quando lei aprì il bigliettino si accorse che era bianco: Annemann lo aveva scambiato con il suo senza che lei se ne accorgesse. Quando uscì di casa, suo marito era già andato via e non lo rivide fino alla sera.
Dal 1941 ebbe dei seri problemi economici e fisici. Soffriva di costanti e gravissime infiammazioni e crescenti depressioni nervose. Nonostante i suoi problemi personali, per far fronte alla sua crisi finanziaria decise di tentare uno spettacolo per due notti, chiamato "Annemann the Enigma", al Chaining Building Roofgarden Theater a Manhattan per le date del 26 e del 27 Gennaio del '42. Tutti i giornali di New York avevano annunciato la rappresentazione con settimane di anticipo ma, nonostante tutti i biglietti fossero esauriti da tempo, lo show non si fece mai, perché il Mentalista si suicidò il 12 Gennaio aprendo il rubinetto del gas, all'età di 34 anni. Venne ritrovato il giorno dopo dalla sua seconda moglie, Jeanette, ormai troppo tardi. Molti dei suoi amici e colleghi ricevettero quel giorno una cartolina priva di mittente, in cui vi era semplicemente scritto "Leggi gli annunci mortuari sul 'New York Times'". Venne fatto cremare e le sue ceneri sono state seppellite al Cimitero di Glenwood, a Waverly. -
Frank Garcia
Figlio di immigrati spagnoli, Frank Garcia decise di diventare prestigiatore dopo aver visto una performance di Fu Manchu. Era noto anche come "l'uomo con le mani da un milione di dollari", per un'assicurazione sulle mani ai fini pubblicitari.
Esperto nelle tecniche utilizzate dai bari per imbrogliare, i suoi numeri si basavano anche sulla dimostrazione della potenzialità di queste tecniche. E specialista nello smascherare truffe al tavolo da gioco.
Come "The Gambling Investigator" ha dimostrato e esposto metodi di truffa in fiere e organizzazioni di contrasto negli Stati Uniti e in spettacoli televisivi.
E 'stato co-fondatore (con George Schindler) della Scuola di New York per i maghi. -
David Copperfield
Nato nel New Jersey in una famiglia ebrea di discendenze russe da parte di padre, ebbe fin da piccolo la passione per la magia e già a 12 anni (1968) si esibiva in numerosi spettacoli con il nome d'arte di Davino the boy magician. A 16 anni (1972) tenne un corso di magia alla New York University e a 19 (1975) si esibì per diversi mesi nell'Hotel Pagoda di Honolulu, nelle isole Hawaii. Ha scelto il suo nome d'arte "David Copperfield" nel 1974 prendendo spunto dall'omonimo romanzo di Charles Dickens datato 1850.
Copperfield ha avuto successo sia nella prima parte della sua carriera (quando si esibiva con il repertorio classico del prestigiatore) sia nella seconda parte (quando ha iniziato a proporre illusioni su grande scala), perché ha dato un'immagine nuova, più dinamica e moderna, della magia. È famoso per le sue sparizioni e illusioni che hanno cambiato totalmente il concetto di magia. Attualmente (ma ancor di più negli anni novanta) ha molto spazio nella televisione americana e i suoi numerosissimi programmi non si limitano ai giochi di prestigio ma spaziano anche in altri settori dello spettacolo (ad esempio varietà, recitazione, danza).
Nel marzo 1982 Copperfield ha fondato il Project Magic, un programma di ausilio per i bambini convalescenti (a cui insegna facili giochi di prestigio) negli ospedali, nato per aiutarli nella riabilitazione psicomotoria e per una più rapida guarigione.
Nel 1993 Copperfield ha incontrato per la prima volta la top-model Claudia Schiffer ad un galà di Berlino riservato alle celebrità e nel gennaio 1994 essi hanno ufficializzato il loro fidanzamento, durato quasi sei anni, fino al settembre 1999. In questo periodo, la Schiffer ha più volte partecipato agli spettacoli di Copperfield come ospite speciale e assistente, in particolare nell'illusione Flying e in quella della donna segata in due. Claudia Schiffer compare anche nel documentario David Copperfield: 15 Years of Magic (12 maggio 1994), svolgendo il ruolo dell'intervistatrice.
Nel luglio 2000 è stato insignito del titolo di "Illusionista del Millennio" dalla presidenza del 21º congresso mondiale della Federazione Internazionale delle Società Magiche (FISM), in una cerimonia che si è svolta a Lisbona, ed è universalmente considerato l'erede del grande Harry Houdini. La celebre rivista Forbes ha stimato i guadagni di David Copperfield in 57 milioni di dollari nel 2004 (piazzandosi così al 35º posto fra le celebrità che hanno guadagnato di più in quell'anno).
Il 22 aprile 2006 Copperfield è stato assalito da un gruppo di adolescenti mentre passeggiava nel West Palm Beach, in Florida, insieme a due assistenti. I collaboratori hanno consegnato ai rapinatori 500 dollari, i loro orologi, i biglietti aerei e i passaporti, mentre Copperfield, sfruttando la sua destrezza, ha mostrato le sue tasche facendole sembrare vuote, ma in realtà aveva con sé denaro e il cellulare. Quando i rapinatori sono fuggiti, Copperfield ha memorizzato il numero di targa e li ha fatti arrestare. Nell'agosto 2006 Copperfield ha acquistato alle Bahamas una catena di 11 isole, ridenominandole "Musha Cay and the Islands of Copperfield Bay", convinto che al suo interno si trovi una vera e propria fontana della giovinezza.
Il 17 dicembre 2008, durante uno spettacolo a Las Vegas, si è verificato un incidente sul palco: il numero d'illusionismo consisteva nel camminare tra le lame rotanti di un ventilatore industriale alto circa tre metri e mezzo; poco prima dell'esibizione un suo assistente è stato accidentalmente catturato dalle lame in movimento e ferito al braccio e al volto. Lo spettacolo è stato immediatamente sospeso e David Copperfield si è scusato con gli spettatori aggiungendo che avrebbero potuto chiedere il rimborso del biglietto. Nel febbraio 2010 Copperfield è diventato padre: la modella francese Chloe Gosselin, sua fidanzata dal 2006, ha avuto una figlia, chiamata Sky, ma la notizia è stata resa pubblica solo nell'agosto 2011 -
Joseph Dunninger
Joseph Dunninger, conosciuto come “The amazing Dunninger”, nasce a New York il 28 aprile 1892 e fu uno dei più famosi mentalisti del tempo oltre che un mago e un escapologo. Fu uno dei primi prestigiatori ad esibirsi in radio e in televisione.
Dunninger era molto richiesto per l’intrattenimento privato anche da gente importante; per esempio gli venne chiesto di esibirsi nella casa di Theodore Roosvelt a Otster Bay, nella casa di Thomas Edison e inoltre Franklin D. Roosvelt lo invitò più volte alla Casa Bianca per dimostrare le sue capacità mentali.
Dunninger fu anche un debunker di medium e affermava di poter svelare l’inganno di tutti i fenomeni spiritici. Nel 1935 scrisse un libro intitolato “Inside the Medium’s Cabinet” nel quale espose i trucchi dei medium e anche il modo per fare il gioco della corda indiana con un trucco della telecamera. Sempre nel ‘35 Dunninger partecipò ad una seduta spiritica del medium Emerson Gilbert per poter testimoniare contro di lui quando Gilbert fu accusato di fraudolenza. Inoltre fece un’offerta sostanziosa per chiunque riuscisse a produrre un fenomeno spiritico che lui non potesse duplicare o spiegare con un ragionamento logico. Questa ricompensa non è stata mai vinta da nessuno.
Era un grande amico con molti personaggi famosi nella prestigiazione come Harry Houdini, Francis Martinka e Tony Slydini. Fu anche amico dell’autore di “The Shadow” (una raccolta di romanzi degli anni ‘30) Walter B. Gibson, con il quale scrisse molti libri riguardanti la magia, i fenomeni psichici e lo spiritualismo.
Dunninger apparve in radio nel 1943, mentre tra gli anni ‘50 e ‘60 si vide spesso in televisione e ebbe la conduzione di ben due programmi televisivi: “The Dunninger show” sulla NBC e “The amazing Dunninger” sulla ABC; nel 1971 registro un’altra serie di programmi ma non fu mai trasmessa perché soffriva del morboParkinson e non riusciva a presentare come in precedenza. Il suo nome venne usato come base per due personaggi comici: “The amazing Dillinger” e “Gunninger the Mentalist”.
Morì il 9 marzo del 1975, all’età di 72 anni, a Cliffside Park a causa del morbo di Parkinson. Lo stesso giorno l’Accademia della Arti Magiche gli assegnò il Master Fellowship.
Dunninger scrisse molti libri tra i quali:
Dunninger’s tricks se luxe (1918)
Dunninger’s tricks unique (1918)
Dunninger’s master methods of hypnotism (1923)
Popular magic (1926)
Universal second sight mysteries (1927)
Houdini’s spirit exposes and Dunninger’s psychical investigation (1928)
Popular magic Vol.2 (1929)
Popular magic and card tricks (1929)
Inside the medium’s cabinet (1935)
How to make a ghost Walk (1936)
What’s on your mind (1944)
100 Houdini tricks you can do (1954)
The art of thought reading (1956)
Magic and Mystery: The incredible psychic investigation of Houdini and Dunninger (1967)
Dunninger’s complete encyclopedia of magic (1967)
Dunninger’s secrets as told to Walter Gibson (1974)
Dunninger’s monument to magic (1974)
Dunninger’s book of magic (1979)
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Tony Corinda
Tony Corinda, nome d’arte del britannico Thomas William Simpson, è tra i volti più iconici del Mentalismo. Nato il 17 Maggio 1930, non ha reso noto il suo luogo di nascita. Si crede sia nato a Mill Hill, quartiere di Londra. Adottò il suo nome d’arte, che deriva dal nome Conradi, quando iniziò a lavorare come Mentalista nel Regno Unito.
Tra gli anni ’50 e gli anni ’60 aprì due negozi di magia a Londra, in cui vendeva ogni genere di effetto, con particolare attenzione verso i prodotti per il Mentalismo.
Per Corinda la lettura del pensiero è spesso noiosa ed è raro trovare un performer capace di intrattenere il proprio pubblico con il solo mentalismo.
Tra il 1958 e il 1960 pubblicò una serie di 13 opuscoli, chiamati da lui “gradini”, in cui insegna i segreti del mentalismo, dai trucchi al look, dalla pubblicità alla presenza scenica. Nel 1968 Louis Tannen pubblicò a New York l’intera raccolta dei gradini di Corinda in un unico volume di 420 pagine, oggi considerato tra i capisaldi del Mentalismo moderno.
È membro onorario del Magic Circle di Londra dal 1959, quando venne premiato con il più alto grado di appartenenza (membro dell’Inner Magic Circle). La PEA (Psychic Entertainers Association), durane il convegno annuale che tenne ad Atalanta nel 1994, fissò i suoi 13 Gradini come tema principale dell’anno. Sempre la PEA gli ha poi conferito il “Blackpool Award” per gli “straordinari contributi nell’Arte del Mentalismo”. Nel 2009 Richard Osterlind ha pubblicato 4 DVD in cui ha adattato alla piattaforma video la sua opera.
Morì l’1 Luglio 2010. -
Henning Nelms 🎧
Henning Nelms, nato il 30 novembre del 1900 a Baltimora, è stato avvocato, docente universitario, scrittore e prestigiatore.
Lavorativamente si dedicò per lo più alla professione di avvocato, dopo aver conseguito di una laurea in legge all'Università della Georgia. Fece anche altri lavori, relativi all'editoria, all'insegnamento e alla produzione teatrale (come regista).
Pubblicò alcuni romanzi gialli e polizieschi sotto lo pseudonimo di Hake Talbot, che ebbero discreto successo: uno di questi, "L'orlo dell'abisso", venne giudicato dalla critica come il secondo miglior romanzo sull'enigma della camera chiusa mai scritto.
Nel secondo dopoguerra, Nelms si dedicò alla prestigiazione con maggior attenzione. Egli fece parte della "Society of American Magicians" e della e della "International Brotherhood of Magicians".
Pubblicò, col suo vero nome, alcuni libri sul teatro e sulla magia, i più importanti sono senza dubbio "Applause and How to Get It" e "Magic and Showmanship: a handbook for conjurers"
Morì ad Arlington il 23 maggio 1986.
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David Williamson
David Alan Williamson nasce il 17 febbraio 1961 a Xenia, Ohio. Suo padre era un contadino e operaio. David ha cominciato ad interessarsi alla magia da bambino, studiando e imparando i giochi spiegati nel libro di Hay Henry , "The Amateur Magician's Handbook" e diventando, poi, l'assistente di un mago locale chiamato Quacky the Clown. Al liceo ha incontrato la sua futura moglie Marsha con cui si è poi sposato durante il collage e con cui oggi ha due bambini. Mentre era ancora al college lavorava come lavapiatti durante il giorno e si esibiva come prestigiatore di sera. Nel 1981 ha vinto il premio internazionale Gold Cups nella categoria Close-up. Nel 1984 si è trasferito con sua moglie in Europa, dove si è esibito spesso in convention in Inghilterra e altrove. Nel 1989 ha scritto un libro sul suo atto magico, Williamson's Wonders, con Richard Kaufman. Il suo stile comico gli ha permesso di guadagnarsi un' ottima reputazione negli eventi aziendali e uno speciale televisivo chiamato Champions of Magic. Negli anni 2000, ha iniziato a esibirsi regolarmente per Disney Cruise Lines. Ha registrato quattro video didattici in magia e gioco di prestigio. È stato inoltre il direttore del circo nello spettacolo itinerante di Broadway Circus 1903, e si è esibito con la produzione itinerante The Illusionists.
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Carlo Rossetti
Carlo Rossetti nasce a Torino nel 1876, e a 13 anni si arruola all’accademia navale di Livorno uscendone quattro anni dopo come guardia marina. La sua carriera continua fino ai 32 anni, momento in cui si congeda come capitano di vascello. Successivamente fu importante il suo ruolo diplomatico nelle colonie italiane come ministro plenipotenziario, munito quindi di pieni poteri dal re, autorizzato a negoziare e firmare trattati internazionali. Durante la seconda guerra mondiale fu richiamato in marina con grado di ammiraglio. L’Italia conosceva Rossetti come un uomo in divisa, ma pochi sapevano quali fossero le sue passioni, in che modo Carlo si distraeva, e che nonostante le sue grandi responsabilità riusciva a trovare il tempo e la voglia di esprimersi con diversi hobby, talvolta insoliti. Le figlie parlano del padre come una persona precisa e metodica, e nonostante i volti austeri delle fotografie rese pubbliche, raccontano di lui come un uomo gioviale, amante della compagnia e del gioco. Amava molto la cultura, si racconta di Rossetti come un uomo dotto e curioso, al punto che la sua collezione di libri ammontava a diecimila esemplari. Il suo studio era letteralmente invaso da pile di quotidiani che sembrava archiviasse con dedizione, e una delle sue passioni più bizzarre fu un’immensa collezione di piantine grasse di cui possedeva innumerevoli generi. Grande amante di grafologia, poliglotta e esperto linguista, autore di decine di pubblicazioni tra cui libri di linguistica tutt’ora validi nello studio del francese e dell’inglese. Viaggiatore incallito, amante dell’Africa e dell’Asia, uomo di grande personalità e carisma, personaggio ironico che amava tener banco ad ogni riunione di famiglia con scherzi e giuochi dilettevoli, grande collezionista di mazzi di carte da gioco e centinaia di giochi di prestigio acquistati nelle case magiche internazionali, uomo dalle mille risorse, ed ovviamente, con grande merito, prestigiatore e autore di tre magnifici testi sull’arte magica, libri rari e relativamente costosi, opere gelosamente custodite dai collezionisti di magia.
La prima di queste magnifiche opere, “Magia delle carte”, è un testo prettamente cartomagico, lo scritto più importante di Rossetti, pubblicato nel 1935 (faranno seguito numerosissime edizioni, talvolta arricchite di materiale aggiuntivo). Il secondo volume “il trucco c’è ma non si vede”, esce nel 1944, e tratta di svariati argomenti tra cui i giuochi classici della prestidigitazione, quali i bussolotti, ed effetti di manipolazione, mentalismo, magia generale e matematica. Importantissimi i cenni storici sull’arte magica riportati su questo volume. “Mago in due minuti” invece sembra più essere un libercolo alla portata di tutti, con pochi effetti facili e divertenti per un pubblico forse più curioso che altro. Quest’ultima opera oggi è davvero introvabile. Ciò che in realtà distingue questi libri dalle poche opere dei suoi contemporanei, lo si evince nel metodo esplicativo sia per ciò che riguarda la tecnica, che per l’importanza data a presenza e rappresentazione. Il mago deve avere un certo stile, deve essere una persona di cultura e saper presentare i propri numeri. La tecnica quasi passa in secondo piano, il modus diventa la chiave di lettura. Un prestigiatore deve vestire in maniera adatta, non deve sottovalutare l’importanza e la potenzialità del dialogo, si dovrà esprimere in maniera più che comprensibile con l’aiuto di un lessico corretto e forbito. La personalità e la cultura dell’esecutore esalteranno e daranno importanza alla performance, la buona tecnica renderà il giuoco fluido e pulito.
Carlo Rossetti non fu mai un professionista, ma certamente un grande esempio di dilettante al servizio di tutti gli appassionati, professionisti compresi, uno studioso dell’arte ed un provetto esecutore di giuochi magici.
www.magoleo.com -
Michael Skinner 🎧
Michael Skinner nacque nel 1941 a Rochester, una città nello Stato di New York. Crebbe con la sorella Mary Ellen, in una famiglia agiata, benestante, con discendenze inglesi, irlandesi, tedesche e olandesi.
Il padre era un capo dipartimento alla Kodak, l’azienda di pellicole cinematografiche e fotografiche, e aveva progetti nel settore per il futuro del figlio Michael, nonostante non gli abbia mai messo pressione al riguardo. Michael infatti ricorderà la sua infanzia come un periodo amabile, meraviglioso, trascorsa tra una partita di backgammon, bowling e golf.
Durante la sua crescita si rivelò essere timido ed introverso, imbarazzato a causa del suo aspetto, aveva infatti le orecchie a sventola, e un viso butterato. Ma quando incontrò la magia, tutto cambiò. Gli diede una confidenza, una fiducia in sé stesso, una personalità, una certa potenzialità capace di attrarre gli sguardi meravigliati di molti. Tale possibilità, gli diede una carica e un’ispirazione travolgenti, che lo portarono ad allenarsi per una media di 8 – 10 ore al giorno. Quell’incontro risale al 1959, Michael aveva 17 anni, quando un suo compagno di classe gli prestò un libro della biblioteca locale intitolato “The Amazing World of John Scarne”, l’autobiografia del
famoso gambler, di cui si dicesse fosse capace di qualsiasi gesta con un mazzo di carte. L’idea affascinò Michael e si concretizzò definitivamente quando, non sapendo bene a cosa andasse incontro, ordinò tramite catalogo postale la sua copia de “The Expert at the Card Table”. Da quel momento iniziò a risparmiare, accumulare e spendere, il denaro guadagnato come “pinsetter” (posizionatore di birilli del bowling), per acquistare tutto ciò che le sue finanze potessero permettergli. In questo periodo studiò come autodidatta esibendosi nelle festività di fronte ai suoi familiari.
Passarono, infatti, parecchi anni prima che Michael incontrasse qualcuno che gli insegnasse qualcosa sull’arte della magica, finché ad una convention a Batavia, New York, la sua strada incrociò quella di Eddie Fechter. Michael lo descrisse come un omone, con le braccia grandi almeno quanto le sue gambe ma contraddistinto da un’eleganza performativa notevole. Eddie quindi prese Michael sotto la sua ala, il quale si recò a casa del maestro quasi ogni weekend per circa 4 anni, a Buffalo, a ben 70 miglia (circa 112km) dalla sua abitazione. Dopo lo studio seguì la pratica, Eddie infatti lo portò a bar e night clubs dove Michael iniziò ad esibirsi per un sostanzioso pubblico. Durante queste uscite capì inoltre che prediligeva performare per piccoli gruppi di persone, non si sentiva a proprio agio sotto ai riflettori, ne era in grado, ma preferiva ’atmosfera e le vibrazioni che riusciva a creare con il suo pubblico in quello spazio circoscritto. Dopo 2 anni di college, nei quali non si votò allo studio delle discipline curricolari, iniziò a lavorare per la Xerox Corporation dedicandosi alla costruzione di stampanti.
La sua diligenza nei confronti della magia non cessò, infatti ogni giorno si recava a lavoro con un mazzo di carte in mano e riusciva a ritagliarsi una ventina di minuti ogni paio d’ore da devolvere allo studio di testi magici. Dopo 5 anni di servizio, si licenziò, acquistò un auto e si trasferì a Los Angeles, correva l’anno 1967.
Michael era bramoso di vedere il Magic Castle e di conoscere il leggendario Dai Vernon, di cui aveva tanto appreso dai suoi insegnamenti su carta. E così fece, si recò direttamente al Castle e si presentò al Professore, ormai 75enne con il sigaro costantemente arpionato fra le labbra. Michael ne fu elettrizzato, aveva d’innanzi a sé ciò che sarebbe voluto diventare, egli stesso lo definì “un moderno Merlino, che aveva elevato il close-up a forma d’arte, ed era così meravigliosamente umile, compassionevole, clemente e comprensivo.”. Quella stessa sera un altro mago si trovava al Castle, Ron Wilson, il quale offrì alloggio a Michael finché non si fosse stabilito; vissero insieme per ben 2 anni.
Michael negli anni a venire condivise l’alloggio con molte personalità affermate, tra cui David Roth, e l’idolo di sempre Tony Slydini. Michael descrisse questi primi mesi di permanenza a LA come un periodo incantato, principalmente perché stava facendo ciò che aveva sempre desiderato. Divenne quindi un “mago vagabondo”, lavorava nei negozi di magia di giorno e trascorreva le serate in compagnia di Dai Vernon. Succesivamente trovò impiego a dei party privati a Beverly Hills, e in seguito all’assunzione di un agente, apparve in televisione come ospite al Tonight Show; iniziò inoltre a lavorare anche nelle crociere. Durante la sua permanenza al Magic Castle, Michael si esibiva in 4 spettacoli al giorno, per 7 giorni a settimana; ogni spettacolo durava circa 20 minuti e comprendeva 7 – 8 effetti. Una notte, un collega mago gli lanciò una sfida, ossia quella di continuare ad esibirsi finché non avesse ripetuto un singolo effetto. Ciò che non sapeva, è che Michael era un’enciclopedia vivente e conosceva migliaia di effetti. All’inizio della seconda settimana di spettacoli, un assistente manager del Castle gli chiese di desistere perché si era sparsa la voce a tal punto che moltissimi colleghi maghi si accalcavano quotidianamente per vederlo, non lasciandone la possibilità ai clienti paganti.
Michael, all’epoca, stimò di aver padroneggiato circa 2000 effetti, e di aggiungerne 50 – 75 al suo repertorio ogni anno.
La svolta per la sua carriera avvenne nel 1975, quando il suo agente lo introdusse a Steve Wynn il proprietario del casinò Golden Nugget, Las Vegas, Nevada. Steve, dopo essere stato intrattenuto da Michael per un’ora, gli offrì ciò che sarebbe diventato il suo lavoro per la vita; divenne infatti il “resident magician” del casinò per più di 20 anni. Riguardo questa esperienza lavorativa a stretto contatto col pubblico egli disse: “Non voglio essere una minaccia per le persone, se la magia riesce bene, rideranno, e da ciò, dall’esserne ingannati, ne deriverà del vero godimento. Li riporto ai tempi dell’infanzia. Inoltre posso far sì che mi parlino di loro stessi. Se mostri un genuino interesse ti racconteranno ogni cosa della loro vita. La magia è come un veicolo, un mezzo che mi permette di giungere al loro tavolo, di farmi conoscere e far sì che vogliano ritornare a trovarmi.” Negli ultimi anni della sua vita, Michael soffrì di tremiti, probabilmente a causa di un effetto collaterale di un farmaco che assumeva; infine nel 1998, alla giovane età di 57 anni, Michael
Skinner morì.
Nell’introduzione del suo libro “Classic Sampler”, un suo caro amico, Allen Okawa scrive di lui: “Michael Skinner è un tipo tranquillo, un gentleman senza pretese, piuttosto riservato. Durante le mie visite a Las Vegas, fui spesso ospitato a casa sua, ed ho potuto constatare che è un’artista che vive e respira magia 24 ore al giorno. È la sua vita, e l’influenza della magia si nota in continuazione nella sua quotidianità, persino in cucina! Tutti gli armadietti e i cassetti, dove normalmente ci sono posate e stoviglie, sono colmi di magia. Una volta infatti mi disse che la sua cucina era piuttosto superflua visto che mangiava sempre fuori casa.” Una frase celebre con cui spesso accompagnava i suoi effetti era: “Watch closely now, because the closer you watch, the less you see, and the less you see,
the better for me.”
Pubblicazioni:
• Michael Skinner’s Intimate Magic (1982)
• Classic Sampler (1996)
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Mark Wilson
James Mark Wilson è nato in America l’11 Aprile 1929. Si è appassionato alla magia all’età di otto anni quando ha assistito all’esibizione di un prestigiatore a Indianapolis. Cinque anni dopo inizia a lavorare in un negozio di magia chiamato “Douglas Magic Land”.
Ha fatto il suo primo show all’età di 13 anni in un Rotary Club con un compenso di 5 dollari.
Nel 1953 ha vinto il suo primo riconoscimento come Migliore Mago conferitogli dall’Associazione dei maghi del Texas. Mark si è iscritto alla “School of Business Administration” e si è specializzato in pubblicità usando la magia per vendere i suoi prodotti. Ha unito la vecchia arte della magia con la televisione, infatti nel 1954 è stata trasmessa la prima serie televisiva di Mark Wilson: “Time for Magic”. Cinque anni più tardi è diventato il primo prestigiatore a presentare un programma settimanale in una TV nazionale: “Magic Land of Allakazam”.
Nel 1964 ha creato il padiglione “Hall of Magic” alla World’s Fair in New York per la “General Cigar Company”. Nel 1968 ha anche realizzato “The Magic of the Telephone” per l’American Telephone and Telegraph Company. Mark Wilson fa parte del consiglio di amministrazione del “Magic Castle” di Hollywood. Nel 1972 e nel 1974 ha vinto il premio come Mago dell’anno conferitogli dall’Accademia delle arti magiche di Hollywood. E’ l’unico prestigiatore della storia ad aver vinto questo premio due volte.
Sempre nel 1974 Mark Wilson ha pubblicato il Corso completo di Magia, un libro che raccoglie e spiega moltissime tecniche e routine per iniziare a praticare quest’arte. Sono state vendute oltre 1 milione di copie.
Anche il figlio di Mark, Greg, si è appassionato alla magia e nel 1975 padre e figlio si sono esibiti insieme nello show televisivo “It’s Magic”. Greg Wilson è stato il coprotagonista insieme al papà e alla mamma in una serie di 130 spettacoli: “The Magic of Mark Wilson”.
Nel 1980 Mark si è esibito in Cina. Nessun artista occidentale si era mai esibito in questo paese nei 32 anni di storia della Repubblica Popolare Cinese e per questo è stato definito il “Marco Polo della Magia”. Lo show è stato registrato ed è stato poi trasmesso a tutta la nazione. Il risultato? Oltre 200 milioni di cinesi hanno visto il suo spettacolo!
Infine, nel 2015, Mark e Nani, il suo assistente, sono stati invitati alla seconda serie dello show televisivo Penn&Teller Fool Us. -
Jasper Maskelyne
Jasper Maskelyne, figlio di Nevil Maskelyne, è nato a Londra nel 1902 e, come il padre, è stato un famoso illusionista.
Tra gli anni ‘30 e ‘40 prese il via la sua carriera teatrale ed ebbe successo come mago da scena. Nel 1936, Maskelyne pubblica un libro “Maskelyne’s book of magic”, ristampato nell’agosto del 2009.
Nel 1937, Maskelyne, partecipa a un film chiamato “The famous illusionist”; in una scena di questo film Jasper mangia un scatola di lamette per rasoi.
Jasper Maskelyne, tuttavia, è ricordato per le storie che si raccontano riguardo al suo periodo nell’esercito britannico durante la seconda guerra mondiale.
Jasper fu al servizio dell’intelligence militare britannica e il suo compito era quello di ideare tecniche di mascheramento e mimetizzazione su larga scala che permisero agli alleati di far fallire molte azioni belliche tedesche nel nord africa.
Tra la sue imprese quella più incredibile è sicuramente l'aver nascosto il porto di Alessandria d’Egitto con l'aiuto dei collaboratori della sua unità: “the magic gang”.
Durante la seconda guerra mondiale l’aviazione italo-tedesca concentrava parte del fuoco e dei bombardamenti sulle coste dell’Egitto. ciò che fece Maskelyne fu fu quello di far sparire il porto e permettere che le navi di supporto e rifornimento percorressero il Canale di Suez e lo fece in maniera assolutamente brillante: prima di tutto realizzò a 10 miglia di distanza un porto fantoccio in legno, metallo, paglia e fango. Successivamente, con un gioco di veli, specchi e luci, fece sparire nella notte il porto di Alessandria e abbagliò i bombardieri tedeschi, con potenti riflettori che dominavano la parte sovrastante il Canale.
Il migliore dei suoi progetti dal punto di vista ingegneristico, fu quello di creare a El Alamein, nel 1942, una propria divisione corazzata in cartone e legno, con tanto di suoni e rumori prodotti da parti meccaniche, manichini e carri armati, che furono mandati in prima linea contro le truppe tedesche mentre la vera divisione, camuffata da convoglio, aggirava la divisione tedesca, così da poterla attaccare di sorpresa. Questa azione militare ebbe successo e così l’Inghilterra sgominò la temuta armata di Rommel sul Canale di Suez,da dove gli americani, assieme agli inglesi, prenderanno poi il controllo del Mediterraneo.
Inoltre, nel giugno del 1944, pochi giorni prima del D-Day, con movimenti di finti camion e carri armati gonfiabili, fece credere a Hitler che quello che conosciamo come lo sbarco in Normandia sarebbe avvenuto a Calais, depistando ancora una volta i tedeschi.
Ci sono due libri che descrivono le imprese di Maskelyne durante al guerra: "Magic: top secret" del 1949 pubblicato da un anonimo; "The war magician: the true story of Jasper Maskelyne" del 1985 scritto da David Fisher.
Tuttavia questa potrebbe non essere ciò che è realmente accaduto, infatti ci sono teorie contrastanti.
Nel 1940 Jasper era nel castello di Farnham, un centro di addestramento dell’unità di mascheramento. Nello stesso periodo si trovava lì anche il poeta inglese Julian Otto Trevelyan che scrive di Maskelyne: “ci ha intrattenuto con i suoi trucchi la sera, ma era piuttosto infruttuoso nel mimetizzare portapillole” (i portapillole nel gergo militare sono piccoli bunker con qualche feritoia per le armi).
Maskelyne stato poi brevemente un membro della “Geoffrey Baekas’ camouflage unit” a Helwan, vicino al Cairo, che è stato istituito nel novembre 1941. E' stato fatto capo della "Camouflage Experimental Section" ad Abassia. Nel 1942 questo progetto fu chiuso perché infruttuoso e Maskelyne fu trasferito al benessere, in altre parole intratteneva i soldati con giochi di magia.
Peter Forbes, scrittore e giornalista scientifico, nel suo libro intitolato “Mimetismo e camuffamento” scrive: “il contributo del mago è stato o assolutamente centrale, se si crede al suo biografo, o molto marginale, se si crede a ricerche più frequenti”. Inoltre si dice che David Fisher; autore della biografia di Maskelyne, fosse sotto l’incantesimo del mago durante la scrittura.
Uno studio dello storico Richard Stokes sostiene che gran parte delle operazioni descritte in “Magic: top secret” sono inventate e che non è mai esistita nessuna Magic gang.
Christian House, un critico, dice che Maskelyne “fu uno dei membri più brillanti dell’unità mimetica, ma ha insabbiato la sua reputazione come un veicolo nel deserto”, riferendosi alle storie che raccontava.
David Hambling, un giornalista, scrive su Wired, una rivista americana, che a leggere il libro di Fisher si potrebbe pensare che Maskelyne abbia vinto la guerra da solo, inoltre nega l’occultamento del porto sul canale di Suez perché le luci abbaglianti che avrebbero accecato i bombardieri non sono mai state costruite (anche se un prototipo una volta fu testato).
Una delle poche cose certe che si sa che sono state fatte da Jasper, è il suo lavoro svolto nell’MI9, nel quale entrò grazie al brigadiere Dudley Clarke. In questa unità, Jasper, creò piccoli dispositivi che servivano ai soldati in caso venissero catturati: come strumenti nascosti nelle mazze da cricket, lame all’interno di pettini e mappe su piccoli oggetti come le carte da gioco.
Jasper Maskelyne morì da solo dimenticato dal mondo in Kenia a Nairobi a causa di problemi con l’alcool nel 1973.
Nel 2002 “The guardian”, un quotidiano britannico, ha scritto: “Maskelyne non ha ricevuto alcun riconoscimento ufficiale. Per un uomo vanitoso questo è stato intollerabile ed è morto ubriaco ed amareggiato. Dà alla sua storia un senso di brio senza il quale non avrebbe nulla di interessante”
Non si sa ancora come siano andate veramente le cose, si potrà far luce sull’argomento e chiudere il dibattito nel 2021, perché verranno desecretati i fascicoli bellici britannici riguardanti la seconda guerra mondiale.
La storia di Jasper Maskelyne, vera o falsa che sia, è molto avvincente tanto che nel 2003 era stato proposto un film dove Jasper sarebbe stato interpretato da Tom cruise; il film si basava sul racconto di Fisher ed è stato abbandonato perché non si avevano basi sufficienti su cui procedere. Nel 2015, però, l’attore inglese Benedict Cumberbatch ha firmato per il ruolo del mago, il film è ancora in sospeso nell’attesa che un regista accetti il progetto.
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Ron Wilson 🎧
Ron Wilson nacque il primo Ottobre 1926 a Dundee, una città di mare situata a Est della Scozia. Egli si faceva chiamare "The Uncanny Scot" (tradotto: lo scozzese misterioso) e con il suo marchio comico si esibì in tutto il mondo, in nazioni come Russia, Cina, Africa, Giappone, India, Svezia, Hong Kong e nella mitica città di Las Vegas. Lo scozzese infatti è stato un "all round artist": si esibiva in situazioni di close-up formale, magia da scena parlata e manipolazione. Ron aveva la capacità di essere un ottimo performer anche in situazioni particolari; si dice che detenga il record per aver fatto uno spettacolo con il minor numero di persone (solamente 1), e non solo, Max Maven racconta che riuscì ad ottenere la massima attenzione da un pubblico di strip-club.
Ron Wilson si appassionò alla prestigiazione dopo aver visto il mago Dante esibirsi nella sua città. Successivamente, all'età di nove anni, Ron tenne il suo primo spettacolo in un hotel in Irlanda durante un viaggio di vacanza con la famiglia.
A diciannove anni, dopo il servizio militare, si unì al Dundee Magic Circle, dove divenne amico intimo di Harry Carnegie (fondatore) e Johnny Geddes . Inizialmente Wilson provò a lavorare nell'attività di suo padre, ma alla fine decise di cercare fortuna in Canada nel 1952. Durante il viaggio, prima di attraversare il fiume che separa gli Stati Uniti dal Canada, in particolare, Detroit da Windsor, Ron conobbe Karrell Fox e Milt Kort. Una volta raggiunta la destinazione conobbe il suo futuro vicino di casa: Larry Jennings . Negli anni seguenti Wilson ha girato nella Cfac-TV e nella più importante rete televisiva canadese (CBC-TV) a Toronto e si è esibito nei club nei dintorni di Detroit e Toledo.
Successivamente nel 1966 lasciò il Canada per trasferirsi in California dove, al Magic Castle, divenne un performer pluripremiato, nonché membro del consiglio di amministrazione fino ad ottenere la carica di presidente. Quì Ron Wilson ha vissuto la sua lunga vita di successo profondamente assorbita dall'arte, dalla cultura e dagli affari della magia. Inoltre nel libro "Tales from the Uncanny Scot" Ron racconta dei suoi anni al Castel e di tutte le persone che ha incontrato lungo la strada: i suoi amici intimi hanno incluso personaggi leggendari come Dai Vernon, Cary Grant, Miller, Crandall, Platt, Jennings, Ose e Billy McComb e personaggi meno conosciuti come Jim Carazini, Luke McKissack e Jamal Rofeh.
Iniziò, inoltre, ad esibirsi in feste di celebrità nelle case di Beverly Hills e a lavorare su navi da crociera. Interpretò ruoli anche in alcune serie televisive come:"Fantasy Island", "Rhoda" e "Ironside" facendo da consulente tecnico o "imprestando" le mani per gli attori che recitano il ruolo di un giocatore d'azzardo.
Ron Wilson inoltre creò/migliorò alcuni effetti tra cui: micromacro, il giornale rotto e ricostruito, un effetto con le cornamuse, the highland hop, ecc. Scrisse anche alcune note di conferenza e due libri: "The Uncanny Scot", e "Tales from the Uncanny Scot".
La sua carriera durò oltre settant'anni fin quando, purtroppo, il 17 dicembre 2010 morì d'infarto a Los Angeles.
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Tom Mullica 🎧
Thomas Blaine Mullica nacque a Waupun, in Wisconsin, il 19 agosto 1948. All’età di 5 anni, il suo più grande desiderio era quello di fare il Clown. Due anni dopo, però, per il suo settimo compleanno, la madre gli cambiò la vita regalandogli lo “Sneaky Pete Magic Kit”, regalo dal quale scaturì la sua grande passione per la magia.
Dopo essersi diplomato, nel 1966, si arruolò nell’esercito, servendo per ben tre anni in Corea e Germania. Una volta tornato in patria, si traferì in Michigan, nel villaggio di Colon, in Michigan, dove iniziò a lavorare per la “Abbott’s Magic Company”. Si trasferì poi nuovamente, questa volta ad Atlanta,
in Georgia, dove frequentò un corso da bartender, per poi, nel 1976, aprire il suo bar: il “Tom-Foolery Magic Bar Theatre”, una sorta di night-club dove lui si esibiva ogni sera, in cui fece più di 3000 sold out! Questa attività durò fino al 1987 e, proprio durante questi undici anni, a partire dal 1980, strinse una forte amicizia con il comico (e, sporadicamente, anche mago) Red Skelton. Questi gli consigliò di creare un numero di 10-15 minuti con i suoi effetti migliori, in cui non avrebbe dovuto parlare, ma solo con musica in sottofondo e pantomima, arte di cui Mullica era maestro, grazie ai suoi studi di ventriloquismo.
Tom accettò il consiglio: una volta chiuso il club, si ritirò sei mesi dalla scena per mettere a punto il suo nuovo numero, che, una volta pronto, portò inizialmente in Francia, a Parigi, al “Crazy Horse Saloon” e successivamente nel resto del mondo. La caratteristica di non essere uno show parlato, gli consentì di abbattere qualunque barriera linguistica e avere successo in tutto il mondo.
Si tratta proprio del suo celeberrimo numero con le sigarette!
Nel 1991, dopo anni di successi, ritornò in America, ad Atlanta, dove proseguì con la sua carriera di prestigiatore comico fino al ’96.
Ebbe numerosissimi successi professionali: nel 1984 vinse il “Siegfried & Roy Golden Lion Award” a Las Vegas; fece inoltre numerosissime apparizioni televisive, al “World’s Greatest Magic”, al “Late Night with David Letterman” e al “Penn and Teller’s Sin City”.
Anche le sue pubblicazioni sono innumerevoli, impossibili da elencare, ma ricordiamo le principali: “An evening at the Tom-Foolery”, “CIgarette magic made easy” “expert impromptu magic made easy”.
Nel 1997 la sua carriera Magica subì una battuta d’arresto: dopo la morte di Red Skelton lui iniziò a scrivere “RED: a performance tribute”, cioè uno spettacolo teatrale di cui Mullica fu autore, regista e attore, dedicato all’amico. Nel 2013, inoltre, il suo aiuto fu fondamentale per la realizzazione del Red Skelton Museum & Education Center.
Nel 2010 arrivò una tragica notizia: Mullica era gravemente malato. Si trattava di una leucemia molto acuta, che però, fortunatamente, riuscì a sconfiggere.
Poco prima della sua morte, Mullica ritornò nella scena magica, presenziando, come conferenziere o congressista a svariati eventi, spesso specificando però, scherzosamente, riferendosi ai suoi problemi di salute, che non avrebbe più fatto il numero con le sigarette!
Purtroppo, il 17 febbraio del 2016 fu indotto in coma farmacologico in seguito a complicazioni derivanti da una normale operazione di ernia. A causa di una insufficienza epatica, il giorno successivo all’età di 67 anni, si decise di togliergli la vita e, con essa, ogni possibile sofferenza.
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Thomas Nelson Downs
Thomas Nelson Downs, detto anche T. Nelson Downs (16 marzo 1867-11 settembre 1938), è stato uno dei maghi più importanti nella storia della prestigiazione, famoso grazie alle sue manipolazioni con le monete tanto da essere conosciuto come "The King of Koins" ("Il re delle monete")
Lo storico della magia David Price scrisse che Downs "è stato il primo dei grandi maghi manipolatori e probabilmente il più grande di tutti".
Nato a Marshalltown, da Thomas e Cordelia Downs, era il più giovane di sei figli. La sua famiglia si trasferì in Iowa dallo stato di New York. Il padre di Downs, sovrintendente della contea di Marshall, morì quando suo figlio non aveva nemmeno un anno. La famiglia di Thomas Nelson Downs non era legata al mondo dello spettacolo e tutto ciò che Nelson portava in scena lo aveva studiato da autodidatta. Già all'età di 12 anni era un esperto manipolatore di carte e monete arrivando a perfezionare ulteriormente le sue abilità all'età di 17 anni, quando accettò un lavoro come telegrafista ferroviario e ebbe un sacco di tempo per esercitarsi con le monete. Nel settembre 1895 Downs decise di lasciare il suo lavoro e avviare una carriera nella magia.
Downs si sposò due volte. Ha avuto un figlio nel suo primo matrimonio con Nellie Stone, che morì durante il parto nel 1895. Successivamente sposò Harriett Rocky il 3 giugno 1905.
Agli inizi della sua carriera girò l'Iowa con il suo partner, Sam Spiegel, un mandolinista. Nel 1897 Downs si concentrò solo sulla monetomagia, scelta rara a quel tempo. Il successo della sua famiglia gli permise di entrare nel teatro di New York di Tony Pastor e subito dopo al Palace Theatre di Londra. Al culmine della sua carriera Downs viaggiò spesso e si esibì presso le corti reali. Durante l'esecuzione dei suoi numeri arrivava a impalmare fino a 60 monete; uno dei suoi effetti più famosi era "The Miser's Dream", in cui sembrava tirare fuori dal nulla innumerevoli monete.
Nel 1912, all'età di 42 anni, Downs decise di ritirarsi in Iowa. Dopo essere tornato a Marshalltown, si spostò raramente e si tenne occupato aprendo una “casa di Vaudeville” in Main Street, a pochi isolati da casa sua al 7 South 3rd Avenue. Molti visitatori, tra cui altri maghi, arrivarono a casa sua per condividere racconti e le ultime trovate magiche, nonché per stare vicino a uno dei più famosi artisti dell’epoca. Tra i più famosi visitatori c’erano Chung Ling Soo (William Robinson) e Dai Vernon.
Downs fu amico di Harry Houdini, anche se ci fu un'intensa rivalità. Houdini dichiarò che Downs aveva gestito un "falso negozio di magia" ed era nei guai con il governo federale per "truffa". Nel 1896, Downs aveva fatto una campagna contro lo spiritualismo prima della crociata di Houdini. Nelle sue lettere Downs affermò di aver eseguito una fuga dalle manette diversi anni prima di Houdini e contestò l'auto-pubblicità di quest' ultimo. Questi episodi portarono a raffreddare i rapporti tra i due.
Downs scrisse diversi libri sulla magia prima e dopo il suo ritiro dalle scene. Il suo primo libro, “Modern Coin Manipulation”, fu pubblicato nel 1900 e ancora oggi viene ristampato. I suoi altri libri includono “Tricks with Coins” (1902) e “The Art of Magic” (1909).
Si ritirò intorno al 1928 e nel 1935 venne organizzata una cena in suo onore. Downs morì l'11 settembre 1938 a Marshalltown a causa di un ictus che gli aveva paralizzato il fianco sinistro. Fu sepolto al Riverside Cemetery di Marshalltown. La sua lapide recita "King of Koins". -
Don Alan 🎧
Donald Alan McWethy, nato il 22 Febbraio 1926 a Norwood in Ohio, è stato un brillante e apprezzato prestigiatore, considerato ad oggi uno dei mostri sacri della magia.
Suo padre era un meticoloso architetto orgoglioso del suo lavoro, Don lo descriveva come una persona presuontosa che riusciva sempre ad avere l'ultima parola sottolineando qualche dettaglio; qualità che Don ereditò sicuramente vista la sua ossessione per ogni dettaglio nella costruzione delle sue performance.
Quando si appassionò alla magia inizio i suoi studi sotto l'ala di John Snyder Jr. che gli insegnò che "niente è troppo faticoso se rende migliore la magia", pensiero che, insieme alla maniacalità del padre, rese Don Alan uno dei migliori performer del suo tempo.
All'età di 18 anni prese servizio militare presso l'aereonautica e lavorò come intrattenitore per le USO. Dopo due anni di servizio si iscrisse ad un programma speciale per diventare pilota ma, con il finire della seconda guerra mondiale, il programma venne sospeso ed il governo offrì l'iscrizione gratuita al college per tutti gli iscritti.
Don sfruttò questa occasione per iscriversi alla Chavez School of Magic a Hollywood.
Suo padre, come molti altri padri in quel periodo, non vedeva nessun futuro per lui nel mondo dell'intrattenimento e ancora meno nel mondo della magia tanto che quando partì per la Chavez School suo padre gli disse "se te ne vai ora e sali su quel treno, non azzardarti a scrivere per chiedere dei soldi".
Don salì sul treno con una valigia piena di speranza e 65$ in tasca che spese non appena arrivato ad Hollywood per affittare una stanza.
Giunto alla Chavez School però scopri di non voler essere un "cabaret magician", voleva poter interagire con il pubblico, la "quarta parete" bloccava tutti i suoi impulsi. Dopo solo tre settimane si rese conto che non avrebbe mai usato buona parte delle cose che gli venivano insegnate e sicuramente non la parte manipolativa. Non era certo di cosa volesse fare ma era certo di non voler diventare un performer "tipo Chavez". Restò comunque nella scuola e imparò molto dal punto di vista della showmanship e della professionalità tanto che Neil Foster scrisse: "Chavez raccontava che i suoi tre migliori allievi furono Channing Pollock, Don Alan e Norm Nielson, in questo ordine". A questo complimento Don Alan rispose scherzosamente dicendo di essere lusingato soprattutto perchè non usava nulla del repertorio appreso alla Chavez School, fatta eccezione per il ventaglio a pressione.
Mentre frequentava la Chavez si guadagnò da vivere lavorando part-time come perito assicurativo e dopo trentaquattro settimane di corsi si diplomò a pieni voti.
Dopo il diploma, il padre che nel frattempo si era trasferito in Florida, gli scrisse e lo invitò a riunirsi alla famiglia dato che nella città in cui si trovavano "c'è un nightclub ad ogni angolo di strada!!". Don accettò e preparò un numero di coppia insieme a Billy Philips dato che il patrigno di quest'ultimo lavorava come talent scout per una catena di locali a Cicero.
Arrivati in Florida i due ricevettero subito un ingaggio in un night-club gestito da Ralph Capone (fratello di Al) chiamato Tee Pee Club. Il numero iniziava con un doppio "guanto nel bouquet" ma il bouquet di Don era attaccato ad un paracadute e veniva lasciato planare sul pubblico, poi Billy eseguiva una manipolazione di palle da biliardo mentre Don tirava fuori un panino e lo mangiava, proseguivano poi con un effetto noto come "Cereal Bowl" e chiudevano lo spettacolo con una versione di coppia degli Anelli Cinesi.
I due eseguirono questo spettacolo in vari locali e persino ad una convention a Chicago nel 1949 al termine della quale ricevettero una standing ovation.
Nonostante il successo del numero, Don Alan raccontava: "Molto raramente ricevevamo applausi, ma molto spesso suscitavamo delle risate e questo era soddisfacente".
Dopo due anni di spettacoli insieme il duo si sciolse a causa del fatto che i risultati non arrivavano mai al livello desiderato dai due. Per Don Alan inizio la seconda carriera come bar-magician a Chicago.
Inizialmente lavorò part-time per Johnny Paul nel suo bar a Cicero e qui scopri che i suoi tre giochi preferiti erano proprio delle creazione dell'uomo per cui lavorava. Grazie alla spinta di Johnny Paul, Don Alan divenne un personaggio conosciuto nella scena magica di Chicago.
Dopo il suo periodo insieme a Johnny Paul iniziò a lavorare per Ed Schulien al 1800 N. Halsted Street. Qui imparò moltissimo ma, bene o male, si trovo sempre a performare nell'ombra del leggendario Matt Schulien, tanto che i clienti spesso gli chiedevano di eseguire giochi che erano i cavalli di battaglia di quest'ultimo come "Card on Ceiling" o i coltelli che cambiano colore.
Don Alan desiderava disperatamente una sua identità magica e una sera per gioco decise di presentare un effetto con una scimmietta di peluche sulla spalla chiamata Stanley, fu un punto di svolta per la sua carriera e lo capi quando un cliente torno dopo alcuni giorni chiedendo divertito "dov'è Stan?".
Grazie alla scimmietta di peluche riuscii a farsi un nome e nel 1952 inizio un suo show televisivo finanziato da Bowman Dairy, durante questo periodo Frances Ireland iniziò a scrivere articoli su di lui e questo gli garantì ancora più visibilità e nello stesso anno la Ireland Magic Company pubblicò il suo primo libro: "Close-Up Time with Don Alan".
Nel 1954 lasciò gli Schulien per lavorare alla Miller Steak House, un affollato ristorante specializzato in carne alla griglia, nel quale era presente una sala sul retro per le feste private nelle quali Don Alan performava.
Nel 1956 sposò la pattinatrice professionista Jean Proffer; la cerimonia ebbe luogo a Evanstone nell' Illinoise con Jack e Mary Kodell come testimoni di nozze. Il matrimonio all'inizio venne tenuto nascosto alla famiglia di Jean ma poco dopo ebbe luogo un'altra cerimonia a St. Luise. Dopo le nozze Jean partì in tournee con il suo nuovo spettacolo su ghiaccio e Don tornò a lavorare a Chicago.
A Novembre del 1956, un mese dopo le nozze, Don e Lee Le Roi comprarono il vecchio locale degli Schulien e lo riaprirono come "Don-Lee Close-Up Saloon".
Nel 1957 venne pubblicato il secondo libro di Don Alan, "Pretty Sneaky" e grazie alla visibilità ottenuta al Don-Lee Saloon lavorò di nuovo in televisione nel programma per bambini "Princess Mary Hartline's Magic Castle". Lavorava per il programma cinque giorni a settimana interpretando Sir Dono, uno stregone. Nello stesso programma dava anche la voce all'albero magico ed al pozzo dei desideri e si occupava anche di manovrare i fili che muovevano il pupazzo "Happy Hank".
Rimase per un anno intero in questo show e non ripeté mai due volte lo stesso gioco!
Nel 1959 ritornò in Florida per performare a Miami Beach e nello stesso anno venne pubblicato anche il suo libro sulla magia con gli animali realizzati con i palloncini: "Rubber Circus".
L'anno successivo dopo aver lavorato per due emittenti televisive locali venne invitato a partecipare al "Ed Sullivan Show" il 20 maggio 1960. Quella sera erano presenti vari personaggi tra cui Nelson Eddy, Gail Sherwood, Sam Levenson, Wayne & Schuster e fu la sera in cui Don Alan presentò per la prima volta al mondo la sua leggendaria routine di Chop Cup.
L'anno successivo ritornò al "Ed Sullivan Show" e partecipò anche al "Sunday Night on the London Palladium" e al "Sunday Spectacular".
Dato il suo enorme successo nei successivi 10 anni apparì anche al "Playboy After Dark", al "Mike Douglass Show" (18 volte), al "Tonight Show" (8 volte), al "Steve Allen Show" (3 volte), al "David Frost Show", al "Dick Cravett Show", a "That's Incredible" e al "John Fisher's London Show". Lavorò anche per tre anni per il Playboy Club Circuit e ebbe il ruolo di numero di apertura per lo spettacolo di Vic Damone e Margaret Whiting .
Nel 1980 registrò 28 volumi per la collana "Stevens Greater Magic Library, si ritirò ufficialmente a Las Vegas nel 1990 e due anni dopo ricevette il premio "Performimg Fellowship dall' "Academy of Magical Arts of Sciences.
Il 15 Aprile del 1999 Don Alan morì a Escondido, in California, lasciando al mondo tre figli: Kevin Alan McWethy (nato il 18 Novembre 1957), Mark Alan McWethy (nato nel 1960) e Scott Alan McWethy (nato nel 1965).
Purtroppo Don Alan al suo tempo non fu considerato come meritava perchè trascorse gran parte del suo tempo a lavorare per le persone e questo lo fece gradualmente allontanare dall'ambiente magico. Nonostante ciò Mike Rogers lo ricorda come "il prestigiatore professionista più copiato nella storia del close-up"; infatti moltissimi dei sui cavalli di battaglia vengono performati tutti i giorni in tutto il mondo ancora oggi, basti pensare al "Chop Cup", alla "Bowl Routine" oppure al "Mazzo Invisibile", senza sapere che senza il tocco di Don Alan non sarebbero quei miracoli che oggi possiamo eseguire.
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Ernest Earick 🎧
Ernest Earick nacque il 19 Marzo 1960 a Roswell, in New Mexico da Joyce e Rex Earick.
All’età di 26 anni trovò lavoro all’University of New Mexico Press come business services manager. Era sposato con una donna di nome Teresa, con la quale ebbe due figli, Sam e Grace. Chi l’ha conosciuto racconta di una persona appassionata all’aspetto etico della vita infatti si dedicò molto alla sua famiglia e ai suoi ragazzi.
Definì la magia come un amore più che una passione e sollevò un notevole interesse soprattutto per la cartomagia più tecnica, la quale lo portò ad acquisire un’elevata abilità di mano e un’ottima padronanza delle fioriture. Gli altri prestigiatori definiscono unico il suo lavoro nell’ambito magico. Durante il suo percorso Ernest ebbe la fortuna di incontrare i grandissimi della magia al Magic Castle nell’anno 1986 come Dai Vernon, Ray Kosby, Bill Goodwin, Larry Jennings e Micheal Skinner. Venne definito dalla scena magica un artista in grado di restare molto umile e una persona piuttosto riservata.
Chi lo conobbe racconta che si esercitava per tanto tempo diligentemente all’interno del suo laboratorio magico personale quasi ogni giorno.
Molto del lavoro magico di Ernest fu incentrato nel portare il concetto di “purezza” all’interno dei suoi giochi e sul principio del “timing perfetto”: ogni cosa in un gioco, secondo lui, doveva succedere nel giusto momento all’interno dell’effetto, rispettare i tempi perfetti dava al gioco un valore aggiunto non trascurabile.
Nel 1993 pubblicò il suo primo libro “By Forces Unseen – the innovate Card Trick of Ernest Earick” a cura di Stephen Mich,consigliato a tutti i prestigiatori amanti dell’abilità di mano, si tratta infatti un libro molto tecnico e molto ricco di innovazione cartomagica.
“By forces Unseen” è diviso in due macro sezioni “Tight Tricks and Loose Sleight” e “See Them Shuffling along”. Contiene inoltre una sezione iniziale intitolata “Apologia” nella quale Ernest racconta la sua esperienza e la sua visione relativa alla magia, citando l’esperienza che fece al Magic Castle con Dai Vernon. Gli effetti più noti e apprezzati descritti all’interno del libro sono “Clap Trap” (triplice ritrovamento nel quale la terza carta appare tra le mani del prestigiatore nel momento in cui le batte tra loro, da qui il nome “Clap Trap”) e “A Flippant Thriumph” (Triuph molto visuale).
Oltre ad essere appassionato di magia Ernest amava molto la musica, la cucina e leggere libri di filosofia.
Purtroppo, morì a soli 53 anni il 27 aprile 2013 ad Albuquerque (New Mexico) a causa di una malattia cardiaca.
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Franz Anton Mesmer
Franz Anton Mesmer fu una delle figure più importanti nel campo dell’ipnosi. Nacque il 23/05/1734 a Iznang, nei pressi del lago di Costanza in Germania. A soli 14 anni frequentò il seminario gesuita di Dettingen e uscì da esso con il titolo di dottore in filosofia, matematica e fisica. Successivamente prese il titolo di ” Studiosus Emeritus” in teologia all’università di Inglostadt e una laurea in diritto all’università di Vienna. Proseguì i suoi studi iscrivendosi alla facoltà di medicina(sempre a Vienna) e conseguendo il dottorato il 27 maggio 1766 con una tesi chiamata ”Dissertatio phisico-medica de planetarum influxu” in cui parlava del rapporto fra gli astri e gli esseri viventi e sulle influenze che colpivano gli ultimi(che chiamò “gravità animale”).
Più avanti un suo amico lo invitò presso la sua residenza per fargli esporre la sua tesi davanti ai membri di un circolo("Circolo dei Cavalieri e Fratelli iniziati d'Asia") di cui faceva parte anche Franz. Dopo la grande esposizione si mise al clavicembalo e dimostrò così la sua grande bravura e passione per la musica. Venne poi avvicinato dalla vedova baronessa Maria Anna von Bosch di cui presto si innamorò e che sposò. Durante un’altra festa a casa di un principe ebbe il piacere di conoscere Leopold e Wolfgang Amadeus Mozart con cui strinse una buona amicizia. Mesmer ebbe così l’occasione di dimostrare le sue capacità curando un dolore al collo di Wolfgang poggiando semplicemente le mani sulle sue spalle. Proprio grazie alla loro amicizia nel 1768 venne presentata l’opera “Bastien und Bastienne” di Mozart a casa di Mesmer.
In questa occasione conobbe il gesuita Maximillian Hell, lui era un astrologo, astronomo, matematico, alchimista e appassionato di medicina. Un giorno lui stesso informò Mesmer di aver curato ad una donna dei dolori allo stomaco, utilizzando dei magneti a ferro di cavallo. Franz Anton rimase molto incuriosito e si fece preparare anche lui dei magneti e cominciò a provarli sui suoi pazienti.
Nel 1744 una giovane donna di nome Franziska Oesterling si affidò ai suoi trattamenti di cure magnetiche per guarire da una grave malattia. Durante una seduta però, Mesmer, non aveva a disposizione alcun magnete e fece una grande osservazione, cioè che la guarigione della ragazza non era causata solamente dai magneti, ma anche dall’energia canalizzata da lui stesso. Questa osservazione porto alla scoperta di un “fluido universale” che scorreva all’interno del corpo e che le malattie erano causate da una distribuzione caotica di questo fluido. Questo fenomeno venne chiamato “magnetismo animale” per differenziarlo dal magnetismo delle calamite. Tramite queste scoperte capì che curare una persona significava ri-armonizzare il fluido tramite il magnetismo che generava una crisi violenta e convulsiva.
Un caso molto interessante affrontato da Mesmer fu quello del giovane ragazzo Elias Wiksel. Ebbe l’opportunità di conoscerlo quando si recò al castello del barone Von Horka per guarire prima un suo disturbo e poi quelli dell’intera regione. Tra questi c’era appunto Elias, un fanciullo ebreo affetto da paralisi. Franz lo curò tramite sonnambulismo indotto per ipnosi, questo perché aveva scoperto durante le sedute di ipnosi collettiva che un malato, nel corso del sonnambulismo provocato, riceveva l'impressione di una volontà diversa dalla sua. Allora addormentò profondamente Elias e lo indusse a camminare fino a quando poi non lo svegliò mentre si muoveva e venne così guarito. Ovviamente il barone lo ricompensò con una grande somma di denaro per aver curato lui stesso e gli abitanti della sua regione.
Grazie ai molti casi risolti la fama di Mesmer crebbe sempre di più e nel 1777 venne affidata a lui Maria Theresia von Paradis, figlioccia dell’imperatrice Maria Teresa D’Asburgo. Maria era affetta da cecità dall’età di quattro anni a causa di una lesione dei nervi ottici, considerata da altri medici irreversibile.
Il trattamento con Franz diede qualche piccolo risultato, permettendo così alla fanciulla di recuperare parzialmente la vista, ma egli venne comunque accusato di frode e costretto dall’imperatrice ad abbandonare Vienna.
Si trasferì così nel 1778 a Parigi nella quale installò il suo primo “baquet”. Esso era uno strumento di sua invenzione e consisteva in una tinozza circolare che conteneva al suo interno acqua magnetizzata e alcune sbarre metalliche che trasmettevano il fluido universale ai malati. I pazienti dovevano disporsi a cerchio intorno a questa vasca e formare una catena umana affinché venisse potenziata la forza guaritrice del magnetismo animale e le sedute assumessero la dimensione di terapia collettiva. Ogni particolare era progettato con lo scopo di indurre uno stato di trance.
Queste sedute furono molto proficue per Mesmer che poté permettersi di cambiare la sua posizione medica e politica, diventando così antagonista dei governi assolutisti. Nel 1781 la regina Maria Antonietta gli offrì un vitalizio a patto di insegnare le pratiche del mesmerismo sotto sorveglianza di tre suoi uomini. Franz ovviamente rifiutò poiché contrario ai suoi principi. Le inviò anche una lettera affermando che per lui l’opinione pubblica era al di sopra dei re e annunciò la sua intenzione di abbandonare Parigi.
Molto presto, però, ci ritornò e fondò la Società dell’armonia universale in cui insegnava le pratiche del mesmerismo per un prezzo di 100 luigi(moneta francese di quel periodo) al mese. Questa società ebbe molto successo e si espanse in fretta attirando anche persone di qualsiasi classe sociale.
Dopo la presa della Bastiglia purtroppo le cose per Mesmer cominciarono ad andare male, le sue vasche si svuotarono e l’ingente patrimonio accumulato negli anni sparì in poco tempo. Nel 1792 tornò a Vienna dove venne prima arrestato e poi messo sotto sorveglianza dal corpo dell’imperatore poiché accusato di simpatie rivoluzionarie. Trovò poi rifugio in Svizzera a Frauenfeld dove nel 1799 pubblicò il libro “Mémoire de Franz Anton Mesmer, docteur en mèdecine, sur ses découvertes” nel quale parlava dei benefici a livello terapeutico dell’ipnosi indotta. Passò gli ultimi anni della sua vita a Meersburg come uomo di campagna fino a che non morì il 05/03/1815. -
René Lavand
Héctor René Lavandera, meglio conosciuto come René Lavand, nasce il 24 settembre 1928 in Argetina nella città di Buenos Aires. Suo padre, Antonio Lavandera, era un calzolaio e sua madre, Sara Fernandez, era un’insegnante.
Fin dalla tenera età René cominciò ad appassionarsi sempre più all’arte della prestigiazione. All’età di sette anni, accompagnato da sua zia Giovanna ad uno spettacolo del prestigiatore “Chang “che si esibiva nella città di Buenos Aires. Sempre negli stessi anni René imparò il suo primo gioco di prestigio da un amico di famiglia che gliene insegnò uno con un mazzo di carte.
Vari anni dopo, in seguito al fallimento dell’attività del padre, tutta la famiglia Lavand dovette trasferirsi da Buenos Aires a Coronel Suarez, città nella quale avvenne l’incidente che cambiò per sempre la vita di Lavand.
Durante i festeggiamenti per il carnevale del 1937 un diciassettenne alla guida dell’auto travolse il piccolo René mentre, con altri suoi quattro amici, stava attraversando la strada. Trasportato immediatamente al primo ospedale vicino, il pronto intervento dei dottori riuscì a salvare la sua vita. Al suo risveglio, come racconta nella sua autobiografia, le parole dei dottori lo lasciarono attonito, apprendendo la notizia che, a causa dell’incidente, gli venne amputata la mano e parte del braccio.
In un primo periodo, a causa dell’incidente, cadde in un profondo stato di depressione e paranoia, sviluppando un forte compresso di inferiorità che, come lui stesso affermò, lo accompagnò per moltissimi anni.
Dopo alcuni anni, rivedendo lo stesso mazzo di carte con il quale aveva imparato ad eseguire il suo primo gioco con le carte, decise voler riprendere la vecchia passione. Il primo libro di magia di magia in cui venne in possesso, che gli fu regalato da un amico (un certo Leonardi), fu Cartomagia di Joan Berna.
Leggendo il libro René ebbe la riconferma di ciò che già sapeva e si aspettava: tutte le tecniche necessitavano l’ausilio di entrambe le mani. Si mise, in vano, alla ricerca di libri e maestri che potessero insegnare a lui la prestigiazione, ma tuttavia come lui stesso disse: “Non esistevano libri o maestri che potessero insegnarmi la prestigiazione con una sola mano, ho dovuto creare un adattamento. Tutta la mia vita è stata un adattamento”. Fare magia con una sola mano pareva a tutti impossibile e per questo motivo René dovette reinventare e riadattare tecniche e giochi di ogni genere con l’ausilio di una sola mano.
Nel 1955 morì il padre Antonio a causa di un cancro e a causa dei debiti da estinguere René trovò lavoro presso una banca. Durante questo periodo conobbe Sara, la quale sarebbe diventata la sua futura moglie.
Continuò a lavorare in banca fino all’età di 32 anni e, parallelamente, continuò a coltivare nonostante le difficoltà la passione per l’arte magica.
Dopo anni di studio, 1961 vinse un concorso di magia che fu per lui la svolta della vita. Dopo aver vinto quel concorso, gli venne offerto di esibirsi nel “Teatro Nacional” e al teatro “Tabarsi” di Buenos Aires, iniziando ad apparire in spettacoli di varietà.
La sua famma crebbe sempre di più fino e nel 1965 cominciò ad esibirsi al di fuori dell’Argentina muovendosi, tuttavia, solo in America latina.
Attorno agli anni ’80 cominciò ad esibirsi anche nel resto del mondo, salendo sui palchi di Stati Uniti, Giappone, Portogallo, Spagna etc etc… Durante i suoi viaggi René si esibì in teatri, tenne conferenze per maghi e partecipò a moltissimi programmi televisivi che gli diedero una grande fama. I principali programmi televisivi nei quali René si esibì furono: The Ed and Sullivan Show e The tonight show negli Stati Uniti; Ilusiones in Portogallo e, in Spagna, Nada x aquì.
Nel 1988 pubblicò la sua autobiografia dal titolo “Barajando recuerdos: memorias de un ilusionista”, nel 1993 pubblicò “Magic from the soul” e molti altri tra cui “Lentidigitation Vl1 e Vl.2” o “Mysteries of my life”, nonché vari DVD com “René Lavand in London”, “The great pretender” e “Maestro”.
Nella sua vita ha preso parte anche ad alcuni film come “Un oso rojo” nel 2002, interpretando un boss criminale e, nel 2013 “El gran simulator”, un docufilm sulla sua vita.
La città di Tandil il 15 dicembre del 2012 decise di onorarlo con una statua collocata nei giardini del palazzo municipale.
All’età di 86 anni, il 7 febbraio del 2015, una polmonite correlata da numerose complicanze portò alla morte René Lavand nella clinica di Tandil.
PENSIERO
René Lavand ha sempre dato una grandissima importanza alle presentazioni. Come lui stesso diceva voleva aggiungere “bellezza allo stupore” e la stessa bellezza si ritrova nella parola. Secondo René le parole avevano un grandissimo potenziale in ogni situazione e questo potenziale doveva essere utilizzato nella magia. La parola può dare, ad un qualsiasi esibizioni, caratteristiche comiche, drammatiche o romantiche (è il prestigiatore stesso che, in base alla sua personalità, deve scegliere cosa vuole comunicare).
Un altro elemento di grandissima importanza, correlato alla presentazione, è il timing. Il timing era visto da René Lavand come l’ingrediente fondamentale che, unito alla parola, trasmetteva un’emozione. Per quando riguarda le tipologie di ritmo Lavand ne individuava quattro: uniforme, uniformemente accelerato, uniformemente decelerato e condizionato.
René Lavand è, senza dubbio, conosciuto per aver inventato il temine lentidigitation (lentidigitazione). Il termine faceva riferimento al pensiero che, l’esecuzione lenta di un gioco rendesse l’effetto stesso molto più potente di un’esecuzione con un ritmo veloce.
È iconica la sua frase che utilizzava nella presentazione dell’acqua e olio Non se puede hacer mas lento, ovvero, non si può fare più lentamente.
Come spiega approfonditamente nel libro “Lentidigitation”, alcuni tra principali vantaggi della scelta di un’esecuzione lenta sono la maggior chiarezza dell’esecuzione, al quale aumenta lo stupore, la maggior drammaticità dell’esecuzione e, soprattutto, questa scelta scongiura ogni possibile pensiero, da parte dello spettatore, che il segreto del gioco risieda nella “velocità di mano” del performer.
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Eddie Fechter
Eddie Fechter ( all’anagrafe John Edwin Fechter ) fu uno fra i più grandi bar magician della storia e fondatore della celebre convention “FFFF”. Nacque il 16 Febbraio 1916 a Buffalo ( New York ). Aveva però origini tedesche poiché i suoi genitori Ferdinand e Margarette prima di trasferirsi a Buffalo e di metterlo al mondo abitavano Straussberg in Germania. Durante gli anni del proibizionismo, nello specifico da quando Eddie aveva 3 anni, suo papà gestiva uno speakeasy( al suo tempo erano dei bar in cui venivano venduti alcolici illegalmente ) che mandò avanti fino al 1922. Poi, nel 1929, aprì un secondo stabilimento chiamato “Fechter’s bar”. Lo stesso anno, purtroppo, la famiglia Fechter fu colpita da una grande tragedia, Ferdinand venne ucciso a colpi di arma da fuoco durante una rapina e tutto ciò davanti agli occhi del povero Eddie. La morte prematura di suo padre lo catapultò fin da giovane nel mondo del lavoro, come barista ovviamente, e insieme a suo fratello Fred riuscirono a portare avanti l’attività di famiglia fino al 1931. Eddie raccontò che suo padre con i suoi clienti faceva molti giochi, intendendo però delle specie di scommesse e non delle routine magiche come intendiamo noi, e tutte queste cose vennero insegnate a lui e a Fred. Per Eddie questo fu un vero e proprio inizio e da quel momento, quando iniziò a lavorare, cominciò a fare dei giochi con carte e monete. Dato che in genere il bancone era sempre umido quando doveva eseguire degli effetti ci metteva sopra un asciugamano e questo racconta essere il suo primo tappetino da close-up. Nel 1935, nel bel mezzo della Grande Depressione, Eddie conobbe la giovane Evelyn Rogers che entrò da subito nella sua vita e che dopo 4 anni diventò sua moglie. Nello stesso anno in cui la conobbe cominciò ad appassionarsi all’arte dei tatuaggi, frequentando e aiutando così alcuni tatuatori. Dato il periodo di crisi, oltre a fare qualche lavoretto extra con un ago da tatuatore, per guadagnarsi da vivere faceva il wrestler ( si faceva chiamare Kid Ed ) e solo fra il 1933 e il 1935 combatté circa 100 match e in uno di questi un suo avversario fu Gorgeus George. Anche questo sport, però, non fu una grande forma di guadagno al tempo dato che Eddie disse che il massimo che guadagnò con un incontro fu 10$.
Nel 1943, con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, Eddie si arruolò nell’esercito statunitense e una volta finito l’addestramento base diventò il "mago dell’esercito". Durante i suoi 3 anni di servizio lavorò per i Servizi Speciali continuando sempre ad esibirsi con la sua magia. Una volta terminata l’obbligazione tornò a New York all’interno del business dei bar. Riuscì ad aprire il suo “Fechter’s Magic Bar” a Orchid Park ma per problemi di licenze rimase aperto solo 3 o 4 mesi. Poi per diversi anni lavorò come barista e alle poste ( continuando sempre con la sua passione ) e fu in questi anni che si sviluppò il suo stile nel fare magia. Cominciò poi ad essere visto sempre da più persone e ad essere invitato a feste private per fare spettacolo ricevendo paghe molto generose.
Nel 1952, insieme a sua moglie Evelyn, dopo aver tenuto da parte molti soldi, riuscì ad aprire “Fechter’s”. Eddie era a tempo pieno un bar magician e questo stabilimento fu un vero successo. Cominciò a spargersi la voce a Buffalo e iniziarono ad arrivare molti appassionati di magia per discutere e scambiarsi giochi. In pochi anni, però, il degrado urbano cominciò a colpire le comunità del centro città e quindi i due proprietari cominciarono a cercare un nuovo posto per il loro bar magico. Dalla sua ricerca Eddie riuscì a trovare un hotel del 1900 a Cheektowaga ( New York ) e decise di acquistarlo. In questo modo nel 1958 lui e sua moglie diventarono i nuovi proprietari del "Forks Hotel" e si trasferirono lì. Durante i primi anni di lavoro nella nuova location veniva effettuata magia solo nella parte bar, principalmente da Eddie. Verso la fine degli anni ’60, però, l’hotel cominciò ad affollarsi maggiormente e non bastava più un solo mago, così Eddie decise di farsi aiutare da tre suoi amici cioè Karl Norman, Joe LaMonica e Bill Okal. Nel 1970 Eddie, Obie O’Brien e il Bill appena citato cominciarono a parlare sul fatto di organizzare una mini convention di maghi esperti in close-up. Così Obie invitò alcuni amici maghi che sapeva facessero close-up ed è in questo modo che 26 maghi diedero il via alla prima edizione del “Fechter’s Finger Flicking Frolic”( FFFF ). La seconda edizione venne svolta l’anno successivo e i numeri cominciarono a duplicare e col tempo divennero sempre di più tanto che ad un certo punto ci fu il bisogno di limitare i posti a causa dei troppi partecipanti. La fama di Eddie cominciò a salire sempre di più e nel 1974 Jerry Mentzer pubblicò due libri dedicati a lui intitolati “Magician Nightly” e “Dice Holdout Methods For Magicians”, sempre in suo onore pubblicò anche “The Magic of Eddie Fechter” nel 1993. Eddie Fechter ci lasciò il 31 marzo 1979 causa leucemia. Al giorno d’oggi il FFFF continua ad andare avanti e il presidente è Obie O’Brien.
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Edward Victor
Edward Victor, all'anagrafe Edward Victor Neuschwander, nato il 20 agosto 1887 nel "Charing Cross" Hotel di Londra da genitori svizzeri, fu uno dei più grandi prestigiatori di sempre.
La magia lo affascinò sin da piccolo: quando vide lo spettacolo "King of Koins" di Nelson Downs all'acquario di Londra, decise che sarebbe diventato un artista. Studiò molti libri e venne aiutato da molti maestri, tra cui ricordiamo David Devant. Egli non solo gli impartì lezioni sulla prestigiazione, ma gli trasmise anche la passione per le ombre cinesi. Victor divenne un maestro anche nell'arte delle ombre, tanto che lavorava molto di più con spettacoli di ombre che di prestigiazione! Nel suo spettacolo iniziava proponendo un paio di suoi effetti magici, per poi proseguire con uno spettacolo di ombre che si concludeva con una serie di volti noti che Victor sapeva riprodurre e caratterizzare alla perfezione!
I genitori, non sapendo dove il percorso artistico lo avrebbe portato, desideravano che seguisse il business degli alberghi di famiglia. Per questo motivo venne mandato in Svizzera, dove lavorò come cameriere in un hotel. Lì che conobbe un prestigiatore francese che, in cambio di lezioni di inglese, gli insegava tecniche ed effetti.
Edward si sposò due volte: la prima, il 22 giugno del 1922 con Eileen O'Connor, una donna irlandese che mollò i suoi studi infermieristici per andare in tourneè con lui come sua assistente. Con lei ebbe il suo unico figlio, Patrick, che però morì nel 1957. Il loro fu un matrimonio felice fino al 27 marzo del 1940 quando la donna morì a causa di una malattia. La morte della moglie amata lo colpì duramente. Continuò a fare spettacoli con il figlio Patrick, ma cominciò a trascurarsi e a bere troppo alcol, finchè non conobbe Sybil Clarke, la giovane donna che sarebbe diventata sua moglie il 4 novembre del 1944. Il secondo matrimonio lo fece come ringiovanire e la donna gli stette accanto con amore fino alla fine dei suoi giorni.
Nel 1907 entrò a far parte del Magic Circle, dove riuscì prima a ottenere un posto nell "inner magic circle" e poi, nel 1926, fu investito della carica di GMMC (Gold Medalist Magic Circle), un onore che solo sei persone hanno mai avuto.
Il 28 luglio del 1915 si arruolò nell'esercito e venne congedato quattro anni più tardi, nel febbraio 1919. Riprende così la sua attività da artista, che lo porta in giro per il mondo: fa dei tour in Sud Africa, in Belgio e in Svizzera. Avrebbe dovuto fare un tour in America, ma a causa dei suoi impegni in Inghilterra e del fatto che volessero pagarlo meno del suo usuale cachet, non accettò mai il lavoro.
Edward Victor fu più un artista per il pubblico che per i maghi, infatti furono molto poche le conferenze che tenne e i libri che pubblicò.
Il suo primo libro, "The magic of the Hands", pubblicato nel '37 fu stampato in sole 2000 copie.
Il secondo e il terzo, "More magic of the Hands" e "Further Magic of the Hands" (rispettivamente del '42 e del '45) furono stampati in 1500 copie.
Leggenda narra che ci fosse un quarto libro pronto per la pubblicazione, "With Magic Hands", di cui vendette il manoscritto a George Davenport nel 1948, ma che non venne mai pubblicato e che è ormai andato perduto.
Il mondo magico è stato poco clemente con Edward Victor: Il suo nome è per molti sconosciuto e molte sue invenzioni sono state ripubblicate da altri autori.
Per esempio lo Spellbound, attribuito a Dai Vernon, è basato su una sua idea, così come la "Depth Illusion", nota ai più come "Marlo Tilt".
Fu inoltre l'inventore della "E-Y-E count", una falsa conta che può essere considerata l'antenata della "Elmsley Count", e della tecnica ripubblicata in seguito da Ed Marlo sotto il nome di "Convincing Control".
Oltre a ciò, fu inventore di alcuni capolavori come "The eleven card trick" e "Sympathetic Silks".
Edward Victor morì il 17 aprile del 1964, all'età di 76 anni, dopo una convalescenza durata qualche mese, passata in perenne compagnia della sua Sybil e di un mazzo di carte. -
Al Leech
Alfred B. Leech Nacque il 19 Ottobre 1917 a Washington DC. In giovane età si trasferì a Chicago dove frequentò la Northwest University (prestigiosa università degli usa).
Prestò servizio nella marina come Ufficiale delle comunicazioni nel Pacifico. Successivamente lavorò presso l'agenzia di stampa di Chicago United Press association . Nel 1958 entra a far parte della
Newsweek Magazine , la cui redazione si trovava a New York City. Si trattava di una rivista generalizzata che, fondata nel 1933, diffuse 3 milioni di copie negli usa e 4 milioni in tutto il mondo. Entrare a far parte di questa rivista gli diede l'enorme opportunità di entrare in contatto con i prestigiatori più influenti dell’epoca come Dai Vernon, Frank Garcia e Harry Lorayne. Nel 1962 tornò a Midwest dove accettò la carica di direttore delle relazioni pubbliche della Allis Chalmers Manufacturing Company( azienda che produceva macchine a vapore e attrezzature per mulini).
E stato presidente della campagna pubblicitaria per la prima convention combinata organizzata dalla IBM(International Brotherhood of Magic) e dalla SAM ( The Society of American magician). Si trattava di una convention organizzata da due delle più importanti organizzazioni di magia di tutto il mondo, che miravano a diffondere valori come: l’elevazione dell’Arte in magia, la promozione dell’armonia tra maghi e l’opposizione all’inutile esposizione pubblica di effetti magici. Morì nel 1974 all'età di 57 anni a causa dell'enfisema (malattia polmonare contro la quale stava lottando da tempo).
Tra i tanti giochi che ha pubblicato i più noti ai giorni d'oggi sono :
Two had four aces: un gioco che consiste nel produrre i quattro assi, facendo apparire prima i neri (picche e fiori) per poi trasformarli nei rossi(quadri e cuori) per poi far apparire nuovamente gli assi neri.
A surprise Monte: un'originale variante del gioco delle tre carte dove, nella prima fase, le due carte perdenti si trasformano nelle due carte vincenti e nella seconda fase tutte e tre le carte coinvolte si trasformano in carte casuali.
Chicago opener:
una routine di carte in cui il retro di una carta selezionata liberamente cambia colore (ad esempio da blu a rosso) e viene messa da parte. Viene selezionata una seconda carta e si vede che la carta col dorso rosso si è trasformata nella seconda selezione. È forse il gioco più famoso di Al Leech inizialmente intitolato da lui come "hot card trick NO. 1" e commercializzato dalla Ireland magic company nel 1950 .Fu reso popolare da Frank Everhart con il nome con cui è conosciuto ai giorni d'oggi "Chicago opener".Pubblicato successivamente da Frank Garcia in "A million Dollar card Secrets" e da Anthony Brams in "Last look at Leech". Si può dire che questo gioco ha ampiamente superato la prova del tempo, sarà che (come sostiene anche Michael Ammar) soddisfa il criterio di Dai Vernon circa la chiarezza dell'effetto.
Opere
Nel corso della sua vita ha scritto 8 opuscoli dove tratta magia con: carte, manipolazione con le palle di spugna e ditali. In più viene trattato anche il tema della misdirection nel primo opuscolo pubblicato "Don't look now: a smart Slant on misdirection". Elencati in ordine di pubblicazione i titoli degli opuscoli sono i seguenti:
Don't look now: a smart slant on misdirection (1948)
For card man only(1949)
Manipulating with Leech(1952)
Card man stuff (1953)
Handbook of card sleights (1954)
Cardman Ship(1959)
Super card man stuff(1965)
Al Leech legacy ( pubblicato sei anni dopo la morte nel 1980).
Tutti questi opuscoli sono raccolti in un libro intitolato "the complete Al Leech" pubblicato per la prima volta nel 2014 da Danny Rudnik e Roberto Giobbi. Un altro libro pubblicato dopo la sua morte riguardante la sua magia è "A last look at Al Leech" pubblicato da Anthony Brahms, ( grande ammiratore di Leech) il quale racchiude in questo libro i suoi effetti preferiti di Alfred, includendo altri numeri sparsi in altre pubblicazioni magiche. -
Cardini
Richard Valentine Thomas Pitchford, nacque il 24 novembre 1895 in una piccola cittadina del Galles del sud.
All’età di 9 anni conobbe un baro nell’hotel in cui lavorava come inserviente. Cominciò quindi a prendere confidenza con le carte da gioco.
Si arruolò nell'esercito britannico durante la Prima Guerra Mondiale, dove trascorse il tempo libero in trincea praticando manipolazioni di carte. Il risultato delle sue molte ore di pratica all'aperto con tempo gelido è stata la capacità di eseguire tecniche con le carte mentre indossava i guanti.
Fu solo nel 1916 che decise che sarebbe diventato un mago professionista, quando, in guerra, si intossicò a causa di alcuni gas asfissianti e durante una lunga convalescenza cominciò ad approfondire i suoi studi sull’arte magica. Partì così per Londra e trovò lavoro presso un piccolo negozio di giochi di prestigio, senza tuttavia coronare il suo sogno di esibirsi.
Non trovando ingaggi decise nel 1923 di emigrare in Australia. Fortuna volle che durante il viaggio in nave venne notato da un agente teatrale mentre si esibiva tra la gente con un repertorio da close up. L’impresario gli fece firmare un contratto per esercitare il suo mestiere da prestigiatore in alcuni ottimi locali di Sidney, riuscendo a guadagnare 100 dollari a settimana, che per l'epoca era molto. Da lì cominciò ad assaporare il successo col nome di Val Raymond.
Nel 1926 però, Richard decise di cercare fortuna in America, e si esibì in molti teatri, tra cui quello di Seattle, Washington, New York e Chicago, dove conobbe la moglie, nonché sua partner in scena Swan Walker. Il suo talento e la sua perseveranza lo portarono a diventare un prestigiatore di grande successo.
In America cambiò il suo nome d’arte in Cardini, che pubblicizzava la sua maestria con le carte e rendeva omaggio a Houdini. Nel 1933 tenne una Royal Variety Performance per il re Giorgio V e la regina Mary.
Tra il '41 e il '42 fu Presidente della Society Of American Magicians. Nel 1957, all'età di 62 anni, apparve in uno dei pochi programmi televisivi magici trasmessi in quel periodo, Festival of Magic.
Per la sua magia ricevette numerosissimi premi e nel 1958 fu proclamato dalla "New England Magic Society", "il più grande esponente del puro gioco di prestigio che il mondo abbia mai conosciuto".
Nel 1960 il Magic Circle di Londra lo onorò con il Silver Wand Award.
Il 1970 è stato l'anno in cui fu insignito del titolo di "Master Magician".
Nel 1999 fu nominato uno dei migliori maghi del XX secolo dalla rivista Magic.
Cardini si ritirò dalla sua carriera nel 1966, andando a vivere a Long Island, New York.
Il Maestro ci lasciò l’11 novembre del 1973.
Cardini ha sviluppato un atto di manipolazione silenzioso con carte, palle da biliardo e sigarette diverso da qualsiasi cosa prima nella storia della magia.
Il suo stile era unico e la sua magia era molto elegante. Cardini infatti creava uno spettacolo impersonando il distinto signore inglese (con cilindro, frac, mantella, e monocolo) al quale accadevano cose stravaganti e inspiegabili, apparendo come “mago che è vittima degli eventi”, cioè il prestigiatore che non controlla cosa sta accadendo, rimanendo “vittima” degli eventi magici che si succedono: dalle sue dita apparivano e scomparivano vari oggetti, senza che lui riuscisse a controllarne le apparizioni/sparizioni, riuscendo a trasmettere al pubblico una vera e propria atmosfera magica, piuttosto che una mera dimostrazione di abilità.
L'ottima riuscita del suo numero era determinata anche dalla sua ottima misdirection, che applicava con continui incroci di sguardi e movimenti grandi che ne coprivano di piccoli, riuscendo così a caricare e scaricare continuamente gli oggetti che impalmava.
Conosciuta dai prestigiatori di tutto il mondo è la sua “Cardini single production“, tecnica con la quale da una mano apparentemente vuota si possono produrre decine di carte l’una dopo l’altra. Un'altra sua tecnica molto famosa e utilizzata tutt'ora è il “Cardini Change”, un cambio di colore di una carta tenuta a faccia in alto sul mazzo.
Vi rimando a una sua celebre performance: https://youtu.be/sVe7chIgn0w
Gli anni tra il XIX e il XX secolo, erano il periodo che ogni prestigiatore conosce come Golden Age, gli anni di Heller, Kellar, Maskelyne, Houdini e Thurston. Cardini era un ragazzino all’epoca, uno tra i più giovani padri della magia moderna.
Celebre è il suo numero durante il quale il monocolo continua a cadere, sfruttando con una running gag un’ottima giustificazione per distrarre il pubblico.
Il suo pronipote, ha finanziato lo sviluppo di una mostra museale, in onore di Cardini, che si trova al Magic Castle di Hollywood , in California.
La sua magia gli fece guadagnare un enorme successo e rispetto... e una miriade di imitatori.
Pensate che durante gli anni Trenta e Quaranta fu considerato l'uomo più imitato al mondo! -
Al Koran
Al Koran fu il mentalista britannico che diede il nome al "Koran Deck" e lo rese popolare, fu conosciuto anche per essere un abile esecutore dell'effetto noto come "Flying Ring".
Al Koran, pseudonimo di Edward Charles Doe, nacque il 4 marzo 1917 a Upper Clapton East London.
Alla tenera età di 12 anni, dopo aver aiutato Pins Draper (performer di strada) con qualche favore, questo decise di ringraziarlo insegnandogli alcuni giochi di prestigio di base.
Questa esperienza rappresentò il suo avvicinamento alla destrezza manuale per la quale divenne noto a Londra e dintorni prima di sviluppare l'interesse per il mentalismo.
All'età di 15 anni divenne il membro più giovane del Magician's Club di Londra.
Successivamente, dopo aver lavorato per un po' come parrucchiere, decise di dedicarsi al mentalismo diventando così un professionista.
Fu ritenuto dotato di poteri paranormali, che dichiarò essersi manifestati all'età di sette anni.
"Possedevo degli istinti extra-sensoriali e un sesto senso soprannaturale".
Al Koran partecipò alla Seconda Guerra Mondiale e in quel periodo si esibì spesso per l'ENSA (organizzazione fondata nel 1939 per fornire intrattenimento al personale delle forze armate britanniche durante il conflitto).
Nel 1945 divenne il membro più giovane ad aver ricevuto la medaglia d'oro della London Society of Magicians.
Nel 1947 sviluppò uno spettacolo di cabaret che diventò ricercato nei club locali e negli hotel.
Tra le sue pubblicazioni è stato pubblicato in Italia il volume Fate scaturire il potere magico del vostro spirito (traduzione del libro pubblicato in Gran Bretagna nel 1965 ed intitolato How to Bring Out the Magic in Your Mind).
Negli anni 50 venne commercializzata una versione 1-0-1 del Forcing Deck di Bagshawe, conosciuta come "Koran Deck" (anche se l'idea di un Forcing Deck con ordine ciclico è di circa trecento anni più vecchia). Fu dopo questa pubblicazione che Edward Charles Doe assunse lo pseudonimo di "Al Koran".
Nel 1968 cominciò ad eseguire l'effetto noto come "Flying Ring" (effetto in cui un anello preso in prestito svanisce e si trova poi attaccato alla custodia del portachiavi del prestigiatore), inventato nel 1784 dal celebre prestigiatore italiano Giuseppe Pinetti.
Fu spesso ospite dell'Ed Sullivan Show.
Emigrò negli Stati Uniti nel gennaio 1969, prima a Cleveland e successivamente si stabilì a Chicago, dove morì di cancro il 12 giugno 1972.
Bibliografia:
http://www.geniimagazine.com/wiki/index.php/Al_Koran
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Al_Koran
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Al_Koran
https://magictricksforkids.org/history-of-magic-al-koran/
Rivista Club 71, Christmas 1995 -
Stewart James
Stewart James è stato un dei più prolifici creatori magici nel corso del ventesimo secolo. Si dice avesse creato oltre 800 plots e che prendesse ispirazione parlando con degli amici immaginari.
Nacque a Cortright, Ontario, il 4 maggio del 1908. Ebbe un'infanzia difficile, e all'età di 15 anni abbandonò la scuola. Nonostante questo sviluppò una mente molto matematica e le sue creazioni ne sono la prova.
Gran parte dei suoi effetti, infatti, hanno resistito allo scorrere del tempo e sono oggi considerati dei veri e propri classici.
Lavorò come postino e prestò servizio militare durante la seconda guerra mondiale, esibendosi per i commilitoni. Morì all'età di 88 anni il 5 novembre 1996.
Troviamo le sue pubblicazioni all'interno di The James File e tra gli effetti che ha ideato o a cui ha aggiunto il suo tocco ricordiamo: Miraskill, Headline Prediction e soprattutto la sua leggendaria versione dell'Open Prediction, pubblicata postuma sul numero uno della rivista Penumbra.
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Juan Tamariz
Juan Tamariz-Martel Negron, nato a Madrid il 18 Ottobre 1942, è considerato da molti professionisti il più grande prestigiatore in vita.
Oltre ad essere un grande mago, è anche laureato in cinematografia, titolo che lo ha portato a condurre vari programmi sulla prestigiazione in Spagna, dove viene considerato, così come in Sud-America, una vera e propria celebrità.
Juan Tamariz è conosciuto a livello mondiale per essere un vero amante, nonchè maestro, dell'arte magica.
Estremamente generoso, egli condivide molto spesso il suo tempo e la sua conoscenza attraverso libri, DVD e quando possibile, di persona.
Cinque Punti nella Magia, The Magic Way, Sonata e Sinfonia in Mnemonica Maggiore sono i quattro best seller magici di cui è autore.
Sue sono le mani riprese in svariati DVD quali i Lessons in Magic, i Mnemonica Miracles, il set di LAP e il più recente Magic From My Heart.
Insieme ad Arturo De Ascanio, Tamariz è massimo esponente di una scuola di pensiero seguita dalla maggioranza dei vincitori del premio FISM in close-up, e che soprattutto ha influenzato molti prestigiatori in tutto il globo.
Questa corrente prende il nome di Scuola Spagnola.
“Il mio obiettivo è di affascinare il pubblico facendoli credere che stiano sognando, anche se è solo per qualche secondo”
-Juan Tamariz -
The Amazing Johnatan
John Edward Szeles, nato il 9 settembre 1958, meglio conosciuto con il nome d’arte “The Amazing Johnathan” , è un mago e comico americano. I suoi atti sono caratterizzati dall’interazione con il pubblico e alcuni trucchi magici. Autodefinito come il " Freddy Krueger della comicità ", Szeles si esibisce indossando la sua amata fascia per capelli, i suoi spettacoli sono spesso molto crudi, con scene molto sanguinarie in cui finge di succhiarsi il bulbo oculare, tagliarsi i polsi e infilzare la propria lingua. È anche un buon amico del collega interprete Criss Angel che ha aiutato a eseguire una serie di illusioni, in particolare durante le sue tre apparizioni come ospite in Mindfreak.
Szeles, che ha iniziato la sua carriera esibendosi per le strade di San Francisco , è apparso per la prima volta in televisione nell'ottava edizione dei Young Comedians Show nel 1983 e in seguito è diventato l'ospite del breve programma di varietà Ruckus . E 'apparso su vari talk show a partire dalla metà degli anni '80 e fino alla metà degli anni 2000. La sua unica interpretazione come attore è stata The Obligatory Holiday Episode di The Weird Al Show (nel ruolo dello zio Johnathan). Ha fatto diverse apparizioni in Late Night con David Letterman, un record di 24 apparizioni nel Comic Strip Live della Fox e ha avuto diversi special in Comedy Central tra cui Comedy Central Presents, Lounge Lizards e più recentemente il suo speciale di un'ora intitolato Wrong on Every Level . Ha dedicato lo speciale a suo zio Eugene, che gli ha mostrato il suo primo trucco con le carte che "ha iniziato tutto questo casino". Johnathan ha avuto un enorme successo in Australia, diventando molto popolare grazie alle sue molteplici interpretazioni in " Hey Hey It's Saturday ". Szeles ha anche scritto, durante la sua carriera, un manuale pratico sulla comicità, Every Trick in the Book , una raccolta di battute pratiche classiche, semplici trucchi magici e materiale originale proveniente dal suo repertorio, ha scritto anche le sue memorie dal titolo "Drive It Like You Stole It".
Nel 2008, Szeles ha combinato due delle sue passioni (collezionismo di auto classiche e cinema drive-in) per aprire "Amazing Underground", un cinema al coperto drive-in riservato ai soli membri situato all'interno dei suoi magazzini a Las Vegas.
A partire dal 2011, Szeles si esibisce regolarmente a Las Vegas all'Harmon Theatre, mentre gestisce altre date negli Stati Uniti e in Australia. Il 2011 segna il terzo anno di esibizioni di Szeles all'Harmon Theatre e l'undicesimo anno consecutivo come headliner a tempo pieno a Las Vegas. Ha vinto il premio "Miglior Comico" dal Las Vegas Review Journal, Comico dell'Anno del Nevada Magazine, Top Ten Acts a Las Vegas (LVRJ) ed è il mago comico solista più longevo e di maggior successo nella storia degli Stati Uniti. Nel 2013, Szeles ha ospitato un talk show online chiamato "Burn Unit".
Nel marzo 2007 gli è stata diagnosticata una grave patologia cardiaca. Nel dicembre 2012, Szeles ha concluso il suo contratto di un anno con Bally e ha smesso di esibirsi a Las Vegas dopo 13 anni. Szeles è andato in tournée per tutto il 2013, suonando nei club comici The Improv. Il 7 giugno 2014, ha sposato Anastasia Synn. Tuttavia, le sue condizioni cardiache sono peggiorate e Szeles ha annunciato che si sarebbe effettivamente ritirato, esibendosi in uno spettacolo finale a Toledo e poi per i membri del “The Magic Castle” il 30 giugno e il 1 luglio 2014. Gli spettacoli finali di Szeles sono stati sold-out e hanno ricevuto ovazioni da parte del pubblico. Il 5 novembre 2014, di fronte a un pubblico dal vivo su ENT Speaks, ha dichiarato di avere un anno di vita, dopo questa affermazione, il regista Ben Berman ha iniziato le riprese del suo documentario, due anni dopo l'annuncio, vedendo ancora Szeles vivo, il regista inizia a mettere in discussione la legittimità della sua malattia iniziando uno scontro che alla fine porterà il regista a scusarsi per aver dubitato delle sue parole. Il ritorno sul palco è stato annunciato su Hulu nel 2019. -
Woody Aragon
Woody Aragón, nato il 3 ottobre 1974 a Toledo, in Spagna, è un prestigiatore specializzato nell'ambito cartomagico.
Egli si differenzia per i suoi effetti coinvolgenti, molto ben presentati, commerciali e con una natura spesso matematica, ma ben nascosta.
I suoi effetti vengono presentati in tutto il mondo, ad esempio Penn & Teller eseguono il loro gioco "Love Ritual" nel loro spettacolo di Las Vegas dal 2016 e per la televisione. Allo stesso modo, Penn & Teller ha scelto il gioco di Woody per presentarlo all'evento di beneficenza in omaggio alle vittime del massacro di Las Vegas del 1 ° ottobre 2017, coinvolgendo un pubblico di 11.000 persone.
All'età di 19 anni conobbe Juan Tamariz, che iniziò a frequentare qualche anno dopo, diventandoci amico. Per molti anni si sono incontrati settimanalmente per cena e hanno condiviso sessioni magiche che potevano durare 12 ore. Un'altra grande influenza sulla sua magia è il maestro catalano Gabi Pareras, con il quale condivide anche una stretta amicizia.
É uno dei cartomaghi più premiati degli ultimi anni: venne nominato campione di Spagna di cartomagia nel 2005 ,vinse il premio Ascanio nel 2006, fu il primo mago spagnolo a vincere il prestigioso premio "Ron McMillan" all'international Magic Convention, a Londra nel 2011. Vinse un premio FISM nordamericano nel 2011, uno europeo nel 2014, ma, nel 2015, venne squalificato per aver superato il tempo limite per 6 secondi. Venne due volte nominato per mago dell'anno dall'Accademia delle arti magiche di Hollywood nel 2015 e nel 2017.
Egli é molto conosciuto anche per aver scritto libri come "memorandum" (nel quale descrive il suo stack, le tecniche di memorizzazione, effetti associati e teoria interessante) e "a book in english" (best seller tra il 2011 e il 2014 e ha vinto anche il Magic Academy Award per miglior libro magico nel 2012; noi lo conosciamo per la sua versione Florence art "cartomagia fantastica").
Oltre alla scrittura di libri, giro anche svariati DVD come: Instant Memorized Deck, The Show,The Bumblebees, separagon, Dani & Woody e woodyland. -
David Williamson
David Alan Williamson nasce il 17 febbraio 1961 a Xenia, Ohio. Suo padre era un contadino e operaio. David ha cominciato ad interessarsi alla magia da bambino, studiando e imparando i giochi spiegati nel libro di Hay Henry , "The Amateur Magician's Handbook" e diventando, poi, l'assistente di un mago locale chiamato Quacky the Clown. Al liceo ha incontrato la sua futura moglie Marsha con cui si è poi sposato durante il collage e con cui oggi ha due bambini. Mentre era ancora al college lavorava come lavapiatti durante il giorno e si esibiva come prestigiatore di sera. Nel 1981 ha vinto il premio internazionale Gold Cups nella categoria Close-up. Nel 1984 si è trasferito con sua moglie in Europa, dove si è esibito spesso in convention in Inghilterra e altrove. Nel 1989 ha scritto un libro sul suo atto magico, Williamson's Wonders, con Richard Kaufman. Il suo stile comico gli ha permesso di guadagnarsi un' ottima reputazione negli eventi aziendali e uno speciale televisivo chiamato Champions of Magic. Negli anni 2000, ha iniziato a esibirsi regolarmente per Disney Cruise Lines. Ha registrato quattro video didattici in magia e gioco di prestigio. È stato inoltre il direttore del circo nello spettacolo itinerante di Broadway Circus 1903, e si è esibito con la produzione itinerante The Illusionists.
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Matt Schulien 🎧
Matt Schulien è nato il 19 novembre del 1890, ed è stato un gran ristoratore e mago nella Chicago del ‘900.
Il suo ristorante, nonché suo “palco scenico”, era conosciuto con il nome “Schulien’s Restaurant & Saloon” e inizialmente si trovava al 1800 di North Halsted dove esercitò la mansione di gestore, per poi spostarsi nel 1949 al 2100 di West Irving Park nel quale si dedicò ad aiutare i figli nella taverna denominata per l’appunto “Schuliens & Sons”.
È importante conoscere il nome e luogo di questo saloon, perché fu la meta prediletta per più di mezzo secolo, per tutti i prestigiatori che si trovavano a Chicago, un vero e proprio “ritrovo di maghi”.
Assidui avventori erano Bert Allerton, Paul Le Paul, Paul Rosini, Dorny, e molti altri; ma ancora più notevole è che tutti, almeno una volta, da Vernon ad Aronson si erano fermati nel ristorante per gustare buon cibo tradizionale tedesco parlando di magia, solitamente dopo una conferenza, oppure per esibirsi.
Nella sua vita, Matt, ha sempre messo le persone davanti ad ogni cosa, il suo obiettivo fondamentale infatti era di divertirli, stupirli e migliorare la loro giornata.
Per questo motivo la sua magia, il suo stile, il suo personaggio, erano tutti mirati a rendere l’esperienza magica dello spettatore, unica.
Egli stesso dirà che “La vera emozione della magia, sono le persone meravigliose che s’incontrano. Ti avvicini ad un gruppo, ti presenti ed esegui un effetto di carte. Molto presto, saranno tutti tuoi amici. Vogliono sapere tutto di te, da dove vieni, chi sei e così via”.
Lo stile di Matt era veloce, impetuoso e coinvolgente, si diceva che eseguisse sei o sette effetti nel tempo in cui un altro prestigiatore ne avrebbe fatto soltanto uno.
La sua filosofia si può riassumere in “faccia tosta” e “buttarsi all’azione”.
Era di certo un worker, e per altro con poche ma efficacissime armi a disposizione, “una forzatura ed una presa sono tutto ciò di cui un cartomago ha bisogno” diceva.
Matt si dimostrò restio alla lettura di libri di magia e allo studio accademico di tecniche, e non nascose che tutti gli effetti che eseguiva lì imparò qua e là un po’ per volta, grazie ai prestigiatori che si recavano alla sua taverna.
Nonostante ciò, nel 1949 vinse lo “Sphinx Award” per il miglior effetto di close-up dell’anno, chiamato “Ribbon spread Trick” (Sphinx magazine, pag. 293 del numero di gennaio 1949), in cui l’effetto percepito è il cambio di una carta a mezz’aria durante il ribaltamento del nastro.
Nel 1959, Phil Reed Willmarth, scrisse insieme a lui l’opera “The Magic of Matt Schulien”, la quale contiene tutto il sapere magico di Matt, le sue routine con le carte, coltellini e gags varie, nonché, la sua personale filosofia e consigli sulla magia, ciò che lui chiama “i veri segreti”.
Il testo è disponibile anche in italiano, con il titolo “La Magia di Matt Schulien”, edizioni “La porta magica”, grazie alla traduzione di Silvia Niccoletti e Flavio Desideri.
Gli effetti per i quali Matt è maggiormente ricordato, e grazie ai quali divenne famoso nell’ambiente magico e non, sono i meravigliosi:
• ”L’angolo nel bicchiere”
• “La carta sotto la tovaglia”
• “La carta nel bicchiere (Ecco che arriva Kelly)
• “La moneta nella bottiglia”
• “Il pesce rosso ingoiato da Matt”
• “La carta sul muro”
La costante ricerca della soddisfazione della clientela, e l’incessante passione per la magia, si rincontrarono quando, nel 1914, con l’introduzione del proibizionismo, il Nostro venne scoperto a servire alcolici e birra, e fu condannato a dieci giorni di prigionia; nei quali egli stesso raccontò di essersi esibito per la famiglia dello sceriffo e in alcune feste locali, restando in cella solamente per la notte. Curioso che la moglie di Matt, Katie si dimostrò sempre scettica riguardo queste storie. Un altro episodio emblematico della bontà e genuinità d’animo di Matt, gravita attorno all’effetto “I coltellini che cambiano colore”.
Al termine del conflitto mondiale, Matt venne invitato ad esibirsi in un ospedale per veterani per intrattenere i degenti. Lo spettacolo fu un successo, ma la peculiarità dell’evento fu che un dottore gli chiese in privato se potesse far divertire anche un certo “caso problematico”, un uomo ingessato dal mento alla punta dei piedi. Matt tentò di catturare il suo interesse con degli effetti veloci, ma il paziente sembrò non esserne attratto, finché Matt non estrasse un coltellino e ne cambiò il colore. Proseguì quindi con la routine e tutte le possibili gag annesse, ed incredibilmente l’ex soldato si ritrovò in lacrime dalle risate! Lo staff medico si commosse ed il dottore ringraziò personalmente Matt dicendogli che quell’uomo non aveva sorriso da più di due anni.
Infine, Matt Schulien, dopo una vita al servizio della ristorazione, della magia e delle persone, si spense il 1 Marzo del 1967, all’età di 76 anni.
L’attività degli Schulien proseguì grazie al figlio Charlie (noto come Chuck) e al nipote Bob, per poi chiudere definitivamente i battenti nel 1999 dopo la morte di Charlie.
La storia e il fenomeno della magia “Schuliana” durò ben oltre 100 anni, rendendo la famiglia Schulien la più longeva in termini di business, nella Chicago di quegli anni.
Alcune citazioni su Matt che sono passate alla storia:
“Non il migliore ma il più grosso”
~ Frances Ireland Marshall
“Come si fa a battere un tipo così? Le impalma con la pancia!”
~ Bert Allerton
Gli episodi da cui sono tratte le citazioni, sono approfonditi nel testo “La Magia di Matt Schulien”, edizioni “La Porta Magica”.
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Tom Mullica 🎧
Thomas Blaine Mullica nacque a Waupun, in Wisconsin, il 19 agosto 1948. All’età di 5 anni, il suo più grande desiderio era quello di fare il Clown. Due anni dopo, però, per il suo settimo compleanno, la madre gli cambiò la vita regalandogli lo “Sneaky Pete Magic Kit”, regalo dal quale scaturì la sua grande passione per la magia.
Dopo essersi diplomato, nel 1966, si arruolò nell’esercito, servendo per ben tre anni in Corea e Germania. Una volta tornato in patria, si traferì in Michigan, nel villaggio di Colon, in Michigan, dove iniziò a lavorare per la “Abbott’s Magic Company”. Si trasferì poi nuovamente, questa volta ad Atlanta,
in Georgia, dove frequentò un corso da bartender, per poi, nel 1976, aprire il suo bar: il “Tom-Foolery Magic Bar Theatre”, una sorta di night-club dove lui si esibiva ogni sera, in cui fece più di 3000 sold out! Questa attività durò fino al 1987 e, proprio durante questi undici anni, a partire dal 1980, strinse una forte amicizia con il comico (e, sporadicamente, anche mago) Red Skelton. Questi gli consigliò di creare un numero di 10-15 minuti con i suoi effetti migliori, in cui non avrebbe dovuto parlare, ma solo con musica in sottofondo e pantomima, arte di cui Mullica era maestro, grazie ai suoi studi di ventriloquismo.
Tom accettò il consiglio: una volta chiuso il club, si ritirò sei mesi dalla scena per mettere a punto il suo nuovo numero, che, una volta pronto, portò inizialmente in Francia, a Parigi, al “Crazy Horse Saloon” e successivamente nel resto del mondo. La caratteristica di non essere uno show parlato, gli consentì di abbattere qualunque barriera linguistica e avere successo in tutto il mondo.
Si tratta proprio del suo celeberrimo numero con le sigarette!
Nel 1991, dopo anni di successi, ritornò in America, ad Atlanta, dove proseguì con la sua carriera di prestigiatore comico fino al ’96.
Ebbe numerosissimi successi professionali: nel 1984 vinse il “Siegfried & Roy Golden Lion Award” a Las Vegas; fece inoltre numerosissime apparizioni televisive, al “World’s Greatest Magic”, al “Late Night with David Letterman” e al “Penn and Teller’s Sin City”.
Anche le sue pubblicazioni sono innumerevoli, impossibili da elencare, ma ricordiamo le principali: “An evening at the Tom-Foolery”, “CIgarette magic made easy” “expert impromptu magic made easy”.
Nel 1997 la sua carriera Magica subì una battuta d’arresto: dopo la morte di Red Skelton lui iniziò a scrivere “RED: a performance tribute”, cioè uno spettacolo teatrale di cui Mullica fu autore, regista e attore, dedicato all’amico. Nel 2013, inoltre, il suo aiuto fu fondamentale per la realizzazione del Red Skelton Museum & Education Center.
Nel 2010 arrivò una tragica notizia: Mullica era gravemente malato. Si trattava di una leucemia molto acuta, che però, fortunatamente, riuscì a sconfiggere.
Poco prima della sua morte, Mullica ritornò nella scena magica, presenziando, come conferenziere o congressista a svariati eventi, spesso specificando però, scherzosamente, riferendosi ai suoi problemi di salute, che non avrebbe più fatto il numero con le sigarette!
Purtroppo, il 17 febbraio del 2016 fu indotto in coma farmacologico in seguito a complicazioni derivanti da una normale operazione di ernia. A causa di una insufficienza epatica, il giorno successivo all’età di 67 anni, si decise di togliergli la vita e, con essa, ogni possibile sofferenza.
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Harry Houdini
Nel 1790 un tappezziere di nome Guilleret inventò uno strumento di costrizione per l'ospedale psichiatrico di Bicetre a Parigi; esso aveva maniche lunghe cucite alle estremità, che potevano essere legate al corpo del paziente per evitare che potesse fare del male a sé stesso o ad altri. Pochi minuti dopo essere stata indossata, la camicia di forza provocava diversi effetti sul paziente: la sua capacità respiratoria diminuiva, il battito del cuore aumentava e i muscoli delle braccia venivano sottoposti a stress. Evadere da una camicia di forza sembrava impossibile, ma non per l’uomo che sfidò qualunque tipo di elemento di costrizione: Harry Houdini.
Nato a Budapest nel 1874, con il nome di Ehrich Weiss, emigrò con la sua famiglia ancora bambino, verso gli Stati Uniti nel 1878 e poi verso Appleton. Nel 1883, fece il suo pubblico debutto al Jack Hoeffler’s Five Cents Circus, con il nome d’arte di “Ehrich il principe dell’aria”. Egli eseguiva numeri acrobatici sulla corda tesa, ispirato dal funambolo Jean Weitzman.
Nel 1889 entrò a far parte del Pastine Athletic Club e fu assunto al cravattificio Richter’s Sons in Broadway Street a New York. Nel 1891 rimase così affascinato dal libro di Robert Houdin che decise di licenziarsi dal cravattificio per diventare un mago professionista. Convinse un suo amico e collega alla Richter’s Sons, altrettanto appassionato di magia, a mettere in scena uno spettacolo magico.
Nel 1891 Ehrich Weiss cambiò il suo nome in Harry Houdini e i due lanciarono uno spettacolo magico con il nome di “Brothers Houdini”.
Nel 1894, Houdini incontrò Wilhelmina Beatrice Rahner, la componente di un gruppo di cantanti e ballerine chiamate “Floral Sisters”. Si sposarono e iniziarono a stupire il pubblico con una versione aggiornata dell’illusione della “Metamorfosi” inventata anni prima da John Nevil Maskelyne.
Nell’illusione, Houdini veniva rinchiuso in un baule, dopo essere stato legato con delle corde e messo in un sacco legato in cima; il baule veniva chiuso con un lucchetto, Beatrice avvolgeva una tenda intorno a sé e al baule, batteva le mani 3 volte e la tenda veniva levata; Houdini appariva fuori dal baule, apriva i lucchetti e il baule e dentro al sacco appariva Beatrice legata come Houdini pochi secondi prima.
Nel 1899, l’impresario teatrale Martin Beck dopo aver visto Houdini esibirsi a St. Paul, in Minnesota, decise di farlo diventare una star. Beck consigliò ad Houdini di dedicarsi solo ai numeri di escapologia, ma Houdini non abbandonò i numeri con le carte, anche se ormai l’ex Re delle carte era diventato il “Re delle manette”.
La sfida contro la morte più spettacolare di Houdini fu l’evasione dalla cella della tortura, presentata per la prima volta il 21 settembre 1912 al Circus Busch di Berlino, la sfida era quella di evadere entro due minuti da una cella piena d’acqua dopo essere stato legato a testa in giù e assicurato al coperchio della cella con dei lucchetti.
Nel corso della sua carriera, Houdini compì incredibili performance mai viste prima nel mondo dello spettacolo, fece scomparire un elefante, riuscì a sfuggire dopo essere stato rinchiuso legato in una cassa di legno e gettato in un fiume, riuscì ad evadere da camicie di forza sospeso in aria a testa in giù, sotto gli occhi meravigliati di migliaia di persone, riuscì a sfuggire da bidoni del latte di metallo, prigioni e liberarsi da qualunque manetta. Ebbe una vita incredibile, il popolo lo identificava come una sorta di supereroe, un uomo che era riuscito a infrangere gli specchi di una società dominata dall’immigrazione, schiavitù e dalla privazione della libertà.
Egli era un uomo fisicamente forte ma, allo stesso tempo, veramente fragile. Era costantemente alla ricerca di sfide contro la morte per incrementare il suo ego. Combatté contro i medium fraudolenti perché era ossessionato dall’idea di mantenere un contatto con sua madre defunta e prima di morire lasciò un'ultima lancia nelle mani degli oppositori dello spiritismo, fece un patto con la moglie Bess dicendole che se fosse stato possibile l'avrebbe contattata tramite un messaggio in codice convenuto tra loro due ("Rosabelle, rispondi, parla, prega, rispondi, guarda, parla, rispondi, rispondi, parla").
Ogni notte di Halloween, per i successivi dieci anni, Bess tenne una seduta spiritica per verificare il patto. Nel 1936, dopo un'ultima fallimentare seduta sul tetto del Knickerbocker Hotel di Los Angeles, Bess si arrese e spense la candela dicendo: "Anche la mia ultima speranza se ne è andata. Non credo che Houdini possa tornare da me o da chiunque altro. Ho mantenuto viva la fiamma accanto alla fotografia di Houdini per dieci anni, ma è giunto il momento di spegnerla. Buona notte Harry".
Fuggì da manette, prigioni, catene, camicie di forza, ma non riuscì a fuggire dalla sua morte. Durante la notte del 31 ottobre 1926, Harry Houdini morì in una stanza del Grace Hospital di Detroit all’età di 52 anni.
Per molto tempo, in seguito al film biografico “Houdini”, prodotto negli anni ’50 e interpretato da Tony Curtis e Janet Leigh, il pubblico pensò che Houdini avesse perso la vita durante l’evasione dalla cella della tortura. Secondo quanto riportato sul certificato di morte, rilasciato dal dipartimento della salute del Michigan, Harry Houdini morì a causa di una diffusa peritonite, probabilmente, conseguenza della rottura traumatica dell’appendice, dopo essere stato preso a pugni da Gordon Whitehead, uno studente della Montreal’s McGill University, che voleva testare la potenza dei suoi addominali. La sua appendice, però, aveva una brutta conformazione anatomica, inoltre era solito nascondere in bocca alcuni piccoli strumenti utilizzati per liberarsi e con molta probabilità l’ingestione accidentale di uno di questi potrebbe aver causato la peritonite. Ma la verità sulla sua morte, così come molti altri lati della sua vita sono ancora avvolti nel mistero.
“Il mio cervello è la chiave che mi rende libero”. Harry Houdini. -
Joseph Ovette
Joseph Ovette, nato Giuseppe Olivo il 20 Gennaio 1885 a Napoli, è stato un mago italoamericano ed autore prolifico. È conosciuto come “Il Grande Ovette” e si è esibito anche con il nome “Lung Chan Yuen”.
Lui e i suoi tre fratelli sono cresciuti a Brooklyn. Ha tenuto il suo primo spettacolo con il “Kickapoo Medicine Show”, dal 1916 al 1919.
Era conosciuto per le sue illusioni di impiccagione, al punto che il suo atto veniva pubblicizzato presentandolo come “L’uomo che non potevano impiccare”. Tra i suoi stunt pubblicitari il più celebre è stato la guida bendata, esibito nelle strade di Ottawa. Si esibì anche nel noto “Bullet Catch”, routine tristemente nota nell’ambiente illusionistico.
Ha vissuto anche in Canada, in cui è stato molto attivo nelle società magiche. Ha scritto vari libri di magia e contribuito a numerose riviste, tra cui “The Linking Ring” tra il 1930 ed il 1940. Ha anche pubblicato molto materiale sugli stunt pubblicitari, come quelli precedentemente nominati e la sepoltura da vivo. È stato l’inventore della “Ovette Master Move” nel 1927, pubblicata su Genii come “Kelly’s Bottom Placement”. Il nome usato per la pubblicazione su Genii ha causato delle iniziali confusioni riguardo la paternità della mossa.
È morto il 5 Agosto 1946 a Buffalo, nello stato di New York, per un cancro alla gola per cui era stato operato il 24 Luglio dello stesso anno. È stato seppellito in Canada il 7 Agosto, nell’Ontario. -
Joseph Dunninger
Joseph Dunninger, conosciuto come “The amazing Dunninger”, nasce a New York il 28 aprile 1892 e fu uno dei più famosi mentalisti del tempo oltre che un mago e un escapologo. Fu uno dei primi prestigiatori ad esibirsi in radio e in televisione.
Dunninger era molto richiesto per l’intrattenimento privato anche da gente importante; per esempio gli venne chiesto di esibirsi nella casa di Theodore Roosvelt a Otster Bay, nella casa di Thomas Edison e inoltre Franklin D. Roosvelt lo invitò più volte alla Casa Bianca per dimostrare le sue capacità mentali.
Dunninger fu anche un debunker di medium e affermava di poter svelare l’inganno di tutti i fenomeni spiritici. Nel 1935 scrisse un libro intitolato “Inside the Medium’s Cabinet” nel quale espose i trucchi dei medium e anche il modo per fare il gioco della corda indiana con un trucco della telecamera. Sempre nel ‘35 Dunninger partecipò ad una seduta spiritica del medium Emerson Gilbert per poter testimoniare contro di lui quando Gilbert fu accusato di fraudolenza. Inoltre fece un’offerta sostanziosa per chiunque riuscisse a produrre un fenomeno spiritico che lui non potesse duplicare o spiegare con un ragionamento logico. Questa ricompensa non è stata mai vinta da nessuno.
Era un grande amico con molti personaggi famosi nella prestigiazione come Harry Houdini, Francis Martinka e Tony Slydini. Fu anche amico dell’autore di “The Shadow” (una raccolta di romanzi degli anni ‘30) Walter B. Gibson, con il quale scrisse molti libri riguardanti la magia, i fenomeni psichici e lo spiritualismo.
Dunninger apparve in radio nel 1943, mentre tra gli anni ‘50 e ‘60 si vide spesso in televisione e ebbe la conduzione di ben due programmi televisivi: “The Dunninger show” sulla NBC e “The amazing Dunninger” sulla ABC; nel 1971 registro un’altra serie di programmi ma non fu mai trasmessa perché soffriva del morboParkinson e non riusciva a presentare come in precedenza. Il suo nome venne usato come base per due personaggi comici: “The amazing Dillinger” e “Gunninger the Mentalist”.
Morì il 9 marzo del 1975, all’età di 72 anni, a Cliffside Park a causa del morbo di Parkinson. Lo stesso giorno l’Accademia della Arti Magiche gli assegnò il Master Fellowship.
Dunninger scrisse molti libri tra i quali:
Dunninger’s tricks se luxe (1918)
Dunninger’s tricks unique (1918)
Dunninger’s master methods of hypnotism (1923)
Popular magic (1926)
Universal second sight mysteries (1927)
Houdini’s spirit exposes and Dunninger’s psychical investigation (1928)
Popular magic Vol.2 (1929)
Popular magic and card tricks (1929)
Inside the medium’s cabinet (1935)
How to make a ghost Walk (1936)
What’s on your mind (1944)
100 Houdini tricks you can do (1954)
The art of thought reading (1956)
Magic and Mystery: The incredible psychic investigation of Houdini and Dunninger (1967)
Dunninger’s complete encyclopedia of magic (1967)
Dunninger’s secrets as told to Walter Gibson (1974)
Dunninger’s monument to magic (1974)
Dunninger’s book of magic (1979)
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Bartolomeo Bosco
Bartolomeo Bosco, nato a Torino il 3 gennaio 1793, è stato un illusionista italiano, considerato uno dei più grandi prestigiatori di tutti i tempi.
Figlio di Matteo Bosco e Cecilia Cerore, già dall'infanzia si esercitava con giochi di illusionismo e prestigiazione.
Dopo i primi studi compiuti a Torino, si arruolò nell'esercito Napoleonico partecipando alla campagna di Russia come soldato nel 111º Reggimento Fanteria di Linea.
Nel 1812, Bartolomeo Bosco fu fatto prigioniero durante la battaglia di Borodino e confinato in Siberia.
Proprio durante la prigionia egli affinò il suo straordinario talento, esibendosi per i propri commilitoni e per i russi, dai quali era addirittura pagato.
Bosco utilizzò questi guadagni per alleviare le sofferenze della prigionia per sé e per i propri compagni.
Tornato in libertà nel 1814, dopo un breve periodo di studi di medicina a Torino, intraprese la carriera artistica di illusionista, raggiungendo successo e fama internazionali nonché l'ammirazione dei regnanti di tutta l'Europa.
"Les Aventures de Bartolomeo Bosco de Turin, professeur de prestidigitation" pubblicato nel 1851, testimonia l'enorme fama di cui godeva il grande illusionista Torinese, che diede un grande contributo all'antica arte dell'inganno dilettevole.
Tra i giochi da lui praticati si ricordano quello dei bussolotti e l'illusione della propria fucilazione, dove Bosco ponendosi innanzi al plotone di esecuzione dava l'ordine di far fuoco, emergendo successivamente vivo e vegeto da una nuvola di fumo con ai suoi piedi le pallottole sparate.
Morì a Dresda nel 1863 dopo una serie lunghissima di successi leggendari.
Fu sepolto nella stessa città, nel cimitero cattolico di Friedrichstraße.
La tomba, acquistata e restaurata nel 1903 da Harry Houdini, esiste ancora oggi ed è curata dal circolo dei prestigiatori di Dresda, intitolato proprio a Bartolomeo Bosco.
Nell'ottobre del 2017 viene pubblicato il primo saggio storico dedicato all'artista Torinese, frutto di una ricerca durata oltre quindici anni.
L'autore è il Bresciano Alex Rusconi e il libro, edito da Florence Art, si intitola "Bartolomeo Bosco. Vita e meraviglie del mago che conquistò l'Europa".
La prefazione dell'opera è stata curata da Raul Cremona. -
Vanni De Luca
Illusionista matematico, esperto in arti marziali, ed autentico calcolatore umano, Vanni De Luca è un autentico prodigio.
Nel 2015 riceve due importanti riconoscimenti: vince il Campionato Italiano di Mentalismo e il premio come Miglior Performer al Buskers Festival di Ferrara.
Vanni De Luca è l'unico artista italiano a portare in scena le Meraviglie Multiple, il numero più complesso mai ideato nella storia del mentalismo, in una sua personalissima ed elettrizzante versione. In pochi minuti e contemporaneamente Vanni risolve un cubo di Rubik e una matrice 4x4, mentre recita a memoria un canto della Divina Commedia di Dante, scelto liberamente dal pubblico.
L'azzardo che Vanni ricrea ogni volta davanti agli occhi increduli degli spettatori era stato tentato, prima di lui, solo da due performer di fama mondiale: Harry Kahne e Ricky Jay.
Ispirato dalle spettacolari gesta dei supercalcolatori umani degli anni '20, veri fenomeni del Varietà di inizio Novecento, Vanni ha sviluppato un metodo infallibile per ricordare pacchetti di informazioni mastodontici: riesce a memorizzare più di 150 nomi letti sui campanelli di una strada e conosce il giorno della settimana relativo a qualsiasi data della storia.
Vanni De Luca ha studiato a lungo il potere della mente sul corpo, grazie al suo interesse per le discipline orientali, arrivando al punto di modificare il proprio battito cardiaco durante le performance e di utilizzare questo stato di trance per esperimenti sensazionali, dall'apnea prolungata al fachirismo.
Esoterico, matematico, misterioso, Vanni è l'unico artista capace di creare spettacoli incredibili senza nessun artificio.
La sua unica arma è usare alla massima potenza una mente prodigiosa. -
Mariano Tomatis
Scrittore e illusionista, Mariano usa i libri come palcoscenico e la penna come bacchetta magica. Come wonder injector si occupa professionalmente di Meraviglia: la sua magia sorprende, apre prospettive insolite e sfida lo status quo. Con il suo lavoro Mariano valorizza i risvolti storici, politici e filosofici dell’illusionismo.
Sull’argomento ha presentato conferenze e lectio magistralis in tutto il mondo, nell’ambito di festival letterari, convegni scientifici, manifestazioni di protesta ed eventi corporate. -
Arturo Brachetti
Renzo Arturo Giovanni Brachetti (Torino, 13 ottobre 1957) è un attore, trasformista e regista teatrale italiano.
Dalla fine degli anni '60 circa ha riportato in auge, in Italia e in parte di Europa, l'arte teatrale del trasformismo, pressoché scomparsa dalla morte di Leopoldo Fregoli nel 1936.
Da bambino studia dapprima al Collegio Salesiano San Filippo Neri di Lanzo quindi, nel 1967, all'Istituto Maria Ausiliatrice di Torino, dove rimase fino al 1976.
In questo periodo, all'età di 19 anni, usando costumi presi in prestito dal teatro del seminario, si esibisce nel suo primo spettacolo di cambio rapido di ruoli. Nello stesso periodo, inizia a frequentare il Circolo della Magia di Via Santa Chiara, a Torino, da poco aperto in occasione del cinquantenario della morte di Houdini.
Il Circolo era frequentato anche dall'attore Macario, che conobbe, e che influì sulle sue scelte riguardo al teatro e allo spettacolo in generale.
Entrato poi al seminario di San Filippo di Chieri, conosce un prete salesiano con l'hobby della prestidigitazione, don Silvio Mantelli, più noto col nome d'arte di Mago Sales, da cui apprende i rudimenti dell'illusionismo. Capisce di non avere la vocazione da prete, ma quella per lo spettacolo e, nel 1978, a 20 anni, emigra da Torino con una valigia, sei costumi e uno spettacolo di un solo numero.
Si reca a Parigi, al Cabaret Paradis Latin, sotto la direzione di Jean Marie Rivière.
Nella capitale Francese riscuote un buon successo, tanto che viene scritturato dall'attore e poeta viennese André Heller, come presentatore di una tournée del varietà music-hall Flic Flac del 1981 in Germania.
All'inizio degli anni '90 perfeziona l'arte teatrale del trasformismo.
Da un centinaio di costumi, arriva ad avere un magazzino di oltre duecento costumi.
Nella sua commedia "I Massibili", interpreta ben 33 ruoli diversi; in "Brachetti in Technicolor" arriva a 40 ruoli; e nel suo "L'uomo dai 1000 volti", interpreta 80 personaggi, con 100 cambi d'abito.
Nel 2010 riceve la laurea honoris causa in scenografia all'Accademia Albertina di Torino.
Nel dicembre 2011 è nominato "Chevalier des Arts et des Lettres" dal Ministro della Cultura francese Frédéric Mitterrand.
Le sue tournée continuano in Europa e America.
Nella stagione teatrale 2012/2013 è il regista dello spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo "Ammutta muddica" e protagonista di "Allegro, un po' troppo" con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all'Auditorium della Rai di Torino.
L'8 ottobre 2013 debutta a Parigi con il nuovo spettacolo "Comedy Majik Cho" in cui, con un gruppo di illusionisti provenienti da tutto il mondo, ritorna alla magia.
Torna sui palcoscenici Italiani nel 2014, con "Brachetti che sorpresa!" in cui guida un gruppo di illusionisti all'interno di una sorta di grande videogame; collabora ai testi di questo spettacolo anche l'autore di fumetti Leo Ortolani. In questo spettacolo porta per la prima volta il "Videomapping" in uno spettacolo di varietà, e introduce un numero di manipolazione di raggi laser (assoluta novità).
Nel 2016 è ancora regista del nuovo spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo "The Best of Aldo Giovanni e Giacomo Live", dove il trio comico ripercorre le più celebri scenette riproponendole al pubblico.
Nel 2018 è con un nuovo tour italiano, il one man show "Solo", con prima tappa nella sua città, Torino. -
Leopoldo Fregoli
A Roma, la città eterna, il 2 LUGLIO 1867 diede la luce a un Maestro: Leopoldo Frégoli. La madre era figlia di un famoso compositore dell'epoca e il padre era maggiordomo in un palazzo Romano. La madre morì quando Leopoldo aveva tre anni, lasciando il padre davanti al difficile compito di crescere due bambini Leopoldo e suo fratello Alfredo. Intelligente, non ha mai brillato nello studio e venne espulso da due scuole, fino a quando trovò il suo ambiente in una di carattere religioso, tra candele, incensi e particole sembra che sentisse la vocazione religiosa, ma gli duro poco e presto divertiva compagni e insegnanti con Giochi di prestigio.
All'età di 14 anni abbandona la scuola per fare il cameriere, nel ristorante che aveva comprato suo padre, poi ha lavorato brevemente come apprendista orologiaio e meccanico ferroviario. Attratto dagli scenari lavora in un circo e insieme ad alcuni amici copia il numero dei fratelli Davenport, il risultato è un enorme fallimento, nemmeno come mago ha ottenuto buoni risultati e in più di un'occasione lo fischiavano, il successo gli sorrise presentando "Il campanello" di Gaetano Donizetti, in cui fa le voci maschili e le femminili, scoprendo quale sarebbe stato il nucleo del suo lavoro... (Il campanello è una farsa in un atto di Gaetano Donizetti, nota anche con i titoli Il campanello di notte e Il campanello dello speziale. Il libretto, scritto dallo stesso Donizetti, è tratto dal vaudeville di Léon Lévy Brunswick, Mathieu-Barthélemy Troin e Victor Lhérie La sonnette de la nuit.N.d.R.)
Nel 1890, mentre presta servizio militare in Abissinia, sotto il comando del Generale Baldissera, un gruppo teatrale assunto per intrattenere la truppa non si presenta e Leopoldo si offre per sostituirlo, interpretando i cinque personaggi in un'opera chiamata "The pretender" (più tardi interpreterà "El Dorado", facendo 60 personaggi diversi), ottiene un grande successo e il Generale smette di trattarlo come soldato e diventa artista intrattenendo la truppa.
Di ritorno in Italia, ha perfezionato il suo numero aggiungendo una serie di imitazioni ispirate dal francese castor sfax, incorpora anche il numero in cui interpreta una bambina vista dal fronte, ma che girando è un militare baffuto, così ha agito a Roma, Genova e Firenze. In quest'ultima, un funzionario di nome Ugo Biondi, rimane impressionato e gli chiede di essere il suo insegnante, al fine di seguire i suoi passi, Leopoldo ha accettato generosamente e Biondi è diventato un altro trasformista, all'inizio come allievo, più tardi come il Frégoli "originale" (queste ingratitudini sono spesso frequenti negli scenari, ma il tempo si occupa di mettere ognuno al suo posto).
Il suo nome è fatto conoscere da Jules Claretie, che nel quotidiano "Le temps" gli attribuisce gesta completamente immaginarie, facendolo passare per prigioniero in Eritrea e liberato dal negus di persona, a causa del suo talento come ventriloquo. Questa storia completamente falsa è inclusa nella maggior parte delle sue biografie (affermazione che appare sulla pagina "ufficiale" francese dedicata al nostro artista).
Fonda la propriacompagnia e ottiene un grande successo nei suoi tour per Spagna, Argentina, Uruguay, Brasile, Cuba, Stati Uniti, Portogallo, Inghilterra.
A Lione, mentre agisce al Théâtre des Celestins, partecipa a vederlo e applaudirlo Auguste Lumière, che lo invita a visitare la fabbrica della famiglia, dopo una sessione di proiezioni, Frégoli eccitato, si impegna a vendere uno dei dispositivi, con Il permesso di usarlo. Si fa i suoi primi film diventando uno dei pionieri del cinema che ora usa nelle sue rappresentazioni, con una fotocamera modificata che chiama "il Frégoligraphe".
Continua il suo tour mondiale, passando per Russia, Germania, Austria, sempre accompagnato dal successo e arriva a Parigi, quello che considera la consacrazione. Agisce in una stanza piuttosto rovinosa di Montmartre, il Trianon Palace. L' inizio è stato difficile e ha richiesto un grande investimento pubblicitario.
Con il sostegno della stampa, rapidamente riempie in ogni azione, senza ridurre i prezzi .
Una notte, dopo lo spettacolo, un incendio distrugge il teatro, tutte le squadre e l'immenso guardaroba. Frégoli, che dormiva solo tre ore a notte, in una gara frenetica mobilita 500 persone e riesce a rifare il suo programma per presentarsi al teatro Olympia, poi diretto dai fratelli isola. Per sette mesi consecutivi, con il cartello di non ci sono biglietti, alcuni biglietti con i prezzi al triplo del solito e la polizia all'ingresso del teatro incanalando gli spettatori.
Erano in tanti a dire che Frégoli aveva un doppio e questo gli permetteva di fare i cambiamenti con tanta rapidità, per tacere queste voci credo il "Teatro al contrario", lui verso la rappresentazione come se il pubblico fosse sul fondo, mentre Il pubblico reale seduto sulle sue poltrone frequentava quello che stava succedendo "dietro", così potevano vedere come un esercito di 20 assistenti tra parrucchieri, Sarti, truccatori e calzolai realizzavano le trasformazioni.
Tra le molteplici sfaccettature del suo talento, c'era quella di essere uno dei migliori ventriloqui del momento, mettendo le voci a cinque pupazzi diversi in scena. Cantava a tesiture dal basso fino a soprano. Balla imitando loie fuller e nel caso non vi sembra abbastanza, tocca lo xilofono e grelotière (le campanelle che si usano per gli animali). Tutti, nobili, politici e chiunque rilevante, aspettavano alla porta per salutarlo, i giornalisti si sono ingrassati con i politici, dicendo nelle loro cronache, vieni a Frégoli per imparare a cambiare giacca.
Frégoli vince fortune, ma si comporta con generosità, distribuendo denaro tra i mendicanti e invitando il ristorante venti persone ogni giorno. Durante la prima guerra mondiale ha agito molte notti a gala della croce rossa, si muove anche per intrattenere le truppe italiane in piccoli teatri militari vicino alle linee del fronte.
A Parigi tutto porta il suo nome marchi di abbigliamento, acconciature, articoli, ricette, ecc., sono tutti Frégoli.
Quando pretende di andare in pensione, si trova in rovina, grazie alla gestione incompetente del datore di lavoro. Lontano dal scoraggiarsi, inizia un nuovo tour internazionale e rifa la sua fortuna, grazie alla fedeltà del pubblico e a che i giovani volevano conoscerlo.
Finalmente potete ritirarvi nella tranquillità della vostra villa di Viareggio. È lì, seduto su una sedia del suo soggiorno, mentre legge un giornale, abbandona questa vita il 26 novembre 1936, quando aveva 69 anni.
Nella sua tomba si legge: "Qui Leopoldo Frégoli compi la sua ultima trasformazione". Per volontà della famiglia, vengono trasferite nel 1938 da Viareggio a Roma, nel cimitero del Verano, dove si trovano tuttora.
Qualcuno ha scritto: "L' Italia ha quattro glorie di cui sentirsi orgogliosa, il cantante Caruso, il poeta d'Annunzio, l'inventore Marconi e il trasformista Frégoli". -
Tony Slydini 🎧
Tony Slydini ("sly" sta per “astuto, brillante” e il "Dini" per avere qualcosa di simile ad Houdini), nome
d’arte di Quintino Marucci, nato a Foggia l’1 settembre del 1901 è stato un dei più importante prestigiatori del '900.
Avendo visto suo padre esibirsi con qualche semplice gioco di prestigio, fu influenzato sin dalla tenera età
dalla magia.
In giovane età lasciò l'Italia per stabilirsi a Buenos Aires, dove iniziò a studiare magia da autodidatta; non c'erano né libri né negozi di magia né maghi di cui fosse a conoscenza. La risposta entusiasta da parte di amici e parenti ai suoi primi effetti lo incoraggiò a perseguire nello studio della magia ancora di più, lavorando sulla misdirection e lapsicologia.
Nel 1930 pensò di girare il Sud America e guadagnarsi da vivere con la magia. La prima tappa fu il Perù ma la Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti nel 1929 si diffuse in Sud America e chiuse ogni luogo di intrattenimento, rendendo impossibile a Slydini, che non parlava neanche bene l’inglese, di trovare lavoro.
Decise così di andare negli Stati Uniti a vivere con sua sorella e suo fratello ma si rese conto che la situazione lavorativa non era delle migliori nemmeno li. Quando suo cognato andò in California per lavoro, la sorella di Slydini gli suggerì di andare con lui, lo fece e mentre si trovava sulla costa occidentale incontrò alcune persone a cui piacevano lui e la sua arte, che gli suggerirono di rimanere, frequentare la scuola serale e trovare lavoro in California.
Rimase in California tre mesi e la formazione che ricevette fu l'unica educazione formale che abbia mai ricevuto. Da lì Slydini lavorò al Paterson Museum, al Newark Museum e altri.
Nel 1940 circa, Slydini andò a Boston dove accettò per 5$ di fare un piccolo spettacolo per persone anziane in una chiesa locale. Qui conobbe un comico che, meravigliato, lo presentò ad un agente che senza fare domande firmò a Slydini un ingaggio di tre giorni al Queens Theatre di Quincey alla paga di $15 al giorno. Le prenotazioni iniziarono a crescere e Slydini trascorse sette anni a lavorare nel New England, in teatri, locali notturni e organizzazioni private. Sorprendente è come un comico, che a Slydini non era piaciuto a causa dei suoi modi maleducati durante il loro primo incontro, fu la più grande influenza positiva nella sua carriera.
Quando iniziò a lavorare a Boston, Slydini non conosceva alcun mago pertanto non sapeva nulla di club di magia o raduni finchè un prestigiatore, che lo vide esibirsi, gli chiese di andare in un club dove i maghi dilettanti si incontravano.
Mentre era lì, Hanson chiese a Slydini se gli sarebbe piaciuto salire sul palco ed esibirsi, Slydini non aveva portato nulla con sé, quindi dovette improvvisare con oggetti presi in prestito, un mago seduto accanto a lui gli consegnò gli oggetti necessari
per il fazzoletto che cambia colore. Questo non era l' effetto che Slydini avrebbe preferito mostrare ad altri maghi, ma era tutto ciò che aveva. Quando salì sul palco, chiese al pianista di suonare un valzer, fece la sua versione stand-up del numero e, quando finì, i maghi del pubblico ne furono così sconcertati che gli fecero un’ovazione e più tardi si radunarono attorno a lui ipotizzando un metodo radicalmente nuovo.
Successivamente frequentò il club a intervalli regolari, conobbe Herman Hanson e altri maghi, scoprì dove si trovavano i negozi e i luoghi di ritrovo dei maghi locali. Verso la fine del suo soggiorno a Boston gli fu chiesto di partecipare a una convention, accettò e accadde che uno dei numeri che doveva esserci non poteva essere presentato. Il presidente però aveva bisogno di un numero sostitutivo. Herman Hanson, ormai molto amico di Slydini, suggerì proprio lui come sostituto. Eseguì la sua performance che ebbe talmente tanto successo che da lì in poi i maghi iniziarono a conoscere Slydini.
Durante la guerra, Slydini intrattenne migliaia di soldati nei campi, negli ospedali e nei centri ricreativi. Tra il 1949 e il 1950, visitò gli Stati Uniti per tenere le sue famose conferenze. La sua fama si diffuse e ben presto altri famosi maghi di tutto il mondo cercarono la sua compagnia e la sua esperienza tra cui i leggendari Cardini, Okito, The Great Virgil, Bert Allerton, Al Flosso, Jack Gwynne e Dai Vernon che
disse di lui:"Slydini è l'unico mago che potrebbe mai ingannarmi.”.
Ad Atlantic City davanti a un congresso nazionale di maghi è stata cementata la sua reputazione di "Mago dei Maghi". Alla fine, perfino l'Europa e l'Asia richiesero la sua presenza, si esibiva pubblicamente, appariva in televisione( “The tonight show”, ”the dick cavett show”) e teneva numerose lezioni private a maghi che desideravano apprendere la sua nuova forma di close-up e l’arte della misdirection.
Nel 1958, ha presieduto la convention magica dell'International Brotherhood of Magicians British Ring. Frank Joglar, scrisse: "Non c'è dubbio su chi fosse la star della Convention. Era Slydini, il cui lavoro era in ogni dettaglio impeccabile".
Successivamente, si concentrò quasi esclusivamente sull'insegnamento e alle lezioni, illustrando agli altri le sue
tecniche di esecuzione originali e metodi unici per applicare la misdirection.
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Roberto Giobbi
Roberto Giobbi, nato in Basilea il 1° maggio 1959, é un prestigiatore svizzero noto in tutta Europa e oltre per la sua scrittura e pubblicazione di libri e saggi sulla cartomagia.
Dopo aver studiato letteratura e lingue straniere, Giobbi è stato interprete e traduttore. Nel 1987 venne nominato Scrittore dell'anno dal Circolo Magico tedesco. Nel 1988, grazie ad un secondo posto ai campionati mondiali d'illusionismo (FISM) nella categoria cartomagia, ha trasformato il suo hobby, la prestigiazione, in una professione. Nel 1990 vinse il Grand Prix dell'Associazione Magia svizzera e nel 1991 vinse un altro secondo premio al FISM, sempre categoria cartomagia.
Oltretutto Giobbi é stato ospite di molte trasmissioni televisive e radiofoniche in Svizzera, Italia, Spagna, USA, Giappone e Sud America. Presenta i suoi spettacoli e le sue conferenze in 5 lingue, che parla fluentemente ed é, inoltre, uno dei prestigiosi 40 membri della Escuela Mágica de Madrid.
Noto maggiormente per la pubblicazione del suo corso completo di cartomagia "cardcollege", corso suddiviso in 5 volumi nel quale affronta per filo e per segno la cartomagia, immergendo il lettore, per l'appunto, un vero e proprio corso completo. Attualmente è l'opera specialistica più tradotta nella storia della prestigiazione e dell'illusionismo. Giobbi é noto anche per la produzione di moltissimi altri DVD e libri, tra i quali possiamo trovare i 3 light (light, super-light, extra-light) e agenda segreta (tutti tradotti in italiano dalla Florence art). Inoltre venne girato e trasmesso dalla televisione Svizzera anche un film-documentario su Roberto Giobbi nel 2004: "il giardino dei giochi segreti". -
Tony Binarelli
Tony Binarelli (Roma, 16 settembre 1940) si interessa d’illusionismo e prestigiazione fin dal 1952, nel 1958 s’iscrive al "Club Magico Italiano" di Bologna. Dal 1960 al 1971 s’interessa di close up e cartomagia, prima come dilettante e poi, a partire dal 1972, come professionista, debuttando in televisione. Alla fine degli anni Settanta raggiunge una grande notorietà partecipando come ospite fisso alle prime edizioni della popolarissima trasmissione "Domenica In", condotta da Corrado. Il suo repertorio è basato anche sui fenomeni paranormali.
In televisione ha anche recitato nelle due puntate dello sceneggiato Rai del 1972 “Serata al Gatto Nero…”. Nel 1974 partecipa al programma “Foto di gruppo”, condotto da Raffaele Pisu. A partire dal 1982 ha condotto numerose trasmissioni televisive di magia e prestato la sua consulenza per realizzazioni teatrali, per il Teatro Sistina di Garinei e Giovannini, e cinematografiche tra le quali citiamo il famosissimo "...Continuavano a chiamarlo Trinità" di E.B. Clucher e "Tre passi nel delirio" in cui le sue mani contribuiscono a trasformare i protagonisti, Terence Hill, Bud Spencer, Alain Delon, Brigitte Bardot, in abilissimi giocatori d'azzardo.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato numerosi libri molti dei quali tradotti in varie lingue, e molti, come la serie Playmagic, Class Act, My Way to Mentalism, che si affiancano ai numerosi nuovi effetti di sua creazione. Nel 1988 ha fondato, diretto e pubblicato la rivista specializzata Qui magia. Binarelli ha inoltre assunto la carica di vicepresidente territoriale per l'Italia dell'IBM - International Brotherhood of Magicians. Nel 1995 ha ideato e diretto il corso professionale e Trofeo "Qui magia", tenuto per 10 edizioni, 8 a San Martino di Castrozza e 2 a Varazze.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto molti premi e riconoscimenti nazionali e internazionali: Al 5º Congresso Magico Nazionale del CMI (1960) gli viene assegnato il 3º premio per la cartomagia, due premi ai Campionati Mondiali d'illusionismo (1967, 1970), nel 1992, inoltre, la prestigiosa fondazione americana "Tannen Magic Jubilee", gli ha conferito il "Louis Tannen Special Award" che ogni anno lo assegna ad un solo esponente del settore, ed è la prima volta che questo prestigioso riconoscimento viene assegnato ad un artista italiano. Nel 1993 la Società Giapponese di Illusionismo gli ha conferito il prestigioso “Tenkai Prize”, che giunto alla sua 25° edizione, con un solo riconoscimento annuo, è, per la prima volta stato assegnato ad un mago europeo e segnatamente ad un italiano.
Negli anni dal 1991 al 1995 Binarelli ha fatto parte del cast fisso di Buona Domenica, conquistando indici di ascolto e di gradimento tali da rilanciare lo spettacolo di prestigiazione in Italia. A fronte di questo successo è stato il primo illusionista italiano ad aggiudicarsi il Telegatto, l'Oscar italiano per la televisione.
Dal 1995 è ideatore e direttore del “corso professionale di prestigiazione” e “Trofeo per la magia”. Dal luglio 1997 ha assunto la Presidenza internazionale per l'Italia, dell'"International Brotherhood of Magicians" l'associazione mondiale degli illusionisti che conta in Italia ben quattro sedi: Roma, Milano, Bologna, Napoli, Padova e Trieste ed è fondatore ed editore della Rivista Italiana di Illusionismo e Prestigiazione "Qui magia". Nel 1998, Tony Binarelli, primo illusionista italiano, è stato insignito dal Principe Alberto di Monaco del “Monte-Carlo Magic Stars”, un prestigioso riconoscimento che gli è stato consegnato nel corso di una serie di spettacoli al Theatre Princesse Grace, a fianco ad alcuni dei nomi più rappresentativi della prestigiazione europea ed americana.
Nel 2000 in occasione del World Magic Seminar, svoltosi a Las Vegas gli è stato consegnato uno speciale premio alla carriera, ad ulteriore conferma della sua presenza sui maggiori palcoscenici internazionali. Nell’ottobre del 2004, Tony Binarelli ha organizzato la prima settimana magica della “magia italiana ad Hollywood” nel prestigioso Magic Castle (Academy of Magical Arts), con un cast d’illusionisti italiani che dato lo straordinario successo è stata inserita nelle iniziative culturali del Consolato Italiano di Los Angeles. Nel luglio del 2005, in occasione del Centenary of The Magic Circle – la più antica organizzazione d’illusionismo – Tony Binarelli è stato nominato socio dell’Inner Magic Circle ed insignito del prestigioso riconoscimento “Golden Medal”, onore riservato solo a ben pochi artisti del settore.
Il suo spettacolo “Quinta dimensione show” ha girato in tournée l'Italia fino al 2005. La rappresentazione dal titolo Class act show mescola la magia delle mani e quella della mente con il cabaret e l'umorismo. Nel 2008 ha guidato, per la prima volta, una delegazione di illusionisti italiani al World Magic Seminar di Las Vegas ed al Magic Castle di Hollywood, per presentare la magia “Made in Italy”, per proporre al mondo americano la lettura italiana dello spettacolo magico.
Nel febbraio 2009 il Presidente della Repubblica ha conferito a Tony Binarelli l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Nel 2010, 2011 e 2012 oltre alle numerose presenze televisive sulle reti nazionali ha presentato il suo nuovo spettacolo in molteplici occasioni. Per il 2013, Tony Binarelli, con la partecipazione di Carla Solaro, presenta il suo nuovo show: "Quinta Dimensione Show - viaggio alla scoperta dei poteri della nostra mente".
Per oltre un decennio si è dedicato alla formazione di giovani prestigiatori organizzando, ogni anno, i corsi di aggiornamento di San Martino di Castrozza e Varazze e laureando nuovi artisti. Da questa scuola sono nati alcuni dei prestigiatori professionisti che calcano i palcoscenici di tutto il mondo e si esibiscono in Tv, come ad esempio Gaetano Triggiano, Andrew Basso, Gabriele Mago Gentile, Daniele Lepantini, Paolo Giua, alcuni dei nomi che si sono distinti per la loro carriera brillante.
Dal 2008 al 2012 Tony Binarelli ha proseguito le sue attività artistiche con spettacoli in teatri, circoli e in feste di piazza dei principali comuni italiani. Ha tenuto inoltre due tournée in Francia e Regno Unito presso i maggiori circoli magici di queste nazioni. Per la stagione 2013 ha prodotto un nuovo spettacolo “...La magia ed io!!!”. Nel 2015 in occasione dei Campionati Mondiali FISM di Rimini ha presentato, davanti a centinaia di colleghi provenienti da ogni paese, una speciale conferenza che racchiudeva il meglio delle sue creazioni di settore, confermandosi come una delle menti più creative della magia internazionale. -
Piero Pozzi
Piero Pozzi (Pierino per gli amici), è stato il fondatore del Club Arte Magica di Milano nel 1972.
Pierino è stato il decano dei prestigiatori milanesi che, ad anni di distanza dalla sua morte lo ricordano come un uomo dalla inesauribile e cordiale generosità verso chiunque avesse bisogno di un aiuto o di un suo consiglio.
Il suo primo contatto con l’arte magica lo ebbe da giovanissimo e già nel 1905 si esibiva in spettacoli per amici e familiari ; nel 1920 calcò le tavole di un palcoscenico con il nome d’arte TA-I-KO e nel 1922 presentò per la prima volta il gioco dell’apparizione dei pesci vivi dal nulla, che lo rese celebre in tutto il mondo. L’unico ad eseguire bene questo gioco fu Okito.
Dal 1923 al 1926 si esibì nel Circo Medrano a Parigi e in Germania, da qui passò in Algeria, Tripolitania, Egitto, Etiopia, Turchia, Russia, Romania, Belgio, Olanda, per poi tornare in Francia.
A Milano intanto fondò una società di prestigiatori: il SIAM che diresse fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.
Con lo pseudonimo di Karton -l’uomo dalle cento sigarette- si ripresentò nel dopoguerra ottenendo grandi successi. Egli credeva fermamente nell’importanza di una accurata presentazione per i giochi che eseguiva.
Nel dopo guerra, Pierino Pozzi fondò il CLAM - Club Arte Magica, che divenne col tempo il più prestigioso club magico lombardo. Negli anni Ottanta, divergenze interne al Clam determinarono una scissione che portò alla nascita della delegazione del CMI, i cui fondatori erano ex soci del CLAM, a questa delegazione venne inizialmente dato il nome di "Club Pierino Pozzi", per ricordare le origini dei loro fondatori, oggi questo club è meglio conosciuto come CMI Lombardia.
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Joseph Ovette
Joseph Ovette, nato Giuseppe Olivo il 20 Gennaio 1885 a Napoli, è stato un mago italoamericano ed autore prolifico. È conosciuto come “Il Grande Ovette” e si è esibito anche con il nome “Lung Chan Yuen”.
Lui e i suoi tre fratelli sono cresciuti a Brooklyn. Ha tenuto il suo primo spettacolo con il “Kickapoo Medicine Show”, dal 1916 al 1919.
Era conosciuto per le sue illusioni di impiccagione, al punto che il suo atto veniva pubblicizzato presentandolo come “L’uomo che non potevano impiccare”. Tra i suoi stunt pubblicitari il più celebre è stato la guida bendata, esibito nelle strade di Ottawa. Si esibì anche nel noto “Bullet Catch”, routine tristemente nota nell’ambiente illusionistico.
Ha vissuto anche in Canada, in cui è stato molto attivo nelle società magiche. Ha scritto vari libri di magia e contribuito a numerose riviste, tra cui “The Linking Ring” tra il 1930 ed il 1940. Ha anche pubblicato molto materiale sugli stunt pubblicitari, come quelli precedentemente nominati e la sepoltura da vivo. È stato l’inventore della “Ovette Master Move” nel 1927, pubblicata su Genii come “Kelly’s Bottom Placement”. Il nome usato per la pubblicazione su Genii ha causato delle iniziali confusioni riguardo la paternità della mossa.
È morto il 5 Agosto 1946 a Buffalo, nello stato di New York, per un cancro alla gola per cui era stato operato il 24 Luglio dello stesso anno. È stato seppellito in Canada il 7 Agosto, nell’Ontario. -
Carlo Rossetti
Carlo Rossetti nasce a Torino nel 1876, e a 13 anni si arruola all’accademia navale di Livorno uscendone quattro anni dopo come guardia marina. La sua carriera continua fino ai 32 anni, momento in cui si congeda come capitano di vascello. Successivamente fu importante il suo ruolo diplomatico nelle colonie italiane come ministro plenipotenziario, munito quindi di pieni poteri dal re, autorizzato a negoziare e firmare trattati internazionali. Durante la seconda guerra mondiale fu richiamato in marina con grado di ammiraglio. L’Italia conosceva Rossetti come un uomo in divisa, ma pochi sapevano quali fossero le sue passioni, in che modo Carlo si distraeva, e che nonostante le sue grandi responsabilità riusciva a trovare il tempo e la voglia di esprimersi con diversi hobby, talvolta insoliti. Le figlie parlano del padre come una persona precisa e metodica, e nonostante i volti austeri delle fotografie rese pubbliche, raccontano di lui come un uomo gioviale, amante della compagnia e del gioco. Amava molto la cultura, si racconta di Rossetti come un uomo dotto e curioso, al punto che la sua collezione di libri ammontava a diecimila esemplari. Il suo studio era letteralmente invaso da pile di quotidiani che sembrava archiviasse con dedizione, e una delle sue passioni più bizzarre fu un’immensa collezione di piantine grasse di cui possedeva innumerevoli generi. Grande amante di grafologia, poliglotta e esperto linguista, autore di decine di pubblicazioni tra cui libri di linguistica tutt’ora validi nello studio del francese e dell’inglese. Viaggiatore incallito, amante dell’Africa e dell’Asia, uomo di grande personalità e carisma, personaggio ironico che amava tener banco ad ogni riunione di famiglia con scherzi e giuochi dilettevoli, grande collezionista di mazzi di carte da gioco e centinaia di giochi di prestigio acquistati nelle case magiche internazionali, uomo dalle mille risorse, ed ovviamente, con grande merito, prestigiatore e autore di tre magnifici testi sull’arte magica, libri rari e relativamente costosi, opere gelosamente custodite dai collezionisti di magia.
La prima di queste magnifiche opere, “Magia delle carte”, è un testo prettamente cartomagico, lo scritto più importante di Rossetti, pubblicato nel 1935 (faranno seguito numerosissime edizioni, talvolta arricchite di materiale aggiuntivo). Il secondo volume “il trucco c’è ma non si vede”, esce nel 1944, e tratta di svariati argomenti tra cui i giuochi classici della prestidigitazione, quali i bussolotti, ed effetti di manipolazione, mentalismo, magia generale e matematica. Importantissimi i cenni storici sull’arte magica riportati su questo volume. “Mago in due minuti” invece sembra più essere un libercolo alla portata di tutti, con pochi effetti facili e divertenti per un pubblico forse più curioso che altro. Quest’ultima opera oggi è davvero introvabile. Ciò che in realtà distingue questi libri dalle poche opere dei suoi contemporanei, lo si evince nel metodo esplicativo sia per ciò che riguarda la tecnica, che per l’importanza data a presenza e rappresentazione. Il mago deve avere un certo stile, deve essere una persona di cultura e saper presentare i propri numeri. La tecnica quasi passa in secondo piano, il modus diventa la chiave di lettura. Un prestigiatore deve vestire in maniera adatta, non deve sottovalutare l’importanza e la potenzialità del dialogo, si dovrà esprimere in maniera più che comprensibile con l’aiuto di un lessico corretto e forbito. La personalità e la cultura dell’esecutore esalteranno e daranno importanza alla performance, la buona tecnica renderà il giuoco fluido e pulito.
Carlo Rossetti non fu mai un professionista, ma certamente un grande esempio di dilettante al servizio di tutti gli appassionati, professionisti compresi, uno studioso dell’arte ed un provetto esecutore di giuochi magici.
www.magoleo.com
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Juan Tamariz
Juan Tamariz-Martel Negron, nato a Madrid il 18 Ottobre 1942, è considerato da molti professionisti il più grande prestigiatore in vita.
Oltre ad essere un grande mago, è anche laureato in cinematografia, titolo che lo ha portato a condurre vari programmi sulla prestigiazione in Spagna, dove viene considerato, così come in Sud-America, una vera e propria celebrità.
Juan Tamariz è conosciuto a livello mondiale per essere un vero amante, nonchè maestro, dell'arte magica.
Estremamente generoso, egli condivide molto spesso il suo tempo e la sua conoscenza attraverso libri, DVD e quando possibile, di persona.
Cinque Punti nella Magia, The Magic Way, Sonata e Sinfonia in Mnemonica Maggiore sono i quattro best seller magici di cui è autore.
Sue sono le mani riprese in svariati DVD quali i Lessons in Magic, i Mnemonica Miracles, il set di LAP e il più recente Magic From My Heart.
Insieme ad Arturo De Ascanio, Tamariz è massimo esponente di una scuola di pensiero seguita dalla maggioranza dei vincitori del premio FISM in close-up, e che soprattutto ha influenzato molti prestigiatori in tutto il globo.
Questa corrente prende il nome di Scuola Spagnola.
“Il mio obiettivo è di affascinare il pubblico facendoli credere che stiano sognando, anche se è solo per qualche secondo”
-Juan Tamariz -
Arturo De Ascanio 🎧
Don Arturo de Ascanio y Navaz (1929-1997), è stato un importante prestigiatore che si dedicò allo studio teorico della magia.
La professione di Ascanio era quella di avvocato, ma ha dedicato la sua vita alla magia, producendo opere e sviluppando concetti che hanno influenzato le generazioni a venire.
È stato uno dei fondatori della prestigiosa Escuela Màgica de Madrid (EMM).
Insieme a Juan Tamariz, Ascanio era promotore della scuola di pensiero sul close-up che influenzò pesantemente il mondo magico e che diede vita a molti prestigiatori vincitori del premio FISM.
Due contributi che diede furono il suo studio approfondito sui coltellini e le sue routine con essi, così come l'invenzione dell'Ascanio Spread: un display che permette di nascondere alcune carte che si hanno in mano, mentre se ne mostrano delle altre.
Nonostante ciò, Ascanio è noto soprattutto per i suoi studi sulla teoria magica raccolti nell’opera "Structural Conception of Magic” (Jesus Etcheverry, “The Magic of Ascanio - Vol 1”, 2005). Il suo più grande merito fu, infatti, quello di formalizzare e "dare un nome" a molti concetti teorici che prima ne erano orfani. Si ricordano quei concetti già alla sua epoca conosciuti, ma i quali non potevano effettivamente essere chiamati, quali la Parentesi "di dimenticanza" e "di anticontrasto".
Grazie ad Ascanio al giorno d’oggi esiste un gergo magico.
È inoltre noto per aver fondato nel 1974, insieme a Juan Tamariz ed altri prestigiatori, Escorial o “Jornadas Cartomágicas": un congresso nel quale si riuniscono i migliori cartomaghi al mondo per discutere e condividere idee o studi riguardanti il tema deciso l’anno precedente.
Il suo pensiero magico influenza ancora oggi prestigiatori Spagnoli e internazionali, come il maestro Juan Tamariz, che Ascanio chiamava fratello, oppure Aurelio Paviato e Roberto Giobbi, che Ascanio chiamava "I suoi figli in magia".
Tra gli altri maghi a lui affini, si ricordano personaggi come Dani DaOrtiz, Gabi Pareras e molti altri che definiscono Ascanio il loro maestro nel pensiero magico.
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Gabi Pareras 🎧
Gabi Pareras, nato a Barcellona nel 1965, è indubbiamente uno dei più grandi esponenti della magia spagnola. Dal 1984 al 1992 si è esibito professionalmente nel mitico bar del teatro Llantiol.
Ha fatto irruzione nel paesaggio magico nel 1989 vincendo il primo premio nazionale di cartomagia (Malaga) e un anno dopo a Toledo avrebbe vinto altri due premi, uno nella categoria "cartomagia" e un altro nella categoria "magia close-up".
Sebbene sia specializzato nella cartomagia, la sua conoscenza copre tutti i rami dell'illusionismo ed è considerato uno dei più grandi teorici e pensatori del 21° secolo. Ammirato dalle più grandi figure del panorama magico, ha trascorso quasi quarant'anni dedicandosi anima e corpo a questa arte.
Gli è stato richiesto di recitare, tenere conferenze, workshop e seminari in tutto il mondo (Argentina, Cile, Stati Uniti, Regno Unito, Messico , ecc). Scrittore di numerosi saggi, libri e articoli, si dedica per tredici anni esclusivamente all'insegnamento e alla formazione sia di principianti che professionisti nel suo 'Cartomagia Club', una tappa obbligatoria per ogni appassionato che dovesse passare per Barcellona.
Le sue conoscenze tecniche, il suo immenso repertorio magico, il suo grande bagaglio culturale e le sue capacità di comunicazione fanno di lui la guida ideale per tutti colore che desiderino entrare nel mondo della magia.
Nel mondo della magia spagnola è talmente stimato che, in un sua lezione al GKaps, è stato presentato al pubblico con la seguente frase:
"Ogni volta che i maghi litigano su qualcosa qui in Spagna, potrebbe esserci una discussione animata o nessun consenso, basta proporre il proprio punto di vista e terminare con: << lo ha detto Gabi >> per far si che la discussione finisca li."
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Pepe Carroll
Pepe Carroll José Arsenio Franco Larraz, in arte Pepe Carroll - nome ispirato a Lewis Carroll scrittore di “ Alice nel paese delle meraviglia “ - nacque in Spagna a Calatayud ( provincia di Saragozza ) il 17 settembre 1957 e fu uno dei più noti, abili e amati prestigiatori di questa nazione. A livello scolastico si specializzo in ingegneria industriale, ma non intraprese mai questo percorso lavorativo, prediligendo la magia come fonte di sostentamento. Membro della scuola magica di Saragozza, la sua carriera si riempie presto di successi, sia lavorativi che personali; andò a podio al FISM per ben due volte, entrambe nella sezione cartomagia, la prima con un secondo posto nel 1982 ( il primo posto fu invece assegnato a Daryl ), la seconda, sei anni dopo, quando, nel 1988 a l’Aia, conquistò il primo premio. Altre soddisfazioni gli arrivarono dalla sua carriera da concorsista, vinse, infatti, moltissimi premi di grande valenza nazionale in Spagna, come il titolo di campione nazionale, assegnatogli a Canarias nel 1980. A livello lavorativo la sua carriera non fu da meno, raggiunse fama e notorietà come interventista e conduttore di varie trasmissioni televisive. Collaborò con comici e artisti di grande importanza, ricordiamo i lavori insieme a Juan Tamariz, che lo ospito nei suoi programmi “ Magia Potagia “ e “ Luna de Verano “. Tra i programmi che presentò si possono citare “ a quien se le ocurre “ ( 1995 ) , “ Vaya nochecita “ ( 1995 ) e “ genio y figura “ ( 1994 ), quest’ultimo gli valse, nel 1994, il premio TP de oro come migliore presentatore. Scrisse inoltre due libri molto apprezzati in campo magico: 52 lovers vol.1 ( 1988 ) e 52 lovers vol.2 ( 1991 ). Si spense il 5 gennaio 2004 a Saragozza, all’ età di solo 46 anni, a causa di un attacco cardiaco.
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Roberto Giobbi
Roberto Giobbi, nato in Basilea il 1° maggio 1959, é un prestigiatore svizzero noto in tutta Europa e oltre per la sua scrittura e pubblicazione di libri e saggi sulla cartomagia.
Dopo aver studiato letteratura e lingue straniere, Giobbi è stato interprete e traduttore. Nel 1987 venne nominato Scrittore dell'anno dal Circolo Magico tedesco. Nel 1988, grazie ad un secondo posto ai campionati mondiali d'illusionismo (FISM) nella categoria cartomagia, ha trasformato il suo hobby, la prestigiazione, in una professione. Nel 1990 vinse il Grand Prix dell'Associazione Magia svizzera e nel 1991 vinse un altro secondo premio al FISM, sempre categoria cartomagia.
Oltretutto Giobbi é stato ospite di molte trasmissioni televisive e radiofoniche in Svizzera, Italia, Spagna, USA, Giappone e Sud America. Presenta i suoi spettacoli e le sue conferenze in 5 lingue, che parla fluentemente ed é, inoltre, uno dei prestigiosi 40 membri della Escuela Mágica de Madrid.
Noto maggiormente per la pubblicazione del suo corso completo di cartomagia "cardcollege", corso suddiviso in 5 volumi nel quale affronta per filo e per segno la cartomagia, immergendo il lettore, per l'appunto, un vero e proprio corso completo. Attualmente è l'opera specialistica più tradotta nella storia della prestigiazione e dell'illusionismo. Giobbi é noto anche per la produzione di moltissimi altri DVD e libri, tra i quali possiamo trovare i 3 light (light, super-light, extra-light) e agenda segreta (tutti tradotti in italiano dalla Florence art). Inoltre venne girato e trasmesso dalla televisione Svizzera anche un film-documentario su Roberto Giobbi nel 2004: "il giardino dei giochi segreti". -
Woody Aragon
Woody Aragón, nato il 3 ottobre 1974 a Toledo, in Spagna, è un prestigiatore specializzato nell'ambito cartomagico.
Egli si differenzia per i suoi effetti coinvolgenti, molto ben presentati, commerciali e con una natura spesso matematica, ma ben nascosta.
I suoi effetti vengono presentati in tutto il mondo, ad esempio Penn & Teller eseguono il loro gioco "Love Ritual" nel loro spettacolo di Las Vegas dal 2016 e per la televisione. Allo stesso modo, Penn & Teller ha scelto il gioco di Woody per presentarlo all'evento di beneficenza in omaggio alle vittime del massacro di Las Vegas del 1 ° ottobre 2017, coinvolgendo un pubblico di 11.000 persone.
All'età di 19 anni conobbe Juan Tamariz, che iniziò a frequentare qualche anno dopo, diventandoci amico. Per molti anni si sono incontrati settimanalmente per cena e hanno condiviso sessioni magiche che potevano durare 12 ore. Un'altra grande influenza sulla sua magia è il maestro catalano Gabi Pareras, con il quale condivide anche una stretta amicizia.
É uno dei cartomaghi più premiati degli ultimi anni: venne nominato campione di Spagna di cartomagia nel 2005 ,vinse il premio Ascanio nel 2006, fu il primo mago spagnolo a vincere il prestigioso premio "Ron McMillan" all'international Magic Convention, a Londra nel 2011. Vinse un premio FISM nordamericano nel 2011, uno europeo nel 2014, ma, nel 2015, venne squalificato per aver superato il tempo limite per 6 secondi. Venne due volte nominato per mago dell'anno dall'Accademia delle arti magiche di Hollywood nel 2015 e nel 2017.
Egli é molto conosciuto anche per aver scritto libri come "memorandum" (nel quale descrive il suo stack, le tecniche di memorizzazione, effetti associati e teoria interessante) e "a book in english" (best seller tra il 2011 e il 2014 e ha vinto anche il Magic Academy Award per miglior libro magico nel 2012; noi lo conosciamo per la sua versione Florence art "cartomagia fantastica").
Oltre alla scrittura di libri, giro anche svariati DVD come: Instant Memorized Deck, The Show,The Bumblebees, separagon, Dani & Woody e woodyland. -
Ramon Rioboo 🎧
Ramon Rioboo si appassionò alla magia alla giovane età di 50 anni grazie ad un seminario mnemonico di Juan Tamariz. I due sono stati, nella giovinezza, vicini di casa e hanno frequentato la stessa scuola senza, però, conoscersi più di tanto. Solo anni dopo, mentre parlavano tra di loro, si accorsero della coincidenza.
Direttore di TVE per tutta la sua vita, Ramon è stato anche responsabile dei DVD "Mnemonica Miracles" di Juan Tamariz. Vinse il premio Ascanio nel 1991 e il primo premio nel 1993 al XIX Congresso Nazionale di Barcellona. È autore di due libri con all'interno dei principi geniali: "Magia Pensada"(2002) e "Mas Magia Pensada"(2010), il primo dei quali è stato tradotto in inglese da Rafael Benatar come "Thinking the Impossible" nel 2012. È, inoltre, professore nella scuola di magia di Ana Tamariz.
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Pit Hartling
Pit Hartling è un prestigiatore tedesco nato il 25 settembre 1976 a Francoforte sul Meno.
Si è approcciato alla magia da giovanissimo, iniziando grazie a una scatola magica trovata nella cantina di sua zia; da lì prese contatti con un negozio di magia, dal quale si limitava a comprare giochi di magia "impacchettati" e pronti all'uso. Lui racconta che la svolta nel suo percorso è avvenuta quando gli venne mostrato un effetto con un semplice mazzo di carte da cui venne letteralmente incantato. Allora si fece consigliare dei libri (in particolare lui cita "Secrets of Brother John Hamman" di Richard Kaufman, che studiò all'età di 14 anni) e iniziò un percorso che lo portò ad essere uno dei prestigiatori più stimati della scena professionistica attuale.
Pit intraprese un percorso universitario alla Goethe-Universität Germanistik, dove studiò letteratura tedesca, psicologia e filosofia, senza mai conseguire la laurea poichè intanto la sua carriera professionistica era già brillantemente avviata.
Sin dall'inizio promettente, Pit partecipò a diversi eventi legati alla prestigiazione ottenendo ottimi risultati; ricordiamo ad esempio il premio di campione tedesco di magia nella categoria junior a Neuss nel 1993.
Alla giovanissima età di diciassette anni, nel 1994, ottenne il secondo posto al campionato mondiale FISM svoltosi a Yokohama nella sezione "Close up card magic".
Nel medesimo anno fu cofondatore, assieme ad altri nove prestigiatori tedeschi, del gruppo "The Flicker Fingers" ("Die Fertigen Finger" in tedesco). Il gruppo si esibisce da allora, con delle performances originali che continuano a intrattenerci, grazie a un intelligente miscuglio di magia e commedia. Si pensi che ancora oggi si esibiscono con cadenza mensile a Francoforte, con uno spettacolo che propongono da ben 19 anni! Il gruppo ha raggiunto notevoli traguardi: la pubblicazione, nel 1997, di un libro e nel 2002 di una DVD-lecture intitolati rispettivamente "The Book, or Don't Forget to Point" e "The Movie - Tricks and Fiction from the Road", in cui i dieci hanno raccolto vari effetti dal loro repertorio.
Oltre ai successi editoriali il gruppo ha ricevuto diverse premiazioni importantissime, come il Premio Siegfried & Roy Sarmoti a Las Vegas nel 1998, il premio Mago dell'anno (o meglio, maghi!) al circolo magico della Germania (1996/1997) e infine il riconoscimento come conferenzieri dell'anno all'Accademia delle arti magiche di Hollywood nel 2006.
Pit Hartling, però, accanto ai successi del gruppo di cui fa parte, può vantare un'innumerevole serie di premi guadagnati col solo sudore della sua fronte! Oltre al prima citato secondo posto al mondiale FISM, ricordiamo per esempio il Magic and Comedy Award conseguito a St. Moritz (2003), il titolo di "German Master of Magic" e il primo posto all'International Close-Up Magic Competition di Londra (2000). A partire dal 2001, inoltre, è uno dei pochi membri dell'esclusiva Escuela Magica de Madrid.
Ulteriori fiori all'occhiello di questo grande prestigiatore sono le sue pubblicazioni: non numerose, ma di altissimo livello: Nel 1998 pubblica "The little green Lecture", una piccola raccolta di cinque magie con le carte. Successivamente nel 2003 presenta al mondo il suo lavoro "Card Fictions" (Sapientemente tradotto in italiano dalla Florence Art, sotto il titolo di "Finzioni Cartomagiche"), che consiste in una raccolta di sette magie impromptu con le carte, ovvero eseguibili con un normale mazzo mescolato. Infine nel 2016 pubblica il suo ultimo gioiello: "In order to amaze", ancora una volta tradotto in italiano da Florence Art con il titolo "Preparati a stupire". Questo libro è una raccolta di ben ventuno effetti fatti con il mazzo memorizzato, uno dei cavalli di battaglia dell'autore su cui egli stesso ha affermato di lavorare da oltre 15 anni.
La magia di Pit Hartling, sopratutto nell'ultimo periodo, ha subito una svolta radicale: L'artista ha deciso di allontanarsi dal Table Hopping (magie ai tavoli) in quanto - riportiamo le sue stesse parole - "dovendo presentarmi ogni volta, mi sentivo alla stregua di un venditore di rose"! Continua comunque a lavorare in situazioni di close-up, ma prevalentemente sta dedicando le sue energie a uno spettacolo da scena della durata di circa due ore in cui è presente solo un effetto con le carte (un ACAAN), dovendosi adattare a sempre nuove condizioni lavorative. -
Paco Rodas
Forgiato nell'età d'oro della magia spagnola, infatti é stato studente e anche amico di Arturo de Ascanio. Ebbe la fortuna e l'onore di incontrare e condividere esperienze con alcuni dei più grandi esponenti della magia al mondo, tra cui: Dai Vernon, Fred Kaps, Patric Page, Ron McMillan e tanti altri... É stato campione nazionale di magia con le carte inseme a Pepe Carroll. Un testimone di come la magia spagnola abbia influenzato la magia mondiale negli anni '70 e '80 nel 20 ° secolo (tra Arturo de Ascanio, Juan Tamariz, El Escorial, l'Escuela magica di Madrid e tanto altro). È una parte diretta della storia della magia mondiale.
Il suo amore per la magia viene fin dall'infanzia. Nella sua città Sanlucar La Mayor in provincia di Siviglia, un salesiano organizzò piccoli spettacoli di magia per i bambini con l'obiettivo di avvicinarli alla chiesa. Paco, dopo aver assistito a uno di questi spettacoli, ne rimase molto affascinato e si incuriosì così tanto da volerne scoprire di più. Cosicché chiese ai religiosi che avevano organizzato quell'iniziativa di insegnargli come fare queste cose. Gentilmente essi acconsentirono.
E fu così che Paco andò a far loro visita ogni pomeriggio per imparare sempre qualcosa di nuovo. Tutto ciò continuò fino a quando non arrivò al punto che essi non ebbero più niente da insegnargli, poiché aveva già imparato tutti i giochi che il monaco conosceva. Data questa situazione e vedendo che il giovane intendeva continuare, lo mise in contatto con alcuni maghi della capitale sivigliana, i quali potevano insegnargli un sacco di cose nuove.
E fu così che incontrò Juan Manuel Rego, che lo introdusse in una nuova dimensione di illusionismo e arte. Nel corso degli anni, il suo hobby e la sua abilità crebbero, ed entrò anche nei vari circoli magici di Siviglia.
In quel periodo, alcune voci fecero arrivare alla conoscenza di Paco le meraviglie del Maestro Arturo de Ascanio. Logicamente l'interesse di vedere dal vivo e di conoscere questo grande tra i grandi lo investirono. Ed é così che la sua opportunità è arrivata.
Intorno al 1969, infatti, la società per cui lavorava lo trasferì per un periodo a Madrid e lui, non appena ne ebbe l'opportunità, andò a casa di Arturo. Fu accolto da sua moglie Queta, la quale gli disse che, purtroppo, in quel momento non era a casa, poiché stava lavorando. Paco allora rispose che lo avrebbe aspettato ed educatamente salutò. Scese al parco del Retiro, vicino a casa, e aspettò. Erano le quattro del pomeriggio. Passarono ore e ore e Arturo non comparve. Ma Paco rimase in attesa con determinazione, voleva vederlo a tutti i costi.
Arrivarò così mezzanotte e finalmente arrivò il maestro. Ascanio, commosso dalla perseveranza e dall'ammirazione che Paco aveva nei suoi confronti, invitò senza esitare Paco a salire a casa sua. Trascorsero tutta la notte senza dormire discutendo e facendo magia. All'alba i due si salutarono e tornarono ai rispettivi lavori. Nacque così una grande amicizia.
Durante la sua permanenza a Madrid, Paco frequentò Ascanio ogni giorno per mesi e mesi. Grazie a questa amicizia, iniziò anche a entrare nella cerchia dei migliori maghi di Madrid e Barcellona. Conobbe anche Juan Tamariz, con il quale divenne anche amico.
Fu lo stesso Arturo de Ascanio a incoraggiare Paco a partecipare a un concorso del Congresso Nazionale di Magia. Gli raccomandò di portare come performance "Chameleon Aces". Grazie a una prestazione eccellente ed un apprezzamento molto ampio da parte del pubblico, vinse il secondo premio. Il primo premio venne assegnato ad un giovane José Arsenio Franco Larraz, meglio conosciuto con il suo nome d'arte, Pepe Carroll.
Paco, inseme a un suo compagno di magia e all'eccellente manipolatore Juan José Hidalgo, incontrò un fan sivigliano di nome Juan Manuel. Egli aveva in suo possesso un piccolo libretto in francese che spiega una versione del gioco "Card Flight", forse una delle prime versioni. Tutti assieme provarono e riprovarono il gioco, cercando di trovare la variante migliore. Oltretutto Paco prese una copia del libricino. Qualche tempo dopo, in uno dei classici incontri con Ascanio, Paco gli mostrò "Card Flight" nella sua versione. Il maestro lo ammirò con stupore e lo apprezzò molto. Lo apprezzò a tal punto di chiedere a Paco una copia del piccolo libro per poter studiarlo dalla fonte originale. Paco gli diede gentilmente la sua. Negli anni che venirono Arturo studiò e ristudiò questo effetto, fino a rilasciare la sua versione chiamandola "La dama inquieta". Questo gioco divenne uno dei cavalli di battaglia di Ascanio nonché uno dei suoi più grandi classici.
Per circa un anno, Paco Rodas risiede a San Roque de Cádiz. Si esibisce quotidianamente in un locale di Gibilterra chiamato "La Naranja", dove raggiunge sempre più notorietà. Il locale si riempie ogni giorno sempre di più, gli applausi possono essere ascoltati dalla strada persino fuori dal pub. Appare su giornali, su stampa... Diventa sempre più conosciuto.
A un certo punto della sua vita si trova con la necessità di ordinare tutto il materiale bibliografico sulla magia. Non riesce a trovare un modo adatto per ordinare tutti i libri e, poiché coincide con il momento del boom dell'informatica, decide di provare queste nuove tecnologie e acquista così il suo primo computer. Molto inaspettatamente nasce così un nuovo hobby. Impara a programmare in diversi linguaggi informatici e a progettare vari programmi. Intelligentemente sfrutta queste sue nuove conoscenze per portare profitti all'azienda per cui lavora, che nel tempo lo porta a ricoprire incarichi semrpe più alti e a viaggiare molto per il mondo. Grazie a questi viaggi per il modo scopre la cultura araba, di cui è un grande amante, così come la sua lingua, un altro suo grande hobby.
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Alex Elmsley 🎧
Alex Elmsley, nato a St. Andrews (Scozia) il 2 marzo 1929, viene ricordato per la sua abilità con le carte e soprattutto la Ghost Count, comunemente conosciuta con il nome di Elmsley Count.
Elmsley iniziò a praticare magia nel 1946, all'età di 17 anni.
Studiò fisica e matematica alla prestigiosa università di Cambridge.
Durante gli anni del College, divenne anche segretario del Pentacle Club: fu assunto come esperto di computer, ma il suo vero amore furono sempre la cartomagia e close-up.
È ricordato per aver creato molte tecniche e effetti performati tutti i giorni in ogni angolo del pianeta, come la Elmsley Count (famosa conta che permette, in un mazzetto di 4 carte, di nascondere la carta in terza posizione), Between Your Palms, Point of Departure e Diamond cut Diamond. È conosciuto anche per i suoi studi sulla matematica legata al miscuglio faro che pubblicò sulla rivista Pentagram
Il suo lavoro è racchiuso nelle 2 opere The Collected Work of Alex Elmsley.
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Francis Carlyle 🎧
Francis Xavier Finneran, nato il 17 settembre 1912, a Boston, Massachusetts, fu un importante prestigiatore esperto nel close-up, soprattutto con carte e monete.
Trascorse gran parte della sua carriera professionale a New York City, trasferendosi poi a Los Angeles, si esibì regolarmente al Magic Castle di Hollywood.
Francis era molto apprezzato dai suoi colleghi e ha contribuito con alcuni effetti a diversi libri di magia. Come artista, si diceva che il suo stile e il suo materiale fossero tra i più sconcertanti e divertenti di ogni mago.
Francis è noto per lo sviluppo del "one-hand turnover", chiamato anche Paddle Move, un tecnica da eseguire con biglietti da visita e carte da gioco che consiste nel mostrare due volte lo stesso lato dell'oggetto.
Dai Vernon ha spesso menzionato Carlyle con ammirazione per la sua capacità di rendere cristallini i suoi effetti per gli spettatori.
Francis soffriva, però, di alcolismo e le sue apparizioni come mago divennero poco frequenti a causa della sua inaffidabilità. Le cose andarono così male che sua moglie lo lasciò. Molte notti mentre lavorava al Kiwi, un bar a Greenwich Village, finiva per addormentarsi lì. Iniziò anche a perdere la vista. Fu portato sulla Costa Occidentale da alcuni amici, le cose andarono meglio per un pò e il suo talento magico ricominciò a splendere.
Presto, Francis divenne abituale intrattenitore nella sala da Close-up del Magic Castle.
Purtroppo, non riusciva a stare lontano dalla bottiglia, peggiorò finché non fu più responsabile delle sue azioni e anche i suoi migliori amici iniziarono ad evitarlo. Alla fine venne escluso anche dal Castello che amava.
Nel 1975 fu ricoverato in un ospedale di Hollywood, in California, come "John Doe" dopo essere stato trovato privo di conoscenza, molto probabilmente a causa del bere con cui combatteva da anni. Dopo alcune settimane fu trasferito in un centro di convalescenza, dove morì il 27 dicembre 1975, all'età di 63 anni.
Carlyle contribuì con quattro effetti a "Stars of Magic": "Decapitation" un effetto con i fiammiferi, "Homing Card", "Wrist Watch Steal" e "Travelling Coin"; tutti e quattro pubblicati sulla serie 4, 1948, Inc.
Roger Pierre nel 1975 ha dedicato un intera opera alla magia di Carlyle, intitolata: "The Magic of Francis Carlyle".
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John Ramsay 🎧
Nasce in Scozia, ad Ayr il 13 marzo del 1877. Fu un prestigiatore amatore che vinse, nel 1955 il FISM nella sezione micromagia e venne eletto presidente dell’ IBM british ring. Veniva definito da Alex Proctor, ex presidente della Scottish Conjurers' Association come “ il mago che amava ingannare i prestigiatori “. Figlio di un falegname, si avvicinò alla magia all’età di 7 anni, quando sua madre gli mostrò qualche piccolo effetto, incoraggiandolo molto in questo percorso, consigliandogli di spendere i suoi risparmi di ragazzino in giochi di magia e puzzle. Il suo principale impiego era dietro al banco di un suo negozio di alimentari, molto del suo repertorio nasce proprio da lì, con oggetti che a prima vista possono sembrare di non facile reperibilità per molti, ma onnipresenti nel suo negozio, come la moneta che passa impossibilmente all’interno di una giara di vetro. È principalmente conosciuto per avere ideato effetti diventati, oramai di culto, come “ Cylinder and Coin “ o “ Coin in the hat “, altri effetti che lo resero celebre furono una sua versione di “ cups and balla “, “ card to pocket “, “ four little beans “ o “ triple restoration “; una menzione non può, inoltre, mancare verso il suo “ ramsay subtlety “, il “ ramsay palm “ o all’enorme contributo dato alla manipolazione di ditali. Importantissimo il suo studio sulla misdirection, e sulla perfetta gestione dello sguardo. Una delle sue affermazioni più note era infatti: ” If you want them to look at you, look at them. If you want them to look at 'it', look at 'it'.".Nel corso della sua vita esegue tre viaggi in America ( il primo nel 1934, gli altri nel 1936 e nel 1939 ), in questi viaggi ha la possibilità di incontrare e ricevere la stima di alcuni dei più famosi e importanti artisti dell’epoca, nomi come Theodor Anneman ( “ ... who hasn’t heard of john ramsay and the way he outdistances everyone with his close-up thimble and Coin work? “ - the jinx - ) e T.Nelson Downes ( “ john, I would willingly walk three hundered molesta to see you performe “ cit. ). Conobbe anche Dai Vernon nel 1939, ma lo vide performare solo nel 1950; entrambi si rispettavano molto e John descrisse Vernon come il più elegante artista di close-up che avesse mai visto, lodando la sua creatività. Come artista si esibisce principalmente in congressi magici, in cui si diletta a stupire e lasciare i professionisti a bocca aperta usando routine composte da strutture astute ( talvolta paragonate a puzzle ) e una misdirection studiata al dettaglio. Altro suo palco è stato il suo negozio nella città di Ayr, dove tutt’oggi, alcuni cittadini più anziani, si ricordano di come, dopo avere inserito delle uova in un cartoccio, le uova sparivano magicamente. Di suo di è rimasto molto poco, molti suoi effetti sono andati perduti, in quanto lui non era solito ne’ scriverli ne’ spiegarli anche sotto compenso, preferiva, piuttosto, spiegarli a pochi “ eletti “ che prendeva come allievi. Poco prima della sua morte ( avvenuta il 19 gennaio 1962 ad 84 anni ) inizio a scrivere un’autobiografia, ma il tempo non gli permise di terminarla, fu il suo allievo Andrew Galloway a prendere in mano questo progetto per provare completarlo. I testi scritti in collaborazione al suo amico Victor Farelli e una trilogia e un set di dvd scritta e registrati dal suo allievo Andrew Galloway sono, oltre a piccoli interventi su riviste magiche come “ the gen “ o “ the sphinx “, i principali punti di riferimento per i suoi lavori. Importanti contributi al suo lavoro sono stati dati anche da artisti del calibro di John Carney. A pari passo con la magia, portava avanti attività sportive come l’atletica, il wrestling ( ha evitato la box per la sua bassa statura ) o il bowling. Fu anche un grande appassionato di arte in generale, si innamorò della fotografia, e divenne un eccellente ballerino da sala, tanto da essere spesso richiesto come giudice per alcune gare di ballo. Tra le altre cose era anche un eccellente giocatore di dama, ottenendo, addirittura, un pareggio sfidando Richard Jordan, campione mondiale del tempo. La sua più grande passione, magia a pare, fu il giardinaggio, tanto che la cittadina di Ayr, nel 1955, dedicò un terreno vicino al suo negozio a lui, nominandolo “ ramsay garden “.
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James Brown
James Brown nasce ad Huddersfield, Inghilterra. E' maestro di inganni psicologici e discorsi motivazionali. Si esibisce da oltre 20 anni ed è considerato come uno dei migliori performer del sud dell'Inghilterra - ottenendo il prestigioso titolo di Close Up Magician of the Year dal famoso Magic Circle nel 2006.
E' arrivato, anche, secondo all' "International Magic Convention Close-Up", sempre nel 2006. Negli ultimi 2 decenni James è stato ingaggiato come consulente per diversi programmi TV di alto profilo. Più recentemente James è stato uno dei soli 2 consulenti magici per l'acclamato Beyond Magic con DMC (Drummond Money-Coutts) per National Geographic. Programma di risonanza internazionale, è stato un lavoro d'amore che ha visto DMC esibirsi in illusioni mozzafiato in tutto il mondo, molte delle quali sono state create e prodotte da James.
E' stato anche consulente per la serie di successo di Channel 4: "TROY", offrendo le sue abilità come creatore magico. Eccellente oratore, da vita a seminari aziendali o lanci di prodotti.
Si esibisce in celebrazioni matrimoniali, feste private e convention aziendali. Oggi vive a Poole, Dorset, nel Sud dell'Inghilterra. Tra le sue pubblicazioni spicca, senza dubbio, la serie in 2 DVD "Professional Opportunist" nella quale la "Misdirection" gioca un ruolo fondamentale. -
Derren Brown
Nato a Croydon, situata nella zona sudorientale di Londra, il 27 Febbraio 1971, Derren Brown è un Mentalista e Ipnotista britannico. Attualmente è il più celebre Mentalista vivente.
Da ragazzino era timido, schivo e molto studioso. È stato istruito presso la prestigiosa scuola privata Whitgift, in South Croydon, dove suo padre era insegnante di nuoto. La madre è invece una ex modella divenuta poi receptionist. Ha anche un fratello, Dominic, 9 anni più giovane. Ha studiato Legge e Tedesco al College di Bristol.
Ha deciso di intraprendere la carriera di illusionista e ipnotista dopo aver visto uno show di Martin S. Taylor, ipnotista da palco e illusionista inglese, membro anche del Magic Castle di Hollywood. Specializzatosi in cartomagia, ha iniziato ad esibirsi, ancora al college, in bar e ristoranti per pagarsi le bollette. Nel 1992 ha messo in scena il suo primo spettacolo, proprio all’Università di Bristol. La svolta avviene nel 1998, quando il prestigiatore e comico inglese Jerry Sadowitz lo mette in contatto con gli autori della Objective Productions, una importante casa di produzione televisiva, con cui lavorerà a “Mind Control”.
Le sue esibizioni, come lui stesso dice, sono un misto di magia, suggestione, psicologia, depistaggio e spettacolo. Considera l’espediente della lettura del pensiero una spiegazione da pigri, preferendo l’esplorazione dei suoi “metodi” attraverso principi psicologici tangibili.
Il suo show attraversa l’intero spettro delle possibilità offerte dal Mentalismo. Effetti ipnotici si alternano a premonizioni, fenomeni telepatici a letture del pensiero e manifestazioni spiritiche a prove di chiaroveggenza. Esperto di messaggi subliminali, ipnosi e linguaggio del corpo, i suoi show si presentano come delle autentiche manipolazioni psicologiche. Derren Brown è anche un ottimo reader ed abilissimo nella tecnica del fishing. Ha inoltre dichiarato di non aver mai fatto uso di compari nei suoi show televisivi.
Tra i suoi stunt nelle apparizioni televisive, celebri saranno la controversa Roulette Russa nel 2003, “The System” del 2008, in cui prevedeva l’esito delle corse dei cavalli e, più di ogni altra, la previsione dei numeri della lotteria del 2009 nella TV nazionale britannica.
Nel 2020 ha scritto il suo decimo spettacolo, “Showman”. La cronologia dei suoi show teatrali vede “Live” nel 2003, “Something Wicked This Way Comes” nel 2005, “Mind Reader - An Evening of Wonders” nel 2007, “Enigma” nel 2009, “SvengalI” nel 2011, “Infamous” nel 2013, “Miracle” nel 2015, “Underground” nel 2017 e “Secret” nello stesso anno. Ha scritto due libri per addetti ai lavori, “Pure Effect” nel 2000 e “Absolute Magic” nel 2001, e due per il grande pubblico, “Tricks of the Mind” nel 2007 e “Confessions of a Conjuror” nel 2010. Ha firmato sei show televisivi: “Mind Control” nel 2000, “Trick of the Mind” nel 2004, “Trick or Treat” nel 2007, “The Events” nel 2009, “Derren Brown Investigates” nel 2010 e “The Experiments” nel 2011.
Ha frequentato un corso di PNL con Richard Bandler perché, dopo sei anni di pratica come ipnotista, pensava di diventare un ipnoterapeuta e voleva ottenere delle qualifiche di un certo livello per farlo a tempo pieno. Ha poi dichiarato che la frequentazione di quel corso lo ha allontanato da questa ambizione e che ammira Bandler solo in qualità di showman.
Era un cristiano evangelico. A 20 anni, dopo aver provato a rafforzare la propria fede leggendo la Bibbia e i testi Cristiani, diventò ateo e fortemente scettico. Grande critico del fondamentalismo religioso e del paranormale, smaschera i ciarlatani replicando i loro trucchi sul palco.
Le sue altre passioni sono la pittura, l’impagliatura e la fotografia. Ha due cani ed un pappagallo, di nome Figaro. Non sa guidare e gli piacerebbe saper suonare il pianoforte. Nel 2007 ha dichiarato la sua omosessualità all’Independent. Nel 2011 ha affermato, in un’intervista con Radio Times, di essere molto felice ed in una relazione. Ha vinto, nel 2017 e grazie al suo spettacolo “Secret”, il New York Drama Desk Award. -
Roy Walton
Roy walton, nato a Londra nell'aprile del 1932, fu un famoso e importante prestigiatore inglese specializzato nel settore cartomagico.
Si appassionò alla prestigiazione alla tenera età di 8 anni e, col tempo, divenne conosciuto in tutto il mondo come creatore di centinaia di effetti cartomagici come "The Smiling Mule" e "Collectors". Fu anche colui che rese famoso "card warp", celebre effetto creato dal prestigiatore Jeff Busby. Fece da mentore a numerosi maghi scozzesi, tra cui Jerry Sadowitz, R Paul Wilson e Peter Duffie.
Scrisse molti fascicoli, articoli di riviste e libri. Molti di questi lavori vennero raccolti e pubblicati da lui stesso in 3 volumi: the complete Walton volume 1/2/3, pubblicati, rispettivamente, nel 1981, nel 1988 e nel 2016.
Visse e lavorò a Glasgow, in Scozia, per molti anni, ma, purtroppo, ci lasciò all'età di 87 anni il 3 febbraio del 2020. -
Tony Corinda
Tony Corinda, nome d’arte del britannico Thomas William Simpson, è tra i volti più iconici del Mentalismo. Nato il 17 Maggio 1930, non ha reso noto il suo luogo di nascita. Si crede sia nato a Mill Hill, quartiere di Londra. Adottò il suo nome d’arte, che deriva dal nome Conradi, quando iniziò a lavorare come Mentalista nel Regno Unito.
Tra gli anni ’50 e gli anni ’60 aprì due negozi di magia a Londra, in cui vendeva ogni genere di effetto, con particolare attenzione verso i prodotti per il Mentalismo.
Per Corinda la lettura del pensiero è spesso noiosa ed è raro trovare un performer capace di intrattenere il proprio pubblico con il solo mentalismo.
Tra il 1958 e il 1960 pubblicò una serie di 13 opuscoli, chiamati da lui “gradini”, in cui insegna i segreti del mentalismo, dai trucchi al look, dalla pubblicità alla presenza scenica. Nel 1968 Louis Tannen pubblicò a New York l’intera raccolta dei gradini di Corinda in un unico volume di 420 pagine, oggi considerato tra i capisaldi del Mentalismo moderno.
È membro onorario del Magic Circle di Londra dal 1959, quando venne premiato con il più alto grado di appartenenza (membro dell’Inner Magic Circle). La PEA (Psychic Entertainers Association), durane il convegno annuale che tenne ad Atalanta nel 1994, fissò i suoi 13 Gradini come tema principale dell’anno. Sempre la PEA gli ha poi conferito il “Blackpool Award” per gli “straordinari contributi nell’Arte del Mentalismo”. Nel 2009 Richard Osterlind ha pubblicato 4 DVD in cui ha adattato alla piattaforma video la sua opera.
Morì l’1 Luglio 2010. -
Jasper Maskelyne
Jasper Maskelyne, figlio di Nevil Maskelyne, è nato a Londra nel 1902 e, come il padre, è stato un famoso illusionista.
Tra gli anni ‘30 e ‘40 prese il via la sua carriera teatrale ed ebbe successo come mago da scena. Nel 1936, Maskelyne pubblica un libro “Maskelyne’s book of magic”, ristampato nell’agosto del 2009.
Nel 1937, Maskelyne, partecipa a un film chiamato “The famous illusionist”; in una scena di questo film Jasper mangia un scatola di lamette per rasoi.
Jasper Maskelyne, tuttavia, è ricordato per le storie che si raccontano riguardo al suo periodo nell’esercito britannico durante la seconda guerra mondiale.
Jasper fu al servizio dell’intelligence militare britannica e il suo compito era quello di ideare tecniche di mascheramento e mimetizzazione su larga scala che permisero agli alleati di far fallire molte azioni belliche tedesche nel nord africa.
Tra la sue imprese quella più incredibile è sicuramente l'aver nascosto il porto di Alessandria d’Egitto con l'aiuto dei collaboratori della sua unità: “the magic gang”.
Durante la seconda guerra mondiale l’aviazione italo-tedesca concentrava parte del fuoco e dei bombardamenti sulle coste dell’Egitto. ciò che fece Maskelyne fu fu quello di far sparire il porto e permettere che le navi di supporto e rifornimento percorressero il Canale di Suez e lo fece in maniera assolutamente brillante: prima di tutto realizzò a 10 miglia di distanza un porto fantoccio in legno, metallo, paglia e fango. Successivamente, con un gioco di veli, specchi e luci, fece sparire nella notte il porto di Alessandria e abbagliò i bombardieri tedeschi, con potenti riflettori che dominavano la parte sovrastante il Canale.
Il migliore dei suoi progetti dal punto di vista ingegneristico, fu quello di creare a El Alamein, nel 1942, una propria divisione corazzata in cartone e legno, con tanto di suoni e rumori prodotti da parti meccaniche, manichini e carri armati, che furono mandati in prima linea contro le truppe tedesche mentre la vera divisione, camuffata da convoglio, aggirava la divisione tedesca, così da poterla attaccare di sorpresa. Questa azione militare ebbe successo e così l’Inghilterra sgominò la temuta armata di Rommel sul Canale di Suez,da dove gli americani, assieme agli inglesi, prenderanno poi il controllo del Mediterraneo.
Inoltre, nel giugno del 1944, pochi giorni prima del D-Day, con movimenti di finti camion e carri armati gonfiabili, fece credere a Hitler che quello che conosciamo come lo sbarco in Normandia sarebbe avvenuto a Calais, depistando ancora una volta i tedeschi.
Ci sono due libri che descrivono le imprese di Maskelyne durante al guerra: "Magic: top secret" del 1949 pubblicato da un anonimo; "The war magician: the true story of Jasper Maskelyne" del 1985 scritto da David Fisher.
Tuttavia questa potrebbe non essere ciò che è realmente accaduto, infatti ci sono teorie contrastanti.
Nel 1940 Jasper era nel castello di Farnham, un centro di addestramento dell’unità di mascheramento. Nello stesso periodo si trovava lì anche il poeta inglese Julian Otto Trevelyan che scrive di Maskelyne: “ci ha intrattenuto con i suoi trucchi la sera, ma era piuttosto infruttuoso nel mimetizzare portapillole” (i portapillole nel gergo militare sono piccoli bunker con qualche feritoia per le armi).
Maskelyne stato poi brevemente un membro della “Geoffrey Baekas’ camouflage unit” a Helwan, vicino al Cairo, che è stato istituito nel novembre 1941. E' stato fatto capo della "Camouflage Experimental Section" ad Abassia. Nel 1942 questo progetto fu chiuso perché infruttuoso e Maskelyne fu trasferito al benessere, in altre parole intratteneva i soldati con giochi di magia.
Peter Forbes, scrittore e giornalista scientifico, nel suo libro intitolato “Mimetismo e camuffamento” scrive: “il contributo del mago è stato o assolutamente centrale, se si crede al suo biografo, o molto marginale, se si crede a ricerche più frequenti”. Inoltre si dice che David Fisher; autore della biografia di Maskelyne, fosse sotto l’incantesimo del mago durante la scrittura.
Uno studio dello storico Richard Stokes sostiene che gran parte delle operazioni descritte in “Magic: top secret” sono inventate e che non è mai esistita nessuna Magic gang.
Christian House, un critico, dice che Maskelyne “fu uno dei membri più brillanti dell’unità mimetica, ma ha insabbiato la sua reputazione come un veicolo nel deserto”, riferendosi alle storie che raccontava.
David Hambling, un giornalista, scrive su Wired, una rivista americana, che a leggere il libro di Fisher si potrebbe pensare che Maskelyne abbia vinto la guerra da solo, inoltre nega l’occultamento del porto sul canale di Suez perché le luci abbaglianti che avrebbero accecato i bombardieri non sono mai state costruite (anche se un prototipo una volta fu testato).
Una delle poche cose certe che si sa che sono state fatte da Jasper, è il suo lavoro svolto nell’MI9, nel quale entrò grazie al brigadiere Dudley Clarke. In questa unità, Jasper, creò piccoli dispositivi che servivano ai soldati in caso venissero catturati: come strumenti nascosti nelle mazze da cricket, lame all’interno di pettini e mappe su piccoli oggetti come le carte da gioco.
Jasper Maskelyne morì da solo dimenticato dal mondo in Kenia a Nairobi a causa di problemi con l’alcool nel 1973.
Nel 2002 “The guardian”, un quotidiano britannico, ha scritto: “Maskelyne non ha ricevuto alcun riconoscimento ufficiale. Per un uomo vanitoso questo è stato intollerabile ed è morto ubriaco ed amareggiato. Dà alla sua storia un senso di brio senza il quale non avrebbe nulla di interessante”
Non si sa ancora come siano andate veramente le cose, si potrà far luce sull’argomento e chiudere il dibattito nel 2021, perché verranno desecretati i fascicoli bellici britannici riguardanti la seconda guerra mondiale.
La storia di Jasper Maskelyne, vera o falsa che sia, è molto avvincente tanto che nel 2003 era stato proposto un film dove Jasper sarebbe stato interpretato da Tom cruise; il film si basava sul racconto di Fisher ed è stato abbandonato perché non si avevano basi sufficienti su cui procedere. Nel 2015, però, l’attore inglese Benedict Cumberbatch ha firmato per il ruolo del mago, il film è ancora in sospeso nell’attesa che un regista accetti il progetto.
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Ron Wilson 🎧
Ron Wilson nacque il primo Ottobre 1926 a Dundee, una città di mare situata a Est della Scozia. Egli si faceva chiamare "The Uncanny Scot" (tradotto: lo scozzese misterioso) e con il suo marchio comico si esibì in tutto il mondo, in nazioni come Russia, Cina, Africa, Giappone, India, Svezia, Hong Kong e nella mitica città di Las Vegas. Lo scozzese infatti è stato un "all round artist": si esibiva in situazioni di close-up formale, magia da scena parlata e manipolazione. Ron aveva la capacità di essere un ottimo performer anche in situazioni particolari; si dice che detenga il record per aver fatto uno spettacolo con il minor numero di persone (solamente 1), e non solo, Max Maven racconta che riuscì ad ottenere la massima attenzione da un pubblico di strip-club.
Ron Wilson si appassionò alla prestigiazione dopo aver visto il mago Dante esibirsi nella sua città. Successivamente, all'età di nove anni, Ron tenne il suo primo spettacolo in un hotel in Irlanda durante un viaggio di vacanza con la famiglia.
A diciannove anni, dopo il servizio militare, si unì al Dundee Magic Circle, dove divenne amico intimo di Harry Carnegie (fondatore) e Johnny Geddes . Inizialmente Wilson provò a lavorare nell'attività di suo padre, ma alla fine decise di cercare fortuna in Canada nel 1952. Durante il viaggio, prima di attraversare il fiume che separa gli Stati Uniti dal Canada, in particolare, Detroit da Windsor, Ron conobbe Karrell Fox e Milt Kort. Una volta raggiunta la destinazione conobbe il suo futuro vicino di casa: Larry Jennings . Negli anni seguenti Wilson ha girato nella Cfac-TV e nella più importante rete televisiva canadese (CBC-TV) a Toronto e si è esibito nei club nei dintorni di Detroit e Toledo.
Successivamente nel 1966 lasciò il Canada per trasferirsi in California dove, al Magic Castle, divenne un performer pluripremiato, nonché membro del consiglio di amministrazione fino ad ottenere la carica di presidente. Quì Ron Wilson ha vissuto la sua lunga vita di successo profondamente assorbita dall'arte, dalla cultura e dagli affari della magia. Inoltre nel libro "Tales from the Uncanny Scot" Ron racconta dei suoi anni al Castel e di tutte le persone che ha incontrato lungo la strada: i suoi amici intimi hanno incluso personaggi leggendari come Dai Vernon, Cary Grant, Miller, Crandall, Platt, Jennings, Ose e Billy McComb e personaggi meno conosciuti come Jim Carazini, Luke McKissack e Jamal Rofeh.
Iniziò, inoltre, ad esibirsi in feste di celebrità nelle case di Beverly Hills e a lavorare su navi da crociera. Interpretò ruoli anche in alcune serie televisive come:"Fantasy Island", "Rhoda" e "Ironside" facendo da consulente tecnico o "imprestando" le mani per gli attori che recitano il ruolo di un giocatore d'azzardo.
Ron Wilson inoltre creò/migliorò alcuni effetti tra cui: micromacro, il giornale rotto e ricostruito, un effetto con le cornamuse, the highland hop, ecc. Scrisse anche alcune note di conferenza e due libri: "The Uncanny Scot", e "Tales from the Uncanny Scot".
La sua carriera durò oltre settant'anni fin quando, purtroppo, il 17 dicembre 2010 morì d'infarto a Los Angeles.
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Guy Hollingworth 🎧
Guy Hollingworth é un prestigiatore, autore e conferenziere inglese noto in tutto il mondo. Specializzato principalmente nella cartomagia, egli é conosciuto per le sue strabilianti performances, per i suoi libri (specialmente "Drawing Room Deceptions") e per le sue conferenze all'interno delle quali presentava sempre routines originali mai viste prima.
Hollingworth nacque il 1974 e si interessò per la prima volta alla magia all'età di 13 anni, quando era uno studente alla "St. Paul's School", una scuola privata situata a Londra. All'interno della scuola vi era un club magico chiamato "The Prestige Society" e Guy poteva scegliere se iscriversi a una classica attività, come a esempio uno sport, oppure a questo club. Senza esitare scelse questo club magico. All'inizio il suo interesse non era grandissimo per quest'arte, ma continuò a seguire i corsi lo stesso.
Tutto ciò cambiò nel momento in cui vide performare in TV Channing Pollock in una serie di Thames Television "The Best Of Magic", programma trasmesso negli anni 1989-1990. Guardando Pollock si rese conto di quanto amasse le sue performances e quindi volle anche lui iniziare a imparare la magia, l'unico problema era che nelle sue esibizioni Pollock si esibiva dinanzi a un grande pubblico su un palco e ciò fu un grande ostacolo per Hollingworth, dato che lui era molto giovane e non poteva avere la disponibilità di performare su un palco. Per fortuna, sempre nello stesso periodo, Guy vide Ricky Jay performare sempre in una serie televisiva (questa volta era una serie di Open Media trasmessa su Channel 4 nel 1990-1992 di nome "The Secret Cabaret"), con la differenza che Ricky performava davanti a un pubblico molto più ristretto e ravvicinato (la famosissima close up magic). Ciò diede una grandissima ispirazione a Hollingworth a praticare la magia, poiché in questo modo poteva sia impararla che performarla.
Guy iniziò la sua carriera di performer con uno spettacolo all'Open Day della sua scuola, da quel momento in poi iniziò a performare in moltissime situazioni lavorative (close up itinerante, palco, salone, feste aziendali...). Fece anche molte apparizioni televisive, soprattutto nel Regno Unito (apparve a: "Heroes of Magic", "Britain's Worst Cheats", "50 Greatest Magic Tricks" e a "History of Magic - Close Up Magic"), ma anche negli USA (in "The World's Greatest Magic III"), in Portogallo (in "Illusoes with Luis de Matos") e persino in Giappone (in "The five Greatest Magicians in the World"). Nell'agosto del 2008 presentò al Comedy Festival un programma intitolato "Expert at the card table", basato sulla misteriosa identità di Erdnase, pseudonimo dello scrittore del famosissimo libro del 1902 "The Expert At The Card Table".
Come detto in precedenza, Guy Hollingworth é conosciutissimo per i suoi libri, per le sue lectures e per i suoi effetti originali. Il suo libro che lo rese più famoso é "Drawing Room Deceptions" pubblicato da Mike Caveney's Magic Words nel 1999. Ma questa non é l'unica pubblicazione scritta che Guy ha fatto, infatti pubblicò anche 2 note di conferenza, una dedicata alla sua partecipazione al FISM del 2015 ("FISM lectures note") e l'altra dedicata al processo creativo ("Waiting For Inspiration") e un fascicolo dedicato alla cartomagia chiamato "Quartet".
Guy é stato protagonista anche di molti DVD: "The London Collection" (1996), "The Hollingworth Collection" (all'interno del quale vi é contenuta la spiegazione della sua routine più famosa: "The Reformation", forse la migliore versione di torn-and-restored card, routine venduta anche a parte in un download chiamato "The Reformation") e "Routines".
Nonostante le sue grandissime capacità performative e le sue ancor più grandi potenzialità nel diventare un cosiddetto worker (nel gergo magico il "worker" é colui che ha fatto della magia la sua principale fonte di sostentamento economico), la magia non é mai stata il suo lavoro principale. Infatti egli, dopo aver conseguito lo studio di due lauree (una in industrial design e la seconda in legge) iniziò a lavorare come "barrister" (cioè un avvocato di alto livello), che tuttora é la sua occupazione.
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Paul Daniels
Nato il 6 aprile 1938 nella zona di South Bank a Middlesbrough, Newton Edward Daniels (in arte Paul Daniels) è stato un prestigiatore inglese e presentatore televisivo.
L’interesse di Daniels verso la magia iniziò all’età di 11 anni quando, durante una vacanza, lesse un libro intitolato “How to Entertain at Parties”. Iniziò a “seguire” la magia come hobby, intrattenendosi occasionalmente a feste e club giovanili e solo in seguito facendo spettacoli per i colleghi militari durante il suo servizio nazionale. Dopo essere tornato alla vita civile, continuò a sviluppare e migliorare la sua magia esibendosi in diversi club la sera. Una svolta importante nella sua carriera arrivò nel 1969, quando gli fu offerta una stagione estiva a Newquay in Cornovaglia. Decise di vendere la sua attività di drogheria per provare a intraprendere la carriera da prestigiatore a tempo pieno.
Divenne famoso grazie alla sua serie televisiva “The Paul Daniels Magic Show”, che andava in onda sulla BBC tra il 1979 e il 1994 ma anche per il suo slogan “You’ll like this…not a lot, but you’ll like it!” ovvero “Ti piacerà…non molto, ma ti piacerà!” . Altro avvenimento che gli portò notorietà fu il matrimonio con la sua assistente Debbie McGee.
Nel 1982 ricevette il premio “Magician Of The Year” dalla Academy Of Magical Arts (fu il primo prestigiatore non americano a riceverlo). Vinse la Golden Rose di Montreaux nel 1985. Era inoltre membro dell’ Inner Magic Circle.
Daniels era definito come “The Godfather of Magic”, ovvero come “il padrino della magia” e fu riconosciuto come colui che aveva ispirato molti prestigiatori alle prime armi, divenuti poi professionisti nel corso del tempo.
Il 20 febbraio 2016, Daniels cadde e fu portato in ospedale, dove venne curato dal medico personale. Tuttavia, poco tempo dopo, i medici scoprirono che aveva un tumore incurabile al cervello. Morì meno di un mese dopo, il 17 marzo, all’età di 77 anni.
Tra i vari tributi che ricevette, quello di Dynamo fu molto commovente: “Paul è stato davvero un gigante del mondo dello spettacolo che ha davvero definito la magia per oltre 20 anni. In qualità di mago della classe operaia del Nord, è stato personalmente una grande fonte di ispirazione per me e so che ha ispirato innumerevoli maghi provenienti da tutto il mondo. Sarà conosciuto per sempre come uno dei grandi di tutti i tempi”. -
Ben Earl
Benjamin Earl (spesso abbreviato Ben Earl) è un prestigiatore inglese nato il 24 ottobre 1981 a Londra, che vive a Bournemouth, cittadina sulla Manica.
Appassionato fin da ragazzino di magia, con un fascino speciale per il mondo del gioco d'azzardo, diviene performer professionale poco più che ventenne. Divulgatore e formatore, è protagonista di diversi DVD e autore di libri. Da qualche hanno ha fondato, insieme a una cerchia di sodali, Studio 52, progetto in cui confluisce il suo approccio didattico, la sua filosofia magica e la sua linea commerciale (www.studio52magic.com).
Apparso nell'episodio pilota di Penn & Teller: Fool Us nel 2011, è uno degli undici prestigiatori protagonisti della prima stagione della trasmissione, ed è riuscito a ingannare la celebre coppia magica esibendosi in una routine molto naturale e sfidante sul tema di Dai Vernon Cutting the Aces (classico che compare in Stars of Magic), con una rielaborazione a partire dalla Fabulous Ace Routine di Henry Christ.
Di bella presenza, forse a tratti eccessivamente ammiccante e consapevole, aggiunge a una tecnica molto fluida, una cura attenta dei dettagli psicologici. Lavora a una grande pulizia e naturlezza delle mosse che gli consente di esprimersi in una forma di improvvisazione magica jazzistica, a partire dalla solida maestria acquisita.
È stato ideatore e protagonista di una mini serie di quattro episodi per Channel 4, ora su Prime Video Usa (Ben Earl: Trick Artist), nella quale mette in scena alcuni classici come Bullet Catch, dimostrazioni di pickpocket, rielaborazioni di grandi illusioni del passato (di Houdini fra gli altri), ed esibizioni di destrezza manuale, intorno a cornici narrative e nuclei tematici quali il crimine, la scienza, il denaro, l'arte.
Nel suo libro più importante, Less is More (Vanishing Inc, 2017), nel quale confluiscono tre precedenti fascicoli autoprodotti (Less is More, 2012; Less is More 2, 2013; Less in More Bonus, 2015), riassume pensiero e pratica di anni, a partire dalla routine (Real Ace Cutting) che portò in TV: un esempio, fin dal titolo, della tensione verso
l'essenziale e l'autenticità che contraddistingue tutto il suo approccio, sfociando in una nonchalance performativa notevole e convincente.
Nei suoi primi DVD, il trittico Past Midnight (2007), racconta, in una cornice un po’ dark, tecniche e giochi di carte piuttosto ricercati: alcuni propendono alla pura esibizione di stile, ma altri, in particolare seguendo il filone delle late night locations o intorno al tema della carta pensata, mostrano elementi di forza e originalità.
I suoi DVD più recenti (Real Ace Cutting, Real Deck Switches, Real Coin Magic), che giocano sull'anagramma di Earl ("real") sottolineando la ricerca di scioltezza e semplicità che simulino un'esperienza di realtà (dal punto di vista dello spettatore) sono un buon complemento agli scritti dell'autore, che di recente sono stati arricchiti dai volumi Roleplayer (2018) The Shift (2018), The Shift Vol.2 (2019), The Shift Vol.3 (2020), molto curati della confezione e con l’ambizione di andare in profondità di tecnica e teoria. Ci si può fare un'idea dell’approccio e dello stile di pensiero di questo artista ascoltando gli episodi del recente podcast The M-world, disponibile su Spotify: chiacchiere in libertà ai tempi del lockdown, ora divaganti ora illuminanti, ricche di spunti (https://open.spotify.com/show/4yPwSODA3GCcO1UBMclO9n?si=XQRVavDlR4C_zzfsUKkZlQ).
Nel periodo pandemico, Earl ha anche prodotto e distribuito, in streaming live e poi come download, diversi Deep Magic Seminars (2020 e 2021), in cui, ripartendo analiticamente dallo studio delle tecniche di base, e focalizzandosi su alcuni aspetti (falsi miscugli, impalmaggi, scambi di mazzo…) espone le sue idee, tecniche e finezze. -
Al Koran
Al Koran fu il mentalista britannico che diede il nome al "Koran Deck" e lo rese popolare, fu conosciuto anche per essere un abile esecutore dell'effetto noto come "Flying Ring".
Al Koran, pseudonimo di Edward Charles Doe, nacque il 4 marzo 1917 a Upper Clapton East London.
Alla tenera età di 12 anni, dopo aver aiutato Pins Draper (performer di strada) con qualche favore, questo decise di ringraziarlo insegnandogli alcuni giochi di prestigio di base.
Questa esperienza rappresentò il suo avvicinamento alla destrezza manuale per la quale divenne noto a Londra e dintorni prima di sviluppare l'interesse per il mentalismo.
All'età di 15 anni divenne il membro più giovane del Magician's Club di Londra.
Successivamente, dopo aver lavorato per un po' come parrucchiere, decise di dedicarsi al mentalismo diventando così un professionista.
Fu ritenuto dotato di poteri paranormali, che dichiarò essersi manifestati all'età di sette anni.
"Possedevo degli istinti extra-sensoriali e un sesto senso soprannaturale".
Al Koran partecipò alla Seconda Guerra Mondiale e in quel periodo si esibì spesso per l'ENSA (organizzazione fondata nel 1939 per fornire intrattenimento al personale delle forze armate britanniche durante il conflitto).
Nel 1945 divenne il membro più giovane ad aver ricevuto la medaglia d'oro della London Society of Magicians.
Nel 1947 sviluppò uno spettacolo di cabaret che diventò ricercato nei club locali e negli hotel.
Tra le sue pubblicazioni è stato pubblicato in Italia il volume Fate scaturire il potere magico del vostro spirito (traduzione del libro pubblicato in Gran Bretagna nel 1965 ed intitolato How to Bring Out the Magic in Your Mind).
Negli anni 50 venne commercializzata una versione 1-0-1 del Forcing Deck di Bagshawe, conosciuta come "Koran Deck" (anche se l'idea di un Forcing Deck con ordine ciclico è di circa trecento anni più vecchia). Fu dopo questa pubblicazione che Edward Charles Doe assunse lo pseudonimo di "Al Koran".
Nel 1968 cominciò ad eseguire l'effetto noto come "Flying Ring" (effetto in cui un anello preso in prestito svanisce e si trova poi attaccato alla custodia del portachiavi del prestigiatore), inventato nel 1784 dal celebre prestigiatore italiano Giuseppe Pinetti.
Fu spesso ospite dell'Ed Sullivan Show.
Emigrò negli Stati Uniti nel gennaio 1969, prima a Cleveland e successivamente si stabilì a Chicago, dove morì di cancro il 12 giugno 1972.
Bibliografia:
http://www.geniimagazine.com/wiki/index.php/Al_Koran
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Al_Koran
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Al_Koran
https://magictricksforkids.org/history-of-magic-al-koran/
Rivista Club 71, Christmas 1995
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Dai Vernon
Dai Vernon, nato David Verner l'11 giugno 1894, fu un prestigiatore Canadese.
Esperto in abilità di mano e dotato di un'immensa conoscenza, gli fu sempre garantito il rispetto di tutto il mondo magico e il soprannome di "The Professor".
Vernon si innamorò della magia quando aveva solo 8 anni, dopo che suo padre lo portò ad uno spettacolo.
Il primo libro di cui entrò in possesso, fu una delle prime edizioni del più famoso libro di cartomagia mai scritto: "L'Esperto al Tavolo da Gioco" di S. W. Erdnase. Memorizzò l'intero contenuto del libro a soli 13 anni.
Si narra che un altro giovane mago, durante un incontro, una volta gli chiese che tipo ti magia egli facesse. Vernon rispose chiedendo di nominare una carta: prese un mazzo dalla sua tasca, girò la prima carta la quale si rivelò essere esattamente la carta nominata.
Dopo questo miracolo, la sua unica affermazione fu: "Questo è il tipo di magia che faccio io. Che tipo di magia fai tu invece?"
Harry Houdini (che nei suoi primi anni si pubblicizzava come "The King of Kards") diceva spesso che avrebbe potuto scoprire qualsiasi trucco guardando l'effetto solamente 3 volte. Vernon mostrò ad Houdini un gioco dove presa la prima carta del mazzo e persa in centro ad esso, dopo pochi istanti la selezione tornava magicamente in cima.
Houdini guardò Vernon performare il gioco sette volte, insistendo ogni volta perchè venisse ripetuto.
Alla fine la moglie di Houdini, e gli amici di Vernon freddamente constatarono: "Affronta la realtà Houdini, sei stato fregato".
Per i 4 anni successivi a questo episodio, Vernon usò nella sua pubblicità il titolo di "The Man Who Fooled Houdini".
Vernon fu maestro di molti nomi importanti dell'ambiente magico quali Ricky Jay, Persi Diaconis, Doug Henning, Bruce Cervon, Larry Jennings , Max Maven, Michael Ammar e John Carney.
Visse gli ultimi 30 anni della sua vita performando come prestigiatore ufficiale del Magic Castle di Los Angeles.
Morì il 21 agosto 1992. -
Ed Marlo 🎧
Ed Marlo, nato Edward Stephen Malkowski il 10 Ottobre 1913 a Chicago, fu un prestigiatore specializzato in cartomagia.
Si riferiva a se stesso con il termine "Cardician", un termine coniato da lui, diventato uno dei termini magici più famosi. Viene usato specificatamente per definire un mago che fa unicamente magia con le carte.
La sua carta preferita era il sette di quadri, tant'è che sua moglie si premurava che ci fosse sempre una cospicua quantità di 7 di quadri nella sua giacca!
La sua professione era quella di meccanico. Fece modifiche alle macchine dell'officina per fare in modo che quello che doveva essere prodotto in 8 ore venisse prodotto in una soltanto cosicché, essendo l'unico a conoscenza di questa informazione, potesse esercitarsi le restanti 7 ore ogni giorno.
Sostanzialmente veniva pagato per allenarsi con le carte.
Marlo fu un autore molto prolifico: stese oltre 60 opere tra libri e manoscritti, e contribuì ad oltre 2000 effetti in ambito cartomagico.
Nonostante ciò non si limitava esclusivamente alle carte, anzi pubblicò anche lavori sulla monetomagia e la magia con i dadi.
La sua prima pubblicazione fu nel 1938, "Pasteboard Presto". I suoi lavori più famosi sono "The Cardician" e "Revolutionary Card Technique", che venne pubblicato inizialmente in una serie di opuscoletti poi riuniti sotto un'unica pubblicazione.
Scrisse oltretutto una serie di manoscritti privati che avevano solo i migliori cartomaghi dell'epoca. Tra questi sono inclusi "Riffle Shuffle Systems", "Patented False Shuffle", "Faro Controlled Miracles" e tanti altri. Sono estremamente rari e ricercati.
Marlo fu anche autore della sua personale rivista chiamata "Marlo Magazines", da ricordare che ogni pubblicazione conta più di 200 pagine. Anche questi molto rari e costosi.
Marlo raramente dava lezioni di magia, piuttosto si riuniva ai cosiddetti "Marlo Tables" assieme ad altri prestigiatori (Tra cui ricordiamo Simon Aronson) e si esibì raramente Chicago.
Sappiamo che ci sono molte polemiche intorno alla figura di Marlo: spesso è stato accusato di aver pubblicato come sue tecniche non sue come per esempio la conta ATFUS, oppure il cosiddetto "Marlo Tilt".
Morì il 7 Novembre 1991
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Bill Malone
Nato il 22 luglio 1958 a Chicago, Malone si appassionò alla magia all'età di 17 anni.
Ha iniziato performando in un locale chiamato Little Bit of Magic, nella zona sud di Chicago.
Dopo 5 anni a fare pratica in quel locale, Bill decise di frequentare il New York Lounge, un famoso Club magico nel nord di
Nel 1987, Malone si trasferì a Fort Lauderdale, dove aprì il suo locale magico-comico chiamato Houdini’s pub.
La sua carriera andò alle stelle dopo aver partecipato al TV show "The World’s Greatest Magic".
Tra le sue più grandi influenze si ricorda il grande cardician Marlo, al quale Malone ha tributato un set di 6 DVD chiamato "Malone meets Marlo", incentrato interamente sulla magia del maestro.
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Michael Ammar
Michael Ammar, ultimo di 4 figli, è nato il 25 luglio del 1956 a Logan, in Virginia, ed è uno dei massimi esperti di close-up, riconosciuto a livello mondiale come uno tra i più grandi performer viventi.
Nel 1982 gareggiò con maghi provenienti da più di 30 paesi per vincere la “Gold Medal in Close-Up Magic" a Losanna, in Svizzera.
Fu proprio negli anni 80 che Ammar sviluppò una forte amicizia con il suo mentore, Dai Vernon , la cui influenza si nota in ogni suo atto o show.
Ammar ha partecipato a molti show televisivi che ne hanno aumentato la popolarità in tutta la nazione, tra cui il Late Night Show di Letterman e molte puntate del The Tonight Show.
Si trasferì a Los Angeles, dove divenne un performer regolare alla Playboy Mansion, dimora e set fotografico delle conigliette più ambite del web.
Nel 1990, l’Academy of Magical Arts gli ha conferito 6 “Oscar” in altrettante separate categorie, il massimo numero per cui un mago è eleggibile.
Ha tenuto performance private agli Universal Studios e nello stato del Vaticano, nonchè al banchetto privato dell'elezione a Presidente di George W. Bush. -
Charlie Miller
Charles Earle Miller nacque ad Indianapolis il 25 maggio del 1909, fu autore e prestigiatore specializzato nell'abilità di mano.
Suo padre era un costruttore di pianoforti, così Miller sviluppò un'ossessione nei confronti dell’abilità di mano, e già all'età di 20 anni venne riconosciuto come uno dei più forti performer dello Stato.
Negli anni 30 collaborò con prestigiatori del calibro di Faucett Ross, Dai Vernon , Max Malini e molti altri.
Nel 1932 Miller e Dai Vernon, con il quale aveva stretto una buona amicizia, andarono in cerca di Allan Kennedy, collega che si diceva fosse in grado di distribuire carte dal centro del mazzo.
Miller fu votato una delle 10 Card Stars nel 1955 in un sondaggio fatto dal redattore di New Phoenix.
Alcune delle sue conoscenze magiche furono documentate nel libro "An Evening With Charlie Miller", scritto da Robert Parrish e pubblicato nel 1961.
Fu anche scrittore della serie "Magicana" sul Genii Magazine.
Si narra fosse un performer dotato di una grandissima memoria, e che potesse eseguire effetti mostrategli 50 anni prima senza sforzo alcuno.
Molti pensano che la sua tecnica fosse alla pari di quella di Dai Vernon .
A testimonianza di ciò le parole di Kaufman, il quale sostiene che in una lecture privata a casa di Herb Zarrow, vide Miller eseguire tutte le tecniche descritte in "The Expert at the Card Table" con una fluidità ineguagliabile. -
Simon Aronson 🎧
Simon Hirsh Aronson nacque il 13 settembre 1943 a Boston, figlio di Arnold e Annette Aronson.
Suo padre era un lobbista per i diritti civili, e promotore di tutti i tipi di programmi anti-discriminazione, sua madre era pittrice e artista, fu, infatti, grazie a lei che Aronson sviluppò un apprezzamento per l'arte moderna.
Visse a Chicago fino all'età di due anni e mezzo, poi, con la famiglia, si trasferì a Forest Hills dove visse fino ai nove anni per poi stabilizzarsi a Rye, New York.
La sua passione per la magia nacque sia guardando Dunninger in televisione, da cui infatti si appassionò al mentalismo, sia perché era un atleta terribile.
L'introduzione iniziale di Simon alla magia, all'età di circa 8 anni, avvenne attraverso una scatola magica, prima un set Mandrake Magic seguito da un set Gilbert Mysto Magic più grande. Iniziò, poi, a esibirsi per le persone e fare piccoli spettacoli nel cortile.
Nel 1952 la famiglia Aronson si trasferì a Rye, a soli tre isolati da Playland, che, oltre ad essere il secondo parco divertimenti più grande dello Stato di New York, aveva due negozi di magia e Simon ne divenne immediatamente un cliente fisso.
Da quel momento in poi, al di fuori dei suoi studi, la magia occupò praticamente ogni momento della sua vita. I suoi genitori incoraggiarono il suo hobby, facendogli scoprire il negozio di Louis Tannen. Lo stesso Louis prese Simon sotto la sua ala, insegnandogli come presentare i giochi che comprava.
Fu proprio Louis ad incoraggiare Simon a esibirsi alle feste di compleanno per soldi: e così, all'età di 11 anni, eseguì il suo primo spettacolo a pagamento e da allora iniziò a esibirsi alle feste di compleanno dei bambini.
Pochi mesi dopo il suo primo spettacolo a pagamento, il giornale locale sponsorizzò una promozione che permetteva ai bambini di pubblicare annunci gratuiti, così Simon inserì un annuncio sulla sua disponibilità a fare magie alle feste di compleanno. I redattori lo scelsero per fare una foto perché pensavano che sarebbe stato insolito.
Quella sua foto apparve sulla prima pagina di The Daily Item il 18 giugno 1955.
Nel gennaio del 1956 apparve in televisione nel ruolo del “mago junior” della settimana nel programma Magic Clown di New York. Per l' occasione Aronson finì' esibizione producendo una puzzola da una colombaia.
Oltre alla magia delle carte, Simon ha sempre avuto un avido interesse per il mentalismo.
A 12 anni i suoi genitori lo portarono a vedere una commedia di Broadway, chiamato The Great Sebastians, con protagonista il duo, Alfred Lunt e Lynn Fontaine, che eseguivano esperimenti di lettura del pensiero. Fu proprio in quel momento che decise che era il tipo di atto che avrebbe voluto recitare.
Più tardi, nel 1965, a Chicago, qualcuno gli disse che c'era un ragazzo che leggeva le menti a Woolworth, quindi ci andò immediatamente. C'erano due ragazzi uno aveva gli occhi bendati, e stava chiamando e descrivendo oggetti che venivano trattenuti dalle persone nei corridoi del negozio, l’altro ragazzo, faceva entrare le persone per formare un pubblico. Era Eddie Fields, che codificava segretamente quelle informazioni all’altro ragazzo, George Martz.
Aronson studiò la loro routine per diversi anni, diventò un buon amico di Eddie Fields e iniziò poi la sua intensa ricerca sulla storia e la pratica di altri atti di lettura mentale di due persone, a partire dai primi anni di Vaudeville.
Successivamente, però, Simon cancellò tutto, perché riteneva che la maggior parte dei suoi studi fossero adatti ad un periodo in cui gli attori utilizzavano un dialogo formale e fiorito, e ciò era l'esatto contrario del modo in cui i ragazzi del suo tempo parlavano nelle loro normali conversazioni. Così decise di ricominciare da capo, adattando il suo sistema al modo in cui parlava, alle parole che in realtà erano naturali per lui. Simon ideò poi il suo atto ("È il pensiero che conta”).
La magia di Simon fece un grande passo avanti quando iniziò a incontrare altri maghi a New York City.
Dal 1958 al 1961 fu membro attivo e performer dei Future American Magical Entertainers (FAME), un club di magia per ragazzi, sponsorizzato dal Dipartimento dei Parchi di New York City. (fondato da Abraham Hurwitz, il padre di Shari Lewis)
Nel 1959 inoltre Aronson pubblicò il suo primo effetto con le carte(“Maximus”).
Nel 1960 fu membro della Westchester Talent Unit, una compagnia itinerante che si esibiva in talent show ogni fine settimana per una diversa istituzione di beneficenza, ad es. ospedali, orfanotrofi, case di cura.
Durante le estati del 1960 e del 1961 Simon fece un lavoro da sogno: fu assunto per gestire il negozio di magia del lungomare nel parco divertimenti Playland. Così ebbe modo di provare tutti i più recenti prodotti magici e di scherzare e performare per centinaia di estranei ogni giorno.
Nel 1961 Aronson si trasferì a Chicago per frequentare e conseguire la prima di tre lauree all'Università di Chicago ("U of C"). Nel 1964 infatti Simon conseguì la laurea in Economia, laureandosi con Phi Beta Kappa. Continuò gli studi universitari nel dipartimento di filosofia per i sei anni successivi, conseguendo così il Master in filosofia nel 1965, e poi rimase a lavorare il per il suo dottorato. In quel periodo, per due anni, insegnò materie umanistiche al college. Ma alla fine si stancò della filosofia, e trasformò parte della sua tesi in un articolo pubblicato poi in The Journal of the History of Philosophy (nel 1972). Dato che Simon non voleva ancora affrontare il mondo reale, pensò che la scuola di legge sarebbe stata un modo meraviglioso di posticipare qualsiasi decisione di carriera per altri tre anni. Quello, come diceva lui, fu il motivo principale per il quale andò a scuola di legge. (Probabilmente aveva un desiderio segreto di vedere se poteva rimanere a scuola fino a quando non era pronto per la pensione).
La prima cosa che Aronson fece quando arrivò a Chicago fu cercare il negozio di magia “Irish Magic” per rimanervici ogni volta che poteva.
Un giorno del 1965, nel negozio di magia Simon incontrò David Solomon, un compagno della sua stessa età, e formarono subito una squadra inseparabile, si incontravano ogni settimana per aiutarsi a vicenda a creare magie migliori e per condividere i loro giochi e idee. Entrò a far parte del Mazda Mystic Ring club di Chicago, e si esibì nello spettacolo pubblico annuale del club per diversi anni.
Alla fine degli anni '60, (1969) Aronson e Solomon furono invitati ad unirsi a Edward Marlo (1910 - 1991), l'allora re regnante della magia delle carte a Chicago. Aronson e Solomon divennero regolarmente partecipanti al "The Marlo Table", unendosi ad altri maghi; un gruppo molto affiatato che si riuniva ogni sabato nel ristorante preferito di Marlo, per sedersi, esercitarsi e imparare insieme. Durante questo periodo Aronson e Marlo divennero amici intimi, a tal punto che Aronson contribuì alla rivista autopubblicata da Marlo sulla cattomagia e Marlo scrisse la prefazione al primo libro di Aronson (The Card Ideas of Simon Aronson, 1978).
Nel 1970 Simon cambiò gli obiettivi di carriera, trasferendosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Chicago.
Nel 1973, Aronson entrò a far parte dello studio legale Lord, Bissell & Brook a Chicago, dove esercitò la professione di avvocato per 26 anni, inizialmente come associato, successivamente diventando socio a pieno titolo nel 1981.
C’è da dire che nel 1988 riuscì finalmente a ingannare Marlo con l’effetto Bait e Switch.
Nel 1990 un mago più giovane, John Bannon, si trasferì a Chicago e divenne amico di Aronson e Solomon. Quando Marlo morì nel 1991, i tre decisero di continuare le loro sessioni settimanali, spostando però gli incontri nella cucina dell’appartamento di Simon.
Pensate che durante la sua carriera nel diritto immobiliare raramente veniva visto senza un mazzo di carte o una moneta tra le dita che appariva e scompariva alternativamente, addirittura metteva le chiamate di lavoro in vivavoce per liberare le mani per mischiare o esercitarsi nelle tecniche di gioco di prestigio.
Nel 1999, a 55 anni si ritirò dalla pratica di legge, per concentrarsi maggiormente sullo scrivere libri di magia, parlare alle convention e aiutare maghi grandi e piccini che cercavano il suo aiuto.
Incontrò la sua futura moglie, Ginny, mentre erano entrambi all' Università di Chicago, le chiese di diventare la sua compagna nel suo atto "È il pensiero che conta", che aveva passato anni a perfezionare. La coppia eseguì le versioni dell’atto a convegni magici in tutto il mondo (tra cui MAGIC Live, il World Magic, Summit, Escorial , the Invocation, Collector's Workshop e altri),per oltre 40 anni.
L’atto degli Aronson era una sequenza di prove, che il pubblico percepiva come prove sempre più difficili.
Non aprivano subito con oggetti, iniziavano con un test con le carte, per riscaldare Ginny. Poi facevano la dimostrazione dei dadi, dove due spettatori da un grosso acquario riempito con un centinaio di dadi di colore diverso, pescano due dadi. Ginny, con gli occhi bendati, chiamava immediatamente i due colori. Quando arrivavano agli oggetti, il pubblico aveva già percepito una certa crescita.
Una delle sfumature più spettacolari era la capacità di Ginny di recitare, ancora con gli occhi bendati, il numero di serie su qualsiasi banconota da un dollaro casuale.
Si esibirono anche per il cinquantesimo compleanno del padre di Dave Solomon. Dave gli disse di fare di proposito più errori, per sembrare più in difficoltà, e rendere l'atto più realistico. Quindi, quando una signora, la zia di Dave, sollevò una collana di perle, Ginny disse che non riusciva a capire l’oggetto perché non gli arrivavano le vibrazioni. La zia insistette che si sforzassero di più, ma Ginny finse di nuovo difficoltà e passarono alla persona successiva. L'atto si concluse molto bene, ma la mattina dopo Dave chiamò Aronson per dirgli che sua zia, aveva sciacquato le sue perle, vere, nel gabinetto, perché convinta che fossero maledette, solo perché non erano riusciti a percepirle.
Nel 1974 la coppia si sposò.
Simon iniziò a pubblicare alcune delle idee sul mazzo memorizzato negli anni '70 e, poco dopo, nel 1978, Aronson pubblicò il suo trattato sul mazzo memorizzato in "Card Ideas of Simon Aronson" al che molti maghi gli chiesero di rilasciare il suo stack specifico, in modo da poterlo imparare.
Quindi l’anno successivo nel 1979 pubblicò per la prima volta nel suo opuscolo "A Stack to Remember" il suo Aronson Stack.
Il 18 giugno 2011 ingannò con successo Penn & Teller nello show televisivo britannico "Fool Us".
Oltre ai libri di seguito, Aronson pubblicò singoli effetti e articoli in altri libri di magia e in varie riviste di magia, tra cui Genii, MAGIC, Hierophant, Kabbala, Sticks and Stones, MUM e The inking Ring.
Le sue opere sono state tradotte in francese, tedesco, e giapponese.
Il 10 dicembre del 2019 Aronson morì, all’età di 76 anni, all'ospedale St. Joseph di Chicago, la causa della morte non è nota, anche perché pochi giorni prima, lui e sua moglie erano tornati da una vacanza a Miami.
Simon diceva che vivere la magia è molto diverso dal non sapere come si fa qualcosa. Quest'ultima è semplicemente una confessione di ignoranza. Uno spettatore potrebbe non capire un trucco perché è troppo complicato o confuso o perché sente di non aver visto qualcosa. Lui non voleva che lo spettatore avesse una convinzione, per giungere a una conclusione, voleva che fosse sicuro che non si potesse fare e che apprezzasse tutto ciò che aveva visto. Per lui, la reazione appropriata era quando lo spettatore esclama: "Assolutamente no!"
Simon diceva che ogni performance ha tre componenti temporali:
• Pre-show,
• la performance stessa
• il tempo successivo
Se riesci a realizzare almeno una parte del segreto durante un periodo di tempo a cui il pubblico non è al corrente, il pubblico ha più difficoltà a considerare quella caratteristica nel suo tentativo di analisi.
Bibliografia:
• The Card Ideas of Simon Aronson (1978)
• A Stack to Remember (1979)
• Shuffle-Bored (1980)
• Sessioni (con David Solomon ) (1982)
• The Aronson Approach (1990)
• Bound to Please (The Card Ideas + A Stack to Remember + Shuffle-Bored + Selections of KABBALA) (1994)
• Simply Simon (1995)
• I ricordi sono fatti di questo (1999)
• Try the Impossible (2001)
• Lecture Notes # 4 (sottotitolato Try the Impossible) (2003)
• Art Decko (2014)
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Charlie Frye
Charlie Frye è un brillante prestigiatore, giocoliere e artista circense contemporaneo.
Figlio d’arte, inizia la sua carriera da molto giovane seguendo le orme del padre e del nonno, due ottimi clown. Prosegue con questa attività per alcuni anni, esibendosi di circo in circo ottenendo risultati di altissimo livello, fino a quando incontra Sherry, una ballerina, di cui si innamora, e con la quale si sposa.
Sherry, che all’età di quattordici anni era stata accettata alla “North Carolina School of Arts”, decide di abbandonare il ballo per dedicarsi alla carriera di “assistente” negli spettacoli di Charlie.
Per un breve periodo Charlie e Sherry si esibirono per le strade di New York in quanto Luis Jacob (uno dei più grandi clown al mondo) aveva suggerito a Charlie di mettersi in proprio.
Durante questo periodo i due gettarono le basi per un atto che li avrebbe portati a esibirsi sui palcoscenici dei migliori casinò del Nevada.
Poco dopo essere arrivati a Las Vegas, i due strinsero una forte amicizia con George Carl, il quale iniziò a seguirli assiduamente senza perdersi mai una loro esibizione.
I due si esibiscono oggi in un numero classico, ma indubbiamente fresco e divertente, Charlie esegue autentiche meraviglie, tra giocoleria e effetti magici, mentre, visibilmente annoiata, Sherry sbadiglia. -
Darwin Ortiz 🎧
Darwin Joseph Ortiz, nato a New York City l’11 dicembre 1948, è un famoso mago e autore, nonchè un appassionato ed esperto di gioco d’azzardo e gambling. Ciò si riflette anche nel suo modo di fare magia.
Si appassionò alla prestigiazione quando era molto giovane e nel 1974 decise di lasciare l’università di New York, dove studiava legge, per dedicarsi alla magia a tempo pieno.
Durante questo periodo si sostentò economicamente giocando a blackjack, grazie alla sua abilità nel contare le carte e lavorando come insegnante nella scuola di memoria di Harry Lorayne. Successivamente divenne consulente presso svariati casinò in tutto il mondo, nonchè ospite fisso e presentatore presso il World Gambling Congress, nel Nevada.
Durante questo periodo strinse un forte amicizia con David Roth e conobbe Derek Dingle.
È stato autore di diversi libri a partire dal 1988 quando scrisse “Darwin Ortiz at The Card Table”.
Nel 1994 venne pubblicato “Strong Magic”, un libro nel quale Ortiz concesse poco spazio agli effetti e parlò ampiamente di quelli che sono diventati gli argomenti principali, ovvero teoria e psicologia. Nonostante appena pubblicato ricevette critiche molto negative dalle riviste di punta quali “Genii Magazine” e “MAGIC”, ad oggi Strong Magic è considerato uno dei migliori trattati nel suo genere.
Nel 1995 pubblica “Cardshark”, uno dei suoi libri più famosi, dove vengono spiegate tecniche ed effetti con le carte di varia difficoltà. In questo libro si riflette la sua natura di giocatore d'azzardo, in quanto buona parte degli effetti sono a tema gambling.
Va inoltre ricordato per aver pubblicato un esauriente commento sul “The Expert at the Card Table” intitolato “The Annotated Erdnase”, nel quale Ortiz lascia trasparire tutta la sua esperienza al tavolo verde, sottolineando i punti di forza dell’Erdnase, ma anche le sue lacune, come aveva fatto Dai Vernon anni prima in Revelation.
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John Scarne
John Scarne è stato uno dei più prolifici ed abili cartomaghi contemporanei, la sua bravura gli valse la nomea da parte di molti professionisti e redattori di “ migliore cartomago di tutti i tempi “. Scrisse numerosi libri a tema magico, Gambling e altri giochi.
Orlando Carmelo Scarnecchia (in arte John Scarne) nacque a Steubenville, Ohio il 4 marzo 1903, figlio di Fiorangelo Scarnecchia e Maria Giuseppa Tamburro. Trasferitisi nel New Jersey, il giovane Scarnecchia venne iscritto alla Guttenberg Grammar School di Fairview, dimostrando tantissimo talento ma poca dedizione allo studio. All’ottavo anno, però, abbandona la scuola e si appassiona al mondo delle truffe da strada tramite un baro locale che gli insegna, oltre al famoso gioco delle tre carte, anche come barare a poker e come creare empatia con le persone. Tutto questo gli apri le porte ai primi guadagni. La sua passione per la magia nacque proprio con l’intento di migliorare la sua abilità manuale. Fu però sua madre, una cattolica di origine italiana (precisamente di Barrea, provincia dell’Aquila), a farlo desistere dal mondo delle truffe in favore della carriera da prestigiatore. Nonostante la scelta di questa strada, John non mollò mai la passione per il Gambling e continuò a migliorarsi, ampliando il suo bagaglio con truffe con dadi e molto altro, tanto da scrivere non solo numerosi libri tematici, ma anche ad essere ingaggiato dall’esercito americano in qualità di consulente con il fine di informare le truppe, sia in sede che all’estero, sul come difendersi dai malintenzionati al tavolo verde.
Una nota non può non essere fatta alla sua grande abilità di calcolo, la sua facilità con le cifre, la sua capacità di calcolare le probabilità, le percentuali favorevoli e sfavorevoli in situazioni di gioco complicate che gli valsero il nome di “professore“ nel circuito dei casinò.
Oltre alla magia, Scarne, fu famoso per la sua passione e creatività per ciò che concerneva il mondo dei giochi in generale. Inventò e produsse numerosi giochi tramite la sua casa produttrice, la “John Scarne Games“, tra i quali il suo orgoglio:”Teeko“. Questo gioco venne ideato nel 1937 e prodotto, per venire subito ritirato e revisionato, nel 1952, fino a trovare una versione conclusiva nel 1960. Scarne era tanto orgoglioso di questa sua creazione da chiamare suo figlio, avuto dalla relazione con Steffi Norma Kearney, John Teeko Scarne. Il ragazzo mori all’età di 25 anni. Sfortunatamente, a causa di infausti eventi, il gioco non ebbe la fama che meritava, seppure, in un momento iniziale, venne giocato anche da personaggi del calibro di Marilyn Monroe. Ad oggi risulta sconosciuto ai più.
Nella sua carriera artistica, John prese parte anche ad un film divenuto celebre e di culto: “ la stangata “, film del 1973 vincitore di 7 Oscar, sotto la regia di George Roy Hill e che vede nel suo cast attori come Robert Redford e Paul Newman. In questo film Scarne venne chiamato come consulente tecnico, ma fu proprio l’attore Paul Newman, capendo la complessità dei maneggi, a chiedere al prestigiatore di prestargli le mani nelle scene in cui un mazzo di carte veniva manipolato.
Degno di nota è anche il suo studio sul conteggio delle carte nel Black Jack, che lo portò a trovare falle nei più famosi sistemi di conta dei tempi. Uno dei suoi effetti magici più noti, lasciato in eredità ai posteri, è certamente “Scarne’s Ace“ che vede un mazzo di carte venire più volte mescolato e dove l’artista, dopo un taglio, trova in sequenza tutti e 4 gli assi. Questo effetto è stato riproposto da alcuni dei migliori prestigiatori, tra i quali spicca l’esibizione di Bill Malone
Tra i suoi estimatori e amici appaiono artisti del calibro di Orson Welles: ''Orson will make a first-rate magician, as he has a smart mind.'' -Jonn Scarne.
Alla sua morte, avvenuta a 82 anni, sabato 7 luglio 1985 nell’ospedale di Englewood, venne ricordato dal New York Times con una frase dello scrittore John Lardner: “ Scarne is to games what Einstein is to physics.'' -
Larry Jennings
Larry Jennings, nato a Detroit il 17 Febbraio 1933, è stato uno dei cartomaghi più prolifici e produttivi di tutti i tempi. Si devono a lui molti dei temi che vengono considerati oggi classici della cartomagia come, ad esempio, Open Traveler.
Dopo il divorzio dei suoi genitori, all’età di 16 anni entro a far parte della Marina Militare Americana, dalla quale fu concedato con onore nel 1953. Dopo il concedo ritornò a Detroit dove incontrò Nina Chauvin, che divenne sua moglie poco dopo. Nel 1954 Jennings si recò a Windsor, dove conobbe Ron Wilson. Jennings ignorava il fatto che Ron fosse un prestigiatore e gli mostrò il “trucco” che aveva imparato durante il servizio in marina. Wilson a quel punto gli mostrò Out of This World, che inganno completamente Jennings. Larry passo il suo soggiorno a Windsor a imparare costantemente magia da Ron Wilson, che accettò di fargli da mentore dopo che Jennings intuì da solo il meccanismo alla base del gioco che lo aveva ingannato.
I due nel 1960, durante un convegno a Cleveland conobbero personalmente Dai Vernon. Da quel momento la cartomagia divenne una vera e propria ossessione per Jennings, tanto che quando, nel 1964, Karrel Fox gli parlò del Magic Castle e del fatto che Vernon vivesse a Hollywood, decise di abbandonare il lavoro e trasferirsi li, insieme alla moglie, per dedicarsi alla magia.
I due si trasferirono al n. 2005 di Ivar Street e Larry trovò dopo poco lavoro come idraulico, lavorando per il padre di Leo Behnke. Strinse subito una forte amicizia con Vernon e iniziò a studiare sotto la sua guida. Durante questo periodo, inoltre, videro la luce le sue prime pubblicazione: “A Snappy Lift” e “Lift No 2”, ossia dei trattati sulla sua celebre Snap Double Lift, la cui pubblicazione venne richiesta da Vernon stesso all’amico redattore della rivista Genii Magazine.
Nel 1967, vennero pubblicate le sue prime note di conferenza, che saranno ripubblicate più avanti da Jeff Busby con il titolo “Larry Jennings on Card and Coin Handling”. Vernon inoltre insistette per pubblicare il materiale del suo allievo su “Ultimate Secrets of Card Magic”.
Nel ’69 seguì Vernon nel suo tour di Lecture in Giappone. Qui conobbe Hideo Kato, che fece loro da interprete durante tutto il loro soggiorno nella terra del sol levante. L’anno successivo vennero pubblicate diverse opere di Jennings e durante lo stesso anno, Hideo si trasferì in America per studiare con Jennings e scrisse un libro intitolato “Larry Jennings-No Card Magic Nyuumon”, interamente in giapponese che ancora oggi non è stato tradotto in lingua inglese. Sempre nel 1970 Larry divorziò dalla moglie Nina ma subito conobbe Geri, la sua seconda moglie. I due si trasferirono sul lago Tahoe dove Jennings aprì la sua personale compagnia di idraulica; nello stesso anno Karl Fulves scrisse dei numeri speciali della rivista Epilogue, dedicati interamente alla magia di Jennings.
Tanto era la stima per Vernon, quanto era il disprezzo nei confronti di Ed Marlo, infatti per lui pubblicava quello che gli passava per la testa solo per fare soldi, celebre fu la frase: “Se The Cardician lo avessi scritto io selezionando le cose degne di essere pubblicate sarebbe uscito un fascicoletto di 10 pagine”
Nel 1979 fu invitato come ospite d’onore al Fechter’s Finger Flicking Frolic, e grazie alla sua appirazione qui venne invitato in Giappone. Per l’occasione scrisse le famose Japan Lecture Note. Nel 1980, dopo aver venduto la sua attività, si trasferì a Newport Beach per lavorare alla celebre Magic Island come prestigiatore, ma, dopo il rifiuto del Manager del luogo alla sua proposta di un aumento di paga per i giovani maghi, Jennings se ne andò.
Conobbe successivamente James Patton il quale lo convinse a tenere un’altra conferenza la Magic Castle, ideando così un’altro celebre lavoro: “A Visit with Larry Jennings”. Nel 1986, insieme a Louis Falanga fondò la L&L Publishing, grazie a questo venne invitato insieme a Vernon a esibirsi al Circulo De Magios Maxicanos IV Convencion De Magia in Mexico.
Nello stesso anno venne pubblicato “The Classic Magic of Larry Jennings”, ad oggi una delle opere più vaste che trattano di questo autore. Il testo venne rapidamente seguito da altre due pubblicazioni: “Neoclassic” (1987) e “The Cardwright”(1988).
Duranti tutti gli anni 90, Jennings continuò a pubblicare e a condividere la sua magia tramite varie Lecture Note e alcuni set di DVD. Nel 1995 venne premiato dalla Creative Fellowship by the Academy of Magical Arts. Dopodichè Jennings passò il resto della vita frequentando assiduamente il Magic Castle, tenendo lezioni, conferenze private ed esibendosi formalmente ed informalmente fino alla sua morte il 17 Ottobre del 1997, all’età di 64 anni.
Anche dopo la sua morte questo leggendario prestigiatore continua ad influenzare le generazioni di maghi di tutto il mondo. E’ inoltre ricordato per essere, insieme a Don Alan, il prestigiatore che riscoprì e modernizzò la routine classica dei Chop Cup. Pare che la sua versione fosse talmente stupefacente che Wheatley, che vide Larry performare la routine nel 63’, ne fù talmente stupito gli chiese di non pubblicarne il metodo fino alla sua morte.
Jennings mantenne la promessa e pubblicò la sua celebre ruotine di Chop Cups, sul Genii Magazine Vol. 29 No. 7 del marzo 1965, esattemente un anno dopo la morte di Wheatley.
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Apollo Robbins
Conosciuto come uno dei migliori e più importanti esponenti dell’arte del pickpocketing a livello mondiale, ha raggiunto la popolarità dopo che, nel 2001, ha borseggiato i servizi segreti americani di scorta al presidente Jimmy Carter. Conosciuto ai più come “ il ladro gentiluomo “ i giornali lo descrivono con frasi del tipo “ an artful manipulator of awareness “ (-Forbes ) o “he could steal the wallet of a man who knew he was going to have his pocket picked.” (-Wired Magazine ). Nato a Plainview, Texas il 23 maggio 1974 afferma in più interviste di avere appreso le sue abilità dai fratelli in giovane età, essendo loro padre cieco si divertivano a derubarlo per scherzo. Si sposta presto a Las Vegas, dove inizia una eccellente carriera come artista di close-up.
Qui incontra il collega Shoot Ogawa con il quale, poco dopo, produrrà un famosissimo dvd. È conosciuto sopratutto per la sua abilità nell’arte del borseggio, per anni si è esibito su palchi, strade e locali, derubando più di 250.000 tasche tra donne e uomini. Ad oggi collabora con le forze dell’ordine tramite corsi di formazione e di prevenzione a tema furti.
È apparso su numerose riviste di importanza e fama internazionale come “ The New York Times “, “ The Los Angeles Times “,o “ The Wall Street Journal “. Ha condotto e prodotto, insieme ad artisti del calibro di Neil Patrick Harris la serie televisiva “ Brain Games “, andata in onda su National Geographic dal 2011 a 2016, serie candidata ad un Emmy nella categoria “ Outstanding Informational Series or Special “ nel 2013. Nel 2015 viene ingaggiato dalla Warner Bros come consulente per il film “ Focus “, film con protagonisti Will Smith e Margot Robbie. Degna di nota la scena del film dedicata, appunto, ad una serie di borseggi messi in atto dai personaggi in una strada molto affollata.
Nel mondo magico, oltre che per il borseggio, Apollo è conosciuto anche per il set di dvd “ cultural exchange v.1-2 “ fatto nel 2003 in collaborazione con Shoot Ogawa, per una breve apparizione sul dvd “ Watch steal “ di Bach e Brazil e per il suo color change “ VCR “, prodotto su theory 11 nel 2009.
Nonostante la sua esperienza a riguardo, non mai ha prodotto o scritto nulla a tema pick pocket. È sposato con Do Le Anhdao, in arte Ava Do, una illusionista vietnamita migrata in America all’età di 13 anni, dalla quale ha avuto una figlia, Maya. -
Max Malini
"POSSO MOSTRARTI QUALCOSA?"
Morde un bottone del cappotto del senatore; ha il bottone in bocca e ci sono alcuni fili che pendono...
"GUARDA!"
Tiene il bottone in bocca, lo sputa di nuovo sulla giacca e, “poof”, lo ricuce magicamente, il senatore impazzisce.
Alla Casa Bianca, hanno preparato un'anatra e, mentre la stanno per tagliare e servire...
"ASPETTATE!"
Si avvicina all'anatra, schiocca le dita e l'anatra salta in vita e scappa dal tavolo!
... E’ NATA LA LEGGENDA DI MAX MALINI.
Max Malini, nome d’arte di Max Katz Breit, è stato un illusionista americano nato nel 1873 nella piccola città di Ostrow al confine tra Russia e Austria.
In giovane età, emigrò negli Stati Uniti con la sua famiglia, stabilendosi a New York City. All'età di dodici anni, Max divenne un acrobata e tre anni dopo “subì l'incantesimo” del professor Seiden, un mago, mangiatore di fuoco e ventriloquo che aveva un bar sulla Bowery (celebre via della “circoscrizione” di Manhattan).
Max divenne suo allievo e apprese i primi giochi di prestigio tra cui "I bussolotti", che in seguito approfondì nel suo lavoro. All'età di vent'anni era un musicista di strada e intrattenitore a pieno titolo e non c'è dubbio che l'esperienza maturata in queste difficili condizioni gli abbiano permesso di affrontare qualsiasi situazione.
Crescendo, iniziò ad esibirsi nei bar, imparando giochi di prestigio con gli oggetti di uso quotidiano che aveva a disposizione, bicchieri, coltellini, fiammiferi, ecc; si dedicò allo studio del “timing” e alla pianificazione dei numeri, studiandone i momenti migliori.
La sua padronanza della misdirection fu tale da permettergli di superare il problema delle mani piccolissime, riuscendo a nascondere di tutto e rendendo impercettibili le mosse segrete anche ad una distanza ravvicinata. I suoi primi collaboratori furono il professor Walters e il famoso Emil Jarrow, che in seguito divenne uno dei più grandi maghi della commedia di Vaudeville.
Durante i suoi vent'anni, man mano che il suo nome iniziava a conoscersi, divenne un intrattenitore privato e la reputazione che acquisì con la magia lo fece entrare nei circoli più esclusivi sia in America che in Europa.
Fu un maestro nel pubblicizzare se stesso e, come riportato in “The Stars of Magic”, visse col motto: “Per far soldi bisogna frequentare persone che hanno soldi”, infatti, l’elenco dei personaggi importanti intrattenuti da Malini sembra quasi fantascienza: ha presentato spettacoli davanti a diversi presidenti americani, alla Casa Bianca e per la British Royalty, a Buckingham Palace diventando loro amico; ha ricevuto onorificenze e regali da quasi tutti i monarchi d’ Europa e Asia e trascorse un periodo considerevole come ospite del duca di Windsor, principe di Galles.
In occasioni speciali Malini indossava sul davanti della camicia uno splendido ornamento ingioiellato che gli era stato presentato dal re del Siam. Del suo pubblico fece anche parte il famigerato gangster Al Capone e per questo motivo venne additato come “il mago della mafia”. Sfruttando queste conoscenze, tra le sue tecniche di vendita vi era quella di girare nei più grandi hotel di lusso dove sapeva di trovare gente ricca e, a volte senza un soldo in tasca, noleggiava costose suite mostrando lettere di raccomandazione da parte dell’alta società e prendeva appuntamento col direttore dell’hotel per proporre una serata di illusionismo.
Lo stile di esibizione di Malini fu caratterizzato da una grande audacia ed originalità, gli aneddoti sulle sue esibizioni “improvvisate” sembrano leggende: si dice che prendesse in prestito un cappello da qualche gentiluomo, prendeva una moneta per un “testa o croce”, la copriva e, sollevando il cappello, faceva apparire un grosso blocco di ghiaccio; gli stessi Dai Vernon e Charlie Miller non sapevano esattamente come facesse.
Si avvicinava spesso alle celebrità e, senza preavviso, staccava un bottone dai polsini e lo ricuciva magicamente. Una delle routine distintive di Malini era la carta pugnalata da bendato, metteva su un tavolo un mazzo di carte mescolato, il pubblico lo bendava con dei fazzoletti e Malini chiedeva il nome di una carta da gioco. Dopo averla fatta nominare, infilava un coltello tra le carte, le sollevava in aria, e mostrava la carta corretta pugnalata.
La sua ultima esibizione lo ritrae su una sedia per soldati e marinai alle Hawaii, un posto che amava e in cui aveva realizzato alcuni dei suoi primi grandi successi.
Morì ad Honolulu, il 3 ottobre 1942.
Tra le curiosità troviamo una citazione nella stagione 7 di “X-Files”, intitolato "The Amazing Maleeni" e nello show televisivo “The Cape “ in cui vi è un personaggio con questo nome, interpretato da Keith David. -
Eugene Burger
Nato l’1 Giugno 1939 a Chicago, Illinois, Eugene David Burger è stato uno dei più celebri nomi della magia contemporanea.
Filosofo e storico delle religioni, ha preso parte al "Luther Seminar of Theology" nel Minnesota e si è laureato a Yale in Teologia. Sempre a Yale, insegnò filosofia e religioni comparate. Negli anni '70 si trasferì ad Evanston, dove per 4 anni fu "Director of General Assistance".
Burger è arrivato relativamente tardi alla magia. Nel 1976, insieme ad Erik Counce, fonda la "Spirit Theatre Company". Passano i successivi venti mesi a scrivere il loro primo spettacolo, "Hauntings". Durante il periodo della stesura dello spettacolo, Burger decise che avrebbe intrapreso la carriera di prestigiatore professionista a tempo pieno. Infatti nel 1977, all’età di 38 anni, decide di lasciare quello che chiamava il suo “lavoro rispettabile” per dedicarsi a tempo pieno alla passione che lo aveva fatto sognare da quando aveva 10 anni.
Prestigiatore sensibile ed autore prolifico, a lui si devono alcuni dei testi più ispirati della magia contemporanea. Nei suoi scritti è evidente quanto l’arte della magia venga trattata con il massimo rispetto ed un’enorme passione. A prima vista sorprende constatare che Eugene Burger, nel corso della sua attività, non abbia creato propri trucchi e numeri degni di nota, preferendo invece rielaborare e raffinare centinaia di effetti e routine già esistenti. La sua presentazione del “Filo della zingara” è tra le più celebri nel panorama magico internazionale. Durante la sua carriera si è esibito in tutto il mondo, guadagnandosi la stima di prestigiatori e spettatori.
È stato inoltre uno dei primi e dei massimi esponenti della “Bizarre Magick” a livello mondiale. Grazie al suo aspetto eccentrico e la sua voce profonda è sempre stato un personaggio facilmente riconoscibile. Il mentalista Derren Brown raccontava, nel suo libro “Pure Effect”, che una volta assistette ad un’esibizione di Burger a Londra. Brown si avvicinò al tavolo e Burger gli fece cenno di sedersi, gli chiese il suo nome “con la sua caratteristica voce melliflua” e lo fece accomodare. Dopo di che, con i suoi caratteristici lenti movimenti, gli chiese di prendere una carta. “Magic was afoot”, scrisse il mentalista britannico. Quello fu il primo evento a metterlo in discussione e fargli rivalutare il suo lavoro di artista. Rimase piacevolmente colpito dallo spettro di emozioni provate durante lo spettacolo di Eugene e decise che da quel momento in poi i suoi spettacoli non sarebbero stati una dimostrazione di abilità ma si sarebbero sulle emozioni provate dal pubblico.
Burger ha spesso insegnato a Las Vegas, alla “McBride Magic & Mystery School”. È al 1983 che risalgono le Lectures delle sue tre celebri conferenze (“Eugene Burger on Matt Schulien’s Fabulous Card Discoveries”, “The Secrets of Restaurant Magic” e “Audience Involvement”).
I suoi libri sono un fiore all’occhiello per l’eccellenza nelle teorie in essi contenute. Il MAGIC Magazine, ad oggi, considera Eugene Burger come uno dei 100 maghi più influenti del XX secolo. Inoltre il FISM, nel 2012, conferì al prestigiatore di Chicago un premio speciale per la teoria magica.
Burger era daltonico, omosessuale e faceva largo uso di marijuana.
Morì di cancro il 9 Agosto 2017: aveva 78 anni. -
Tony Slydini 🎧
Tony Slydini ("sly" sta per “astuto, brillante” e il "Dini" per avere qualcosa di simile ad Houdini), nome
d’arte di Quintino Marucci, nato a Foggia l’1 settembre del 1901 è stato un dei più importante prestigiatori del '900.
Avendo visto suo padre esibirsi con qualche semplice gioco di prestigio, fu influenzato sin dalla tenera età
dalla magia.
In giovane età lasciò l'Italia per stabilirsi a Buenos Aires, dove iniziò a studiare magia da autodidatta; non c'erano né libri né negozi di magia né maghi di cui fosse a conoscenza. La risposta entusiasta da parte di amici e parenti ai suoi primi effetti lo incoraggiò a perseguire nello studio della magia ancora di più, lavorando sulla misdirection e lapsicologia.
Nel 1930 pensò di girare il Sud America e guadagnarsi da vivere con la magia. La prima tappa fu il Perù ma la Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti nel 1929 si diffuse in Sud America e chiuse ogni luogo di intrattenimento, rendendo impossibile a Slydini, che non parlava neanche bene l’inglese, di trovare lavoro.
Decise così di andare negli Stati Uniti a vivere con sua sorella e suo fratello ma si rese conto che la situazione lavorativa non era delle migliori nemmeno li. Quando suo cognato andò in California per lavoro, la sorella di Slydini gli suggerì di andare con lui, lo fece e mentre si trovava sulla costa occidentale incontrò alcune persone a cui piacevano lui e la sua arte, che gli suggerirono di rimanere, frequentare la scuola serale e trovare lavoro in California.
Rimase in California tre mesi e la formazione che ricevette fu l'unica educazione formale che abbia mai ricevuto. Da lì Slydini lavorò al Paterson Museum, al Newark Museum e altri.
Nel 1940 circa, Slydini andò a Boston dove accettò per 5$ di fare un piccolo spettacolo per persone anziane in una chiesa locale. Qui conobbe un comico che, meravigliato, lo presentò ad un agente che senza fare domande firmò a Slydini un ingaggio di tre giorni al Queens Theatre di Quincey alla paga di $15 al giorno. Le prenotazioni iniziarono a crescere e Slydini trascorse sette anni a lavorare nel New England, in teatri, locali notturni e organizzazioni private. Sorprendente è come un comico, che a Slydini non era piaciuto a causa dei suoi modi maleducati durante il loro primo incontro, fu la più grande influenza positiva nella sua carriera.
Quando iniziò a lavorare a Boston, Slydini non conosceva alcun mago pertanto non sapeva nulla di club di magia o raduni finchè un prestigiatore, che lo vide esibirsi, gli chiese di andare in un club dove i maghi dilettanti si incontravano.
Mentre era lì, Hanson chiese a Slydini se gli sarebbe piaciuto salire sul palco ed esibirsi, Slydini non aveva portato nulla con sé, quindi dovette improvvisare con oggetti presi in prestito, un mago seduto accanto a lui gli consegnò gli oggetti necessari
per il fazzoletto che cambia colore. Questo non era l' effetto che Slydini avrebbe preferito mostrare ad altri maghi, ma era tutto ciò che aveva. Quando salì sul palco, chiese al pianista di suonare un valzer, fece la sua versione stand-up del numero e, quando finì, i maghi del pubblico ne furono così sconcertati che gli fecero un’ovazione e più tardi si radunarono attorno a lui ipotizzando un metodo radicalmente nuovo.
Successivamente frequentò il club a intervalli regolari, conobbe Herman Hanson e altri maghi, scoprì dove si trovavano i negozi e i luoghi di ritrovo dei maghi locali. Verso la fine del suo soggiorno a Boston gli fu chiesto di partecipare a una convention, accettò e accadde che uno dei numeri che doveva esserci non poteva essere presentato. Il presidente però aveva bisogno di un numero sostitutivo. Herman Hanson, ormai molto amico di Slydini, suggerì proprio lui come sostituto. Eseguì la sua performance che ebbe talmente tanto successo che da lì in poi i maghi iniziarono a conoscere Slydini.
Durante la guerra, Slydini intrattenne migliaia di soldati nei campi, negli ospedali e nei centri ricreativi. Tra il 1949 e il 1950, visitò gli Stati Uniti per tenere le sue famose conferenze. La sua fama si diffuse e ben presto altri famosi maghi di tutto il mondo cercarono la sua compagnia e la sua esperienza tra cui i leggendari Cardini, Okito, The Great Virgil, Bert Allerton, Al Flosso, Jack Gwynne e Dai Vernon che
disse di lui:"Slydini è l'unico mago che potrebbe mai ingannarmi.”.
Ad Atlantic City davanti a un congresso nazionale di maghi è stata cementata la sua reputazione di "Mago dei Maghi". Alla fine, perfino l'Europa e l'Asia richiesero la sua presenza, si esibiva pubblicamente, appariva in televisione( “The tonight show”, ”the dick cavett show”) e teneva numerose lezioni private a maghi che desideravano apprendere la sua nuova forma di close-up e l’arte della misdirection.
Nel 1958, ha presieduto la convention magica dell'International Brotherhood of Magicians British Ring. Frank Joglar, scrisse: "Non c'è dubbio su chi fosse la star della Convention. Era Slydini, il cui lavoro era in ogni dettaglio impeccabile".
Successivamente, si concentrò quasi esclusivamente sull'insegnamento e alle lezioni, illustrando agli altri le sue
tecniche di esecuzione originali e metodi unici per applicare la misdirection.
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Jacob Daley
Jacob Daley è stato un chirurgo plastico e mago amatoriale. È nato il 26 Marzo 1897, ma il luogo della sua nascita non è certo. La rivista Linking Ring, nel Marzo 1954 (Vol.34, No.1, pg.26), attesta che il Dr. Daley nacque in Russia “51 anni prima” (quindi nel 1903), per poi correggersi il mese successivo attestando che il Dr. Daley nacque il 26 Marzo 1897, nella città di New York, da Barnet e Anna Daley. Ancora oggi non sono certe le sue origini e si pensa sia effettivamente nato in Russia e che la sua famiglia si sia trasferita a New York quando Jacob aveva tre anni.
Stando sempre al numero di Aprile di Linking Ring, Jacob Daley si è laureato in Medicina alla “Fordham University School of Medicine”. Nei suoi anni universitari ha preso parte alla SATC (Student Army Training Corps), un corpo fondato dal Dipartimento della guerra degli Stati Uniti d’America nel 1918 e che si prefiggeva di incoraggiare nei giovani studenti un’educazione sia accademica che militare, per far fronte alle possibili necessità richieste dalla Prima Guerra Mondiale. Venne congedato con onore.
Daley è stato fondatore della "American Otolaryngologic Society for Plastic Surgery" e fu membro della SAM (Society of American Magician) e dell’IBM (International Brotherhood of Magicians).
Il suo interesse per la magia nacque nel 1934 dopo l’incontro con un altro mago amatoriale: il Dr. Henry C. Falk, che gli mostrò l’Hermann Pass e gli intimò di allenarlo fino a renderlo perfetto. Successivamente divenne amico di Nate Leipzig, Sam Horowitz e Dai Vernon. Il suo libro preferito era “L’esperto al tavolo da gioco” di S.W. Erdnase, la sua magia era ispirata a quella di Leipzig e il suo idolo era Hofzinser.
Daley era specializzato in carte, palline e bussolotti, anelli cinesi e abilità di mano. Alcune delle sue migliori routine sono pubblicate su Stars of Magic. Ricordiamo soprattutto “Cards up the sleeve”: tema classico perfettamente studiato dal Dr. Daley. Ha inoltre condotto uno studio sul “Side Steal”, pubblicato nella terza edizione di “Expert Card Technique”. Altri suoi effetti e idee particolarmente interessanti si trovano su Genii e su Jinx. Ad esempio, nel numero 47 della rivista di Annemann troviamo descritta la sua routine di Cups&Balls.
Vinse lo Sphinx Award nel 1939. Il 17 Febbraio 1954 Daley era ospite all’”Art Directors’ Club Luncheon” a New York e lì intrattenne i presenti con la sua magia, guadagnandosi un fragoroso applauso da parte del pubblico. Poco dopo cadde dalla sedia. Il tempestivo intervento medico fu inutile: il Dr. Daley morì sul colpo. Caro amico di Dai Vernon, il Professore lo descrisse come una persona estremamente appassionata ed uno dei più fini gentiluomini e abili maghi che avesse mai conosciuto, oltre che amico di tutti i maghi. Il M-U-M, mensile della SAM, disse che era un distinto specialista in due campi: la chirurgia e l’abilità di mano e lo descriveva come un perfezionista. Daley in effetti credeva che ogni effetto avesse almeno un punto debole e si sforzava in tutti i modi di eliminarlo.
Per Daley il mago e il chirurgo erano due figure molto vicine perché entrambe capaci di produrre, cambiare e far sparire la materia. Era un appassionato di fotografia (specialmente con le miniature) e si è occupato delle foto delle due lezioni contenute alla fine di Stars of Magic: “Royal Monte” di Dai Vernon e “The Art of Using the Lap as a Servante” di Slydini.
Nei suoi ultimi mesi di vita il Dr. Daley, su consiglio di Bill Simon, inventò e mostrò a Dai Vernon quello che oggi è diventato un classico della cartomagia: una apparentemente semplice trasposizione di assi. Lewis Ganson poi pubblicò l’effetto, nel 1957, nel “Dai Vernon Book of Magic”, chiamandolo “The Last Trick of Dr. Jacob Daley” in suo tributo. Quest’ultimo gioco di Daley divenne un classico per la sua semplicità e la sua potenza. Oggi possiamo trovare moltissime varianti di questo effetto, tra cui quella di Milbourne Christopher nel quinto volume del “Tarbell”, nel secondo dei “Collected Works” di Alex Elmsley, nel “Cardician” di Marlo ed in “Card Control” di Arthur Buckley.
Frank Csuri, mago ungherese membro del Magic Castle, a metà degli anni ’50 si trasferì a Kansas City e divenne amico di Faucett Ross. In quel periodo spese più di due anni per decodificare tutti gli appunti che Daley prendeva nei suoi taccuini. Per anni il lavoro di Csuri circolò sottobanco tra i maghi. Ma nel 1974 l’intera opera venne pubblicata dalla Gutenberg Press di Karl Fulves col titolo di “Jacob Daley’s Notebooks”. All’interno sono contenuti effetti di Dai Vernon, Horowitz, Leipzig, Al Baker, John Scarne, Malini, Annemann e molti altri.
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Nate Leipzig
Nate nacque a Stoccolma, in Svezia, il 31 maggio 1873. Venne in America nel 1883, non trovandosi per il censimento del 1880. Quello del 1890 non esiste, fu distrutto anni fa in un incendio. Ma si presenta sul censimento degli Stati Uniti del 1900. Serve dire questo per aggiungono alcune informazioni interessanti che sono diverse da quelle che Nate ha scritto nella sua autobiografia. Nate afferma che suo padre era russo e sua madre nata ad Utica, NY. Tuttavia, i registri del censimento affermano che i suoi genitori erano entrambi polacchi.
Nel 1900, a 27 anni, viveva ancora a casa e lavorava come "ottico". Pare che cominció ad interessarsi alla magia grazie ad uno spettacolo di magia visto nell’ occasione di una festa per bambini, e da allora inizió a studiare da autodidatta. Quando leggeva un effetto in un libro, per sentirselo suo aveva l' abitudine di ricreare l'effetto usando i suoi metodi. Fu con questa insolita filosofia che riuscì, non solo ad impressionare gli altri maghi, ma tutti quelli che lo guardavano esibirsi. Gli occhi degli altri prestigiatori erano puntati su di lui tant'è che T. Nelson Downs, "The King of Koins", si vantava di una produzione di monete ideata da Nate. Ten Ichi, dal Giappone, rimase così colpito da Nate che gli chiese un incontro e si offrì di scambiare la sua Thumb Tie Routine con la Ring on Stick Routine di Nate.
Nel 1901 a Nate fu chiesto di diventare partner in un atto di "William e Felix Berol" chiamato 'Rag Painting Act'. Partecipare a questo atto significò per Nate uscire dalle mura domestiche per la prima volta. Dopo due anni la partnership si sciolse e Nate rimase solo. Ed è in questo momento che fu baciato dalla fortuna. J. Warren Keane, mago vaudeville, aveva bisogno di trovare un rapido sostituto per il suo atto. Chiamò Nate, che accettò e iniziò a esibirsi al Proctors di New York. Fu un grande successo. Prestigiatori e pubblico profano erano entusiasti delle sue performance e questo perchè presentava effetti che nessuno aveva mai visto prima (oppure effetti già visti ma con metodi totalmente innovativi). In altre parole, era "originale".
Dopo soli due giorni di spettacolo, fu contattato da William Morris, un noto agente teatrale americano. Nate si esibì nel suo ufficio e Morris gli offrì un contratto per un tour al Keith Circuit, una catena di teatri vaudeville. All'epoca non esisteva un agente più grande di William Morris. Nate, per niente intimidito dalla fama e dal potere di Morris non accettò il cachet offertogli, ma chiese molto di più. Morris fu costretto, per così dire, ad accettare la sua richiesta riuscendo ad intuire il grande valore di Nate.
Il suo atto consisteva in manipolazioni con ditali, palle da biliardo, carte ed effetti con le carte come la Rising Card. Altri effetti degni di nota furono "Vest Turning", "Ring of Stick" e "the Magnetized Knife". Nel 1904, Nate decise di cambiare il suo nome da Nate Leipziger alla versione abbreviata che tutti conosciamo, Lepizig. Nel 1906 prese parte ad un tour in Europa. Ritornò negli Stati Uniti per alcuni mesi ma nel 1908 sbarcò in Inghilterra, dove c'era una richiesta di lavoro maggiore. Fu in questo tour che incontrò Leila, sua futura moglie.
Negli anni a seguire continuò a viaggiare per il mondo e a tornare negli Stati Uniti. Ma quando scoppiò la prima guerra mondiale, Nate fu costretto, a volte, a cambiare nome a causa dell' assonanza del suo nome con il tedesco. Una delle modifiche era "Nat Lincoln". Nel tempo, Nate ha iniziato a rallentare il suo programma di esibizioni. Intuì che le esibizioni in stile vaudeville non sarebbero più state alla moda virando su esibizioni private. E', tutt'ora, uno dei maghi più influenti e originali di tutti i tempi.
Ebbe anche tre studenti degni di nota: Roy Benson, Fred Keating e John Scarne. E naturalmente la sua magia ha influenzato notevolmente Dai Vernon, che ha scritto insieme a Lewis Ganson il libro: "Dai Vernon's Tribute to Nate Leipzig". Una delle lezioni che impartiva ai suoi studenti era "non mettere mai in imbarazzo, o umiliare, uno spettatore". Nate portava avanti un approccio naturale alla magia, era contro i fantasiosi svolazzi e il lanciarsi delle dita. Voleva che le cose fossero il più semplice possibile. Unica eccezione è il "coin roll", fioritura inventata da Nate stesso. Nate Leipzig morì il 13 ottobre 1939 per cancro. Ha avuto una lunga e influente carriera nella magia e le sue idee vivono oggi nelle esibizioni di molti artisti. -
Al Baker
Al Baker nacque il 4 settembre 1874 a Poughkeepsie, New York. All' età 21 anni lavorò a Vaudeville come mago e ventriloquo, tuttavia presto si accorse che era sempre più meccanico sul palco quindi decise di andarsene. Successivamente divenne performer a Coney Island dove aveva anche uno studio fotografico.
Al Baker è stato uno dei più grandi intrattenitori della magia, combinando effetti originali con un naturale senso dell'umorismo, il suo tono delicato e lo straordinario tempo comico lo rendeva un perfetto intrattenitore per bambini ma anche un fantastico performer per gli adulti. Il suo atto teatrale consisteva in: torta nel cappello, carta dal cappello, seta colorante, nodo nella seta, Il pacchetto che si taglia, trenta carte e tovagliolo di carta strappato e ricostruito.
Per lui il ragionare su un effetto è la parte principale del lavoro dell'illusionista e consigliava di farlo continuamente per superare il blocco di esibire certi effetti a causa di parti innaturali o illogiche nella costruzione degli stessi.
Baker è stato, inoltre, un inventore di molti effetti che ha commercializzato tra cui il suo test del dizionario, Al Baker Slates, la sua versione delle ciotole di riso e il portamonete invisibile. Molti dei suoi effetti di magia di seta sono stati inclusi nel Rice's Encyclopedia of Silk Magic.
Fu decano della Society of American Magicians dal 1941 al 1951. Nel 1951 scrisse un libro intitolato Pet Secrets, in cui lo scrittore misterioso americano Clayton Rawson disegnò tutte le sue illustrazioni.
Morì il 24 ottobre 1951. -
Sam Leo Horowitz
Sam Leo Horowitz (1894-1971), in arte Leo Hartz, Dr. Chung e Mohammed Bey, ebbe una lunga carriera professionale con grande successo sulle navi da crociera. Il nome Mohammed Bey è stato suggerito da Judson Cole a causa del suo aspetto turco.
Professionista fin dall'adolescenza. Uno dei 5 membri originali del "Inner Circle" di New York del 1932. Membro dei "Secret Six". Eletto come una delle 10 stelle viventi nel 1938. Mentore di Roy Fromer. Ha inventato il Tilt (Prima versione, 1941) e la Spirit Cartography.
Molti dei suoi effetti sono apparsi su riviste del settore come Jinx, Phoenix e New Phoenix.
Fu accettato nel S.A.M., il 2 maggio 1936. John Kane e Al Baker erano i suoi sponsor.
Si dice che Horowitz avrebbe collaborato con Houdini a una serie di dimostrazioni sul gioco d'azzardo proprio prima della morte di Harry.
Presente su "Stars of Magic" con: Stars of Magic Series 3, No. 3 : Malini-Bey Chink-A-Chink (1947), Stars of Magic Series 3, No. 4 : The Egyptian Ball Mystery (1947).
Ha scritto 3 opuscoli: Mohammed Bey's routines for the Jardine Ellis Ring on Stick (1952, 8pp), Mohammed Bey's Routine with the Okito Coin Box, and More Mohammed Bey Routines with the Okito Coin Box (1956, 11pp), gli ultimi due ristampati insieme come: Mohammed Bey's Routines with the Okito Coin Box and More (1963). Ha portato effetti ed articoli su Greater Magic, Jinx, Sphinx, Phoenix, New Phoenix, Hugard's Magic Monthly e Pallbearers Review. -
Howard Thurston
All'inizio del XX secolo, un uomo viaggiò intorno al mondo con uno spettacolo di magia che necessitava di 8 vagoni merci per trasportare le 40 tonnellate di attrezzature e un gruppo di oltre 12 assistenti, il suo nome era: Howard Thurston. Nato a Columbus, Ohio, il 20 luglio 1869 ebbe un'infanzia difficile e abbandonò presto la sua famiglia, egli iniziò a vendere giornali e schedine delle corse, viaggiando di città in città su treni merci e compiendo piccole truffe. La sua vita cambiò quando assistette allo spettacolo di Alexander Herrmann, uno dei più grandi illusionisti di quell’epoca. Affascinato dalla magia del grande Herrmann, il giovane Thurston decise di voler diventare un mago. Fece la sua prima apparizione in scena con il Sell’s Brother Circus, dimostrandosi attratto dalla magia con le carte. Dopo aver incontrato James William Elliot, egli imparò giochi di destrezza e manipolazione, fino ad essere capace di far apparire delle carte da gioco dalle sue mani. Nel 1898, presentò un trucco con le carte che inganno perfino Leon Herrmann, il nipote di Alexander Herrmann, che gli offrì il denaro per acquistare il segreto. Dal 1900 al 1905, Thurston fece una tournée in Europa, intrattenendo potenti come Re Edwars VII, l’imperatore di Germania, lo Zar di Russia e Theodore Roosevelt. Nel 1905 arrivò in India, presentando il suo spettacolo in un grande tendone e destando stupore agli abitanti del luogo con illusioni tali da superare le meraviglie di quella terra piena di misteri. Nel maggio 1908 al Ford’s Opera House di Baltimora, il famoso illusionista Harry Kellar annunciò Thurston come suo successore. Howard Thurston fu uno dei più grandi illusionisti del secolo scorso. Nel suo show di tre ore “The wonder of the Universe” egli presentava le più sorprendenti illusioni mai realizzate nella storia della magia. Una di questa era chiamata “La Principessa di Kernac”; durante il numero l’assistente veniva sdraiata in un letto e, con un gesto magico dell’illusionista, la donna iniziava a galleggiare nell’aria per poi volare fino al soffitto del teatro scomparendo nel nulla davanti agli occhi degli spettatori. La levitazione fu un’illusione inventata da John Nevil Maskelyne un illusionista e manager dell’Egyptian Hall di Londra, un palazzo dei misteri, dove le più strane illusioni, mostre, automi e immagini in movimento, venivano esibite. Una sera, durante uno spettacolo di Maskelyne, il più famoso mago americano, Harry Kellar, decise di rubare il segreto di quella sorprendente illusione. Alcuni anni dopo, Harry Kellar presentò la sua costosissima versione della levitazione “La principessa di Kernac”; quando decise di ritirarsi dalle scene, diede il permesso a Thurston di presentare l’illusione nel suo “Show of wonders”. Howard Thurston non fu solo un bravo mago, la trama e il copione che egli costruiva intorno alle sue illusioni erano così di impatto che rendevano i suoi effetti veri capolavori; ad esempio, “Il quadro spiritico”, dove una tela da pittura, misteriosamente, si dipingeva da sola raffigurando l’immagine scelta dagli spettatori. Fu anche un “uomo di marketing” perché fu in grado di trovare il modo corretto di promuovere se stesso. Egli era un illusionista, un mago, un prestigiatore, un manipolatore, ma egli non era visto come un supereroe come Harry Houdini, ad esempio. Promuovere al meglio uno spettacolo di magia era quindi molto difficile. Tra gli oggetti promozionali più belli non vi erano solo i suoi poster ma anche monete coniate per lui, i suoi libretti di magia e quelli di interpretazione dei sogni, ma tra i più famosi c’erano le sue “Throwing cards”, carte da gioco personalizzate, con foto pubblicitarie e pubblicità delle sue invenzioni, che egli lanciava verso il pubblico che le tratteneva come souvenir del suo show. La carriera di Thurston durò per circa 28 anni, durante i quali era riuscito a trasformare un talentuoso numero da vaudeville in uno spettacolo magico mai visto prima. Morì il 13 aprile 1936.
“Puoi ingannare gli occhi e la mente del tuo pubblico, ma non puoi ingannare i loro cuori”. Howard Thurston. -
Si Stebbins
William Henry Coffrin (Si Stebbins) nacque il 4 Maggio 1867 a Claremont, New Hampshire. Si esibì come acrobata e clown nei circhi, con il nome d'arte: "Vino". Ha anche pubblicato alcuni libri con lo stesso nome. È diventato noto come Si Stebbins nel 1892. È il creatore dell'ordinamento di carte chiamato Si Stebbins Stack. La versione che pubblicò era in realtà un po 'diversa da come la eseguiva in scena. Le carte che usava erano separate da quattro numeri, non da tre come siamo abituati, e c'era una diversa rotazione dei semi. Stebbins è stato uno dei primi ad esibirsi in fiera ed è andato in tournée con le agenzie automobilistiche della Willys Overland Company. Ha anche stipulato una sorta di patto con alcuni fornai e si è recato di città in città sponsorizzato dal panificio locale. Stebbins morì di infarto a Milwaukee, Wisconsin il 12 Ottobre 1950. Prime tracce, in realtà, di tale ordinamento si trovano già in Giochi de Carte, Horacio Galasso (1593), tradotto in francese e forse fonte del libro portoghese "Thesouro de Prudents", Gaspar Cardozo de Sequeira (1612). Nell'inverno del 1895-1896, Si Stebbins stava viaggiando attraverso il New England esibendosi in "spettacoli nei negozi". Un altro membro dello spettacolo era un mago siriano di nome Selim Cid, un manipolatore di carte che eseguiva una routine con un mazzo in ordine. Quello stesso ordinamento è ora noto come "Si Stebbins Stack". Si Stebbins pubblica la sua versione in "Trucchi con le carte", William Vino (1898). Questo opuscolo fu ristampato nel "Post-Dispatch di Saint Louis" il 18 dicembre 1898 (una ristampa dell'articolo apparve nel numero di luglio 1945 di The Linking Ring, vol. 25, n. 5.). Anche Howard Thurston pubblica la sua versione come "The Thurston System" in "Card Tricks", Howard Thurston (1901).
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John Max Thompson
John Max Thompson (27 luglio 1934-9 marzo 2019) è stato un comico americano e un illusionista di Las Vegas che si esibiva, sotto il nome d'arte The Great Tomsoni, con sua moglie, Pamela Hayes.
All'interno della comunità magica, Tomsoni non è considerato un semplice esecutore ma un virtuoso, ampiamente noto come mentore, insegnante di magia e creatore di trucchi. Ha lavorato dietro le quinte con maghi come Penn e Teller, Lance Burton, Criss Angel e Mat Franco. Nel 1999 gli è stato assegnato uno dei più alti riconoscimenti nella comunità magica, un “Master Fellowship” con l'Accademia delle Arti Magiche.
Uno dei suoi marchi distintivi è stata la produzione di colombe, addestrate a recitare insieme a lui e alla moglie. Ha anche lavorato come consulente tecnico magico per una varietà di produzioni televisive e cinematografiche come "Hart to Hart" e "Fantasy Island"; ha scritto e sviluppato materiale per artisti tra cui Siegfried & Roy, Doug Henning e David Blaine. E’ apparso in molti episodi di Mindfreak di Criss Angel, l'episodio "Hair" di Penn and Teller's Bullshit e nel film The Aristocrats. Sua moglie e assistente, Pamela Hayes Thompson, è stata citata nel film sulle assistenti dei maghi “Women in Boxes”. I due hanno recitato in produzioni di Las Vegas come Folies Bergere al Tropicana Hotel and Casino e al Lido de Paris allo Stardust Hotel and Casino. La coppia ha fatto tournée a livello internazionale, esibendosi al London Palladium, al Theatre Grace Grace di Monte Carlo, a Le Caberet al Casino di Monte Carlo, al Casino Ruhl di Nizza, in Francia, e alla Scala Melia Castilla di Madrid, in Spagna. Thompson ha fatto diverse apparizioni in talk show ospitato da Johnny Carson, Merv Griffin, Mike Douglas, Dinah Shore e Dick Cavett; è stato il produttore del programma televisivo Penn & Teller: Fool Us in cui era responsabile di effettuare l'ultima chiamata qualora gli artisti fossero stati in grado di ingannare Penn & Teller. Johnny Thompson è stata una delle menti più rispettate nella magia.
La sua illustre carriera decennale ha coperto tutti gli aspetti della magia; pioniere delle esibizioni fieristiche, leggendario nella manipolazione delle colombe, un mentalista affascinante, un illusionista sorprendente e uno dei più ricercati consulenti di magia… Johnny Thompson ha davvero fatto tutto. Nel 2016, è stato inserito nella Hall of Fame del Nevada Entertainer.
Il 25 febbraio 2019, Thompson ha avuto un malore durante una prova di Fool Us ed è stato portato allo Spring Valley Hospital di Las Vegas. Morì in ospedale 12 giorni dopo, il 9 marzo, a 84 anni a causa di complicanze all’apparato respiratorio.
Come riportato in lacrime da Penn Jillette nel suo podcast, "Penn's Sunday School" uscito il 10 marzo 2019: "Johnny Thompson, molti di voi conoscono il mio eroe, il mio mentore, il mio amico, il mio collega ... che per oltre 20 anni ha lavorato con Penn e Teller, guidandoci su tutto; Johnny Thompson, che era come un nonno per i miei figli, è morto oggi. Stava lavorando a "Penn and Teller 'Fool Us", subito dopo aver lavorato con un atto, è crollato vicino a Mike Close. Il suo cuore si è fermato. C'era la RCP. Gli EMT hanno riacceso il suo cuore. È entrato ed è stato in ospedale da quel lunedì fino ad oggi, quindi 10 giorni. È stato cosciente per alcuni momenti ... Gli ho parlato, ma non è stato in grado di rispondere perché aveva un ventilatore in bocca, eppure era lì. Ed è morto ... stasera farò lo spettacolo ... perché Johnny non mi avrebbe permesso di non andare avanti... Le ultime parole che gli ho detto sono state "Ti amo", le ultime parole che mi ha detto sono state "Ti amo", ... Ti amo, Johnny. -
Jason England
Jason England è un esperto di gioco d’azzardo e rappresenta un’autorità nel campo degli imbrogli al tavolo verde. Ha studiato l’azzardo in ogni sua forma, specializzandosi nei giochi con le carte: le sue sono tra le mani più pericolose al mondo.
Il suo libro di riferimento è “L’Esperto al Tavolo da Gioco” di S.W. Erdnase e i libri che più ha amato sono quelli di Braue e/o Hugard (Royal Road to Card Magic, Encyclopedia of Card Tricks, Expert Card Technique), di Dai Vernon, Marlo e l'immancabile Stars of Magic. Le sue influenze principali vengono da Steve Forte, Richard Turner, Martin Nash, Dai Vernon e Darwin Ortiz. Il suo effetto preferito è il Trionfo.
Attualmente vive a Las Vegas, in cui ha tenuto la conferenza “World Game Protection” tra il 2012 e il 2013, e scrive per il “MAGIC Magazine”. England gira il mondo facendo conferenze sulla cartomagia e sul gambling, insegnando anche come non farsi imbrogliare appena entrati in un casinò. Collabora con la theory11, per la quale ha prodotto un enorme numero di download a tema gambling. Importantissime le sue lezioni sulle tecniche dei bari (Stacking, Deals, Controlli, Impalmaggi).
È stato consulente e performer per film e progetti televisivi. Ricordiamo specialmente il film "Shade - Carta Vincente", diretto da Damian Nieman. È stato anche membro della Navy Seals, le forze speciali della marina statunitense.
Curiosità: mangia solo hamburger e beve solo Coca-Cola -
Derek DelGaudio
Derek del gaudio è un artista multidisciplinare principalmente conosciuto come scrittore performer e prestigiatore. DelGaudio ha creato uno show teatrale: In & Of Itself, diretto da Frank Oz. È il co-fondatore, assieme all'artista Glenn Kaino, la performance collettiva: A.BANDIT. A.BANDIT è andato in scena in: Art L.A. Contemporary in Santa Monica, The Ball of Artists, Art Basel Miami, LA ART, e in The Kitchen in New York. Insieme, DelGaudio e Kaino, hanno creato: The Mistake Room, una piattaforma per specifici progetti situazionali, come: The [Space] Between, un "negozio magico concettuale". sono anche co-autori di un libro scritto sotto il nome di A.BANDIT: A Secret Has Two Faces, contenente interviste e storie direttamente dalle loro performance artistiche e magiche, così come interventi di Marina Abramović, Ricky Jay, David Blaine, and John Baldessari. Nel 2014, DelGaudio è stato selezionato come artista residente per Walt Disney Imagineering. È stato anche consulente per diversi progetti televisivi e cinematografici tra cui The Academy Awards, The Carbonaro Effect e The Prestige (film). DelGaudio ha anche scritto e co-recitato (con Helder Guimaraes) nello spettacolo Nothing to Hide, diretto da Neil Patrick Harris, che ha aperto a Broadway al Romulus Linney Courtyard Theatre al Pershing Square Signature Center di New York il 23 ottobre, 2013
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Pete McCabe 🎧
Pete McCabe è un programmatore informatico. Ha lavorato a San Diego nel mondo pubblicitario ed in quello televisivo. Attualmente è un insegnante di inglese. Non è un mago professionista, ma un amatore molto intelligente: scrive di magia e progetta effetti come farebbe con dei programmi informatici, inoltre scrive presentazioni per sé e per altri. Il suo libro in due volumi, “Scripting Magic”, è un’enorme opera a cui hanno contribuito alcuni tra i più grandi nomi della magia contemporanea (ricordiamo, tra i tanti, Michael Ammar, Eugene Burger, Max Maven e Jamy Ian Swiss nel primo volume, e Juan Tamariz, Paul Gertner e Joshua Jay nel secondo). Nel suo sito web si possono inoltre trovare un interessante Marking System ed un Book Test innovativo.
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Lance Burton
William Lance Burton nacque il 10 marzo 1960 a Columbia, Kentucky. Si interessò per la prima volta alla magia all'età di 5 anni, quando si offrì come uno dei volontari di uno spettacolo del mago Harry Collins durante una festa di Natale presso l'impianto di Frito-Lay dove lavorava sua madre. L' effetto a cui si prestò era "Il Sogno dell' Avaro", in cui Collins tirava fuori dal cielo e dalle orecchie di Burton dollari d' argento. Fu così che una signora seduta vicino Burton, sentendo il suo interesse, gli diede un libro che i suoi figli avevano usato, Magic Made Easy. I dieci effetti descritti nel libro vennero appresi rapidamente dal giovane Burton.
Anche Collins notò l' interesse di Burton e divenne suo mentore durante l'adolescenza, insegnandogli i fondamenti del mestiere. Nel 1977 Burton partecipò alla sua prima competizione di magia e vinse il primo premio. Nel 1980, poco dopo il suo ventesimo compleanno, gli fu conferita una "Medaglia d'oro per l'eccellenza" dalla International Brotherhood of Magicians. Poco dopo, Burton si trasferì nel sud della California, dove nel giro di una settimana apparve in The Tonight Show (il 28 ottobre 1981). Nel corso della carriera di Burton fu invitato a tornare per un totale di dieci esibizioni con Johnny Carson e altre dieci esibizioni con Jay Leno. Burton apparve anche nel The Late Late Show con Craig Ferguson.
Nel 1982 ha partecipato al concorso internazionale Fédération Internationale des Sociétés Magiques (FISM) a Losanna, in Svizzera dove ha vinto il premio "Grand Prix", (l'evento principale del concorso FISM). E' la persona più giovane a vincere l'evento principale e il primo americano a farlo.
Nel 1986 è apparso nello speciale dedicato ad Halloween di Nickelodeon. Nel 1991, ha prodotto, diretto e scritto il suo spettacolo, che ha aperto all'Hacienda Hotel e che ha portato in giro per cinque anni.
Dopo 31 anni di spettacoli al Monte Carlo Resort and Casinò di Las Vegas ha deciso di ritirarsi. Durante la sua vita ha performato per moltissime persone di grande spessore come la Regina Elisabetta e il presidente Ronald Reagan. -
Theodore Annemann
Theodore 'Theo' Annemann (nome d'arte Ted Anneman), nato Theodore John Squires il 22 febbraio 1907 ad East Waverly, nello stato di New York, è stato un mago professionista, specializzato nel campo del Mentalismo. Dopo il divorzio dei suoi genitori, venne cresciuto dalla madre, la quale temeva che la sua passione per la magia avrebbe avuto una cattiva influenza sul suo futuro. Un giorno, per scoraggiarlo nella pratica del suo grande hobby, bruciò tutti i suoi libri di magia e i suoi trucchi. Nonostante ella si pentì del suo gesto, Annemann non la perdonò mai e, nel 1938, quando i primi 50 numeri della sua rivista vennero raccolti in un unico volume, ne regalò una copia alla madre con la seguente dedica: "Cara mamma - quando guarderai queste pagine spero ti ricorderai di quando bruciasti i miei libri di magia nella fornace. Ciò mi ha spinto a scriverne uno di mio pugno. Hai un fiammifero anche per questo? Theo."
All'inizio della sua vita, Annemann trovò impiego come ferroviere, successivamente entrò nel mondo dello spettacolo come cantante tenore. La sua passione per la magia nacque dal suo lavoro come assistente di un mago, all'età di quindici anni. Si specializzò inizialmente in cartomagia, ma alla fine si interessò agli effetti mentali e utilizzò le sue invenzioni e competenze per diventare uno dei maghi più dotati e rispettati degli anni '30.
Annemann è famoso per aver inventato e raffinato molte delle routine di Mentalismo standard, che continuano ad essere utilizzate da maghi oggi. Egli sviluppò un approccio pratico alla lettura del pensiero. I suoi metodi e le sue idee riflettevano la credenza che il pubblico volesse ascoltare qualcosa di personale e che volesse essere convinto che il performer fosse una persona reale, non molto differente dall'audience che lo guardava. Gli impulsi che impartì al Mentalismo sono ancora oggi delle pietre miliari per i mentalisti di tutto il mondo.
Annemann perfezionò la propria versione della famosa illusione "Il proiettile fermato con i denti" (fece la prova a casa per la prima volta). I testimoni della sua prestazione descrissero l'impresa come un effetto drammatico: Annemann cadde a terra dopo il colpo di pistola ma subito dopo si alzò e sputò il proiettile. Un dettagliato resoconto del suo rischioso atto, che costò la vita a molti performer a lui precedenti, appare in "Twelve Have Died - Bullet Catching - The Story and Secrets", di Ben Robinson e Larry White.
Era il 15 Ottobre del 1934 quando pubblicò il primo numero della famosa rivista "The Jinx", non dedicata al solo Mentalismo ma indissolubilmente legata ad esso. La periodicità iniziale venne definita come mensile e l'abbonamento per cinque numeri costava un dollaro. La sua pubblicazione cessò dopo la morte di Annemann e le poche copie rimaste sono diventate oggetti da collezione. Effetti tratti dal "The Jinx" sono stati pubblicati in diversi libri e manoscritti, tra i quali il diretto discendente dell'opera Annemann: Practical Mental Effects, datato 1944 e, ad oggi, uno dei classici del Mentalismo, noto specialmente per il grande lavoro sui bigliettini in esso contenuto. Tutti gli effetti di Annemann sono invece contenuti nel libro "The Life and Times of a Legend: Annemann".
Annemann è stato sposato due volte e ha avuto una figlia dalla sua prima moglie.
Coloro che lo conobbero lo descrissero come un uomo nervoso con attacchi d'ansia ed una forte dipendenza dall'alcol. Walter Gibson disse che Annemann fosse un sinistro uomo di cattivo umore e che non avesse molto successo nella vita di tutti i giorni, a dispetto dell'Annemann pensatore capace di rivoluzionare il Mentalismo dandogli una nuova concezione moderna. Come racconta Alexander Adrion, Annemann per tutta la vita si annovera fra le personalità più importanti e significative dell'arte illusionistica del XX secolo ma, come performer, egli era piuttosto mediocre e non riusciva a valorizzare appieno le sue grandiose idee. Nell'esercizio della sua arte egli necessitava dello stretto contatto con il pubblico: al geniale teorico mancava il talento dello showman. Questo handicap aumentò di pari pass con la notorietà del Mentalista alla fine degli anni '30 e all'inizio dei '40. La febbre cronica da palcoscenico e i problemi familiari a seguito di un matrimonio fallito fecero sì che l'artista cercasse sempre più rifugio nell'alcol.
Un giorno stava per uscire di casa e sua moglie lo fermò, chiedendogli dove stesse andando. Il Mentalista uscì un foglietto dal suo taschino e vi scrisse qualcosa, lo piegò e lo porse alla donna, uscendo di casa subito dopo. Quando lei aprì il bigliettino si accorse che era bianco: Annemann lo aveva scambiato con il suo senza che lei se ne accorgesse. Quando uscì di casa, suo marito era già andato via e non lo rivide fino alla sera.
Dal 1941 ebbe dei seri problemi economici e fisici. Soffriva di costanti e gravissime infiammazioni e crescenti depressioni nervose. Nonostante i suoi problemi personali, per far fronte alla sua crisi finanziaria decise di tentare uno spettacolo per due notti, chiamato "Annemann the Enigma", al Chaining Building Roofgarden Theater a Manhattan per le date del 26 e del 27 Gennaio del '42. Tutti i giornali di New York avevano annunciato la rappresentazione con settimane di anticipo ma, nonostante tutti i biglietti fossero esauriti da tempo, lo show non si fece mai, perché il Mentalista si suicidò il 12 Gennaio aprendo il rubinetto del gas, all'età di 34 anni. Venne ritrovato il giorno dopo dalla sua seconda moglie, Jeanette, ormai troppo tardi. Molti dei suoi amici e colleghi ricevettero quel giorno una cartolina priva di mittente, in cui vi era semplicemente scritto "Leggi gli annunci mortuari sul 'New York Times'". Venne fatto cremare e le sue ceneri sono state seppellite al Cimitero di Glenwood, a Waverly. -
Frank Garcia
Figlio di immigrati spagnoli, Frank Garcia decise di diventare prestigiatore dopo aver visto una performance di Fu Manchu. Era noto anche come "l'uomo con le mani da un milione di dollari", per un'assicurazione sulle mani ai fini pubblicitari.
Esperto nelle tecniche utilizzate dai bari per imbrogliare, i suoi numeri si basavano anche sulla dimostrazione della potenzialità di queste tecniche. E specialista nello smascherare truffe al tavolo da gioco.
Come "The Gambling Investigator" ha dimostrato e esposto metodi di truffa in fiere e organizzazioni di contrasto negli Stati Uniti e in spettacoli televisivi.
E 'stato co-fondatore (con George Schindler) della Scuola di New York per i maghi. -
Dave Elman
Dave Elman era un famoso speaker radiofonico americano, un comico, un cantautore ed un’importante figura nel campo dell’ipnosi.
Dave Elman, il cui vero nome è David Copelman, nasce il 6 maggio del 1900 a Park River nel Nord Dakota.
Nel 1906 al padre viene diagnosticato il cancro e quando un loro amico di famiglia riesce ad alleviare i dolori del padre con l’ipnosi, Dave decide di farsi insegnare l’ipnosi.
Iniziò ad esibirsi a New York come attore nel teatro e qui prese il nome di Elman (abbreviazione di Copelman) ma presto si fece conoscere come “l’ipnotizzatore più giovane e veloce del mondo” e capì di non essere adatto al teatro. Così inizia a lavorare per degli editori musicali. Tra il 1923 e 1928 lavorò in radio.
Nel 1949 decise di fare dell’ipnosi il suo lavoro ed iniziò ad insegnarla a medici e dentisti. Da allora fino al 1962 girò per tutta l’America facendo le sue lezioni che poi pubblicò sotto forma di registrazioni audio.
Nel 1963, durante un lungo periodo di malattia, decise di mettere per iscritto tutte le sue scoperte riguardo l’ipnosi. Ne uscì un libro di 336 pagine scritto dalla moglie sotto dettatura di Elman. Questo libro si intitola “Finding on hypnosis” e venne pubblicato nel 1964.
Pochi anni dopo, il 5 dicembre del 1967, Elman morì improvvisamente.
Oltre a “Finding on hypnosis” vennero pubblicati dal figlio altri due libri dopo la morte di Elman: “Exploration in hypnosis” nel 1970 e “Hypnotherapy” nel 1978. -
Richard Osterlind
Richard Joseph Osterlind, nato il 6 Marzo 1948 a Bridgeport, nel Connecticut, è un celebre Mentalista ed insegnante di Mentalismo da più di 35 anni. Ha scritto un gran numero di libri, pubblicato e riadattato importanti articoli e prodotto vari effetti. Ad oggi è uno dei professionisti più richiesti per show, convention e conferenze.
Ha vissuto a Bridgeport fino all’età di nove anni, finché non si trasferì con la sua famiglia ad Ansonia prima e a Danbury dopo. Ha lavorato nel Western Connecticut State College. Oggi vive insieme alla moglie Lisa nel Kentucky.
È stato batterista nella rock band “Merlin”. La sua carriera magica iniziò quand’era ancora ragazzo, quando ricevette in regalo dei giochi di prestigio. Da lì Osterlind iniziò ad esibirsi nella magia e nel mentalismo, presentandosi come lettore del pensiero. Mentre era ancora un musicista, aprì con la sua band lo spettacolo di un ipnotista. Ne rimase stregato e provò, riuscendoci, ad ipnotizzare un membro della sua band. Da quel momento iniziò a studiare profondamente l’ipnosi.
Osterlind ha spesso insistito sul concetto di esibirsi di fronte un pubblico reale abbandonando le esigenze di video editing o gli effetti dipendenti dalle angolazioni. Nella sua carriera da insegnante ha prodotto 25 serie di DVD, come “Mind Mysteries” e la trasposizione video dei “13 Gradini” di Corinda, e 16 libri, sia per addetti ai lavori che per il grande pubblico. Tony Corinda, prima di morire nel 2010, scrisse ad Osterlind nel 2009 dicendogli di aver fatto un ottimo lavoro con la serie di DVD dedicata alla sua maggiore opera.
Si è esibito in tutto il mondo per uomini d’affari, star dello sport e politici, come il presidente Gerald Ford ed il governatore Lowell Weicker. È apparso in numerosi show televisivi internazionali. È stato saltuariamente ingaggiato come ipnotista da palcoscenico e, ancora oggi, qualche volta si esibisce in qualche numero di ipnosi alla fine dei suoi spettacoli di Mentalismo. È considerato da molti il più eminente mentalista del nostro tempo.
Osterlind è un Colonnello del Kentucky, il più alto titolo onorifico concesso dallo Stato americano con cui si è considerati membri onorari dello staff e aiutanti di campo onorari del governatore.
Durante il London Mentalism Meeting è stato nominato come il Mentalista più influente, classificandosi sopra Ted Annemann e Tony Corinda. Nel 2006 è stato premiato con il “Milbourne Christopher Award” per i suoi contributi nell’Arte della Magia ed è apparso nella copertina di “The Linking Ring” nel Febbraio 2008. -
Joseph Ovette
Joseph Ovette, nato Giuseppe Olivo il 20 Gennaio 1885 a Napoli, è stato un mago italoamericano ed autore prolifico. È conosciuto come “Il Grande Ovette” e si è esibito anche con il nome “Lung Chan Yuen”.
Lui e i suoi tre fratelli sono cresciuti a Brooklyn. Ha tenuto il suo primo spettacolo con il “Kickapoo Medicine Show”, dal 1916 al 1919.
Era conosciuto per le sue illusioni di impiccagione, al punto che il suo atto veniva pubblicizzato presentandolo come “L’uomo che non potevano impiccare”. Tra i suoi stunt pubblicitari il più celebre è stato la guida bendata, esibito nelle strade di Ottawa. Si esibì anche nel noto “Bullet Catch”, routine tristemente nota nell’ambiente illusionistico.
Ha vissuto anche in Canada, in cui è stato molto attivo nelle società magiche. Ha scritto vari libri di magia e contribuito a numerose riviste, tra cui “The Linking Ring” tra il 1930 ed il 1940. Ha anche pubblicato molto materiale sugli stunt pubblicitari, come quelli precedentemente nominati e la sepoltura da vivo. È stato l’inventore della “Ovette Master Move” nel 1927, pubblicata su Genii come “Kelly’s Bottom Placement”. Il nome usato per la pubblicazione su Genii ha causato delle iniziali confusioni riguardo la paternità della mossa.
È morto il 5 Agosto 1946 a Buffalo, nello stato di New York, per un cancro alla gola per cui era stato operato il 24 Luglio dello stesso anno. È stato seppellito in Canada il 7 Agosto, nell’Ontario. -
Martin Gardner
Martin Gardner nacque a Tulsa in Oklahoma il 21 ottobre 1914 e fu un matematico, un illusionista, un divulgatore scientifico è un debunker statunitense, ma aveva interessi che comprendevano la filosofia e lo scetticismo scientifico.
Ad introdurlo nel mondo dell’ illusionismo fu il padre con il “trucco delle bacchette”. Nel giro di poco tempo Gardner iniziò ad inventare dei veri e propri giochi di magia e a 16 anni iniziò a collaborare con la rivista “The Sphinx”. Il suo primo articolo parlava di una previsione di un colore scelto dal pubblico e venne pubblicato nel maggio del 1930. Nel 1935 pubblicò Match-ic, il suo primo libro, una raccolta di trucchi fattibili con dei fiammiferi.
Prima della seconda guerra mondiale lavorò come giornalista. Nel 1941 si arruolò nella Marina degli Stati Uniti dove prestò servizio per 4 anni nel Nord-Atlantico su una nave ricognitrice che doveva rilevare i sommergibili nazisti.
Finita la guerra riprese il suo lavoro da giornalista.
Tra il 1956 e il 1986 pubblicò una serie di articoli nella rubrica “Mathematical games” dello “Scientific American”. In questo periodo pubblicò anche molti libri di illusionismo, matematica, enigmistica e letteratura. Inoltre pubblicò anche una rubrica di storie-rompicapo per il giornale di fantascienza “Asimov’s Science Fiction”.
Gardner morì nel 2010 all’età di 95 anni.
In suo onore è stato dato il suo nome ad un asteroide, il “2587 Gardner”. Ogni anno, il 21 ottobre, si celebra in tutto il mondo l’Elogio della mente: una giornata in onore di Martin Gardner interamente dedicata ai giochi matematici; la prima ebbe luogo in Italia nel 2010.
Durante la sua vita scrisse molti libri:
⁃ Match-ic (1935)
⁃ Enigmi e giochi matematici (5 volumi dal 1967 al 1976)
⁃ Show di magia matematica (1980)
⁃ I misteri della magia matematica (1985)
Oltre a questi scrisse altri libri riguardanti la matematica.
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David Copperfield
Nato nel New Jersey in una famiglia ebrea di discendenze russe da parte di padre, ebbe fin da piccolo la passione per la magia e già a 12 anni (1968) si esibiva in numerosi spettacoli con il nome d'arte di Davino the boy magician. A 16 anni (1972) tenne un corso di magia alla New York University e a 19 (1975) si esibì per diversi mesi nell'Hotel Pagoda di Honolulu, nelle isole Hawaii. Ha scelto il suo nome d'arte "David Copperfield" nel 1974 prendendo spunto dall'omonimo romanzo di Charles Dickens datato 1850.
Copperfield ha avuto successo sia nella prima parte della sua carriera (quando si esibiva con il repertorio classico del prestigiatore) sia nella seconda parte (quando ha iniziato a proporre illusioni su grande scala), perché ha dato un'immagine nuova, più dinamica e moderna, della magia. È famoso per le sue sparizioni e illusioni che hanno cambiato totalmente il concetto di magia. Attualmente (ma ancor di più negli anni novanta) ha molto spazio nella televisione americana e i suoi numerosissimi programmi non si limitano ai giochi di prestigio ma spaziano anche in altri settori dello spettacolo (ad esempio varietà, recitazione, danza).
Nel marzo 1982 Copperfield ha fondato il Project Magic, un programma di ausilio per i bambini convalescenti (a cui insegna facili giochi di prestigio) negli ospedali, nato per aiutarli nella riabilitazione psicomotoria e per una più rapida guarigione.
Nel 1993 Copperfield ha incontrato per la prima volta la top-model Claudia Schiffer ad un galà di Berlino riservato alle celebrità e nel gennaio 1994 essi hanno ufficializzato il loro fidanzamento, durato quasi sei anni, fino al settembre 1999. In questo periodo, la Schiffer ha più volte partecipato agli spettacoli di Copperfield come ospite speciale e assistente, in particolare nell'illusione Flying e in quella della donna segata in due. Claudia Schiffer compare anche nel documentario David Copperfield: 15 Years of Magic (12 maggio 1994), svolgendo il ruolo dell'intervistatrice.
Nel luglio 2000 è stato insignito del titolo di "Illusionista del Millennio" dalla presidenza del 21º congresso mondiale della Federazione Internazionale delle Società Magiche (FISM), in una cerimonia che si è svolta a Lisbona, ed è universalmente considerato l'erede del grande Harry Houdini. La celebre rivista Forbes ha stimato i guadagni di David Copperfield in 57 milioni di dollari nel 2004 (piazzandosi così al 35º posto fra le celebrità che hanno guadagnato di più in quell'anno).
Il 22 aprile 2006 Copperfield è stato assalito da un gruppo di adolescenti mentre passeggiava nel West Palm Beach, in Florida, insieme a due assistenti. I collaboratori hanno consegnato ai rapinatori 500 dollari, i loro orologi, i biglietti aerei e i passaporti, mentre Copperfield, sfruttando la sua destrezza, ha mostrato le sue tasche facendole sembrare vuote, ma in realtà aveva con sé denaro e il cellulare. Quando i rapinatori sono fuggiti, Copperfield ha memorizzato il numero di targa e li ha fatti arrestare. Nell'agosto 2006 Copperfield ha acquistato alle Bahamas una catena di 11 isole, ridenominandole "Musha Cay and the Islands of Copperfield Bay", convinto che al suo interno si trovi una vera e propria fontana della giovinezza.
Il 17 dicembre 2008, durante uno spettacolo a Las Vegas, si è verificato un incidente sul palco: il numero d'illusionismo consisteva nel camminare tra le lame rotanti di un ventilatore industriale alto circa tre metri e mezzo; poco prima dell'esibizione un suo assistente è stato accidentalmente catturato dalle lame in movimento e ferito al braccio e al volto. Lo spettacolo è stato immediatamente sospeso e David Copperfield si è scusato con gli spettatori aggiungendo che avrebbero potuto chiedere il rimborso del biglietto. Nel febbraio 2010 Copperfield è diventato padre: la modella francese Chloe Gosselin, sua fidanzata dal 2006, ha avuto una figlia, chiamata Sky, ma la notizia è stata resa pubblica solo nell'agosto 2011 -
Joseph Dunninger
Joseph Dunninger, conosciuto come “The amazing Dunninger”, nasce a New York il 28 aprile 1892 e fu uno dei più famosi mentalisti del tempo oltre che un mago e un escapologo. Fu uno dei primi prestigiatori ad esibirsi in radio e in televisione.
Dunninger era molto richiesto per l’intrattenimento privato anche da gente importante; per esempio gli venne chiesto di esibirsi nella casa di Theodore Roosvelt a Otster Bay, nella casa di Thomas Edison e inoltre Franklin D. Roosvelt lo invitò più volte alla Casa Bianca per dimostrare le sue capacità mentali.
Dunninger fu anche un debunker di medium e affermava di poter svelare l’inganno di tutti i fenomeni spiritici. Nel 1935 scrisse un libro intitolato “Inside the Medium’s Cabinet” nel quale espose i trucchi dei medium e anche il modo per fare il gioco della corda indiana con un trucco della telecamera. Sempre nel ‘35 Dunninger partecipò ad una seduta spiritica del medium Emerson Gilbert per poter testimoniare contro di lui quando Gilbert fu accusato di fraudolenza. Inoltre fece un’offerta sostanziosa per chiunque riuscisse a produrre un fenomeno spiritico che lui non potesse duplicare o spiegare con un ragionamento logico. Questa ricompensa non è stata mai vinta da nessuno.
Era un grande amico con molti personaggi famosi nella prestigiazione come Harry Houdini, Francis Martinka e Tony Slydini. Fu anche amico dell’autore di “The Shadow” (una raccolta di romanzi degli anni ‘30) Walter B. Gibson, con il quale scrisse molti libri riguardanti la magia, i fenomeni psichici e lo spiritualismo.
Dunninger apparve in radio nel 1943, mentre tra gli anni ‘50 e ‘60 si vide spesso in televisione e ebbe la conduzione di ben due programmi televisivi: “The Dunninger show” sulla NBC e “The amazing Dunninger” sulla ABC; nel 1971 registro un’altra serie di programmi ma non fu mai trasmessa perché soffriva del morboParkinson e non riusciva a presentare come in precedenza. Il suo nome venne usato come base per due personaggi comici: “The amazing Dillinger” e “Gunninger the Mentalist”.
Morì il 9 marzo del 1975, all’età di 72 anni, a Cliffside Park a causa del morbo di Parkinson. Lo stesso giorno l’Accademia della Arti Magiche gli assegnò il Master Fellowship.
Dunninger scrisse molti libri tra i quali:
Dunninger’s tricks se luxe (1918)
Dunninger’s tricks unique (1918)
Dunninger’s master methods of hypnotism (1923)
Popular magic (1926)
Universal second sight mysteries (1927)
Houdini’s spirit exposes and Dunninger’s psychical investigation (1928)
Popular magic Vol.2 (1929)
Popular magic and card tricks (1929)
Inside the medium’s cabinet (1935)
How to make a ghost Walk (1936)
What’s on your mind (1944)
100 Houdini tricks you can do (1954)
The art of thought reading (1956)
Magic and Mystery: The incredible psychic investigation of Houdini and Dunninger (1967)
Dunninger’s complete encyclopedia of magic (1967)
Dunninger’s secrets as told to Walter Gibson (1974)
Dunninger’s monument to magic (1974)
Dunninger’s book of magic (1979)
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Norm Nielsen
Norm Nielsen, nato a Kenosha -nel Wisconsin- il 17 Febbraio 1934, era un mago americano e un imprenditore.
Nielsen era noto per il suo originale numero in musica. Il suo interesse per la magia nacque quando, ancora giovane, vide il suo barbiere eseguire alcuni effetti con le sigarette. Questa passione però esplose incontrollabilmente dopo aver visto Neil Foster esibirsi ad una convention di magia a White Water, nel Wisconsin. Così si iscrisse alla Chavez School of Magic di Los Angeles, in cui si laureò nel 1953.
Una delle sue prime idee fu quella di creare l'illusione di un tromba che levitava e suonava. Decise però di accantonare il progetto perché il pubblico non sarebbe stato in grado di vedere i pistoni muoversi. Ciò lo portò a cambiare strumento ed optare per un violino, con cui avrebbe potuto mostrare con più facilità il movimento dell'arco. Il prototipo impiegò circa due anni per venie completato, ma nel 1966 fu pronto e rimase nel repertorio di Nielsen come il suo marchio distintivo. Nielsen sviluppò anche altri aspetti del suo atto musicale, tra cui un flauto che si disintegra in polvere d'argento e monete che vengono gettate melodicamente su uno xilofono verticale.
Nella sua carriera ha lavorato a Londra, Helsinki, Istanbul, Tokyo, Caracas, Santiago, Las Vegas, Sydney e Monte Carlo. Veniva regolarmente ingaggiato al Crazy Horse Saloon di Parigi, dove si esibì per sei anni.
È inoltreil proprietario della "Nielsen Magic", fondata nel 1956. Nei primi anni imparò e si occupò di realizzare gli oggetti magici di Theo Bamberg -noto anche come Okito- che gli diede il permesso di fabbricare tutti gli articoli della sua linea, incluso il suo "Okito Checker Cabinet". Nielsen produsse anche una linea di articoli personali che comprendeva, tra gli altri, bottiglie per sparizioni, colombe di gomma e carte da manipolazione.
La sua carriera fu premiata da diversi riconoscimenti:
• Stage Magician of the Year - Magic Castle (1970)
• Magician of the Year - Magic Castle (1978)
• Premio Jack Gwynne (1977, 1988)
• Premio Chavez (1991)
• Golden Mandrake Award - Parigi (1991)
• Performing Fellowship - Magic Castle (1994)
• Magician's Favorite Magician CBS-TV (1995)
• Premio DRAGON (2005)
Norm Nielsen si è spento recentemente, il 21 Aprile 2020, all'età di 86 anni. -
Robert "Bob" Hummer
Robert "Bob" Hummer (1906-1981) era un eccentrico mago e inventore di giochi di prestigio come, ad esempio, la Whirling Card,commercializzato nel 1943, effetto in cui una carta da gioco gira e vola attorno al corpo del mago in un modo apparentemente impossibile. Esordì sulla scena magica come assistente segreto di Paul Le Paul , che lo chiamava come "volontario" durante alcuni sui giochi. Avviata la sua carriera si guadagnava da vivere come mago a Chicago, e spesso come musicista nei bar.
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Paul Curry
Paul Jerome Curry è stato un prestigiatore statunitense. Nato il 19 Agosto 1917, era vice-presidente della compagnia assicurativa “Blue Cross Insurance Company”, con sede a New York. Il suo effetto più celebre è il classico “Out of this World”, pubblicato nel 1942 in Magician’s Magic e poi ripreso nel 2007 nel libro “Paul Curry’s Worlds Beyond”, postumo. La genesi dell’effetto vede Paul Curry, sempre nel 1942, stupirsi per mano di Audley Walsh, il quale gli mostrò il celebre “Pay Off” di Walter B. Gibson. È stato un originale inventore di effetti cartomagici, al punto da aver ricevuto il premio “Creative Fellowship” dall’Accademia di Arti Magiche del Magic Castle, il 12 Marzo 1977. È morto al Brookhaven Memorial Hospital di New York, il 19 Febbraio 1986.
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Bob Cassidy
Bob Cassidy, uno dei personaggi più importanti del mentalismo degli ultimi 40 anni. Robert Cassidy nacque a Kearny, nel New Jersey, il 23 giugno del 1949. Appassionato di magia fin dalla tenera età, fece il suo debutto televisivo, appena dodicenne, alla trasmissione televisiva “Original Amateur Hour ” , esibendosi come prestigiatore. Il suo primo libro magico fu “The Amateur Magician’s Handbook” di Henry Hay (pubblicato nel 1950) che Cassidy trova fondamentale in quanto gli fornisce solide ed utili fondamenta per ciò che riguarda la psicologia e le tecniche della prestigiazione; infatti, a differenza di molti libri per principianti che iniziano spiegando degli effetti automatici, Hay dedica la prima parte del libro alle «robe difficili» che hanno iniziato a formare il suo pensiero.
Pochi sanno infatti che Cassidy, nonostante sia diventato celebre per l’importante contributo al mentalismo, è stato anche un grande esperto di «destrezza di mano» e manipolazione, iniziando appunto la propria carriera come prestigiatore. Durante il servizio militare nella marina americana divenne uno specialista in sistemi di comunicazione e proprio in quel periodo iniziò a lavorare ad un suo spettacolo nel quale presentava numeri di memoria fotografica ed intuito.
Alcuni addetti ai lavori ritengono che questo spettacolo, completamente dedicato a stunt mentali, sia stato uno dei primi veri spartiacque che distinse la figura del prestigiatore da quella del mentalista; fino ad allora infatti molti grandi performer di mental magic presentavano anche numeri di magia generale nel corso dei propri spettacoli. Nel 1975 si diplomò in Arte al Montclair State College, nel 1978 si laureò in legge alla Seton Hall University, ottenendo anche il dottorato per poter esercitare la professione di avvocato. Nonostante l’esercizio della professione, continuò a lavorare come mentalista semi-professionista, in particolare modo dal 1972 al 1976, esibendosi su varie navi da crociera. Cassidy ha raccontato che proprio nel 1972 iniziò a proporsi esclusivamente come mentalista. Nel 1978 aprì uno studio legale assieme ad un socio, fondando la Shapiro & Cassidy Co., in attività per dieci anni. Nello stesso anno, Bob, anche grazie ai suoi studi in legge, insieme ai mentalisti Tony Raven, Scott Gordon, Mary Lynn e Dian Buehlmeier, fondarono la Psychic Entertainers Association (PEA), che da allora è diventata la principale società professionale internazionale del mentalismo, un’esclusiva associazione di «intrattenitori psichici», provenienti da ogni parte del mondo , che comprendeva tra le proprie fila mentalisti, bizzarristi, cold reader ed ipnotisti.
Fu anche il creatore ( e per qualche anno caporedattore) della rivista ufficiale della PEA: “Vibrations”, riservata esclusivamente ai membri ed arricchita dai contributi di alcuni tra i più grandi nomi dell’intrattenimento psichico. Dopo dieci anni come avvocato, sempre più frustrato da una vita troppo “per bene”, nel 1988 Cassidy decise di abbandonare la professione e divenire mentalista professionista. Scrisse a tal proposito “The Artful Mentalism Of Bob Cassidy”, nella sua vita tutto stava lentamente diventando rispettoso e convenzionale e per sua natura, si trattava di un percorso spaventoso. Ciò che molti avrebbero visto come crescita e maturità, per lui significavano ristagno e decadimento. Cassidy, animo ribelle, anticonformista, sempre piuttosto “allergico” alle ipocrisie di certi ambienti un po’ troppo per bene, si ritrovò, dopo aver lasciato il New Jersey per lo stato di Washington, ”La Mecca dello spettacolo”, a dover ricominciare da zero, passando da una professione ben remunerata a lavorare addirittura come cameriere e barista! Ma presto si creò il suo giro come uomo di spettacolo e contemporaneamente diede vita ad una prolifica attività di scrittore, sfornando un enorme quantità di materiale per addetti ai lavori; Cassidy infatti ci lascia in eredità centinaia e centinaia di pagine di grande mentalismo, sia dal punto di vista delle routine e tecniche che da quello della sua filosofia alla base di magia e mentalismo. Il suo primo libro, un pamphlet di 22 pagine in realtà, viene dato alle stampe nel 1977, come supplemento della rivista“ Invocation”. Si intitola “Pseudomentally Yours” e contiene alcune straordinarie idee che verranno poi ulteriormente lavorate e sviluppate nei lavori futuri di Cassidy. Da lì in poi Bob darà inizio ad una grande produzione di libri ed eBook, durata fino a pochi anni fa. La sua carriera è stata più volte premiata con prestigiosi riconoscimenti come: “Award for Creatity in Psychic Entertainment” della PEA, il Dunninger Memorial Award nel 2011 e, l’ultimo in ordine cronologico, l’Annemann Award nel gennaio 2017 che purtroppo non è riuscito a ritirare personalmente in quanto già gravemente malato. Bob Cassidy ci ha lasciato una straordinaria eredità tra le pagine dei suoi numerosi libri ed eBook: Pseudo-Mentally Yours (1977), The Art of Mentalism (1983) Principia Mentalia, Vol. 1 & 2 (1996),The Art of Mentalism, Vol. 2 (1996). Morì il 24 febbraio 2017. -
J.B. Bobo
J. B. Bobo è nato l'11 febbraio 1910 a Texarkana (Contea di Miller), dove la sua famiglia era proprietaria del Bobo Grocery Store. Fu battezzato solo con le iniziali del bisnonno, immigrato francese, di nome Jean Beaubeaux. Il padre Horace H. Bobo, appassionato di magia, morì quando Bobo era giovane; dopo la sua morte la madre si risposò e tutta la famiglia si trasferì a Chesley, in Ontario.
In ciascuna delle quattro città canadesi in cui aveva vissuto Bobo (Chesley, Hannover, Hamilton e Windsor), la famiglia aveva dei ristoranti di proprietà e fu qui che Bobo iniziò ad imparare i primi giochi di magia grazie ad alcuni ospiti frequenti. Il suo interesse per la magia cresceva man mano che imparava nuove cose e ogni spettacolo lo faceva appassionare sempre di più. Un amico di famiglia era un mago dilettante che si esibiva in alcuni teatri locali, grazie a lui, Bobo iniziò ad appassionarsi così tanto da iniziare a vedere tutti gli spettacoli in cui era presente un mago, dal circo ai vari spettacoli itineranti.
Quando la famiglia viveva a Windsor, Bobo e sua sorella prendevano spesso il traghetto per Detroit per assistere alle esibizioni di Vaudeville. Qui ebbe la possibilità di vedere molti maghi famosi che divennero fonte d'ispirazione per sviluppare il proprio stile. Tra i più grandi rimpianti, racconta di essersi perso un'esibizione dal vivo di Harry Houdini.
A tredici anni, Bobo scoprì il famoso catalogo di Johnson-Smith, che presentava molti giochi di magia, ne ordinò tantissimi, iniziando ad imparare giochi di prestigio con carte, palline, ditali e monete, con cui creò le sue prime routine. Di notevole importanza fu il famoso “Tarbell Course in magic” grazie al quale affinò lentamente le sue abilità magiche. La sua prima apparizione pubblica fu ad una gara per dilettanti al Windsor Theatre. Quando Bobo tornò a Texarkana, all'età di diciannove anni, si unì a una troupe chiamata “stage-struck friends", che si esibiva localmente e nelle città vicine.
Mentre lavorava per diversi rivenditori a Texarkana, incontrò Lillian Carlow, sua futura moglie, che divenne la sua assistente e ben presto, grazie ad alcuni produttori, iniziarono la loro carriera in tutti gli stati occidentali. Dopo diversi anni di lavoro, stanchi di viaggiare, costruirono uno spettacolo per le scuole pubbliche di Arkansas e degli stati circostanti. Al culmine della loro carriera si esibirono tra le 400/450 volte all'anno, stimando più di 14.000 spettacoli scolastici in oltre cinquant'anni.
Nel 1947, Bobo inserì molte delle sue idee magiche in un libro, “Watch This One!” ma fu “Modern Coin Magic” qualche anno dopo (1952), ad accrescere la sua reputazione nel mondo magico. Il libro è stato ristampato più volte e nel 1966 fu ampliato di oltre 150 pagine in “New Modern Coin Magic”. Il suo successo lo portò a scrivere un terzo libro nel 1984, “The Bobo Magic Show”.
Bobo era noto come abile mago e comico, ma eccelleva anche come artista, vignettista, fotografo, direttore della fotografia e artigiano. Disegnò i suoi volantini e i suoi manifesti e costruì molti dei suoi trucchi. Ormai noto in tutto il paese, non solo per i suoi scritti, presentò conferenze in club e convention di magia, il suo ultimo libro era praticamente un manuale su come guadagnarsi da vivere come mago per le scuole. Nel 2006, è stato realizzato in suo onore un DVD chiamato “Bobo” in cui è presente una sua intervista, uno spettacolo per bambini realizzato da lui e la moglie, dimostrazioni e spiegazioni dei suoi trucchi preferiti.
J. B. Bobo morì il 12 settembre 1996 a Texarkana, dove venne sepolto.
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Karl Fulves
Karl Fulves è nato nel New Jersey, dove vive tutt’ora con la moglie e tre figli, nel 1939.
Sulla sua vita non si sa molto, poiché ha sempre rifiutato le richieste di intervista; ha un’enorme conoscenza della letteratura magica che gli è servita durante la scrittura di moltissimi libri e riviste con i quali ha insegnato la magia a migliaia di principiati.
Fulves rilevò la rivista The new Phoenix da Don Tanner, ma ne pubblico solo 3 numeri arrivando al 400esimo numero quando, nel 1965, disse "The bird will be fondly laid to rest” (l’uccello verrà messo a riposo con affetto). Lo stesso anno ha avviato una nuova rivista: The Pallbearers Review che portò avanti fino al 1975 facendo uscire 10 numeri. Nello stesso periodo iniziò anche un secondo periodico chiamato Epilogue. concluse queste due, ne iniziò una terza che lo occupò per dieci anni, dal 1978 al 1988: The Chronicles Limited, di cui uscirono 36 numeri.
oltre a questi periodici, ne vennero pubblicati altri come Charlatan, Underworld, Fine Print, Interlocutor e Midnight Magic Montly. Di quest'ultima i primi 7 volumi portano il titolo Midnight Magic Magazine, il titolo originale che poi è stato cambiato dall’ottavo numero.
The Lowdown è l’ultimo periodico pubblicato da Fulves che ha iniziato a essere distribuito dal 2016.
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Banachek
Steven Shaw, nato il 30 Novembre 1960 nel Middlesex, è un mentalista ed autore inglese. Cresciuto in Sud Africa, in cui venne abbandonato all’età di 9 anni coi suoi fratelli più piccoli, e in Australia, arrivò negli Stati Uniti nel 1976. È conosciuto con il nome d’arte “Banachek”, oggi diventato legalmente il suo vero nome. Questo deriva dal nome del detective televisivo statunitense Banacek, adottato da Steve perché considerava il suo vero nome non abbastanza memorabile per un performer.
Vide il suo primo mago all’età di 14 anni, durante il liceo, e si interessò a quello strano mondo fatto di trucchi e segreti. Decise di intraprendere la strada della magia dopo aver letto “The Truth About Uri Geller”, libro in cui James Randi apriva lo scrigno di Pandora e dimostrava al mondo che le capacità extrasensoriali del veggente israeliano altro non erano che trucchi. Grazie a quel libro il giovane Steve riuscì a costruire la sua versione del cucchiaino piegato.
Banachek scrisse una lettera a Randi in cui si proponeva come volontario per dimostrare l’ingenuità degli scienziati che studiavano i fenomeni parapsicologici. Divenne quindi famoso per l’opinione pubblica americana negli anni tra il 1979 ed il 1983 quando prese parte al “Progetto Alpha” di James Randi insieme a Michael Edwards. In questo modo i due giovani dimostrarono che il metodo scientifico non era sufficiente per mettersi al riparo dai ciarlatani e condurre degli studi di parapsicologia. L’esperimento avvenne nel 1979 alla Washington University a St. Louis, quando la McDonnell Foundation donò mezzo milione all’università al patto che quel denaro venisse usato per degli studi sulla parapsicologia. Banachek e Edwards riuscirono, tra le altre cose, a convincere gli scienziati di riuscire a piegare cucchiaini col pensiero e di identificare un’immagine contenuta in una busta chiusa. Banachek divenne così “The man who fooled the scientists”. Nel 1983 Randi tenne una conferenza stampa in cui presentava i suoi allievi e dichiarava all’America che non avevano davvero dei poteri paranormali. Aggiunse inoltre che il Progetto Alpha prevedeva che, se ad uno dei suoi allievi fosse stato chiesto se fossero dei prestigiatori, avrebbero dovuto rispondere “Sì, e ci ha mandati James Randi”, dimostrando che questa semplice domanda non fu mai presa in considerazione da alcuno scienziato. In seguito il laboratorio venne chiuso e la consulenza degli illusionisti divenne molto più comune negli esperimenti di parapsicologia.
Banachek è stato anche il direttore della “One Million Dollar Paranormal Challenge”, promossa dalla James Randi Educational Foundation. Questa sfida, poi sospesa nel 2015, permetteva un premio di un milione di dollari a chiunque si fosse dimostrato in possesso di capacità paranormali. Banachek testò l’autenticità di moltissimi tra veggenti e medium, nessuno dei quali riuscì a superare i test richiesti dal mentalista per dimostrare la propria autenticità.
Oggi Banachek è socio della “Committee for Skeptical Inquiry” -l’analogo statunitense del CICAP- e presidente della James Randi Educational Foundation. Lavora anche come consulente per gli show ed i programmi televisivi di numerosi altri prestigiatori, tra cui Penn&Teller, David Blaine, Lance Burton, James Randi e Criss Angel. La routine “The Magic Bullet” esibita per anni a Las Vegas da Penn&Teller è una sua creazione particolarmente apprezzata dal duo.
Banachek gode della stima di moltissimi professionisti. Teller considera il suo atto il migliore spettacolo di mentalismo al mondo e, nella prefazione di Psychological Subtleties, lo descrive come una mente brillante. Le sue creazioni sono diventate una parte importantissima del mentalismo e della cultura magica. La Psychic Entertainers Association lo premiò con tre premi: nel 1997 per la creatività, nel 2006 per il suo contributo nell’arte del mentalismo e nel 2007 per la sua professionalità e le sue performances.
Ha anche un Podcast di cultura illusionistica: Banachek’s Brain. -
Siegfried and Roy 🎧
Gli amici Siegfried Fischbacher e Roy Horn si ispirarono a Jacob e Wilhelm Grimm, due linguisti e filologi tedeschi famosi in tutto il mondo per i racconti unici e fantastici, diedero vita ad un mondo incantato in cui gli animali acquisivano abilità insolite, dove la magia era la legge regnante e dove i personaggi delle loro storie venivano sempre coinvolti in situazioni pericolose. I loro racconti diedero vita al duo Siegfried and Roy.
La famiglia Fischbacher era così povera che quando il piccolo Siegfried, che all'epoca aveva nove anni, chiese ai suoi genitori di comprargli un libro di magia nella libreria di Rosenheim, dovettero dire di no, non avevano soldi, quindi Siegfried dovette accontentarsi di premere il naso contro la vetrina del negozio e immaginare le meraviglie nascoste dietro di essa. Un bel giorno, mentre vagava lungo le rive di un fiume, la sua vita cambiò; proprio come in "The Fisherman's Wife" (racconto dei fratelli Grimm) qualcosa apparì nell'acqua e lo rese ricco. Mentre nella storia dei Grimm si trattava di un pesce che concedeva desideri, ciò che Siegfried vide nell'acqua era una moneta da cinque marchi, che gli permise, poco dopo, di avere il libro tanto desiderato tra le sue piccole mani. Subito iniziò a divorarlo fino a imparare ogni singola parola, persino il numero di virgole. Ormai era pronto al debutto, iniziò con il far sparire una moneta a suo padre ma purtroppo anziché stupirsi si arrabbiò per la moneta scomparsa.
Il piccolo Roy, invece, viveva a Nordenham e passava il suo tempo a passeggiare tra i campi circostanti con il suo pastore tedesco, Hexe. Sembra bizzarro, ma come in un racconto dei fratelli Grimm, "Old Sultan", che racconta di un cane che cercò di salvare la vita a un bambino , Hexe salvò davvero la vita a Roy. Il ragazzo, mentre cercava di inseguire un corvo nella foresta, non vide delle sabbie mobili in cui inevitabilmente cadde. Quando Roy si rese conto di essere nei guai arrivò in aiuto il suo pastore tedesco, che attirò le attenzioni di un agricoltore, salvandolo da una morte certa.
Diversi anni dopo Siegfried decise di diventare un illusionista di professione e, nel frattempo, Roy era rimasto affascinato dallo zoo di Bremen in cui fece amicizia con Chico, un ghepardo di due anni a cui faceva visitava ogni giorno.
Più o meno nello stesso periodo, Siegfried iniziò a fare spettacoli sulle navi da crociera e il caso volle che qui fosse presente anche Roy, che lavorava come cameriere. Un giorno, quando Roy sbirciò nel teatro in cui si stava esibendo Siegfried, lo vide mentre tirava fuori un coniglio da un cappello, un cappello incantato. I due fecero amicizia e ben presto iniziarono a sospettare che fossero destinati a lavorare insieme, in particolare quando Roy chiese a Siegfried se si potesse far apparire e scomparire giaguari anziché conigli. Questa domanda non sembrava per nulla strana, infatti Roy aveva nascosto sulla nave il suo amico Chico che aveva liberato dallo zoo.
Arrivati a questo punto erano presenti: un mago con grandi idee, un individuo che va d'accordo con gli animali e un giaguaro, tutto ciò che serve a questa squadra per iniziare a girare il mondo. Dopo aver messo in scena i loro incredibili spettacoli in Europa, tra cui al “Lido” di Parigi e al “Folies Bergere”, arrivò un invito da Las Vegas, dove trascorsero più di 30 anni a fare spettacoli per venticinque milioni di persone. Fecero sparire elefanti, si trasformarono in animali selvatici, presero il volo sulla schiena di una tigre bianca, qualsiasi numero “impossibile” , Siegfried e Roy, lo fecero. Parte della loro carriera la dedicarono ad eventi di beneficenza, come ad esempio la costruzione di una scuola di magia in Sudafrica.
Naturalmente tra tutti gli spettacoli che fecero non mancarono gli incidenti di percorso. Nell’ottobre del 2003, durante uno spettacolo al “Mirage” per il compleanno di Roy, una tigre bianca di 7 anni di nome Montecore lo attaccò; come parte del numero egli avrebbe dovuto far “salutare” il pubblico alla tigre tenendogli il microfono alla bocca, in quel momento Montecore rispose mordendogli la manica, Roy inciampò e cadde, successivamente venne morso al collo e trascinato fuori dal palco dove venne salvato dagli addestratori che spruzzarono gli estintori addosso alla tigre. L'attacco recise la spina dorsale di Roy e ferì gravemente altre parti del suo corpo, compromettendo permanentemente le sue capacità motorie e verbali. Nonostante l’attacco dichiarò che Montecore fosse una tigre eccezionale. Questo incidente spinse il Mirage a chiudere lo spettacolo.
Il 28 aprile 2020, Roy è risultato positivo al COVID-19, dopo varie complicazioni muore all'età di 75 anni l'8 maggio 2020, al Mountain View Hospital di Las Vegas. Siegfried dichiarò: "Il mondo ha perso uno dei grandi della magia, ma io ho perso il mio migliore amico".
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Max Maven
Max Maven (nato Philip Goldstein) nasce il 21 dicembre 1950 a Ithaca, New York. Ad oggi è considerato uno dei più importanti mentalisti di tutti i tempi e, secondo la rivista "Magic Magazine", uno dei 100 maghi più influenti del XX secolo.
Poco dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce nelle vicinanze di Boston; molto giovane inizia a seguire con interesse alcuni maghi visti in tv, appassionandosi definitivamente al mondo magico grazie ad alcuni giochi insegnatigli dal cugino ed dallo zio.
Maven nonostante cerca di apprendere tutti i campi della magia, trova più adatto al suo modo di essere il Mentalismo,
Il suo percorso di studi si basa sullo studio dei libri, riuscendo a realizzare anche degli spettacoli sia al liceo che al college. Nel tempo è stato istruito dai grandi nomi della magia divenendo anche molto amico di alcuni di questi, tra cui Jay Marshall e Dai Vernon. Laureato honoris causa alla Brandeis University, all'età di 24 anni decide di trasformare la sua passione per il mentalismo in un lavoro, intraprendendo la strada della “magia interattiva”, proponendo i suoi esperimenti via radio e via televisione, diventando, così, uno dei più noti e influenti personaggi della scena magica americana e permettendogli di ottenere il "World Magic Award" della Fox Family Network (i suoi giochi interattivi sono inclusi nello speciale della NBC ” The World’s Greatest Magic” del 1994).
Maven può fregiarsi anche del titolo di “docente dell’anno” dell’"Accademia delle arti magiche" (Magic Castle) a Hollywood. Nella sua lunghissima carriera artistica si esibisce anche in locali notturni, tra cui il "Playboy Club", realizza oltre 1500 articoli, allestisce centinaia di trasmissioni radio e Tv, pubblica numerosi libri, dvd e lectures e crea un gran numero di effetti e principi magici, divenendo con il tempo anche consulente di maghi come David Copperfield, Siegfried & Roy e Lance Burton, arrivando a collaborare anche con riviste quali Genii, The Linking Ring e M-U-M.
Maven nel corso della sua carriera appare anche sulla copertina di riviste quali Genii e Penguin Magic Monthly e diventando il mago di rappresentanza alle convention della “Society of American Magicians” e “International Brotherhood of Magic”.
Eugene Burger, in un'intervista del 2000 rilasciata su "Linking Rings" (dal titolo The Other Side of Max Maven), approfondisce alcuni aspetti poco conosciuti di Maven, soffermandosi in particolare sulla sua sincerità, la sua meticolosità nel lavoro e il suo esser disponibile nei confronti di chiunque (lo si può notare bene, ad esempio, nelle sue Penguin Live Lectures, dove si sofferma con una certa cura su ogni minimo particolare di ogni singolo esperimento di mentalismo). Curioso è l'aneddoto secondo il quale Maven abbia lavorato ben 5 anni per concepire la sua famosissima apertura (“Buh!”); Burger definisce Maven come un uomo di grande cultura, infatti, oltre a saper parlare il Giapponese, è un grande appassionato di wrestling americano, musica gospel afroamericana, matematica ricreativa, arte pittorica del XX secolo, linguistica, storia dello show business, cinema horror e, ovviamente, cultura giapponese.
Nella sua carriera prende anche parte a numerose serie televisive come “Magic”, “The Art Of Magic”, “Something Strange with Max Maven”, sia negli USA che in Svezia, Norvegia, Finlandia, Taiwan, Portogallo, Cile e altri Paesi; partecipa in svariate sitcom come “Willie, il Principe di Bel Air” e “Top Chef”. In Israele ha portato una versione di "Penn & Teller: Fool Us" chiamata “Who Can Fool The Master?”. Nel 2013 è giudice, insieme a Ed Alonzo, Uri Geller, Franz Harary e Topas, del programma televisivo “La Grande Magia - The Illusionist”, andato in prima serata su Canale 5.
Tra i suoi lavori più importanti troviamo "Kayfabe" (una collana di 4 Dvd che prende il nome da un termine del wrestling), "Nothing" (collana di 2 DVD, per il quale vince il "The Magic Woods Award for Best Teaching Video" nel 2007, "Prism: The Color Series of Mentalism"(Edito in italia da Florence Art Edizioni), "Videomind – Phases 1-3: Mentalism" (collana di 3 DVD).
Nel 2015 e nel 2017 vince rispettivamente il "MINDVention Lifetime Achievement Award" e "The Allan Slaight Award for Lifetime Achievement".
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Frederick Braue
Frederick Braue è nato il 9 marzo del 1906 ad Alameda in California. Era un giornalista americano che però diede un gran contributo al mondo della magia, infatti era un mago semi-professionista specializzato nella cartomagia.
Braue ha creato alcune tecniche e giochi come la Braue Reversal, un metodo per ribaltare una carta segretamente; la Braue Addition, che serve per scambiare segretamente delle carte; il Rear Palm, un impalmaggio che permette di portare l’ultima carta del mazzo in cima; l’Homing Card, un classico della cartomagia. Inoltre c’è una sua tecnica che non ha mai pubblicato, ma ha annotato sui suoi quaderni; si tratta di un riposizionamento della doppia presa. Nel settimo volume dei Pabular, Tamariz illustra questa tecnica chiamandola The Tamariz tourover.
Braue ha scritto alcuni libri in collaborazione con il suo amico Jean Hugard, tra i quali i più importanti sono Expert Card Tecnique (1940) e Royal Road to Card Magic (1949).
Inoltre ha scritto per molte riviste tra cui una del Magic Monthly di Hugar, che ha curato dal 1959 al 1962. Ha pubblicato anche effetti su Genii e Sphinx.
Oltre a Expert Card Tecnique e Royal Road to Card Magic Braue ha scritto, insieme a Hugar:
Miracol Methods n1: Stripper deck (1941)
Miracol Methods n2: Gambling (1942)
Miracol Methods n3: Prepared cards (1942)
Miracol Methods n4: Tricks and sleights (1943)
The invisible pass (1946)
Showtopper with cards (1948)
Fred Braue on false deal (1978)
Frederick Braue è morto il 3 luglio del 1962 ad Alameda.
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Jean Hugard
Jean Hugard era un famoso mago professionista.
Hugard nacque il 4 dicembre del 1871 a Toowoomba, Queensland in Australia; il suo vero nome è John Gerard Rodney Boyce.
Hugard si avvicinò tardi alla magia, nonostante questo diventò uno dei più grandi maghi al mondo, spesso chiamato “the dean of magician” (il decano dei maghi), l’ultimo di un trio che fece la storia della prestidigitazione, insieme a Robert Houdin ed al Professor Hoffman.
Si interessò alla magia dopo aver visto un’esibizione di Louis Haselmayer e il suo primo libro di magia fu “Secrets of conjuring and magic”, una traduzione di Hoffmann del libro di Robert Houdin.
Nel corso della sua vita si è esibito con diversi nomi come, Oscar Kellmann, Chin Sun Loo e Ching Ling Foo. Infine, nel 1896, iniziò la sua carriera professionale con il nome di Jean Hugard, con cui è conosciuto oggi.
Non lavorò esclusivamente come mago ma continuò lavorare nella banca nazionale del queensland, dove aveva lavorato fino ad allora, fino al 1898 quando, con diversi soci, lasciò la banca per fondare la Endeavour Meatworks di Burketown, un'azienda che si occupava di produrre carne in scatola. La ditta ebbe molto successo per diversi anni ma, a causa di diversi fattori come la siccità e la poca esperienza nel settore, Hugard fu costretto a chiudere e a guadagnarsi da vivere con dei lavori occasionali.
Nel 1912 abbandonò la moglie e la famiglia e nel 1915 si trasferì negli Stati Uniti, dove lavorò a Vaudeville dal 1916 al 1918.
Nel 1919 comprò un teatro vicino al Luna Park di Coney Island e ci lavorò fino al 1929. Fece anche uno spettacolo al Forrest Theatre di Brodway.
Girò il mondo in tournée, dove uno degli spettacoli serali che presentava era un numero di magia orientale in muto. Quest’atto era famoso per la nuova routine di Bullet catch (cattura di proiettili) chiamata “The great rifle faet”, Hugard fu il primo a presentarla con l’utilizzo di armi moderne per il tempo.
Dopo il ritiro dal mondo dello spettacolo si ritirò a Brooklyn e si dedicò alla scrittura di testi per addetti ai lavori, né scrisse più di trenta e, nel 1943, divenne anche editore di una risivista intitolata "Hugard's Magic Monthly".
Nel 1938 venne assunto da Carl Waring Jones, un famoso editore, perché John Northern Hilliard morì dopo aver scritto solo il primo capitolo della sua opera “Greater magic”. Hugard aveva il compito di ingrandire l’opera di almeno 1000 pagine. il libro oggi è un manuale standard della magia, definito da molti come uno dei migliori.
Nella sua carriera editoriale non mancarono però degli scandali, venne infatti infatti accusato da Dai Vernon di aver rubato buona parte del materiale contenuto in "Expert Card Technique", pubblicato nel 1940.
Otto anni dopo George W. Kaplan venne accusato di plagio da Sam Leo Horowitz per via del materiale contenuto nel suo libro "The Fine Art of Magic". Horowitz infatti sosteneva che molto del materiale fosse suo e alcune cose fossero addirittura di Vernon nonostante nel libro non fosse presente alcuna citazione ai due. Kaplan mortificato si scusò per l'accaduto e affermò di aver affidato la revisione dell'opera e la stilatura degli eventuali crediti mancanti proprio a Jean Hugard. Le accuse caddero nuovamente su di lui portandolo ad una notevole perdita di credibilità nell'ambiente magico.
Negli ultimi anni divenne totalmente cieco a causa delle operazioni per la rimozione della cataratta.
Hugard morì il 14 agosto del 1959 all’età di 87 anni a Brooklyn, New York. Il suo necrologio, scritto dal New York Herald Tribune, presentava la stessa forma che di solito viene utilizzata per i politici importanti o le star televisive.
Nel corso della sua vita ricevette diversi premi e riconoscimenti; venne selezionato per far parte della Hall of Fame della SAM (Society of American Magician), la più antica organizzazione di magia al mondo;
la bacchetta d’argento, il più alto riconoscimento del Magic Circle;
il Milbourne Christopher Award, una targa che Walt Rollins donava ogni anno al mago che faceva più progresso nell’ambito magico.
Divenne anche membro onorario dell’International Brotherhood of Magician e venne nominato quarto decano dei maghi dalla SAM. -
Mahdi Gilbert
Mahdi Gilbert è un prestigiatore canadese nato nel 1989 a Toronto. A causa di una malformazione è privo di mani e piedi e questo lo rende soggetto di bullismo durante la sua infanzia. L’ultimo prestigiatore conosciuto con la sua stessa disabilità risale al XVII secolo: Matthias Buchinger.
Mahdi ha iniziato ad approciarsi al mondo della magia guardando diversi video di David Blaine e pensava che lui non avrebbe mai potuto raggiungere il suo livello. Un giorno si è imbattuto in un video di Derren Brown (un famoso mentalista britannico), ha iniziato a praticare mentalismo e, all’età di 14 anni, era già in grado di esibirsi e stupire il pubblico.
A 16 anni Mahdi Gilbert ha deciso allontanarsi dal mentalismo per imparare la cartomagia e così ha comprato un mazzo di carte e il suo primo libro: The expert at the card table.
Mahdi ha però capito che avrebbe dovuto rivoluzionare e ricreare tutte le tecniche allora conosciute a causa dalla sua malformazione. In un’intervista ha infatti dichiarato: “Ho capito fin da subito di dover diventare autosufficiente, non esistevano libri fatti apposta per me”.
Nel marzo del 2010, a soli vent'anni, ha partecipato a una conferenza di magia a San Diego chiamata Magic-Con, in quell’occasione ha potuto incontrare e conoscere tanti grandi della magia come Juan Tamariz, David Blaine, Michael Weber, Asi Wind, Paul Wilson, Jason England, Jamy Ian Swiss , Eric Mead e Mike Caveney.
Nel 2015 sono state trasmesse alcune delle sue esibizioni a tutta la Finlandia attraverso MTV e YLE per pubblicizzare il suo spettacolo dal vivo Modern Magic: An Evening of Bespoke Conjuring.
E’ stato ospite di diversi programmi televisivi come "The Amazing Magicians", "Star King", "IMPOSSÍVEL", "The One Show", "Ocean of Dreams" e "Die Ehrlich Brothers präsentieren: Showdown der weltbesten Magier ”.
L'Academy of Magical Arts ha invitato Mahdi a esibirsi al Magic Castle di Hollywood.
Nel 2015 gli è stato conferito il Jay Marshall Award a Magicana: un premio molto rinomato vinto da numerosi prestigiatori di grande importanza come Tommy Wonder (2003), Michael Close (2004), Billy McComb (2005), William Goodwin (2006), David Ben (2007), Jim Steinmeyer ( 2008), Michael Weber (2009), Steve Forte (2010), Allan Slaight (2013) e Johnny Thompson (2014).
Dopo aver stupito Penn and Teller al loro show televisivo, è stato invitato a esibirsi al Penn & Teller Theater nel Rio Hotel & Casino.
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David Williamson
David Alan Williamson nasce il 17 febbraio 1961 a Xenia, Ohio. Suo padre era un contadino e operaio. David ha cominciato ad interessarsi alla magia da bambino, studiando e imparando i giochi spiegati nel libro di Hay Henry , "The Amateur Magician's Handbook" e diventando, poi, l'assistente di un mago locale chiamato Quacky the Clown. Al liceo ha incontrato la sua futura moglie Marsha con cui si è poi sposato durante il collage e con cui oggi ha due bambini. Mentre era ancora al college lavorava come lavapiatti durante il giorno e si esibiva come prestigiatore di sera. Nel 1981 ha vinto il premio internazionale Gold Cups nella categoria Close-up. Nel 1984 si è trasferito con sua moglie in Europa, dove si è esibito spesso in convention in Inghilterra e altrove. Nel 1989 ha scritto un libro sul suo atto magico, Williamson's Wonders, con Richard Kaufman. Il suo stile comico gli ha permesso di guadagnarsi un' ottima reputazione negli eventi aziendali e uno speciale televisivo chiamato Champions of Magic. Negli anni 2000, ha iniziato a esibirsi regolarmente per Disney Cruise Lines. Ha registrato quattro video didattici in magia e gioco di prestigio. È stato inoltre il direttore del circo nello spettacolo itinerante di Broadway Circus 1903, e si è esibito con la produzione itinerante The Illusionists.
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Michael Skinner 🎧
Michael Skinner nacque nel 1941 a Rochester, una città nello Stato di New York. Crebbe con la sorella Mary Ellen, in una famiglia agiata, benestante, con discendenze inglesi, irlandesi, tedesche e olandesi.
Il padre era un capo dipartimento alla Kodak, l’azienda di pellicole cinematografiche e fotografiche, e aveva progetti nel settore per il futuro del figlio Michael, nonostante non gli abbia mai messo pressione al riguardo. Michael infatti ricorderà la sua infanzia come un periodo amabile, meraviglioso, trascorsa tra una partita di backgammon, bowling e golf.
Durante la sua crescita si rivelò essere timido ed introverso, imbarazzato a causa del suo aspetto, aveva infatti le orecchie a sventola, e un viso butterato. Ma quando incontrò la magia, tutto cambiò. Gli diede una confidenza, una fiducia in sé stesso, una personalità, una certa potenzialità capace di attrarre gli sguardi meravigliati di molti. Tale possibilità, gli diede una carica e un’ispirazione travolgenti,